ITALIAN+ENGLISH EDITION
ANNO LXXXI N.10 – 6 OTT 2017
ITALIA €12,00
AUT €22,50. BEL €21,70. CAN $37,00. CHE IT CHF27,00. CHE DE CHF27,50. DEU €28,00. ESP €21,40. FIN €22,00. FRA €20,00. GBR £17,00. PRT CONT €20,10. USA $31,50.
DAL 1928
878
FRANCO ALBINI, ANTHONY ALOFSIN, ATELIER KEMPE THILL, MELCHIORRE BEGA, MARCO BIAGI, TARCISIO BRATTO, FEDERICO BUCCI,
ITALO CALVINO, GIOVANNA CRESPI, FRANCESCO DAL CO, SIGMUND FREUD, CARLO EMILIO GADDA, IGNAZIO
GARDELLA, GAETANO GUERRERA, JAKOB + MACFARLANE,
ANTONIO JIMÉNEZ TORRECILLAS, LACATON & VASSAL, CAMILLO MAGNI, ANTONIO MARRAS, OMA, MASSIMILIANO
SAVORRA, DARIO SCODELLER, ELISA VALERO RAMOS
878
in copertinaoMa, repossi, place Vendôme, parigi, Francia 2016 : modelli di studio © Frans parthesius/courtesy of oMa
casabella 878
soMM ario
1996 –2016 indici nuoVa edizione indices 632– 869 new edition in consulta zione esclusiVa su : aVail able For reFerence only at: casabell aweb.eu
3—34
le quinte MuteVoli
del lusso
casabella 52017 oMa, Jakob +
MacFarlane, antonio
Marr as / 1930—1950 i
negozi di Melchiorre
bega.
negozi a parigi e a Mil ano
6
oMa
repossi
pl ace VendôMe, parigi, Fr ancia 14 tre For Me dello spa zio
di Vendita conteMpor aneo. i negozi Repossi e Malle a parigi e NoNostaNte MaRRas a Mil ano dario scodeller
16
Jakob + MacFarlane
les editions de parFuMs Frédéric M alle
13, rue des Fr ancs bourgeois, parigi, Fr ancia
20
antonio Marr as
nonostante M arr as
Via col a di rienzo 8, Mil ano 26 il lusso borghese negli anni '30. i negozi di Melchiorre bega Massimiliano savorra
35 —63
la casa collettiVa :
str ategie, Modelli
e speriMentazioni
2/3
36Fr anco albini,
ignazio gardella.
case nel quartiere
Mangiagalli, Milano
1950-52
37 a Mil ano, “tr a il Fondo
del M ac M ahon e l a boVisa” Federico bucci
46 quartieri e tipologie residenziali oggi. il riuso e l a retorica
ecologista camillo Magni
48
lacaton & Vassal,
Frédéric druot,
christophe hutin
tr asFor M a zione di 530 alloggi negli ediFici g, h e i del quartiere gr and parc, bordeaux, Fr ancia
49 un interVento eseMpl are
Marco biagi
57
atelier keMpe thill
nieuw zuid housing,
ledeganckk a ai, anVersa, belgio 59 tr a doMestico e MonuMentale camillo Magni
60 il gr ande proget to urbano di nieuw zuid ad anVersa camillo Magni
64—97
il passato che perMane
e la Vita delle città
66
antonio JiMénez
torrecillas
Metropolitana di gr anada, estación alcá zar genil, gr anada, spagna
a cura di giovanna crespi e gaetano guerrera
66 un incontro silenzioso
elisa Valero ramos
74 l aVor are nel sot tosuolo
conversazione di giovanna crespi e gaetano guerrera con Francisco garzón Vico
84
la Mer aViglia del
laVoro del teMpo
84 l a “cripta” del duoMo di siena e il proget to di tarcisio br at to per il suo recupero
Francesco dal co
98—103
biblioteca
98 recensioni 100 MoM a – 150 anni dall anascita di Fr ank lloyd wright anthony alofsin
104—107
english texts
104 english texts casabell a 878 ot tobre 2017Progettata da Jules Hardouin-Mansart, dal 1699 place
Vendôme accoglieva al centro una statua equestre
di Luigi XIV. La statua venne distrutta nel 1792.
