• Non ci sono risultati.

Interazione di ioni Cu(II) con un frammento della proteina PARK9

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Interazione di ioni Cu(II) con un frammento della proteina PARK9"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Università di Sassari

Sezione Sardegna

Università di Cagliari

La Parola ai Giovani

I giovani ricercatori espongono i risultati delle loro ricerche

19 Settembre 2012

Complesso Didattico Facoltà di Scienze MFN

Via Vienna 2, Sassari

(2)

INTERAZIONE DI IONI CU(II) CON UN FRAMMENTO DELLA

PROTEINA PARK9

Massimiliano Peana, Serenella Medici, Maria Antonietta Zoroddu (peana@uniss.it)

Dipartimento di Chimica e Farmacia, Università di Sassari, Via Vienna 2, 07100 Sassari,

ABSTRACT

La Malattia di Parkinson (MP) è una patologia neurodegenerativa le cui cause non sono state ancora comprese appieno. Per questo motivo è detta anche sindrome idiopatica, cioè senza cause note o identificabili, sebbene alcuni tipi di MP possano avere una causa genetica o post-traumatica, e diversi fattori di rischio come l’esposizione ad alcuni pesticidi. Recentemente è emerso che anche l’esposizione al manganese (come capita ai minatori o ai saldatori) può causare una sindrome simile alla MP (Parkinsonismo), ed è stata scoperta una correlazione tra cause genetiche e ambientali attraverso lo studio della mutazione di una proteina chiamata Park9.1

Successivamente, una ricerca sul gene di un lievito, YPK9, che è molto simile al PARK9 umano, ha rivelato che la cancellazione di questo gene conferisce al lievito una maggiore sensibilità alla crescita in presenza diversi cationi divalenti, suggerendo che la proteina Ypk9 possa giocare un ruolo nel sequestro di metalli pesanti nelle loro forme divalenti.2 Allo stesso modo, una mutazione sul PARK9 potrebbe esporre l’uomo all’azione di queste specie cationiche.

In quest’ottica, abbiamo scelto dei piccoli fragmenti della proteina Ypk9 che includono sequenze interessanti per un potenziale legame con i metalli, altamente conservate in un grosso numero di organismi e collocate in porzioni della proteina facilmente accessibili ai metalli. Abbiamo inizialmente studiato il loro comportamento nei confronti di cationi divalenti come il manganese e lo zinco, usando tecniche NMR mono- e bidimensionali, insieme alla spettroscopia EPR.3 Durante lo svolgimento di questo studio abbiamo iniziato inoltre quello relativo alla coordinazione del Cu(II), e da una serie di misure potenziometriche e spettroscopiche è emerso che anche questo metallo è in grado di legarsi efficacemente alla proteina.

REFERENCES

[1] Gitler, A.D.; Chesi, A.; Geddie, M.L.; Strathearn, K.E.; Hamamichi, S.; Hill, K.J.; Caldwell, K.A.; Caldwell, G.A.; Cooper, A.A.; Rochet, J.-C.; Lindquist, S.; Nat. Genet. 2009, 41(3): 308-315 [2] Schmidt, K.; Wolfe, D.M.; Stiller, B.; Pearce, D.A.; Biochem. Biophys. Res. Comm. 2009, 383: 198-202

Riferimenti

Documenti correlati

components, choline acetate, diglycolic acid, and glycolic acid were thus added at the same molar concentration of the tests as DES, namely, at 0.2 M. In test (ii), the physical

These patients were further divided into two study subgroups and a control group: 102 subjects with hypothyroidism, 103 with hyperthyroidism and 202 with normal thyroid function in

The path ω which kills ω is obtained by performing on µ the following: add the path in γx j+1 x j running from P to the endpoint of the path by applying consecutive and

As in the A  B case study, the verification tool succeeded to verify the safety properties for the eight sub-interlocking systems and the verification met- rics show that for

Regarding clean pre-deployment innovation, there should be enough public funds to support through public loans a large number of projects conducted by large entities

Nel corso degli ultimi anni le reti di regolazione genica sono state ampiamente analizzate ed una porzione della rete trascrizionale del lievito che comprende 690 geni è

Le proteine zinc finger contenenti KRAB interagiscono con il corepressore KAP1 (Tif1-beta o Krip1). L’interazione KRAB-KAP1 costituisce l’evento centrale che determina

Mentre la conta totale considera tutte le cellule presenti nella coltura, la conta vitale permette di distinguere tra cellule vive e morte all’interno