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Il lavoro del traduttore filmico a confronto: quanto cambia l'approccio tra l'ambito professionale e quello amatoriale. Proposta di sottotitolaggio del film "The Notorious Bettie Page"

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(1)

CAPITOLO 1

1.

La traduzione audiovisiva.

La traduzione audiovisiva è un prodotto complesso, in cui si mescolano

diversi canali e codici contemporaneamente, principalmente quello visivo e quello

acustico. Nella definizione di prodotto audiovisivo rientrano film, serie TV,

videogiochi, documentari, nei quali i dialoghi sono un elemento fondamentale.

La traduzione audiovisiva nacque intorno agli anni ’30, quando per la

prima volta iniziarono a diffondersi film importati, che dovevano essere tradotti

per un pubblico straniero.

Gambier

1

, uno dei maggiori studiosi di traduzione audiovisiva, individua

tredici tipi di trasferimento linguistico, ai quali si aggiungono due ulteriori

tipologie:

sottotitolazione interlinguistica

doppiaggio

interpretazione consecutiva

voice-over

commento libero

traduzione simultanea

produzione multilingue

traduzione degli script

sottotitolazione simultanea

sopratitolazione

descrizione audiovisiva

sottotitolazione intralinguistica per sordi

localizzazione di videogiochi

sottotitolazione interlinguistica amatoriale

1

Yves Gambier, Introduction. Screen Transadaptation: Perception and Reception, in The translator, Special Issue, Screen Translation, vol. 9 (2), Novembre, 2003, p. 171.

(2)

In questa sede ci soffermeremo principalmente sulla sottotitolazione

interlinguistica amatoriale, dopo aver esaminato le principali caratteristiche di

alcune di queste tipologie di traduzione audiovisiva.

1.1.

V

OICE

-

OVER

Tecnica molto simile al doppiaggio, consiste nel sovrapporre alla traccia

audio originale una voce di un narratore che parla nella lingua di arrivo seguendo

il sonoro della lingua di partenza, ma restando leggermente sfasato rispetto alla

traccia originale, la quale resta udibile ma quasi indecifrabile perché molto più

bassa rispetto al voice-over. Questa modalità è generalmente impiegata per

documentari o programmi d’informazione. In Italia alcune pubblicità e canali di

shopping fanno uso del voice-over, con la differenza che, in Italia, la voce

narrante diventa “teatrale”, come succede per alcuni programmi di cucina

2

.

È piuttosto diffuso in Europa dell’Est, ma è usato in molti altri Paesi, come

Cina e America. Questa tecnica è considerata una traduzione meno impegnativa,

in quanto il linguaggio e gli argomenti trattati nei prodotti che la utilizzano sono

solitamente obiettivi e fattuali, a differenza di quello di un film o una serie TV che

richiede maggiore creatività e conoscenza della cultura di partenza.

Inizialmente, però, il termine veniva utilizzato per riferirsi ad alcune scene nelle

quali la voce di un narratore invisibile o fuori campo descrive o narra eventi.

Tuttavia, l’accezione predominante è quella che si riferisce al voice-over come

traduzione di un prodotto audiovisivo, dove si sovrappone, con una leggera

sfasatura temporale, all’audio originale che resta appena percepibile.

3

Il voice-over è quello utilizzato in Italia in occasione della cerimonia degli

Oscar 2016. Essendo questo un evento sempre più seguito a livello internazionale,

a partire dal 2016 è stato trasmesso in diretta anche in chiaro sulla TV italiana sul

canale TV8. Data la necessità di renderlo disponibile a tutti, si è ricorsi alla

tecnica del voice-over utilizzando la traduzione simultanea dei dialoghi. In

sottofondo era, quindi, percepibile la voce originale a cui si sovrapponeva la voce

italiana. La tecnica ha reso possibile la fruizione del programma anche a coloro

2

D. Chiaro (2009). Issues in Audiovisual Translation. J. Munday (a cura di), The Routledge Companion to Translation Studies, Revised Edition. New York, 2009.

3

(3)

che non conoscono la lingua di partenza e che altrimenti non avrebbero potuto

seguire appieno la manifestazione.

1.2.

S

OPRATITOLAZIONE

La sopratitolazione può essere considerata un’ evoluzione della

sottotitolazione; nasce recentemente, nei primi anni ’80 in Canada in occasione

della rappresentazione della Elektra di Strauss da parte della Canadian Opera

Company di Toronto occasione nella quale il libretto dell’opera fu proiettato su

uno schermo posto sulla cornice del palcoscenico il libretto dell’opera.

4

La

tecnica, in seguito, si diffuse anche negli Stati Uniti fino ad arrivare in Italia tre

anni dopo, nel 1986 al Maggio Musicale Fiorentino. In quel periodo si trattava di

una sorta di “didascalie”.

Nel corso del tempo, però, sono cambiate molte cose; inizialmente le

didascalie svolgevano una funzione puramente riassuntiva, a causa del poco

spazio disponibile data la presenza di proiettori alquanto ingombranti.

Con l’avanzare della tecnologia, si è arrivati a utilizzare videoproiettori sempre

più potenti e semplici da usare, fino ad arrivare ai display a LED dei nostri giorni.

La tecnica consiste nel proiettare sullo schermo il testo tradotto o adattato delle

arie dell’opera o delle rappresentazioni teatrali. Questo fa sì che il pubblico fruisca

del testo cantato o recitato durante lo spettacolo, e che lo comprenda a pieno vista

la difficoltà di seguire il cantato operistico

5

.

4

S. Bestente, Disponibile all’indirizzo: www.fierrabras.com, 2008.

5

(4)

2. Sopratitoli in inglese dell’opera L’amour est un oiseau rebelle, G.Bizet.

1.3. L

OCALIZZAZIONE VIDEOGIOCHI

Quando si parla di videogiochi si fa riferimento a un “Dispositivo

elettronico (ingl. videogame) che consente di giocare interagendo con le immagini

di uno schermo.”

6

I videogiochi sono prodotti audiovisivi per natura,

comprendono voci umane che vengono sia doppiate che sottotitolate, e si dà la

possibilità al fruitore di scegliere quale delle due versioni utilizzare. La scelta

dipende dal livello di conoscenza della lingua del videogiocatore e anche dal

mezzo che utilizza per giocare. Questo perché il videogioco può essere fruito

tramite diversi mezzi, quali PC, console come playstation, X-Box, Wii, e la

nuovissima piattaforma Steam.

Bisogna tener conto, inoltre, di diversi fattori, come ad esempio la

risoluzione dello schermo che si ha a disposizione. Infatti, se si utilizza una

vecchia TV a tubo catodico, la risoluzione dei sottotitoli sarà molto bassa, e si

avrà difficoltà a leggere i dialoghi. Mentre se si ha a disposizione una TV di

ultima generazione, la risoluzione sarà molto più alta e quindi il sottotitolo

6

(5)

apparirà molto più chiaro. Se poi si pensa a un PC, i fattori sono molteplici, quali

la risoluzione del monitor, la RAM dedicata, ecc… Saranno questi i fattori che

contribuiranno alla scelta del doppiaggio o del sottotitolaggio.

I videogiochi hanno fatto la loro prima comparsa intorno agli anni ’60, e

inizialmente le immagini consistevano in semplici punti e linee, come nel caso di

Space Invaders, 1978, come si vede

nell’immagine a sinistra.

