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Conoscere l'epidemiologia delle infezioni occupazionali

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Academic year: 2021

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(1)

ECOMANAGEMENT ED INFEZIONI OSPEDALIERE

ASL N. 9 Grosseto - Riva del Sole 9 – 10 – 11 aprile 2001

PREVENZIONE O SICUREZZA IN AMBITO SANITARIO? ………… PROMOZIONE DELLA SALUTE

(2)

Sicurezza o Prevenzione

?

Sicurezza

È il risultato di incidenti e infortuni Sicurezza 140 volte

Prevenzione 80 volte Prevenzione

(3)

Promozione della salute

È il processo che fornisce alle persone i

mezzi per assicurare un maggior

controllo sulla propria salute e

migliorarla

(4)

Promozione della salute

Azioni strategiche

 Costruire una politica pubblica per la salute  Creare ambienti favorevoli alla salute

 Rafforzare l’azione della comunità  Sviluppare le abilità personali

(5)

Promozione della salute

 Alcuni ambienti organizzativi quali …… i

luoghi di lavoro e le strutture sanitarie offrono opportunità pratiche di

implementare strategie globali

 L’accesso all’istruzione e all’informazione è

essenziale per la partecipazione efficace e per il potenziamento delle abilità personali

 Investimento chiave – elemento essenziale

(6)

Educazione sanitaria

Promozione della salute

Educazione sanitaria

insieme di azioni atte a modificare atteggiamenti, abilità, comportamenti individuali rilevanti per la

salute

Promozione della salute

strategia complessa che dipende dall’organiz-zazione economica, politica, culturale, sociale dell’ambiente non solo da comportamenti

(7)

Prevenzione e sicurezza nel

nuovo millennio

Direttrici di riflessione e azione

 Riformulazione delle politiche a tutti i livelli del

sistema ospedaliero

 Creazione e mantenimento di ambiente di lavoro

che di per sé promuove la salute

 Incentivazione per i singoli ad adottare

comportamenti positivi

 Sollecitazione ad una partecipazione concreta

 Ridimensionamento e dotazione di moderni servizi

(8)

Sicurezza globale

La tutela del lavoratore anche al lavoratore stesso

“ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella di altre persone presenti sul luogo di lavoro”

(9)

I principi di prevenzione

 Valutare i rischi  Evitare i rischi

 Sostituire ciò che è pericoloso con ciò che

non lo è o lo è meno

 Combattere i rischi alla fonte

 Applicare provvedimenti collettivi  Adeguarsi al progresso tecnico

(10)

Approccio basato sugli

ambienti organizzativi

Setting-based approach

 Luogo fisico

 Persone che lo vivono

 Sua organizzazione e struttura  Obiettivi che segue

 Comportamenti e relazioni interpersonali  Norme e valori

 Aspettative  Mandato

(11)

Progetto obiettivo per la

promozione della salute

 Atto formale dell’impegno dell’Azienda  Principi e metodi della promozione della

salute

 Tempo stabilito

 Almeno tre progetti

 Direttore Medico presidio ospedaliero –

distretto

(12)

Obiettivi

 Promozione della salute nelle strutture

sanitarie pubbliche e private

 Programmi specifici (diabete sul posto di

lavoro, ipertensione, assistenza prenatale, scuola di postura della colonna, servizi

sanitari senza fumo, etc.)

 Gestione rischio biologico, uso di farmaci

antiblastici, etc.

(13)

Azioni

 Messa in rete dei sistemi di prevenzione

interni alle strutture sanitarie

 Definizione di standard ed indicatori  Azione di controllo nei luoghi di lavoro

(14)

Indicatori di risultato

 Unità operative aderenti al progetto  Numero di procedure e standard di

prevenzione

(15)

Prevenzione delle patologie

del rachide - obiettivi

 Migliorare le condizioni di lavoro rispetto alla

movimentazione manuale dei carichi

 Prevalenza del fenomeno e sua incidenza

 Organizzazione dell’Azienda

 Rilevanza economica delle assenze dovute a patologie

del rachide

 Valutazione dei rischi con redazione del documento

 Nomina delle figure previste dalla 626

 Disponibilità di alcune professionalità chiave

 Garantire una mobilizzazione corretta e non traumatica

(16)

