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Prestazioni di cloni di Müller-Thurgau di origine francese e tedesca in Trentino

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(1)

x ; d ú È o g u o : r a Ò < -F É > Í d 3

Ò Ó

. { z - o r È ' o z e

///

.

/,/#

/tt.^ + /M#

(2)

PRESTAZTOIV

a a

DI CLOI\I

DI MT]LLER.THT]RCAT]

DI ORICII\E

F'RA]\CESE

E TEDESCA

11\

TREI\TII\O

Limpor[anza

che

[a varie[à

rives[e

per

i[ lerilorio

ha moliva[o

l'avvio

di un nuovo

pr-ogramma

di setezione

clonate

e ta

vatulazione

di ma[eriati

già

omotoga[i.

Si

riportano

i primi

risu[[ati

oltenu[i

da

vigne[i

di

medio-alLa

collina

con

i ctoni

ENTAV

646,

7-5,

Gm

'18,

Cm

68-10,

Cm

68-13

e Cm

68-16.

Se

ne

discutono

[e

pre-slazioni

vegeto-produt[ive

nonché

i dali

chimico-anatitici

di base

e aromalici

dei

mosli.

INTRODUZIONE

Freschezza, at[a Facite beva

dente aromaticità Ftorale di r lt Múlter-Thurgau in Trentino è col[ivalo su che ti caratterizza

circa 900 etlari, a diverse quote coltinari, che approFonditamenLe studiaLa rappresentano approssimativamente il 9 % aI profito s[ret[amenLe vari

det['in[ero

vigneto

provincia[e.

Tate

superfi- riabilità

legaLa

alte

cara

cie è cresciuLa di circa 3 vo[Le negli uttimi 20 anni visto iI buon successo commerciate dei

[orio, aI ctlma e atle tecniche

(Nicotini et ol.1995a,b: Nicotini 1 9 9 6 a , b ; vini dovuto certamente anche alta piacevote Versini ef o/. 2000a,b;

N " 9 - S E T ' E M B R E ? O I 5 non inva-lerpenica già stata retazione a[[a

va-det

Eerri-ificazione

Sono già state indagaLe anche [e prestazio-ni di alcuprestazio-ni dei ctoni maggiormen[e u[itizza[i (Nicotini et al. 1999), ma ['importanza che la varielà ha via via acquisito negli anni ha spin-lo sia ad avviare una nuova Fase sele[[iva dei maleria[i presen[i in vigneti "preferenziali" collivati da decenni, particolarmen[e in Vatdi Cembra e Vat dAdige, sia ad alLargare ['inda-g i n e s u i c l o n i g i à d i s p o n i b i r , .

ol. 2013).

(3)

Fig. 1 - Vatori medi dei parametri composiLivi dei mosti e del peso medio del grappolo. (lsLogrammi contraddisLinti da diversa leLtera sono sta-tisticamente ditFerenti; LSD tes!, p<0.05)

1 8 . 8 1 8 . 6 r8.4 .x f8.2

ó

' 1 8 . 0 1 7 . A 17.6 17.4 3.25 3.23 3.21 :c

è

3 . 1 9 3 . 1 7 3 . 1 5 6.0 Gm 8& 1 0 ENTAV 646 ENTAV 646 G m 1 8 G m 6 & G m 6 & G m 6 8 - W 0 7 - 5 l 0 ' ! 3 1 6 5.9 J o 3 5.8 - 1 7 ' 6 5.0 5 . 5 't400 1350 r300 ^ 1250

p 't*

- i 1 5 o 1 1 0 0 1050 1000

G m 1 8 Gm 6& Gm 6& Wri 7-5 t 3 1 6 cm 18 cm 0& Gm 6& Gm 68- W0 7-5 l0 'r3 18 G m 1 8 Gm 6& Wù 7-5 't8 G m 1 8 G m 6 & G m 6 & G m 8 8 - W 0 7 - 5 ' t 0 1 3 1 6 î t 3.O j 2.5 o

