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Il Ciclo dello Sviluppo della Cooperazione della Cina in Africa

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Academic year: 2021

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Descrizione della Tesi

Fra i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), paesi emergenti che si stanno ritagliando ruoli sempre più importanti all'interno dello scacchiere politico ed economico mondiale, la Cina, è quello che in veste di donatore di Aiuto allo Sviluppo risalta di più. Questo importante ruolo recitato dalla Cina è sotto gli occhi di tutti e una conseguenza diretta di questo protagonismo è osservabile nella rinnovata attenzione che il mondo accademico e politico rivolge al paese asiatico. Ho scritto questa tesi per analizzare il Ciclo dello Sviluppo della Cooperazione della Cina in Africa e quindi evidenziare le caratteristiche peculiari dell'attore Cinese nella sua veste di donatore. Ho scelto questa tematica come argomento della mia tesi di laurea poiché ritengo che l'Aiuto allo Sviluppo di cui la Cina è protagonista in Africa, sia un importante fattore all'interno del sistema di Cooperazione allo Sviluppo Internazionale.

La mia attenzione è stata fin da subito rivolta alla ricerca e definizione delle peculiari caratteristiche progettuali e valutative del sistema Cinese. A questo proposito in questa tesi si dà particolare rilievo alle fasi di programmazione, progettazione, valutazione del Ciclo dello Sviluppo, mentre per quanto concerne la fase di gestione è analizzata solo nei suoi aspetti generali.

Molte delle pratiche adottate dalla Cina risultano essere differenti rispetto a quelle più studiate e conosciute degli attori aderenti al Development Assistance Committee (DAC) del Organization of Economic Cooperation and Development (OECD). La presente Tesi, spero, potrà contribuire a comprendere se le osservazioni preoccupate in merito al rinnovato protagonismo Cinese in terra Africana, esternate da alcuni soggetti appartenenti al DAC siano vere o meno, e quindi se la Cina sia davvero una minaccia per il sistema di Aiuto allo Sviluppo internazionale.

Metodologia

Per raccogliere le informazioni contenute nel testo, mi sono avvalso di quattro strumenti: a) materiale stampato e materiale reperibile su internet;

b) materiale richiesto per email a specialisti e istituzioni;

c) materiale fornitomi dai ricercatori del Centre for Chinese Studies (CCS) e dal South African Institute of International Affairs (SAIIA) ambedue localizzate in Sud Africa;

d) interviste dirette.

Per raccogliere le informazioni necessarie alla stesura di questa tesi, ho utilizzato materiale in lingua inglese (testi stampati, materiale trovato su internet e documenti forniti dai ricercatori del CCS e del SAIIA) in quanto la bibliografia esistente in merito, in lingua italiana, risulta essere scarsa e comunque non specifica circa l'argomento da me trattato.

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professor Massimo Rossi, a varie possibili fonti di informazione: tra cui figurano funzionari cinesi 7 contatti, funzionari delle Nazioni Unite 3 contatti, funzionari Sud Africani 6 contatti, 17 fra ricercatori e professori cinesi, Sud Africani e internazionali.

Di seguito, per far comprendere al lettore quali sono state le linee guida della mia ricerca, presento in primo luogo le domande che ho sviluppato:

• Quale è la metodologia che la Cina usa per la progettazione? Ad esempio, usa l'Approccio del Quadro Logico/Project Cycle Management o altra metodologia?

• Quali linee-guida/manuali utilizza la Cina per la progettazione? Che lei sappia questi manuali sono accessibili al pubblico? Se si, lei sa indicarmi dove potrei procurarmene una copia?

• Con quali istituzioni internazionali o Organismi Non governativi collabora la Cina?

• Esiste presso il Ministero degli Affari esteri cinese un Nucleo o Unità di valutazione? Con quali funzioni?

• Quali linee-guida/manuali sono utilizzati dalla Cina per la valutazione. Se si, lei sa indicarmi dove potrei procurarmene copia?

• Sono venuto a conoscenza, attraverso la lettura di ‘White paper on China-Africa economic and trade cooperation’ pubblicato nel 2010 dall’ufficio informazioni del Consiglio di Stato Cinese che esistono dei criteri per effettuare la valutazione. Lei saprebbe indicarmi un documento che illustri tali criteri?

• Le valutazioni sui progetti di sviluppo cinesi sono pubblicate? Se sì, lei sa dirmi come potrei avere acceso ai risultati?

