URBAN
BOLOGNA UNIVERSITY CAMPUS IN FORLÍ, ITALY
— LAMBERTO ROSSI ASSOCIATI
WWW.LR-A.EU
architectural design:
Lamberto Rossi Associati
client: Comune di Forlì, Università degli Studi di Bologna,
Ser.In.Ar. Soc. Cons.
construction period:
Padiglioni Gaddi and Morgagni: 2003-2007;
Padiglione Melandri: 2009-2011; Teaching Hub/Trefolo and Didattica: 2010-2014
current gross area:
22,600 m² refurbishment, 13,300 m² new construction
Mor eno Maggi Demolizioni ex ospedale Demolition of the hospital Costruzioni campus Construction of the camps L amberto R o s si A s s ociati
L amberto R o s si A s s ociati Planimetria del campus. Scala 1:2500 Plan of the campus. Scale 1:2500 1. club studenteschi,
centri di ricerca, università per adulti
2.padiglione Pallareti: area linguistica 3.mensa/caffetteria e spazio eventi 4.corti universitarie 5.padiglione Melandri: segreterie, amministrazione, direzione 6.padiglione Sauli-Saffi : biblioteca 7. parco Cotogni 8.padiglione Sauli-Saffi : area economica 9. energy house 10. trefolo/spazi studio 11. padiglione Gaddi-Morgagni: area scienze politiche, laboratorio informatico 12. didattica/grandi aule 13. padiglione Celtico: alta formazione 14. aula magna 15. area ricerca interdisciplinare
16. corte della ricerca
1. student union, research centres, adults’ university 2. Pallareti pavilion:
linguistic studies area 3. canteen/cafeteria
and event spaces 4. university courtyard 5. Melandri pavilion: secretariats, administration, direction 6. Sauli-Saffi pavilion: library 7. Cotogni park 8. Sauli-Saffi pavilion:
economic studies area 9. energy house 10. trefolo/study spaces 11. Gaddi-Morgagni pavilion: political science areas, IT laboratory 12. teaching/large class rooms
13. Celtic pavilion: higher education 14. main hall 15. interdisciplinary research area 16. research courtyard 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16.
Il nuovo Polo dell’Università di Bologna a Forlì è un intervento esemplare di rigenerazione urbana che, at-traverso l’inserimento di una funzione primaria come quella dell’università in un’area in condizioni di mar-ginalità, riesce a innescare un meccanismo virtuoso di rivitalizzazione che coinvolge sia la scala edilizia che quella territoriale.
Si tratta del recupero dell’ex Ospedale Morgagni, un complesso a padiglioni dei primi del Novecento inseri-to in un’area di 9 ettari di grande pregio ambientale. Il lotto di progetto occupa una posizione baricentrica tra centro storico e città contemporanea, divenuta strategi-ca rispetto all’intero organismo urbano così come si è andato confi gurando a partire dal dopoguerra.
Elemento vincente del progetto (frutto di un concor-so internazionale in due fasi bandito nel 1998) concor-sono sta-te la rottura del “recinto” chiuso dell’ex ospedale e la sua trasformazione in un sistema permeabile di servizi alla città, percorsi pedonali e ciclabili e verde pubblico: un
The hub for the University of Bologna in Forli’ is an exemplar intervention or urban regeneration which, through the insertion of a primary function, such as higher education, in a non-central area, manages to activate a virtuous mechanism of revitalisation which involves both at the building and territorial scale.
The project involved the refurbishment of the old Morgagni hospital, a pavilion complex from the 1900’s located within a 9 ha area which a considerable environmental value. The area of the site occupies a barycentre position between the historical centre and the more modern part of the town, which has become strategic in relation to the entire urban organism as it developed from the post-War period.
The project’s winning feature (result of a two stages international competition which started in 1998) has been the disintegration of the enclosed boundary of the old hospital and its transformation in a permeable system of services to the city as well as pedestrian and cycle routes and
Ideogramma del campus Scheme of the campus L amberto R o s si A s s ociati
Sezione urbana della
promenade urbaine.
Scala 1:450 Section across the urban promenade. Scale 1:450 nuovi edifi ci - new buildings
edifi ci recuperati - refurbished building corti universitarie - university courtyards piazze e spazi pubblici - squares and public spaces parchi pubblici - public parks
giardini privati - private gardens parcheggi - car parking spaces
percorsi ciclabili e pedonali- cycle and pedestrian routes percorsi veicolari - vehicular routes
“ponte”, anche linguistico, tra passato e futuro. L’intero progetto svolge, infatti, una funzione di “rammendo” del tessuto urbano (secondo una calzante defi nizione di Renzo Piano) capace di saldare le diverse parti di città che sono state storicamente separate da una fascia di orti e dalla cinta muraria prima, dalle attrezzature della città borghese poi, e, infi ne, dalla circonvallazione e dal-la mobilità pesante.
