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Incontri nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari 2009-10

Elisabetta Curreli

Università degli studi di Cagliari. Dip. Scienze archeologiche e storico-artistiche e-mail: elisabettacurreli@hotmail.com

La Pinacoteca Nazionale di Cagliari ha ospitato da ot-tobre 2009 ad aprile 2010 un ciclo di conferenze dal titolo “La Sardegna, il Mediterraneo, l’Europa. Espe-rienze artistiche dal Medioevo al Novecento”. L’inizia-tiva è nata dalla collaborazione tra la Soprintendenza BAPSAE di Cagliari e Oristano e la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari.

Studiosi delle due istituzioni nonché collaboratori ed esperti esterni si sono alternati lungo un percorso articolato, analizzando da varie prospettive l’ampia circolazione di idee e di modelli artistici nello spazio mediterraneo attraverso più di mille anni di storia.

I primi due appuntamenti, incentrati su Mi-chelangelo, sono stati organizzati in collaborazione con l’Associazione culturale Alfa Arte e patrocinati dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Caglia-ri. Claudio Galleri, accompagnato dalle letture dell’at-tore Elio Turno Arthemalle, ha inaugurato il ciclo con una conferenza su alcune stampe cinquecentesche della Biblioteca Municipale di Lione, realizzate da Ni-colas Béatrizet, Giorgio Ghisi, Cornelius Cort, Giulio Bonasone. Sono incisioni ispirate a soggetti michelan-gioleschi che ebbero il ruolo di far conoscere e circo-lare l’opera dell’artista fiorentino. Marcella Marongiu ha approfondito invece il rapporto tra Michelangelo e la mitologia con particolare riferimento alle fonti let-terarie classiche come le Metamorfosi di Ovidio.

In tutt’altro contesto storico-geografico si colloca l’intervento di Roberto Coroneo mirato alla scoperta della Santa Sofia di Costantinopoli, oggi Istanbul, at-traverso le varie fasi costruttive, dall’edificazione in età giustinianea ai restauri fino alle successive trasforma-zioni, da chiesa a moschea a museo, di uno dei mag-giori capolavori dell’architettura di tutti i tempi.

È seguito un intervento di ambito sardo: Maura Picciau ha accompagnato alla riscoperta della perso-nalità artistica di Anna Marongiu Pernis, illustratrice sarda di cultura romana della prima metà del

Nove-cento precocemente scomparsa e fin qui ancora poco valorizzata.

Riconduce al Medioevo l’intervento di Stefania Mele che ha analizzato l’iconografia delle Marie al se-polcro e della Resurrezione nel Pergamo di Guglielmo della cattedrale di Cagliari, realizzato nella seconda metà del XII secolo per quella di Pisa, con un interes-sante ciclo cristologico ricco di dettagli insoliti. San-dra Sedda ha proposto invece un approfondimento sull’evoluzione dell’iconografia mariana in Sardegna dal VI al XII secolo con un’attenzione particolare ai cicli dell’Infantia Salvatoris, in riferimento a episodi narrati dai vangeli apocrifi. Conduce in Toscana il contributo di Andrea Pala che ha preso in esame il Volto Santo di Lucca, crocifisso ligneo di datazione dubbia, oscillante fra XII e XIII secolo, del quale esi-stono svariate copie, oggetto fin dall’epoca medioevale di una diffusa devozione a livello europeo.

Sempre relativi al bacino Mediterraneo, ma all’am-bito iberico gli interventi di Milagros Guardia i Pons, che ha offerto una panoramica della produzione arti-stica della Spagna medioevale caratterizzata, fin dalla sua conquista islamica del 711, dalla compresenza di elementi cristiani e arabi, e di Rosa y Alcoy i Pedros, incentrato su uno dei protagonisti del Tardogotico ca-talano: Jaume Huguet, pittore a capo di un’importan-te botun’importan-tega che nel XV secolo realizzò diversi retabli di grande rilevanza, alla quale afferì anche il Maestro di Castelsardo. Mauro Salis si è soffermato invece sulla personalità di Andrea da Salerno, uno dei maggiori interpreti del Rinascimento meridionale, pittore ca-pace di veicolare a Napoli e nel Meridione le proposte rinascimentali introdotte a Roma da Raffaello.

L’intervento conclusivo, a cura di Carlo Crespel-lani, ha mirato a illustrare le ultime tecnologie digi-tali e multimediali che offrono nuove prospettive di valorizzazione e di fruizione del patrimonio dei Beni Culturali.

ArcheoArte 2010, 1: 293 http://archeoarte.unica.it/ ISSN: 2039-4543

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