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Tra Perugia e Gubbio: archeologia di un paesaggio di frontiera

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Academic year: 2021

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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI

BOLLETTINO DI ARChEOLOGIA

ON LINE

DIREZIONE GENERALE PER LE ANTIChITA’

II, 2011/2-3

Tra il 2008 e il 2009 il Dipartimento di Storia dell’università di Roma “Tor Vergata”, in accordo con la Soprintendenza Archeologica dell’umbria, ha iniziato un progetto di ricognizione nell’area della Tenuta di Montelabate (comune di Perugia) di proprietà della Fondazione Gero-lamo Gaslini.1

Le ricerche sono quindi proseguite nel corso del 2010 come studio diacronico del pae-saggio di frontiera tra Gubbio e Perugia, grazie alla cooperazione tra il Dipartimento di Storia dell’università di Roma “Tor Vergata” con il Dipartimento di Archeologia dell’università di

Cambridge nonché grazie ad un sostanziale contributo della Comunità Europea,2integrato dalla

collaborazione dei comuni di Gubbio, Perugia e della Provincia di Perugia.

Il progetto persegue più finalità. A livello scientifico e storico si propone di documentare i cambiamenti del paesaggio e le dinamiche insediative nell’area di frontiera tra Gubbio e Peru-gia, i cui confini sembrano mostrare una relativa stabilità dall’epoca antica fino a quella moderna (fig. 1).

A livello metodologico ambisce a perfezionare tecniche e protocolli di ricognizione su di un territorio collinare e montano, caratterizzato dall’alternanza di area boschive, pascoli e zone di arativo, in una prospettiva di lunga durata: dalla preistoria all’età moderna; lo studio comprenderà pertanto un’ampia gamma di documentazione: dal dato archeologico (ricognizione, scavo, indagini geofisiche), a quello letterario, epigrafico ed archivistico.

Infine, a livello istituzionale e civico, il progetto intende documentare e rendere dispo-nibili agli organi di tutela e valorizzazione, i resti degli insediamenti antichi della frontiera igu-vino-perugina.

Tali contesti appaiono sempre più minacciati dall’espansione edilizia, moderne coltiva-zioni agricole e scavi clandestini, ma permangono in un’area ad alto valore paesaggistico,

com-212

www.archeologia.beniculturali.it Reg. Tribunale Roma 05.08.2010 n.30 ISSN 2039 - 0076

GABRIELE CIFANI*, SIMON STODDART**

TRA PERuGIA E GuBBIO:

ARChEOLOGIA DI uN PAESAGGIO DI FRONTIERA

This paper describes some preliminary data from a research project concerning the area of Montelabate (Comune di Perugia) which was started by the university of Rome Tor Vergata in 2008. Since 2010 the project has continued as a joint collaboration with the university of Cambridge. The project aims to reconstruct the patterns of settlements of the frontier territory between Perugia and Gubbio from the prehistory to the modern age.

1) F. IGM 123 IV SO, Piccione, 1:25.000, ed. 5°, 1950.

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plessivamente ancora preservata e rimasta ai margini dei grandi flussi turistici, dove un’attenta politica di sviluppo sostenibile potrebbe condurre ad importanti risultati di valorizzazione, anche a fronte di limitati investimenti.

Punto di partenza dell’esame del territorio è stato l’abitato fortificato di Col di Marzo (m 645 s.l.m.) tuttora posto lungo il moderno confine amministrativo dei comuni di Perugia e Gubbio (fig. 2).

Il sito, già segnalato negli anni Settanta dalle meritorie ricognizioni del prof. Maurizio Matteini Chiari, è stato quindi analizzato sistematicamente nel 2009 e 2010; vi è stato possibile

1. IL CONFINE TRA PERuGIA E GuBBIO NEL 1577 SECONDO IGNAZIO DANTI (da A. ORTELIuS, theatrum Orbis

terrarum, ANVERSA: C. PLATIN, 1584) E LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO OGGETTO DELLA RICERCA.

GABRIELE CIFANI, SIMON STODDART, Tra Perugia e Gubbio

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documentare una cinta muraria in bloc-chi lapidei, integrata da tagli del banco di roccia (fig. 3) e più nuclei abitativi all’interno dell’area fortificata (fig. 4); la campionatura di alcuni materiali dia-gnostici dal sito ha consentito inoltre di precisarne la frequentazione a fasi di epoca preromana, al momento in corso di pubblicazione.

L’insediamento di Col di Marzo potrebbe quindi inquadrarsi tra le forti-ficazioni di confine del territorio di Pe-rugia verso quello Iguvino, lungo un antico asse di collegamento tra i due centri urbani, verosimilmente la via Amerina, secondo la definizione della

Cosmographia ravennatis,

parzial-mente ricalcato dalla viabilità connessa alla moderna strada regionale Eugubina (SR 298).

Tale settore viario rivestirà grande importanza soprattutto tra il 570 e il 774 quale parte del ristretto corri-doio bizantino tra Roma e l’Esarcato di Ravenna, a lungo conteso dai Longo-bardi.

A partire dal XI-XII secolo sem-bra ripristinarsi una frontiera tra le dio-cesi di Perugia e Gubbio, come evidenziano, poco distanti dall’abitato preromano di Col di Marzo, i siti forti-ficati di Castiglion Fidatto3(fig. 5) e

Ca-3. COL DI MARZO. PENDICE MERIDIONALE, CIRCuITO DI-FENSIVO, LuGLIO 2009 (foto dell’A.)

3) Toponimo IGM: S. Apollinare.

4. COL DI MARZO. RESTI DI STRuTTuRE MuRARIE , Lu-GLIO 2009 (foto dell’A.)

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stellaccio di Montelabate (figg. 6-7), quest’ultimo prospiciente la più nota Abbazia benedettina di S. Maria in Valdiponte, attestata già nel X secolo (fig. 8).

Le ricerche condotte nel 2010 hanno approfondito questi aspetti, portando al rilevamento sia dell’abitato di Col di Marzo che dei due castelli limitrofi, insieme ad una ricognizione di ampi settori della Tenuta di Montelabate che ha rivelato importanti dati archeologici circa gli insediamenti e lo sfruttamento agricolo dell’area dalla preistoria al medioevo.

Le ricerche riprenderanno con la prosecuzione delle indagini di superficie.

7. CASTELLACCIO DI MONTELABATE: PORTA DI INGRESSO A SESTO RIAL-ZATO. SETTEMBRE 2010 (foto dell’A.) 6. OPERAZIONI DI RILEVAMENTO DEI RESTI DEL

CA-STELLO DI MONTELABATE. SETTEMBRE 2010 (foto del-l’A.)

www.archeologia.beniculturali.it Reg. Tribunale Roma 05.08.2010 n.30 ISSN 2039 - 0076 *università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

cfngrl00@uniroma2.it **università di Cambridge ss16@cam.ac.uk

8. L’ABBAZIA BENEDETTINA DI MONTELABATE (SANTA MARIA IN VALDIPONTE). SETTEMBRE 2010 (foto dell’A.)

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