Come leggiamo nell’articolo di

Mangiron e O'Hagan, non era necessaria

una traduzione a quel tempo, proprio

perché non erano presenti dialoghi o

scritte a video: “[…] the first video game,

Spacewar

, was brought to life at

Massachusetts Institute of Technology. Since then, technological advancements

have completely changed the video games landscape. These early games required

the least amount of translation, as the games consisted mainly of dots and lines

with very few command lines.”

7

Successivamente, negli anni ’80, il videogioco era

relegato, per così dire, alle sale giochi, dove si potevano trovare i cosiddetti

videogiochi arcade e postazioni di gioco pubbliche, funzionanti a gettoni o a

monete; questo tipo di videogiochi non richiedeva una vera e propria traduzione,

in quanto i dialoghi non erano presenti, ma si trovavano magari scritte a video che

indicavano le azioni da intraprendere nel gioco. Queste ultime non venivano

tradotte, ed è anche grazie a questo fenomeno che molte parole inglesi hanno

preso piede in Italia.

Un esempio può essere quello di Street Fighter II, gioco arcade di genere

picchia duro, prodotto nel 1991 da CapCom. Il gioco comprendeva otto

personaggi selezionabili dai giocatori che si scontravano poi in un’arena. Se si

vinceva lo scontro, appariva sullo schermo la scritta “You win” e, nel caso in cui

si giocava da soli contro la CPU e si perdeva, appariva la scritta “Game over”.

7

Carmen Mangiron and Minako O'Hagan, Game Localisation: Unleashing Imagination with 'Restricted' Translation, The Journal of specialised translation, (2006), p. 11

(6)

Nel corso degli anni, però, grazie al progresso tecnologico, il videogioco si

è diffuso sempre di più, e i prodotti sono diventati sempre più complessi. Si è

quindi dovuti ricorrere alla traduzione dei dialoghi e delle scritte a video per

renderli disponibili in tutti i paesi del mondo. Per questo che anziché di

traduzione, per i videogiochi si parla piuttosto di “localizzazione”.

La localizzazione è il processo multidisciplinare di adattamento di

un prodotto, un testo, o un dispositivo perché esso possa essere fruito al meglio in

una specifica nazione o regione. È un processo che comprende l'adattamento

culturale e la traduzione, tenendo in considerazione le locali differenze sociali e

comunicative.

8

Di solito in questo ambito si ricorre a traduttori che abbiano anche

la passione per i videogame, e che sappiano così adattare al meglio il prodotto da

localizzare in una determinata area. È importante infatti conoscere i termini

specialistici utilizzati nei giochi, in base a questo le agenzie che si occupano di

selezionare i traduttori di videogiochi riescono a capire in breve tempo se il

traduttore è un esperto del campo oppure no.

“Localizzare” in questo ambito significa non solo saper tradurre, ma anche

riuscire a riconoscere i desideri dei consumatori finali. I requisiti principali sono

quinidi:

 Conoscere il linguaggio specialistico: recuperare tutte le informazioni sul

gioco da tradurre e la fascia di giocatori a cui si rivolge.

 Conoscere a fondo i personaggi del gioco: conoscere il linguaggio che i

personaggi usano, il registro, la loro storia, e rispettare le aspettative che i

consumatori hanno riguardo a quei personaggi.

8

(7)

 Assicurarsi di giocare al gioco in questione è sicuramente un ottimo

punto di partenza, in quanto si possono così anticipare le problematiche a

cui si può andare incontro nel tradurre.

Inoltre non bisogna sottovalutare la qualità, la cosidetta Quality Assurance,

cioè la fase in cui si controlla che le immagini siano coerenti con il dialogo, ci si

assicura che i dialoghi siano corretti e chiari, si verifica che tutto il contenuto del

gioco sia tradotto nella lingua di arrivo, e inifine si controlla che non ci siano

abbreviazioni dove non ce n’è bisogno. Questa fase è molto importante, proprio

perché “[…] there are tons of social games out there to be played, which means

the odds of someone choosing to play a poorly translated game when they can

play one that’s been localized well isn’t likely.”

9

E’ certo, quindi, che è importante

avere gli strumenti giusti per affrontare questo tipo di traduzione, in quanto

altrimenti il gioco non avrebbe successo.

1.4. D

OPPIAGGIO

Il doppiaggio è un processo secondo il quale si sostituisce il dialogo

originale con una traccia audio nella lingua di arrivo che si propone di seguire il

più possibile il labiale, il ritmo, i tempi del dialogo originale. (Luyken et al.

1991:31). Nel processo di doppiaggio si sostituiscono le voci degli attori originali

con quelle di doppiatori qualificati che danno voce al personaggio come attori veri

e propri. Questo processo segue quattro passaggi principali:

1) Si traduce lo script originale;

2) Si adattano i dialoghi nella lingua di arrivo, rispettando il sincronismo

originale;

3) Lo script nella lingua di arrivo viene interpretato e registrato da attori

professionisti;

4) La registrazione va a sostituire l’audio dei dialoghi originali.

9

T. Castanheira, An Inside Look at Video Game Localization (Part 1 and 2), 2012. Disponibile all’indirizzo: http://blog.gengo.com/.

(8)

Come ci spiega Delia Chiaro in The Routledge Companion to Translation

Studies (2009:141), esiste un direttore del doppiaggio il quale supervisiona

l’intero processo, compreso l’aspetto economico, quindi i costi, e si occupa di

scegliere gli attori da impiegare. In Europa è pratica molto comune assegnare lo

stesso doppiatore ad attori di successo, come nel caso di Tonino Accolla per Eddie

Murphy. Il primo passaggio del suddetto processo consiste nella divisione del film

in “tracce” che saranno organizzate a seconda dell’apparizione del personaggio

nel film. Le registrazioni vengono di norma effettuate con gli attori mentre

visionano la pellicola e ascoltano i dialoghi originali attraverso delle cuffie.

Quando il parlato doppiato è perfettamente in sincronizzazione con quello

originale, si passa alla registrazione effettiva. Al termine di quest’ultima, la traccia

doppiata verrà missata a quella originale, in modo da raggiungere un effetto

bilanciato.

1.4.1. VANTAGGI E SVANTAGGI DEL DOPPIAGGIO

Sicuramente uno dei vantaggi più importanti del doppiaggio è che questo

rende il prodotto audiovisivo più fruibile al grande pubblico. In molti affermano

che guardare un film, una serie TV, o giocare a un videogioco in cui i personaggi

parlano la propria lingua crea meno distrazioni, rende il prodotto più godibile dal

punto di vista della comprensione dello stesso. Il dibattito è sicuramente ancora

vivo oggi; esistono varie scuole di pensiero a riguardo, infatti alcuni affermano

che il doppiaggio svilisce i personaggi, li rende meno credibili. Da una parte si

può dire che esso avvicina la cultura di partenza e quella di arrivo; dall’altra, però,

nel processo si perde sicuramente qualcosa, che può essere il timbro di voce

dell’attore originale, o frasi, espressioni non completamente trasferibili nella

lingua di arrivo a causa, per esempio, di difficoltà di sincronizzazione del labiale.

Bisogna ammettere che il doppiaggio è ad ogni modo un atto di straniamento e a

volte si percepisce come i personaggi sullo schermo non stiano pronunciando le

parole udite. E’ indubbio, inoltre, che il doppiaggio sia molto più costoso del

sottotitolaggio, poiché sono coinvolte molte figure professionali.