Nel 1803 Napoleone decise di sostituirla con una
colonna dedicata alle glorie del popolo francese,
facendo fondere il bronzo di 1200 cannoni sottratti
ai nemici nel corso delle campagne da lui condotte.
Nel 1810 alla sommità della colonna fu collocata una
statua dell’imperatore. Questa venne eliminata
e fusa quattro anni dopo, ma nel 1833 l’effigie di
Napoleone, ora identificato come il
petit caporal,
ritornò alla sommità della colonna, dove nel 1863
fu ricollocata una copia dell’originale che lo
raffigurava, invece, come un imperatore romano.
Il 16 maggio 1871 la Comune di Parigi,
considerandola «un monumento alla barbarie
3
— Le quinte mutevoli del lusso —
err ata
nel servizio dedicato al progetto dello studio gray organschi per la common ground high school, new haven, connecticut apparso su «casabella» n. 877, settembre 2017, pagg. 43-55, è stato omesso il nome del fotografo, david sundberg/esto. ci scusiamo con il fotografo, con i progettisti e i lettori.
35
casabella 878
34
14
M. Bega e G. ulrich, Galtrucco, Milano 1949. Piano ammezzato, galleria di vendita verso via Mazzini. Soffitto di voltine a stucco bianco illuminate direttamente con luce fluorescente nascosta in doccette di metallo laccate bianco. Controparete verso l’esterno in mogano lucido formante vetrine d’esposizione per stoffe di gran pregio. Banchi in mogano lucido con sostegni in ceramica di F. Melotti sui toni azzurro cupo
M. Bega and G. ulrich, Galtrucco, Milan 1949. Mezzanine, sales gallery towards Via Mazzini. Ceiling with small vaults in white plaster, directly lit by fluorescent tubes hidden in white painted metal housings. Counter-wall towards the outside in polished mahogany forming display cases for the finest fabrics. Counters in polished mahogany with ceramic supports by F. Melotti in dark blue tones
—Carlo Emilio Gadda, inacase
[…]
I datori di lavoro e i prestatori d’opera, intanto, pagano la loro inacase ogni mese: ma
sem-bra che l’inacase non basti, o non arrivi in tempo, a fronteggiare la prolificità delle madri, così
esemplarmente servite dai mariti. Gli organi legiferatori dello Stato, all’atto stesso della
libe-razione, hanno provveduto a bloccare i fitti, per liberarci dalle odiose pretese del padron di
casa. È un dispositivo sacrosanto: de’ più ragionevoli, de’ più fruttiferi. Garantisce
apparta-menti centrali di otto vani a coppie di intirizziti bisnonni e alla loro intera dotazione di porta
stecchi, e di cucchiaini raspanti per cavar la midolla dall’ossobuco. Chi annaspa e chi suda,
chi volta carta e scartoffia da mane a sera, e si contenta di un par di marmocchi da issarli in
ascensore al sesto piano dopo la passeggiatina in carrozzella, quello viene schizzato alla
pe-riferia: una periferia disamata dai novellatori e romanzieri perché nuova e relativamente
pu-lita e piuttosto luminata nel sole: tutta rosei cubi quasi di gelato, di pezzi duri limone-fragola,
crema-caffè, vainiglia, pistacchio: soprattutto pistacchio. Intonaco a scorza d’arancia,
co-siddetto: dalla consistenza della superficie, non dal colore. Davanzali di travertino. Terrazzi.
Attici. Stenditori di lenzuoli sull’attico, da figurarne pavesata la casa. E l’apparire del
quar-tiere nuovo (del periferico ma non tignoso) sulla rasciutta groppa del «monte»: o al decedere
delle quote e della valle, giù giù fino alle abolite marane, ove la benna a denti della
escava-trice ricade schizzando melma, con pesanti schiaffate nella giuncaia. È la nuova urbanistica,
la nuova edilizia. Un’edilizia di case, non di baracche.
La casa collettiva: strategie, modelli
e sperimentazioni
2 3
Carlo Emilio Gadda, Quartieri suburbani, in «Civiltà delle macchine», a. III, n. 6, novembre-dicembre 1955, pp. 72-76.
