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Recensione a C. CITTER, S. COMBESCURE NARDI, F.R. STASOLLA (a cura di), Entre la terre et la mer. La via Aurelia et la topographie du littoral du Latium et de la Toscane, Roma 2018

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Citter, C. - Combescure Nardi, S. - Stasolla, F. R. (a cura di): Entre la terre et la mer. La via Aurelia et la topographie du littoral du Latium et de la Toscane, (PAST - Percorsi, Strumenti e Temi di Archeologia info), 21x29,7, 304 p., Isbn: 978-88-7140-910-8, 35 €

(Edizioni Quasar, Roma 2018)

Recensione di Paolo Liverani, Université de Florence (p.liverani@alice.it)

Numero di parole: 1154 parole Pubblicato on line il 2019-09-13

Histara les comptes rendus (ISSN 2100-0700). Link: http://histara.sorbonne.fr/cr.php?cr=3520

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Il volume presenta gli atti del convegno tenutosi su questo tema a Parigi (École Normale Supérieure) nel 2014: questo spiega il titolo francese, anche se tutti i contributi tranne uno sono in italiano. Il tema della via Aurelia ha sempre destato un notevole interesse e in questo caso viene inquadrato nel suo territorio – tenendo conto non solo della costa ma anche dell’entroterra – e sul lungo periodo, con particolare attenzione al Medioevo e fino alle soglie dell’età moderna.

Marco Anzidei, Kurt Lambeck, Alessandra Benini e Fabrizio Antonioli presentato i risultati di un’attenta analisi su un tema importante: quello dell’innalzamento del livello del Mediterraneo negli ultimi 2000 anni, basandosi sui dati archeologici – soprattutto le peschiere romane. Esso è causato essenzialmente dallo scioglimento dei ghiacciai e può essere valutato attorno ai m 1,20, ma la metodologia è attenta a considerare altri elementi che possono portare localmente a importanti eccezioni come sulla costa calabra e su quella campana.

Carlo Citter e Andrea Patacchini sono autori di un contributo a forte componente teorica (ripreso nell’ultimo poster dallo stesso Patacchini): la discussione acquista maggiore chiarezza nelle conclusioni da cui si ricava che, più che di predittività e postdittività, si dovrebbe parlare di modelli esplicativi per comprendere le scelte progettuali dei percorsi viari mediante l’analisi formalizzata dei vincoli, materiali e culturali – o forse meglio politici – che sono alla base delle scelte stradali nei vari momenti storici. L’accento sulla predittività, infatti, rischia altrimenti di confondere il lettore facendo credere che sia possibile un’archeologia da tavolino in cui la verifica sul terreno è secondaria, ipotesi chiaramente respinta dagli autori, ma che la terminologia suggerisce in maniera subliminale.

Sara Nardi Combescure dà una accurata panoramica delle fonti medioevali e moderne sulla costa tra Santa Severa e Corneto.

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Francesca Romana Stasolla offre un quadro delle dinamiche territoriali medioevali della costa e dell’entroterra: l’Aurelia infatti gioca un ruolo di collegamento locale subordinato ai percorsi interni e in particolare alla via Clodia. Per l’evidenza frammentaria, ma anche per la mancanza di carte che orientino il lettore nella rete dei toponimi locali, fatica però a emergere un panorama ben definito.

Pio Francesco Pistilli, Gabriele Quaranta e Maurizio Ficari presentano tre ampie schede sulla collegiata di Ceri, la primaziale di Cencelle e la collegiata di Corneto (tutte chiese datate alla prima metà del XII secolo): i tre momenti sono tenuti insieme da una breve introduzione che, più che unificare, sancisce la differenziazione tra le tre esperienze, segno della debolezza della via Aurelia in questo periodo come linea di trasmissione di esperienze progettuali e maestranze edili.

Gianfranco Gazzetti offre una buona sintesi e un aggiornamento della situazione archeologica sul percorso della via Aurelia tra Roma e Forum Aureli (Montalto di Castro).

Fabrizio Vallelonga, Sergio Del Ferro e Lorenzo De Lellis analizzano dettagliatamente le tracce e le fonti disponibili per la ricostruzione del complesso viario della via Aurelia tra Roma e Civitavecchia e della viabilità che dalla costa si distacca verso l’interno. Viene discussa la vulgata che vede l’abbandono del percorso con le guerre gotiche o già nel V sec., sulla base della descrizione di Rutilio Namaziano, e si propone una visione storica molto più sfumata e articolata, nonostante l’indubbio declassamento a viabilità locale del percorso esaminato.

