LO SVILUPPO TERRITORIALE
NELL’ECONOMIA
DELLA CONOSCENZA:
TEORIE, ATTORI, STRATEGIE
a cura di
Alberto Bramanti
Carlo Salone
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Scienze
Regionali
Associazione
italiana
di scienze
regionali
FrancoAngeli
LO SVILUPPO TERRITORIALE
NELL’ECONOMIA
DELLA CONOSCENZA:
TEORIE, ATTORI, STRATEGIE
a cura di
Alberto Bramanti
Carlo Salone
Associazione italiana
di scienze regionali
FRANCOANGELI
Dopo un periodo di forte sottolineatura delle crescenti interdipendenze nell’economia globale, che ha generato l’illusoria percezione di un mondo sempre meno ordinato secondo la distanza – con conseguenze a tratti angosciose di dissociazione tra spazi economici e geopolitici – il nuovo millennio – con le sfide che la recente crisi ha reso più drammatiche – ha riportato prepotentemente alla ribalta la centralità del concetto di prossimità e il ruolo pro-attivo dei territori nel determinare i percorsi di sviluppo.
D’altra parte, Il ruolo centrale delle conoscenze e delle competenze umane è fuori dubbio e ciò ha reso più evidente che iil controllo del processo di produzione, accumulazione, scambio e ricombinazione delle conoscenze è una funzione-chiave per garantire la stabilità nel tempo dei processi di sviluppo. il primo e il principale da presidiare per garantirsi un futuro. L’innovazione, da cui oggi deriva ultimamente discende la competitività di territori ed organizzazioni, è l’esito il frutto buono che discende dadi tale processo di produzione delle conoscenze e che mostra oggi forti elementi di ancoraggio territoriale.
L’economia di mercato, tecnicizzata e finanziarizzata, in effetti non può funzionare se non mobilitando molteplici tipi di risorse sociali non di mercato. Risorse che concorrono a formare quel capitale territoriale – concetto composito di infrastrutture materiali e immateriali, hard e soft, qualitative e relazionali – dalla cui presenza dipende, largamente, la capacità di competere dei sistemi territoriali.
Quali contributi offre oggi il territorio alla produzione di conoscenza e, in particolare, quali contributi differenziati nei confronti delle due fondamentali tipologie complementari di conoscenza codificata e tacita? Creatività, connettività e velocità divengono condizioni fondamentali nei processi innovativi territoriali, favorite e implementate da soggetti facilitatori che agiscono all’interno delle reti e dalla capacità di assorbimento caratteristica propria dei soggetti partecipanti alle reti. Quale ruolo può svolgere oggi l’università e il sistema formativo nel fornire il capitale umano da cui dipendono i percorsi innovativi?
In un mondo in cui la conoscenza è fondamentale anche le attività di planning, di taglio fortemente partecipativo, contribuiscono a creare un ambiente conduttivo di interazioni collaborative e attrattivo per la creatività.
Quale programmazione strategica, su quale geometria policentrica dei territori, con che raccordi tra livelli politici e livelli tecnici?
A tutte queste questioni il presente volume offre argomentazioni teoricamente fondate ed empiricamente testate che arricchiscono significativamente il dibattito su tematiche centrali per la comprensione della competitività territoriale e, auspicabilmente, per il governo della stessa.
€ 25,00 (U)
Alberto Bramanti insegna «Scenari economici» e «Analisi economica delle politiche industriale e territoriali» presso l’Università L. Bocconi di Milano. Del CERTeT (Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo), della medesima Università, è coordinatore dell’area di Economia Regionale e New Economy. Si occupa di politiche regionali e valutazione delle stesse. È direttore scientifico – con Mario A. Maggioni – della Collana «Enciclopedia delle economie territoriali» promossa da Fondazione Fiera Milano e – con Elena Ragazzi – della Collana «Persona, formazione, lavoro» della Fondazione per la Sussidiarietà. Carlo Salone insegna «Politiche territoriali» e «Sviluppo locale» presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Torino
Tra i suoi principali temi di ricerca le politiche
territoriali europee, lo sviluppo locale e il nuovo regionalismo, argomenti su cui ha pubblicato monografie e articoli anche su riviste internazionali.. È attualmente direttore di Eu-Polis, centro dedicato all’analisi dei sistemi urban ieuropei incardinato nel Dipartimento
Interateneo Territorio, Politecnico e Università di Torino.