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ACTIVE HOTEL THALASAI: START UP DI UNA STRUTTURA TURISTICA DEDICATA ALL’ATTIVITA’ SPORTIVA, CULTURALE ED ENOGASTRONOMICA

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INDICE

INTRODUZIONE 3

1. “HORSE COUNTRY HOTEL THALASAI”: IL PROGETTO INIZIALE 6

2. L’EVOLUZIONE DEL TURISTA – IL TURISTA 2.0 11

3. IL TURISMO – NUOVI TRENDS 15

4. ANALISI DEL TURISMO GLOBALE – FOCUS SUL TURISMO IN ITALIA E IN SARDEGNA 19

5. ANALISI DELLA CONCORRENZA 24

6. “ACTIVE HOTEL THALASAI”: LA NUOVA STRATEGIA 31 28

6.1. La Vision 31

6.2. Analisi SWOT 31

6.3. Gli Obiettivi 34

6.4. La Strategia 34

6.4.1. Perché cicloturismo, mountain bike e trekking? 36

6.4.2. Perché il turismo equestre? 38

6.4.3. Perché il turismo accessibile? 39

6.4.4. Perché l’enogastronomia a km 0? 42

6.4.5. Perché il turismo culturale? 44

7. IL NUOVO PROGETTO 51 7.1. Le Risorse 51 7.2. Il Progetto architettonico 56 7.3. I Servizi 63 7.4. I Prezzi 71 8. LA DISTRIBUZIONE 77 8.1. I Canali 77

8.2. I Tour Operator e le Online Travel Agencies 78

8.3. I Partners 82

8.4. I Pacchetti Thalasai 84

9. LA COMUNICAZIONE 85

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9.2. Le campagne di marketing 91

9.3. Budget e costi di comunicazione 97

10. IL PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO 98 10.1. I Ricavi 100 10.2. I Costi di gestione 100 CONCLUSIONI 102 BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA

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INTRODUZIONE

In misura sempre maggiore, negli ultimi anni, si affrontano i temi riguardanti lo sviluppo del territorio a livello locale. Lo sviluppo turistico è, indubbiamente, strettamente dipendente da quello territoriale, e dal successo di questa interazione può nascere un reale sviluppo socio-economico.

La realtà sarda mostra, oggi più che mai, la forte esigenza di agire nella direzione di un tale sviluppo e, in particolare, il bisogno di intervenire a favore di quelle zone periferiche rispetto agli usuali flussi turistici, che si trovano, quasi paradossalmente, al centro dell’isola e che, di questo passo, si avviano verso un progressivo spopolamento e impoverimento.

Il decollo dell’industria turistica nei piccoli e grandi paesi del Centro Sardegna rappresenta una delle soluzioni migliori per far fronte a questi due gravi e attuali problemi e, col tempo, potrebbe portare l’isola a conseguire un adeguato livello di benessere socio-economico uniformemente distribuito. È in questa direzione che ha inteso procedere la società Thalasai, facendosi promotrice, nel lontano 1999, di un progetto che rappresentava una grande opportunità di valorizzazione delle risorse locali e sviluppo economico per una piccola realtà interna della Sardegna.

Ci troviamo a Sedilo, un comune di circa 2.200 abitanti nella provincia di Oristano.

Precisamente in località "Putzu Idile", sulle sponde del lago Omodeo, nelle vicinanze del sito archeologico di "Lure" che, assieme alle regge nuragiche di Iloi e Thalasai, è uno dei più importanti e famosi dell’isola, per la ricchezza di reperti e per la vastità del complesso.

Nella primavera 2016 verrà inaugurata una struttura ricettiva polifunzionale denominata “Active Hotel Thalasai”, il cui progetto, iniziato nel lontano 1999, è stato per anni bloccato nei meandri della burocrazia regionale.

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Come vedremo nel corso dello scritto, l’offerta inizialmente prevedeva di rivolgersi quasi esclusivamente alla nicchia di mercato rappresentata dal turismo equestre, nazionale ed internazionale, forte del supporto di un bando regionale che si proponeva di sviluppare questa tipologia di mercato all’interno della Sardegna e del supporto di altri partner ed istituzioni, anch’essi coinvolti nel progetto generale.

Il presente lavoro trae origine da due opportunità.

La prima è la necessità della compagine societaria del progetto Thalasai di rivedere il proprio business plan alla luce del dilatarsi, oltre ogni previsione, dei tempi di costruzione della struttura e dei cambiamenti socio-economici che il mondo in generale e il turismo nello specifico hanno subito.

La seconda è la possibilità, scaturita dalla richiesta dei soci di avere suggerimenti su un nuovo indirizzo di gestione del complesso turistico, di mettere in pratica, con i dovuti limiti, quanto appreso durante il percorso universitario.

Si è proceduto, quindi, a ridefinire l’intero piano di sales & marketing, considerando le nuove strutture e le loro destinazioni, i nuovi mercati e trends, le nuove strategie di comunicazione e le modalità di vendita del prodotto, con specifico riferimento ai nuovi usi e costumi del turista 2.0.

Intendiamo, da un lato, sottolineare come il progetto iniziale, legato fortemente e quasi esclusivamente ad attività e turismo equestri (le cui motivazioni spiegheremo nel primo capitolo) debba essere sostanzialmente modificato a fronte della nuova realtà territoriale, e, dall’altro, dimostrare come l’apertura verso nuovi settori del mercato turistico e l’applicazione di corrette strategie commerciali e di marketing, supportate da nuove tecnologie, possano ampiamente soddisfare le aspettative di ritorno economico per l’investitore e dare un significativo apporto sociale ed economico al territorio circostante.

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Nei capitoli seguenti descriveremo brevemente il progetto iniziale e forniremo alcuni dati aggiornati riguardanti il mercato turistico. Approfondiremo poi la ridefinizione del progetto e le nuove scelte strategiche, per finire con la definizione del piano economico-finanziario dell’iniziativa.

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1. “HORSE COUNTRY HOTEL THALASAI”: IL

PROGETTO INIZIALE

L’iniziativa in oggetto prendeva forma sulla carta per la prima volta sedici anni fa dal desiderio di tre giovani sedilesi di sfruttare un’opportunità di lavoro unendola alla grande passione per il mondo equestre ed, allo stesso tempo, di valorizzare le risorse del loro territorio d’appartenenza. Costantino, imprenditore agricolo, Valeria e M.Rosaria, insegnanti disoccupate, nel 1999 costituivano la società a responsabilità limitata Thalasai e si facevano promotori del progetto Horse Country Hotel Thalasai.

Questa proposta si inseriva in un progetto più ampio, che aveva come obiettivo la creazione di una rete di servizi turistici dislocati nella provincia di Oristano e incentrati sul turismo equestre e rappresentava, quindi, uno dei primi tentativi di sviluppo di un modello di turismo alternativo per l’isola, che è sempre stata scelta dai turisti per le sue spiagge e per il suo mare cristallino. L’alternativa pensata, non solo si proponeva di allargare il cerchio di interesse turistico coinvolgendo le zone interne, ma anche di allungare la stagione turistica sarda sfruttando tutto l’arco dell’anno.

Il cavallo era stato individuato come l’elemento fondamentale per la differenziazione dell’offerta, sia perché il mercato equestre rappresentava un’interessante opportunità di sviluppo economico sia per l’importanza che questo animale ha sempre rivestito nella tradizione sarda. Il legame tra uomo e cavallo ha, infatti, radici secolari in tutta la Sardegna. Non c’è sagra o festa paesana senza processione di uomini a cavallo. Nella provincia di Oristano, attorno al cavallo sono organizzate decine di festività, dal carnevale alle feste patronali. Dalla Sartiglia di Oristano, giostra equestre che da oltre cinquecento anni anima i carnevali, a “Sa Carrela ‘e nanti”, una sfrenata

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corsa in discesa per le vie di Santu Lussurgiu. Ancora, l’Ardia di Sedilo1

e le innumerevoli “Corse delle Pariglie” e “Cursas a sa pudda”2

organizzate in decine di piccoli centri. Tutte queste corse hanno radici ancestrali, spesso religiose e profondamente legate all’animo di queste comunità. Il cavallo è dunque parte integrante della storia e della cultura sarda e non deve stupire che da questa tradizione abbia preso piede uno dei più grandi progetti di sviluppo del turismo equestre a livello isolano e nazionale: il progetto Horse Country.

