• Non ci sono risultati.

Stadiazione neoplasie ginecologiche: correlazione TC - anatomia patologica

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Stadiazione neoplasie ginecologiche: correlazione TC - anatomia patologica"

Copied!
26
0
0

Testo completo

(1)

UNIVERSITA’ DI PISA

Facoltà di Medicina e Chirurgia

Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica

Direttore Prof. Carlo Bartolozzi

Tesi di Specializzazione

STADIAZIONE NEOPLASIE GINECOLOGICHE:

CORRELAZIONE TC – ANATOMIA PATOLOGICA

Relatore

Chiar.mo Prof. Carlo. Bartolozzi

Candidata

Dott.ssa Maria Grazia Masullo

(2)

INDICE

RIASSUNTO……….Pag. 3 ABSTRACT………....Pag. 4 INTRODUZIONE……….Pag. 5 MATERIALE E METODI…………Pag. 6 ANALISI STATISTICA…………...Pag. 7 RISULTATI………....Pag. 8 DISCUSSIONE: Neoplasia ovarica………...Pag. 9 Neoplasia endometriale………Pag. 13 CONCLUSIONI……….Pag. 16 TABELLE ED IMMAGINI………...Pag. 17 BIBLIOGRAFIA……….Pag. 24

(3)

RIASSUNTO

L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare l’accuratezza che l’esame TC multidetettore (16-64 detettori) ha nel valutare i parametri di maggior rilievo per una corretta stadiazione delle neoplasie dell’ovaio e dell’endometrio. Gli esami TC addome analizzati hanno collimazioni < a 3mm.

Un unico Radiologo ha interpretato retrospettivamente gli esami TC addome di 22 pazienti operate per tumore endometriale e di 30 per neoplasia ovarica. Sono stati analizzati alcuni parametri (11 parametri per il tumore endometriale e 13 per quello ovarico), scelti in collaborazione con i Ginecologi secondo la stadiazione FIGO.

Sono state ricavate due schede differenti per le due diverse tipologie di tumore.

La lettura dei 52 esami TC è stata eseguita da un unico operatore Radiologo con compilazione in cieco della medesima scheda per il corrispettivo istologico/anatomo patologico da parte dei Ginecologi.

Sono state calcolate sensibilità, specificità, falsi positivi, falsi negativi e l’accuratezza diagnostica. Sono stati riscontrati una elevata accuratezza diagnostica per la maggior parte dei parametri esaminati ed elevati valori di sensibilità per molti degli stessi parametri.

La TC è risultata molto sensibile ed altrettanto specifica per la stadiazione del tumore ovarico, più discusso è il ruolo che tale metodica svolge nella neoplasia endometriale.

(4)

ABSTRACT

The following study target is to analyze the accuracy of multidetector CT test (16-64 detectors) in order to evaluate most important parameters for ovarian and endometrial cancer correct staging. TC abdomen test analyzed shown < 3 mm collimations.

Sole Radiologist got a retrospectively result of 22 patients CT abdominal test operated due endometrium tumor and 30 patients due ovarian cancer.

Some parameters (11 for endometrium tumor and 13 for ovarian)chosen together with Gynecologists have been analyzed following FIGO staging.

Test examinations gave back two kind of different tumor results.

52 CT results checking done from a sole Radiologist which has filled histologic/anatomic pathologic equivalent same blinded sheet released by Gynecologists.

Have been considered sensibility, specificity, positive false, negative false and diagnostic accuracy. In the main parameters part have been detected high grade diagnostic accuracy and high sensibility values referred to many of same .

TC analysis can be considered very sensible as well specific referring to ovary tumor staging, most discussed is the role that this kind of method is doing in the endometrium cancer.

(5)

INTRODUZIONE

I tumori ovarico ed endometriale sono tra le neoplasie ginecologiche quelle più frequenti e con maggior tasso di mortalità; in particolare il tumore endometriale è il più frequente mentre quello ovarico è in assoluto quello a maggior mortalità tra le neoplasie dell’apparato riproduttivo femminile [1-2] .

La sopravvivenza ed il trattamento chirurgico di entrambe le neoplasie dipendono dallo stadio di malattia (FIGO) [3-4-5]. Per il tumore endometriale si parla di una sopravvivenza a 5aa del 99% nello stadio IA [6-7], mentre prognosi peggiore (45%) è riservata alle pazienti con interessamento linfonodale. Un importante causa di morbilità e mortalità, che interessa la maggior parte dei casi [8] di neoplasia ovarica è, invece, data dall’interessamento peritoneale.

Le tecniche di imaging sono un essenziale aiuto nella valutazione dello stadio di malattia. In particolare in questo studio ci proponiamo di analizzare l’accuratezza che l’esame TC multidetettore (16-64 detettori), metodica che risulta ampiamente disponibile,

ha nella valutazione dei parametri di maggior rilievo al fine di una corretta stadiazione di entrambe le neoplasie.

(6)

MATERIALI E METODI

Abbiamo eseguito uno studio retrospettivo su TC addome preoperatorie in pazienti trattate chirurgicamente per neoplasia endometriale ed ovarica.

