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Breve descrittione del Regno di Napoli diviso in dodeci provincie. Nella quale con breuita si tratta della città di Napoli e delle cose più notabili di essa, e delle città, e terre più illustri del Regno, con le famiglie, e nobili, non solo di quella, ma

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B R E V E D E S C R I T T I 0 N É

DEL REGNO DI NÀPOLI

Diuilo in dodeci Prouincie,

Nella quale con breuità fi tratta della Città di Napoli , e delle cofe più notabili di eflfa: E delle Città, e Terre più iliultri del Regno,

con le Famiglie , e Nobili , non {biodi quella, ma dell’aU tre Città di eflb Regno.

Con i Vefcouadi, & Arciuefcouadi,e Santi,che fono in eflb,

E t in quella vltima imprejjìone arricchita d ii Memoriale di tu tti quelli, che hanno dominato i l Regno dopò la decimatane del­

l'im perio Romano. Co'nomi di tutti Cardinali,e Votejìci, che fono nati in ejjo, Si come ancora di tutti li V t -

fe o u i, & Arciuefcoui di Napoli.

Con vn'catalogo di tutti i fette Offici del R eg n o ,e di tutti iTitolati,

Con la vltim a numeratione de'fuochi,e Regy pagamenti.

R a c c o lti, e dati in luce

D A O T T A V I O B E L T R A N O

diTerranoua di Calabra Citra.

C O N P R I V I L E G I O .

IN NAPOLI» ApprefToRoberto Mollo.

(6)

-centrodiservizioo» ateneo perle Biblioteche

m

n. Ingresso

(7)

AiriluftriiTìmo,& EcceilentiflìmoSignore

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G I O r

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S O

. E N R I Q V E Z D E ^ B - B E R A ,

j t L M l R j i H T E m J G I O I C D E C A S T I L L A D u c a d e lla C itt a d e M e d in a , d e R io fe c o , C o n te d i q u ella de Adodica^de A d e lg a r , C o lle , & O fona’ V ifc o n te d e C a b r e r a i V a s , Signore d e lle B a r o " n ie d e lla C itt a de A lc a m o , C acam o,et C a la ta jim e ’ C o m m en d atore d i Pietrahona d e ll'o r d in e de A l cantara

3

V icerè,Luocotenente^ e C a p ita n G e n e ra le d e l R egn o d i T^apoli.

L f Arriuo diV. E. quefto Re­

gno fi riempie di giubilo, on-

d’efla,che lo feÌicita5non ifde-

gnarà, ch’egli in quefte carte,

ou è partitamente delineato ,

fia da me al Tuo guardo Reale

deuotamente/Cfpofto , acciò

ch’ella miri quanto gran de, e bella parte della»,

> Monarchia del Re N . S. fia quella , in cui non re­

tta angolo,che di gioia impareggiabile, e d’infal­

libili fperanze da lei non fia gloriofamente riem­

p it o . Alla ficurezza poi di quegli auuanzamen-

ti,che s e da ognivno, & in ogni parte concetta, fi

douea vna relatione accrefciuta fopraquelle, che

fin ’hora fi fiano ved ute. Onde fe la mia fortuna-,

n o n mi confente efprimer più viuamente i fenfi

particolari della miahumiliflimadeuotionejquef*

ta ha peròrifoluto di non mancar à feftefla, e di

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pre-presentarle in quefla Defcrittione imprefle 'alme*

no quelle Protfipcie,nelle quali il puòlico conten­

to sì viuament^effulta. E veramente alla fedeltà*"

di queft’ampWllegn'O'la-Maeftà del Rè Cattolico,

noftro Clementi(Tìmo,& hiuittidìmo Signore^con

beneficenza Reale ha concetto l’honore d’vn per-

fonaggio, che con valore impareggiabile, ,e q e i

Politici, e n e i guerrieri maneggi hà pienat}^èn|e

corrifpofto al feruigio della Corona del fu©

R è , & al fangue reale de fuoi grand’Auij 1'vno^c-»

l’altro de’quali porta indiuifibilmente nel cuore-».

Così crefcono in noi fopra il d ebito, e la gloria-,

de’ fudditi, l’obligationi verfoil noftro Monarca,

perche ci hà honorato di deftinare al noftro go-

uerno5& alla noftra felicità, foggetto, che con lo

fplendore delle domeniche Corone, e col merito

de’Regni conferuatiall’AuguftiflìmaCafaègran-

d’efprc(Tione del grado, in che S.M.refta feruita_»

di riceuere la fede immutabile.& il feruigio infati-

gabile del Regno di N a p o li. Viua V.E. per glo­

ria-di chi per benifìcarci finuia, e di chi conta fra

le gratie maggiori>che deua alla beneficenza d’Vii ‘ ~

tanto Rèjl’hauer honore di riceuerla per comma-

dante

5

mentre le mie pouere ftampe fperano di

honorarfiinfaticabilmente con quegli applaufi,' I

che la publica allegrezza offrirà incefsatemétealla

fua gloria, ep h orap ien o d i sì nobili fperaze refto

Di V .E.

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; Óttòa

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Nap.ij.M aggio 1( 44. 1 3

Humili/s. e deuotifs. Scruitore

Pietr’Aniello Porrino.

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B R E V E

D E S C R I T T I C E N E

D E L R E G N O D i N A P O L I

-Corretta, & ampliata, & inquefiVItima impreffione di molte

coCe a e c r e fc iu ta .

■Da Ottauio Biltranc di Terranoua dì Calabria C ifr a .

L nobilisfimo,e delitiofo Regno di N apoli, che dalla gran C’irtà di JVapoli prède i! no­ ine,chiamaro anco di Sicilia di qua dal Fa^ rojè circondato da tre' M ari,come dall’yf- driatico,Ionio,eTirreno,per cucco i! cócor- no,eccetto,che per la parte dello S taftoEc- clefìaftico, cominciando da Terracina dai mime y fs n te , che sbocca nel M ar Tirreno per la parte di jl/ezz©giorno,prendendo il cam in o per Gaera,Napoli,Salerno,Tropea,eper lo itrecto o d fa r o di iV/.^sfina di Sicilia iniin al capo di J’partiuentOjche é nellàfine di Calabria,feguitando il camino dell!onde /onie verfo l’O rience, per Ieraci,Itilo,Squillaci;Catanzaro,Cotrone,frodano,Taranro pei in­ fine» al capo d’Otranco, e di là prende la ftradadel mare A driatico d alle paro Settentrionali irifinoal fiume Tronco,che sboccajnell’A - d n j t i c o 1. Tiene fembianza di vna peninfola, i Tuoi confini per entro terra del fiume Tronco per la ftradadel fiume fTente fopradetco fo n o più à mira nell’Occidente, cucci foggerei allo flato di fanta_> C H fefa:/l fuo circuirò è m iglia 1 468. la fua longhezza miglia 4Jo.e lalarghezzanaiglia i4o.fecondoia più vera opinione.

Q u e fto Regno èra nel tempo antico diuifo;in fette Prouincre priiacipali,come Terra di Lauoro,Contadodi M olile,ffafilic3:a,Ca­ p itanata,Spruzzo,Terra d’Qt:nito,e Calabria,le quali (ì veggono à

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no-2 d e r e x i r r i o n e

ncftri tempi difhnte in d o d eci,cfo n o lefegu en ti.L ap rim a P roai*- eia é Terra di Laaoro, detta anticamente Cam pagna /"elice. L i fe­

c o n d i Principato Citra,detta anticamere i Piccntini con parte del­

ia Lncania. La terra Principato f'Itra, ou ’era il Sansio,e g l’Irpinr. La quarta Bafiiicata anticamente detta Lucania, quale è fituata nel m ezzo , ouero vm belico del’(Regno. Z a quinta Calabria c»trà detta de'Brutij. La fefta C alabria £'ltra, parte della m agna C rocia. La Tee- tim a T erra d’O ttan to,detta anticamente Iapigi^ H idrunto,M erta- pia, e St lemina. L o ttala,T erra di Bari, nominata anticamente P a ­ glia Peucetia. La nona S p ru z zo C i tra. La decima A p ru ix o V lt r a , come à dire di là del fiume Pefcara,le qual due Prouincie c e * coni­ m ene vocabulo furono da g li antichi annouerate nel S an to , e più freicamente dette Aprutium . Z ’undecima è il Contado di M olife* pur de i popol i Sanniti.La i z.8c vltima Prouincia del Regno é C a ­ pitanata , doue era la ZUunia, e la Japigia eoi M e n te Cargano ,hoc det r o d iS .A n g e lo .