Le quinte mutevoli del lusso 14 © AR CHIVI o M eLCHI o RR e Be GA
57
casabella 878
56
LA CASA CoLLETTIvA 2/3Atelier Kempe Thill.
Nieuw Zuid Housing,
Ledeganckkaai, Anversa, Belgio
1
—prospetto est caratterizzato dalla presenza dei giardini d’inverno
—prospetto est caratterizzato dalla presenza dei giardini d’inverno
9 10
—i fronti nord dei blocchi H e I
—the northern facades of blocks H and I
11
—particolare dei nuovi atri d’ingresso e dei nuovi corpi scala vetrati e aggettanti —detail of the new entrance halls and the new protruding glass stairwells
10 9
1
59
58
LA CASA CoLLETTIvA 2/3 casabella 878Tra domestico e monumentale Camillo Magni
In Belgio la cultura dell’abitare è radicata alla mitologia della casa in campagna. Inseguendo questo modello la classe media ha progressivamente abbandonato le città per riversarsi nel suburbio
periurbano. Solo a partire dagli anni più recenti si è registrata una parziale inversione di tendenza e una rinnovata attenzione verso i valori urbani della città. Il grande progetto di Nieuw Zuid ad Anversa è forse l’esempio più emblematico di questo processo. Quartiere di nuova realizzazione, posizionato ai margini del centro storico, si propone di riaffermare la casa collettiva e l’isolato urbano come elementi fondativi per la costruzione della città contemporanea e con un programma che prevede l’insediamento di 2.000 nuove abitazioni ambisce a essere l’intervento immobiliare più grande dell’intero Belgio.
Il piano generale è stato realizzato dallo studio italiano Secchi viganò (vedi box) e definisce un disegno urbano secondo la figura della “striga”, una fascia edificata perpendicolare al fiume. Gli architetti locali PoLo Architects, incaricati di realizzare il primo isolato, hanno coinvolto nel 2012 l’Atelier Kempe Thill per progettare un edificio residenziale quale tassello di un’edificazione in linea a cortina edilizia continua, strumentale al sistema degli spazi aperti prospicienti.
In coerenza con la ricerca progettuale degli autori, l’edificio presenta un aspetto severo e rigoroso in cui si distingue la figura ripetuta della terrazza. Il piano urbanistico generale infatti sollecitava i professionisti coinvolti a valorizzare gli spazi aperti privati (terrazzi, balconi o logge) come elementi caratterizzanti della loro architettura. In questa
prescrizione si può intravedere l’ideologico tentativo di supplire alla mancanza del giardino privato della casa unifamiliare attraverso i dispositivi della residenza collettiva. L’Atelier Kempe Thill risponde a questa richiesta trasformando un tema apparentemente secondario come la terrazza nell’elemento che condiziona gli aspetti tipologici e morfologici dell’intero edificio.
La costruzione si presenta compatta e organizzata per fasce parallele secondo l’andamento rettangolare del corpo di fabbrica. Il nucleo centrale è occupato da due vani scala attorno ai quali si
organizzano le superfici residenziali (sette appartamenti per piano). La struttura portante è costituita da una spina centrale a croce, dai vani scala e dalle testate dell’edificio; in tal modo le partizioni interne degli alloggi sono prive di pilastri offrendo grandi margini di flessibilità. Gli alloggi sono di diversa dimensione alternando bilocali a trilocali mono affaccio, con un alloggio di più ampie dimensioni e triplo affaccio nella testata sud dell’edificio. Le medesime piante si ripetono dal secondo al quinto piano, mentre il sesto piano viene dedicato a quattro attici con terrazze scoperte. Il sistema dei parcheggi privati occupa i due piani interrati, mentre al piano terra si trovano gli accessi alla residenza e
tre spazi commerciali con portici. La compattezza di queste superfici risponde a precise esigenze prestazionali in termini di dispersione termica e rendono l’edificio altamente performante. La parte più esterna del corpo di fabbrica nei prospetti est ed ovest è occupata interamente da ampie terrazze lunghe 10 e profonde 2,6 metri strutturalmente e climaticamente autonome dal resto dell’edificio. In tal modo si offre a ogni alloggio uno spazio esterno privato di circa 26 mq. L’uso di un sistema scorrevole di vetri consente di trasformare le grandi terrazze in serre sfruttando tutti i vantaggi bioclimatici di un dispositivo di filtro tra la temperatura interna e quella esterna favorendone l’utilizzo anche nei mesi invernali.
