• Non ci sono risultati.

Marsilio da Padova

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Marsilio da Padova"

Copied!
10
0
0

Testo completo

(1)

Marsilio da Padova

1275 ca - 1342 ca

Defensor pacis

a cura di

(2)

Ha il primato la Chiesa o l’Impero?

Ockam (1285-1347) avversa il primato politico del papato

La chiesa è “la moltitudine di tutti i

cattolici che furono dai tempi dei

Profeti e degli Apostoli sino a ora”

È la chiesa che è infallibile NON il Papa o il Concilio Ockam scrive che Cristo e

gli apostoli non intesero mai stabilire un regno temporale la loro missione ebbe come scopo la salvezza spirituale

(3)

Troviamo anche Giovanni di

Parigi (1269-1306) il quale

affermò il diritto degli

individui alla proprietà Negò

che il papa potesse arrogarsi

la plenitudo potestatis e gli

attribuì unicamente la

funzione di amministratore

dei beni della chiesa

Ha il primato la Chiesa o l’Impero?

Troviamo anche Dante (1265-1321) nel De

Monarchia che ci dice che le due istituzioni

papato e impero mirano a scopi diversi: l'impero

al bene da conseguirsi su questa terra la Chiesa

alla beatitudine celeste. Le due istituzioni sono

dunque irriducibili l'una all'altra.

Ma se poi si vuole discutere del primato di una

delle due allora l'impero ha il primato perché

è l'unico che può assicurare la pace e la

giustizia

(4)

Il Defensor Pacis di Marsilio

È un punto di riferimento obbligato per i teorici del conciliarismo e

gli avversari del papato

Per Marsilio lo stato è una communitas perfecta, una comunità naturale

autosufficiente che si erge sulla ragione e sull'esperienza degli uomini e

a questi serve (=è utile) per

vivere e vivere bene

Lo stato non è più l'impero universale è una costruzione umana che

assolve finalità umane (proprio per questo è la Chiesa a dover essere

sottoposta allo Stato) e non ci sono vincoli di natura teologica.

(5)

La legge è criterio del giusto e dell'utile sul piano puramente umano e sociale e questa legge è tale perché è un comando coattivo a cui è legata una punizione o una ricompensa da attribuire in questo

mondo. Per questo motivo la legge non ha nessun

fondamento divino né un supporto etico né si basa sul diritto naturale.

Scrive Marsilio:”noi diciamo che legislatore è il popolo ossia la collettività dei cittadini o la parte più importante di essi che per sua scelta ossia per volontà espressa con parole nella adunanza generale determina di fare o di omettere una cosa con minaccia di pena o supplizio terreno”.

(6)

Allora:

La legge e lo Stato sono costruzioni umane

È la legge che è sovrana e non il singolo o il governo

Sovranità popolare e stato di diritto. Questi sono i due pilastri

innovativi della originale teoria politica di Marsilio e tali idee si

connettono intimamente all’idea dello stato democratico con una

anticipazione impressionante per uno scrittore del 1300 di dottrine

che matureranno molto più tardi.

(7)

● l'autorità di fare la legge appartiene all'intero corpo dei cittadini ● l'autorità legislativa non può appartenere a pochi

● è ovvio che una quantità di cittadini maggiore che non una sua parte può notare con facilità una inesattezza nelle leggi poiché un tutt'uno è sempre più grande per Mole e per intrinseche virtù rispetto a una qualsiasi parte

● alle assemblee partecipano uomini adulti con proprietà tassabile; sono esclusi i nullatenenti gli stranieri gli schiavi i bambini e le donne

(8)

Le tesi di Marsilio vennero immediatamente condannate

negli ambienti vicini alla curia pontificia.

Essa tuttavia non rimase confinata nel novero della

speculazione teorica, ma ebbe riflessi pratici molto

importanti: Marsilio, infatti, nel 1328 fu l’organizzatore della

cerimonia con cui Ludovico il Bavaro venne incoronato

imperatore per mano di Sciarra Colonna, rappresentante

del popolo romano, unico detentore della potestas di

(9)

visita il mio sito www.pgava.net

segui il podcast di filosofia e storia “Immanuel Ka...st” all’indirizzo

https://www.spreaker.com/show/immanuel-ka-st

(10)

Stato ed impero non hanno finalità etiche o religiose: il loro unico –

per quanto insostituibile – valore risiede nel fatto che queste forme di

convivenza sono fondamentali per il mantenimento di quella

condizione di pace generale (definita anche “salute” oppure “buona

disposizione”) che è necessaria per la sopravvivenza del genere

umano.

Riferimenti

Documenti correlati

A proposito della mancan- za di un punto di vista unico nel testo, Suzuki sostiene che sarebbe più opportuno parlare di «un punto di vista trascendente», ovvero

storia straordinaria del Mercante di Venezia. Con l’estrema crudeltà di Shylock l’ebreo verso il detto Mercante, nel tagliare un’esatta libbra della sua carne; e Porzia ottenuta

Peraltro la Corte, nella medesima sentenza, afferma altresì che l’attrazione allo Stato di competenze amministrative «non può restare senza conseguenze

Il maestro Tokio si pone davanti a lei come un esperto nell’insegnarle quali sono le qualità della “donna alla moda” (haikara no onnarashii), la “nuova donna giappo- nese”

ploration through the definition of the current IS (ISAEP, Instruction Set Architecture Emulator Platform), another MATLAB-based platform to run the assembly code on a one-to-one

Ma poiché è la vera connessione di tutte, quando migra in una non lascia l’altra, ma migra dall’una all’altra e sempre le conserva tutte sicché giustamente si può chiamare il