Quefto Regno f i per arm e,ouero infegna vn numero di g igli d'o­ ro in campo axuro, donatagli dal R è C a rlo Srim o d’A n giò , quan­ do venne all’acquifto del ile g n o , c debellò .Manfredi , ritenendo^ per lui IViftcfs’armi con vn Raftello di quattro denti ro fsi. .< N è ìf R egno feceakr’a rm i, benche altri han detio c’hauelfe per armi vfatoil C au allo , fe pur non vogliam o dire,ch’il Cauallo,arm i ^i ^I*poli capo del .Segno , posian ancora attribuirti à tutto;il Re­

gno . £ che ciò fia v e r o a u a n t i la Chiefa .fl/aggioro fi vedeua vn

Cauallo di bronzo,che la Cronica di N apoli dice,che fufle fatto da V ergilio., il quale guariua tutte infirm iti de’Caaalii,fù poi di ordi­ ne dell’ ytfrciuefcouo di N a p o li, nel i $>2. guaftò per toglier via la- caufa dellafuperftitione : ma che I’hauefTe fatto V ergilio,e c’hauef» fe tal virtù,mi remetto alla verita.Però ch ’il Cauallo fia vera,& an­

tica arme di N apoli, fi verifica dalla moneta d’argento fatta fin da’ tépi che N ap. era Republica,one da vna parte fi vede Croce con gi» ro,e lettere d’intorno, che dicono C IV IT y^ S, e dall’altra, è vn C a- «allo con l’infcrittione, N E A P O L I S , che m ite infieme dicono C I- V I T A S N E A P O L IS , la qual moneta gli anni i dietro mi fu m o- flrara dal Signor Colantonio Z>entice > fra le memorie del Signor Jebaftiano fuo padre ; preftata poi à G iu lio Celare C a p a c io , d al . tonale hoggi fi fe rb a . £ che’l Cauallo fia l’arme di N a p o li, io con­

ferm a, oltrc'q u el, che fi è detto,.perche i N ap olitan i prima d’effer C hrifSani tentuau? per loro tutelari,,e.prp£ettori Caftore, e PoIIu- s*;aeila loro pro;ectioue fu ro n o i C aualli; quindi poi «uueune, che

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D ELLA C I T T A B I NAPOLI.

i R é di N apoli battendole monete piccole di rame , v'imprefiero H

Cauallo,che fu chiamato C a u a llo . E t i S eggi di Capuana, e di N i ­

do, che rapprefentano la nobiltà di isapoli, hanifatto>e fanno per

arme il Cauallo. In oltre non fono m olti a n n i, che facendofi i fon ­ damenti per rinforzar le mura del cortile del palagio della ricaria» ritrouofsi vn Cauallo di niarmo . £ che il Cauallo ila flato arme dt Napoli,fi vede chiaro , petche i ’/mperador Conrado « dopò d’hauer /oggiogato la citta di N a p o li, andando verf®la Ji/etro politana

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4

A R M I DE L L A C I T T A D I NAPOLI

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D E S C R I T T I O N E

D I

N A P O L t

L

’antica» e Reai Cicca di N apoli s Capo del Sdegno, che da lei; prende il nome , fiede ne! mezzo della Italiamella Regione ouero Ptouincia, che da gli nim ichi Scrittori, vien chiam a­ ra Campagna*felice , & b o r Terra di laucro da’ Cam pi Leborini». ch eq u i fono.. Ella è fituata da vn beliifsm o T e a tro , che da_» Tram ontana la circondano vaghi; & ameni colli; da mezzo di-hà il. feno bello, c tiàquiìlo mare>che vagamente fe g 'i ingolfa; da O cci­ dente gii fourafta il monte di San t’Erarrio, e dalf’Oriente hà le lue: verdi»e fiorite cam pagn e, che per lu nghezzaiiuo a’ piani Acerrani j ugono,e per larghezza fino al monte di Som m a fi fiendono. D al­ la parte della marina la C ittà è.p ian a, e chiaramente fi feorge 5 che

vna gran parte ne hà rubbato al mare . T ù ei a anticamente detta Parteno£e,da Partenope fua fondatrice, nó Sirena .come alcuni h i

j a u o Ut o ,j ra f r . b e n è y f i g U u a <ti’ .£ u tnato £ u

ckl 1 410 ^ 1 d g ffila pnjjt^Colonnia^

n m catap'oi aV C u mani, ™ a ia a e / j,? qtiaa^vfciti^ecodo Strabe­

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D ELLA C I T T A D I NAPOLI.

5

iiejdell’/fola d’£uboa,hor detta di Negroponte,vennero,& edifica- rònola C ittà di Cuma: indi partiti,e confiderata l’amenità del luo­ g o di Parcenope, la riedificarono, chiamandola N a p o li, che nella

voce Oreca>nuoua C ittà lignifica.

Conuengono tutti gli Scrittori,che fia. C ittà antichifsima, e che fia fiata famofa auanti dell’/m perio i? ornano,fiorendo trà le più II- lufiri Città greche in Italia per U F ilo fifia P ita g o ric a , di m odo che quanto l'im perio Rom ano era in fiore , e cheandaua foggioga- d o la campagna,fù. ella riceuuta nel numero delle C ittà libere,e cò - federate de’ R om ani,& efsédo dopò le cofe della Republica mal c ò ­ d e perla guerra C artagin efe, non folo(com e fcriue Liuio ) rimale collanti: nella amicicia co’ Rom ani,ma con atto di liberalità mandò à prefentaral Senato Romano quaranta tazze d’oro di. gran p elo 1 dal quale furono refe grafie à N ap o litan i, e ritenuta quella di mi­ nor pefo per fegno di gratitudine.Per lo che N apoli per la fua con­ tinua fedeltà fàfem pre honorata, e filmata tra le città libere,e con­ federate d’Italia, tanto nel tempo de’ C onfoli ; quanto fotto g l’Im- pecadcri. jV/aelfendo mancato la portanza all’im perio Rom ano, fù foggiogato da’ G’oti>e poi da Bellifaro Capitano di G iufiiniano Im - peradore(come fcriue Procopio) ricuperata, ma à richieda d iN a r- fetehauendo ì Lógobardi occupata l’Italia occuparono la m aggior parte delle Prouincie,|che hoggi fon dette il Regno di N a p o li par- se tenedofe da’ GredjCom e Napoli,che figouernaua d a G io .C a p fi- n o Conftantìnopolitano Duca di quella,che occupato l’Efarcato fi fé Rè., mà venutogli cò tro Eleurerio nuouo Eflarco nel 61 p.l’occi- {è,e Napoli reftò fotto i Duchi,béche al fpertò trauagliata da’ Sara­ cen i,che dall’ Africa eran partati in R eg.& haueano ottenuto quato

è da Gaeta 2 Reggio di C alabria, che per lo /patio di 30. anni op-

prefl'a la tennero fino a’tempi di G iouanni X . Pontefice Rom ano,il quale cbn l’aiuto di Alberico Marchefe di Tofcana,li cacciò da’có- fini di Rom a,efeguitàdogli inlino a! G arigliano, lece con loro vna gran battaglia,e li vinte,di modo che lafciandoi Saraceni l’altre co ­ fe,fe riduffero al M o te Cargano,e quiui fi fortificarono(com e feri­ ne il biondo,il Platina,il SabelIico,& il Colennuccio ) benche fuife poi trauagliata da’ .Creci, e da’ Saraceni infino alla venuta de’ N or- mandi,de quali fum o cacciatte da efsi pofièduta, dòpo i quali paf- sò alla cafaSueua per conto della Imperatrice Coftanza vnica ere­ de. Indi hauendo Cario d ’ /^ngiò vin to .& occifo Màfredi.e p o iC o r- radino, ne venne fotto i Francefi:dopò iSo.anni periiéne à gli yJra- gòaefi in d ià ’Spagnuoh.E perciò fi vede,che fempre fù frequentata

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6

» estRtrr iom è

sì per l'amenità del fito,com ’anco per li ftudij,e buone arti,che {té* rifcono in eflà,come fi fà chiaro da m olti A u to r i, che vi dimorano per attendere allo ftudio delle lettere,e V irg ilio particolarmente, il quale ville lungo tempo in Napoli,e vi compofe moire opere,e m o­ rendo à brindili,volfejche’lfu o corpo fuile fepellito in ÌVapoIi, co^ me fi dirà al Tuo Itìogo , & al temp® d ’hoggi è adorna d’ acadcmic.» doue fiorifeon© tutte le feienae.

D anno non p o co ornam ento alla C ittà le ricch e, e regale C o rti d i Prencipi.DuchijM archefi, C on ti, & altri Signori, le belle , i n u * merofe razze di forti,e generofi corfieri celebrati per tutto,de’qwali quafi bona parte de’i?aroni tiene la fu a .

Si vede in quefta città vna fiorita, e chiarifsima nobiltà non me­ no antica,che illufire per dom inio di vaflalli,titoli,offici;', & dignità quanto in ogni altra parte non foio d’Italia,m à del mondo,è diuifa in dui ordini vno di quelli, che godono nelli Seggi c'har.o il gouer- no della città , altri per non godere nc i S e g g i, ne mefcolarfi ne gli affari publici d alla città,ne viue in quella con fplendore in ogn i a i­ to di cauaUeria,vedendofi ogni giorno i fanciulli,e grandi alla fcuo- la di faualcaredoue coneorreno caualieri da diuerfe parti del m o­ do à vedere,& imparare l’agenolexza nel caualeare,c manegiar i ca­ malli con gran maeftria.i quali poi,e nella pacete nella guerra riesco­ no eccellenti.//à il fao popolo iiumeroib, e ciuiledi perfone fctlte, che viueno al pari di qualfiuoglia nobile con fplendore. Hà ricchif- firai mercanti,& artefici in gran copia,che da ogni parte vi concor- reno.Le fue ftrade ampie,c Ipatiofe adorne di nobilifsimi, e magni­ fici palaggi,e tempi;,con fo sti di lim pidifsim e, e frefche acque,che

reca gran ornamento, e decoro alla città.

JVon fono da tacere i belli,e diletteuoli giardini,che fono dentro la città,ornati di varie architettu re, eccellentemente comporti per ricreaton e,c tranquillità degli habitanti, cofa in vero m arauiglio- fajpoiche fenza vfeire fuori della c it t à , fi gode d ’vna continua ver­

d u r a ^ primauera,così d’inuernojcom ed Efiate,oltre à g li altroché

fono fuori della c it tà , de’ quali fi farà particolar mentionc al fuo lu n g o .

E ritornando à Napoli .c ittà famofisfima , è fiata ingrandita di bellifsime fabriche,e xnaraaiglif* ùm éte ornata di nuoue mura, toi« ri,cartelli^ baloardi, che l’hanno refa,poco mene,che intfpugnabi- le.H or che direm o del porto detto V N apolitani,il M olo,oue allo fpertofi vegono infinite Galere,Caitc/m Wauij&L altri Vafcslli gra­ d i, e p iccio li. Fù edificatequefte p orto d i! R e'C arlo //.nell'an­

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B E L L A C I T T A

* /

H t J P G t U

7 s e 1303.Fù pofcia ampliato con m oka fpefadel R è ^ lfo n fo Prim o d ’vfragona.