I promotori del progetto appena citato erano tre soggetti pubblici, i comuni di Sedilo, Arborea e Santu Lussurgiu, e due privati, la Thalasai srl e la società del Centro Vacanze Ala Birdi di Arborea, che, per l’occasione, nel 1999 avevano costituito un consorzio. L’idea originaria era quella di creare delle ippovie, che col tempo si sarebbero estese dalla costa occidentale a quella orientale dell’isola, lungo le quali inserire dei punti di ristoro e/o pernottamento e strutture di servizi turistici complementari che arricchissero l’offerta e la rendessero variegata, come, ad esempio, centri per le escursioni, musei, parchi archeologici, ecc. Il progetto, giudicato molto interessante per la valorizzazione e per lo sviluppo turistico delle aree coinvolte e considerato un’opportunità significativa di destagionalizzazione e

1 “S’Árdia di Sedilo è una corsa sfrenata di cavalieri, effettuata ai primi di luglio in occasione della festa di San Costantino nel suo santuario di campagna. La corsa non è altro che una prova di abilità, di valentia e anche di temerarietà…”. Fonte: (http://www.pittau.it/Sardo/ardia.html)

L’Ardia rappresenta ormai per la Sardegna una delle sagre più importanti e interessanti, in grado di richiamare a sé migliaia di persone, compresi i pellegrini che arrivano a piedi anche da molto lontano, dopo giorni e notti di cammino attraverso i campi e vengono ospitati in sos muristenes. Tra due ali di folla, i cavalieri sedilesi, animati da un’inarrestabile istinto di temerarietà, sfidano il pericolo sempre in agguato, dall’inizio fino al termine della corsa. È questo, forse più di tutto, a renderla affascinante, coinvolgente e attrattiva da un punto di vista turistico, accanto all’insieme di riti ed usanze e ad un sentimento di forte coinvolgimento umano che l’accompagnano.

La corsa, che in sé non supera i tre minuti complessivi, si svolge la sera del 6 e si ripete alle prime luci dell’alba il 7 luglio di ogni anno nel Santuario di San Costantino, a pochi passi dal centro abitato, ma la sua preparazione dura un anno intero.

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Le “Corse delle Pariglie” sono delle spettacolari acrobazie tra due o più cavalieri che vengono effettuate a cavallo e, a seconda della bravura dei fantini, a velocità sostenuta.

“Cursa a sa pudda” è un’espressione sarda che letteralmente significa “Corsa alla gallina”; i cavalieri, travestiti o mascherati corrono veloci in direzione di una schiera di galline morte (o di stoffa) appese a testa in basso ad una corda con l’obiettivo di staccare con la mano il collo di una gallina.

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capillarizzazione dell’offerta per la Sardegna, veniva approvato dalla Regione Autonoma della Sardegna ed inserito nel Piano Integrato d’Area “Horse Country, vacanze a cavallo” nello stesso anno. I contributi regionali stanziati per gli investimenti accordati all’intero Piano Integrato d’Area, ammontavano a circa 21 miliardi delle vecchie lire e sarebbero stati spesi negli anni successivi con lo scopo di mettere a disposizione un’offerta turistica variegata che aveva come volano principale il cavallo.

Questi contributi sono stati spartiti tra i vari soggetti secondo quanto richiesto al momento della presentazione del progetto, ma, a differenza degli altri consorziati, la Thalasai srl ha dovuto percorrere un cammino più lungo e tortuoso per ottenere tutti i permessi e le risorse finanziarie; solo nel maggio 2014 l’iter burocratico è arrivato a conclusione con il conseguente sblocco del primo finanziamento.

Fig. 1.1. Foto aerea dell’area in oggetto. La zona evidenziata in rosso è quella su cui sorgerà il corpo centrale del complesso.

La zona individuata nel 1999 dai soci Thalasai per la costruzione della struttura è quella evidenziata nella foto soprastante, che le consentirà di

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trovarsi a circa 500 metri in linea d’aria dalla sponda occidentale di uno dei bacini artificiali più grandi d’Italia, su una superficie di 110.000 mq e qualificata come area SIC3, poco distante dal centro abitato di Sedilo ed agevolmente accessibile grazie alla prossimità di una delle due arterie principali del traffico isolano.

Il progetto edilizio iniziale prevedeva la costruzione di:

- un albergo di 24 stanze per 72 posti letto complessivi - un ristorante-pizzeria con capienza fino a 400 posti - un bar a servizio del ristorante e dell’albergo

- una sala polifunzionale di circa 400 mq da utilizzare per conferenze, mostre, dancing ed eventi

- una piccola piscina adiacente al ristorante - una piscina di circa 250 metri cubi.

Accanto a queste strutture era previsto il centro ippico composto da: - campo di allenamento di circa 3200 mq

- scuderia comprendente 30 box per i cavalli - tondino per l’addestramento

- giostra per l’allenamento dei cavalli - area paddock di circa 500 mq

- una struttura per il deposito del fieno e delle attrezzature - un’abitazione privata per il custode del complesso.

Il protrarsi, oltre ogni realistica previsione, del periodo destinato all’approvazione del progetto, all’ottenimento dei permessi per costruire e all’erogazione dei finanziamenti ha fatto sì che molte delle condizioni iniziali cambiassero o venissero meno.

3 L’area SIC (Sito d’Interese Comunitario) ITB031104 della Media Valle del Tirso e Altopiano di Abbasanta-Rio Siddu, è stata riconosciuta dalla Regione Sardegna nell’ambito del Progetto BioItaly-Rete Europea Natura 2000, in applicazione della Direttiva Habitat 92/43/CEE per la conservazione della biodiversità e la tutela delle specie e degli habitat naturali d’interesse comunitario. L’obiettivo principale perseguito dai promotori con l’individuazione di questi siti è quello della valorizzazione dei piccoli territori comunali che li compongono, ricchi di testimonianze archeologiche, architettoniche, storiche e culturali, di tradizioni popolari ed enogastronomiche peculiari.

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Il passaggio dalla lira all’euro e l’aumento dei prezzi delle materie prime ha costretto a modificare i contenuti del progetto edilizio eliminando alcune opere, come la sala polifunzionale, la struttura per il deposito e l’abitazione del guardiano. E’ stato, inoltre, ridimensionato l’albergo portandolo a 10 camere e la scuderia, che ora prevede 18 box.

Un altro importante cambiamento registrato è quello legato al mercato turistico, e alle nuove tendenze. Nelle pagine seguenti si illustreranno i risultati delle ricerche condotte in merito, che hanno portato alla definizione delle nuove strategie, sostanzialmente diverse rispetto a quelle previste nel progetto iniziale.

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2. L’EVOLUZIONE DEL TURISTA – IL TURISTA 2.0

Negli ultimi decenni si è assistito ad un forte cambiamento riguardante il comportamento, la motivazione e la modalità con cui i turisti pianificano, prenotano e, soprattutto, vivono il viaggio. Esso è dovuto anche all’avvento del web 2.0.

In particolare, è avvenuto un passaggio da turismo di massa a turismo basato sull’esperienza, caratterizzato da un maggior individualismo e da una maggiore consapevolezza da parte dei turisti. Con l’espressione ‘economia dell’esperienza’ si intende un’economia in cui ciò che viene venduto non è più un insieme di molteplici servizi turistici (economia dei servizi), ma un unico prodotto in grado di permettere al turista di effettuare un’esperienza di viaggio unica. Egli preferisce infatti scegliere viaggi specifici e tematici che lo coinvolgano piuttosto che una destinazione. Il web svolge in questo campo il ruolo di aggregatore, permette cioè di ricondurre i servizi venduti da operatori diversi ad un solo pacchetto, che può essere costruito direttamente dal cliente secondo le sue personali esigenze. L’esperienza inoltre non è costituita solo da elementi tangibili, ma soprattutto da elementi intangibili che appartengono strettamente alla sfera personale del turista, quali la sua percezione nei confronti di ciò che vede, l’influenza dei suoi viaggi passati nella valutazione di quelli attuali e le aspettative maturate nella mente antecedentemente al viaggio.

