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Guarda Valeria Tocco, «Breve storia della letteratura portoghese», Roma, Carocci Editore, 2011, 328 pp.

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Breve storia della letteratura portughese Valeria Tocco

Roma, Carocci Editore, 2011, 328 pp. recensione di Elisa Alberani

Q

uesta nuova storia della letteratura porto-ghese va a colmare una lacuna – presente da ormai molti anni – nella manualistica di studi lusitani, fornendo un utile strumento a quegli studenti (soprattutto universitari) che vogliano avere un primo approccio ad autori e testi che rappresentano il corpus principale di questa letteratura.

Il volume di Valeria Tocco, professore asso-ciato di Letteratura Portoghese presso la Facol-tà di Lingue e Letterature straniere dell’Uni-versità di Pisa, si presenta come un manuale agile e completo nella sua brevità che affronta, dandone sempre un puntuale quadro generale, tutti i periodi della storia letteraria portoghe-se. Attraverso una lettura critica della storia e della cultura lusitana, il testo non si focalizza esclusivamente sulle opere paradigmatiche di tale letteratura, ma anche su eventi storici e politici che ne hanno fortemente caratterizza-to l’evoluzione. Il presente volume mostra fin dalla Premessa le motivazioni che hanno so-stenuto tale lavoro, ossia «l’esigenza di fornire una monografia sintetica ed essenziale che ser-va al contempo ad un pubblico universitario ed extra-universitario» e soprattutto «soddisfare le esigenze di approccio preliminare alla cono-scenza delle categorie della cultura lusofona» (p. 11), rimarcando inoltre quanto il manuale non abbia valore esaustivo ma possa essere uti-le per illustrare pratiche linee guida nello stu-dio della disciplina.

Dopo l’«Indice» e la «Premessa» dell’au-trice, seguono otto capitoli strutturati in ul-teriori sottocapitoli, in cui, attraverso un iter conologico che prende avvio dalle origini e

giunge fino all’età contemporanea, si analiz-zano i maggiori esponenti della letteratura portoghese, le correnti letterarie e i princi-pali avvenimenti storici e politici del paese.

Il primo capitolo affronta il periodo dalle origini al Cinquecento, dove si ritrova un no-tevole approfondimento della parte relativa al

XVI secolo che prosegue nel secondo capitolo, interamente dedicato “all’epoca d’oro”. Segue il capitolo relativo all’età filippina e alla Restau-ração, per poi dedicare al quarto e quinto ca-pitolo rispettivamente i secoli diciottesimo e diciannovesimo.

Più ampia la sezione dedicata al XX secolo: il sesto capitolo funge da passaggio tra la fine del diciannovesimo secolo, con eventi epoca-li per il popolo portoghese quaepoca-li l’Ultimatum britannico, e l’inizio del secolo successivo (con l’avvento della prima Repubblica), per poi ap-profondire negli ultimi due capitoli quelle ri-voluzioni culturali, letterarie, politiche, sociali che hanno segnato profondamente l’Europa e il Portogallo nel XX secolo. Gli ultimi paragrafi di questa sezione ci introducono nell’oggi, con il passaggio al XXI secolo con i suoi primi anni di vita.

L’opera è corredata da un’utilissima «Appen-dice» in cui si trova una cronologia essenzia-le (con essenzia-le principali date storiche della storia portoghese, accompagnate da una breve spie-gazione dell’avvenimento a cui si fa riferimen-to), l’elenco dei sovrani e dei presidenti della Repubblica portoghese.

A fine volume una ricca «Bibliografia», dove si trovano i numerosi riferimenti utilizzati dal-la studiosa, accompagnati, nelle prime pagine,

Tintas. Quaderni di letterature iberiche e iberoamericane, 2 (2012), pp. 326-328. issn: 2240-5437.

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dall’indicazione di alcune opere generali di letteratura portoghese, letteratura brasi-liana e storia che rappresentano un ottimo ausilio per gli studenti per approfondire e completare le proprie conoscenze. Nell’ul-tima sezione del volume si trova l’«Indice» dei nomi per una più scorrevole consulta-zione del testo.