Preflb il detto porto è i! gran cartello nnouo edificato da C arlo Primo: & am pliato,& abellitodal fudetto Alfonfo, e dalgran C api­ tano ridotto in quella forma ch’hoggi fi vede , fituuto alla riua del mare,fondato fopra Tacque,le quali corrono di fatto,e da ogn i par­ l i , accioche nó fia offefo dalle caue,che fon cagione potétiisim a d’o - g n i rouina:dentrodel quale fi vede vn habitatione, che raifem braà

punto vna città,oue prima era il JV/onaftero, ò Conuento di Sant» JWaria della N oua de’Frati Ollèruanti di S.Francefco,e chiamauafi la Torre Maeftra-.fù poi trasferito dal detto Carlo,oue hora fi vede# dando in fcambio quel lu o c o , nel quale ftaua prima il detto cartel- Io.Egli tà anco talmente fortificato dallTmperadore Carlo K .c'hor ▼iene tenuto per vna delle più forti rocche d’Italia. Stupifcono i fb* raftieri delle tante machine di guerra,dell’artiglierie, e della graiu* quantità di palle di ferro,delle celate d’oro,e d’argento,de gli feudi, Iance,fpade,e tutto il rimanente d’apparecchio di g u e rra , le tapez- zaria di feta,e di broccate>d’oro,le fculture, le rtatue, le pitture ec* celienti,& il rimanente di vagone di bello d ’ogni fupellettile, poc® raenoche R e g a li. Fè anco il Rè Carlo edificare vna Torre nel mar« per guardia, e defenfione delli fofsi del Cartello, dentro de' quali v i correua il m art anticamente detta di San Vincenzo per ftarui den­ tro vna picciola Chiela dedicata al detto Santo Martire, come fi ti* ne per vn’antica traditione. Poco appreffo è il Regio ^rfenale,oue fi fabricano fe Galee, & altri K a fcelli, che di continuo vilauorano più di cento artefici di tutte l’a r t i, che appartengono alla fabrica_» predetta.Poco lungi fi vede il Cartello dell’O uo,e quel d iS a n t'E ra f mo.de’quali fi raggionerà a’ loro luoghi.Eraai anco prima il cartel­ lo di Capuana,così nominata dalla porta,che mona à Capua,che gl* era preffo edificato dal predetto Rè C arlo fr im o , non hauendo an- eor dato principio al (udetto catfelnoiK^fi ben fogliono dire alcuni fufle opera de iVorm andi, fù dopoi quefto cartello da D . Pietro d i T oleto viceré ridotto in vn’ amplifsimo, e marauigliofo Tribunal» per com m oditàde’negotianti.come hora fi vedediftinto in quattro parti,cioè in vicaria ciuile,e criminale, C on figgo, e Summaria,ol­ tre à g i altriTribunali della zecca, e del f a g liu o .

S i rende poi affai celebre quefta C ittà per le tante,belle,e fontuo- fe Chiefe de’ Preti, M o n a ch i, F r a ti, Monache,e Conferuatorij di Donne,di figliuoli,e di vecchi, co’loro belli,e fpatiofi J/onafterij,e C on ueati, come fi dirà a’ loro luoghi p articolari.

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i r r r o N

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N on meno riguardeuole, e bella, che merauigliofa fi rende anco per le gran veftigie d ’antiche fabriche, delle tante ftatue,colon n e^ epitaffi, che fi veggono tanto ne' palaggi de’ Signeri quanto fparfì per la C ittà, e fra le altre, le rouine del Tem pio di Caftore e P ollu ­ ce. Quelto T em pioauanti la venata di Chrifto Signor noftro,fù edi fieato à Caftore,e Polluce da Tiberio G iu lio Tarfo liberto d’A u gu- fto,« Procurator de’ N auiggi,che l’Imperadore teneua in que* lidi; fi veggono hora l ’auanzo del portico di detto Tem pio có le fei pri­ me colonne di marmo,e fopra di quelle vua grà cornice d’architet- tura Corintea , merauiglioie per la gran d ezza, & ,artificio,con bel- liffimi capitelli,e cefti,da’quali pendono fiori,e foglie d’acanto rim- piegate, e ntl freggio dell’architraue marmorea ioitenuta dalle det­ te colonne e intagliata con vna infcrittione G reca ald etto Tiberio,

Si à mol ri D e i .

Refa poi qircfta C ittà Cattolica ,-e Clrriftiana, per grafia della_« jWaeftàdi Dìo, meriteuolmcnte fù quefto Tem pio dedicato a' veri lumi celefti Santi Pietroie P aolo A p o fte li, «he cosi nota la infcric- tione d elli nuoua Chiefa,»' •:

Monafìerij di 'Monachi, Monache, Preti, egolari, Corrfei uatorij Hofpì- tali, carceri,FortezzetInfanterie,e Galere della Fideliffwia

città di Napoli.. .D om enicani. S.Dom enico 150 s.Pietro Marcir. 128 .Monte di D io . 15 s. Tomafo d ’ A q u i­ no . 28 7lR o fa rio „ 25 s.frocco. 4 s.Lucia à mare 4 s.Lonardo. 4 s.2?rigida à Pofflip.8 s.iV/ariaAfadalena al ponte^ s SiCatarina à Formel l o . 80 rifo rm a ti di|s, D o ­ m enico, santo sp irito . 8$ santa Maria dellasà-

/nitd. 110

Ciesù Maria. 40

s.seuero. 60

s.Maria delibera. 10 santa Afaria deliaci

salute. i z

M onache dell’ O rai-

ne di s^Qomenico s.sebaftiano. 110 Lasapientia. 88 s.G io:Battifta. 50 s.Cater. di siena. 80 Prancefcani Z o cco ­ lanti *

santa Maria della_s iV o u a . 250 s.G iacch im o, detto

dal vo lgo lospe- daletto. 60

Monte caluario. 60 s. Maria de gli à n ­

gio li. 35

deform ati di s.Fran cefco Z occolan ti. La C roce. 45 La T rin ità . 28 s. M aria della Salu­

te . 20

Capuccini, La Conce ttione. 12 ^ s.EfFremo, 70

(17)

DE L L A C I T T A D I NAPOLI.

0 1 S.Francefco della fcarpa. s. Lo remo n o s.Anna 30 s.Cacerina i o s.M .del Monte 2$ s.Francefco di Capo di Monte 10 s.Seuero alie V ergi­

ni 20

L o Spirito Santo à Limpiano 10 Riformaci di s. Fra- cefco della fcarpa. s.Luc ia del Mòte 90 S.Maria de' Miraco­

li 30 JJ/onache di s.Fran­ cefco. s.Francefco 100 s.Girolam o 100 Capnccinelle 30 S.Francefco della li­

mofina 30 s.Chiara $50 s. Antonio diPad.85 Il Giesù • 90 Gierufalem. 54 La Conlolatione 52 D o n a a Regina 100 L aT rin ità 50 Agoftiniani. s.sfg o (lino 150 s.G io.àC arbon .120 L a Confolatione à Pofilipo 18

3. M ria dello Soc- j

eorfo 20 J

S#ita Maria dell’ O

lina 1 1

s.Maria della Spera­ ta fuor di Porta

Capuana 10

Reform ati Agofti- niani. s. Maria della f e r i ­ tà .70 s.N ico la di T olenti­ no 30 A/onachedi s .A g o - ftino. La Maddalena 176 La Egi triaca 100 s.Andrea 70 s.Ciofeffo delle R u f­ fe • 50 Carm elitani .» s. Maria del C arm i­

ne i j o La Speranza 25 /I Paradifo à Pofi­ lipo 15 La concordia 18 s. M. del Carmine à capo di chino 20 s. M. del Carmine à Plagia 1 6 s.Af.della V ita 50 A/onache cam iti. Lacroc.di Luca iqo

Carm elit.fcalzi. La3/adre di D io 70 s.Terefia à chiaia jo A/onache (calze. s. Terefa à Pótecor- uo 40 certofini. S.M artino 100 celeftini. s.PietroàM a:ella70 9 L ’^r fceafione & chia­

ia 20

C anon ici R egolati di s.Saluatorc. S. Anello ig S.M , à cappella i t Cruciferi. s.M.delIe Vergini 38 Canonici R egolari Lateranenfi. s.P ietro ad aram pa s.il/.de piedi G r . 69 Reg.cceii M on. 10» benedettini. S.Seuerino 1 J» Monache frenedic. S . Afarcellino ic o D onna Rom ita 10® S.C audicfo 100 S.Perito 8« S.P atritia 12» S .L ig o rio i j o Donna y^luina 8» OI in etani. Monte O liueto 120 A/inimi di s.France­ fco di Paola. s.L u igiàP alaz. io » S. Maria della Stel­

la 6©

S. Maria de gli A n ­

gioli 25

San Francefco fu or porta capuana 26 Sem i del Parti». S.Maria nel p ;rto à

A/frgeilina 30

M atprDei 10

S. Maria d'ogni be­

ne 16

(18)

e-D E S C R Ì T T I O N Z

t o ' ifcremitani. S.Af .delleGratie 80. C a m a ld o li. Ilsaluatcre àNaz.60 M onte «ergi nc. S. A /ariadi A/onte- uergine 36 Bafiliani. S.Agrippino 16 M onaci spagnoli. La Trinità 15 S .O rfo la, ò la Mer­

cede 30 M onferrato 16 Monache fpagnolc. La Concettione à s. G incorno 80 L a Soledad cpnler- u a torio 80 Frati Be.nfratelli del B .G io .d i D io dee ti la Pace 80 G efuiti La cafa profefla i j c l i collegio 130 /I Nouiciato detto l’Annunciara 80 Il collegio di s. F ri- cefco Xauerio à Palazzo i<5 Il collegio di s.Igna- tio detto il car- minello a o I l collegio di s.G io -/V* • feffo à chiaia 12 PaolinijòTeatini. s. Paolo 120 Santi S portoli 100 S .A f.dell Angeli 65 Santa A/.di Loreto à

T oleto» i o S. M. dell’Auuocata al borgo di S .A n ­ tonio 10 S . Maria della r i t ­ toria al borgo di ch iaia, alchiata mone 20 C lerici fregolariA/i nori. S . A/aria M a g gio ­ re 80 S. Ciofeffo 30 S. Margarita à Por to 6 C lerici fecolarì. La C o n greg a to n e deH’O ratorio d e i Ceroiim ini r io M inillri dcgl’infer. S. Maria porta eoe

li 80

La concettione al chiatamone 20 S. y/pren alle V ergi­

ni 60

tfernabiti. s.M .d ip ortan on ajo

S. C arlo 10

Pi; operari; della_» dot.chrifìiana. S. G iorgio m aggio­

re 60

3. Maria delli M on­

ti 20

La carità i o Padri delle f c u o l o

p ie .