La funzione di “ponte” è affi data in gran parte al co-siddetto “trefolo”: una strada pedonale, spina dorsale del sistema, che serve i nuovi blocchi della didattica e si conclude nel volume dell’aula magna (nuovo ingresso al campus dalla città moderna) svolgendo la funzione di
promenade urbaine tra centro storico e città
contempora-nea. Il nuovo percorso pubblico è uno spazio molto arti-colato (attraversato da studenti, docenti, ma soprattutto forlivesi) e collega, per la prima volta, l’ingresso storico dell’Ospedale su piazzale Solieri con la circonvallazio-ne ricavata sul sito delle mura di via Corridoni. L’inte-ro organismo è immerso nel parco Cotogni, che, L’inte-rotto il recinto ospedaliero, entra fi nalmente a fare parte del tessuto urbano.
Il recupero dell’ex Ospedale si carica di valori e
public green: a “bridge”, also in linguistic terms, between past and future. The entire project infact provides a re-connecting function of the urban weave (using a very punchy defi nition by Renzo Piano) capable of welding the different parts of the city which were historically separated by a belt of allotments and by the city walls fi rst, by the infrastructures of the middle class then and, ultimately, by the ring road and the heavy traffi c.
The “bridging” function has been largely assigned to the so called “trefolo” (thread): a pedestrian road, backbone of the entire system, which serves the new teaching blocks and fi nishes in the main hall’s volume (new entrance to the campus of the contemporary city) providing a urban promenade function between the city centre and the modern part of the town. The new public route is a very articulated space (used mainly by the locals together with students and teachers) and it connects for the fi rst time the historical entrance of the hospital on Solieri square with the ring road built on the site of the via Corridoni’s walls. The entire organism is immersed in the Cotogni park which, once the hospital walls were removed, fi nally entered to form part of the urban landscape.
The refurbishment of the old hospital is rich of values
La facciata del padiglione Melandri con la sopraelevazione The facade of the Melandri pavilion with the raised elevation
Mor
Padiglione Melandri Melandri pavilion
Pianta piano terra Ground fl oor plan
Pianta piano primo First fl oor plan
Pianta sopralzo Mezzanine plan Sezione longitudinale AA AA long section Scala 1:500 Scale 1:500 1. ingresso 2.uffi cio 3.servizi igienici 4.sala riunioni
5. sala del consiglio
6.sala lauree
7. uffi cio coordinatore del polo 1. entrance 2. offi ce 3. toilets 4. meeting room 5. council hall 6. graduation hall 7. hub coordinator offi ce L amberto R o s si A s s ociati 6 5 7 2 3 4 2 3 1 A A
Padiglioni Gaddi e Morgagni
Gaddi and Morgagni pavilions L’interno del padiglione Pavilion’s interiors Andr e a Martir adonna L amberto R o s si A s s ociati
Pianta piano rialzato Raised fl oor plan
Pianta piano seminterrato Below ground fl oor plan
Scala 1:500 Scale 1:500
1. padiglione Gaddi: uffi ci personale tecnico amministrativo
2. collegamento sospeso/passaggio impianti
3. padiglione Morgagni: aule didattiche
4. padiglione Morgagni: uffi ci docenti
5. padiglione Gaddi: impianti e magazzini
6. padiglione Morgagni: laboratori informatici
7. rampa a sella di collegamento tra via della Torre e la corte dell’alta formazione
1. Gaddi pavilion: technical and administrative staff offi ce 2. raised connection/service ducts 3. Morgagni pavilion: teaching rooms 4. Morgagni pavilion: teachers offi ces 5. Gaddi pavilion: services and storage 6. Morgagni pavilion: IT laboratories
7. connection ramp between della torre strees and the higher education courtyard
4 3 2 6 7 1 5
obiettivi a scala urbana, spesso preminenti su quelli a scala strettamente architettonica, a partire da una ri-lettura attenta dei valori originari delle stratifi cazioni succedutesi nel tempo, senza snaturarne l’essenza. A questo concorrono soprattutto due fattori: la riscoper-ta dell’impianto originario a padiglioni (organizzati secondo un cardo e un decumano) e la rilettura attenta della gerarchia interna che regolava l’organizzazione degli spazi dell’impianto originario (basata sull’indivi-duazione della sequenza di luoghi pubblici, semi-pub-blici e privati).
Il sistema dei collegamenti primari ripropone l’im-pianto originario a croce con il decumano, raddoppiato nella sua estensione grazie alla presenza del “trefolo”, e il cardo, che riconnette i padiglioni della corte principa-le alprincipa-le grandi attrezzature aperte alla città (biblioteca, centro linguistico e laboratorio informatico) che si ag-giungono come nuove addizioni lungo l’asse.
Verso la città storica, il complesso a padiglioni viene restaurato eliminando tutte le superfetazioni che nel tempo ne hanno compromesso l’organicità. Viene ripri-stinata la trasparenza occlusa dalle addizioni improprie e riproposta la gerarchia originaria delle corti
progressi-and objective at an urban scale, which often prevail over those with a predominantly architecture dimension, starting from a careful read of the original values of the layers which succeeded through time without removing their essence. Two factors essentially contribute to this scenario: the rediscovery of the original pavilion arrangement (organised following a cardo and decumano) and the careful read of the internal hierarchy, which controlled the organisation of the spaces of the original structure (based on the identifi cation of the sequence of public, semi-public and private spaces).
