Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE
GRECIA
Superficie (in migliaia di km2) 132 Popolazione (in milioni di abitanti) 11,2
Densità (abitanti/km2) 85
Forma di governo Repubblica
Capitale Atene
Lingua (ufficiale) Greco
Religione ortodossa
Speranza di vita (maschi/femmine) 77/81
PIL/abitante (in $ USA) 32.005
La Grecia si trova all’estremità meridionale della penisola balcanica. È bagnata dal Mar di Creta, dallo Ionio, dall’Egeo e dal Mediterraneo. A nord confina con l’Albania, la Macedonia e la Bulgaria; a est con la Turchia.
Il territorio è prevalentemente montuoso e collinare e solo il 20% è occupato da pianure. Una continua instabilità geologica è evidenziata dai frequenti sismi e dall’attività vulcanica. Il Paese è costituito da una parte continentale, una peninsulare e una insulare. Lo sviluppo costiero (15.000 chilometri) è il maggiore d’Europa, nonostante la limitata estensione della superficie statale. I fiumi sono brevi, con forti pendenze e regimi torrentizi. Opere idrauliche consentono, comunque, di irrigare il 25% delle terre coltivabili. La scarsità di corsi d’acqua è compensata dalle numerose falde acquifere che forniscono un terzo dell’acqua consumata. Il clima è mediterraneo, con influssi continentali nel nord del Paese. L’ambiente viene sottoposto a un degrado continuo per l’inquinamento dell’aria e delle acque nelle grandi città e per l’eccessiva pressione del turismo di massa sui litorali e sulle montagne.
Dalla conquista romana alla fine della dominazione ottomana, la Grecia è stata sottomessa a un potere
straniero. Lo Stato nazionale si è formato nel XIX secolo, con una popolazione unificata dalla lingua greca, dalla religione ortodossa (oggi religione di Stato professata da più del 90% degli abitanti) e dal mito storico-culturale della Grecia antica. Il dominio turco si è consolidato sulla regione dopo la caduta dell’impero bizantino (1453).
L’indipendenza è stata proclamata nel 1830, con la nascita della monarchia, retta da Ottone di Baviera. Nel 1924 fu proclamata la repubblica, ma già nel 1935 un colpo di Stato restaurò la monarchia cui seguì (nell’anno successivo) la dittatura fascista del generale Metaxas. Attaccata da Italia, Germania e Bulgaria nel 1940-41, la Grecia fu coinvolta nella Seconda Guerra Mondiale, al termine della quale scoppiò una terribile guerra civile (1944-49) tra comunisti e conservatori. Dopo dieci anni di conflitto e 600.000 morti, fu restaurata la monarchia.
Per il timore del riemergere dell’ideologia comunista, le libertà civili e politiche subirono gravi restrizioni, mentre si affermava l’influenza degli USA. Furono anni di instabilità governativa, cui pose fine nel 1967 un colpo di Stato militare, tollerato dagli alleati della NATO, che diede inizio alla “dittatura dei colonnelli” (1967-74). In quegli anni il sostegno economico statunitense permise di avviare una prima modernizzazione e
industrializzazione. Nel 1974 la dittatura crollò e venne instaurata la repubblica. L’anno successivo fu varata la costituzione. Nel 1981 salì al potere il socialista Andreas Papandreu che avviò una politica di riforme economico- sociali e favorì l’ingresso del Paese nella CEE (1981). Il governo di Papandreu fu interrotto da una breve
parentesi conservatrice tra il 1989 e il 1993, per poi riprendere fino alla morte del famoso uomo politico (1996).
La Grecia è oggi una repubblica parlamentare.
La sua popolazione ha mantenuto una notevole omogeneità: solo il 9% circa degli abitanti appartiene a minoranze albanesi, bulgare e turche. La densità complessiva è piuttosto elevata (più di 80 ab./km²), ma la maggior parte dei greci si concentra nelle due grandi conurbazioni di Atene e Salonicco e sulle coste, mentre le regioni montuose dell’interno sono semiabbandonate. La popolazione urbana (59%) è quasi raddoppiata rispetto al secondo dopoguerra, quando è iniziato un forte esodo dalle campagne che ne ha decretato lo spopolamento.
L’agricoltura dà scarso rendimento perché metà del territorio non è coltivabile, le aziende agricole sono di ridotte dimensioni e mancano i grandi capitali necessari per modernizzare l’attività. Olio, uva e vino sono comunque importanti prodotti che vengono esportati. L’allevamento (essenzialmente di ovini e caprini) e la pesca non riescono a soddisfare il fabbisogno della popolazione, costretta a importare carne, latte e pesce.
L’apparato industriale è ancora modesto e contribuisce con poco più del 20% al PIL complessivo, nonostante lo strepitoso sviluppo del ventennio 1953-1973 che ha fatto parlare di “miracolo greco”. Anche l’attività mineraria è limitata. Il turismo (favorito dal patrimonio archeologico, dal clima e dall’estensione del litorale) e la pubblica amministrazione sono i settori tradizionali in cui si concentra la maggior parte dei lavoratori greci. Tuttavia, la privatizzazione delle imprese di Stato ha ridotto l’impiego nel settore pubblico.
Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE
Bibliografia
• Anderes Bernhard, Grecia, Edizioni Silva, Zurigo (Svizzera), 1964
• Caparrini Rudy, Greco Vincenzo e Radicini Ninni, La Grecia con emporanea, Polistampa, Firenze, 2007 t
• Gaitanides Johannes e Irmes Laslo, Isole greche, Edizioni Silva, Zurigo (Svizzera), 1986
• Quartaroli Charitakis Rita, Grecia profonda. Un inconsueto itinerario alla scoperta della Grecia minore e più autentica, L’Autore Libri Firenze, Firenze, 2006
Filmografia
• Cacoyannis Michael (regia di), Zorba il g eco, USA, 1964 r
• Panayotopoulos Nikos (regia di), Delivery, Grecia, 2004
• Salvatores Gabriele (regia di), Mediterraneo, Italia, 1991 Siti interessanti
• www.ente-turismoellenico.com/
• www.grecia.cc/
• it.wikipedia.org/wiki/Grecia
• www.grecia.go.it/