(9)

Uno dei casi più evidenti di doppiaggio ‘straniante’ è quello del

film 1997: Fuga da New York, film di fantascienza del 1981, diretto da John

Carpenter, in cui l’antieroe per eccellenza ha subìto un grosso cambiamento nella

trasposizione in italiano. Il personaggio in questione è il protagonista Snake

Plissken (Kurt Russell), il quale ha un vistoso tatuaggio a forma di serpente, come

suggerisce il nome che, nella versione doppiata in italiano, è stato sostituito con

Jena Plissken, a quanto pare per una questione di labiale.

La

cosa

non

avrebbe

colpito così tanto se non fosse che

questo personaggio ne ha ispirati

tantissimi altri nel corso della

storia dello spettacolo, nonché

videogiochi, fumetti e quant’altro;

un esempio è Solid Snake,

personaggio del gioco Metal Gear

Solid, ispirato sia nel nome che nella fisionomia a Snake Plissken.

Un secondo esempio è quello dei personaggi della saga di Star Wars,

universalmente conosciuta anche ai meno appassionati. Nel doppiaggio della

trilogia originale, vari personaggi cambiano nome, come ad esempio Han Solo

che diventa Ian Solo, probabilmente per una questione di pronuncia del fonema h,

e l’antagonista Darth Vader che in italiano prende il nome di Dart Fener. “La

questione non è di scarsa rilevanza come può apparire a primo acchito. Il

doppiaggio delle serie di Guerre Stellari è da sempre materia di aspre discussioni

tra i fan. La differente interpretazione di alcuni termini tra sequel e prequel ha

spesso generato malumori e nervosismo[…]”

10

. Questo ci dimostra che le scelte

traduttive del doppiaggio hanno un impatto non indifferente.

Uno dei casi più estremi di allontanamento dalla lingua di partenza è

quello della serie televisiva La tata, sit-com statunitense andata in onda dal 1993

10

www.fantascienza.com, E. Montanero, 2004. (13\03\2016) Figura 1 A sinistra Snake Plissken, a destra Solid Snake.

(10)

al 1999. Nell’adattamento italiano la serie ha subìto un grosso stravolgimento: il

personaggio principale Fran Fine, infatti, nella versione originale americana è di

origini ebraiche, mentre nella versione doppiata italiana, la protagonista è di

origini italiane, per la precisione viene dalla Ciociaria, e si presenta col nome di

Francesca Cacace. Per cui, una volta cambiato il background del personaggio, di

conseguenza sono cambiati tanti altri elementi, come ad esempio i dialoghi,

spesso completamente riscritti per adattarsi al nuovo personaggio. Insieme alla

protagonista, anche altri personaggi hanno subìto grossi cambiamenti: ad esempio

i genitori di Fran, Sylvia e Morty Fine, nella versione italiana sono diventati gli

zii.

Il fruitore italiano della serie La tata non ha risentito del cambiamento, in quanto

il lavoro degli adattatori è stato quantomeno magistrale, riuscendo a riportare, sia

nelle scene, che nei flashback della protagonista, i riferimenti alla cultura italiana.

Probabilmente, la scelta di stravolgere il prodotto in maniera tanto estesa è dovuta

alla volontà di avvicinare il telespettatore a un prodotto che altrimenti, con molta

probabilità, non avrebbe riscosso lo stesso successo.

1.4.2.

S

OTTOTITOLAGGIO VS

D

OPPIAGGIO

In Italia il doppiaggio nasce intorno agli anni ’30, quando si attuò il primo

esperimento di post-sincronizzazione in lingua italiana del film Maritati a

Hollywood. L’idea fu degli studi californiani della Fox, insieme all’attore

italoamericano Augusto Galli. Da quel momento in poi si decise di migliorare

questa tecnica e assumere attori italiani che avessero il compito di doppiare i film

americani, maggiori distributori di pellicole cinematografiche. In quel periodo,

però, a causa del regime politico presente in Italia, i film doppiati erano soggetti a

forti restrizioni e censura, infatti nel 1932 un decreto legge dispose che i film

doppiati all’esterno del Regno d’Italia non potevano essere proiettati nelle sale

italiane. Per questo, nello stesso anno, si aprì il primo studio di direzione del

doppiaggio italiano.

11

Si può dire, quindi, che il doppiaggio italiano è una pratica

che affonda le sue radici nella storia del nostro Paese, ed è quindi difficile

sostituirla. Il doppiaggio è tecnica diffusa anche in Germania, Francia e Spagna,

11

M. Guidorozzi, Voci d’autore. Storia e protagonisti del doppiaggio italiano, Cierre Edizioni, 1998, p.17

(11)

mentre in Europa Nord-Occidentale si utilizza principalmente per programmi

destinati ai più piccoli. Il doppiaggio e il sottotitolaggio convivono, invece, nei

paesi dell’Europa Centrale e in quelli dell’Europa Orientale e alcuni di quella

Centrale, preferiscono usare la tecnica del voice-over. Negli Stati Uniti e in

Canada i film stranieri vengono proiettati al cinema con l’ausilio dei sottotitoli; in

America Latina e Centrale, invece, si preferisce il doppiaggio per i film, i cartoni

animati e i programmi di lingua straniera; mentre sulle TV via cavo, si può

scegliere se usufruire del prodotto sia in versione doppiata che originale con i

sottotitoli. Nel continente asiatico la scelta è molto varia: in Cina si preferisce il

doppiaggio fin dagli anni ’30, in Giappone si ricorre alla sottotitolazione per la

maggior parte dei prodotti stranieri, in India e Corea del Sud si preferisce il

doppiaggio, e solo in Mongolia si preferisce il voice-over, così come in Russia.

Nei paesi di lingua araba si preferisce solitamente il sottotitolaggio, mentre

in Africa il doppiaggio.

12

Si può dire che la scelta tra le due tecniche è sicuramente influenzata dalla

cultura e abitudini del popolo e dalla storia del Paese in cui ci si trova.

Il dibattito è ancora aperto, ognuna delle due tecniche ha, a mio parere, dei

pro e dei contro.

Il doppiaggio rende la visione del prodotto cinematografico sicuramente

più “scorrevole”, ma allo stesso tempo può fuorviare, in quanto, come si è detto

prima, si può incappare in un grossi cambiamenti nel processo di adattamento. I

sottotitoli possono essere molto più fedeli alla lingua di partenza, ma, allo stesso

tempo, per questioni di spazio e tempo, spesso c’è la necessità di condensare il

dialogo e quindi di conseguenza si può perdere comunque qualcosa. Comunque,

molti spettatori dichiarano di aver imparato la lingua proprio grazie alla visione

del film in lingua originale con l’ausilio del sottotitolo; molti altri sostengono che

invece i sottotitoli distraggano dalla visione, e che si tenda a non ascoltare il

parlato, ma a fare riferimento solo al testo scritto.

12

(12)

1.5.

S

OTTOTITOLAZIONE

La sottotitolazione si può definire come la resa in un’altra lingua del

messaggio verbale di un prodotto filmico, nella forma di uno o più linee di testo

scritto presentate sullo schermo in sincrono con il messaggio scritto originale.

13

Bisogna, inoltre, differenziare il sottotitolaggio intralinguistico da quello

interlinguistico. Il primo si ha quando i sottotitoli sono nella stessa lingua del

parlato originale; di norma sono destinati ai non udenti, agli immigrati e agli

studenti; mentre la sottotitolazione interlinguistica utilizza una lingua diversa da

quella dei dialoghi di partenza. Questi due tipi di sottotitolazione hanno in

comune molti elementi:

 Entrambi implicano una conversione del dialogo in testo scritto;

 La quantità di dialogo deve essere ridotto in entrambe le modalità,

per venire incontro ai requisiti tecnici del supporto multimediale e

per rispettare le capacità di lettura dello spettatore.