é z.o

E t . u

p < 1 . O 0 . 5 0.0 ENTAV Gm 18 646 Gm 68-1 0

Gm 8& Gm 6& W{i 7-5 1 3 1 6 ENTAV 646 6.4 6 . 3 ^ 6.2

è s.r

"96 É 6.0 g - ^ € c . v '6 o 5-B È a J . O 180 160 A u 0 E 12O g 1oo € a o @ "E oo t a o 20 0 90 80 70 ^ E O

Buo

f 4 0 30 m 1 0 0 G m 6 & 1 0 ENTAV 646 G m 1 8 Gm 68- Gm 68- W0 7-5 1 3 1 6 ENTAV 646 G m 6 & G m o & 1 0 1 3 Gm 08-f 0 ENTAV 646 Gm 6& Gm 6& Wú 7-5 1 3 1 6

88

fEnologo

G m l 8 ENTAV 446 N " 9 - S E T T E M B R E 2 0 l 5

(4)

Cloni

tedeschi

e francesi

f Quale primo con[ributo relativo a quesL'ul-timo aspetto sono qui discusse le prestazioni vi[icoto-agronomiche e t'adattabitità aI territo-rio di cloni in[ernazionati già presenli sul mer-cato, uno di origine Francese (ENTAV 646) e 5 di origine Ledesca: Cm 18 e Wù 7-5 utilizzati come riFerimenti ben noti non so[o in Cerma-n i a e C m 6 8 - 1 0 , C m 6 8 - 1 3 e C m 6 8 - 1 6 c o m e nuove selezioni prooos[e dal['lsLitu[o di ricer-ca di Ceisenheim. Questi nuovi materiall sono qui presentati grazie ai rapporLi di Fattiva col [aborazione [ra cos[iLu[ori, particotarmen[e netl'ambito del programma pturienna[e di se-lezione clonale e sani[aria in Trentino, avviato sutta varietà dal 2007 e in corso a San Michele att'AdÌge. Tutti i cloni sono s[ati conLrotlati nei 28 "contes[i colturali" deFiniti dalle quattfo annate di indagine e dai diversi vigneti coltiva-[i a fi[are e pergola speciFica[amente attes[ìti per la sperimen[azione, coltoca[i a quote tra i 450 e i 650 m s.[.m. nei comuni di Telve, Civez-z a n o e L a s i n o . I n c i a s c u n v i g n e t o , l e u v e s o n o state campionaLe alla s[essa data, 2-3 giorni prima detla racco[[a previsLa dalLa cantina.

Parametri

acquisiti

: Le attività hanno permesso di sLimare [e potenziaLi[à produttive dei ctoni a conFronto, anche con ['ausi[io di va[utazioni visive e de-gus[azioni di acini in campo. Si sono acquisiti i seguenti parameLri misurabili: sensibi[i[à alta bo[ri[e e al disseccamento del rachide (tre-quenza e grado di altacco), peso medio di grappolo, acino e raspo e resa in mosto.

Limi-talamen[e ai vigneti di Telve Vatsugana (a[[e-vaLi a Filare e potati a Cuyot) sono sta[i ritevaLi anche ìl numefo di grappoli e di germogti per pianta, iI peso det['uva e del legno di potalura per ceppo, ta terti[ità reate (grappo[i/9ermo-gtio), i[ peso dei germogli e l'indice di Ravaz (kg uva/kg legno). ln questo contes[o coltura-[e si è poi aggiunta la microviniticazione e va-[utazlone dei vini monoctonali o[[enuti, a[[ivi-[à in corso e non oggelto della presen[e nota.