La parola chiave che meglio rappresenta l’evoluzione generata dal web 2.0 è interazione. La rete si è trasformata infatti in uno dei principali canali di comunicazione e scambio di informazioni, passando da un rapporto uno a molti ad un rapporto molti a molti. Il passaparola elettronico è ai primi posti tra i canali di comunicazione che influenzano la scelta del consumatore. La compagnia Traveltport, che offre piattaforme B2B per le imprese turistiche, ha effettuato una ricerca sui nuovi turisti leisure, dalla quale emerge che la propensione all’utilizzo del web come strumento di interazione con altri utenti,

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ed in particolare lo sfruttamento dei social network, varia in base all’età degli utenti. Quest’ultimi vengono divisi in tre fasce d’età: i Digital Natives (<35 anni), i Digital Immigrants (età compresa tra i 35 ed i 45 anni) e coloro che hanno più di 45 anni. Dall’inchiesta si evince che il 73% dei Digital Natives è propenso all’utilizzo dei social per la condivisione o la ricerca di informazioni riguardanti la loro vacanza ma il dato si abbassa a 55% per i Digital Immigrants e diminuisce ulteriormente a 36% se si parla di over 45.4 I nuovi turisti vogliono essere coinvolti, poter partecipare e condividere le loro esperienze in tempo reale. Lo dimostra la forte crescita di utenti negli ultimi cinque anni in tutti i principali social network (Facebook, Twitter, Google+, LinkedIn ecc.). Il travel 2.0 risulta caratterizzato da un forte approccio bottom up dove gli User Generated Content la fanno da padrone. Il cambiamento in questo caso oltre che tecnologico è anche sociologico: le persone hanno inserito le community virtuali tra i gruppi di riferimento capaci di influenzare il loro modo di agire e attribuiscono loro maggiore affidabilità rispetto al sito web di un’impresa. A dimostrazione di ciò si può far riferimento al fatto che i blogger, ovvero coloro che gestiscono un blog pubblicando online pensieri riguardo tematiche specifiche, sono diventati sempre più opinion leader capaci di influenzare positivamente o negativamente la scelta di un consumatore. I turisti inoltre cercano, attraverso questi canali interattivi, di vivere una pre-esperienza di viaggio, cioè di effettuare un viaggio virtuale prima della partenza reale, così da poter ridurre il rischio dovuto all’incertezza. Per questo motivo, oltre ai social network, ai blog e alle community, sono fondamentali anche gli strumenti multimediali definiti multimedia file sharing, delle pagine web dove condividere e consultare non solo opinioni ma soprattutto foto e video. L’arricchimento del sito aziendale con questi contenuti rende l’utilizzo del web stesso un’esperienza, poiché stimola sia l’aspetto emotivo dell’utente sia la creazione di un’immagine mentale del prodotto venduto. Gli esempi più conosciuti sono Youtube per la condivisione di video e Flickr per le foto. Il numero di turisti leisure che

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Fonte: http://www.travelport.com/~/media/Corporate/Whitepapers/X-%20ServicingtheDigitalLeisureTraveler.ashx

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ricercano video online riguardanti viaggi e vacanze, secondo il Report di Google 20135, è in crescita del +6% rispetto al 2012 e la visione avviene, per la maggior parte, nelle prime fasi del processo decisionale, costituite principalmente da accumulo di informazioni ed apprendimento. Allo stesso tempo, aumenta il numero di persone che riprendono e condividono le loro vacanze con gli altri utenti.

Un ulteriore mezzo apprezzato dai turisti, che permette loro di essere maggiormente indipendenti nell’organizzazione del viaggio, sono i web GIS ovvero sistemi informativi geografici e cartografici che offrono all’utente mappe multimediali su cui costruire da soli un itinerario ed avere ben chiara la localizzazione dei punti di interesse. Le mappe interattive inoltre sono molto utili anche per quanto riguarda le informazioni in tempo reale sul traffico e gli spostamenti. Ricordiamo, riguardo a questa tematica, il successo di Google Street View, che permette di passeggiare virtualmente per tutte le strade del mondo, e Google Art Project, che permette l’accesso virtuale ad importanti musei, come il Louvre o gli Uffizi. Non va trascurato, infatti, come internet abbia ampliato la diffusione della cultura nella popolazione, permettendo ad un numero sempre maggiore di utenti di accedervi restando comodamente a casa. Oggi si sta affermando una vera e propria ‘cultura digitale’ che accorcia la catena distributiva dei prodotti culturali e ne semplifica l’accesso da parte degli interessati. Si stanno diffondendo nell’ambito dei beni culturali sempre più forme di distribuzione e comunicazione ‘below the line’ (ovvero a basso costo), fondate anche su attività promozionali legate ai social media oppure al ‘guerrilla marketing’, il quale a sua volta è in grado di generare una forte condivisione tra gli utenti; queste forme di comunicazione sono strettamente correlate al passaparola e sono le persone stesse che diffondono la cultura. Ciò è andato a sostituire i vecchi sistemi ‘above the line’, ovvero campagne promozionali molto costose nelle quali la pubblicità avveniva su tv, radio o stampa. I social network infatti, in particolare Facebook, sono diventati uno degli strumenti principali utilizzati dagli utenti per raccogliere e condividere informazioni su arte e cultura,

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secondo solo a Google ed ai motori di ricerca.

Multicanalità. È evidente che anche la modalità di accesso alle informazioni

sulla rete si è radicalmente modificata negli ultimissimi anni. Gli utenti non sfruttano soltanto il desktop ma accedono al web per mezzo di canali differenti. I devices di ultima generazione come gli smartphone o i tablet diventano strumenti sempre più preferiti dagli utenti sia prima che durante il viaggio. I dispositivi mobili hanno principalmente 4 funzioni:

 Ricerca di informazioni

 Mobile Marketing (gli utenti ricevono per mezzo delle applicazioni le notifiche da parte delle aziende che rimandano a promozioni in tempo reale)

 Servizi di localizzazione (grazie ai sistemi web GIS di cui si è parlato in precedenza)

 Mobile Commerce (permette agli utenti di effettuare acquisti di prodotti online anche tramite il cellulare; inoltre, permette anche di effettuare direttamente i pagamenti).

Il grande successo del settore mobile è dovuto in parte anche alla nuova modalità di interazione tra l’uomo e lo strumento digitale. La presenza di un display più ampio e la possibilità di toccare lo schermo ha reso l’utilizzo di questi device più semplice ed intuitivo. Per questo motivo la navigazione su internet è facilitata ed il trend delle connessioni tramite mobile è in forte crescita. L’elemento chiave è quindi l’usabilità che consiste non solo nella facilità d’uso del dispositivo ma dipende anche dall’ottimizzazione dei siti web per il maggior numero possibile di dispositivi.

Già nel 2013 Google affermava che erano poche le attività correlate al settore turistico che gli utenti svolgono su un singolo dispositivo. Oggi le attività legate ad un’esperienza di viaggio vengono svolte su più canali contemporaneamente. Si tratta di una logica multicanale secondo cui le persone accedono ad internet con qualunque mezzo ed in qualunque momento della giornata, richiedendo una soluzione rapida alle loro esigenze.

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3. IL TURISMO – NUOVI TRENDS

Abbiamo quindi visto come l’analisi della domanda sia una fase fondamentale della pianificazione aziendale, che permette di conoscere come i potenziali clienti agiscono e cosa maggiormente richiedono all’offerta. Si è riscontrato che oggi i turisti vogliono, sempre più, svolgere un ruolo attivo, tentando di evitare le proposte standardizzate; si nota, inoltre, un atteggiamento più critico ed una maggiore sensibilità da parte dei consumatori nei confronti della questione ambientale. Secondo il pensiero di Asterio Savelli, professore di sociologia all’università di Bologna, è in atto un cambiamento nella società in base al quale si deteriora <<quel bisogno di appartenenza dell’individuo alla società>> tipico del turismo di massa degli anni ‘50-60 del Novecento e, al contrario, nell’ambito del tempo libero aumenta la ricerca di un maggiore <<spazio di autonomia>>, non dominato da norme sociali.