Avendo differenti obiettivi, comunque, le due modalità seguono anche

differenti metodi e regole. In questa sede, ad ogni modo, ci occuperemo solamente

del sottotitolaggio interlinguistico.

È all’inizio degli anni ’80 che la traduzione audiovisiva è entrata a far

parte della sfera di materie di studio trattate all’università. Infatti, al giorno d’oggi

esistono molti corsi universitari in Italia che si occupano di questo argomento.

La sottotitolazione interlinguistica propone un testo scritto che si va a collocare

nella parte bassa dello schermo e consiste nella traduzione dei dialoghi originali,

seguendo le scene che si susseguono sullo schermo.

13

(13)

2

Esempio di sottotitolo.

Ad ogni modo, non tutti gli studiosi la considerano semplicemente traduzione.

Questo perché la sottotitolazione comprende diverse dimensioni, oltre a quella

traduttiva, è infatti intersemiotica e tiene conto sia del piano visivo che di quello

testuale.

Si può dire che il sottotitolatore deve ricorrere a “strategie traduttive specifiche, di

cui la semplificazione e la riduzione testuale sono le più caratterizzanti per

frequenza e per estensione.”

14

Infatti il traduttore di sottotitoli va incontro a molti

ostacoli; deve mantenersi fedele al dialogo originale, tenere conto dei fattori

tecnici che entrano in campo nella creazione del sottotitolo, e condensare il testo

in modo da rispettare i tempi filmici.

Secondo Gottlieb (Perego, 2005) ci sono cinque parametri che distinguono

la sottotitolazione da altre forme di traduzione; deve quindi essere:

a.

Scritta

b.

Aggiuntiva

c.

Immediata

d.

Sincronica

e.

Multimediale

Il testo dei sottotitoli è immediato, e lo spettatore non ha la possibilità di

rileggere ciò che gli è sfuggito, e dovrà, quindi, tenere il ritmo. È per questo che il

testo tradotto dovrà essere condensato e si dovranno eliminare le parti superflue o

14

(14)

ripetute del dialogo originale, e, inoltre, il sottotitolo costituisce una parte del

messaggio.

15

1.5.1. S

OTTOTITOLAGGIO AMATORIALE

(

FANSUBBING

)

Per sottotitolaggio amatoriale, o fansubbing, si intende una traduzione non

professionale dei dialoghi di un prodotto audiovisivo in una lingua diversa da

quella di partenza; il termine è composto da fan (appassionato) e sub

(abbreviazione di subtitle).

Esistono moltissimi gruppi di fansubber (i traduttori amatoriali dei

sottotitoli), i quali traducono per passione i dialoghi di film, serie TV e anime.

Il fenomeno è nato intorno agli anni ’80 negli Stati Uniti e in America

Latina, per la necessità di usufruire in maniera rapida di prodotti audiovisivi a

quei tempi poco distribuiti; è il caso dei prodotti giapponesi detti appunto anime, i

quali erano poco diffusi e in una lingua sconosciuta alla maggior parte delle

persone.

Il sottotitolaggio amatoriale si è poi diffuso col tempo grazie all’uso

sempre più ampio di internet e della condivisione online di contenuti audiovisivi,

in maniera legale o meno: si pensi alla nascita e diffusione dei canali televisivi

online, quali Netflix, Sky, Mediaset Premium e Infinity, e dei siti di streaming

“pirata”.

I

L CASO

S

UBSFACTORY

La richiesta di sottotitoli è cresciuta in maniera esponenziale, fino alla

nascita di community di fansubbing più o meno grandi: in Italia uno dei più

importanti e longevi è Subsfactory.

Il sito nasce nel 2006 da pochi subber, ad oggi oltre duecento, e si occupa

della traduzione di film, film d’animazione e soprattutto di serie TV, dalle più

famose americane ai prodotti “di nicchia” inglesi, nonché francesi, tedeschi,

spagnoli e svedesi. Per quanto riguarda i film, il sito traduce esclusivamente quelli

non distribuiti in Italia, in modo da permetterne la diffusione.

15

(15)

La pagina iniziale del sito presenta in primo piano gli ultimi sottotitoli

pubblicati e, tramite le icone in alto, si ha la possibilità di accedere alle diverse

sezioni, quali l’archivio, il forum, il blog e così via:

Figura 3 Pagina iniziale del sito

O

RGANIZZAZIONE DEL SITO

Una delle sezioni più importanti del sito è il forum, nel quale, previa

registrazione, è possibile commentare e proporre la traduzione di film e serie TV

non ancora subbate (il verbo subbare è un calco dall’inglese subbing, ovvero

“creare sottotitoli”).

Da utente è inoltre possibile fare richiesta del test di ammissione per

diventare subber accedendo alla sezione “Diventa uno di noi”, visibile nella

pagina iniziale del sito (come vediamo in figura 1). Uno degli amministratori del

sito, con il compito di valutare la prova dell’aspirante subber, controllerà la

traduzione e deciderà se considerarla valida e quindi permettere all’utente di far

parte del team di “sottotitolatori” del sito. In questo caso, l’utente diventerà

subber in prova (SIP) e gli verrà assegnato un tutor il quale gli spiegherà il

funzionamento del sito e dei programmi utilizzati per la sottotitolazione.

Una volta acquisite queste prime conoscenze, il SIP dovrà quindi iniziare il lavoro

vero e proprio e entrare nella sezione del forum del sito “Creazione team di

traduzione”, dove troverà la lista completa delle serie TV e film da tradurre che

(16)

necessitano la formazione di un team per la traduzione. In seguito, dopo un

periodo di tempo variabile in cui affinerà le sue competenze e imparerà a usare i

programmi per la sottotitolazione, sarà “promosso” a Master Subber (MS),

pertanto non sarà più considerato in prova, ma a tutti gli effetti un membro del

sito. La differenza principale tra SIP e MS consiste nel fatto che il primo, oltre

alla revisione della traduzione da parte del revisore, è tenuto a consegnare il suo

elaborato mediamente un’ora prima rispetto a quanto pattuito, in modo da

permettere un controllo ulteriore della sincronizzazione; questa fase viene

chiamata check sync e consiste nella verifica da parte di un MS del rispetto dei

parametri tecnici imposti dal sito riguardo alla sincronizzazione del sottotitolo.

Il revisore, in gergo revver, è quella figura che si occupa della creazione

dei team di traduzione; ha la responsabilità di controllare i traduttori che ne fanno

parte e impostare la scadenza per la consegna (deadline) e di definire le regole

formali da seguire.

Il team di traduttori è solitamente formato dai tre ai sette subber a cui

viene assegnata una parte dell’episodio da tradurre, che varia dai cinque ai

quindici minuti di video. Generalmente si traduce da una “base” e cioè da uno

script in lingua originale che viene poi diviso in base al numero dei traduttori del

team; in caso questo script non sia disponibile si procede alla traduzione

dall’audio.

In caso di difficoltà nel corso del lavoro di traduzione è possibile consultare la

sezione “Brainstorming”, dove ogni subber ha la possibilità di aprire un topic (una

discussione) spiegando il suo problema traduttivo; i subber che credono di poter

consigliare o comunque contribuire alla risoluzione del problema, possono

commentare il topic e fornire la propria soluzione.