Beatrice Casocavallo, Giulia Maggiore e Paola Quaranta esaminano la viabilità dalla costa verso l’interno durante l’età medievale con gli spostamenti dovuti al riassetto dell’insediamento nell’XI secolo a seguito dell’affermarsi di Corneto. Flavio Enei disegna una ricca sintesi basata sui risultati di recenti scavi e prospezioni del litorale cerite (Alsium, Pyrgi e Castrum Novum), da cui emerge una particolare longevità degli insediamenti in epoca tardoantica, ma con presenze importanti anche successive. Particolarmente rilevante la chiesa paleocristiana di S. Severa, scavata di recente, che può essere fatta risalire alla seconda metà del V sec. e venne demolita solo nel XIV. Luisa Dallai, Ivana Ait ed Elisabetta Ponta concludono il volume con un’analisi topografica, archeologica e storico-economica della coltivazione dell’Allume in età medievale e nella prima età moderna nelle Colline Metallifere in Toscana e nella Tolfa nel Lazio.

Seguono i testi derivati da alcuni poster presentati in occasione del convegno. Il volume rappresenta un importante sforzo per superare un’impostazione degli studi che tendeva a privilegiare i problemi del percorso (Aurelia Vetus / Aurelia Scauri) e della sua datazione, nonché i luoghi comuni sulla sua decadenza tardoantica. Benché sia chiaro che la viabilità perde la sua funzione di lunga percorrenza e acquista un valore locale e frammentato alla fine dell’evo antico, essa costituisce un elemento fondamentale per ogni ricerca sull’evoluzione del popolamento, sulla storia e l’economia della regione durante l’età imperiale e per tutto il Medioevo: il convegno raccoglie dunque una ricca messe di novità archeologiche e di documenti. Pecche minori si possono individuare nell’ordinamento con cui si susseguono i contributi, poco comprensibile al lettore, e nel corredo cartografico non sempre all’altezza. Nel complesso però il volume è un punto fermo nella ricerca, che costituirà l’opera di riferimento per molti anni per tutti coloro che si occupano di questo territorio con una visione di lungo periodo.

Sommario: 

• C. Citter, S. Nardi Combescure, F.R. Stasolla, Introduction, pp. 11-12

• M. Anzidei, K. Lambeck, A. Benini, F. Antonioli, Variazione del livello marino del Mediterraneo e indicatori archeologici: recenti risultati e prospettive, pp. 13-29

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• C. Citter, A. Patacchini, Postdittività e viabilità: il caso della direttrice tirrenica, pp. 31-54

• S. Nardi Combescure, Les ports et les mouillages du littoral de Civitas Vetula dans les textes des portulans médiévaux et modernes, pp. 55-65

• F.R. Stasolla, Molti territori, molti attori: la complessità delle dinamiche di popolamento lungo il tratto laziale della via Aurelia, pp. 67-82

• P.F. Pistilli, G. Quaranta, M. Ficari, Da Ceri a Cencelle, sino a Corneto. Strategicità di un territorio costiero attraverso i cantieri ecclesiastici di XII secolo, pp. 83-115

• G. Gazzetti, La via Aurelia in età romana. Nuove ricerche e scoperte, pp. 117-129

• F. Vallelonga, S. Del Ferro, L. De Lellis, La via Aurelia e la viabilità minore tra Roma e Civitavecchia nel Medioevo, pp. 131-171

• B. Casocavallo, G. Maggiore, P. Quaranta, Dalla costa all’Etruria interna. La viabilità tra Corneto e Tuscania nel Medioevo, pp. 173-189

• F. Enei, Ager Caeretanus: il popolamento di epoca tardoantica nel litorale di Alsium, Pyrgi e Castrum Novum, pp. 191-212

• L. Dallai, I. Ait, E. Ponta, Sfruttamento e commercio dell'allume tra Lazio e Toscana, pp. 213-242

Poster

• L. Drago, Circolazione dei metalli in Etruria meridionale tra protostoria e prima età repubblicana: dati e problemi, pp. 245-249

• E. Di Leo, L’attraversamento delle acque interne nel tratto laziale della via Aurelia, pp. 251-256

• C. Carloni, G. Doronzo, Testimonianze delle attività estrattive e produttive dell’allume nei Monti della Tolfa, pp. 257-265

• C. Valdambrini, La circolazione delle merci da Cosa a Grosseto nel Medioevo (X-XV secolo), pp. 267-276

• Patacchini, Studio dei potenziali percorsi storici attraverso le superfici di costo cumulative: la zona compresa tra Roselle e Saturnia, pp. 277-287

• Abstracts, pp. 289-299

Editori: Lorenz E. Baumer, Université de Genève ; Jan Blanc, Université de Genève ; Christian Heck, Université Lille III ; François Queyrel, École pratique des Hautes Études, Paris

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