Un manuale che segue l’impianto tra-dizionale, ripercorrendo organicamente il cammino della cultura lusitana, dalla poesia gallego-portoghese e dalla prosa medievale, fino alla poesia “post 25 aprile” e alle nuove tendenze contemporanee. Un volume con una chiara coerenza interna che riprende l’impianto classico della manualistica let-teraria ponendosi in continuum nella tra-dizione di storie letterarie portoghesi, che in Italia non vanta un lungo passato poiché uno dei primi volumi inerenti alla discipli-na risale solo al 1953 ed è una Storia della letteratura portoghese a cura di Giuseppe Carlo Rossi (in precedenza di rilievo solo il volume del 1840 di Bernardino Biondelli Della lingua e letteratura portoghese: memo-ria). Successivamente, negli anni sessanta, vi fu una maggior attenzione da parte di studiosi italiani alla cultura lusitana e nel

1961 Francesco Piccolo pubblicò una Storia della letteratura portoghese che divenne un punto di riferimento per molti anni per gli studenti della disciplina, un manuale uscito lo stesso anno di un altro volume che trat-tava in modo più generico delle letterature iberiche, al cui interno vi si trovava una par-te sulla letpar-teratura portoghese (Letpar-terature iberiche: letteratura catalana, letteratura galega, letteratura portoghese, il novecento nelle letterature di Francia, Germania, Italia, Inghilterra e Stati Uniti a cura di Giacomo Prampolini). Al 1969 e al 1985 risalgono due opere di Cesco Vian, rispettivamente Storia della letteratura portoghese: il medioevo, il rinascimento, il Settecento, il romanticismo, il Novecento e un manuale dal titolo Storia della letteratura spagnola, ispanoamericana, portoghese, brasiliana, con una breve sezio-ne dedicata alla cultura lusofona e sezio-nel 1992,

a cura di Stefano Arata (con un’introduzio-ne di Carmelo Samona), esce il volume Let-terature iberiche: spagnola, catalana, ispano-americana, portoghese, brasiliana.

Più recente e di più facile reperimento, il volume di Georges Le Gentil e Robert Bré-chon Storia della letteratura portoghese, un manuale del 1997 che negli ultimi anni è stato il punto di riferimento per gli studiosi della disciplina, insieme al manuale di Giu-lia Lanciani (della fine degli anni ’90), Profilo di storia linguistica e letteraria del Portogallo: dalle origini al Seicento dove però l’attenzio-ne dell’autrice si focalizza sul periodo dalle origini alla modernità, ma non sull’epo-ca contemporanea. Dell’anno successivo è un’Antologia della letteratura portoghese: te-sti e traduzioni, a cura di Giovanni Ricciardi e Roberto Barchiesi, non proprio una vera storia della letteratura, ma una miscellanea molto interessante accompagnata dalle tra-duzioni dei testi proposti.

Del 2001 è il volume a cura di Luciana Stegagno Picchio, Dalle origini al Seicen-to e sempre della stessa autrice nel 2004

esce un’Antologia della poesia portoghese e brasiliana. Questo breve excursus ci porta dunque alla considerazione che l’ultimo manuale aggiornato che abbraccia l’intera storia letteraria portoghese risale al 1997, una lacuna di una quindicina d’anni che ora viene colmata con questo volume che non solo aggiorna le conoscenze acquisite attra-verso gli studi più recenti, ma per la prima volta si focalizza in modo approfondito sul periodo contemporaneo, dedicando un in-tero capitolo al periodo Dopo i garofani, focalizzandosi sia su quelle figure para-digmatiche come António Lobo Antunes e José Saramago che hanno segnato pro-fondamente la letteratura europea (e non solo) del XX secolo, ma anche su quei nuovi volti sia della prosa che della poesia, che non sempre vengono introdotti nelle aule accademiche e risultano spesso sconosciu-ti al grande pubblico, soprattutto italiano.

Scrivere un manuale di letteratura por-toghese pensato per un pubblico italiano

Tintas. Quaderni di letterature iberiche e iberoamericane, 2 (2012), pp. 326-328. issn: 2240-5437.

http://riviste.unimi.it/index.php/tintas Recensioni

Valeria Tocco, Breve storia della letteratura portoguese [Elisa Alberani]

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non è impresa particolarmente semplice e banale: è importante sottolineare la dif-ficoltà nel reperimento del materiale utile alla compilazione di una storia letteraria di questa tipologia poiché manca in Italia una manualistica storica e sociologica, difficol-toso risulta dunque per gli studiosi repe-rire il materiale necessario, scarseggiando saggi specialistici sulle correnti letterarie e sui propri protagonisti. Elementi questi che

rimarcano il valore del presente lavoro, che ponendo l’iter letterario sempre inserito nel contesto sociale e politico del paese, propo-ne una visiopropo-ne coerente e precisa della sto-ria letterasto-ria portoghese.

Questo testo risulta dunque un buon strumento didattico che offre un percorso facilmente comprensibile e percorribile ad un ampio pubblico, anche completamente digiuno della disciplina.

Tintas. Quaderni di letterature iberiche e iberoamericane, 2 (2012), pp. 326-328. issn: 2240-5437.

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Valeria Tocco, Breve storia della letteratura portoguese [Elisa Alberani]

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