Scheda didattica
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La prospettiva aerea
Osserviamo un monte in lontananza. Di che colore lo vediamo? E di che colore è realmente? La massa d’aria che c’è tra noi e l’oggetto osservato non è totalmente trasparente e altera i contorni e i colori. Il primo che notò questi cambiamenti e li riprodusse in pittura fu Leonardo
da Vinci che chiamò questa tecnica prospettiva aerea o naturale. Leonardo rese la prospettiva
aerea con la tecnica dello sfumato: sul colore di base stendeva e sovrapponeva strati sottili di pigmenti tendenti al bianco che rendevano il colore di base sfumato e creavano l’alone azzurrino/grigiastro: il colore che l’aria fa assumere agli oggetti che vediamo lontani!
Il primo piano
ci appare più nitido rispetto allo sfondo: c’è meno aria tra noi e la strada e i contorni quindi sono più definiti.
Il paesaggio
sullo sfondo ci appare sfuocato. L’aria modifica i colori e rende i monti e le acque di un colore
tendente al grigio. I contorni dei monti non sono quasi più
distinguibili.
Lo sfumato
è la tecnica usata da Leonardo per ricreare l’effetto naturale della presenza dell’aria. Lo faceva sovrapponendo alla base strati di pigmenti bianchi. Più strati
stendeva e più la visione è sfuocata e sfumata.
Lo sapevi che …
il paesaggio ritratto sullo sfondo della Gioconda non è un paesaggio immaginario. La maggior parte degli storici dell’arte concordano sul fatto che sia un paesaggio toscano ma un recente studio di due ricercatrici italiane ha dimostrato che il paesaggio sullo sfondo è quello di Montefeltro!
Leonardo da Vinci Monna Lisa (o La Gioconda)
1503-1506, olio su tavola, Museo del Louvre, Parigi