È evidente dalle statistiche che vi sono dei nuovi megatrends a livello globale che vanno osservati. In particolare vi sono tre tipologie di turismo che risultano in forte crescita: il turismo green, il turismo accessibile e il turismo silver age.

Turismo green

E’ una forma di turismo molto attento alle problematiche ambientali, alla ricerca di un contatto autentico con la natura e con le culture autoctone e che cerca di minimizzare il più possibile l’impatto negativo del turismo sulle comunità locali. Preferisce in genere ambienti naturali ed incontaminati evitando zone ad alta concentrazione turistica. All’interno di questo comparto rientrano coloro che svolgono un turismo sostenibile e legato alla natura. Possiamo in esso includere il turismo equestre e il turismo sportivo. Per quanto riguarda le diverse tipologie turistiche strettamente legate alla natura

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e allo sport, i dati della Coldiretti6 sono promettenti: nel 2013, infatti, in Italia è stato registrato un giro d’affari di circa 12 miliardi di euro con un aumento delle presenze in parchi, oasi, riserve ed aree verdi anche negli anni della crisi, in controtendenza rispetto alle vacanze tradizionali. La Coldiretti rileva inoltre che, secondo Ecotur, a spingere un numero maggiore di turisti verso la natura contribuisce in maniera rilevante la tendenza al turismo attivo, che si fonda sulle attività sportive come trekking, mountain bike, birdwatching, sci, equitazione, climbing (47%) e in secondo luogo sul relax (20%), ma sono fattori di rilievo anche l'enogastronomia (15%) e la riscoperta delle tradizioni (10%). Per quanto riguarda il settore enogastronomico, afferma la Coldiretti: “L'Italia detiene la leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con 262 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.698 specialita' tradizionali censite dalle regioni. Un patrimonio particolarmente apprezzato dai turisti italiani ma anche stranieri la cui presenza per la prima volta nel 2013 ha raggiunto il 40,2% del totale nell'eco-turismo (era il 38% l'anno precedente).”

Considerando i dati e le tendenze del turismo enogastronomico e, più in generale, di quello ecologico, la scelta fatta nel costituire un’offerta eterogenea ed articolata ha ottime probabilità di successo. Attraverso la valorizzazione di molteplici aspetti del territorio e delle risorse umane presenti, si può infatti conquistare un numero maggiore di clienti.

Turismo accessibile e silver age

Un tema che sta assumendo sempre maggior rilievo anche nell’ambito turistico è quello dell’accessibilità. Oggi il turismo accessibile si rivela una buona carta da giocare per una maggiore competitività.

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Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/natura/2014/05/11/leco-turismo-piace-in-aumento-visite-a-parchi-e-oasi_fa46b833-258b-453d-9ff4-e08d2716e9cd.html

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“Il turismo accessibile rappresenta un bacino di utenza ampio ed in costante crescita”7

; ad affermarlo è il Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Francesca Barracciu, durante la Conferenza UNWTO sul turismo accessibile in Europa, tenutasi a San Marino il 19 novembre 2014. Meritevole di attenzione risulta, pertanto, l’offerta turistica che si rivolge alle persone diversamente abili e, più in generale, a coloro che presentano una qualsiasi difficoltà motoria, come gli anziani o le persone che si servono di ausili per la deambulazione. In questa categoria vengono spesso incluse anche le famiglie con bambini piccoli al seguito. Secondo le stime dell’ONU, nel mondo si contano circa 650 milioni di soggetti diversamente abili, e, se si considerano anche i loro familiari, si arriva ad un totale di circa 2 miliardi di persone direttamente interessate da questo fenomeno8.

A confermare la rilevanza di questo comparto è il Presidente di Village for all-V4A®9, Roberto Vitali, che fornisce dei dati aggiornati al 201410. Secondo le indagini della Commissione Europea, farebbero parte del mercato del turismo accessibile circa 127 milioni di persone in Europa, per un potenziale economico di circa 90 miliardi di euro, e circa 4 milioni in Italia, che potrebbero generare un indotto di circa 5,6 miliardi di euro. Se si considera, inoltre, l’alto tasso di invecchiamento della popolazione europea per gli anni a venire (negli ultimi anni la popolazione over 65 cresce in media dell’1,98% annuo11), lo sviluppo di un’offerta adeguata e di qualità in grado di soddisfare i molteplici e specifici bisogni di questi turisti potrebbe rivelarsi una fonte importante di ricchezza per gli operatori del settore.

Da uno studio della Commissione Europea emerge che tra il 2011 e il 2020, la domanda del turismo accessibile, comprendente sia le persone 7 Fonte: http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_475975267.html 8 Fonte: http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/tourism/accessibility/index_it.htm 9

Marchio Qualità Internazionale Ospitalità Accessibile riconosciuto anche dall’OMT (www.villageforall.net)

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Fonte: Intervista pubblicata il 9 aprile 2014 (http://www.youtube.com/watch?v=d04ggY7xVOE) 11

Fonte: “Economic impact and travel patterns of accessible tourism in Europe” (http://ec.europa.eu/growth/sectors/tourism/offer/accessible/index_en.htm)

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diversamente abili che gli anziani over 65, crescerà nell’Unione Europea dell’1,64% annuo, fino ad arrivare nel 2020 a 861,9 milioni di viaggi, di cui il 39,8% riguarderanno i soggetti diversamente abili ed il restante 60,2% gli over 65.12 Queste cifre rivelano un enorme potenziale economico del settore, che attualmente rimane in gran parte sottoutilizzato.

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4. ANALISI DEL TURISMO GLOBALE – FOCUS SUL

TURISMO IN ITALIA E IN SARDEGNA

Il turismo è un fenomeno in continua crescita a livello globale; a mostrarlo sono le statistiche del UNWTO, che dal 2005 ad oggi registrano una crescita media annuale degli arrivi del 3,8%. Nei primi 8 mesi del 2014 sono stati 781 milioni gli arrivi internazionali, con un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2013 ed un’alta concentrazione nei mesi di giugno, luglio ed agosto, che rappresentano solitamente circa un terzo del totale degli arrivi annuali. La regione che presenta una crescita maggiore è quella delle Americhe (+8%), seguita dall’Asia e Pacifico (+5%) e dall’Europa (+4%).13

ARRIVI TURISTICI INTERNAZIONALI 2013 NEL MONDO

Europa, 52%

Asia e Pacifico, 23%

America, 16%

Africa, 5%

Medio Oriente, 4%

Tab. 4.1. Arrivi turistici internazionali 2013 nel mondo14

Quest’ultima, secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, continua ad affermarsi come la destinazione più visitata, con un totale di 566,3 milioni di

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Fonte: http://media.unwto.org/press-release/2014-10-30/international-tourism-shows-continued-strength

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arrivi nel 2013, corrispondenti al 52% del totale mondiale. Nel contesto internazionale l’Italia si colloca nello stesso anno al 5° posto per gli arrivi internazionali e al 6° per gli introiti valutari, registrando una crescita in entrambi i casi rispetto agli anni precedenti.

Turismo in Italia

Per quanto riguarda il mercato turistico in Italia, dagli studi Istat emerge che il numero degli arrivi di turisti internazionali per il 2013 è aumentato del 3,1% rispetto al 2012, raggiungendo la quota di 50,3 milioni e le presenze sono state pari a 184,8 milioni, mostrando una crescita del 2,3%. Nel grafico si riportano le principali nazioni di provenienza e le rispettive percentuali sul totale degli arrivi.