Tutte le donne analizzate hanno subito l’intervento di isteroannessiectomia totale, linfoadenectomia pelvica e, quando indicato, linfoadenectomia retroperitoneale e procedura di debulking.

Il campione è stato ottenuto da un database fornitoci dalla U.O. di Ginecologia Oncologica dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (A.O.U.P.) che conta 66 pazienti operate per neoplasia endometriale (2008-2010) e 73 pazienti operate per neoplasia ovarica (2008-2010).

I criteri di inclusione per il nostro studio sono stati: l’esecuzione della TC addome preoperatoria nel nostro dipartimento (U.O. di Radiodiagnostica Universitaria della AOUP) e l’esecuzione della TC con apparecchi di ultima generazione (16 e 64 detettori). Sono, pertanto, stati selezionati 22 esami TC addome preoperatorie per il tumore endometriale e 30 per il tumore ovarico.

Light-Speed 16 RT (GE), Thoshiba Aquilino 16,Light-Speed VCT 64 (GE) sono state utilizzate

nella loro modalità dinamica.

Le immagini analizzate sono state tutte acquisite in modalità spirale con collimazione < a 3mm e retroricostruite con spessore compreso tra 2,5-5mm e con intervallo compreso tra 2,5-5mm. Il tratto anatomico studiato va dalla sinfisi pubica al diaframma, in TC eseguite senza e con MDC e.v. Delle 52 TC analizzate, la maggior parte risulta comprensiva di tutte le fasi di acquisizione (basale, arteriosa, venosa/portale e tardiva/urografica), ma l’analisi è stata effettuata esclusivamente sulle immagini in fase venosa/portale, sia nel piano di scansione assiale che nei piani sagittale e coronale dopo ricostruzione in MPR e VR.

Un unico Radiologo ha interpretato retrospettivamente le immagini TC, analizzando esclusivamente la presenza/assenza di alcuni parametri (11 parametri per il tumore endometriale e 13 per quello ovarico), concordati con i colleghi Ginecologi (U.O. Ginecologia Oncologica AOUP).

(7)

I parametri sono stati ricavati facendo riferimento alla stadiazione istopatologica della International Federation of Gynecology and Obstretrics (FIGO) [tab.1- tab.2], e sono state ottenute due schede differenti per i due diversi tumori. In ciascuna scheda per ogni parametro è stata prevista la valutazione TC ed il corrispettivo istologico/anatomo patologico[tab.3- tab.4].

La lettura delle 52 TC è stata eseguita da un unico operatore Radiologo con compilazione in cieco della medesima scheda per il corrispettivo istologico, da parte dei colleghi Ginecologi, che hanno ricavato i dati dal referto anatomo-patologico post-operatorio.

ANALISI STATISTICA

Ogni parametro è stato valutato come presenza(SI), assenza (NO), non analizzato(NON) del segno TC e del corrispettivo istologico/anatomo patologico. Abbiamo considerato linfonodi patologici (SI) anche quelli con asse corto < 10mm in regione retroperitoneale, sia per la neoplasia ovarica che endometriale.

E’ stata eseguita la stessa analisi statistica per i due tipi di tumore, calcolando sensibilità, specificità, falsi positivi, falsi negativi e l’accuratezza diagnostica.

La correlazione tra presenza/assenza del parametro in TC versus l’anatomia patologica è stata eseguita con Chi-square test e Spearman’s rho analisi.

(8)

RISULTATI

Tutti i risultati ottenuti sono riassunti nelle tabelle 5 e 6.

Nei 24 parametri analizzati, 13 per il tumore ovarico e 11 per il tumore endometriale, abbiamo ottenuto una elevata accuratezza diagnostica [fig.1] con percentuali variabili, pari al 100% per il coinvolgimento della vagina e per l’infiltrazione della vescica nei casi di tumore ovarico ed ancora per l’infiltrazione della vescica, per l’infiltrazione del retto e la presenza di ascite per quanto concerne il tumore endometriale. Una buona accuratezza diagnostica (90-70%) è stata ottenuta per la maggior parte dei restanti paramentri; valori più bassi sono stati riscontrati soltanto nel

riconoscimento delle metastasi linfonodali retroperitoneali nel tumore ovarico (52.63%) e nella valutazione dei linfonodi pelvici per il tumore endometriale (47.37%).

Valori di sensibilità del 100% sono stati ottenuti nella valutazione del coinvolgimento annessiale, nel riconoscimento dell’infiltrazione vescicale e nella valutazione delle metastasi linfonodali retroperitoneali per la malattia ovarica; analoghi valori sono stati riscontrati nell’interessamento parametriale, nella presenza di metastasi linfonodali pelviche e retroperitoneali per lo studio eseguito nel tumore endometriale. Valori di sensibilità del 90-70% si sono riscontrati per tutti gli altri parametri ad eccezione di un unico parametro che ha presentato sensibilità pari al 33% (infiltrazione del retto nello studio per il tumore ovarico)[fig.2- 3].