Metodianalitici

r I dali chimico-composi[ivi di base sono stati misurati per FT-lR (Wine-ScanTM Type 77310, Foss Electric) nei mos[i oLLenu[i a parità di condizioni di ammos[a[ura e pressaLura. I Le componenti terpeniche varie[ati, in for-ma libera e g[icositata, sono slate analizza[e nei mosti ottenuLi dalle uve monoctona[i re-[a[ive a 4 conLesLi cotLurati. fana[isi dei com-posLi aromatici è stata realizzata in CC-MS/MS secondo SlaghenauFi et al. (201 a) con un Va-rian 450 CC dotato dÌ rivelatore a tripto qua-drupolo Varian 300 TQMS, dopo tissazione ed etuizione su Fase solida con cartuccia ENV+. La Frazione [erpenica glicosilata è s[aLa idro-lizzata enzimaticamen[e (Rapidase Ar 2000, 40'C per '1 2 ore ). Cti estratti (1 pL) sono stati inie[[ali in modalità sptiLless ('1 min, 250 "C) su colonna capitlare SOLCEL-WAX (30 m x 0.25 mm lD x 0.25 pm, SCE AnalyticalScience) con [a seguen[e programma[a di tempera[ura : 40"C (5mìn), S"C/min sino a 150"C; 10"C/min 240"C (10 min). UidentiFicazione e [a quan[i-ticazione dei composli è sta[a eseguita uti[iz-zando [o spet[rometro di massa con sorgenLe

Fl 17OeV) arnrrisendo le transizioni cafatte-ris[iche di ciascun analita (Muttipte Reaction MoniLoring). UlLeriori speciticazioni sulta me-[odica sono ripor[ale nel lavoro ci[alo, r lana[isi s[atistica dei dati è stata reatizzata con [e procedure (Anova, etFetli principali: c[o-ne e contesLo colturate; [esl detla ditFerenza minima significativa di Fisher) det pacchetto sotlware StaListica v. 8.0 (StatSott lnc., Tusta,

oK,

usA).

nISUUTATI

E

DISCUSSIONE

Parametri

viticolo-agronomici

I Tra le caratteristiche quanti[ative misuraLe, solamenLe ll peso medio del grappoto è risul-tato significaLivamente diverso tra i ctoni (Fig. 1), con Cm 68-'1 0 che si difterenzia per ì[ suo maggior peso rispelto a ENTAV 646 e Cm

68-t o .

t Non si sono invece lrovate ditterenze sta[i-stiche per i parametri ripor[a[i in Tab. l. Quin-d i , a n c h e c o n [' a u s i t i o d i o s s e r v a z i o n i v i s i v e e annotazioni degus[a[ive su[t'uva eftetLuaLe in campo nonché delte cara[terisLiche dichiarate dai costitutori per i diversi ctoni, si commen[e-ranno i da[i in termini di potenziali quati-qua[i-ta[ivi. In particolare, ENTAV 646 e Cm '1 8 sem-brano collocarsi sostanziatmenLe agli estremi del[a variabi[ità c[ona[e; inFatti, il primo pare caraL[erizzarsi Def una oiù limi[a[a sensibitità at['at[acco boLritico e una minor produ[[ivi[à menLre il secondo Der una cer[a sensibitiLà atta bolrile det grappolo, con acini e raspi più Tab. 1 - Media e deviazione standard dei paramelri viticolo-oroduttivi

t 1,3

13,6

1,91

0,30

2,00

0,58

t:, 14,4 16,0

24,0

19,3

N.germogti/ vite 812

1 , 0

Peso medio raspo (g) 7,67 1 r M

Peso medio acino (9) 1,83 0,45

1 1 7

8,7

1 1 1

2,00

7,85 1 , 7 1

0,37

1,86

0,37

0,54 1,98

0,35

011

1,66

0,35

t

0,76

3,2

2,7

1,55

6,39

0,93

2,17

0,36

1,62

0,35

0,45

6A

.,?' i'

ffi

0,51 0,41 3r6

s

i

3,8

16,9 Resa 7o in mosto N ' 9 -S E T T E N 1 B R E 2 0 1 5

@E@E@Fil@E@E@E

Frequ€nza di attacco (%)

10,7

18,5 26,6

Fertilità reale germoglio

2,00

0,22

0,38

Uva /vite (Kg) 1,54 0,56

N' grappoti / vite ',6,7

3,7

I

65,1 6,5

6,0

63,7 5,6

7'0

6só

8,9

(5)

Tab.2 - Statistiche descritLive detla variabitita dei valori dei parametri aromatici creaLi per [a valutazione dei cloni di Mùllerilhurgau. (Legenda: vedi testo)

@r@@rmMI@wlr

12,0

LGNaT iiberi (1)