Ogni traduttore è tenuto a rispettare la deadline imposta dal revver e a consegnare

la sua parte completa; nel caso abbia riscontrato difficoltà nella traduzione dovrà

allegare a questa i relativi commenti.

Sarà poi il revver a unire e controllare le parti consegnate dal suo team e

correggere gli eventuali errori, nonché decidere se cambiare o meno la traduzione

in base al gusto personale.

(17)

A controllo ultimato, pubblicherà i sottotitoli nella sezione apposita del sito e

fornirà un feedback ai traduttori del suo team, spiegando le sue scelte ed

eventualmente consigliando un miglioramento nella traduzione.

S

INCRONIZZAZIONE E LAYOUT

Uno degli aspetti più importanti della sottotitolazione “è la

sincronizzazione, cioè far coincidere l’apparire/sparire del sottotitolo con i ritmi

del dialogo e assicurare la coerenza fra il contenuto del sottotitolo e le

immagini.”

16

Il sottotitolo deve scorrere fluido e rispettare determinate regole tecniche

in modo da non sovrastare l’immagine e impedire allo spettatore la visione del

prodotto. È per questo che ci sono regole precise da rispettare e, come vedremo

nei questionari, possono variare a seconda dell’agenzia di sottotitolazione e del

revver del sito.

In questa sede ci occuperemo principalmente delle regole e dei parametri

tecnici riguardanti la sottotitolazione imposti dal sito Subsfactory.

Vediamo di seguito queste regole:

- Innanzitutto bisogna tenere in considerazione il fatto che generalmente i

sottotitoli di Subsfactory (d’ora in poi SF) sono principalmente

source-oriented per quanto riguarda la traduzione, ma per quello che concerne la

sincronizzazione del sottotitolo si preferisce distanziarsi notevolmente

dalle regole della lingua di partenza;

- Il sottotitolo deve essere centrato nella sezione in basso dello schermo;

- Il numero massimo di righe consentito è 2 per ogni sottotitolo, in quanto

oltre questo numero il sottotitolo andrebbe a imporsi notevolmente sul

video e impedirebbe la visione del prodotto audiovisivo;

- Il numero di caratteri massimi consentiti è 45, così da poter tradurre tutto il

segmento di dialogo senza omettere nessun elemento (come ad esempio le

ripetizioni di nomi, avverbi e frasi nominali).

16

(18)

- Il carattere utilizzato è bianco Arial dimensione 10;

- Il sottotitolo deve apparire per una durata minima di 1 secondo e massima

di 6 secondi;

- Si predilige il rispetto della formattazione semantica alla simmetria delle

due righe di dialogo.

- Per quanto riguarda la punteggiatura si utilizzano le stesse consuetudini

applicate alla trascrizione di un dialogo.

(19)

CAPITOLO 3

3. Questionari e considerazioni.

In questo capitolo ci occuperemo della visione e dell’analisi dei

questionari somministrati. Il lavoro si propone di analizzare e comprendere le

eventuali differenze che intercorrono tra due ambiti lavorativi apparentemente

molto diversi.

Le domande poste agli intervistati hanno come obiettivo l’osservazione dettagliata

della maniera in cui lavorano i revisori e i traduttori in ambito audiovisivo e, nello

specifico, nel sottotitolaggio.

Si è cercato di capire come cambiano le regole e le tecniche a seconda

dell’approccio lavorativo; se ci sono differenze a seconda dell’età, della

preparazione scolastica, nel ruolo che l’intervistato ha nel processo lavorativo.

Infine si è proposto di avanzare dei suggerimenti per migliorare questo processo,

osservando quali sono le pecche eventuali nello svolgimento del lavoro.

3.1. R

EVISORI

A

UDIOVISIVI

3.1.1 Q

UESTIONARIO

R

EVISORI

P

ROFESSIONISTI

1) C

OME HAI TROVATO QUESTO LAVORO

?

- Tramite il sito ufficiale delle agenzie di traduzione, che cercano tutto

l'anno traduttori/revisori freelance.

- Candidandomi su siti specializzati, come Proz.com, o direttamente sul sito

delle aziende di sottotitolaggio.

- La richiesta è arrivata a un mio professore dell'università che l'ha inoltrata

a tutti gli studenti del mio corso. Ho dovuto poi inviare il mio CV

all'agenzia e superare un test per essere assunta.

- Candidatura spontanea; segnalazione da parte di altri colleghi

2) I

TUOI STUDI ERANO FINALIZZATI A QUESTO AMBITO

?

C

OSA HAI STUDIATO

?

- Sì e no. Ho una laurea triennale in Discipline dello Spettacolo e della

(20)

- Sì. Ho studiato Interpretariato e Traduzione.

- Sì, ho un master in traduzione durante il quale ho seguito un corso in

sottotitolaggio.

- Triennale in Lingue e Letterature Straniere e Master in Traduzione

Audiovisiva

3) Q

UAL È IL TUO RUOLO NEL PROCESSO DI REVISIONE

?

- Il mio compito, in generale, è rispettare le scelte del traduttore e

correggere solo eventuali errori oggettivi.

- Dipende dalle esigenze del cliente. Di solito, ricopro talvolta il ruolo del

ProofReader, talvolta quello dell'Editor.

- Correggere eventuali errori ortografici, sintattici, di comprensione e di

punteggiatura assicurarmi che le linee guida del cliente siano rispettate

(numero massimo di caratteri per riga, CPS, formattazione), uniformare la

traduzione e i termini ricorrenti.

- Il mio ruolo è quello di QC (Quality Control) Operator, il QC

generalmente è un processo che avviene dopo la revisione. Consiste in un

controllo finale linguistico (punteggiatura, errori di battitura) e un

controllo della sincronizzazione dei sottotitoli.

4) S

EGUI DEI PASSAGGI SPECIFICI IN MERITO

,

OPPURE CAMBI SPESSO APPROCCIO

?

- Bisogna seguire dei passaggi specifici, correggere solo gli errori oggettivi,

dividerli secondo categoria e gravità. Le correzioni soggettive sono

fortemente sconsigliate. Bisogna basarsi sulla style guide del cliente e sui

consistency sheet, se presenti. Inoltre, a seconda del tipo di prodotto,

dobbiamo trovare un numero minimo di errori in una certa categoria,

prima di segnalarli. Altrimenti non occorre.

- Non seguo dei passaggi specifici, guardo il prodotto audiovisivo e

segno/modifico ogni cosa che ritengo necessaria per poi uniformare e/o

cambiare eventuali scelte.

(21)

- Ci sono parametri molto specifici da seguire che variano a seconda del tipo

di video, in quanto la compagnia si occupa di traduzione di video originali

(prodotti dalla compagnia stessa) e video non originali prodotti da terzi.