Una percentuale moderatamente elevata di falsi positivi è stata rilevata nella maggior parte dei dati analizzati: per l’interessamento del corpo dell’utero (21.74%), per l’infiltrazione della cervice (22.73%), per i parametri (40%), per i linfonodi pelvici(10,53%), per i linfonodi retroperitoneali (47.37%), per l’ascite (18,52%), per i noduli peritoneali (18.52%), per il coinvolgimento del mesentere (23.81%) nel tumore ovarico; valori del 52,63% per i linfonodi pelvici, del 21% per i linfonodi retroperitoneali e del 25% per la valutazione dei noduli peritoneali nella patologia endometriale.

(9)

DISCUSSIONE

Neoplasia ovarica

La tomografia computerizzata multidetettore (CTMD) è la tecnica di scelta per la stadiazione del tumore ovarico, perché provvede a fornire tutte le informazioni richieste in breve tempo ed è una metodica ampiamente disponibile [9].

Il management del tumore ovarico dipende dallo stadio ovvero dalle caratteristiche del tumore primitivo e dalla sua disseminazione (fig. 4-5).

Secondo le linee guida [10] un referto preoperatorio ben strutturato si raccomanda di includere i seguenti elementi :

• Dimensioni, morfologia uni-bilateralità della massa ovarica • Spessore endometriale, invasione vescicale ed intestinale

• Evidenza di complicanze come l’ostruzione intestinale, l’idronefrosi o trombosi/infiltrazione vascolare

• Presenza di versamento ascitico localizzato nella pelvi e nell’addome superiore e la quantità dell’ascite

• Metastasi omentali

• Localizzazione e dimensioni degli impianti peritoneali al di fuori della pelvi • Coinvolgimento del ventaglio mesenteriale

• Localizzazione di malattia in regione sovracolica con eventuale interessamento dei legamenti gastroepatico, gastrosplenico e splenocolico

• Localizzazione dei linfonodi con asse corto max > 1cm, o di piccoli linfonodi sospetti • Linfonodi cardiofrenici con asse corto max > 5mm

• Metastasi superficiali, sottocapsulari o parenchimali della milza e del fegato • Presenza e quantità del versamento pleurico

(10)

La valutazione dei suddetti elementi permette ai ginecologi-oncologi di decidere sulla resecabilità – non resecabilità del tumore, attualmente i criteri di non resecabilità sono [11]:

1. grossolani linfonodi all’ilo renale 2. invasione della parete addominale

3. metastasi epatiche parenchimali e sottocapsulari

4. impianti peritoneali maggiori di 2cm al diaframma, piccolo omento, ilo epatico, spazio pericolecistico; legamento gastroepatico, gastrosplenico e mesentere.

Pertanto lo studio si propone di valutare l’affidabilità della TC nella stadiazione del tumore ovarico. In accordo con alcuni studi l’esame TC [12] ed in egual misura l’esame RM [13] hanno una buona sensibilità e specificità nella stadiazione del tumore ovarico. Anche il nostro studio ha evidenziato una buona accuratezza diagnostica con percentuali variabili dal 100% (coinvolgimento vagina, infiltrazione vescica) al valore più basso del 52% per l’interessamento dei linfonodi retroperitoneali. Abbiamo inoltre ottenuto una buona sensibilità TC variabile dal 100% (coinvolgimento annessiale, infiltrazione vescicale, interessamento linfonodi retroperitoneali) al 33% per l’infiltrazione del retto a conferma di un valido ed attendibile aiuto che l’esame TC svolge nella stadiazione del tumore stesso.

Nella maggior parte dei dati analizzati abbiamo rilevato una percentuale di falsi positivi moderatamente elevata, in particolare per l’interessamento corpo dell’utero (21.74%), per

l’infiltrazione della cervice (22.73%), per i parametri (40%), per i linfonodi pelvici (10,53%), per i linfonodi retroperitoneali (47.37%), per l’ascite (18,52%), per i noduli peritoneali (18.52%), per il coinvolgimento del mesentere (23.81%). Questi dati risultano in accordo con dati della letteratura [12] nello stabilire che la metodica TC sovrastima la patologia. I problemi, comunque, sussistono sia quando si verifica una sottostadiazione che nell’overstaging. L’overstaging porta ad un

approccio chirurgico più ampio rendendo meno probabile la persistenza e/o ripresa di malattia.

(11)

che lo specialista esegua il debulking chirurgico (massima citoriduzione) con incremento della sopravvivenza [14-15] . Anche se appare sempre meglio sovrastadiare la malattia in modo da non trascurarne la malignità, in realtà è più importante distinguere con precisione la diffusione o meno della malattia in addome (stadio III o IV) da un tumore confinato alla pelvi (stadio I o II)( FIGO) Il nostro studio conferma che la TC è molto accurata anche nelle fasi iniziali di malattia in cui il tumore è limitato alle ovaie (stadio I) o che coinvolge una o entrambe le ovaie, e che non si estende oltre la pelvi (stadio II). I dati ottenuti, infatti, dimostrano una sensibilità TC elevata per l’invasione del corpo dell’utero(71,43%), per l’interessamento dei parametri (85,17%) e per il coinvolgimento degli annessi (100%).