74

5,5

3,1

0,0

3,0

4r0

8'0

LGNC tegati(2)

24

62,2

33,8

26,0

40,5

53,5

73,5

161,0 AVPt (1+2)

24

67,7

35,1

30,0

415 57,0

80,5

f 65,0

7,0

4r0

3,0

0,0

0,0

212

2,6

24

lonone r Damagcenone Esenoli liberi

24

29,6 1 3 , 1

10,0

20,0

3 1 , 5

34,5

66,0

pesanti e una maggiof resa. Si no[i che [a dit-ferenza media di pfoduttivi[à [ra ENTAV 646 e Cm 18 è s[imabile netl'ordine di un 25% circa. r Rispetto al "vecchio" Cm 1 8, i [re nuovl cto-ni delta serie Cm 68 hanno [endenzialmen[e manifestato tutti minore sensibilità al[a bo-trlte e, i[ 68-16 in par-ticolafe, anche minof produ[tivi[à e peso medio detl'acino, in virLù di un giappolo a volte Lenderzialmente più s p a f g o [ o . l I m ì n o r p e s o d e t l ' a c i n o d e t 6 8 - 1 6 potfebbe avefe qualche conseguenza nei pro-cessi di vinificazione che prevedano una fase di macerazione Dfe-termentativa detle bucce. Così come interessante potrebbe risul[are i[ ctone Cm 16-'1 3, in vir[ù della evidente minof compattezza del grappoto e dett'apparente magglor "fesistenza" alta rottura detta buccia degli acinl. Non si sono fiscontra[e ditterenze di rì[levo tra i ctoni in relazione alta sensibili[à aI dlsseccamento deI rachide.

La composizione

chimica

dibase

I La composizione di base dei mosLi di Fig. 1 mostra alcune diFFerenze signiticative tra i cto-ni. Pur con la conterma che i[ Mùller-Thurgau non sia una "macchina da zuccheri", te diFFe-r-enze in termini di sotidi solubili sono piu[[o-sto marcate, detl'ordine di circa 0.8 gradi Brix. In oarticolare è Ì[ clone Cm 68-16 a diFferen-ziarsi dag[i a[[ri per una serie di cara[[eristiche (maggiore zucchero e pH, minore acido ma[i-co ed acidìtà to[ale) che indicano più che altro una sua più spiccata precocità di maturazione, potenziatmente interessante per te zone a magglore alti[udine; peraltro, tale precocità non pare aver avuto particotati ricadute in ter-minì di aromaticità complessiva (Tab.3). t Viene contermala la limltaLa pfesenza - [ipica del Mùller{hurgau - di azoto pronta-mente assimilablte (APA) (Nicotinl et a\.7001, 2004a,b); [e pur esistenti differenze tra c[o-eo lEnologo

24

6417 4055 440

2323

n i - n a r i a r i r c a 1 5 m c / l e c h e d i f f e r e n z i a n o in particotare iI clone Cm 68-'1 0, a contenu[i maggiorl, rlspeLto ai ctoni Gm 68-'1 3 e 68-1 6 - non sono comunque [a[i da non rendere ne-cessarie anche per i mos[i più dotati adeguate aggiun[e di nutrien[i azotati in tase di inizio fermen[azione.

ll quadro

aromatico

delle

uve

I Relativamente atta componente aromatìca volatite e a quella in torma glicosilata pfesen-te nei mos[i, sono stati vatuLaLì i contenu[i di diverse decine di composti di origine per [o più varie[a[e appaflenenLi principatmente alle ca[egorie deì terpeni, dei nor-isoprenoidi e dei benzenoidi. Solo per una pòf[e dì essi è stato possibite giungere ad una accurata quantiti-cazione essendo disponiblti gli adeguati stan-dard anatiticì; pochi dei compos[i, inolLre, alla luce delta loro evoluzione nel passaggìo da mosto a vino e dette specitiche sogtie organo-le[[iche, possono essere ti[enuLi signiticativi daI punto di vista sensorìale.

r Conseguentemen[e, atla luce di quan[o già pubblicato e sopfa ci[a[0, si è ritenuto oppor-tuno commen[are i da[i creando e discutendo I seguenti parametri:

. Somma di linalolo, geraniolo, neroto, alfa-terpineoto tiberi (LCNaT Iiberi) come indice delt'aromaticità varie[ate [ibera, tesponsabi[e dei sentori tloteati; ì[terpineolo è stato tenuto in considerazione solamente perché, vis[a [a [imilatezza [ipica varietale dei suoi con[enuti, [o si può ritenere origina[o dat linatolo tibero. . Somma di [inalolo, getanioto, nerolo, citro-nelloLo legati (LCNC tegati) come indice de[['a-roma[ici[à di [ipo floreate [iberabite naLural-mente in tempi tecnologicamente accet[abiti o [ramìte be[a-glucosidasi.

. Somma d e l l e d u e p r e c e d e n [ i , d e F i n i b i t e come aroma[ici[à varieta[e potenziate

tefpe-9 1 tefpe-9 8 16480 nica IAVP[).

. Somma di be[a-ionone e beta-damascenone liberi e legati, unici tra i not-isoptenoidi ad essere pfesenti aI di sopra del timite di quan-titicazione e ad essefe misura[i come tati. Raooresenta un ìndice del contributo nodso-prenoidico a[[a componente ftoreate che può e s p r i m e r s l g i à n e i v i n i g i o v a n ì .

. Somma degti eseno[i liberi (cis-2-eseno[0, cis-3-esenoto, trans-3-esenoto) come marker di possibiti molecole coinvotte in una detle vie di Formazione dei precursori dei [ioli varie[ali, potenzìati responsabiti di no[e agruma[o-verdi tipo pompetmo.

. Esanoto libero, composlo di cui è Lipicamen-[e rìcco il Mútter-Thurgau rispeLLo ad altre varietà, come indice di possibili note vegeta[i di origine preFermentativa, da erba tagtiata/ Fogtia sIropicciata/cocco.

I I c o n [ e n u t i a r o m a t i c i r e l a t i v i a i m o s [ i de[t'inLero data-seI sono ripottati netta Tab. 2 datla quale si ha conterma della do[azione aroma[ica non particolarmen[e eleva[a de[-[a varietà e del [ive[[o invece eleva[o detle c o m p o n e n t i a r o m a t i c h e - eseno[Ì e d e s a n o l o - correta[e alta degradazione degLi acidì grassi a C 1 8 b i - e t r i - i n s a t u t i .

r Probabilmen[e in conseguenza della [imi-[atezza delta numerosità campionaria, lra i clonl non è emersa alcuna differenza statl-slicamente signiFica[iva; ragionando [ultavia sulla base detle mediane - più robuste delle medie nei casi come questo - e degLi scar[i percentuali rispe[[o atta toto media (Tab. 3), si possono evidenziare alcune tendenze, doverosamen[e da conFermare con u[Leriori d a t i l n v i a d i a c q u i s i z i o n e .

I In particotare, it ctone Cm '1 8 sembterebbe essere cafa[Lerizza[o rispetto agli altri da una maggior propensione all'accumuto dì tetpeni - speciatmente ne[a loro Forma legata - e noti-soorenoidi, e meno da esenoli ed esano[o.

Esanolo libero

6902

(6)

Tab.3 - Scarti percenLuati dette mediane, rispetto a[[a media de[[e stesse, dei paramelri aromatici creati per [a valutazione dei mosti mono-clonali di Mú[[er-Thurgau

LGNaT tiberi (1) 5i1 1 8

-31

-31

38

-41 48

LGNC legati{2}

60,2

-5 49 -5

-7

- 1 9

-13

AVPI (1+2) 65.1

-3

47 -7 -9

-20

-8 41

-1

i--.29

.12

-12

24

-12

lonone + Damascenone (lib+teg)

2,8

Esenoti liberi 29,8 -16

t 4

t 1

-8

Esanolo tibero

6335

r lI clone Cm 68-1 6, vicevefsa, sembfa esse-fe afomaticamente it meno adatto ai contesti cotturati deI territorio [rentino. Wú 7-5, che in oteceden[i esDerienze aveva totni[o [e mi-gliori prestazioni ìn termini aromaLici assieme att ENTAV 646, sembrerebbe [endere a Fornire una maggior pfesenza di ìonone e damasce-none e un minor conlributo atla no[a vegetale :: da erba tagliata delt'esanoto e conseguenle

orobabile minor maschefamento deLle altre note otFaLtive.