Tab. 4.2. Elaborazione personale su dati Istat

I dati complessivi degli stranieri in riferimento al 201315 sono stati poi ripartiti secondo le differenti tipologie di località visitate, facendo emergere che le località lacuali si trovano al terzo posto nelle loro preferenze (dopo le città di 15 Fonte: http://www.enit.it/en/studies-and-research.html 20,1% 9% 7,7% 5,9% 4,6% 4,2% 48,50%

ARRIVI INTERNAZIONALI IN ITALIA

ANNO 2013

Germania Stati Uniti Francia Regno Unito Svizzera Austria Altre nazioni

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interesse storico ed artistico e le località marine), con 4,5 milioni di arrivi e 22,9 milioni di presenze nel 2013. Queste cifre, assieme a quelle relative alle località collinari e di interesse vario (2,1 milioni di arrivi e 9,2 milioni di presenze nel 2013), formano una fetta interessante del mercato di riferimento al quale il progetto Active Hotel Thalasai può rivolgersi, soprattutto considerando il fatto che la permanenza media di tali turisti è di 4-5 giorni. Un altro importante dato da considerare nell’analisi è quello relativo alla spesa dei turisti stranieri, che in Italia nel 2013 si aggira attorno ai 103 € giornalieri procapite, per un apporto complessivo di circa 33.064 milioni di euro.

Turismo in Sardegna

Per ciò che concerne il movimento turistico sardo, le statistiche della Regione Autonoma della Sardegna rivelano che il 2013 è stato un anno di ripresa e ripartenza, conclusosi con un incremento delle presenze del +13% rispetto al 2012, per un totale di 10 milioni e 850 mila. Gli arrivi totali sono stati all’incirca 2 milioni e 100 mila16

, di cui 1.002.046 riguardano i flussi turistici stranieri17. Questi ultimi, con 4.908.201 presenze ed una spesa totale di 584 milioni di euro, producono un ammontare della spesa giornaliera procapite di 119 euro, rappresentando così un’importante risorsa per l’economia turistica sarda.

MERCATO STRANIERO IN SARDEGNA – ANNO 2013

ARRIVI 1.002.046

PRESENZE 4.908.201

SPESA TOTALE 584.000.000 €

SPESA GIORNALIERA PROCAPITE 119€

Tab. 4.3. Elaborazione personale su dati della Regione Sardegna

16

Fonte: http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=248299&v=2&c=3691&t=1 17

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Nonostante i flussi italiani rappresentino tuttora la maggioranza di arrivi e presenze (la Lombardia si conferma il primo mercato con 1 milione e mezzo di presenze seguito da quello interno e da Lazio, Piemonte e Toscana), il mercato straniero è in costante ascesa, con un incremento del +20% di presenze rispetto al 2012, ed è quello che potrebbe offrire maggiori opportunità di sviluppo in un’ottica di destagionalizzazione e delocalizzazione del turismo sardo. Tra i turisti stranieri, sono i tedeschi i primi a preferire la Sardegna per le loro vacanze con un milione e 273 mila presenze, ai quali seguono i francesi con 925 mila presenze e gli svizzeri con 550 mila, entrambi in crescita del 25% rispetto al 2012. Anche il mercato russo ha mostrato una forte crescita (+51%) con 227 mila presenze.

Questi dati continuano a registrare degli aumenti anche nei primi dieci mesi del 2014, nei quali si vedono emergere altri due mercati esteri con delle cifre interessanti. Le variazioni considerate nella tabella seguente sono calcolate prendendo in considerazione lo stesso periodo del 2013.

PRESENZE GEN-OTT 2014 VARIAZIONE %

GERMANIA 1.405.660 +14,7

FRANCIA 929.844 +3,97

SVIZZERA 639.696 +15%

REGNO UNITO 360.340 +5,75%

SPAGNA 270.841 +46,05%

Tab. 4.4. Elaborazione personale su dati della Regione Sardegna18

Il dato sorprendente riguarda la Spagna, che mostra una crescita inaudita e inaspettata in termini di presenze, da preservare e incrementare con le dovute strategie nei prossimi anni. I tedeschi, con 242.976 arrivi (+7,83% rispetto al 2013), si confermano coloro che soggiornano più a lungo sull’isola,

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23

con una media di 6 notti; considerato che la struttura, non essendo posizionata nelle immediate vicinanze di un porto o di un aeroporto, potrebbe risultare poco appetibile ai turisti degli short-break e che una buona percentuale della domanda tedesca si orienta verso il turismo attivo e sportivo, legato alla natura ed alla sostenibilità19, la Germania rappresenterà uno dei bersagli principali del progetto in questione.

Secondo gli studi regionali, i turisti italiani sarebbero principalmente orientati verso il prodotto marino-balneare e si concentrerebbero nei mesi estivi, mentre gli stranieri sarebbero fortemente attratti anche da altri prodotti, come quello attivo-sportivo, culturale-religioso ed enogastronomico, e si distribuirebbero maggiormente nel tempo e sul territorio20.

In particolare, per quanto riguarda il tema della destagionalizzazione, i dati che si riferiscono ai primi dieci mesi del 201421 riempiono di ottimismo: rispetto agli stessi periodi del 2013, infatti, gli arrivi presentano degli incrementi importanti a gennaio (+33%), ad aprile (+23%) e a febbraio (+17%) e le presenze negli stessi mesi registrano rispettivamente un incremento del +27%, +17% e +16%. 19 Fonti: http://www.piueconomia.it/news/turismo-raddoppiano-i-tedeschi-che-sceglieranno-litalia-nel-prossimo-triennio-attrezziamoci e http://www.fur.de/fileadmin/user_upload/RA_2013/ITB/RA2013_ITB_Erste_Ergebnisse_DE.pdf 20 Fonte:http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=248299&v=2&c=3691&t=1 21 Fonte: http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=270746&v=2&c=3692&t=1

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5. ANALISI DELLA CONCORRENZA

Per poter meglio definire le nuove strategie aziendali, le caratteristiche dei servizi offerti ed in particolare dei loro prezzi di vendita, è stata effettuata un’analisi delle imprese turistiche della zona, le cui caratteristiche e servizi risultano simili a quelli dell’Active Hotel Thalasai. In aggiunta, sono state raccolte delle informazioni anche su quelle imprese, presenti nel comune di Sedilo e nei territori vicini, che offrono servizi singoli di ristorazione, equitazione, pernottamento ed escursioni e rappresentano, pertanto, dei competitors da tenere in considerazione. Come già accennato in premessa, i comuni del Centro Sardegna non risultano ancora sviluppati dal punto di vista turistico e le due strutture che abbiamo scelto come comparable sono localizzate nel raggio di circa 60 km dal Thalasai, sono legate al turismo equestre e, soprattutto, nel 1999 non esitevano ancora.

La loro analisi ha contribuito in modo sostanziale alla trasformazione del progetto iniziale in quello attuale.

Le strutture sono:

- il Country Hotel Mandraedera, nel territorio di Abbasanta

- l’Horse Country Resort, Congress & SPA, che si trova ad Arborea. Il Country Hotel Mandraedera22 è una struttura situata a circa 20 km di distanza da Sedilo, immersa nel verde delle campagne di Abbasanta e poco distante dalla S.S.131. Si rivolge al mercato del turismo equestre e rurale, sia nazionale che internazionale. L’hotel è composto da 4 camere e 8 suite, che insieme possono accogliere fino a 35 ospiti, una sala ristorante in grado di ospitare un massimo di 35 persone e una sala meeting che può essere adibita a saletta riunioni e raccoglie fino a 12 persone. Un ampio giardino unisce i diversi edifici e li collega ad una piscina semicoperta, annessa ad un solarium e ad una vasca riscaldata. La scuderia è formata da 10 box e i

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cavalli presenti sono 20 in totale. Oltre alle lezioni di equitazione per i principianti, vengono svolte per i cavalieri più esperti attività di salto a ostacoli, dressage ed endurance. È inoltre offerta una vasta gamma di escursioni, sia nei dintorni che sulla costa. La struttura è aperta da aprile ad ottobre; per quanto riguarda i prezzi medi dei servizi per persona, quelli proposti vengono riportati nella tabella seguente.