I progetti residenziali realizzati dall’Atelier Kempe Thill si distinguono per maniacali precisione e rigore compositivo e, allo stesso tempo, per la loro domesticità.
In questo caso è interessante osservare come l’identità delle terrazze sia
sapientemente disegnata in un’ambigua dicotomia tra interno ed esterno, tra domestico e monumentale. Per esempio l’uso del rivestimento in legno del suolo, delle pareti e del soffitto delle terrazze, così come la sorprendente balaustra che occupa la sola porzione apribile del serramento e si posiziona all’interno dello stesso conferiscono a questo spazio un forte carattere di informalità propria degli spazi interni dell’abitare trasformando la terrazza in una stanza aggiunta dell’alloggio. Dall’esterno invece le terrazze assumono un carattere di estrema monumentalità nel disegno dei prospetti e nelle proporzioni dei volumi e dei materiali. L’uso della prefabbricazione ad esempio consente di utilizzare delle travi di bordo longitudinali lunghe 11,6 metri in modo da eliminare gli appoggi centrali delle terrazze. In questo modo il passo strutturale di circa 5,8 metri del corpo edilizio non si riverbera nel disegno dei prospetti e le terrazze acquistano un passo regolare e costante di straordinarie dimensioni. Nell’impaginato di facciata il quinto piano e il terra presentano un’altezza maggiore quasi a evocare un idea di basamento e coronamento. Se nel caso dell’attacco al suolo la maggiore dimensione corrisponde a un interpiano più ampio, nel caso del quinto piano si assiste nuovamente a un sapiente uso di piccoli dispositivi architettonici (lo slittamento della porzione di soletta corrispondente al volume delle terrazze al fine di arretrare e nascondere la balaustra del sesto piano) che contribuiscono all’eleganza dell’edificio. Il rivestimento esterno è realizzato in pannelli
prefabbricati di cemento con inerti grigio antracite la cui geometria presenta una rigorosa suddivisione di grandi dimensioni (5,6 x 3,2 metri) che evoca il sistema trilitico strutturale conferendo ulteriore monumentalità alla residenza.
Il progetto realizzato da Atelier Kempe Thill ad Anversa, nella sua apparente semplicità, testimonia un’ossessiva
attenzione al dettaglio e alla valorizzazione dei semplici elementi che caratterizzano la residenza al fine di coniugare la domesticità dell’abitare al valore urbano e monumentale della città.
2 3
—prospetto principale rivolto verso la nuova piazza —main elevation facing the new square
4
—prospetto nord —north elevation
5
—dettaglio dell’ingresso al piano terra —detail of the ground floor entrance
6
—planimetria generale del progetto —siteplan scala no 2 4 5 3 6
61
60
LA CASA CoLLETTIvA 2/3 casabella 878Nieuw Zuid Housing
Ledeganckkaai, Anversa, Belgio
dati del progetto progetto
Atelier Kempe Thill architects and planners
team di progetto
André Kempe, oliver Thill, Laura Paschke con Martins Duselis, Andrius Raguotis, Teun van der Meulen
progetto urbanistico
Studio Associato Bernardo Secchi Paola viganò, Milano
paesaggio
Bureau Bas Smets, Brussel
strutture
Studiebureau Forté bvba, Geel
impresa di costruzione
Interbuild nv, Wilrijk
committente
SAZ Stadsontwikkeling Antwerpen Zuid / Triple Living cronologia 2012–13: progetto 2013–16: realizzazione localizzazione Nieuw-Zuid, Ledeganckkaai, Anversa, Belgio fotografie Ulrich Schwarz
Masterplan Nieuw Zuid Housing
Anversa, Belgio
dati del progetto progetto
Studio Associato Bernardo Secchi Paola viganò
progetto paesaggistico
ARA
progetto mobilità
Citec
progetto energetico e sostenibilità
3E progetto acustico Yves Hern programmazione e fattibilità socio-economica IDEA Consult dati dimensionali
12 ettari + 21 ettari superficie parco e banchina lungofiume 283.000 mq superficie residenziale 21.000 mq superficie commerciale 27.000 mq superficie servizi 66.000 mq superficie uffici cronologia
2011: concorso internazionale (progetto vincitore)
2011–12: sviluppo del masterplan
localizzazione
Nieuw Zuid, Anversa, Belgio
Il grande progetto urbano di Nieuw Zuid ad Anversa
Camillo Magni Nel recente passato ampi strati di popolazione riconducibili alla classe media hanno abbandonato la città di Anversa sostituiti da una consistente immigrazione. Ciò ha modificato la geografia della capitale fiamminga e ha dato forma a un arcipelago di enclaves etnicamente connotate le cui conseguenze sociali hanno stigmatizzato la politica dell’intera nazione. Sotto la guida del sindaco Patrick Janssens (2003 –12) a partire dalla prima decade del XXI secolo sono stati promossi piani e interventi urbanistici finalizzati a rimodellare l’identità della città offrendo spazi e forme abitative capaci di attrarre popolazione e intercettare una nuova domanda di residenzialità.