The system of primary connections reproduces the original cross arrangement with the decumano, double in its extension thanks to the presence of the “trefolo”, and the cardo, which reconnects the pavilions of the main courtyard to large structures open to the public (library, language centre and IT laboratory) which are new additions along this axis.
The pavilion complex, overlooking the old town, is refurbished while eliminating all the additions, which through time compromised its organic nature. The transparency blocked by the improper additions has been restored and the original hierarchy of the progressively more reserved courtyards is re-instated: from the most public one at the entrance, in correspondence of the Melandri pavilion
Andr
e
a Martir
adonna
Vista notturna del padiglione Morgagni con la nuova parete vetrata Night view of the Morgagni pavilion with the new glass wall
Vista interna del trefolo Internal view of the “trefolo”
Mor
eno Maggi
vamente più riservate: da quella più pubblica d’ingres-so, in corrispondenza del Padiglione Melandri (destina-to alle segreterie e alla direzione), a quella più appartata adibita all’alta formazione, delimitata dal Padigline Cel-tico (alta formazione) e dal Padiglione Gaddi-Morgagni (scienze politiche e laboratori di informatica).
Verso la città moderna, la nuova strada formata dal “trefolo” diventa spina dorsale del sistema e connota l’immagine del profondo rinnovamento culturale che l’università ha indotto nella città. L’intreccio fi sico dei tre “corridoi” tubolari che distribuiscono alle aule e con-tengono gli spazi per lo studio diventa metafora delle tre funzioni che danno forza all’università – la ricerca, la didattica e lo studio – ma è anche simbolo dell’intrec-cio tra città e università e tra centro e periferia.
(used by secretariats and management) to the more reserved one used for high education limited by the Celtic pavilion (high education) and the Gaddi-Morgagni pavilion (political studies and IT).
Towards the more contemporary part the town, the new road formed by the “trefolo” becomes the backbone of the system and defi nes the image of the profound cultural renovation, which the university has instigated within the city. The physical insertion of the three tubular corridors which distribute to the classrooms and that contain the study spaces becomes a metaphor of the three functions which give strength to the university – research, teaching and study – but it is also the symbol of the interconnection between the city and university and between city centre and outskirts.
REFERENCES:
- L. Rossi, M. Tarabella, Il Campus di Forli. Il Polo dell’Università di Bologna nell’ex Ospedale Morgagni, Edizioni IN Magazine, Forlì, Italy, 2015 - D. Mandolesi, Campus dell’Università di Bologna a Forlì, Industria delle Costruzioni, n. 441, gen-feb, 2015, pp. 44-53
- J. di Pasquale, University Campus, Forlì, Italy, L’Arca International, n. 122, gennaio-febbraio, 2015, pp. 12-25 - M. Stillittano, Il nuovo sistema Multicampus, Recuperare l’Edilizia, n. 57, dicembre, 2008, pp. 26-31
Il Trefolo The trefolo 1. mall 2.tubo A 3.tubo B 4.tubo C
5. padiglione Sauli Saffi
6.corte universitaria 7. blocco didattica W 8.blocco didattica V 9. blocco didattica U 1. mall 2. tube A 3. tube B 4. tube C 5. Sauli Saffi pavilion 6. University courtyard 7. Teaching block W 8. Teaching block V 9. Teaching block U L amberto R o s si A s s ociati
Pianta piano terra Ground fl oor plan Pianta piano secondo Second fl oor plan
Sezione AA AA section Sezione BB BB section Scala 1:2000 Scale 1:2000 1 6 5 4 3 2 7 8 9 1 5 B A B A 3 4 3 4
Il recupero dei fabbricati storici è partito dalla risco-perta della struttura originaria a padiglioni, attraverso la demolizione delle superfetazioni, e dalla valorizzazione dei percorsi tecnici semiinterrati dell’ex Ospedale come luoghi pubblici.
Nell’intervento sui padiglioni Gaddi-Morgagni, l’e-liminazione delle aggiunte improprie consente di ri-pristinare la trasparenza tra i corpi e valorizzare i per-corsi nel parco. Al piano rialzato, i due padiglioni sono uniti da una “scatola” vetrata, con struttura di acciaio, che prende il posto di un volume in muratura estraneo all’impianto originario. Al suo interno è sospeso un se-condo volume rivestito di legno contenente le unità di trattamento aria. Una rampa a sella baipassa il volume trasparente collegando il fronte verso la città storica con la corte dell’Alta Formazione.
Nel padiglione Melandri, “porta urbana” del complesso universitario dal centro storico, il recupero ha comporta-to la sopraelevazione di un piano del volume originario. Le parti aggiunte al costruito (funzionali alla nuova desti-nazione d’uso: presidenze e segreterie) sono chiaramente denunciate attraverso tecnologie leggere, a secco e con su-perfi ci trasparenti in contrasto con la massa muraria dell’e-difi cio storico, che è stata oggetto di un minuzioso restauro.