SERVIZI OFFERTI

PREZZI

pernottamento (include la prima colazione) 66€ ristorazione (il servizio viene effettuato per i

clienti che pernottano e il pasto prevede un antipasto, un primo, un secondo e il dessert e non include le bevande)

20€

lezione di equitazione (il servizio è aperto

anche agli esterni ed il prezzo è unico per tutte le attività)

38€/45 min. (individuale) 19€/45 min. (collettiva)

escursioni guidate 38€/90 minuti banchetti (max 30 persone)

Pasto comprendente: aperitivo, 3 antipasti, 2 primi piatti, 2 secondi piatti, sorbetto, 2 contorni, formaggio, dessert, bevande, caffè e digestivo

65€

noleggio sala per riunioni (max 12 persone) 25€/h

La struttura lavora anche con il mercato sardo e italiano, ma prevalentemente con quello straniero, che negli ultimi anni ha registrato un aumento. I turisti che si recano al Country Hotel Mandraedera provengono nella maggior parte dei casi dalla Germania e dal Regno Unito, ma gli arrivi riguardano anche gli olandesi, i belgi, gli svedesi e i francesi. Le modalità di viaggio più ricorrenti sono quelle in famiglia e in coppia. Il personale è specializzato nel campo dell’equitazione e tutti i dipendenti hanno una buona conoscenza della lingua inglese.

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Per l’Active Hotel Thalasai questa struttura rappresenta il concorrente più vicino. Da oltre dieci anni opera sul mercato del turismo equestre e rurale con discreto successo e propone un’offerta limitata di servizi e di livello qualitativo medio. Non ha mai investito in comunicazione né puntato su una diversificazione dell’offerta.

L’Horse Country Resort, Congress & SPA di Arborea23

è un complesso nato in seguito all’approvazione del progetto regionale Horse Country del quale si è parlato all’inizio. La società che attualmente dirige e coordina la sua attività è la Ala Birdi srl, che assieme alla Thalasai srl e ai comuni di Sedilo, Arborea e Santu Lussurgiu, diede vita al progetto regionale alla fine degli anni ’90. Il resort, classificato come struttura alberghiera 4 stelle, è sorto nei primi anni del 2000 e si è sviluppato sull’esperienza alberghiera del Centro Vacanze Ala Birdi, il centro turistico che dagli anni ’70 si è fatto promotore dello sviluppo del turismo equestre nella provincia di Oristano. Durante questi anni il resort si è affermato come punto di riferimento dell’equitazione in Sardegna con proposte ed eventi che hanno coinvolto sia il mondo sportivo che quello amatoriale dei semplici curiosi ed amanti del cavallo. La vision perseguita prende vita dal desiderio di fare dell’equitazione una pratica diffusa e di dare la possibilità a chiunque di vivere l’emozione di avere un cavallo a completa disposizione, pur non possedendolo. La realtà turistica creatasi è oggi tra le più grandi e complete d’Europa; il complesso, aperto da marzo ad ottobre e dotato di circa 1000 posti letto, di un centro equestre con maneggio coperto, campi di gara e strutture per la monta western e all’inglese, nonché di un centro congressi, un centro benessere specializzato in talassoterapia, due piscine, un campo da tennis e uno polivalente e diversi bar e ristoranti, è situato in un’area di circa 23 ettari a poche centinaia di metri dal mare.

I servizi proposti sono:

- pernottamento (285 camere e 58 villini)

- ristorazione (cucina sarda, italiana e internazionale)

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27

- equitazione (monta inglese e western, ippoterapia, salto ad ostacoli, dressage, volteggio, endurance)

- passeggiate ed escursioni a cavallo - horse caring (pensione e cura del cavallo)

- horse sharing (possibilità di adottare un cavallo per dieci anni) - concorsi ippici

- corsi formativi

- noleggio sale congressi (la più capiente è di 1000 posti) - centro benessere e SPA

- piscina

- tennis/calcetto - villaggio western

- animazione (con mini club e junior club) - area giochi per bambini

- spiaggia attrezzata (noleggio gommoni e pedalò e possibilità di svolgere attività sportive sull’acqua)

- cerimonie e banchetti (fino a 500 persone) - organizzazione eventi e catering

- team building.

Tra questi, vengono presi in considerazione quelli che verranno proposti anche dall’Active Hotel Thalasai, assieme ai relativi prezzi medi per persona, che vengono riportati di seguito.

SERVIZI OFFERTI

PREZZI

pernottamento (include la prima colazione) 40€ ristorazione (buffet, bevande escluse) 22€

lezione di equitazione 35€ (individuale)

20€ (collettiva)

escursioni guidate a cavallo 18€/h

horse caring 280€/mese

noleggio sala per eventi 30€/h cerimonie e banchetti (pasto comprendente: 60€

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aperitivo, 4 antipasti, 3 primi (due di terra e uno di mare), 3 secondi (due di terra e uno di mare), sorbetto, 2 contorni, formaggio, dessert, bevande (escluso il vino)

In questo caso, con riferimento al turismo equestre, il competitor risulta al di sopra delle possibilità del Thalasai per struttura, comunicazione, radicamento nel territorio, età di operatività e ventaglio di offerte proposte.

Altre imprese di servizi concorrenti

Per avere un quadro più chiaro e completo della concorrenza, sono state raccolte anche le informazioni principali dei B&B, degli hotel, dei ristoranti/pizzerie della zona, dei maneggi che offrono lezioni di equitazione ed escursioni ubicati a Sedilo e nei territori circostanti in un raggio di 40 km ed infine sono state considerate le imprese che offrono il servizio piscina e noleggio biciclette e sale per eventi.

Per quanto riguarda il servizio di pernottamento, i prezzi medi effettuati dai B&B e dai piccoli hotel dei paesi circostanti si aggirano attorno ai 30 euro e comprendono anche la prima colazione. Si tratta di strutture che offrono solamente questo servizio o, eventualmente, nel caso di piccole strutture alberghiere, anche i servizi piscina e ristorante.

Il servizio ristorazione presenta numerosi concorrenti nella zona. I prezzi sono stati raccolti analizzando 10 ristoranti, due dei quali si trovano in una location suggestiva sulle sponde del lago e sono stati calcolati prendendo in considerazione un menù di terra composto da un antipasto, un primo, un secondo, il dessert, l’acqua e il coperto. Il prezzo medio scaturito da quest’analisi è pari a 30 euro.

Per ciò che concerne la ristorazione per i banchetti nuziali, si è provveduto a richiedere dei preventivi alle 7 strutture scelte più di frequente dalle coppie

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29

della zona negli ultimi anni e che hanno una capienza che va dai 250 ai 500 posti a sedere. Il prezzo è stato calcolato sulla base di un menù tipo; il pranzo nuziale per il quale è stato richiesto il preventivo comprende: aperitivo, 4 antipasti, 3 primi (due di terra e uno di mare), 3 secondi (due di terra e uno di mare), sorbetto, 2 contorni, formaggio, dessert, bevande (escluso il vino). Tutti i preventivi si aggirano attorno ai 50-55 euro.

Per effettuare l’analisi sui competitors che offrono il servizio di equitazione, sono state prese in considerazione 7 strutture: il centro ippico che si trova nel paese di Sedilo e altri quattro maneggi presenti in un raggio di 20 km. Infine, sono stati presi come riferimento anche due centri ippici che distano dalla struttura circa 40 km e si trovano a Nuoro e Oristano. Ad ognuna di esse è stato chiesto l’elenco dei servizi offerti e i relativi prezzi; i prezzi medi calcolati vengono schematizzati di seguito:

ATTIVITA’ SVOLTE

PREZZI

Lezioni individuali 40€

Lezioni collettive 25€

Lezione individuale di ippoterapia 50€

Doma 20€/h

Corsi bisettimanali individuali 220€/mese Corsi bisettimanali collettivi 120€/mese

Horsecaring 285€/mese

Escursione guidata a cavallo 20€/h

Come si vede, alcune di queste strutture prevedono tra le loro attività anche le escursioni guidate, il cui prezzo medio è pari a 20€/h per persona. All’analisi dei concorrenti di escursioni guidate a cavallo si è aggiunta quella delle imprese ed associazioni concorrenti che effettuano escursioni a piedi e in bici. Il prezzo di un’escursione guidata a piedi o in bici attraverso un itinerario campestre dipende strettamente dalla cifra richiesta dalla guida. Le guide intervistate, specializzate in percorsi archeologici nella zona, in media

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30

richiedono 25€/h. In ultimo, si è dato uno sguardo generale ai prezzi di alcune aziende (della zona e non) che offrono i servizi di affitto delle sale meeting, noleggio biciclette e piscina. I prezzi medi risultanti dall’indagine svolta vengono schematizzati nella tabella seguente.

