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Conoscenze sullo sviluppo e pratiche parentali durante la prima infanzia: un confronto tra madri e padri

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Academic year: 2021

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CONOSCENZE SULLO SVILUPPO E PRATICHE PARENTALI DURANTE LA PRIMA INFANZIA: UN CONFRONTO TRA MADRI E PADRI

Scarzello Donatella, Arace Angelica, Prino Laura Elvira

Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, Università di Torino

Introduzione. La letteratura internazionale dimostra che le conoscenze sullo sviluppo infantile hanno una grande influenza sul parenting: un buon livello di conoscenze favorisce una corretta interpretazione dei comportamenti dei figli (Bugental & Happaney, 2002) e l’offerta di esperienze appropriate all’età (Frankel & Roer-Bornstein, 1982), incidendo positivamente sullo sviluppo (Goodnow,1988; Miller, Manhal, & Mee, 1991; Huang, Caughy, Genevro, & Miller, 2005). Le ricerche in tale ambito si sono però concentrate prevalentemente sulle madri, o su campioni a rischio, mentre il nostro contributo intende indagare la relazione tra conoscenze e pratiche parentali in un campione normativo di coppie genitoriali, esplorando le differenze tra madri e padri.

Metodo. Il campione è formato da 123 coppie di genitori con bambini di età compresa tra 16 e 39 mesi (età media: 25.9 mesi; d.s. 5.567), per il 52.8% maschi e per il 47.2% femmine; le madri hanno un’età media di 34.52 anni (d.s. 5.109) e i padri di 37.05 (d.s. 5.413).

Gli strumenti utilizzati sono il KIDI (MacPhee, 1983) per valutare le conoscenze genitoriali relative a quattro ambiti (norme e tappe di sviluppo, principi, parenting e salute e sicurezza), la Parenting Scale (Arnold, O’Leary, Wolff, & Acker, 1993) per indagare il ricorso a pratiche disciplinari disfunzionali (oltre al punteggio totale di parenting disfunzionale prevede tre sottoscale: lassismo, iper-reattività, verbosità) ed un questionario costruito ad hoc per registrare informazioni socio-anagrafiche.

Dopo aver indagato eventuali differenze tra madri e padri nelle varie sottoscale degli strumenti attraverso il T test, sono state effettuate delle analisi di regressione, separatamente per madri e padri, per esplorare l’influenza delle conoscenze genitoriali sulle pratiche disciplinari messe in atto. Risultati. I dati indicano che tendenzialmente sono le madri ad avere più conoscenze sullo

sviluppo, specialmente nella sottoscala del Kidi relativa al parenting (T: 2.734; sig. 0.007). L’analisi di regressione evidenzia che le conoscenze sullo sviluppo modulano le pratiche disciplinari,

configurandosi come fattore di protezione specialmente in alcuni ambiti: per i padri le conoscenze relative alle tappe e norme di sviluppo sono predittori (con coefficiente negativo) del lassismo (β: -.252; p<0.05) e del punteggio totale di parenting disfunzionale (β: -.212; p<0.05), mentre le conoscenze relative al parenting influiscono sull’iper-reattività (β: -.225; p<0.05 ). Per le madri invece è solo il lassismo ad essere influenzato dalle conoscenze relative alle norme e alle tappe di sviluppo (β: -.242; p<0.05). Età, titolo di studio ed età del figlio non hanno invece alcuna influenza sulle pratiche disciplinari, né per le madri né per i padri.

Conclusioni. I dati evidenziano l’importanza che nei percorsi di sostegno alla genitorialità si stimoli l’esplicitazione delle conoscenze possedute da madri e padri ed il confronto con esperti, che aiutino i genitori a costruire un bagaglio di informazioni sullo sviluppo dei bambini che li orienti verso pratiche educative funzionali.

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