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L'edilizia privata nella Sicilia occidentale romana (II sec. a. C. - IV d. C.): Lilybaeum (Marsala)

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Academic year: 2021

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Introduzione

L’archeologia siciliana ha ricevuto, soprattutto nel corso degli ultimi anni molta più attenzione di quanta non ne abbia avuto in passato. Se alcuni decenni fa l’attenzione era concentrata principalmente sulla storia della Sicilia romana, adesso grazie all’opera di nuove generazioni di studiosi, l’archeologia sembra uscita dal suo stato di arretratezza che la affliggeva. Tuttavia, su molti aspetti cruciali occorre fare maggiore chiarezza, e uno di questi è rappresentato dall’edilizia abitativa. L’ampia sintesi di Wilson sulla Sicilia imperiale, che ha il merito di racchiudere le caratteristiche essenziali dell’archeologia siciliana, è insufficiente per un’analisi di ampio respiro sull’architettura privata, e nella letteratura specialistica manca uno studio sistematico sulle tipologie abitative della Sicilia romana attestate in maniera cospicua e diversificata in tutta l’isola.

Sotto questo aspetto la parte occidentale dell’isola, e in particolar modo la sua estrema cuspide, con i suoi numerosi siti più o meno conosciuti, è l’area geografica su cui si concentra la maggior parte delle testimonianze. Fino ad oggi tali presenze archeologiche, così importanti e così ingombranti, non hanno ricevuto l’attenzione che meritavano, ragion per cui mi è sembrato opportuno concentrare su di loro questo studio.

Nello specifico caso della città di Lilibeo, dove si registrano le maggiori presenze, questo ambito di studi era stato prima d’ora negletto da parte degli studiosi che si sono interessati all’archeologia locale.

Infatti, alle notevoli presenze di abitazioni del periodo romano, non è stato dato fino ad oggi la stessa importanza rivolta per esempio alla necropoli di Lilibeo, ampiamente indagata e su cui esiste un’ottima monografia di Babette Bechtold.

Dunque, lo scopo di questo lavoro è quello di dare un’idea generale sull’edilizia privata nella Sicilia occidentale, analizzando, innanzi tutto, gli aspetti strutturali e materiali attraverso l’esame dei resti ancora visitabili, tentando allo stesso tempo una ricostruzione di tutto ciò che non è più visibile, per poter ottenere alla fine un quadro completo delle tipologie architettoniche impiegate in loco.

Compito, quest’ultimo, reso estremamente difficile a causa delle scarse documentazioni di cui si dispone, lacunose e talvolta ermetiche. Il risultato di questo stato di cose ha lasciato l’edilizia privata della Sicilia Occidentale pressoché nell’oscurità.

Considerando l’insufficienza delle documentazioni, il primo passo è stato quello di raccogliere tutto il materiale bibliografico disponibile sui siti da indagare. Il passo successivo

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5 ed essenziale è stato quello di effettuare personalmente dei sopralluoghi sui siti e di raccogliere una documentazione fotografica che fosse la più ampia possibile.

Nelle pagine seguenti cercheremo di far luce, entro i limiti del possibile, su questo fondamentale aspetto dell’archeologia siciliana, prendendo in considerazione tutto il periodo romano, partendo dalle prime forme domestiche sorte subito dopo l’istituzione della provincia Sicilia, fino ad arrivare alla tarda antichità, quando le decorazioni pavimentali raggiungono un più alto livello.

Ne valeva la pena, considerando che i resti presenti nell’area indagata, sono all’altezza del modo in cui la Sicilia venne descritta da Cicerone nelle Verrine: “prima omnium, id quod ornamentum imperii est, provincia est appellata, prima docuit maiores nostros quam praeclarum esset exteris gentibus imperare” (Cic., Verr. II, 2, 2).

Il punto cruciale del lavoro è costituito dall’analisi dei due più importanti siti marsalasi, rimasti sostanzialmente inediti ma che ho avuto la possibilità di visitare: il complesso residenziale di Capo Boeo e il sito ubicato presso la Via delle Ninfe. Il primo dei due, fra l’altro, è uno dei più importanti di tutta l’isola.

Oltre a ciò, vengono riportate una serie di altre notizie relative ad altri siti della Sicilia occidentale e dalla stessa Lilibeo, anch’essi molto importanti per definire le caratteristiche fondamentali dell’edilizia siciliana, per proseguire poi con l’analisi separata delle tecniche edilizie impiegate a livello locale e delle pavimentazioni.

L’analisi delle tipologie domestiche si collega intimamente alle problematiche della romanizzazione e dei contatti fra la Sicilia occidentale con l’Africa e l’Italia meridionale, cui è stato dato spazio nel primo capitolo.

Tutte le immagini inserite in questo testo, tranne dove è espressamente indicata la fonte, sono di proprietà dell’autore.

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