S.M .delle Icucle pie allaD uchefca 30 San Felice . t a Padri di S. Maria di Lucca à chiaia 15 Conferuatorio di fi­ gliu o li, il feminariodelI’ A r- ciuefcouato io a S. M. di £ orete de i bianchi j6 o S. Afaria della Pie­

tà de i Turchi­

ni 200

Santa Maria della-, colonna di San_* Francefco 150 Figliuoli di San to /fon ofrio a lla r i-

caria 50

Vecchi di s. H o no­ torio à. Porto 50 Conferuatorij di]

donne. (80 Tépio delle feortiate Tem pio delle Papa*

relle 60

forelle di fuor O rto-

la 50 71 frefugio' 120 le có uertiteall’incu- rabili 186 le cóuertitefpagnuo le 120 rinom inate 80 cóferuatcrio di don­ ne di sant O n ofria alla V icaria 60 sita maria fuccurre

miferis 8a

il cóferuatorio delle vedoueinsatacH ar

(19)

garl-D E L L A

gerita 30 conferuatorij de fi­ gliuoli, la carità 60 concettione di m®n- cecaluano 120 l ’Annuncuta 700 sanc’EIigio 400 L o Spirito San- 't o 400

santi Filippo, e G ia­

com o 350

san cnfpino ie o lo fplendore So

santa Maria de co- fUntinopoIi ie santa M aria della.» Gratia dell’arte_> delia lana 25 Cóuertice di S. G ior­ g io 5®

\ C I T T A

D I

N A f t L t .

t i

Hofpidali. l’annunciata 1000 l’incurabili 1300 sant’angelo à N i ­ do 50 sa G iaco m o de Spa­ gnoli 150 la V itto ria 10 la pace del B. G iuan di D io 50 sant’Eligio di don­ ne eoo la mifericordia d e i facerdoti. *0 li pellegrini j o

san N icola de m ari­

nari 10

santa Maria della pa tienza cefarea jo

jFortezzdl cartel nouo 350

cartel dell’O no 118 cartel s. Gramo 250 Torre di san V icen -

zo Ó9 l’infanterie fpagnuo le 150» Galere 4fo® carceri la r ic a r ia io o® l’am m iragliato 8® i’arciuefcouado 30 il N uncio j o l’arte della feta 70 l’arte della lana 40 G iurtitiero 40 M o ccia, feù portu-

laao. 25

Spagnuoli 100

Sagli no 50

Z e c c a j®

<?ià nel cóputo fatto nell’ anno 16 14 . fi trouòafeendere il nnme- *0 delPanime à 1*7972.1113 hora fi ritroua eflere crefciuraaltretan- to ,& afcédereal numero di fuochi tfo.m.talche à dare cinque à fuo­ chi fcttofopra,& «oii più fono cinquecento mila perfone,alle quali giongendofi i MonafteriJ, & gente Ecclelìartica,& fòrartieri, e quel, che ad ogn’hora frequentano la città oltra quelli, che vanno,& ven­ gono, &non vi fanno ordinaria dimora, che accrefcono in numero di gran lunga,talché fi confumano ogni giorno nella C it t à , e bor­ ghi piudi fei milia tomoli di grano-, non computandoci q u ei, che tanno pane in cafa,che è vna buona parte,oltra diuerfi chierici,reli­ gioni,&.m onache,che fono in m olto n u m ero.

D elU Cbiefe farochiali »

L ’ Arcioefcouato «dificatoda Carlo Secondo Rè di N a p o li, che s’hà nel Regirtro della Regia Zecca dell’anno 1298. ancorché A ltri dicano da Carlo P rim o .ri fono trenta canonici com pitfiu i il primo Diacono,Prim icerioj& il CirmliaTca.Fi fono anco gli

(20)

rnada-m

B E S C R i r r i O N B

roadari, che vn irìeò i «.preti, ouer eapcllani.fino il oum er» di qua­ ranta, vi fono due tacriÙ ar.T,!i.fììaconn& d re» too.giousm i clerici del coliegio detto il Sem inario in d ia m o l'anno j 586. eòe fono iiu» ' tutto«i8.$. olerà de gii altri cappellani di diuerfs famiglie , eUs fono

di gran numero»

f D étro del D uom o v’è la chiefa di S.Rertituta,retta da predetti ca­ n o n ici,laqualcógregatió vie detta 1 capitolo./^* fono aa c o 4'P riHCÌ pali parocchie có 5 6.altre parocchie minori^tuttefoggetce ma* giorchiefa,che fono S. M.in, C o frnedin,di PorcauonajS.Gioig-m ag* s.G iouàn i mag.& s.M .i¥ ag71e~}uali fono feruice da loroE dom ada- ri) preti,e diaconi órHTnarij.Querti ogni volta che l'^rciuefc«ò pure ilfu o Vicario generale viene fuora in procefsions,efcono có le croci «’argéto a farli cópagniail’altre parocchie minori fono s. A n gelo à fegno, s. M aria ffitonda, s.M . à piazza.s.Tom afo sp op olo,app arto il palazzo della Ficaria.s.Sotia, s.G iouanni à porta, s. G e n n a re llo ,

detto ad draconiani, Santa Maria à cancello, Sara il/aria della fcala, santa Caterina al mercato.santo £ lig io , s A n ello aiagiore, feruita da canonici Regolari di s.Saluatore.s. Archangelo alla piazza dell! arm ieri,s.(?iouàni in corte,s.G iacom o dell’Iraliani,s. B artolom eo s,G iofeffo,s. Afaria della carità,s.J/arco, s.M aria della catena à s» lucia à mare,s./fnna di palazzo,s.m atteo,s.m aria d’ogai bene,s.M . della Neue à chiaia, s. ftrato à pofilippo, s. maria dell’auocata fuor porta Jteale, s. maria del foccorfoairarenella, s, maria della miferi» cordia al borgo delle Vergini, s.maria della G ratia à capo di mon- te?s.maria di fu tti i santi fuora il borgo di s.antonio, ss. G iouanni,

&. Paolo nel mede (imo luogo,s. A n gelo dell’arena fuor la porta del

«armine,s maria dell’anaunciataalli Fonfeca.

I preti di qnefti fono detei confrati,& gli Edomadari; delle quat­ tro parocchie m aggiori efeono con loro croci ad accompagnare i defonti delle loro O ttine,fenza i quali à niune fi può dar fepoltnra: però quando nell’efequie interuiene la croce della m aggior chiefa# con li canonici ò pur gli 2ì domadarij,nell’apparir di quella torto fi *imoue quella della Parocchia-.l’ytf reiuefeouado come capo,e 1« pre dette 16 . parocchie ne’ tempi antichi fuppliuano al miniftrare i fa- cramenti, e fepelire i m orti à tutta la città, & diftrerco, ail’ hora di- uifa in a?. Qctine,poi l’anno 15 J6. eflendo la città ampliata, & a g - fiunteuTffue altre O ttine,fi aggiunfero alle parocchie molte chieftj* che furono chiamate G ra n c e , per fupplire airamm inirtratioae de" iacramenti rantum .

Oltre le parocchù vi fono 70.tra chiefe» & cappelle feruite,& o& t€cia

(21)

«

B I L I A C I T T A V I N A T O L I .

1 3

Jciate da pret< fe c c ’ati.con j c s l t r e cappelle fa u a e in diuerfechte* ft,& fù di 100. altre cdificne da cittadini ptefio le loro caie, fimil- m éte {trutte da preti iecolari,trà le quali i ».ne fono (etto il gouer-00 dediaerfe communità de forafiieri,com e fpagnoli, catalani,Ge- nouefi,Fiorctini,lucchefiilombardi>Tedefcbi,Greci,(7aetani>i4ier®- lani,cetarefi,e Maflefi,con altre J2.1ott0il gouerno delle communi- tà d’artifli, come l’arte della fera, T en itori di lino Terrori, G ip p o- sari>calzaio(i.Ricam atori,calzolari,fellari,coirari,Iella», Riuendi- «ori. barbieri,Spetiali,panecieri,Bcccieri, A /ercaroli, Pefciuédoli, Pefcatori.Tauernari, Magazen.eri di vino, B ottegari, Verm icellari, pollieri,ortolani,cadelari,barcaiuoli,m anefi,ferrari,pittori,Senato- ri,Bóbardieri,Pozzari,Gh!auicari,e i ’ irri. £ tanto quefte,quanto la

maggior parte delle predette fono gouernate per J/afttia di laici. H or tanto nelle predette Chiefe,quanto ne’ C on u en tid j M onaci li comprendono più di 100. C ongregationi ouero Com pagnie di laici,le quali fi reggono có buonifsimi inftituti,e regole,ateendédo alla frequenza de lantifsimi Sacrarne»,e ne'giorni feftiui fi congre­ g a n o ne gli O ratorij,efiercitandofi nell’oratioH Ì,m eJitatioai, e d i- f cipline; la m aggior parte d ’efsi efconoprocefsienalmenre veftiti d i lino,incogniu,accom pagnando i poueri defonti alla fèpuleura;altri fono,che attendono alla vifita de poueri carcerati,pagando i lor de­ biti, vi fono anco quelli,che confortano i poueri inferm i ne gli H o- fpedali,regalandoli di cibi zuccarati,e frutti diletteuo’i; altri vieta­ no con buone limofine i poueri erubefeenti nelle proprie cafe > altri fi eflercitanoin cófortar quei, che fono dalla giuftitia condennati a morte,officio veramente angelico,altri finalmente fi esercitano nel l ’officio dell’hofpitahtà» con altre opere fante > che per non «fiere tango,le tralafcio.