The refurbishment of the historical building started from the rediscovery of the pavilions’ original structure, through the demolition of the additions, and from the enhancement of the underground technical routes of the hospital as public spaces.
In the intervention of the Gaddi-Morgagni pavilions, the removal of the inappropriate additions has allowed to restore the transparency of the volumes and to enhance the paths in the park. At above ground level, the two pavilions are connected by a glazed “box”, with a steel structure, which has replaced a brick volume, which wasn’t part of the original structure.
Inside there is a second suspended wooden clad volume, which contains the air treatment units. A ramp bypasses the transparent volume connecting the front elevation towards the historical town with the higher education courtyard.
In the Melandri pavilion, “urban gate” from the historical city centre of the university complex, the refurbishment meant the addition of one fl oor level to the original volume. The additional parts (which are functional to the new use of the complex including dean’s offi ce and admin) are clearly declared through the use of lightweight technologies, dry-assembled and with a large use of the transparent surfaced in contrast with the solid wall of the original building which has been subject to a careful restoration.
ZOOM 1:
COSTRUIRE SUL COSTRUITO
— TO BUILD ON THE ALREADY BUILT
Vista notturna del giunto vetrato tra i padiglioni Gaddi e Morgagni Night view of the glazed connection between the Gaddi and Morgagni pavilions
Andr
e
a Martir
L amberto R o s si A s s ociati Schema di progetto Project scheme prima del recupero
before the refurbishment
dopo il recupero after the refurbishment
Assonometria dei padiglioni Gaddi e Morgagni Axonometric view of the Gaddi and Morgagni pavilions
1. lastre di rete elettroforgiata
2. doppia guaina ardesiata
3. struttura di acciaio zincato e verniciato
4. isolamento termico di polistirene
5. controsoffi tto in doghe di legno
6. pavimento a correre di pietra albanese
7. solaio di lamiera grecata
8. controsoffi tto esterno di lamiera stirata
9. vetrata continua sospesa
10. pietra albanese fi ammata
1. arc welded mesh sheets 2. double slated sheathing
3. structure: galvanised and painted steel 4. polystyrene thermal insulation 5. wooden suspended ceiling 6. albanese stone fl ooring 7. fl oor: corrugated decking
8. external false ceiling made of smooth sheeting 9. continuous suspended glazed facade 10. albanese stone 1 2 3 4 5 6 7 3 4 8 3 9 10 10 L amberto R o s si A s s ociati Sezione trasversale del giunto vetrato tra i padiglioni.
Scala 1:100 Section across the glazed connection between the pavilions. Scale 1:100
Mor eno Maggi Andr e a S antuc ci La scala a chiocciola alle estremità del padiglione Melandri. Le chiocciole emergono nella sopraelevazione con due lucernari a forma di piramide The winding staircase at the extremities of the Melandri pavilion. The spirals emerge from the elevation with two pyramid-like roofl ights
Vista interna della sopraelevazione del padiglione Melandri. I nuovi inserti sono caratterizzati dall’uso del colore rosso istituzionale dell’Università
Internal view of the raised level of the Melandri pavilion. The new additions are characterised by the use of the colour red which represents the University
prima del recupero before the refurbishment schema di progetto del padiglione Pavilion’s concept scheme dopo il recupero after the refurbishment Assonometria del padiglione Melandri Axonometric view of the Melandri pavilion
L amberto R o s si A s s ociati
Sezione trasversale. Scala 1:100 Cross section. Scale 1:100
1. frangisole in doghe di WPC riciclato
2. copertura ventilata: - lamiera antirombo aggraffata - intercapedine ventilata (h variabile) - pannello sandwich (160 mm)
3. struttura metallica in travi sagomate forate (h variabile)
4. rivestimento e controsoffi tto acustico in pannelli forati di MDF(14 mm)
5. pavimento ultimo livello: - parquet industriale di rovere (15 mm) - pannelli radianti su strato isolante di XPS
e cappa di completamento (190 mm)
6. nuovo solaio di laterocemento (250 mm)
7. controsoffi tto di lamiera stirata
8. materasso acustico di fi bra
9. parquet industriale di rovere (15 mm)
10. consolidamento del solaio esistente di acciaio e laterizio
11. pavimento a correre di pietra
1. recycled WPC brise soleil 2. ventilated roof:
- seamless acoustic sheeting - ventilated gap (variable height) - sandwich panel (160 mm)
3. steel structure made of shaped and perforated beams
(variable height)
4. cladding and false ceiling made of perforated acoustic MDF panels (14 mm)
5. top level fl ooring:
- durmast industrial fl ooring (15 mm)
- radiant panels on XPS insulation and topping (190 mm) 6. new brick and concrete slab (250 mm)
7. false ceiling made of smooth sheeting 8. fi bre acoustic mat
9. durmast industrial fl ooring (15 mm) 10. consolidation of the existing steel and brick slab 11. stone fl ooring 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 11 L amberto R o s si A s s ociati
Il trefolo costituisce la spina dorsale del nuovo campus. È il sistema di distribuzione alle aule universitarie (tre bloc-chi che accolgono complessivamente 2700 studenti), ma è anche un luogo d’incontro informale per studenti, ricerca-tori e professori che nel complesso ospita 471 postazioni di studio individuale e di gruppo.
