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View of Paolo Benesperi, Maria Mondello (ed.), La nascita degli asili nido nel comune di Piombino, Salamanca, FahrenHouse, 2019

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126 RECENSIONI

PaoLo BenesPeri, Maria MondeLLo, La nascita degli asili nido nel comune di

Piom-bino, Salamanca, FahrenHouse, 2019, pp. 214.

In Italia i primi asili nido comunali sono stati istituiti nel corso degli anni Settanta, a seguito della legge n.1044. Quest’ultima «fu figlia di importanti cambiamenti che in quegli anni inve-stirono la famiglia, sempre più nucleare, in cui i rapporti parentali, generazionali e di genere stavano assumendo gerarchie e fisionomie fino ad allora sconosciute» (p. 9).

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RECENSIONI 127 La Regione Toscana ha recepito la legge nazionale nel 1973 e a distanza di un paio di anni è riuscita a promuovere un approccio ampio e inclusivo che coinvolgesse tutti i bambini, le bambine e soprattutto le loro famiglie e che prevedesse una formazione continua di alta qualità del personale educativo e la cura degli spazi. Tuttavia è importante ricordare, che in alcune Regioni l’iter effettivo di attuazione della legge n. 1044/71 ha riscontrato diverse difficoltà do-vute primariamente agli insufficienti finanziamenti statali, con la conseguenza di una evidente e disomogenea distribuzione di asili nido sul territorio.

Il contributo che l’autore Benesperi e l’autrice Mondello presentano all’interno di questo volume, parte proprio dalla ricostruzione storica dei nidi comunali italiani per poi proseguire e soffermarsi sull’analisi dell’evoluzione economica, sociale e culturale del Comune di Piombino e sullo sviluppo dei suoi servizi educativi per la prima infanzia. Il lavoro di ricerca, però, fa parte di un percorso di indagine più esteso e collettivo che si è formalizzato con la creazione del «Laboratorio di Studi e Ricerche sull’Infanzia – sri» inaugurato nel 2014 presso il

Diparti-mento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze. L’originalità della ricerca sta indubbiamente nella scelta metodologica. Gli autori hanno compiuto il loro studio basandosi sulle fonti di archivio, infatti sono numerose le tabelle dove sono riportati i dati istat relativi ad alcune caratteristiche sociologiche della Regione Toscana,

della Provincia di Livorno e dei Comuni della Val di Cornia; e a tali fonti, hanno affiancato le interviste semi-strutturate fatte ai vari sindaci che hanno guidato dal 1973 ad oggi il Comune di Piombino, ai dirigenti dei servizi educativi, alle educatrici delle scuole dell’infanzia e degli asili nido di Piombino, ad alcuni genitori e ad alcuni esponenti dei movimenti femminili. Queste testimonianze, come le fonti archivistiche, rappresentano la base documentale della ricerca ed è possibile leggerle, nella versione integrale, dato che sono riportate in appendice.

La scelta degli autori, invece, riguardo l’oggetto della ricerca, è caduta sul Comune di Piombino perché, oltre ad essere stato uno dei primi contesti toscani studiati, i suoi servizi educativi per la prima infanzia si sono sviluppati in un quadro sociale particolare. Ovvero «la Val di Cornia è stata caratterizzata storicamente dalla presenza di grandi industrie e settori produttivi come la siderurgia, la metalmeccanica, le attività estrattive, l’edilizia e questo ha comportato per decenni una bassa, anzi bassissima, occupazione femminile» (p. 20). Ciò ha avuto come conseguenza che i primi asili nido comunali comparissero nel 1980, con un’ade-sione di iscritti crescente nel corso degli anni, quando l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro iniziò ad essere più consistente, a seguito della nascita di nuovi servizi che si differen-ziavano dalla mera industria pesante. L’occupazione femminile ha portato inevitabilmente con sé nuove esigenze che si sono tradotte nella creazione di asili nido e scuole per l’infanzia. Infatti la legge n.1044 più che essere focalizzata sui diritti del bambino e le sue necessità formative era legata ai bisogni delle madri lavoratrici. Però è stata la prima legge che ha dato l’impulso ad una serie di trasformazioni che hanno inciso positivamente sulla mentalità, sulle scelte pedagogiche e sulla cultura del Paese e che nel corso della storia si sono tradotte in leggi ad hoc per l’infanzia.

All’interno del testo è possibile ripercorrere l’excursus legislativo che ha preceduto e seguito la legge n. 1044, già a partire dal saggio introduttivo, di matrice storico-pedagogica, a cura di Macinai e Oliviero responsabili del Laboratorio sri. Gli autori di tale contributo precisano che

la scelta metodologica di Benesperi e Mondello «ha permesso di fare emergere la complessità del territorio toscano e di avere uno sguardo più intimo che esula da ricostruzioni storiografi-che di taglio esclusivamente politico-legislativo le quali, in particolare, non restituiscono voce ai protagonisti di quelle esperienze» (p. 8).

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128 RECENSIONI

Il libro costituito da un saggio introduttivo, quattro capitoli e un’appendice offre al lettore, che non necessariamente deve essere uno specialista di settore, una panoramica ampia e pun-tuale sui servizi educativi per la prima infanzia che si sono sviluppati in Toscana, a partire dal 1973, e in particolare a Piombino dal 1980 agli ultimi anni del 2000.

Sara Guirado

Università di Firenze sara.guirado@unifi.it

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