H or quefte Congregationi maritano con le limofine de* cittadi­ ni o g n ’anno gran numero di pouere zitelle^che afeédono al nume* r o d i 665;ele doti importano duc.29479.che fono pofte qui per al-

rabeto. A

L

A cafpdell’^nnunciata marita della fue Efpofite numero ico * con dote di d *cati 90.

L a medefima cafa per diuerfi legati nnm .i6o.con dote di dueati rfoi La medefima à pouere della c it t à , & eftra numero 160. con dote di

ducati 24.

L&chiefa di c. Agnello m aggiore', per lo legato di N o ta r Tifeo C ra flo , ogni due at.ni numero i.ccr, doremi bucati 3 co;

C a cappella Ji »• Agnello Mriìegrafla>niim,2,con dote di ducati 24*

La

(22)

f 4 o e s a i T 1? i o » b

£ a cappella di s. A n to n io di Padoa ia s. Loreazo « u n $. con à é t t dii ducati 36.

La cappella di S. ^ g rip p in o per Io legato di P ietro Som racntc nn< ; ,con dorè di dncari 5©.

La e s p e lla efi s.A n gelo de* fattori n am .a.co a dote deducati*4. L ic a pella d« saiic’ \ngeto dell’areaa de' G ipp oaari aum ero t.c o a

dote- di ducati 14.

La cappella di s. Andrea de’ Calzaiuoli nu.4, eoa dote di ducati 60,

L i cappella di « . Angelo de’ Senaton ia s . N ico la u b iti. 2.con dote di ducati 3

6.

£ a chieia di saat’Anaa de’ Lombardi num.3. con dote di ducati 36 . La cappella dis» Antonio abbate in s. A go ftin o de g li aierolaninu.

4.con dote di ducati 30.

La cappella dcH’^fcenfione d eT erm icellari al Carm ine mi. 1. con doce di ducati 1 4 . B

L

A cappella di «.Barbara de' Bom bardieri nel Caftel nouo mini, i.c o n dotedi ducati 24.

La cappella di s.Biafe deli’O lm o di s. Lorenzo Bum. * . con dote di ducati 44.

L a cappella di s. Bonifacio appretto l’Egittiaca n .i.c o a dote di da*

coti 24* G

L

A cappella di s. Croce de g li O rtolani in s . A/aria della fcala n.

4.con dote d i ducati 36.

L a cappella di s. C ro c e de’Lacchefi in s. Elogio numero x. con dote d i ducati a 4*

Z a cappella di ss* Cofm o, « D am iano de Barbieri num. 2.con dote d id u cari2 4 .

La cappella di s.C iriaco de\Soccieri in s. E ligio an m ^ .co n dote di ducati }6.

La chiefa di s.C rifpino de’Calzolari num.5.con dote di due.(fa.

D

T A cappella dei nome di .Dio in «.Pietro M artire a u .i . con dose did u c.24 .

E

I

A chiefa di s. E ligio delle fae Orfane num. ie . con dote di d * -, j c a ri# o.

La cappella di s. E ligio de’/errarù in s. E ligio num. io .c e a dote d i

ducati *4 F

L

A chiefaidi ss Filippo,

e

iriaeom o dell’arce delia feta n u ^ .cr'» dote d; due. 14.

(23)

DEL LA CI TTA D I NAPOLI .

15

G

L

A chiefa di s.<7ennaro fuor la C ittà numero 2. con dote di du«

cati 2J.

L a cappella del G’iesù in s.G ieuanni à mare nu m .i.con dote dì du­ caci 14.

La chiefa di S.(7iofeppe de’mannefi nuca.^coti dote d i duc.60. L a Staurita di s.G io rgio n>agn.5.con dote di due. 12.

La-Difciplina di s.G’io.tfactiftains.ffiouann i à m a r e n u .i. con do­ te di duc.jo.

Z a chi?fa di s.G’io.JJattifta de’Fiorentini numero 2.con dote di du­ cati 36.

L a cappella de’ Reuenditori in s.G iouanai in C orte n u m .j.co n do<-te di due $6.

La chiefa,f e ù hofpedale di s.G iacom o de’SpagnoIi, num.tf.con dote

d i d u c.jo .

La clhiefa di s.Giacomo de’Pifanijhor detto dell’/talian i,au.2. con dote diduc.24.

L a chiefa di s-Ciacom o della fellarian.2.con dote di due. 24. L a cappellade’ss.G iacom o,e C hriftofatod'A fuina n u m .i.c o n do?

te di due. 24.

Z a cappella di s.Giacom o de’ Panettieri num .2. con dote di duca^

ti

14

*

La chiela di s.G iorgio de'G’enouefi n.s.con dote di due.30.

H

L

’ Hofpirale della Santisfima Trinità de’Pellegrininu.8.con dose di ducati

L

L

A cappella di s. Luca de’ .Pittori numero 1. con doce di ducati 36.

La cappella di s.Luca de’Ricanaatoriin s. Marra numero 1. con do­ te d i due.*4.

La chiefa diJs.Luigi de’Minimi, per legato di Giouanna M a r c ia lo n u .j. con dote di duc.5 o.

M

I

L Conferuatorio di S.Maria delie V ergini dell’arte della feta n.tf. con dote di duc.50.

L’ Hofpedale di s. .Maria del P opolo, per lo legato di Giouanni C o - feia ogni tré anni n.r.con dote di due. i t o .

I l medefìmo hofpedale per lo legato di Donna D ian cra Sanfeue- tin o B.s.con dote di d u c .zj.

(24)

8 6 * s t c n i r f f o i t &

La, chiefa di s.Maria della carità per Io legato di G iu lia Gritt® li tff

m ero 6. con dote di dac.do.

La C o n g re g a to n e de’ bianchi di s.M aria fuccurre miferis nùm. j,’ con dote di d 110.24.

La cappella di s.M aria della m ifericordia in s.E Iigio nu. y. con d«* te di due. 2 4.

L a cappella di s.M aria delia G ratia in s.EIigio num .2. con dote di ducaci 14.

Xacappella di s.M aria della gratia in s. G io rgio m aggiore nuas.s. con dote di due. 14.

La cappella di s. M a ria della gratia all’H orto dello conte n u iu .n con dorè di duc> 14.

La cappella di s. A faria della gratia delle paludi num.4. con dote di due. 24.

La cappella di s.M aria della ffratia nella doana della farina n u m .t. con dote di due. 24.

La cappella di s.Maria della gratia alla conciaria nu. u con dote di duc.25.

i a cappella di s.M aria della gratia de’pefciuendoli num .4. con do­ te di due. 04.

La cappelladi s.Maria della B if« g n ain s. G io u a n n ià mare B um .2.

con dote di duc.24.

La cappelladi s.A fariadel Soccorfo in s.A g o flin o nu. 2. con dote di d u c .jo *

l a cappella di s.M aria delSoccorfo in s. Avicola nu.2. con dote di duc.24.

l a chiefa di s.M aria di Coftantinopoli apprefib le mura della città * nu.7^ on dote di due. 16.

La cappella di s.Maria di Coftantinopoli alli coirari in s. C aterina del carmelo n u .j.co n dote d i duc.*4»

La cappelladi s.M aria dell'Auuocata in s. G iouanni à mare n u .r. con dote di duc.24.

La cappelladi s.M aria della Catena de’Tauernari à 3. N ico la nu.2-. con dote di due.36.

La cappelladi s.Maria della Candelora de’ Candelarialla Pietà n .j. con d o te d id u c^ o .

La cappella di s.M aria delia] Neue de’Pefcatori num .r. con dote d i duc.24.

La cappella di s.Maria /acoronata in s. Pietro Martire n u m ^ .con dote di due,24» .

(25)

d e l l a

c i t t a

d i

n a p o l i

;

ì

7

L a cappella di s. M aria del R afan o in s. Pietro M artire num. 2.con d o te di due: 14.

L ’O ratorio de' Bianchi dello Spirito fanto.detca s.M aria Regina di ta tti i Santi num .i.con doce di d u c.72 . , L a Chiefa di s. Maria Portofaluo de Barcaroli n. 1 .có dote di du.24* Z a cappella di s.M aria à to n te de' p ozzari ia s.Maria à piazza nu*

i.c o n dote d< due. 14.

L a cappella di s. M aria di Monte vergine de’ Marciamoli alla Piet à num.4.con dote di d u c.jo .

L a chiefa di Monc’oliueto, per lo legato di Z>.Filippo di Lano num* «.eoa dote di duc.36.

J lfa c ro M ence della P età num.ó.con dote di duc.50.

L a cappella del Monte della città di Malfa in s. Pietro in V incula nu. 4.con dote di due. 14.

L3 cappella dei monte di Cetara in s.P ietro Martire nu.tf.con dote di due. 14.

71 Regimento della ffrada de gli Orefici n.4. con dote di ducati 80. L a chiefa di s.Marta num.due con dote di due. 18.per vna.

L a Staurita di s.M aria Maddalena in s. A ngelo m aggiore nH.4.con dote di ducati 24.

L a cappella di s. Marco de Tefsitori di lino n.4. con dote di duc.24. L a cappella di s.M arco de’ magazenieri di vino in s. Andrea num.6.

con dote di due. 20.

L a cappella di s.M arco in s.EIigio numero i.co n dote di duc.24. L a capella di s.M argarita de’ Tedefchi n .i.con d o te di ducati 14.

N

L

A Jtaurica di S.Aricolò di Pittali n.4.cen dote di ducati P

L

A Jtauritada’ .Tanti Pietro,e Paolo,in s.P aolo maggiore n u .i. con dote di due.}6.