Prevenzione delle patologie

del rachide

 Obiettivi  Azioni  indicatori

(17)

Prevenzione del rischio

connesso alla manipolazione e

somministrazione dei

farmaci antineoplastici

Obiettivi Azioni Indicatori

(18)

Prevenzione del rischio

biologico - obiettivi

Personale sanitario

 Conoscere l’epidemiologia delle infezioni

occupazionali

 Migliorare la conoscenza del rischio

occupazionale

 Ridurre l’incidenza delle esposizioni

accidentali al rischio biologico

 Ridurre il numero dei soggetti suscettibili

(19)

Prevenzione del rischio

biologico - obiettivi

Pazienti

 Migliorare le conoscenze generali di tutti i pazienti

per favorire comportamenti corretti

 Migliorare le conoscenze specifiche dei pazienti

infetti o appartenenti a categorie a rischio per ridurre la possibile trasmissione

 Ridurre il rischio di esposizione ad agenti biologici

(20)

Prevenzione del rischio

biologico - obiettivi

Comunità (familiari di pazienti, visitatori, etc)

 Ridurre il rischio di esposizione ad agenti biologici

per i visitatori e per i familiari

 Migliorare le conoscenze generali per favorire

comportamenti corretti in ospedale e nelle strutture sanitarie territoriali

 Promuovere stili di vita sani

 Costituire un modello di comportamento corretto

per la Comunità

 Accreditare le strutture sanitarie private che

(21)

Prevenzione del rischio

biologico – azioni strutturali

 Migliorare le condizioni ambientali  Uso di DPI in misura adeguate

 Cartellonistica e stampati per informazioni

generali sui comportamenti corretti per determinati servizi o reparti

 Contenitori adeguati allo smaltimento dei

(22)

Prevenzione del rischio

biologico – azioni preventive

 Nomina del gruppo di lavoro

 Raccolta dati eventi occupazionali a rischio

biologico

 Sorveglianza sanitaria dei dipendenti  Linee guida per l’acquisto dei dispositivi  Strategia vaccinale

(23)

Prevenzione del rischio

biologico – azioni formative

 Valutazione delle conoscenze del rischio biologico e

applicazione dei comportamenti corretti del personale dei reparti a rischio

 Distribuzione materiale informativo in occasione di

visita periodica, infortunio od altro

 Diffusione dei dati epidemiologici a tutto il personale  Consegna ai pazienti infetti di materiale educativo

sulle norme igieniche da seguire per ridurre il rischio di trasmissione

 Informazione a tutti i pazienti sui comportamenti

(24)

INDICATORI TIPO DI INDICATORE STRUMENTO DI VALUTAZIONE CRITERIO DI VALUTAZIONE n. stanze isolamento struttura Archivio del progetto Almeno 1 per U.O. Qualità dei DPI struttura Schede tecniche DPI Adesione agli

standard di qualità N° infortuni e %

moduli rilevazione

adeguatam. compilati processo

Registro infortuni analisi dei moduli denunce Riduz. Infortuni 10% in 5 anni, 100% dei moduli compilato maniera adeguata n° gg. di assenza per

patologie infettive esito Certificazione medica Riduzione del 15% % operatori con

copertura vaccinale esito Registro vaccinazioni 75% di operatori a rischio risulta vaccin. Linee guida/protocoli

gestione esposizione accidentale al rischio biologico

processo Archivio del progetto

Presenza. Aggiornamento annuale

n° incontri formativi processo Registro degli incontri

-1 incontro/anno nei reparti più a rischio -1 incontro/anno più specifico in base a carenze riscontrate negli operatori in base al questionario

(25)