Per quanto riguarda i video originali il QC Operator è tenuto a guardare il

video per intero e a segnalare durante la visione eventuali errori inserendo

dei commenti, senza la possibilità di modificare i sottotitoli. I commenti

del QC sono poi verificati in uno stadio successivo (Verification) e, se il

Verifier concorda con il QC Operator, i sottotitoli sono rinviati al

traduttore che modifica la traduzione. Se il Verifier non è d'accordo,

abbassa il punteggio del QC Operator. Il QC Operator ha una lista di errori

che è possibile segnalare; ogni errore ha un nome specifico e, se si segnala

un errore con il nome sbagliato, il Verifier abbassa il punteggio del QC

Operator. ERRORI LINGUISTICI - I sottotitoli non corrispondono al

video, sono in un'altra lingua o sono in formato per non udenti - Errori di

battitura, grammaticali, di punteggiatura - Errori "oggettivi" di traduzione:

non è possibile proporre soluzioni per migliorare la traduzione, ma solo

segnalare traduzioni completamente errate come per esempio idiom non

riconosciuti. - Traduzione mancante di una parte del dialogo o di scritte a

video. Non si può segnalare una traduzione mancante in caso il dialogo o

la scritta a video, seppure in lingua inglese, siano comunque comprensibili

dal pubblico italiano (per esempio "Okay" nel parlato o "Bar" in una scritta

a video) - Traduzione ridondante di dialogo o di scritte a video Per quanto

riguarda la traduzione delle canzoni, ogni sottotitolo deve cominciare con

la lettera maiuscola e finire senza punteggiatura. Non si possono segnalare

errori nell'uso dei trattini per identificare i personaggi che parlano

contemporaneamente. ERRORI DI SINCRONIZZAZIONE - I sottotitoli

non sono in synch con l'audio: ci sono diversi tipi di errore a seconda se i

sottotitoli cominciano in synch e nel corso del video vanno

progressivamente fuori synch, oppure se solo alcuni sottotitoli sono fuori

synch - Durata troppo breve (meno di mezzo secondo) - Durata troppo

lunga (più di 10 secondi) - I sottotitoli si succedono troppo velocemente

ERRORI DI FORMATTAZIONE - I sottotitoli coprono le scritte a video

(22)

(compresi gli opening o closing credits) - Non esiste un numero massimo

di caratteri per riga, ma vanno segnalati i sottotitoli che si estendono per

tutto lo schermo o oltre - Una delle due righe del sottotitolo è molto più

lunga dell'altra per tutta la durata del video * - I sottotitoli hanno più di tre

righe * Non si possono segnalare errori nella divisione semantica dei

sottotitoli Per quanto riguarda i video originali, questi errori possono

essere segnalati anche se si presentano una sola volta. Invece, per i video

non originali, alcuni errori possono essere segnalati solo se si presentano

più di una volta: - Errori oggettivi di traduzione (3 errori) - Errori di

battitura, grammaticali, di punteggiatura (5 errori) - Traduzione ridondante

(3 errori) - Tutti gli errori di sincronizzazione (eccetto durata troppo breve

o troppo lunga) (3 errori) Inoltre per i video non originali, qualunque sia la

durata del video, il QC deve durare 10 minuti. Il QC Operator è tenuto a

guardare 2 minuti all'inizio del video, 1 minuto al 25%, 50% e 75% del

video, e 2 minuti alla fine del video.

- Dipende dalle esigenze del cliente. Di solito, ricopro talvolta il ruolo del

ProofReader, talvolta quello dell'Editor.

5) Q

UALI SONO LE ABILITÀ RICHIESTE PER QUESTO TIPO DI LAVORO

?

- Conoscenza approfondita di entrambe le lingue richieste per la traduzione,

attenzione ai dettagli, saper resistere all'impulso di fare cambi soggettivi.

- Ottima

conoscenza

della

lingua

italiana

(ortografia,

sintassi,

punteggiatura), sapere scegliere il lessico adeguato alla situazione e

integrarlo al meglio con le indicazioni e le linee guida fornite dal cliente.

- Bisogna essere madrelingua, con esperienza in traduzione e

sincronizzazione.

- Ottima padronanza della propria lingua madre e di una o più lingue di

lavoro. Quando c'è necessità, anche padronanza nell'utilizzo di software

specifici.

(23)

6) Q

UALI SONO LE TUE RESPONSABILITÀ

?

- La mia responsabilità principale è garantire che il prodotto non abbia

errori oggettivi, di coerenza, ecc... e che la style guide fornita dal cliente

sia stata rispettata.

- Assicurare la corretta traduzione e resa dei sottotitoli in italiano e che le

linee guida del cliente vengano rispettate.

- È importante non solo segnalare tutti gli errori contenuti nel video ma

anche segnalarli con il nome corretto per facilitare il processo di

Verification.

- Consegnare un prodotto valido dal punto di vista qualitativo, rispettando le

esigenze e direttive del cliente.

7) D

I QUANTI PROGETTI TI OCCUPI SIMULTANEAMENTE

?

- Dipende dal periodo. È possibile occuparsi di più progetti

simultaneamente.

- 2-3 al massimo.

- È importante non solo segnalare tutti gli errori contenuti nel video ma

anche segnalarli con il nome corretto per facilitare il processo di

Verification.

- Un solo prodotto audiovisivo alla volta.

8) C

HE TIPO DI PROGRAMMI USI PER PROCEDERE CON LA REVISIONE

?

- Solitamente uso il software dell'agenzia e Word.

- Piattaforme online di sottotitolaggio fornite dalle aziende di sottotitolaggio

- La piattaforma creata dalla compagnia.

- Dipende dal tipo di prodotto. Visto che di solito mi occupo di revisionare

sottotitoli e script per il doppiaggio: Subtitle Workshop, Visual Sub Synch,

Aegisub e Microsoft Word.

(24)

9) T

I CONSULTI CON ALTRE PERSONE DEL TUO TEAM PER CONFRONTARE IL TUO LAVORO E MAGARI FARTI CONSIGLIARE

?

- Per quanto riguarda la revisione, non sono previste altre persone con cui

confrontarsi.

- No, non è possibile confrontarsi direttamente con il traduttore.

- Il QC operator non può comunicare né con i traduttori né con i Verifier.

- No.

10) Q

UANTO TI INFLUENZANO LE ASPETTATIVE DEL TUO DATORE DI LAVORO

?

- Moltissimo. Bisogna sempre seguire le richieste di ogni datore di lavoro,

che spesso sono diverse tra loro, se non opposte. La revisione diventa

molto oggettiva e non dà spazio a "miglioramenti" soggettivi.

- Cerco sempre di avere standard qualitativi molto alti per offrire il miglior

prodotto finale possibile, a prescindere dalle aspettative del cliente.

- Dovendo seguire parametri così specifici è inevitabile e anche difficile per

una traduttrice come me che ha sempre considerato la traduzione come un

processo creativo e soggettivo.

- Moltissimo. Sono le direttive del cliente che influenzano tutto il processo.

11) C

ONSIGLIERESTI DEI CAMBIAMENTI AL TUO DATORE DI LAVORO AI FINI DI MIGLIORARE GLI STANDARD

?

S

E SÌ

,

QUALI

?

- Consiglierei una maggiore comunicazione tra i traduttori (direi

obbligatoria per le serie TV), che spesso e volentieri è totalmente assente.

- Spesso viene preferita la velocità alla qualità del prodotto finale e, molto

spesso, il lavoro del traduttore/revisore non viene valorizzato come

dovrebbe.

- Credo che siano stati istituiti questi parametri per cercare di uniformare il

processo di traduzione, che viene effettuato non solo da traduttori diversi

ma anche da diverse agenzie di traduzione che naturalmente utilizzano

ciascuna parametri diversi. Per ottenere coerenza nella traduzione

bisognerebbe cambiare il processo di traduzione alla base secondo me.