L a Chiefa de’.S’àci Pietro,& Paolo de’G reci n .i.con dote di due. $<?. Z a chiefa di s.Pietro m Vincoli de’Speciali n .j.co n doce di duc.36. L o regimento dellapiazza del Ppp.di N ap.n. i4 .có dote diduc.36*

S

L

A Chiefa dello Spirito S.delle fue figliuole n. 10.dote di duc.60.

La medelìmaper lo leg.di Rodcrico Dies n. i.có dvte di du.50. L a cappella del San ti fs imo Sacramento in s. (7iouanni m aggiore nu m .é.con dote di duc.24.

L a cappella del Santifsimo Sacramento in s. Maria m aggiore num. f.c o n dote di due. 24.

(26)

s «

D E S C R I f T T O H B

L a cappella del Santifsimo Sacramento di Sane*Angelo num . 7 .eoa dote di due. 14.

L a cappella del Sacramento di s.EIigio r.j.con dote di d u e. 14. l a cappella del Santifsimo Sacramento di s.{ Caterinajdel Carm elo

num.3 con dote di due,*4..

La Scaurka s.Seuero m aggio re aum .7.con dote di du e,24.

La cappella del Saluatore alla piazza larga n .i.c o n dote di due. 24. V

L

A Cappella di s.O rfo lad e’ C oirari in s ./5ariadel.Carm elo nu. 1 0;COn dote dicati 30.

M

\

fra l’altre opere caritatiue,e fante, che fono in quefta J^ede- lifs.C ù tà di iVapoli.non è inferiore all'altrei fi co m e a n ch cj di gran giouam ento è il Pio Monte de G e n tilu o m in i Cortegiatii cretto dentro S.Gio: e Paolo, nel Seggio di Montagna , e fi chiama la Cappella di Santa Maria della Sanità,!! cui fondatore è (7io.B at» tifta Crifci Napolitauo G entilhuom o di gran fenno,e di belle lette­ re adorno.come ne fan piena fede le fue compoficioni ; cioè l’O rin- tja»la Z)ifela di Rom a la Lucerna de’ C orteggiali , la Luce di Pren- c i p i , &.vltimamente.hà nelle Stampe laSelaa di varie Iniprefe G ie- roglifiche>opera m olto curiofa.H or detto Monte ftà. dedicato fotta la protettione del Sereniftim o Filippo I V . doue fono annoueratfl & aferitti da 400. G e n tilu o m in i.C o r te g g ia m i s’ impiega in tutte l’operc di mifericordia tanco fpirituali, com e corporali ,come dallis Conftitutioni di efTo pienamente appare.

S i fanno altri m aritaggi da perfone priuate , che fono di gran numero: oltre delli m aritagi delli m onti conftituitidalla N obiltà, che fono m olti, con grolle dote,che per non eifer lungo le tralafcie»

N om i de’ C orp i S a n ti, che fono nelle predette Chiefe.

S

I fèruano nelle mentionate Chiefe vn buon numero di corpi de* ss.e B.&dignifs.reliq.e prima nell’yfrciuef.vi è il corpo d el^ lo r. M .S.G enaaro, co n i ss.E a tic e to , S c u c io , e M afsim o M .ss.^ fp re - rao, Agrippino, ^ tanagio, Lorenzo, Giulian04C.Gi0.Fefc.Ji N ap .s. Refticuca V.e M.il J.T ib erio Vefc.con il B. N ico lò R om ito. In S .

A l. m ag.s.Potnponio Vcfc.In s. G io rg io mag.s.JSeuero Fefc. In S .

M.Cofimodin «.Euftafio conf.Vefc,diN ap.in s.G io.m ag.F . Z u ca di Genua«huomo di Santifs. vita, il quale (come fi legge nel Tuo fepof- crojhauendoperfeuerato anni 4o.in pen itenza, pafsò à m iglior vi- ta nel 137?.nella chiefa di s.Eufem io,ss. Efrem o,Fortunato,e M&C- fimo Fefc.di Nap. nella chiefa de’ Monaci Cafinenfi s. Seuerino có f. * s.Sofio te»ita M.sKÌia chiefa 4i s. A gnello,s. A gn ello Abb-nel?*-. ch'efa.

(27)

D E L l t A C I T A D E N A P 0\L1.

«hiefa di s. Gennarello > il corpo di s- N ofttiano Ferf. di N ap. nelìd cHìefadi s.6au 'iio (o,ì ss.(7andiofo,e Quoduulrdeo Ferf.s. Caudio- fo Fefc.di Salerno,s.Fertnnara V.e M.con tré fratelli M .C arp o n io t E u ach rifto, e Prefciano ; nella chiefa dentro al M onaft. vi fono da 3 j.c o rp i di Mart.nella chiefa di S.M.Z)onna Romita,s.<7mliana/r.e Jl/.nel la chiefa di s. Peregrino, i . Peregrino conf. nella chiefa dell’- Annunciara 2.corpufcoli de’ ss./n n ocen ti,e nel 15 j o à di 19 .d 'A - prile furono trasferite le reliq.de’ ss Prim iano, Firm iano, AlelTaa* d ro 3e Tellurio M.con quello de’ ss.Sanino,& Eunom io Vef. Pafca* fio A b b .k O rfola;F.e M.néliachiefkdi s.Patritia,s.Patritia F.in s. P ietro ad Ara s.Candida vedoua, con 7. altri corpi santi.in 5. A n ­ drea à N»dos.f;CaHdidaitiniore , m s. D om enico il B . G uido N ap. della famiglia Afavramaldajin s.C h iara il fi. Filippo .-/queno : in s. Francefco della Limofina la ^.Maddalena della ràm.CoftanzaJn S .

' J /.d e lla N o u a il B. G ite om o del a M arca,e nella chiefa di s. G io . i

C arb on ara il B. C h ri filano Francete,in S. Paolo niag.il B . G aetano Tiene fond.de’ PP.chier.R eg.qtielli del £ . G io . M aricon io,edel B. Andrea Auellino della med. R el. nono prorett. della C it t à , oltre li 5 2.corpi dc’ss.M artiri^he in vna particolar Capella lì conferuano.

I n s.Loienzoil corpo del B .D onato difcepolo di S.Francefco.

Reliquie de’ Santi,che fono nelle predette Chiefe.

L

Ereliq.notabili,che fi cuftodifcotio nelle predette chiefe,oltra de* corpi de’ ss. già detti nella cap. del Teforo deìi’ ^ rciu el. vi fono7,tefte de ss. Mar.e Vefc.ccm e la te lla d d glor.s. Genna­ ro M.il Aio fangue,quella di s.yifpren prim o Fefc.di N ap.quelledi ss.Agrippinojììufebio,Seuerò,//rranagio Fefc.di Nap.vi fono anco le reliq.de’ ss. Agnello W bb.dis.Tom afo d’y/qu.del 3. Andrea Anel­ lino,edi s.Franc.di Paola,e tutte quefte come rel.q.de Protett.della città ,fi conferuano ia fimolacri d ’argento ; vi e' la tefta di s. M a r t ­

ino M .C umano, il braccio di s. Tadeo Ap. vna parte della faccia di s.G io..5att.vnacefta dell’ A p.s. Paolo, vn perzzo della crocodi C .N . S.il baflone di s. Pietro Ap.chefonò s. ^/fpreno , col barretino d id . s.In S.J /.D o n raR egi*a,Ia teftad] s. Bare. A p . /n s. G io .m a g .v a a buona parte delia tefta di s. Mattia A p.In .s.L igoro la tefta di s.Ste- fano prot. con qnella di s. v ia g g io Vefc.e M. e Iatefia di s. L igo ro portata d’Armenia à ^Yap. iVefla chiefa dell’yfnnuntiata la tefta di ^s. Cordala M. In S. M. della Concettione de’ C e fu iti, la tefia di s. Corn elio Papa, e M. co n d u ealtre dell’vndecimilia V erg. & vn’al- tra dell’vndecitriilia in S.M. del Rofario, & vn’altra in s . C aterina à F#rmello,& d tre rcliq.ia altre chieie.

(28)

20

B B S € B I T T I G N E

N ella Chiefa di S. S g o ttin o ’ li ferbano infinite relique eli conta di m oki ss. e fra le altre j i capo dell’Euang. S. Luca,il qual per pri­ ma fiaua collocato dentro detta C h iefa, in vn teatro m agnifico di marmi lanoraci nel lungo,oue era la Cappelladi Rinaldo Stjuarcei- la C on figherodel Rè Ferrante P r im o , pofeia peruenuta à col* ro della famiglia di A n n a , in cui vi ftannofcolpite le feguenti parole» che hoggi di fi I g g o n o .

Venetandum L u c x Euaugelifla: caput hic pofìtum ed La qual reliquia e' fiata ripofia da i Padri nella medeiima Chiefa in vn’altra Cappella detta del Teforo con altre rei quie.Vi è i puì il capo di ^ C lem en te Papa,è’l /angue di S v i c o l ò da Tolentino : ma quel che è di non poca marauiglia,ferbafi indetta Chiefa vn pezzo grande del legno della Croce di C h rifio S ig.N o firo ,ii quale è ftato per m aggior decoro,e veneratone confegnato à ^etti Padri in cu- fiodia da 1 fratelli dell’antichifsim o O raro n o della difciplinadella C roce.coatigu o à detta C h ie fa , come anco ve fi ferba il capo di S. Clem cnt Papa.

R fiede anche in detta Chiefa il Tribunale della Piazza delle fe-

delifsimo Popolo,in cui fi fa l’elettione del fuo Eletto.