La presenza di linfonodi inguinali e retroperitoneali, nonché le dimensioni di tali linfonodi e la localizzazione degli stessi, porta a considerare la malattia in stadio avanzato (stadio III) ed è discriminante anche per la resecabilità della neoplasia [11]. Il nostro studio, pertanto, ha posto l’attenzione anche su tale reperto riscontrando una sensibilità TC del 75% ed una specificità del 86,67% per il riscontro dei linfonodi pelvici ed una sensibilità del 100% con specificità del 47,06% per i linfonodi retroperitoneali.

Tali dati sono stati ottenuti considerando patologici non solo i linfonodi con asse corto> 1cm, ma anche quelli con dimensioni < 10 mm. In altri studi [16] sono state stimate una sensibilità TC per le metastasi linfonodali del 43% e una specificità del 89%, dati considerati però statisticamente non significativi.

La valutazione degli stadi III e IV (vedi tabella stadiazione), ha come punto cruciale la valutazione dell’impegno peritoneale, dato molto dibattuto anche in letteratura.

I risultati del nostro studio hanno dimostrato una sensibilità del 88,89 % nella valutazione delle metastasi peritoneali, in contrasto con valori del 63%-79% riscontrati in studi eseguiti con TC convenzionali [17-18-19] .

Analoghi studi con TC multistrato hanno confermato le analoghe percentuali di sensibilità (85-93%) [20] anche per la valutazione di noduli peritoneali inferiori ai 5mm.

(12)

Alcuni studi riportano[21] valori di sensibilità del 51% per la valutazione delle metastasi peritoneali, studi in cui la TC spirale è stata eseguita con collimazione 8-10mm. Tempany et. Al [22], invece, riportano sensibilità del 92%con utilizzo di collimazione di 5mm. Pertanto i risultati del nostro studio confermano che l’utilizzo di collimazione inferiore a 5mm (<3mm utilizzato nel nostro studio) permette di ottenere degli alti valori di sensibilità per la valutazione TC delle metastasi peritoneali.

Il riscontro di una non elevata specificità (44,44%) per il parametro relativo all’individuazione dei noduli peritoneali, può essere compensato dall’analisi, da noi eseguita, dei segni secondari che svelano un interessamento peritoneale: la presenza di ascite e la distorsione /ispessimento del mesentere.

Per questi 2 ultimi aspetti il riscontro é ancora una volta di una buona sensibilità e di una discreta specificità, stimata rispettivamente al 88,24% e al 50% per la presenza di ascite e al 71,43% e al 64,29% per l’interessamento del mesentere.

Il risultato quindi e che l’analisi di tali parametri porta la TC ad essere una metodica accurata nella valutazione dell’interessamento peritoneale.

La rilevazione delle metastasi peritoneali nel tumore ovarico non rappresenta una controindicazione al trattamento chirurgico, come avviene per altri tumori; piuttosto il debulking tumorale è

considerato il trattamento ottimale nella maggior parte di queste pazienti.

Infatti, un aumento consistente della sopravvivenza è stato dimostrato se il tumore è ottimamente ridotto (impianti residui < 1cm) durante la stadiazione chirurgica [23-24-25]. La sopravvivenza a 5 anni in donne con un subottimale debulking chirurgico è del 45-60% versus il 15-20% in donne con un residuo di malattia maggiore [26-27].

(13)

Neoplasia endometriale

Nella stadiazione del tumore endometriale la metodica TC è usata per la valutazione delle

dimensioni dell’utero, per l’infiltrazione dei tessuti molli e per le complicanze (ad es. l’idronefrosi) al fine di valutare la giusta strategia terapeutica che risulta ampiamente condizionata dalla presenza dei linfonodi retroperitoneali metastatici e dall’infiltrazione parametriale e cervicale.

In base alla stadiazione FIGO (tab.2)[28] l’infiltrazione di più del 50% dello spessore endometriale (I B) determina una riduzione della sopravvivenza che scende dal 99% (IA) all’89%.

L’interessamento del miometrio, inoltre, comporta la linfoadenectomia pelvica e retroperitoneale [29-30-31-36].

Il nostro studio non ha posto l’accento su questo parametro, perché diversi studi hanno dimostrato che sia la RM che la TVUS sono più accurate nella valutazione dell’invasione miometriale [32]. Altri studi, invece, hanno calcolato elevati valori di sensibilità (100%) e specificità ( 80%) per la valutazione TC dell’invasione miometriale. Bisogna tener conto del fatto che tali dati, però, sono stati ottenuti con collimazioni di 0.75mm; mentre tutte le TC da noi analizzate avevano collimazioni <3mm, ma mai di 0.75mm [33].

La TC riveste, pertanto, un importante ruolo nel discriminare lo stadio IB dal II. Infatti, il nostro studio ha riscontrato una sensibilità del 100% nel definire la presenza di malattia confinata al corpo dell’utero ed una sensibilità del 66.67% per l’infiltrazione cervicale.

In analoghi studi la sensibilità TC per l’invasione cervicale è risultata essere più elevata (78%) dato ottenuto con collimazioni di 0.75mm versus 1-3mm per gli esami da noi valutati [33].

L’utilizzo, pertanto, di collimazioni più sottili porterebbe la TC a discriminare con più precisione tale parametro.