SERVIZI

PREZZI

Noleggio sala per convegni o feste private (capienza 150-200 persone)

150€/5h + 20€ per ogni ora aggiuntiva

Ingresso piscina 6€/gg a persona

Noleggio ombrellone + 2 lettini 7€

Noleggio sdraio 2€

Noleggio mountain bike 20€/gg

Come accennato sopra, l’analisi dei competitors, in particolare dei loro servizi e prezzi, sarà utile per la determinazione dei prezzi dei servizi Thalasai. Il prospetto in basso viene riportato allo scopo di facilitarne il confronto.

Mandraedera Horse Country Altre imprese PERNOTTAMENTO E PRIMA COLAZIONE 66 € 40 € 30 €

RISTORAZIONE (bevande escluse) 20 € 22 € 30 €

RISTORAZIONE CERIMONIE 65 € 60 € 50-55€

EQUITAZIONE

LEZIONE INDIVIDUALE 38€/45 min. 35€/h 40€/h

EQUITAZIONE

LEZIONE COLLETTIVA 19€/45 min. 20€/h 25€/h

ESCURSIONI GUIDATE A

CAVALLO 38€/90 min. 18€/h 20€/h

ESCURSIONI GUIDATE A PIEDI O

IN MOUNTAIN BIKE / / 25€/h

NOLEGGIO SALE PER EVENTI 25€/h 30€/h 25€/h

HORSECARING / 280€/mese 285€/mese

INGRESSO PISCINA / / 5€

NOLEGGIO OMBRELLONE + 2

LETTINI / / 7€

NOLEGGIO SDRAIO / / 2€

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6. “ACTIVE

HOTEL

THALASAI”:

LA

NUOVA

STRATEGIA

6.1. La Vision

La vision di questa nuova versione del progetto Thalasai rimane quella far di diventare l’hotel una struttura turistica di riferimento per il territorio e di concorrere, insieme ad altre iniziative turistiche, a stimolare nel mercato del turismo globale l’interesse a visitare le zone interne della Sardegna. Si intende sviluppare l’anima turistica del territorio dando al turista sempre nuove motivazioni per trascorrervi una vacanza, per ritornare e per consigliarla ad altri turisti.

6.2. Analisi SWOT

Dall’analisi delle variabili interne e di quelle relative al contesto esterno di riferimento, la matrice SWOT della struttura si presenta come segue:

Fattori di forza

DESTINAZIONE

- Location nei pressi del lago Omodeo e posizione baricentrica per la Sardegna

- Clima favorevole per la quasi totalità dell’anno

- Presenza di un ricco patrimonio culturale e di numerose risorse naturali - Area già conosciuta per la cultura equestre ed i numerosi beni

archeologici

- Vicinanza con la maggior arteria stradale del territorio

- Territorio non ancora saturo di strutture ricettive ma con una grande potenzialità

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32 STRUTTURA

- Offerta differenziata di servizi

- Qualità superiore dei servizi offerti rispetto alle altre strutture - Prodotti enogastronomici locali e a km 0

- Know how della proprietà inerente alla sfera ippica - Alta professionalità dello staff

- Accordi con partners di provata professionalità - Differenziazione mercati di riferimento

- Assenza sul territorio di questi mercati

Fattori di debolezza

DESTINAZIONE

- Distanza da porti e aeroporti (circa 140 km) - Insufficienza del sistema dei trasporti sull’isola - Distanza dal mare (40 km)

- Non balneabilità del lago

- Costo elevato dei trasporti dal continente e frequenza ridotta in bassa stagione

- Scarsa fama delle zone interne della Sardegna nel settore turistico dovuta al sottosviluppo dei servizi turistici nell’entroterra e alla limitata promozione

STRUTTURA

- Ridimensionamento del progetto iniziale

- Necessità di acquisizione know how anche per altri mercati

Opportunità

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- Crescita della domanda di “active tourism” - Crescita della domanda di “slow tourism” - Crescita della domanda di “silver tourism”

- Fondi europei destinati agli investimenti per il turismo accessibile - Possibilità di deduzione fiscale (art. 10 del TUIR) delle spese relative

all’ippoterapia per i portatori di invalidità permanente o di grave menomazione (art. 3, legge n. 104/1992)

- Bando regionale relativo al finanziamento dello sviluppo del trekking, del cicloturismo e del turismo in mountain bike (proposta di Legge Regionale per la Rete Escursionistica, Ciclabile e per la Mobilità Sostenibile in Sardegna del 26 Gennaio 2014)

- Sostegno comunitario allo sviluppo del turismo sostenibile

- Cura e conservazione dei beni naturali e culturali da parte di associazioni locali

- Politiche di sviluppo turistico da parte dell’amministrazione comunale - Itinerari turistici comunali

- Prossima apertura del Museo del territorio a Sedilo

- Elevato numero e qualità delle manifestazioni tradizionali a Sedilo e nel territorio

- Manifestazioni tradizionali di alto livello non sfruttate dai competitors

Rischi

- Competitività col settore turistico balneare - Strutture già affermate presenti sul territorio

- Vision turistica delle istituzioni e degli enti territoriali ancora poco sviluppata

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34

6.3. Gli Obiettivi

Gli obiettivi che si prefigge il nuovo progetto riguardano sia l’aspetto economico che quello territoriale.

1. Obiettivo economico: l’attività avviata dovrà assicurare il rientro delle linee di credito e dei finanziamenti regionali nei tempi concordati con gli istituti di credito e con l’ente regionale erogatore, la copertura di tutti i costi per l’esercizio dell’attività, il pagamento di tasse e imposte e garantire alla proprietà un compenso procapite di almeno 2.500 € mensili nel lungo periodo;

2. Obiettivo territoriale: l’impresa, agendo su tre fattori - la qualità del servizio offerto, la qualità dell’offerta enogastronomica proposta, la diversificazione della proposta - intende diventare la struttura turistica di riferimento per il territorio del Centro Sardegna e per un turismo globale di alto standing che cerca proposte e servizi di qualità.

6.4. La Strategia

La strategia di prodotto che proporremo per raggiungere gli obiettivi sopra elencati è quella che Porter, parlando di vantaggio competitivo, definisce di “focalizzazione”. L’Active Hotel Thalasai dovrà riferirsi infatti a mercati specifici, scelti tra quelli che meglio si sposano con l’idea progettuale e che dalle analisi di mercato effettuate risultano più promettenti, perché in crescita. Rispetto alla strategia del progetto iniziale, il cui unico mercato obiettivo era quello del turismo equestre, oggi si ritiene opportuno rivolgersi a più mercati, per avere diversi bacini di utenza e conseguenti maggiori probabilità di successo.

Questi diversi mercati avranno come comune denominatore il turismo sostenibile.

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35

economica, socioculturale e ambientale. Il bisogno di conciliare crescita

economica e sviluppo sostenibile implica anche una dimensione etica. Le principali sfide per questa iniziativa saranno:

 preservare le risorse naturali e culturali

 limitare l'impatto negativo sul territorio, anche in termini di sfruttamento delle risorse naturali e di produzione di rifiuti

 promuovere, per quanto possibile, il benessere della comunità locale  ridurre il carattere stagionale della domanda

 rendere il turismo accessibile a tutti

 migliorare la qualità del lavoro del turismo.