Il piano strutturale realizzato da Bernardo Secchi e Paola viganò (2003–06) in collaborazione con gli uffici municipali locali rappresenta l’inizio di questa nuova stagione e l’avvio di una serie di interventi puntuali di cui il nuovo quartiere Nieuw Zuid è l’ultimo e forse il più significativo episodio.
La zona interessata allo sviluppo immobiliare si colloca nella parte meridionale della città in stretta
connessione con il centro storico e con il fiume Schelda all’interno del tracciato dell’autostrada “Ring 1” che, ricalcando il sedime delle antiche mura, definisce il limite tra i tessuti urbani consolidati e le conurbazioni periferiche.
Il progetto urbanistico generale è l’esito di un concorso internazionale vinto nel 2011 nuovamente dallo studio italiano Secchi viganò e finalizzato a insediare circa 2.000 nuovi alloggi, un grande parco (21 ettari), 115.000 mq di terziario e servizi collettivi. Si tratta dell’operazione immobiliare più grande del Belgio in risposta alla domanda abitativa indotta dalla rinnovata crescita demografica della città. La proposta progettuale si basa su tre elementi urbani: la realizzazione di un grande parco “à pois” che ha lo scopo di armonizzare l’invasivo snodo viabilistico che interessa e frammenta la parte centro orientale del lotto.
Il nuovo parco ha inoltre l’obiettivo di connettere la città allo storico Nachtegalenpark, di costruire spazi adeguati per le manifestazioni massa e, infine, di inglobare alcune funzioni straordinarie come il Tribunale realizzato da Richard Rogers nel 2006.
Il secondo elemento è la “striga”, una fascia edificata perpendicolare al fiume che reinterpreta in chiave modernista l’isolato residenziale del XIX secolo, introducendo elementi di discontinuità e di alta densità all’interno di costruzioni compatte e ordinate. La successione di più “strighe” parallele tra loro favorisce la connessione tra il futuro parco e il fiume e definisce il sistema dei percorsi (pedonali e viabilistici), la posizione dei servizi pubblici e l’organizzazione dell’edificazione.
La terza figura riguarda la residenza per la quale si individuano dei riferimenti tipologici riconducibili a edifici a torre, a corte e in linea con forme e densità distinte tra loro. Il disegno è rigoroso e di stampo modernista in cui l’analisi su orientamenti, visuali, affacci e
ombreggiamenti condiziona e determina le posizioni degli edifici e le loro forme aggregative. Gli aspetti energetici sono posti al centro della progettazione così come l’ambizione di dotare ogni alloggio di ampi spazi esterni privati come terrazze, logge o balconi al fine di rispondere sia a esigenze sociali e commerciali, sia a necessità prestazionali.
La fase attuativa, cominciata nel 2012 con la realizzazione della prima “striga” vede il coinvolgimento di più architetti tra i quali Atelier Kempe Thill, vincent van Duysen, Baumschlager - Eberle, Diener & Diener. L’obiettivo ormai ricorrente in questa tipologia di interventi è quello di costruire per fasi successive e attraverso più autori un paesaggio eterogeneo e diversificato capace di coniugare la densità, la variazione e la ricchezza spaziale della città storica con le decompressioni, i parchi e gli spazi aperti delle aree suburbane. Così come accaduto in altri simili interventi europei Nieuw Zuid accetta il rischio dell’artificioso (e in parte del grottesco) e ambisce a costruire una nuova porzione di città e a ridefinire l’identità dell’intera Anversa. Il tempo dirà se la scommessa sarà vinta.