D i più è ornata detta Chiefa di m olti fepolchri, e memorie di perfone, e famiglie nobili della C ittà , & in fpecialità della nobiicà del Seggio di Capuana come della fam iglia Caracciola di Somma» della G aleora, e della Pifeicella viu en ti, e delle famiglie fponte nel medefìmo Seggio, della Squarcella di /(inaldo già decto,edella Ba­ rone,delle quali vi (ì veggono le infegne - cioè nel fortino della na<* ue piccola della Chiefa vicino al teatro de marmi detto di fopra vi fìà (colpita quella della Squarcella confidente in tre p o n ti, ò fieno bordadure d ’argento ìr campo azzurro, & in vn pilaflro, dou è la Cappella della fam iglia Villarofa vi è in vn cantone dipinta quella della Barena.confidente in vna C roce non quatro rofe. O n deque- fta gran Chiefa può annoi;erarfi fràle m a g g io ri, che fono in preg- gio in quefia C ttà.

Sotto l’ A Irare del R ofario della Chiefa di S Caterina à Form ello fi conferuano infinite offa di q u e i, che patirono morte da crudelif- fimi Turchi nella C ittà d’ Otranto l’anno 48®. per non volere ne­ gare la fede d^ N . S Ciesù C h rifte, iui collocate da A lfo n io D uca di Calabria, che ’ i fé condurre da O tranto.

N ella Chiefa di s G audiofo v ’è il faagu ed i s.Stefar.o prot.Avella ehiefa di s.G io.àCarbonara,di s.L igo ro.d iS . M. D onnarom ita, e j «le’P P . delL’O ratorio il lin gu e d is. G io .2?att. nella chiefa di s. Pu­

(29)

D E U t A C I T A D E N A P O L I .

a i

«rìda il angue delia medefima tenta, có li fangt e di s. Earr. A je ft .

e

nellachie:a di s .^ g o fln o il c n g u e c i s.Nic». lò ci T o le r t ir c A in s .P a o lo quello del B .d t circa.

V i fono <y. p£Z7i notabili della f roce di N .Si^ .C '.nell’ A rn uefc. in S. G io .à C aiborara in s.jV/*.na del C aim ek,& à P a c ii deli’O ra- tori<o,& ins.Paolo m aggioie vna bellifs.niaC toce.

I n altre chiefe vi fono Spine delia Corona della je f la di N . S . G iesù thrifto;com e in s. Martino de’ Cartufiaui,in s. Maria 7nco- tonaca , In Santa Maria M^ggirre ve ne fonocinqne , in s. Maria Donnarom ica.in s. M aria Annunciata,in s G iouanni m aggiore,in s./>atricia,in s Pietro Martire,in s.Paolo mag.ve ne fono due à Pa­ dri dell’Oratorio>& allofpiritolanto.e finalmente nella Chiefa di s. Patricia fi conferua vno de’ ch iod i, col quale fu crocifilfo il noftro

Sigo» re,&. Redentore Giesù Chrifio.

V i fono moh ’alcre Reliquie in diuerfe chiefè,che per breuicà tra- Iafcio,com e nel Teforo dell’ Arciuefcouato vn deco di s. Lucia

Ve

r* gin e,e M a r c ir e i in s.Giouacn! m aggiore l’occhio della medefima S an ta e nella chiefa di s. Lorenzo vn poco di Graffo,e del fangue,& parte della Coffa del detto Santo; oltre tanti corpi fanci.e degnifsi- me Reliquie,che fi conferuano nel Teforo della gran chiefa dell’A n - nunciata,& in aure chiefe,& in particolare in vn bellifsimo reliquia rio in s. Paolo maggiore.

Catalogo de’ Vcfcoui, & ArciuefcOui della] : Città di Napoli.

San Pietro Principe delli A porto M arone li venendo da Antiochia per Probo, an .lare in Roma patsò per N a Paulo 7.

p o !in e l4 4 . d iC h rirto , & vi S. A gripp no artico padrone, & p red icò la fede,& ìfìitui il pri- d efn fo re della Cirtà di Na-

n n o Vefcouo cf e fù. p o li, come fi legge nella fua S. f{p en , che vide fino al 79. il vita, il fuo corpo ftà lepellito

fu«o co po ftà fepolto nel!a_» nell’aitar magg ore del D uo- C h iefa m aggiore, nellaCap- m odi Nap.

pella eretta al fuo n o m e. S.Eultafio giace il fuo corpo nel» S .P a tro h a difcepolo di S. Paolo la Parrochia’e ch ie la d is.M a -

^ p o ft o lo , il cui corpo giace ria wortanoua.

n etla chiefa di s. Maria iM a g - S.Eufebio i! fno corpo rtà fepol- gior.ed? jR o m ^ to nella chiria dedicata al fuo

R pitam jto . pome fuora di N apoli doue di

(30)

M E S C M I T T Ì O N

F.

£ 2

tu « afta i P P . Cappiicini, & fi dice i Cappuccini vecchi. Cofraa fieri à tempo di S. Silue-

ftro » t di C oftaatin o Impera- d o ra .

Calepodie fiorì à tempo di G iu ­ lio I.

S. Fortunato ftà fepolto il fuo C o rp o nella chiefa de C appuc d a i r cechi, fnfieme con S. fiu-j febio.

S. Maisimo g ia c i il fuo corpo ne la fopridecca chiefo ìn fìe m o

con li detti fa sti V e fc e u i. Zofim o fù iacrufo dopo manda­

to in efsilio il fopradetto San* to M afsim o, co liai com e dice JSaronio fà m acchiato dall’ere

fia A riana.

S.Seuero il corpo fu fépulto nel- lach iefa fuora di Napoli de­ dicata al fuo n o m e, pofcia di

l i fù trasferitod cn tro N ap o­ li , & fù fepolto nefla chiefa parrocchiale di S . G io r g io Mac’ g io w .

O rfo N ipote di s. Seuero fiorì nel tempe di Damafo Papa. G iouanni I . fiori fotto S iricio

Papa il M agno.

S. N oftriano fi vede il fuo co rp o trasferito nella chiefa d is .G é - sarelln all’O lm o,

Tim afìo fiorì fotto C e le rin o Pa­ pa.

Felice fiorì nel tempo di s. Leone

Papa-Sotero vifTe fotto H ilario P a p a . p itto re reffe la fua chiefa n el t i ­

po di p ap aG elafìo r.

Stefano l.eoftu i vifTefòtro A t t ig g io z. Papa & edificò la dùcfa detta la Stefania in N ap . S. P om ponio il fu u corpo giace.»

nelU chiefa di S M aria Mag* g io rc fon data da ef f o, e fcatu- riua dalle fue offevn lic o re , che manna vien chiam ata. G iouanni II fiorì i tem po di pa*

pa Ciouanm |x.

V in cen zo vide nel tem po di Pc« lag io p ap a t.

R caduce reife la fua chiefa fotto il ponteficato di Benedetto. D em etrio fù V efceu o nel tempo

di papa Pelagio *. .

Paulo l ì . ville nel tempo d is.ffec

gotto m a g n o .

Floreim o fù elette à tem po di S. G r e g o r io .

Fortunato Il.fo w o lo fteffo p oa- tefice.

Pafcafio n:I tem po di detto Saa- to G r e g o r io .

G iouanni HI. fù ne! ponteficato D eus dedit *

Cefario vi£ìe nel tempo di papa //onorio i .

Grat.ofo reffe la fua chiefa fotto G iouanni papa 4.

Enfebio fòrto M artino papa 1. Zeontio vifTe n d tem po di papa

Eugenio !.

Adeodato fieri fo tto V italian o papa j.

A gnello vifle nel tem po di Adco* dato papa 1 • & à fuo tépo nel

68 j . fù l’iucédio del M o n te d i

So ìma.doue s.C ianuario.mo ftrò la fu a p ro te tto n e in libe-^

(31)

d e l l a

c i t t a

d i

n a p o l i

.

rare N ap o li ina pairia d a l l o remine j che nnmacciaua det­ te incendio, & per rendimene co di g r a c id i dedicarono Ja_» chiefa di s. Gianiiario ad dia- coniam,ck^ hoggi fi chasna s. Pennarello all’o lm o .

S.G iuliane il Tuo corpo ftà fepel< lito nella Chiefa m aggio re. S.Lorenzo ftà fepelico il fuo cor­

po nella cappella de! Santifsi- m® Sacramento nel D u om o infieme col corpo di s Strana? g io .

Sergio vi fife fotto G regorio pa­ pa 2.

C ofm o I I . refle la fua chiefa fot­ to Zaccar a papa.

P au lo i n . viflc fotto Paulo pa­ pa i.

JfiefanoIII. Coftui effóndo D uce della città di N apoli lafciando le pòpe del fecolo fi fe'|chierico, e p o fe ia fù eletto V efco u o d i N ap oli fotto Stefano papa 4. P ao lo iV .d i quefto nome.

B . Tiberio fu huomo di fantifsi- ma v ita , vifTe fotto Pgfcale I . papa.

S . Giouanni detto ^ cquarulo il

fuo corpo giace nelli’a lc a r o m aggiore di s.Reftituta chiefa del Capitole di N ap.

S. ^Itraiiagio coftui fù figliuolo d i Sergio D ucediN apoli,ilfuo corpo giace infieme col corpo di s. Lorenzo, come di fopra.» dicemmo.

A ttan ag io 11. queftl tù N i p o t o • del lopradetto. fcnto figliu olo

di G reg o rio D u ced i N ap oli,

& effóndo Paro fcacciato Ser­

g io fuo fratello dell* C ittà di N a p o li, fù eletto D uce à g o ­

vernare la C ittà. A t u n a g c I I I .

Cataloga de gli Arciuefcoui «li Napoli..

N

le tta prim o ^ reiu efeo u o

creato circa il é d f .

N . arciuefcouo 2..

S ergio /.ceftui interuenne al fi-

nodo ^eneuentano fatto d a Papa avicola

a.

Gentile M onaco Cafsinenfe. L. à cni s. G regor. 7.fcriue

che fcom munichi il. D u ce di N apoli.

Giouanni I. quefti interuenne nella confecratioue della chie- fa di Monte Cafsino fatta da_s Aleffandro a.

M arino riceue' foleanem entc^ R ogiero prim o.Rc di N a p o li,

Si

li diede albergo nel fuo p a ­ leggio arciuefcouale.

