PANCREATITE ACUTA
La pancreatite acuta è un processo infiammatorio
acuto del pancreas con coinvolgimento variabile della
ghiandola, dei tessuti contigui e di organi e sistemi
lontani.
Epidemiologia
• Incidenza: 5-6/100.000 ab/anno
Altre (Ipertrigliceridemia) Calcoli 65% Alcol 25% 6% Idiopatiche 6%
CAUSE OSTRUTTIVE
FARMACI
TOSSINE
CAUSE METABOLICHE CAUSE INFETTIVE
ETIOLOGIA DELLA PANCREATITE ACUTA
CARATTERISTICHE ISTOPATOLOGICHE DELLA PANCREATITE ACUTA
Pancreatite edematosa -Rappresenta la risposta flogistica del tessuto pancreatico a noxae lesive. Esso non è quindi espressione di veri e propri fenomeni autodigestivi.
Pancreatite necrotizzante - La forma necrotizzante è dovuta a vera autodigestione che, verosimilmente, si innesca per attivazione intrapancreatica dei proenzimi pancreatici.
FISIOPATOLOGIA DELLA PANCREATITE ACUTA
• Nella pancreatite biliare gli agenti lesivi per la membrane cellulari sono rappresentati dai costituenti della bile
• Nella pancreatite alcolica il danno consiste nell’accumulo endocellulare di lipidi (trigliceridi, esteri del colesterolo) nonché dall’etanolo stesso e dai suoi metaboliti
• Eso- ed endotossine, sostanze tossiche anche iatrogene, fattori ischemici o
semplici fattori meccanici giocano un ruolo nella pancreatiti acute da altre cause
L- lisosomi
VC- vacuoli
GZ- granulo zimogeno
fisiologico
TRIPSINOGENO
TRIPSINA
AUTOATTIVAZIONE
Ca
++Fosfolipasi A
Proelastasi Fosfolipasi A + Elastasi Ac. biliari Lisolecitina Necrosi coagulativa Liponecrosi Lesione vascolare Emorragia Lipasi
ac. grassi liberi
Steatonecrosi
Ac. biliari
Ac. biliari
Inefficiente rimozione della tripsina attivata: tripsina, α1-antitripsina, α2-macroglobulina
Necrosi diffusa del tessuto pancreatico
Colecistite gangrenosa in corso di p. acuta
Parenchima “carbonizzato“ da p. acuta Necrosi pancreatica con sovrainfezione
PANCREATITE ACUTA: PRESENTAZIONE CLINICA
Segni e sintomi %
• Dolore epigastrico terebrante con
irradiazione agli ipocondri (a sbarra)
e posteriormente (a cintura) 95-100
• Distensione addominale 80-90
• Nausea, vomito 70-90
• Febbre 70-85
• Ridotta o assente peristalsi 70-80
• Reazione (contrattura) di difesa 60-70
• Massa palpabile in epigastrio 40-50
• Ipotensione 20-40
• Confusione mentale 20
• Versamento pleurico 10-20
DIAGNOSTICA DIFFERENZIALE DELLA PANCREATITE ACUTA
• Ulcera peptica perforata o penetrante
• Colecistite acuta
• Coledocolitiasi
• Rottura di aneurisma dell’aorta addominale
• Infarto del miocardio
• Infarto/ischemia intestinale
• Occlusione intestinale
• Perforazione intestinale
• Macroamilasemia/macrolipasemia
• Polmonite
PANCREATITE ACUTA: DIAGNOSTICA DI LABORATORIO
• Amilasemia
4-5 volte la norma
• Amilasuria
•
Lipasemia
4-5 volte la norma
• Lipasuria
• Transaminasi
• Latticodeidrogenasi
• Bilirubina
• γ-glutamiltranspeptidasi
• Fosfatasi alcalina
• Leucocitosi necrofila
• Ematocrito
• Glicemia
Proporzionali alla colestasi Proporzionali alla necrosi
CONDIZIONI ASSOCIATE CON IPERAMILASEMIA
• Malattie pancreatiche
Pancreatiti
Complicanze della pancreatite Traumi (inclusi chirurgia e ERCP) Carcinoma del pancreas
Ostruzione duttale
• Malattie gastrointestinali
Ulcera peptica perforata o penetrante Ostruzione e perforazione intestinale Infarto mesenterico
Appendicite Epatiti
Cirrosi
• Tumori extrapancreatici
Tumori solidi di ovaio, prostata, polmone, esofago, seno, timo
Mieloma multiplo Feocromocitoma • Altre Insufficienza renale Trapianto renale Macroamilasemia Ustioni Gravidanza Traumi cerebrali
Farmaci (morfina, diuretici, steroidi
Aneurisma dell’aorta addominale Anoressia, bulimia
PANCREATITE ACUTA
Passaggio in circolo di enzimi attivati
(tripsina, elastasi, fosfolipasi, etc.) e di
citochine come TNF e PAF rilasciati nel
circolo portale.