Esso è dato dall’intreccio di tre “tubi” di calcestruzzo ar-mato di 6x3,5 metri che, partendo dalle tre quote dell’impian-to sdell’impian-torico (padiglione Sauli Saffi ), si snodano su più livelli defi nendo uno spazio mutevole in altezza e larghezza: una galleria urbana lunga 250 metri che, all’attacco a terra verso il parco, diventa leggera e trasparente, connettendo il vecchio impianto ospedaliero con il nuovo asse della didattica.
I tre “corridoi” a sezione quadrata si intrecciano tra loro e con i corpi scala di accesso alle aule al centro del percor-so mantenendo costante la sezione scatolare nonostante i cambi di pendenza e di allineamento. Strutturalmente i “tubi” lavorano come travi scatolari sostenute da grappoli di pilastri obliqui di acciaio con altezze variabili e diversi angoli di inclinazione.
Doghe di acciaio inossidabile posate a correre rivestono in modo omogeneo i trefoli (intradosso, pareti, copertura) rifl ettendo il parco in cui è immerso l’organismo edilizio.
Il sistema si conclude con le testate vetrate dei tre “tubi” in attesa che il progetto dell’aula magna, ultimo lotto di progetto, trovi presto compimento.
The “trefolo” constitutes the back bone of the new campus. It is the distribution system to the university’s classrooms (three blocks for about 2700 students) and it is also a place for informal gathering of students, researchers and professors and that overall contains 471 individual study stations as well as group ones.
It is composed of the intersection of three reinforced concrete tubes of 6x3,5 m which, starting from the three levels of the historical structure (Sauli Saffi pavilion) stretch on more levels while defi ning a space which changes in height and width: a 250 m long urban gallery which, at ground level towards the park, becomes light and transparent connecting the old hospital and the new teaching axis.
The three “corridors” with a squared section intersect with each other and with the staircases providing access to the classrooms at the centre of the path while maintaining the constant boxed section despite the different changes in alignment and inclination. The tube structurally behave like boxed beams supported by clusters of steel oblique columns with different heights and different inclination angles.
Stainless steel strips laid lengthwise clad in an uniform way the trefoil (intrados, walls, roof) refl ecting the park in which the building organism is immersed. The system completes with the glazed extremities of the three tubes while the project for the main hall, the last lot of the project, is completed.
ZOOM 2:
LE NUOVE ADDIZIONI: IL TREFOLO
— THE NEW ADDITIONS: THE TREFOLO
Il Trefolo The Trefolo
Mor
1. copertura:
- pannelli di acciaio inox rinforzati pedonabili posati a correre (5/10 mm)
- sottostruttura di acciaio zincato - manto impermeabile sintetico armato - isolamento termorifl ettente di alluminio
e lana di pecora (30 mm)
- struttura di calcestruzzo armato (250 mm) - materassino acustico di fi bra (60 mm) - controsoffi tto di alluminio foratura 15%
2. chiusura verticale esterna:
- pannelli di acciaio inox posati a correre (5/10 mm) - sottostruttura di acciaio zincato
- isolamento termico di lana di roccia (100 mm) - barriera al vapore
- struttura di calcestruzzo armato (250 mm) - isolamento termico di lana di roccia (50 mm) - rivestimento interno di cartongesso
3. chiusura orizzontale su spazio aperto: - pannelli di acciaio inox posati a correre (5/10 mm) - sottostruttura di acciaio zincato
- isolamento di lana di roccia (100 mm) - barriera al vapore
- struttura di calcestruzzo armato (250 mm) - massetto fi brato a ritiro compensato (h variabile) - pavimento di gomma acustica (20 dB)
4. fi nestra a nastro di alluminio con telaio nascosto
5. involucro vetrato a montanti e traversi con giunti di silicone strutturale su sottostruttura in profi li scatolari di acciaio
6. pilastri: di acciaio (ø 400 mm, 40 mm)
1. roof:
- stainless steel reinforced panels, to be walked on and arranged lenghtwise (5/10 mm) - galvanised steel substructure - synthetic reinforced waterproof layer - thermal-refl ecting aluminium insulation
and sheep wool (30 mm)
- reinforced concrete structure (250 mm) - fi bre acoustic mat (60 mm)
- aluminium false ceiling with 15% perforation 2. external vertical enclosure:
- stainless steel panels arranged lenghtwise (5/10 mm) - galvanised steel substructure
- rock wool thermal insulation (100 mm) - vapour barrier
- reinforced concrete structure (250 mm) - rock wool thermal insulation (50 mm) - plasterboard internal fi nishes 3. horizontal enclosure over open space:
- stainless steel panels arranged lenghtwise (5/10 mm) - galvanised steel substructure
- rock wool thermal insulation (100 mm) - vapour barrier
- reinforced concrete structure (250 mm) - fi bred screed with balanced shrinkage (variable h) - acoustic rubber fl ooring (20 dB)
4. band window made of aluminium with concealed frame 5. glazed envelop with mullions and transoms with
structural silicone joints over a steel boxed profi les substructure
6. columns: made of steel (ø 400 mm, 40 mm)
Sezione trasversale del Trefolo.