(25)

- Per quanto riguarda i sottotitoli, mi è capitato di collaborare con clienti che

incoraggiavano la divisione delle unità sintattiche all'interno della frase in

virtù della richiesta di avere righe di un numero di caratteri che fossero

pari, in un sottotitolo (20/20, 30/30). Secondo me, un atteggiamento del

genere non favorisce, ma ostacola, la corretta fruibilità del sottotitolo. Per

quanto riguarda invece il doppiaggio, consiglierei di adottare un sistema

più "scientifico" per segnalare tutti gli elementi caratteristici da riprodurre

poi nel parlato (pause, esitazioni, sovrapposizione dei turni di parola). In

più, consiglierei di assumere traduttori che abbiano ricevuto una sorta di

training nell'ambito dell'audiovisivo perché, dal punto di vista della qualità

del prodotto finale, si nota una grande differenza tra traduttori che hanno

esperienza nel campo e non. L'audiovisivo è uno dei settori più

impegnativi all'interno della traduzione e per questo necessita di

competenze specifiche.

12) C

REDI CHE L

APPROCCIO AL TUO LAVORO SIA MIGLIORABILE

?

S

E SÌ

,

COME

?

S

E NO

,

PERCHÉ

?

- Dipende dal cliente. A volte non condivido alcune delle regole e/o dei

metodi su cui devo basare la revisione, ma sono obbligata a seguirle/i lo

stesso.

- È sicuramente migliorabile, prima di tutto cercando di valorizzare

maggiormente la figura professionale del revisore nel processo di

creazione dei sottotitoli e non limitandone i compiti (per esempio

focalizzando il processo di revisione esclusivamente ad errori ortografici

e/o sul rispetto o meno linee guida di stile e formattazione, escludendo

qualsiasi intervento su scelte linguistiche e di errori di traduzione del

sottotitolo) per avere un risparmio economico che, di conseguenza, porta

ad avere un prodotto finale di mediocre qualità.

- La ragione dietro la scelta della compagnia di avere due tipi di QC diversi

per video originali e non originali è comprensibile. Infatti il volume di

video da sottotitolare in certi periodi dell'anno è incredibile e, nonostante il

numero elevato di traduttori, QC Operator e Verifier, le scadenze di

(26)

consegna sono sempre troppo ravvicinate quindi è necessario ridurre i

tempi dove possibile. Credo però che sia altrettanto necessario effettuare

avere lo stesso livello di qualità per video originali e non originali e questo

è possibile solo effettuando lo stesso tipo di QC per entrambi.

- Certo, non si finisce mai di imparare e migliorarsi! Personalmente, al

momento mi piacerebbe acquisire competenze specifiche in determinati

campi (sport, ad esempio) e cercare di velocizzare il mio approccio.

3.1.2. Q

UESTIONARIO

R

EVISORI

A

MATORIALI

1) C

OME HAI TROVATO QUESTO LAVORO

?

- Prima usufruivo dei sottotitoli, poi mi è venuto in mente di provarci e ho

fatto richiesta del test d'ingresso. Superato il test, superato il periodo di

prova come subber, una sera uno degli amministratori del sito mi chiede se

sono disposta a diventare revisore.

- Mi è stato proposto di diventare revisore dopo aver passato un periodo di

prova da subber; ho scoperto il mondo del fansubbing perché usavo i loro

sottotitoli italiani per alcuni telefilm.

- Sulla pagina del sito di Subsfactory, nella sezione “Diventa uno di noi”.

2) I

TUOI STUDI ERANO FINALIZZATI A QUESTO AMBITO

?

C

OSA HAI STUDIATO

?

- No, ho fatto il liceo classico e poi mi sono laureata in Psicologia.

- Ho studiato letteratura inglese, quindi non specificamente traduzione.

- No, ho studiato economia aziendale e management.

3) Q

UAL È IL TUO RUOLO NEL PROCESSO DI REVISIONE

?

- Il revisore corregge errori di traduzione, e spesso purtroppo anche di

italiano. Omogeneizza le diverse parti dei traduttori e scioglie rese calcate,

che sono formalmente corrette, ma sanno "di tradotto". Oltre che qualche

aggiustatina qua e là al sync e alla formattazione. Per dire, non è

correzione di bozze (anche se c'è quella parte), si tratta proprio di fare

l'editing per arrivare al prodotto finito.

(27)

- Il mio ruolo consiste nel coordinare un team che normalmente varia dalle 3

alle 7 persone, verificando la loro disponibilità a tradurre, impostare un

programma di lavoro e una scadenza per la consegna del materiale

tradotto, revisionare il lavoro di tutti, pubblicare il sottotitolo finito e

fornire ai traduttori un feedback.

- Assicurare un alto standard qualitativo del prodotto finale: correggere

eventuali errori, uniformare termini ricorrenti, modificare rese poco

calzanti, riformattare diversamente le frasi, correggere il synch.

4) S

EGUI DEI PASSAGGI SPECIFICI IN MERITO

,

OPPURE CAMBI SPESSO APPROCCIO

?

- Prima l'editing (correzione errori di traduzione, di italiano, di sync, e di

forma) sottotitolo per sottotitolo. Segue il controllo finale, che avviene

prevalentemente con strumenti informatici (controllo ortografico e

controlli di aderenza alla forma, come lunghezza righe, altri aspetti formali

che si possono controllare in automatico).

- In generale il meccanismo è sempre quello; ovviamente ci sono piccole

variazioni se sto lavorando con molte o poche persone, o su una serie

facile o difficile, o con una deadline corta oppure lunga.

- Utilizzo sempre la stessa metodologia: raccolgo le parti tradotte dai

subber, le unisco in un unico file e procedo con la revisione riga per riga

della puntata in questione.

5) Q

UALI SONO LE ABILITÀ RICHIESTE PER QUESTO TIPO DI LAVORO

?

- Ottima conoscenza dell'inglese e dell'italiano, capacità di ricerca, capacità

di rendere in un italiano che sembri naturale, non tradotto.

- Innanzitutto è imprescindibile saper tradurre, quindi tutto quello che è

connesso alla conoscenza della lingua italiana, alle capacità di ricerca e

interpretazione, eccetera. Servono poi secondo me un forte senso di

responsabilità, la capacità di organizzarsi e la volontà di mettersi in gioco

e farsi carico di tutti i problemi che possono sorgere.

(28)

- Ottima conoscenza dell'inglese e dell'italiano, capacità di astrazione, di

pensiero laterale, di risoluzione dei giochi di parole, capacità di sintesi,

capacità di caratterizzare bene i personaggi attraverso una resa adeguata.

Ottime capacità di ricerca.

6) Q

UALI SONO LE TUE RESPONSABILITÀ

?

- Il revisore è responsabile del prodotto finito, in toto.

- "Rintracciare" i traduttori e accertarmi che il team sia al completo di volta

in volta, organizzare il programma di lavoro cercando di rispettare il più

possibile le esigenze di tutti (comprese quelle del sito) e infine la qualità

del sottotitolo finito vero e proprio.

- Assicurare che i sottotitoli pubblicati siano in linea con l'alto standard

qualitativo del sito, gestire e coordinare i team, definire le modalità e i

tempi di traduzione, supportare il team nel caso di difficoltà specifiche

riscontrate.

7) D

I QUANTI PROGETTI TI OCCUPI CONTEMPORANEAMENTE

?

- Cerco di non superare i due o tre a settimana, quindi un episodio a

settimana per due o tre serie, totale due o tre episodi a settimana.

- Dipende naturalmente dai periodi, ma non mi sono mai occupata di più di

cinque serie a settimana.