Nel fegato le citochine attivano le cellule
di Kupfer che, a loro volta, inducono la
sintesi di citochine e la loro secrezione nel
circolo sistemico.
Le citochine, a loro volta, causano la sintesi
di proteine di fase acuta (PCR, IL 6) che
possono condurre alla “sindrome da risposta
infiammatoria sistemica”(SIRS) con disfunzione
e insufficienza multiorgano
PANCREATITE ACUTA: DIAGNOSTICA STRUMENTALE
Radiografia diretta dell’addome
- dilatazione intestinale, livelli idroaerei
- ansa sentinella (livello i.a. 1^ ansa digiunale)
- Colon escluso (distensione gassosa estesa a c. ascendente, discendente vuoto di gas)
Ecografia addominale
- Spesso indaginosa per la posizione retroperitoneale del pancreas e per la distensione gassosa intestinale. Può evidenziare l’aumento di volume del pancreas, calcoli e dilatazione delle vie biliari, presenza di pseudocisti.
Tomografia computerizzata
- E’ l’esame più sensibile e specifico.
F Fegato P Pancreas
VC Vena cava inferiore A Aorta
VMS Vena mesenterica superiore VS Vena splenica
+ +
La mortalità per pancreatite acuta necrotica è compresa tra
il10% e il 30%.
La mortalità aumenta del 50% nei pazienti con insufficienza
d’organo > 48 h.
La mortalità non varia se l’insufficienza d’organo si risolve entro
48 h.
Obiettivi della terapia
• Sedazione del dolore (farmaci, sondino)
• Equilibrio idroelettrolitico
• Supporto nutrizionale (digiuno, NPT)
• Correzione ipossiemia, ipotensione, anemia
• Limitazione del danno (antiproteasi, PPI,
somatostatina)
• Rimozione ostacoli al deflusso (ERCP)
• Antibiotici
PANCREATITE CRONICA
La pancreatite cronica è caratterizzata e definita da un danno irreversibile al pancreas con quadro istologico che comprende: flogosi, fibrosi e distruzione del tessuto esocrino (cellule acinari) ed endocrino (isole di Langerhans)
Epidemiologia
• III-IV decade
• M/F 3:1
PRINCIPALI CARATTERISTICHE ANATOMO-PATOLOGICHE
RISCONTRABILI NELLE PANCREATITI CRONICHE
Duodenocefalopancreasectomia per pancreatite cronica con rischio di trasformazione neoplastica. a) tessuto fibroso che avvolge a manicotto il b) lume del dotto escretore
ETIOLOGIA DELLA PANCREATITE CRONICA
CAUSE
Alcol
70 – 90%
Genetiche
Metaboliche (ipercalcemia, dislipidemie)
Ostruttive ( benigne e maligne)
Autoimmuni
Farmaci
Idiopatiche
Postnecrotica
10 -20%
Fibrosi pancreatica asintomatica (alcolismo cronico,età
avanzata, diabete, insuff. renale cronica, radioterapia)
ALCOL E PANCREATITE CRONICA
Ipotesi dell’ostruzione duttale
Alcol cronico
Secrezione pancreatica ricca in proteine e povera in bicarbonati
Formazione di precipitati proteici
Ostruzione dei piccoli dotti con danno a monte del dotto e del parenchima
Calcificazione dei precipitati con
formazione di calcoli duttuli e ulteriore danno duttale e parenchimale
ALCOL E PANCREATITE CRONICA
Ipotesi tossico-metabolica
Alcol e/o metaboliti
Effetto diretto sulle membrane cellulari con incremento della perossidazione lipidica e con produzione di radicali liberi
Incremento della sensibilità delle membrane cellulari a stimoli patologici
Stimolazione del rilascio di CCK da parte delle cellule I duodenali
Attivazione di fattori di
trascrizione proinfiammatori Stimolazione delle cellule stellate pancreatiche alla produzione di
proteine della matrice estracellulare (fibrosi)
ALCOL E PANCREATITE CRONICA
Ipotesi necrosi-fibrosi
Alcol cronico
Ripetuti episodi di pancreatite acuta con necrosi cellulare o
apoptosi e sviluppo di pancreatite cronica come risultato del processo di guarigione con fibrosi
Perché solo nel 10% degli alcolisti cronici, forti bevitori,
viene diagnosticata una pancreatite cronica?
Perché il rischio di pancreatite cronica è correlato con
talune differenze razziali?
MUTAZIONI GENETICHE E PANCREATITE CRONICA
CFTR regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica
PRSS1 regolatore del tripsinogeno cationico con resistenza della tripsina alla
inattivazione
SPINK1 codifica per la sintesi dell’inibitore della tripsina “inibitore della serin proteasi tipo I di Kazal”
Responsabili di parte dei casi definiti idiopatici ?