Alla luce dei cambiamenti avvenuti dal 1999 ad oggi, tra cui:

- la nascita e l’affermazione sul territorio di altre strutture che hanno come quasi esclusivo core business il turismo equestre e che quindi renderebbero vano ogni nostro sforzo di primeggiare, a meno di ingenti risorse economiche da poter investire in struttura e comunicazione, che al momento non sono previste

- il cambiamento a cui si accennava nelle pagine precedenti del comportamento del turista cosiddetto 2.0

- la crisi economica mondiale, la cui persistenza, soprattutto in Europa, ancora non permette di poter fare previsioni positive a breve termine - lo sviluppo di nuovi mercati in ambito turistico che muovono ingenti

masse di persone

abbiamo deciso di proporre agli imprenditori coinvolti nel progetto Thalasai di creare una struttura di riferimento nel territorio investendo le proprie risorse per raggiungere i seguenti mercati:

- ciclo turismo - mountain bike e trekking - turismo equestre

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36 - enogastronomia a km 0

- turismo accessibile - turismo culturale.

6.4.1 Perchè cicloturismo, mountain bike e trekking?

La scelta di dedicare buona parte dell’attività al cicloturismo e alla mountain bike è originata da due fattori.

Il primo è la constatazione che la pratica del cicloturismo ed in particolare del mountain biking sta diventando una delle più importanti attività turistico sportive alternative e di conoscenza dei territori, in quanto consente di mettere in relazione lo sport con la cultura ecologista e continua a diffondersi anno dopo anno tra gli appassionati che, sempre più numerosi, giungono in Sardegna anche da molto lontano.

Il secondo è un’opportunità data da una proposta di legge24 del 26 Gennaio 2014 del Consiglio regionale della Sardegna, divenuta già un bando, per far decollare il turismo in bicicletta e a piedi in Sardegna. Un connubio tra escursionismo e cultura da realizzare attraverso una rete di piste, composta da 33 tappe e 1500 km, allo scopo di creare un modello di sviluppo sostenibile e di turismo esperienziale; al cicloturista verranno proposti i percorsi più suggestivi dell’Isola, ai quali si uniranno tutti i servizi necessari per un indimenticabile viaggio in bici, collegando monumenti, spiagge e nuraghi.

La Regione Sardegna è caratterizzata da un patrimonio ambientale e archeologico spesso trascurato dai circuiti turistici tradizionali, legati prevalentemente alle località costiere. Tuttavia, le aree interne dell’isola dispongono di attrattori naturali e di un patrimonio naturalistico di prim’ordine, al quale spesso manca soltanto la minima dotazione infrastrutturale per

24

Fonte: http://www.sardegnasentieri.it/news/presentazione-della-proposta-di-legge-regionale-la-rete-escursionistica-ciclabile-e-la-mobilit%C3%A0

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favorirne la diffusione ed il riconoscimento come destinazioni turistiche.25 La Legge Regionale per la Rete Escursionistica, Ciclabile e per la Mobilità Sostenibile in Sardegna è uno strumento normativo strategico per lo sviluppo del turismo attivo. Molte regioni italiane hanno già adottato da tempo delle leggi di questo tipo, soprattutto quelle che registrano dei numeri importanti in termini di arrivi e presenze legati all’escursionismo e al cicloturismo.

“Un settore importante – ha detto Giampiero Pinna, coordinatore della consulta delle associazioni del Parco geominerario – sul quale altre regioni, come la Toscana, stanno investendo molte risorse. Speriamo che sia davvero la volta buona”.

«Guardiamo con molto interesse alla proposta e stiamo lavorando a un grande progetto regionale su sentieristica, cammini, ippovie e turismo attivo a valere sulla prossima programmazione comunitaria»: l’assessore regionale al Turismo, Francesco Morandi, commenta così la proposta di legge. «Consideriamo fondamentale un'organizzazione regionale del “prodotto” per poterlo valorizzare e promuovere sul mercato – continua Morandi – perché siamo consapevoli del fatto che il turismo all'aria aperta rappresenti un potenziale straordinario».26

Per lo sviluppo di questo prodotto turistico sono stati destinati al finanziamento del bando settecento mila euro, che verranno spartiti tra le imprese turistiche sarde operanti nel settore del cicloturismo che vorranno adeguarsi ai requisiti minimi di qualità e di sostenibilità ambientale e le piccole e medie imprese regolarmente iscritte e con sede operativa in Sardegna, svolgenti attività economica nei seguenti settori:

- alloggio (alberghi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and

25 Ibidem 26 Fonte: http://www.sardiniapost.it/politica/proposta-di-legge-per-il-turismo-bici-e-piedi-il-si-dellassessore-morandi/

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38

breakfast, residence, aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte);

- attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse (attività delle agenzie di viaggio, attività dei tour operator, servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d'intrattenimento, altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca e attività delle guide e degli accompagnatori turistici); - trasporto terrestre e trasporto mediante condotte (trasporto terrestre di

passeggeri in aree urbane e suburbane, trasporto con taxi, trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente);

- attività di noleggio e leasing operativo (noleggio di autovetture ed autoveicoli leggeri, noleggio di biciclette, noleggio di altre attrezzature sportive e ricreative, noleggio di altri mezzi di trasporto terrestri).

L'intervento verrà realizzato mediante l'assegnazione di un finanziamento nella forma di contributo a fondo perduto fino ad un massimale per impresa pari a venti mila euro corrispondente al 65% del valore del progetto presentato.27

6.4.2. Perchè il turismo equestre?

Secondo quanto affermato dal presidente di Veronafiere, Ettore Riello, “il turismo equestre rappresenta un volano fondamentale per la promozione del settore” e l’indotto prodotto dagli italiani appassionati, che si muovono su circa 7.000 chilometri di itinerari dedicati, supererebbe i 900 milioni di euro. Anche “in Europa il cavallo muove numeri importanti: tra sportivi, dilettanti e turisti si contano 33 milioni di cavalieri per un settore che vale nel complesso 9 miliardi di euro”.28 27 Fonte: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_38_20150129110244.pdf 28 Fonte: https://it.finance.yahoo.com/notizie/fieracavalli-2014-protagonista-il-turismo-equestre- 151020483.html

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39

Inoltre, a far ben sperare in una crescita del settore, si aggiungono le dichiarazioni del presidente della Fitetrec Ante (Federazione Italiana Turismo Equestre), Alessandro Silvestri:

"Il turismo equestre è l'unico a non essere in crisi in questo periodo; la nostra Federazione, che disciplina lo sport equestre non olimpico, ha aumentato i propri associati, che sono oltre 20 mila. Gli eventi legati al turismo equestre sono cresciuti a dismisura […] Le regioni in cui il turismo equestre si pratica maggiormente sono Lazio, Toscana, Umbria e Abruzzo ma ci sono manifestazioni anche in Puglia, Sicilia, Sardegna.”29

La Sardegna deve dunque ancora affermare la propria rilevanza nel settore, e il progetto Thalasai si propone come un tassello importante da aggiungere al puzzle dell’offerta turistica sarda per il raggiungimento di quest’obiettivo. Lo strumento principale da utilizzare nell’impresa, anche a detta del presidente Silvestri, è un’attività promozionale del turismo equestre all’estero. Il settore è in espansione ma si dovrebbero attirare più stranieri, dal momento che in Italia si può andare a cavallo 11 mesi all’anno e gli stranieri hanno ferie più “spezzate” durante l’anno, a differenza degli italiani che concentrano prevalentemente le loro vacanze a luglio ed agosto. Il mercato italiano, tuttavia, non è da trascurare. Infatti, il presidente della Fitetrec afferma ancora:

“È stato calcolato che gli amanti del settore in Italia sono all’incirca 1 milione - 1 milione e mezzo ed il profilo dell'amante del turismo equestre italiano è quello di una persona adulta, con più di 40 anni; sono molti i pensionati che fanno viaggi lunghi a cavallo, anche perchè dispongono, ovviamente, di più tempo libero. I giovani scelgono soprattutto passeggiate a cavallo nel fine settimana.”

6.4.3. Perché il turismo accessibile?

Quando si parla di turismo accessibile si parla di impresa e non di assistenza

29

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/canali/inviaggio/news/2013/09/29/Turismo-equestre-crescita-oltre-20-mila-iscritti_9380415.html

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