• Non ci sono risultati.

Rosa Salzberg, Ephemeral city. Cheap print and urban culture in Renaissance Venice, Manchester, Manchester University Press, 2014

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Rosa Salzberg, Ephemeral city. Cheap print and urban culture in Renaissance Venice, Manchester, Manchester University Press, 2014"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

BiBliothecae.it 204

Rosa salzberg, Ephemeral city. Cheap print and urban culture in Renaissance Veni-ce, Manchester, Manchester

Univer-sity Press, 2014, XI, 199 p.: ill., isbn

978-0-7190-8703-5, £ 75.

Il bel volume di Rosa Salzberg, edito dalla Manchester University Press, disegna un chiaro profilo della dimensione socio-culturale ed econo-mica della Venezia rinascimentale in relazione alla produzione delle cosid-dette “stampe effimere”, ovverosia di quelle pubblicazioni di carattere popolare destinate a una diffusione di largo consumo. Come noto, queste particolari produzioni tipografiche sono per loro natura fisica degli og-getti tendenti a una rapida caducità strutturale e ciò ha permesso, dun-que, che solo una minuscola parte di tali prodotti si sia potuta conservare fino ai giorni nostri. Di rimando, il lavoro di analisi da operare su que-sti infinitesimali reque-sti documentari appare estremamente difficoltoso, sia dal punto di vista della ricerca del materiale da esaminare, sia, di con-seguenza, sotto il profilo dell’inter-pretazione analitica. L’indagine che viene offerta in queste pagine, tutta-via, appare tutt’altro che superficiale, grazie soprattutto a una impostazione metodologica serrata che permette di arginare, o quantomeno di alleggeri-re le palesi difficoltà di analisi sopra elencate. Come sottolineato più volte dall’autrice, l’interesse verso questa tipologia di documenti a stampa na-sce dalla constatazione circa il fatto

che proprio questi piccoli oggetti tipografici a largo raggio di diffusio-ne rappresentano, diffusio-nel mare magnum dell’industria a stampa europea, l’ef-fettiva chiave interpretativa necessa-ria a comprendere le dimensioni pe-culiari quotidiane di un centro urbano della prima età moderna, in relazione quantomeno alle sue attività produt-tive, che, nel nostro caso, vanno a concentrarsi sull’industria tipografi-ca, specchio principale della cultura del tempo. Quale esempio migliore, dunque, di quello veneziano per riu-scire a portare avanti con successo si-mili argomenti? La città lagunare, di fatto, oltre a costituire il centro tipo-grafico italiano più florido dei secoli XV e XVI, la cui fulgida storia edi-toriale appare palesemente unica nel suo genere, rappresenta nel concreto un centro di produzione che fin dalle sue origini ha conosciuto assieme alle grandi stamperie a tutti note, altre realtà tipografiche dedite alla pubbli-cazione di quelle stampe effimere di modesto valore monetario destinate a raggiungere un pubblico ben più numeroso e circoscritto, in termi-ni strettamente geografici, di quello dei dotti cui si rivolgeva la grande industria della stampa lagunare. Ciò premesso, l’autrice procede nei primi passi della sua analisi col ripercorre-re in maniera esaustiva le differipercorre-renti riflessioni e i conseguenti dibattiti sorti all’interno del tessuto cittadino veneziano in riferimento ai potenziali cambiamenti dovuti all’introduzione dell’ars artificialiter scribendi per poi concentrarsi sugli effetti ricettivi

(2)

del-205 Recensioni

le stampe di largo consumo a livello locale. La capacità di questi oggetti, spesso trattanti argomenti religiosi, di avvicinare in maniera quanto mai pe-ricolosa la “povera plebe” alle classi sociali più elevate fu causa di reazioni quanto mai contrastanti. Non biso-gna dimenticare infatti che si tratta-va di piccole pubblicazioni in grado di transitare velocemente di mano in mano e che lo spazio socio-urbano lagunare rappresentava nel concreto un crocevia multiculturale in cui i li-belli potevano fluidamente viaggiare e toccare tutti i differenti poli di con-centrazione umana. La eccezionale diffusione della stampa di largo con-sumo all’interno della Serenissima si spiega di fatto proprio grazie alla po-liedrica conformazione topografica e sociale della città, costituita, come noto, da numerosissime e floride attività commerciali e da una calei-doscopica realtà culturale. A creare materialmente e a diffondere questi prodotti non erano però soltanto i ti-pografi stabili della città; a contribu-ire al successo degli “ephemeral bo-oks” furono pure i numerosi tipografi itineranti e gli ambulanti che vende-vano per le calli lagunari i volumet-ti stampavolumet-ti. Il rapido diffondersi di questo genere bibliografico, tramite pubbliche letture o declamazioni, tra la popolazione meno abbiente della città e, in seguito, anche di altri centri urbani italiani, rappresentò di fatto un fenomeno di per sé difficilmente controllabile, le cui potenzialità di-vulgative inimmaginabili per i tempi potevano condurre a una

diffusio-ne incontrollata di informazioni in modo tale da creare una solida base di conoscenze condivise all’interno delle classi sociali più umili. Al fine di arginare questo pericolo le pubbli-che autorità cercarono di creare una legislazione in grado di regolamen-tare la produzione delle stampe po-polari e, conseguentemente, di porre un freno al pericolo di un successo “sovversivo”. Secondo l’autrice, dun-que, fenomeni come la censura e la creazione della Corporazione dei ti-pografi e librai rappresentarono di fatto i prodotti ultimi di una reazio-ne tendente a porre ben determinati limiti alla partecipazione dei diversi soggetti in questo tipo di produzio-ne editoriale e alle creazioni letterarie che potevano essere stampate. Scritto benissimo, il libro della Salzberg ri-sulta in definitiva un ottimo lavoro, intelligente nel metodo d’indagine e nell’organizzazione strutturale degli argomenti, esposti con criterio e se-condo una logica interessante, por-tando nel concreto nuova luce sulla storia dell’editoria “popolare” italia-na del Riitalia-nascimento.

Riferimenti

Documenti correlati

This section describes a very basic example that shows how infrastructure design can be carried out using geospatial data and parametric modelling tools.. The idea is to

On the contrary, in the other samples the melting process allows a more homogeneous distribution of the polymer, which, being liquid during thermal treatment, could cover the fibres

Workshop 4: Advanced vascular access: cosmetic elements, optimal use LA and sedation, tunneling techniques and port placement. 14.45–15.15 Refreshments and

In esso viene anche descritto l’uso del computer al più alto livello, cioè quello della simulazione per mezzo di modelli e dunque di sistemi; ma proprio per quella che appare

Col progetto, come è dimostrato in questo libro, si possono identifi care le ragioni della costituzione di alcune forme, che da molto tempo fanno parte delle città costituite,

In Vitz’s analysis, an elite economic agenda in Mexico City ultimately overshadowed environ- mental rights discourses to the detriment of marginalized populations

HNO 3 loss from the closed shell anti nitroxy nitro intermediate could allow

The point of view of the anthropopoietical theory, according to which rites are the means used by society to model its members, can, when coupled with Bourdieu’s