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Il ricorso degli enti locali alle partecipazioni in società di capitali tra autonomia e condizionamenti pubblici eteronomi

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Academic year: 2021

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(1)UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO Dottorato di Ricerca in Diritto pubblico dell’economia e delle imprese. TESI DI DOTTORATO IL RICORSO DEGLI ENTI LOCALI ALLE PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ DI CAPITALI. tra autonomia e condizionamenti pubblici eteronomi. Presidente del Corso Prof. Mauro Giusti Candidato. Tutor scientifico. Dott.ssa Elisa Pucciarelli. Prof.ssa Elisabetta Bani XXI ciclo.

(2) INDICE SOMMARIO PREMESSA. Ragioni, oggetto ed obiettivi dell’indagine...........................6 CAPITOLO PRIMO. La detenzione di partecipazioni societarie nell’iniziale assenza di un quadro normativo di riferimento. 1. Le ragioni del ricorso a partecipazioni societarie.................................24 2. Il fondamento teorico delle partecipazioni societarie degli enti locali in assenza di una norma generale legittimante: l’autonomia negoziale ed i suoi limiti......................................................................................................31 3. Le resistenze della giurisprudenza..........................................................43 4. Per riassumere............................................................................................48 CAPITOLO SECONDO. Condizionamenti esterni nel settore dei servizi pubblici locali a partire dal 1990: il progressivo favor del legislatore nazionale e le contaminazioni di matrice comunitaria. 1. Una puntualizzazione necessaria............................................................53 2. Considerazioni preliminari sui cambiamenti che hanno interessato il nostro. Paese. dagli. anni. ’90:. la. grande. stagione. delle. privatizzazioni................................................................................................59 3. Segue: le tendenze all’esternalizzazione.................................................69 4. La prima autorizzazione esplicita per gli enti locali a detenere partecipazioni societarie: l’art. 22 della legge 142/90 e la privatizzazione formale............................................................................................................75. 2.

(3) 5. Le novità introdotte dall’art. 12 della legge 498/92 e dal relativo Regolamento di attuazione (D.P.R. 533/96): la privatizzazione sostanziale.......................................................................................................85 6. Le modifiche apportate dall’art. 17 della legge 127/97.......................91 7. Le partecipazioni societarie nel testo originario del T.U.E.L.............93 8. L’esigenza di interventi di modifica alla disciplina del T.U.E.L.........99 9. L’art. 35 della legge finanziaria 2002....................................................102 10. L’art. 14 del D.L. 269/2003................................................................106 11. La Sentenza della Corte Costituzionale n. 272/2004......................109 12. Le peculiarità della partecipazione in società secondo il modello c.d. in house providing quale forma di interiorizzazione del servizio (cenni)….......................................................................................................112 13. L’esternalizzazione del servizio a società miste pubblico privato: recenti orientamenti giurisprudenziali (cenni)........................................118 14. Una considerazione provvisoria: l’influenza incentivante – nonostante le apparenze – dell’ordinamento comunitario...................124 CAPITOLO TERZO.. Fattori. esterni. limitanti. il. ricorso. alle. partecipazioni societarie: i recenti interventi restrittivi del legislatore nazionale. 1. Le motivazioni di una (contro) tendenza recente: la risposta del legislatore alla degenerazione dell’utilizzo delle società da parte degli enti locali.......................................................................................................127 2. L’inversione di rotta segnata dall’art. 13 del Decreto Bersani..........132 3. Le restrizioni imposte dalla legge finanziaria 2008............................143. 3.

(4) 4. La chiusura del cerchio: l’intervento restrittivo riferito al settore dei servizi pubblici locali. La fase preparatoria del d.d.l. Lanzillotta.........149 5. Segue: l’ultima (?) riforma dei servizi pubblici locali ad opera dei commi 2 e 3 dell’art. 23 bis della legge 133/2008...................................152 CONCLUSIONI.. Un. giudizio. sul. quadro. normativo. attuale:. l’inammissibile straripamento del legislatore statale. 1. Sciogliere un dubbio: meglio un ritorno al “pubblico” anche nella forma?...........................................................................................................158 2. Perchè lasciare gli enti liberi di scegliere se detenere partecipazioni societarie.......................................................................................................161 3. Segue: ricorrere alle partecipazioni societarie è ancora una scelta che ha le sue ragioni legittime e sincere..........................................................163 4. Segue: rispettare l’autonomia privata degli enti..................................165 5. Segue: (a monte) difenderne l’autonomia pubblica...........................168 6. Qualche conseguenza sul piano della legittimità costituzionale degli interventi legislativi statali..........................................................................175 7. Segue: ... ed alcune riflessioni conclusive............................................181. 4.

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