(14)

L’importanza di definire l’infiltrazione della cervice porta nella pratica clinica a considerare in termini di sopravvivenza e pertanto di aggressività del trattamento, la malattia come primitiva della cervice [32].

Altro parametro da noi valutato è stato l’interessamento dei parametri, per tale aspetto abbiamo riscontrato una sensibilità TC del 100% ed una specificità del 72.22% con valori di falsi positivi (26.32%) elevati; tali dati sono in accordo con la letteratura [34] in cui è descritto che la TC

sovrastima l’infiltrazione parametriale, parametro che può essere meglio valutato sia con la RM, ma anche con il solo esame clinico.

Le metastasi linfonodali sia pelviche che retroperitoneali sono il più importante fattore prognostico per il tumore endometriale [35-36-37] e la TC pertanto riveste un ruolo fondamentale nella

valutazione di questi parametri. La percentuale di metastasi linfonodali nel tumore endometriale è di circa il 15% [38-39]; e la linfoadenectomia può essere necessaria nell’85% delle neoplasie

endometriali.

Il grado istologico e l’invasione miometriale sono fattori di rischio per le metastasi linfonodali retroperitoneali nel tumore endometriale [38]. Molti autori convengono che tumori di Gradi 1 o 2 con evidenza di impegno miometriale più del 50% ,Grado3, varianti isologiche ad alto rischio (adenocarcinoma papillare sieroso e carcinoma indifferenziato), e/o infiltrazione della cervice richiederebbero la completa stadiazione chirurgica comprendente la linfoadenectomia [40]. Altri autori [41] sostengono che anche la valutazione preoperatoria di fattori quali il grado ed il tipo istologico, il CA 125, l’invasione miometriale valutata alla RM nonché la valutazione TC / RM dei linfonodi pelvici e retroperitoneali possono far aumentare la sensibilità alla corretta stadiazione di impegno linfonodale.

Il nostro studio ha riscontrato una elevata sensibilità per la valutazione delle metastasi linfonodali (100%) sia per l’interessamento dei linfonodi pelvici che retroperitoneali, con specificità del 77.78% per i linfonodi retroperitoneali e del 41.28% per i pelvici. A conferma che l’utilizzo di tale metodica associata ai fattori precedentemente elencati può essere un valido aiuto nella stadiazione

(15)

linfonodale prechirurica. S-S Han et al. [42] hanno invece calcolato una sensibilità del 53.3 % con elevati valori di specificità di 92.9% e di falsi positivi (54,3%) per i linfonodi pelvici, in uno studio in cui la valutazione di tali linfonodi è stata fatta indifferentemente con TC e RM; il dato analogo a quello da noi ottenuto è la presenza di percentuali di falsi positivi elevata (tab.5).

(16)

CONCLUSIONI

La TC può essere considerata la tecnica di scelta per le neoplasie ovariche sia nella valutazione delle fasi iniziali di malattia in cui il tumore è limitato alle ovaie (stadio I) e alla pelvi (stadio II), sia nella valutazione dell’impegno peritoneale. La valutazione della diffusione della malattia in peritoneo è di particolare importanza nella pianificazione dell’intervento chirurgico; la TC è risultata a tale riguardo molto sensibile ed altrettanto specifica se si associa l’accuratezza che la TC ha nella valutazione dei segni secondari di interessamento peritoneale. Le buone percentuali di correlazione tra i parametri TC ed anatomo-patologici sono state tutte ottenute con collimazioni < a 3mm.

Nella valutazione del tumore endometriale, al fine di stabilire una adeguata terapia chirurgica, rivestono un ruolo importante la valutazione dell’infiltrazione miometriale, da noi non valutato, e la presenza di metastasi linfonodali per cui abbiamo ottenuto elevati valori di sensibilità TC.

Anche se per alcuni dei parametri analizzati abbiamo riscontrato una maggiore accuratezza diagnostica per il tumore endometriale rispetto al tumore ovarico (fig.1), resta il fatto che il gold standard per la stadiazione del tumore endometriale risulta la RM; l’utilizzo, però, di collimazioni più sottili di quelle da noi analizzate potrebbe portare a considerare in futuro la TC con una accuratezza paragonabile alla RM..

(17)

TABELLE E FIGURE

Tab 1: Staging of ovarian cancer [10]

TNM FIGO Imaging findings Additional findings in surgical/histopathological staging

T1 Stage I Tumour limited to the ovaries

T1a IA Limited to one ovary, no ascites Intact capsule and no tumour on the external surface T1b IB Limited to both ovaries, no ascites Intact capsule and no tumour on the external surface T1c IC Stage IA or IB with ascites With tumour on surface or capsule ruptured, or ascites or peritoneal washings positive for malignant cells

T2 Stage II Growth involving one or both ovaries, pelvic

extension

T2a IIA Extension and/or metastases to the uterus or/and fallopian tubes

T2b IIB Extension to other pelvic tissues

T2c IIC Tumour either IIA or IIB with ascites Ascites or peritoneal washings positive for malignant cells

T3 / N1 Stage III Tumour involving one or both ovaries, peritoneal

implants (including small bowel and omentum) outside the pelvis including liver surface implants and/or metastases of retroperitoneal or inguinal lymph nodes