Scala 1:50 Cross section of the Trefolo. Scale 1:50 1 2 4 3 5 6 L amberto R o s si A s s ociati 1. tubo A 2.tubo B 3.tubo C 4. corpo scala 5.copertura vetrata 6.pilastri incernierati in tubolare di acciaio Ø 400 mm 7. pali di fondazione Ø 400 mm 8.corpi interrati 1. tube A 2. tube B 3. tube C 4. staircase 5. glazed roof 6. hinged columns in a ø 400 mm steel tube 7. foundation piles in a ø 400 mm tube 8. underground spaces 1 3 8 6 2 4 5 7 3D strutturale del Trefolo 3D structural view of the Trefolo L amberto R o s si A s s ociati
J. Lee, E. Baglietto (partner), S. Ishida (partner), R. Aeck, F. Becchi, B. Cook, M. Orlandi, J. Pejkovic, A. Sternand, J. Cook, M. Fleming, J.M. Palacio, S. Joubert; M. Ottonello (CAD operator); F. Cappellini, F. Terranova, I. Corsaro (models) COMMITTENTE - CLIENT:Harvard Art Museums
PROGETTO STRUTTURE – STRUCTURAL DESIGN:
Robert Silman Associates
PROGETTO IMPIANTI, ILLUMINAZIONE E INGEGNERIA DELLE FACCIATE - MEP ENGINEERING, LIGHTING DESIGN, FACADE ENGINEERING:Arup
CONSULENZA CODE E LEED - CODE AND LEED CONSULTING:Arup
INGEGNERIA CIVILE - CIVIL ENGINEERING:
Nitsch Engineering
CONSULENTE LEGNO - WOOD SCIENTIST:
Anthony Associates
CONSULENTE COSTI - COST CONSULTANT:
Davis Langdon
CONSULENTE ACUSTICO - ACOUSTICS:
Sandy Brown Associates
ARBOCOLTURISTA - ARBORIST:Carl Cathcart CONSULENTE RESTAURO - RESTORATION CONSULTANT:
Building Conservation Associates
CONTRACTORS
IMPRESA PRINCIPALE - GENERAL CONTRACTOR:
Skanska USA Building SUPPLIERS
RIVESTIMENTO DI LEGNO ESTERNO - EXTERIOR WOOD CLADDING: Mark Richey Woodworking LUCERNARI E VETRI - SKYLIGHT AND GLAZING:
Josef Gartner
FINESTRE - WINDOWS: Cheviot Corporation FINITURE SPECIALI - SPECIAL SURFACING:
Angelini Plastering
PAVIMENTO DI QUERCIA - OAK FLOORING:
Becht Corporation
PAVIMENTO DI PIETRA - STONE FLOORING:
Kenneth Castellucci & Associates RECUPERO PAVIMENTO DI CALCESTRUZZO
- CONCRETE FLOOR RESTORATION:
Allegheny Contract
DESIGNERS CONTRACTORS AND SUPPLIERS
CASCINA TRIULZA
DESIGNERSLOCALIZZAZIONE - LOCATION:
Milano, Italy
PROGETTO ARCHITETTONICO - ARCHITECTURAL DESIGN:
Torelli Dottori – Ciro Mariani COMMITTENTE - CLIENT: Expo 2015 SUPERFICIE - AREA: 7900 m2
CONTRACTORS
IMPRESA – CONTRACTOR:Torelli Dottori RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
– PROJECT DIRECTOR:C. Chiesa – EXPO RESPONSABILE DEI LAVORI – PLANNING SUPERVISOR:
A. Molaioni – EXPO
DIREZIONE LAVORI – CLERK OF WORKS:F. Venza – Metropolitana Milanese
COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE – SAFETY COORDINATOR AT DESIGN STAGE:D. Comini - Metropolitana Milanese COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE – SAFETY COORDINATOR AT CONSTRUCTION STAGE: M. Colombo - Metropolitana Milanese
COLLAUDATORE - COMMISSIONING: G. Salvatore Chirivì
DIREZIONE CANTIERE – SITE DIRECTOR: M. Torelli, L. Lorenzetti, M. Borioni
PERIODO DI COSTRUZIONE – CONSTRUCTION PERIOD:
23/09/2013 – 16/04/2015 COSTO – COST: 11 million euros
HARVARD
ART MUSEUMS
DESIGNERSLOCALIZZAZIONE - LOCATION: Cambridge, Massachusetts, USA
PROGETTO ARCHITETTONICO - ARCHITECTURAL DESIGN:Renzo Piano Building Workshop with Payette