PANCREATITE CRONICA: CARATTERISTICHE CLINICHE I
Dolore addominale
• Localizzazione: epigastrio con possibile irradiazione al dorso
• Intensità : severo, descritto come gravativo, profondo e penetrante • Insorgenza: indifferente con peggioramento dopo un pasto copioso
o alcol e durante la notte
• Durata: nelle fasi iniziali episodico, col progredire della malattia
più continuo, ma con andamento variabile e non prevedibile
• Spesso associato a nausea e vomito
• Conseguenze: calo ponderale e malnutrizione conseguenti al
ridotto apporto calorico e alla malnutrizione
• Nelle fasi avanzate le caratteristiche del dolore variano e diventano
via via più severe
• Il dolore può essere alleviato sedendo piegati in avanti, in decubito
laterale con posizione genu-pettorale o accovacciandosi e stringendo le ginocchia contro il torace
• Il giudizio sull’efficacia terapeutica di un dato farmaco deve tenere
conto della considerevole variabilità delle caratteristiche del dolore
Il dolore può essere causato da episodi di pancreatite acuta in un contesto di pancreatite cronica
PANCREATITE CRONICA: CARATTERISTICHE CLINICHE II
• La steatorrea si manifesta quando la secrezione di lipasi è ridotta
a meno del 10% e ciò si verifica 10-12 anni dopo l’insorgenza della p.c.
• La steatorrea si manifesta più precocemente rispetto alla maldigestione
dei protidi e dei glicidi (creatorrea e amilorrea)
• Anche quando sono perdute con le feci significative quantità di grassi
il numero delle evacuazioni oltrepassa raramente le 3-4/die
• Una significativa perdita di peso non è frequente in quanto i pazienti
incrementano l’introito calorico per compensare le perdite fecali
• Il calo ponderale brusco è dovuto alla ridotta alimentazione, alla nausea
e al vomito nelle fasi dolorose di particolare intensità
• La carenza di vitamine liposolubili si verifica raramente, sebbene siano
stati rilevati casi di osteopenia e osteoporosi;
• La carenza di vitamine idrosolubili è rara e generalmente secondaria
alla insufficiente alimentazione degli alcolisti cronici
PANCREATITE CRONICA: CARATTERISTICHE CLINICHE III
Diabete mellito
• Similmente alla insufficienza esocrina, l’insufficienza endocrina
si manifesta tardivamente ed è, in particolare, frequente nei pazienti sottoposti a resezione pancreatica
• Le cellule delle insule sembrano essere relativamente resistenti
alla distruzione
• Il danno interessa sia le cellule β che producono insulina sia le
cellule α che producono glucagone esponendo al rischio di una severa ipoglicemia conseguente a somministrazione di insulina
• I dati della letteratura mostrano che l’epoca di comparsa del
diabete è compresa tra i 10 e i 20 anni dall’insorgenza della pancreatite cronica e che è anche in rapporto con l’etiologia.
DIAGNOSTICA DELLA PANCREATITE CRONICA
Test di funzione - test di stimolazione ormonale diretta con secretina e colecistochinina (intubazione duodenale)
- dosaggio fecale di: elastasi, chimotripsina, grassi
- tripsina sierica, glicemia, amilasi e lipasi - curva da carico di glucosio
- CA 19-9
Test di struttura - ecoendoscopia
- colangiopancreatografia retrograda (ERCP) - colangio-RM
- tomografia computerizzata - ecografia addominale
- Rx diretta dell’addome
Normale decorso del Wirsung all’ ERCP
Stenosi serrata del coledoco terminale, Con dilatazione a monte delle vv. biliari Calcificazioni della testa del pancreas
Stenosi serrata del Wirsung a livello della testa con dilatazione marcata dello stesso a livello del corpo. Calcificazioni a livello della testa.
Caratteristica immagine “a grandi laghi” del dotto di Wirsung dilatato sino ai rami secondari
TRATTAMENTO DELLA PANCREATITE CRONICA
• Analgesici
• Sospensione dell’alcol
(l’abuso continuato accelera la disfunzione pancreatica, sebbene l’astinenza non prevenga la progressione);
la sospensione dell’alcol riduce il dolore o le recidive con dolore
• Antiossidanti: vit. E, vit. C, selenio, betacarotene e metionina
riducono talvolta il dolore
• Sostanze che riducono la pressione endopancreatica: enzimi
pancreatici, octreotide
• Terapia endoscopica: posizionamento di stent, rimozione dei
calcoli del Wirsung, sfinterotomia
COMPLICANZE DELLA PANCREATITE CRONICA
• Pseudocisti: 25% dei casi, causa di dolore(più frequente nella
forma alcolica) e, raramente, nausea vomito, ittero sanguinamento
• Sanguinamento: da pseudoaneurismi, trombosi della v. porta o
della v. splenica
• Ostruzione della via biliare principale distale • Ostruzione duodenale
• Fistole pancreatiche: esterne ( in caso di terapia chirurgica o
percutanea) e interne (pleuriche, peritoneali)
• Degenerazione neoplastica: rischio 4%, il CA19-9 è elevato in circa