T3a IIIA Tumour grossly limited to the true pelvis, large

volumes of ascites Microscopic implants of abdominal peritoneum T3b IIIB ≤2 cm implants of abdominal peritoneal surfaces,

large volumes of ascites

T3c / N1 IIIC >2 cm implants of abdominal peritoneal surface and/or retroperitoneal or inguinal lymph nodes; large volumes of ascites

M1 Stage IV Growth involving one or both ovaries, distant

metastases, parenchymal liver metastases, pleural effusion with pleural

(18)

Tab.2: FIGO Staging of endometrial cancer [28]

Stage I Tumor confined to the corpus uteri IA No or less than half myometrial invasion

IB Invasion to or more than half of the myometrium

Stage II Tumor invades cervical stroma, but does not extend beyond the uterus Stage III Local and/or regional spread of the Tumor

IIIA Tumor invades the serosa and/or adnexae

IIIB Vaginal and/or parametrial involvement

IIIC Metastases to the pelvic and/or para-aortic lymph nodes IIIC1 Positive pelvic nodes

IIIC2 Positive para-aortic lymph nodes with or without positive pelvic lymph nodes

Stage IV Tumor invades bladder and/or bowel mucosa, and/or distant metastases

IVA Tumor invasion of bladder and/or bowel mucosa

IVB Distant metastases, including intraabdominal metastases and/or

(19)

Tab.3: Scheda neoplasia endometrio NOME TC SI TC NO ISTO SI ISTO NO Confinato al corpo dell’utero X X Interessamento cervice X X Interessamento parametri X X Coinvolge annessi X X Coinvolge vagina X X Infiltrazione vescica X X Infiltra retto X X Linfonodi pelvici X X Linfonodi retroperitoneali X X Ascite X X Noduli peritoneali X X

Tab.4: Scheda neoplasia ovaio

NOME TC SI TC NO ISTO SI ISTO NO Interessa utero X X Interessamento cervice X X Interessamento parametri X X Coinvolge annessi X X Coinvolge vagina X X Infiltrazione vescica X X Infiltra retto X X Linfonodi pelvici X X Linfonodi retroperitoneali X X Ascite X X Noduli peritoneali X X Mesentere X X Omento X X

(20)

Tab.5: risultati tumore endometrio.

TC/ISTO SENSIBITA’% SPECIFICITA’% FALSI+

% FALSI- % ACCURATTEZZA % Confinato al corpo 100 0 4,55 0 95,45 Interessamento cervice 66,67 85,71 10 10 80 Interessamento parametri 100 72,22 26,32 0 73,68 Coinvolge annessi NaN 90 10 0 90 Coinvolge vagina 0 100 0 5 95 Infiltrazione vescica Nan 100 0 0 100 Infiltrazione retto nan 100 0 0 100 Linfonodi pelvici 100 41,18 52,63 0 47,37 Linfonodi retroperitoneali 100 77,78 21,05 0 78,95 ascite Nan 100 0 0 100 Noduli peritoneali 0 73,68 25 5 70

(21)

Tab.6: risultati tumore ovaio

TC/ISTO SENSIBITA’% SPECIFICITA’% FALSI+

% FALSI- % ACCURATEZZA Interessa corpo dell’utero 71,43 68,75 21,74 8,70 69,57 Interessamento cervice Nan* 77,27 22,73 0 77,27 Interessamento parametri 85,71 38,46 40 5 55 Coinvolge annessi 100 0 3,85 0 96,15 Coinvolge vagina Nan 100 0 0 100 Infiltrazione vescica 100 100 0 0 100 Infiltrazione retto 33,33 88,24 7,69 23,08 69,23 Linfonodi pelvici 75 86,67 10,53 5,26 84,21 Linfonodi retroperitoneali 100 47,06 47,37 0 52,63 Ascite 88,24 50 18,52 7,41 74,07 Noduli peritoneali 88,89 44,44 18,52 7,41 74,07 Omento 87,50 90,91 3,70 7,41 88,89 Mesentere 71,43 64,29 23,81 9,52 66,67

(22)

Figura 1: ACCURATEZZA DIAGNOSTICA 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 ute ro ce rvic e pa ram etr i an ne ssi va gin a ve sc ica rett o linf. pe l lin f.re tro p as cite no d.p eri ton om en to me se nte re ENDOMETRIO OVAIO

Figura 2 : SENSIBILITA’ (%) T. ENDOMETRIO

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 u te ro c e rv ic e p a ra m e tr i v a g in a lin f. p e lv ic i lin f. re tr o p

(23)

Figura 3: SENSIBILITA’ (%) T. OVAIO 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 u te ro p a ra m e tr i a n n e s s i v e s c ic a re tt o lin f. p e lv ic i lin f. re tr o p a s c it e o m e n to n o d .p e ri to n e a li m e s e n te re

Fig.1: TC ricostruzione MPR piano coronale.Versamento ascitico esteso a tutti i quadranti addominali in pz con interessamento peritoneale da neoplasia ovarica

Fig.5: TC scansione assiale. Neoplasia ovarica

(24)

BIBLIOGRAFIA

1. Kathleen R. Cho and IE-Ming Shih. Ovarian cancer. Annu Rev Pathol. 2009; 4:287-313 2. Jemal A, Siegel R, Ward E, Murray T, Xu J, Smigal C, et al. Cancer statistics, 2006. CA

Cancer J Clin. 2006; 56:106-30.