GRUPPO DI PROGETTO - DESIGN TEAM:M. Carroll and E. Trezzani (partners in charge) with
ASCENSORI - ELEVATORS: Otis Elevator Company PROTEZIONE AL FUOCO - FIRE PROOFING:
M.L. McDonald
ILLUMINAZIONE INTERNA - INTERIOR AMBIENT LIGHTING:
iGuzzini; LiteLab CONTROLLI - CONTROLS:
Lutron
DOMOTICA - BUILDING MANAGEMENT SYSTEM:
Siemens
ALBANIA
CENTRAL BANK
DESIGNERSLOCALIZZAZIONE - LOCATION:Tirana, Albania PROGETTO ARCHITETTONICO – ARCHITECTURAL DESIGN: Marco Petreschi architetto COLLABORATORI - CONSULTANTS: Giulia Amadei, Nilda Valentin, Maurizio Pascucci, Antonio Archilletti
COMMITTENTE - CLIENT: Banca centrale d’Albania
PROGETTO IMPIANTI - MEP ENGINEERING:
Annio Calandrelli
PROGETTO STRUTTURE – STRUCTURAL DESIGN:
Progeest
SVILUPPO GRAFICO - GRAPHIC DEVELOPMENT: Francesco Ciresi, Viola Sansone, Luca J. Senatore
PERIODO DI PROGETTAZIONE – DESIGN PERIOD:
2008 - 2014
SUPERFICIE - AREA: 14,214 m2
CONTRACTORS IMPRESA - CONTRACTOR: Acmar
REFURBISHMENT
OF THE OLD
FURNACE
DESIGNERSLOCALIZZAZIONE - LOCATION: Riccione, Italy
PROGETTO ARCHITETTONICO PRELIMINARE, DEFINITIVO ED ESECUTIVO – CONCEPT, SCHEME AND DETAILED DESIGN: Pietro Carlo Pellegrini
with RCF & Partners
COMMITTENTE - CLIENT: Comune di Riccione
ANNO DEL CONCORSO DI PROGETTAZIONE – DESIGN COMPETITION YEAR: 2010
ANNO DI PROGETTAZIONE – DESIGN YEAR: 2010
PERIODO DI COSTRUZIONE – CONSTRUCTION PERIOD:
2011 - 2014
SUPERFICIE LORDA COSTRUITA – GROSS BUILT AREA:
4425 m2
COSTO – COST: 11.3 million euros
CONTRACTORS IMPRESA – CONTRACTOR:
Unieco Soc. Coop.
DIREZIONE LAVORI GENERALE – CLERK OF WORKS:
Giovanni Morri - Comune di Riccione SUPPLIERS
LATERIZI – BRICKWORK: Terremilia
MOVIMENTI TERRA – GROUND WORKS: Samir
CALCESTRUZZO – CONCRETE WORKS: Unical
STRUTTURE DI ACCIAIO – STEEL WORKS:
Alpasystem2
COPERTURA IN LEGNO - WOOD PROOF:Damiani Holz
SERRAMENTI ESTERNI – EXTERNAL WORKS: Finbolk
SISTEMA FRANGISOLE – BRISE SOLEIL: Terremilia
IMPIANTI MECCANICI ED ELETTRICI – MECHANICAL AND ELECTRICAL SYSTEM: Cicai
CARTONGESSO INTERNO – INTERNAL PLASTERWORK:
New building system
PAVIMENTI E RIVESTIMENTI – FLOORING AND CLADDING: Linea1
STRUTTURA PREFABBRICATA PALESTRA - GYM’S PREFABRICATED SYSTEMS: Ape prefabbricati
SERRAMENTI INTERNI – INTERNAL WINDOWS:
Sebino trading
SISTEMAZIONE VERDE ESTERNO – EXTERNAL LANDSCAPE:Cofar
INTONACI E TINTEGGI – PLASTERING AND DECORATING:Briola
BOLOGNA
UNIVERSITY
CAMPUS
DESIGNERSLOCALIZZAZIONE - LOCATION: Forlì, Italy
PROGETTO ARCHITETTONICO – ARCHITECTURAL DESIGN:Lamberto Rossi (leader),
Massimo Galletta, Roberto Lazzarini, Marco Tarabella, Paolo Zilli
RESPONSABILI PROGETTO – PROJECT DIRECTIONS:
M. Galletta (Pav. Gaddi e Morgagni), M. Tarabella (Pav. Melandri), M. Tarabella, P. Zilli (Teaching Hub)
COLLABORATORI PROGETTO ARCHITETTONICO – ARCHITECTURAL DESIGN CONSULTANTS:
D. Arcomano, V. Barillari, I. Bernini, P. Carli Moretti, C. Cagneschi, A. Cattaneo, E. Ciffo, G. Corbetta, A. Della Salandra, M. Dossi, M.R. Favoino, L. Luzzi, M. Piccinini, I. Pruneri,
M. Ricciotti, M. Sanzani, M. Schmidt, M. Stillittano
COMMITTENTE - CLIENT: Comune di Forlì,
Università degli Studi di Bologna, Ser. In.Ar. Soc. Cons. pA.