. COI\SIDERAZIONI

CONCTUSIYE

r Quesli nos[ri studi retativi alte pres[azionì dì cloni di origine Francese e tedesca di Mùtter-Thurgau stanno petme[tendo di ampliare [e conoscenze sutta gamma ctonate tes[ata per i[ Trentino. I primi risulLati indicano come, a Fianco di wù 7-5 e ENTAV 646 - che avevano già dimostrato [a propria va[idiLà per ques[o teritorio - anche Cm 18, pur senza raggiun-gere eteva[i tivelti di gtadazione zuccherina, sembrerebbe po[er Fornire in[etessan[i tl-sultati aromatici. Ques['ultimo ctone mostra però una preoccupante sensibitità agli a[tac-chi boLri[ici - di cui in parLicotare i nuovì cloni dello s[esso costitutote e sigtati Cm 68-'1 0 e Cm 68-1 3 non sofFrono - tate da sconsigliarne ['impÌanto per i[ [erri[orio provinclale. I Tra i nuovi maLeriali tedeschì, it Cm 68-'1 0 appare anch'esso retativamente poco pertoi-m a n t e i n t e r m i n i d i a c c u m u l o z u c c h e r i n o e sembra essere caratterizzaLo dalla tendenza a dare composLi con aromi [endenzialmen-te "verdi", così come DeratLro 68-13 e 68-16. Relativamen[e a quesl'ulUmo ctone rìsulta diFticite consigliarne ['u[ilizzo sfruttandone [e caratterisLiche dì precocità anche in zone di

::,::::,::ché

ta sua rimìtata p'roduttivirà

potrebbe essere ulleriormente penalizzata con ['innalzamenlo detla quota di cotLivazione e, atlo slato attuate, [e inFotmazìoni disponibìti non sembrano suffragare i miglìoramen[i aro-ma[ici osservali in Cermania.

r C m 6 8 - 1 3 s e m b r e t e b b e a [ m o m e n [ o i [ p i ù inleressante tra i nuovi cloni tes[ati, anche in virtù dette sensazioni gustative sul['uva, con buccia degli acini apparenLemente più resi-stente atta rottufa e de[[a minor sensibitità atta botrite, a causa di una naturate minor compa[-[ezza del grappoto. Naluratmen[e, un giudizio comptessivo più robusLo sui ctoni qui presen-Lati dovrà necessariamente passare a[[taver-so u[[erlori veriFlche pturiennati, in particolare retativamen[e alle pertormance aromatiche per quanlo rìguarda la produzione e gestione delte componenti "verdi".

I La mlcrovinificazione e degustazlone dei vini monoclonati o[[enutl, neg[i s[essi con-testi co[[urali qui riporLa[i per il conFronLo tra cloni di riFerimenLo internaziona[e e le migtiori selezionì individuate ìn vigneti locati, s[anno comptetando questa Fase di attivìtà di setezione pluriennati. Queste sono volte atta valorizzazione di ma[eriali di moltiplicazione c h e s i a n o a d e g u a [ a m e n t e l e s [ a t i i n a m b i e n t i e condizioni cottutali vocaLi, per contribuire aI miglioramen[o e atla sostenibitilà produttiva ed enotogica e at manLenimento detla biodi-versìtà delMútler-Thurgau in Tten[ino. r

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RINGRAZIAMENTI

Si l.ingÀriuno per [a preziosa

collaborazio-ne i cofteghi F. Manty e B. Lindner del For-

-schungsanstatt di Ceisenheìm (D), t'enot.

Alex Zancanetta, i proprietari dei vigneLi, i

reterenti viticoti detta Cantina di Cembra

(TN) e i cotteghi M. Ferrazza, P. BianchedÌ e

dett'Unità Viticoltura di FEM.

-32

1 3

32

-13

-7

l'Enologo I e1

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