^nfelm o I .

P ietro tfelfónfe arehidiac. della Chiefa Battonicnfe in /nglic- tera eletto archiuefcouo, e ri­ nunciò tal d ign ità.

S ergio 1.

7 omafe di Capua.

Anfelm e 2. à cu i /anoccntio fcriffe molte lettere.

Boaifacio N au derio. Pietro da Surrcnco»,

(32)

le-ù E S C R t T T ì 0 H B

24

BerarJiiio C a raccio lo M a s tr o di

et

è Manfredi ,

S .T o m ilo d’A quino eletto , & renuaciò in mano di C lem é- ce 4.1’arciucfcouato.

^ y g le r io da bo rgo gn a M ona­ c o Cafsinenfe h u o m o d i fan- tifsima vita . coitili riceuè la madre di Còfrradino,quando véne in N apoli,dopò la m or­ se del figlio , che fù decollato per ordine di C arlo t.

Filippo M inutolo, nel fuo tem ­ po fi diede principio alla nuo ua fabrica dell’arciuefcouato, {. ch ’hoggi fi vede da Carlo 2.

nel 7198.

G iacom o da V iterbo dell’ O rdi- ne di S . \goftin o , hebbe co- ftui confirma di C arlo 1. di tutti li priuilegij concefsi al­ la chiefa mag.di Nap.

J/um berto di M ót’auro da S o r gogn a fù coftui da C arlo I I . iftitu ito Teforiero della chie­ fa di s.N icola de B a r i. M atteo Filim anno eletto A rc i-

uefeouo.

An ib aldo da Ceccano.fù creato Cardinale da G iouàai 21. nel

132 7. .Bertoldo. Pietro.

G iouanni 2. Trfino interiunne nella coronatione delia R e i­ na <7io .i.

ie rrra n d o di Vfeyshonefio. {TiDuanni III. oriun d o da c a-

pua.

Bernardo I.B o fq u eto Franccfe

fù creato C a rdinale da

Vrb#

.r.o V.nel i j6 8 .

Bernardo ». di A/ont'auro, c o ­ ftui nel tépo dello scifma d T c

bano 6. paisò da la parte di Clem ente 7. A n tip ap a , & fu deporto dalla chiefa d i N ap . (7iouanni I V . Bozzuco JVobilc

N ap olitan o , creato A rciu e- feouo da Orbano fefto, coftui patì m olti dann1 per con to dello feifma della Reina Gio, I. & fù cacciato dalia fua^ chiefa.

Tom afo de Manatis da P ifto ia ; fù da Clem ente V I I A n tip a­ pa intrufo alla chiefa d iiV a -

p o li, dopò cacciato lo fopra- d ;tto G io u an n i.

L udou ico B o zzu to nobile N a­ politan o.

N . G u in d azzo nobile Na-* p o lita n o .

G uillelm o Zanzio a ltr im e n c o detto Pagano.

A rrig o M inutolo nobile N apo- Iirano . coftui fù creato car­ dinale da Bonifacio nono nel 1389.

C iord an o V rfino fù eletto car­ dinale d3 /nnocentio IX. G iaco m o de’ R ofsi de’ J ig n o ri

di P a rm a .

N ico la di Diano nobile N a p o ­ litano .

<?afparde Diano, effendo A r c i- u eico u o fù d a ^ lfonfo/.crea­ to PrefiJente del ia c r o con» gl io.

R in a t o P ifcicd lo nobile iV ap»

(33)

Uta-D E L L A

a r r

tirano fù d etto Cardinale da C a liffo 3.nel 145 6»

T im o teo .Maffeo.

(riouanni 5 .Fernandex Spagnol.' p iiu ie r o Carrafa nobile N apoli cano e/fendo Arciuefcouo fù creato Prefidente del S. C ó fi- g lio , & nel 1464. creato C ar- dinaleda Paolo 3.

AlefTandro Carrafa nobile N ap. fratello del foprad. Oliuiero. G io . Vincenzo C a rra fa , creato Cardinale daClem.y.nel 1 5 1 7 Fran cefcoC arrafa.

R an u ccio Farnefe nipote di Pa­ pa Paolo j.& dalui nel 1546. creato Cardinale.

G io :P ietro Carrafa creato C ar­ dinale da Paolo 3. nel 153*. pofcia afsuto al Sommo P o ti- ficato detto Paolo 4. dopò la m orte di G iu lio 3.

G io : M arinonio della Religio, de* Padri Teatini rinunciò 1* A r e iucCc. offertoli da Paolo quarto nel 1555.

A lfo n fo Carrafa cardinale nipo­

te del fopradetto.

2

2)1 N A T O L I :

2i

M ario 1 arrafa.

P a o lo d’A rezzo Cardinale della R elig.d e’Padri Teatini,di c u i fi ftà trattando hora la cano*, nizatione in Berna.

A nibal de Capua nobile N ap.fi-

gliuolo del Z)ucadi Term ini. Alfonfo Cardinale (Tefualdo no

bile Napolirano figliuolo del Principe di Venofa.

O ttau io Cardinale Acquauiua » nobile Napolitano ( figliu olo del .D ucad’a t r i.

JDetiot.ard. Carrafa nobileN ap. Francefco cardinale Buoncom -

pagno figliuolo del Z U icadi Sora,e nipote di <7r e q .i j , Afcanio cardinale Filem arino

nobile N apolitano gouerna_, al prelente ia ch iefa di N a ­

poli.

Queffa ferie de Vefcoui di N a ­ poli , l’habbian o raccolta da q u ello , che ne refcriuc D e a C a m illo T u tin i N a p o lita n o , in vna Hi/l cria generale de* V e fc o u i, & A rciu .d i queffa.» città.

F A M I G L I E N O B I L I D E ' S E G G I D E L L A Eedelijfima Città di Napoli.

Ar-n<* -?/»,<V frf}iCap. Famiglie N o b ili del Cantelm o J - - Seggio di C a - Capece puana.

A

Prani Barrili Boccapianoli B ozzi’, ti

trancia

Buoncompagno

c a - acci oli del Leone C aracioli rcfsi Colonna del D uca^

di Zag<irola Crifpani Z>enrici filo m a rin i

(34)

Fran-26 D E & C R I T T I O N S Franco del Marchefe Barrefe

Boccaiìngo Brancacci Cappafanti C arbon i de Marchefi di Padula. di P olliglien e. G aleo ti G uindazzi Lagni della Leonefla L atri •> Loffredi W aricondi della Marra

M endozza del Prin­ cipe di M elico. M orra

M inutoli

O rlin i del D uca di Bracciano. Pifcicelli Protonobilifsim i detti Faccipecori. Sconditi Seripandi di Silua di Somma T occo Tornaceli» Zuroli

Famiglie eftinte del medefimo Seggio,

A

c c ia io li, Acciapaccia d ’A cerris ' A g a lto A iello A y o fsi • A q u ilio Arbufto Arcella delI’ Auerfana Baflo Baraballi C atanei C adino Calirouetere Cornino C om ite maronc C o li» de Z)iano Forma G agliardi Iouane d’Infola Manfella M anco M aftaro Olopefce

Pandoni del D uca di Boiano Padarone Paparons Pelce P rocu lo de Puteo Quintana R om ano Saccapanno Scaldo Saremo Sigifmundi Sicchimanno Siginolfid. Paflarelli Sincilla Tortello, della Valle V irg in io V ulcani deU’on dt Zaccaria & altri Arm e delSeg.diNid§ Famiglie N o b ili di Seggio di N ido.

A

C qu au iu i A fflitti d i M azzeo d ’Aualos

d ’A zziad el Marche- fé della Terza Berlingieri Bologna Brancacci C abanigli c a n telm i C ap an i C apeci' Capua de Cardenas Carrafa C oifo

D entice delle ftelle dello Duce

Frezza G aetani

G a lla ci •

(35)

D É L t J

della G atta G efu ald i G ir o n e del

Duca

d ’ O ffun a d ello G iudice C o n fa ga d i

D.

Fer­ ra n te G riio n i G u e u a ri pG u in d azzi d i Luna M aftrogiudice M ilan i M o n folin i M o n ta la Qrlìm i del Duca di G rau in a Piccolom in i Pign atelli R ic c i di Sangro Sanieuerino Sarraceno Seriali Spina Spinelli della Tolfa Tom m acelli .V ulcani

F a m ig lie eflinte del nierdefimo Seggio A C’erra X 3 Agsldi detti p o i di Corbano S ig n o ri di Cerbi A lag n o .^/Idemorifco A fan t u

C \ J f f A D I t f j P O L i :

a ?

A u ezzan o d e’ Signo- Arm e del Seggio di ri di Tricarico Beccaria dipauia Capuani C araccioli bianchi Cardona C ardoini Celano

Genteglias del Mar- chele di C otron c C Iignetta de Signori di Caiaza D iazcarlon e de C o ­ ti di Alitici Ferramofca del C ò ­ te di Mugnano Fon t a r d a G allerati G atto la di C'aera Malafpina M alatelìa de s ig n o ­ ri di R im isi Rom agna Marramaldi .Afonforti deSigno-Nontagna.

Famiglie N obili del Seggio di M onta- }

gna.

di A p u a . V C a r m i g n a n i Cicinelli

Coppolla d iC olu cio Franconi di jWaio JVfiraballi j/u fcetto la pignoni Poderi co

ri di C ampoballo Ribera deP D u cat£ O ffieto Palentana de Signo­ ri di Rauenna Papirio Rumbo Sanframundo de_> Con ti cella C er- ra,e di C erreto Jolpitio

Toraldi de s ig n o ri di Pulignano Villam arina del C ò ­

te di Capaccio) Se altri. Alcalà R occhi Rofsi «Janfelici

j ’anees del 3/arche* le di C io tto la Porgenti Toledo

V illasi del A/arche* fe della Polla.

Famiglie eflinte del mede/imo Sergio.

& Bilia f i A lbo

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