3. Sharyn N. Lewin, MD. Revised FIGO staging system for Endometrial Cancer. Clinical Obstetrics and Gynecology,2011; volume 54, Number 2, 215-218

4. Forstner R, Hricak H, Occhipinti K et al. Ovarian Cancer: staging with CT and MRI. Radiology 1995; 197: 619-626

5. Benedet JL, Bender H, Jones H et al FIGO classification and clinical practice guidelines in the management of gynaecologic cancer: FIGO Committee on Gynecologic Oncology. Int J Gynaecol obstet 2000; 70: 209-269

6. Chan JK, Wu H, Cheung MK, et al. The outcomes of 27,063 women with unstaged endometrioid uterine cancer. Gynecol Oncol. 2007; 106:282-288

7. Straughn JM Jr, Huh WK, Kelly FJ, et al. Conservative management of stage I endometrial carcinoma after surgical staging. Gynecol Oncol. 2002; 84:194-200

8. Buy JN, Moss AA, Ghossian MA, et al. Peritoneal implants from ovarian tumors: CT findings. Radiology 1988; 169:691-694

9. Forstner R. Radiological staging of ovarian cancer: imaging findings and contribution of CT and MRI. Eur Radiol 2007, 17: 3223-3235

Fig.6: TC scansione assiale. Linfonodo in

regione paraortica sinistra in pz con neoplasia endometriale

(25)

10. Forstner R, Sala E, Kinkel K, Spencer JA. ESUR guidelines: ovarian cancer staging and follow-up. Eur Radiol 2010, 20: 2773-2780

11. Quayyum A, Coakley FV, Westphalen AC et al. Role of TC and MRI in predicting optimal cytoreduction of newly diagnosed primary epithelial ovarian cancer. Gynecol Oncol 2005. 96: 301-306.

12. Alfred B.Kurtz, et al. Diagnosis and staging of ovarian cancer: comparative values of Doppler and conventional US, CT, and MR. Imaging correlated with surgery and histopathologic analysis- report of the radiology diagnostic oncology group. Radiology1999;212:19-27

13. Zhu Q, Yoshikawa H, Fujita N. Preoperative staging of patients with primary ovarian carcinoma by CT and MRI. Zhonghua Zhong Liu Za Zhi1999; 21(4):296-9.

14. Nauven HN, Averette HF, Hoskins W, Penalver M, Sevin BU, Steren A. National survey of ovarian carcinoma The impact of physician’s specialty on patients’ survival. Cancer 1993; 72: 3663-3670.

15. Chen SS, Bochner R. Assessment of morbidity and mortality in primary cytoreductive surgery for advanced ovarian carcinoma. Gynecol Oncol 1985; 20: 190-195.

16. Tempany CM, Zou KH, Silverman SG, Brown DL, Kurtz AB, Mc Neil BJ. Staging of advanced ovarian cancer: comparison of imaging modalities- report from the Radiological Diagnostic Oncology Group. Radiology. 2000 Jun;215(3):761-7.

17. Buy JN, Moss AA, Ghossian MA, et al. Peritoneal implants from ovarian tumors: CT findings. Radiology 1988; 169: 691-694.

18. Halvorsen RA Jr, Panushka C, Oakley GJ, Letourneau JG, Adcock LL. Intraperitoneal contrast material improves the CT detection of peritoneal metastases. AJR Am J Roentgenol 1991; 157:37-40.

19. Jacquet P, Jelinek JS, Steves MA, Sugarbaker PH. Evaluation of computed tomography in patients with peritoneal carcinomatosis. Cancer 1993; 72: 1631-1636.

20. Fergus V. Coakley, Patricia H. Choi, Christina A. Gougoutas et al. peritoneal Metastases: detection with spiral CT in patients with ovarian cancer. Radiology 2002; 223: 495-499. 21. Low R N, Semelka RC, Worawattanakul S, et al. Extrahepatic abdominal imaging in

patients with malignancy: comparison of MR imaging and helical CT with subsequent surgical correlation. Radiology 1999; 210:625-632.

22. Tempany CMC, Zou KH, Silverman SG, Brown DL, Kurtz AB, McNeil BJ. Staging of advanced ovarian cancer : comparison of imaging modalities-report from the Radiological Diagnostic Oncology Group. Radiology 2000; 215:761-767.

23. Mishka Terplan, Erica J. Smith, Sarah M. Temkin. Race in ovarian cancer treatment and survival: a systematic review with meta-analysis. Cancer Causes Control2009; 20:1139-1150

24. Aletti GD, Dowdy SC, Gostout BS et al. Aggressive surgical effort and improved survival in advanced-stage ovarian cancer. Obstet Gynecol 2006; 107: 77-85

25. Bristow RE, Tomacruz RS, Amstrong DK, Trimble EL, Montz FJ. Survival effect of maximal cytoreductive surgery for advanced ovarian carcinoma during the platinum era: a metaanalysis. J Clin Oncol 2002; 20: 1248-1259.