RESPONSABILI PROCEDIMENTO – PROGRAMME MANAGERS: M. Valdinoci, G. Furani,
G. Argnani (Comune di Forlì); A. Braschi (Università di Bologna)
CONSULENTE SISTEMI UNIVERSITARI – UNIVERSITY SYSTEMS CONSULTANT: G. De Carlo
CONSULENTE PAESAGGIO – LANDSCAPE CONSULTANT:
G. Longhi, A. Mosciarelli RILIEVO - SURVEY: E. Greppi
MONIQUE-CORRIVEAU
LIBRARY
DESIGNERSLOCALIZZAZIONE - LOCATION: Quebec City,
Quebec, Canada
COMMITTENTE - CLIENT: Ville de Québec
PROGETTO ARCHITETTONICO – ARCHITECTURAL DESIGN:
Dan Hanganu Architectes - Sébastien Laberge, Dan S. Hanganu, Gilles
Prud’homme with Olivier Grenier, Martine Walsh, Anne-Catherine Richard, Marc Despaties) and CLC Architectes - Jacques Côté, Diana Cardas with Pascal Gobeil, Martin Girard, Marie-Andrée Goyette PROGETTO ARCHITETTONICO DELLA CHIESA DI SAINT-DENYS-DU-PLATEAU – ARCHITECTURAL DESIGN OF THE SAINT-DENYS-DU-PLATEAU CHURCH:
Jean-Marie Roy
PROGETTO STRUTTURE DELLA CHIESA DI SAINT-DENYS-DU-PLATEAU – STRUCTURE DESIGN OF THE SAINT-DENYS-DU-PLATEAU CHURCH: André Risi
INGEGNERIA STRUTTURALE E IMPIANTISTICA – STRUCTURAL, MECHANICAL AND ELECTRICAL SERVICES: BPR
PROGETTO DEL PAESAGGIO – LANDSCAPE DESIGN:
Dan Hanganu Architectes and CLC Architectes
PROGETTO INTERNI - INTERIORS DESIGN:
Dan Hanganu Architectes and CLC Architectes
CONSULENTE ACUSTICO - ACOUSTIC DESIGNER:
Audiofax
ARTISTA - ARTIST: Claudie Gagnon
ANNO DI PROGETTO - DESIGN YEAR: 2010
INAUGURAZIONE - OPENING: Nov 2013
SUPERFICIE - AREA: 4,400 m2 COSTO - COST: 13 million euros
CONTRACTORS
PROGETTO STRUTTURE – STRUCTURAL DESIGN:
Proges Engineering - C. Dolcini, A. Miretta PROGETTO IMPIANTI – SERVICES DESIGN:
Manens-Tifs, Studio Tecnico Rivizzigno SICUREZZA - SAFETY: Carlo Carli/
Nier Ingegneria – R. Lazzarini ANTINCENDIO – FIRE SAFETY: M. Amadio
ACUSTICA - ACOUSTIC: A. Placci
COMPUTI E CONTABILITÀ – QUANTITY SURVEYING AND COST MANAGEMENT: BC Building Consulting
CONCORSO INTERNAZIONALE IN 2 FASI – TWO STAGES INTERNATIONAL COMPETITION: 1999
PROGETTO PRELIMINARE GENERALE – OVERALL CONCEPT DESIGN: 2001 - 2004
PROGETTO DEFINITIVO ED ESECUTIVO – SCHEME AND DETAILED DESIGN: Pavilions Gaddi e
Morgagni: 2002; Pavilion Celtico: 2004-2005; Pavilion Melandri: 2006; Teaching Hub: 2003-2008; Pavilions Mensa/ Caffetteria: 2008
PERIODO DI COSTRUZIONE – CONSTRUCTION PERIOD:
Pavilions Gaddi e Morgagni: 2003-2007; Pavilion Celtico: 2009-2010;
Pavilion Melandri: 2009-2011; Teaching Hub: 2010-2014;
Pavilions Mensa/Caffetteria: 2009-2014 AREA TOTALE CAMPUS – OVERALL CAMPUS AREA:
9 Ha
SUPERFICIE LORDA AL 2015 – 2015 GROSS AREA:
refurbishment 22,600 m², new construction 13,300 m²
COSTO DELLE 2 FASI – COST OF THE TWO PHASES:
28 million euros CONTRACTORS
PADIGLIONI GADDI E MORGAGNI – GADDI AND MORGAGNI PAVILION: GPL Costruzioni Generali PADIGLIONE MELANDRI – MELANDRI PAVILION:
Consorzio Ravennate Cooperative di Produzione e Lavoro
IMPRESE ESECUTRICI - CONTRACTORS:
ACC Adriatica Costruzioni Cervese (building works), C.E.I.R. Co.El.Me. (services)
Trefolo e Didattica – teaching hub: Conscoop (main contractor), Ciro Menotti, C.E.A.R. (contractor) IMPRESE ESECUTRICI - CONTRACTORS:
ACMAR, C.L.A.F.C. (building works) - CEIF and CCLG (electrical services) - Idrotermica Coop. (hydro-thermal services)
DIREZIONE OPERATIVA IMPIANTI – OPERATIONAL SERVICES MANAGEMENT:
B. Versari, C. Orlati
DIREZIONE LAVORI – CLERK OF WORKS: