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Ancora un caso di tentata censura nei confronti di una biblioteca: la posizione dell'AIB

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Academic year: 2021

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Ancora un caso di tentata censura nei confronti di una biblioteca:

la posizione dell'AIB

Francesco Langella Milena Tancredi

L'Osservatorio sulla censura AIB è intervenuto con risolutezza su quanto è accaduto al Comune di Ferrara per iniziativa del consigliere della Lega Aristide Mosso, che chiedeva di poter verificare la politica degli acquisti dei libri da parte della Commissione Cultura del comune estense. Come Osservatorio Censura, di concerto con la Presidentessa nazionale AIB Rosa Maiello, abbiamo predisposto una lettera al Sindaco di Ferrara che sembra aver silenziato la veemenza inusitata del consigliere comunale Mosso. Questa è stata una delle tante azioni sul delicato versante censura operate dall'Osservatorio. Basti ricordare l'impegno dell'AIB sul trasferimento all'urbanistica della nostra collega Fabiola Bernardini, direttrice della Biblioteca di Todi e l'intervento in favore della Biblioteca di Spinea, dove la giunta intendeva entrare nel merito della collocazione in biblioteca di alcuni libri per bambini e ragazzi.

Come coordinatori dell'Osservatorio Censura, noi Milena Tancredi e Francesco Langella, e l'intero gruppo di lavoro, intendiamo realizzare un documento di autodifesa per i bibliotecari che incappano tra le maglie della censura, spesso attive nelle amministrazioni pubbliche e pronte a colpire la professionalità dei bibliotecari e le biblioteche come luogo di civile dialogo democratico e di confronto.

Di seguito riportiamo a nostra lettera inviata al sindaco e ai consiglieri del comune di Ferrara, dal titolo: Neutralità della Biblioteca come servizio pubblico e come istituto della democrazia.

«L’Associazione Italiana Biblioteche esprime sconcerto e profonda preoccupazione per certe affermazioni, riportate dalla stampa, del consigliere comunale Alcide Mosso durante lo svolgimento dei lavori della Commissione Cultura del Comune di Ferrara. Riferendosi alle liste dei libri da acquistare con il contributo speciale MIBACT di 50.000 euro ottenuto dalla Biblioteca comunale, egli è intervenuto per “chiedere se si può avere un elenco libri che si intende acquistare per valutare la tipologia dei libri in dotazione alle biblioteche…Valutare i libri da acquistare è un dovere”. Non solo: “vorrei vedere se questi

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libri sono adeguati ai nostri cittadini, alle aspettative dei nostri elettori, nostri nel senso chi ci ha votato e ci chiede di rappresentarli, quindi con tutta tranquillità chiedo a tutti i consiglieri che si accetti questa mia richiesta”.

A queste affermazioni sembrerebbe poi avere fatto eco qualche assessore, che avrebbe addirittura proposto la creazione di un Osservatorio ad hoc per “valutare” gli acquisti di letteratura per l’infanzia. Il fatto è che, per poter valutare una collezione di libri, la prima cosa da fare è mettere da parte i propri gusti personali e la seconda cosa da fare è padroneggiare le metodologie di misurazione e valutazione delle collezioni e dei servizi bibliotecari, su cui esistono numerosi standard professionali, consolidati in norme ISO e nella letteratura specializzata di settore.

Altri tipi di valutazioni non sarebbero valutazioni ma solo esercizi ideologici, oppure tentativi più o meno mascherati di censura.

Signor Sindaco, è del tutto evidente che, a favore della qualità dei servizi ai cittadini (tutti i cittadini, di oggi e di domani, perché le biblioteche pubbliche sono di tutti: di quelli che vi hanno votati e di quelli che non vi hanno votati), la selezione degli acquisti del Sistema bibliotecario di Ferrara devono farla i bibliotecari, non gli amministratori e tanto meno i politici!

È ai bibliotecari, non ai politici e agli amministratori, che dovete chiedere di applicare la loro competenza professionale, frutto di anni di studi, e il loro codice etico ispirato al Manifesto IFLA/UNESCO sulla biblioteca pubblica, ai principi fondamentali della libertà di espressione e del diritto di accesso alla conoscenza, per selezionare i libri che servono ai cittadini, i libri che possono rispondere ai loro bisogni espressi e impliciti di informazione, formazione e svago, e che possono accrescere la loro partecipazione consapevole alla vita della città.

Esprimiamo la nostra vicinanza ai colleghi ferraresi, la cui professionalità al servizio della collettività merita tutto il rispetto e il pieno sostegno di qualsiasi Giunta comunale attenta alla qualità dei servizi al cittadino, e deve potersi svolgere senza ingerenze del ceto politico o indebiti tentativi di “commissariamento”.

Se poi il Consigliere Mosso è davvero appassionato di letteratura per l’infanzia, volentieri lo invitiamo a prender parte a un incontro con la nostra Commissione di studio sulle Biblioteche per ragazzi, o anche a uno dei nostri corsi di formazione sullo sviluppo delle raccolte delle biblioteche pubbliche, o sulla promozione della lettura a bambini e ragazzi.

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Le chiediamo, Signor Sindaco, un intervento chiarificatore che ristabilisca il rispetto dei ruoli all’interno del Comune da Lei amministrato, e soprattutto il rispetto della neutralità della Biblioteca come servizio pubblico e come istituto della democrazia. Da parte nostra rimaniamo attenti nel monitorare la spiacevole situazione che si è venuta a creare all’interno delle biblioteche ferraresi.»

Francesco Langella

Coordinatore dell’Osservatorio sulla censura AIB Membro Comitato esecutivo nazionale AIB francesco.langella@aib.it

Milena Tancredi

Coordinatrice dell’Osservatorio sulla censura AIB Membro Comitato esecutivo nazionale AIB milena.tancredi@aib.it

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