Siamo al termine della grande Guida della Grecia, la Periegesi che Pausania compie, nel II secolo dopo Cri-sto, all’epoca degli Antonini: raccogliendo nell’ambi-to di un cammino geografico notizie snell’ambi-toriche, artisti-che, mitologiche. Nel Libro I, Atene. Nei Libri V e VI, al centro dell’opera, Olimpia e l’Elide. Nel Libro X: Delfi. Una struttura «tripolare», dunque, per la Guida, opera di un erudito dalle ambizioni – «in lar-ga misura realizzate» – di storico «emulatore di Ero-doto, impegnato soprattutto a recuperare, attraverso il viaggio nei luoghi e tra i monumenti della memoria, la grecità arcaica, classica e protoellenistica». Delfi oc-cupa giustamente il libro conclusivo «per le sue carat-teristiche di sito “riassuntivo” della ellenicità». Ecco, allora, la grande strada Schiste, dopo il trivio dove Edipo uccise il padre, e dove ancora si trova la tom-ba di Laio, salire diventando «maggiormente scosce-sa e più difficile anche per un uomo senza bagaglio»: si arrampica per il monte sul quale si erge Delfi, con il suo santuario, i suoi templi, gli antri, le rocce, le fonti, le iscrizioni, le statue, le pitture. Pausania annota tut-to, tutto paragona: scava nelle leggende, riporta brani altrimenti perduti e per noi preziosi, racconta la storia dell’oracolo, del «consesso generale dei Greci», e del-le gare, del-le Pitiche, che a poco a poco presero a tener-si lì. Lo vediamo entrare nel recinto sacro di Apollo, esaminare gli ex voto, fermarsi dinanzi alle sculture, contemplare il cavallo di bronzo donato dagli Argi-vi, «che è poi il famoso cavallo di legno di Troia, ope-ra di Antifane di Argo», le statue realizzate con la de-cima dell’impresa di Maratona e compiute da Fidia: Atena, Apollo, Milziade, Eretteo. Chi legge percorre in realtà, attraversando Delfi, la memoria stessa della Grecia: le massime dei sapienti, «conosci te stesso» e «bando agli eccessi», un Omero in bronzo con l’ora-colo che gli fu dato, il trono di Pindaro, la tomba di Neottolemo figlio di Achille. Siamo all’inizio di tutto. Nella gran sala fatta costruire dagli Cnidii, sulla quale Pausania si sofferma a lungo con meravigliata e pro-tratta concentrazione, campeggiano le pitture di Po-lignoto: la Distruzione di Troia, e la Discesa agli Infe-ri – il mondo dell’Iliade, quello dell’Odissea.
Umberto Bultrighini insegna storia greca all’Universi-tà di Chieti-Pescara. Ha affrontato temi di ricerca che comprendono il valore storico e documentario della Periegesi pausaniana, le opposizioni politico-ideologi-che nell’Atene classica, il pensiero politico di Plato-ne, la regalità spartana, l’incidenza dell’economico e il ruolo della donna nella società e nella politica greca. Ha scritto Pausania e le tradizioni democratiche. Argo ed Elide (1990); «Maledetta democrazia». Studi su Cri-zia (1999); Elementi di dinamismo nell’economia greca tra VI e IV secolo. L’eccezione e la regola (1999); Il re è pazzo, il re è solo. Cleomene I di Sparta (2016); Pla-tone e la democrazia. Studi su PlaPla-tone politico (2016). Ha tradotto e commentato le Elleniche di Senofon-te (2009) e vari dialoghi platonici (1997); ha curato i volumi Democrazia e antidemocrazia nel mondo greco (2005) e, in collaborazione con Elisabetta Dimauro, Donne che contano nella storia greca (2014).
Mario Torelli, Premio Balzan per l’Archeologia Classi-ca nel 2014, ha insegnato archeologia e storia dell’arte greco-romana nelle Università di Cagliari e di Perugia. Si è occupato soprattutto di problemi di storia etru-sca e italica, di storia religiosa e sociale della Grecia e della Magna Grecia. Fra le sue molte opere: Elogia Tarquiniensia, 1975; Storia degli Etruschi, 1981; Typo-logy and Structure of Roman Historical Reliefs, 1982; Urbanistica del mondo greco, 1983; Arte degli Etruschi, 1985; Dei e artigiani. Archeologia delle colonie greche d’Occidente, 2011; La forza della tradizione. Etruria e Roma: continuità e discontinuità agli albori della sto-ria, 2011; Semainein. Significare. Scritti vari di erme-neutica archeologica, 2012. Per la Fondazione Valla ha curato, con Domenico Musti, i libri secondo (La Corinzia e l’Argolide, 1986), terzo (La Laconia, 1991) e quarto (La Messenia, 1991) della Guida della Gre-cia di Pausania.
In sopracoperta:
Apollo (?), testa crisoelefantina (VI sec.a.C.) Delfi, Museo Archeologico
GUIDA DELLA GRECIA X DELFI E LA FOCIDE PAUSANIA