• Quali pubblicazioni o documenti che illustrano le attività di progettazione, svolgimento di progetti cinesi potrei consultare secondo lei?

• Vi sono delle persone o enti che a suo avviso potrebbero fornirmi informazioni ulteriori riguardanti tali argomenti?

A fronte della specificità delle domande presentate ai miei interlocutori, devo sin da subito informare il lettore che buona parte di esse sono rimaste inevase1. Nessuno degli intervistati, 3 persone in Italia e 11 persone in Sud Africa, è riuscito a rispondere alle dieci domande. Nessuna delle persone contattate via mail ha risposto alle mie domande in maniera organica. Quindi il problema principale che ho riscontrato è stata l'assoluta mancanza di materiale ufficiale, nonché informazioni dettagliate concernenti la tematica da me affrontata.

Al mio ritorno dal Sud Africa ho prospettato i risultati del mio lavoro di ricerca al relatore della mia tesi Prof. Massimo Rossi, il quale mi ha fatto notare data l'insufficienza del materiale raccolto,

1 Il lettore troverà in appendice una sezione apposita sono elencate le persone contattate e intervistate in Italia e in Sud Africa (Appendice 4).

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l'impossibilità di continuare circa l'analisi a cui mi ero dedicato. Su indicazione del relatore il titolo della tesi è stato cambiato da “Progettazione e Valutazione nell'esperienza della Cooperazione allo Sviluppo della Cina in Africa” a “ il Ciclo dello Sviluppo nella Cooperazione della Cina in Africa”, proprio per le difficoltà riscontrate nel reperimento del materiale. Ho così organizzato il materiale per la stesura della tesi su tutte le fasi del Ciclo dello Sviluppo della Cina e non solo su Progettazione e Valutazione.

Conclusioni

E' evidente che il sistema di Aiuto allo Sviluppo Cinese sia dotato di proprie peculiari caratteristiche che lo differenziano dai sistemi degli attori aderenti al DAC/OECD. La Cina in effetti è al contempo un paese beneficiario e un paese donatore. Questo doppio ruolo ricoperto dall'attore asiatico è alla base del suo approccio di Foreign Aid. La Cina rivendica2 l'appartenenza alla categoria dei Paesi in Via di Sviluppo, inscrivendo così il proprio Aiuto nei confronti dei paesi Africani nella categoria della South-South Cooperation.

Le caratteristiche che rendono il sistema Cinese così fascinoso agli occhi dei paesi africani risultano essere le stesse che alcuni donatori tradizionali percepiscono come minacce. I paesi DAC/OECD lamentano che molti dei loro sforzi nel campo dei diritti umani, della buona governance e della sostenibilità ambientale, vengono messi a rischio dall'atteggiamento Cinese. Questa posizione è comprensibile poiché la Cina non pone condizioni specifiche di intervento per salvaguardare o tutelare gli sforzi fatti e i miglioramenti conseguiti dall'Aiuto DAC/OECD in merito a queste tematiche.

La certezza è che i paesi africani vedono nella Cina una nuova via, una nuova opportunità, estranea a quella fornita dai paesi e istituzioni DAC/OECD.

La Cina diviene un'alternativa che non impone condizioni politiche ed economiche e che apparentemente lascia nelle mani dei paesi Africani la scelta circa il sentiero di sviluppo da adottare.

Questo tipo di ragionamento focalizza l'attenzione sui governi e sulle società civili dei paesi Africani, sono loro che devono diventare protagonisti del proprio sviluppo, e quindi imporre alla Cina degli spazi definiti entro cui muoversi. Troppe volte il paese asiatico sfrutta la carenza di norme dei paesi beneficiari per trarre vantaggi per le proprie compagnie e per i propri lavoratori. Purtroppo troppe informazioni circa le metodologie di progettazione e valutazione usate dalla Cina rimangono oscure, è quindi necessario comprendere di più circa il nuovo protagonismo di questo attore che come abbiamo visto nuovo non è.

Vi è la necessità di una maggiore trasparenza da parte del donatore cinese proprio per inserirlo

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all'interno di quel percorso di armonizzazione dei sistemi di Aiuto che vede gli attori DAC/OECD impegnarsi molto. E' importante che anche il sistema cinese si doti di un sistema di valutazione che permetta, e all'apparato di Foreign Aid stesso, e ai paesi beneficiari, di comprendere se e dove siano stati commessi degli errori e quindi permettere di rimediare e imparare dagli sbagli commessi.

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