Lezione 7 - Nozioni di base sulle equazioni
differenziali
Unit`
a 7.1 Equazioni differenziali ordinarie del
primo ordine
Luca Salasnich
Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei”, Universit`a di Padova
EDO del 1do ordine
Una tipica equazione differenziale ordinaria (EDO) del primo ordine `e del tipo
a(x ) f0(x ) + b(x ) f (x ) = g [f (x ), x ] , (1) dove f (x ) `e la funzione incognita, mentre a(x ), b(x ) e g [f (x ), x ] sono funzioni nota.
Ad esempio, l’equazione potrebbe essere
f0(x ) = 2 sin(x )f (x )2+ 3 ,
dove chiaramente in questo caso abbiamo che a(x ) = 1, b(x ) = 0 e g [f (x ), x ] = 2 sin(x )f (x )2+ 3.
La EDO `e del primo ordine perch`e compare la derivata prima f0(x ) della funzione incognita f (x ).
EDO del 1do ordine a coefficienti constanti
La pi`u generale equazione differenziale ordinaria (EDO) del primo ordine a coefficienti costanti `e del tipo
a f0(x ) + b f (x ) = c , (2) dove f (x ) `e la funzione incognita, mentre a, b e c sono coefficienti noti. Ad esempio, l’equazione potrebbe essere
−f0(x ) + 3 f (x ) = π ,
dove chiaramente in questo caso abbiamo che a = −1, b = 3 e c = π. E’ importante sottolineare che i coefficienti a, b e c potrebbero anche essere dei numeri complessi. In questo caso anche la funzione incognita f (x ) sar`a una funzione con codominio complesso.
EDO del 1do ordine con cc. e omogenea (I)
L’equazione differenziale ordinaria (EDO) omogenea del primo ordine con coefficienti costanti
a f0(x ) + b f (x ) = 0 , (3) ammette la soluzione generale
f (x ) = A eλ x (4)
dove λ `e la soluzione dell’equazione algebrica
a λ + b = 0 ovverosia λ = −b
a , (5)
mentre la costante arbitraria A si determinana fissando una condizione iniziale alla funzione incognita f (x ).
Questo risultato si dimostra verificando che una volta inserita l’Eq. (4) nella parte a sinistra dell’uguale della Eq. (3) si trova zero solo se λ soddisfa l’Eq. (5).
EDO del 1do ordine con c.c. omogenea (II)
Ad esempio, consideriamo la EDO omogenea del primo ordine con coefficienti costanti
f0(x ) + 4 f (x ) = 0 con la condizione iniziale f (0) = 3.
Questa equazione ammette la soluzione generale f (x ) = A eλ x dove λ `e la soluzione dell’equazione algebrica
λ + 4 = 0 ovverosia λ = −4 , e quindi
f (x ) = A e−4x .
La condizione iniziale f (0) = 3 implica f (0) = A = 3. In definitiva, la soluzione della EDO risulta
Metodo della separazione della variabili (I)
L’equazione differenziale ordinaria (EDO) omogenea del primo ordine del tipo
a(x ) f0(x ) = d (x ) p[f (x )] , (6) pu`o essere formalmente risolta con il metodo della saparazione delle variabili.
Dato che f0(x ) = dfdx l’equazione si pu`o riscrivere formalmente come a(x ) df dx = d (x ) p[f ] (7) e quindi anche df p[f ] = d (x ) a(x )dx . (8)
Questa equazione tra differenziali pu`o essere integrata Z f (x ) f (x0) df p[f ]= Z x x0 d (x ) a(x )dx (9)
dove f (x0) `e la condizione iniziale della f (x ) in x0.
Se si riescono a calcolare i due integrali si ottiene la soluzione f (x ) cercata.
Metodo della separazione della variabili (II)
Ad esempio, consideriamo la EDO
x f0(x ) = x3f (x )2, con condizione iniziale f (1) = 2.
Posto f0(x ) =dfdx l’equazione si pu`o riscrivere come df dx = x 2 f2 e quindi df f2 = x 2dx .
Questa equazione tra differenziali pu`o essere integrata Z f (x ) 2 df f2 = Z x 1 x2dx