% di conoscenze modificate

processo Questionario pre e post formazione

Incremento del 20% delle risposte corrette Inserimento azioni

intraprese nella Carta

dei Servizi Az.le struttura Carta dei Servizi

Chiara esplicitazione nella Carta dei Servizi n° cartelli installati

nelle UU.OO. struttura Visita nei reparti Almeno 1 cartello/U.O. n° incontri educativi

con pazienti infetti ed

almeno 1 familiare processo Archivio del progetto

100% pz. ed almeno 1 familiare ricevono informazioni

n° infezioni trasmesse da pz. a pz., da

operatore a paziente esito Moduli denunce

Riduzione o assenza a seconda della patologia

% comportamenti corretti assunti (es. rifiuti eliminati correttamente, doccia preoperatoria etc.) processo Griglia di osservazione cartella infermieristica/registro 80% dei pazienti ha comportamenti corretti n° opuscoli/stampati distribuiti ai pazienti

nei reparti struttura Archivio del progetto

100% dei pz. ed almeno 1 familiare ricevono informazioni

(26)

Prevenzione della tubercolosi

Obiettivi Azioni Indicatori

(27)

La politica vaccinale

Le raccomandazioni generali sulla

vaccinazione degli operatori sanitari sono state pubblicate dai CDC, dal Comitato

delle Vaccinazioni, American College

Physiciams, America College of Pediatrics e da vari esperti di malattie infettive

(28)

La politica vaccinale

2

 Lavaggio delle mani

 Isolamento dei pazienti con malattie trasmissibili (o

sospetti tali)

 Vaccinazione del personale sanitario

 Avere a disposizione un sistema sanitario accessibile

 Eseguire periodicamente tine test

 Valutare la presenza di lavoratori con malattie

trasmissibili con conseguente trattamento o allontanamento

 Profilassi post esposizione ed eventuale allontanamento

(29)

Documenti sulla promozione

della salute

 Dichiarazione di Alma Ata sull’assistenza sanitaria primaria (1978)  Carta di Ottawa per la promozione della salute (1986)

 Raccomandazioni di Adelaide (1988)  Dichiarazione di Sundsvall (1991)

 Dichiarazione di Budapest sugli ospedale per la promozione della

salute (1991)

 Promozione della salute e le riforme del sistema di assistenza

sanitaria (1995)

 Dichiarazione di Jakarta sulla promozione della salute del 21°

secolo (1997)

 Raccomandazioni di Vienna sugli ospedali per la promozione della

salute (1997)

 Risoluzione del Comitato Esecutivo dell’OMS sulla promozione della

(30)

Dichiarazione di Budapest

 Creare condizioni di lavoro sane per tutto il

personale dell’ospedale

 Rendere l’ospedale un modello per servizi e per

posti di lavoro sani

 Migliorare la comunicazione e la collaborazione con i

servizi sanitari e sociali inseriti nel territorio

 Aumentare le opportunità offerte dall’ospedale ai

pazienti e ai loro familiari

 Aumentare la disponibilità e la qualità della

formazione per i lavoratori

(31)

Dichiarazione di

Lussemburgo

Promozione della salute nei luoghi di lavoro dell’Unione Europea

 Miglioramento dell’ambiente e dell’organizzazione

del lavoro

 Promozione della partecipazione attiva  Incoraggiamento dello sviluppo individuale

(32)

Dichiarazione di Lussemburgo

Le sfide per il mondo del lavoro

 Globalizzazione

 Disoccupazione

 Crescente uso delle tecnologie

 Modalità di impiego

 Invecchiamento

 Importanza dei servizi

 Sottodimensionamento

 Aumento del numero dei lavoratori nelle piccole e

medie imprese

 Orientamento verso l’utenza e verso un management di

(33)

Piano sanitario 2001 - 2003

Decalogo dell’Ospedale

 Dignità della persona

 Integrazione col territorio e la città

 Luogo di socialità

 Efficacia della diagnosi, terapia e riabilitazione

 Completezza e continuità assistenziale

 Correttezza delle cure e dell’uso delle risorse

 Affidabilità, sicurezza, contenimento del rischio e

tranquillità

 Innovazione

(34)

Piano sanitario 2001 - 2003

Assistenza sanitaria collettiva

in ambiente di vita e di lavoro

 Tutela della collettività e dei singoli dai

rischi infortunistici e sanitari connessi con gli ambienti di lavoro

(35)

Riferimenti

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