26. Chi DS, Liao JB, Leon LF et al. Identification of prognostic factors in advanced epithelial ovarian carcinoma. Gynecol Oncol 2001; 82: 532-537

27. Eisenkop SM, Friedman RL, Wang HJ. Complete cytoreductive surgery is feasible and maximizes survival in patients. Gynecol Oncol 1998; 69: 103-108

28. Creasman W. Revised FIGO staging for carcinoma of endometrium. Int J Gynaecol Obstet. 2009; 105:109.

29. Sharyn N. Lewin. Revised FIGO staging system for endometrial cancer. Clinical Obstetrics and gynecology 2011. vol 54, 2: 215-218.

(26)

30. DiSaia PJ, Creasman WT, Boronow RC et al. Risk factors and recurrent patterns in stage I endometrial cancer. Am J Obstet Gynecol 1985; 151: 1009.1015.

31. Mariani A, Dowdy SC, Podratz KC. New surgical staging of endometrial cancer: 20 years later. Int J Gynaecol Obstet 2009; 105:110-111.

32. Pete I, Godeny M, Toth E, Radò J, Pete B, Pulay T. Prediction of cervical infiltration in Stage II endometrial cancer by different preoperative evaluation techniques ( D&C, US, CT, MRI) Eur J Gynaecol Oncol. 2003; 24(6):517-22.

33. Tsili AC, Tsampoulas C, Dalkalitsis N, Stefanou D, Paraskevaidis E, Efremidis SC. Local staging of endometrial carcinoma: role of multidetector CT. Eur Radiol 2008; 18:1043-1048 34. Bautz W, Merl T, Kersting-Sommerhoff B. Computerized tomography staging of

carcinomas of the uterus Radiologe.1994 Jul; 34(7):370-6.

35. Morrow CP, Bundy BN, Kurman RJ, et al. Relationship between surgical-pathological risk factors and outcome in clinical stage I and II carcinoma of the endometrium: a Gynecologic Oncology Group study. Gynecol Oncol.1991; 40: 55-65.

36. Creasman WT, Morrow CP, Bundy BN, et al. Surgical Pathologic spread patterns of endometrial cancer: a Gynecologic Oncology Group Study. Cancer 1987; 60: 2035-2041 37. Greven KM, Lanciano RM, Corn B et al. Pathologic stage III endometrial carcinoma:

prognostic factors and patterns of recurrence. Cancer 1993; 71: 3697-3702

38. Creasman WT, Morrow CP, Bundy BN, Homesley HD, Graham JE, Heller PB. Surgical pathologic spread patterns of endometrial cancer. A Gynecologic Oncology Group Study. Cancer. 1987; 60: 2035-41.

39. Chan JK, Kapp DS. Role of complete lymphadenectomy in endometrioid uterine cancer. Lancet Oncol. 2007;8:831-41.

40. Ben-Shachar I, Pavelka J, Cohn DE, Copeland LJ, Ramirez N, Manolitsas T, et al. Surgical staging for patients presenting with grade 1 endometrial carcinoma. Obstet Gynecol. 2005; 105:487-93.

41. Todo Y, Sakuragi N, Nishida R, Yamada T, Ebina Y, Yamamoto R, et al. Combined use of magnetic resonance imaging, Ca 125 assay, histologic type, and histologic grade in the prediction of lymph node metastasis in endometrial carcinoma. Am J Obstet Gynecol. 2003; 188: 1265-72.

Figura

TABELLE E FIGURE
Figura 2 : SENSIBILITA’ (%) T. ENDOMETRIO
Figura 3: SENSIBILITA’ (%) T. OVAIO  0102030405060708090100

Riferimenti

Documenti correlati

considerazione, con una preferenza per la selezione «Continella&#34; ICP/NL 1 la qua- le, pur non possedendo una vigoria e una produttività troppo elevate, produce frut- ti con

- rilevamento della densità delle larve con prelievo di porzioni di chioma, scuoti- mento delle piante o abbattimento mediante insetticida. Risulta, inoltre, di

Per ragioni di sicurezza, nei caJcoJi sono state impiegate le seguenti ipotesi di carico (fig. b) per ]a risega interna, al diagramma triangolare delle suddette

Le Nepete della regione mediterranea sembrano formare due gruppi geograficamente distinti, gravitanti l'uno sul Mediterraneo settentrionale, con specie a largo

Esaminando i dati della tabella l sulla composizione chimica delle fo- gHe, si registra un incremento del contenuto in Azoto, Fosforo e Potassio, mentre si

where the overall economic performance is analytically expressed as the productive perform- ance, which in turn is expressed by the average unit cost per unit of factor and the

Secondo questo approccio “da un lato la progettazione organizzativa non può prescindere dal considerare le opportunità offerte dalle ICT; dall’altro, lo sviluppo e la

Al fine di verificare l’efficacia del modello giapponese di impresa nel caso dei distretti industriali è necessario indicare le principali differenze che esistono tra