7
—vista generale del masterplan: si riconosce la permeabilità trasversale delle “strighe” tra il “parco a pois” e il fiume
—overall view of the masterplan showing the crosswise
permeability of the “strighe” between the “park à pois” and the river
8
—l’immagine del modello evidenzia la struttura urbana delle “strighe” e le diverse densità dello spazio pubblico —the image of the model shows the urban structure of the “strighe” and the different densities of the public space
9
—pianta piano terra, primo ed ultimo piano: il nucleo abitato è circondato a ovest e a est da ampi giardini d’inverno —ground, first and upper floor plans: the inhabited nucleus is surrounded to the west and east by large winter gardens
10
—prospetto est, ovest e sezione trasversale
—east and west elevations, cross-section
scala 1/400
scala 1/400
scala 1/400
scala 1/400
scala 1/400
scala 1/400
8 7 9 10 0 10m 0 10m63
casabella 878
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LA CASA CoLLETTIvA 2/311 12
—dettagli della facciata, del rivestimento in pannelli di cemento e dei giardini d’inverno
—details of the facade, the concrete panel cladding and the winter gardens
13
—particolare della loggia d’angolo —detail of the corner loggia
14
—dettagli costruttivi del sistema di rivestimento della facciata in pannelli prefabbricati di cemento —construction details of the facade cladding system in prefabricated concrete panels
15
—dettagli costruttivi della facciata in pianta e in sezione
—construction details of the facade, plan and section
16
—vista interna del giardino d’inverno
—interior view of the winter garden
17
—vista interna della camera da letto e del giardino d’inverno —interior view of the bedroom and the winter garden
scala NO
scala NO
scala NO
scala NO
scala NO
scala NO
scala NO
scala NO
17 16 14 15 11 12 13«Casabella» è disponibile anche in edizione giapponese, attraverso:
Architects Studio Japan Inc. 8-1 24F Kakuda-cho, Kita-ku, Osaka 530-0017 Japan tel +81.06.63635701 www.asj-net.com
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tel +39.02.75422179 fax +39.02.75422706 email [email protected] email [email protected] (produzione) Direttore responsabile Francesco Dal Co Segreteria di redazione / Editorial secretariat Silvia Sala Coordinamento redazionale / Editorial coordinator Alessandra Pizzochero Art Direction Paolo Tassinari (Tassinari/vetta) Progetto e impaginazione / Direction and layout
Tassinari/vetta Francesco Nicoletti Comitato di redazione / Editorial board Chiara Baglione Marco Biagi Nicola Braghieri Federico Bucci Francesca Chiorino Giovanna Crespi Camillo Magni Enrico Molteni Marco Mulazzani Federico Tranfa Alfredo Zappa Comitato scientifico-editoriale / Scientific-editorial committee Nicholas Adams Julia Bloomfield Claudia Conforti Juan José Lahuerta Jacques Lucan Winfried Nerdinger Joan ockman Sergio Polano
Corrispondenti / Correspondents
Alejandro Aravena (Cile) Marc Dubois (Benelux) Luis Feduchi (Spagna) Françoise Fromonot (Francia) Andrea Maffei (Giappone) Luca Paschini (Austria)
Traduzioni / Translations
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Produzione, innovazione edilizia e design / Production, construction innovation and design
Livio Salvadori Formazione Roberto Bosi Silvia Sala email [email protected] www.casabellaformazione.it Web Sergio Polano
Arnoldo Mondadori Editore
20090 Segrate – Milano
casabella
Cascina Tregarezzo – via Mondadori 1, 20090 Segrate (Mi)
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rivista internazionale di architettura pubblicazione mensile / monthly review registrazione tribunale Milano n. 3108 del 26 giugno 1953
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I testi e le proposte di pubblicazione che pervengono in redazione sono sottoposti alla valutazione del comitato scientifico-editoriale, secondo competenze specifiche e interpellando lettori esterni con il criterio del blind-review.
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