- Dipende dal periodo. Massimo: 4 a settimana. Minimo: 1-2 a settimana.

8) C

HE TIPO DI PROGRAMMI USI PER PROCEDERE CON LA REVISIONE

?

- Visual Sub Sync.

- Visual Sub Sync.

- Jubler, programma per mac, per revvare e syncare, e subtitle workshop per

i controlli finali.

9) T

I CONSULTI CON ALTRE PERSONE DEL TUO TEAM PER CONFRONTARE IL TUO LAVORO E MAGARI FARTI CONSIGLIARE

?

(29)

- Mi è capitato diverse volte di chiedere l'opinione di altri traduttori e

revisori, se dopo aver fatto ricerca rimanevano ancora dei dubbi.

- Non spesso, ma è capitato che una persona del team avesse conoscenze

specifiche in un determinato campo e mi sono rivolto a lui/lei per avere il

"parere di un esperto". Com'è capitato di fare brainstorming con altri

revisori per alcuni passaggi difficili in revisione (specialmente per i giochi

di parole).

10)

Q

UANTO TI INFLUENZANO LE ASPETTATIVE DEL SITO PER CUI LAVORI

?

- L'influenza riguarda soprattutto le tempistiche di pubblicazione, ma

trattandosi di traduzione amatoriale, il revisore è molto autonomo.

- Ne sono influenzata, ma non in maniera imprescindibile.

- Lavorare per un sito con degli standard qualitativi così alti, che mira a

fornire un prodotto finale perfetto dal punto di vista tecnico (sia per quanto

riguarda gli errori che l'adeguatezza delle rese), mi sprona sicuramente a

dare del mio meglio, a essere molto precisa e pignola, a ricontrollare in

modo maniacale il mio lavoro prima di pubblicare i sottotitoli, a

migliorarmi costantemente.

11)

C

ONSIGLIERESTI DEI CAMBIAMENTI AL TUO DATORE DI LAVORO AI FINI DI MIGLIORARE GLI STANDARD

?

S

E SÌ

,

QUALI

?

- Alzare il livello dei traduttori sarebbe sicuramente meglio per il revisore,

si ridurrebbe il tempo della revisione, avendo delle traduzioni buone in

partenza, perché a volte capita di riscrivere intere parti. Un revisore che si

sforza troppo è più soggetto a sviste o errori.

- Direi che per ora abbiamo abbastanza carne al fuoco.

- Gli standard qualitativi dei sottotitoli sono già ottimi. Si potrebbero

migliorare ulteriormente, riducendo i tempi di revisione, attraverso una

selezione più rigida dei SIP (subber in prova) durante il test d'ingresso.

Inoltre,

si

potrebbe

migliorare

sul

versante

gestione

del

sito/marketing/gestione social e interazione con gli utenti, ma quello è un

altro discorso.

(30)

12)

C

REDI CHE L

APPROCCIO AL TUO LAVORO SIA MIGLIORABILE

?

S

E SÌ

,

COME

?

S

E NO

,

PERCHÉ

?

- Tutto è migliorabile. Soprattutto, non avendo ricevuto una formazione

tecnica in ambito traduzione, credo che sia di fondamentale importanza

coltivare il germe del dubbio su quello che faccio, per migliorare. Questo

dal lato personale. Poi, riprendendo il discorso della qualità del materiale

di partenza, di quello che consegnano i traduttori, se un revisore lavorasse

su parti tradotte meglio, si focalizzerebbe di più su questioni di fino,

invece che riscrivere parti intere, vuoi perché si ritrova davanti un pessimo

italiano vuoi perché il traduttore ha travisato qualcosa.

- Quello del traduttore e del revisore è un mestiere in cui si impara

letteralmente qualcosa ogni giorno; questo vale dal punto di vista

linguistico ma anche metodologico. L'importante è essere ricettivi.

- Attualmente non credo ci possa essere un approccio migliore ai fini

della revisione.

3.1.3. C

ONSIDERAZIONI

A

NALOGIE E DIFFERENZE TRA REVISORI PROFESSIONISTI E REVISORI AMATORIALI

.

Il sondaggio somministrato ha mostrato in maniera chiara quali sono le

tecniche e l’approccio nei riguardi del lavoro di revisione, evidenziando, quindi, le

principali differenze e analogie che caratterizzano i due ambiti lavorativi, quello

amatoriale e quello professionale.

Di seguito, andremo ad analizzare gli argomenti trattati da ogni domanda, grazie

ai quali è stato possibile osservare in cosa divergono e in cosa convergono i due

mondi lavorativi studiati.

CONSEGUIMENTO DEL RUOLO

:

In entrambi i casi si ricorre alla candidatura spontanea online da parte

dell’aspirante revisore: per quanto riguarda l’ambito professionale, il candidato fa

riferimento a siti specializzati come Proz.com, TranslatorsCafe.com

,

Aquarius.net,

(31)

GoTranslators e altri, inviando la propria candidatura affiancata da una lettera di

presentazione, nella speranza di essere ricontattati per la collaborazione

.

In ambito amatoriale si seguono dei passaggi specifici, iniziando dalla richiesta

del test per l’ammissione tramite la sezione dedicata del sito subsfactory.it.

Se il test è considerato superato, il candidato diventa “SIP”, subber in prova, e

resta in valutazione per un periodo di tempo variabile, superato questo periodo

diventa Master Subber e infine, se l’amministratore del sito lo ritiene opportuno e

considera il candidato sufficientemente preparato, contatta il Master Subber,

“MS”, e propone il passaggio a Revver (revisore).

STUDI CONSEGUITI

:

La differenza, qui, appare netta, in quanto è chiaro che per ottenere il ruolo di

revisore professionista bisogna imprescindibilmente aver conseguito una laurea in

traduzione o un master in traduzione audiovisiva; in ambito amatoriale non è

invece richiesta nessuna preparazione scolastica, ma si constaterà l’effettiva

competenza del candidato in maniera pratica nel corso della sua collaborazione

col sito.

COMPITI DEL REVISORE

:

Il compito comune a entrambe le figure è sicuramente quello di correggere gli

eventuali errori commessi dal traduttore, come ad esempio gli errori ortografici.

La differenza più importante è che il revisore professionista deve restare

necessariamente oggettivo e occuparsi solo di errori di comprensione,

punteggiatura e battitura.

Il revisore amatoriale può al contrario lavorare molto più liberamente e, oltre alla

correzione degli errori oggettivi, può cambiare una resa anche a seconda del

proprio gusto personale, ovviamente rispettando il senso della frase e le regole

grammaticali italiane.

Entrambe le figure si occupano di controllare che la sincronizzazione del

sottotitolo sia esatta e che siano stati rispettati i parametri imposti dal sito (nel

caso del revisore amatoriale) e dal cliente (nel caso del revisore professionista).

(32)

PASSAGGI DA SEGUIRE NELLA REVISIONE

:

Possiamo notare, grazie alla risposta accurata data da uno degli intervistati

dell’ambito professionale, quanto siano dettagliati i passaggi che un revisore

professionista deve seguire quando si trova a esaminare un lavoro di traduzione.

Innanzitutto dobbiamo chiarire che la figura del QC Operator (Quality Control

Operator) differisce leggermente da quella di “semplice” revisore, in quanto è

integrata con la figura del Verifier. Si può dire che le due figure, insieme,

costituiscano quella di revisore.

Il QC Operator, infatti, svolge un lavoro di revisione preliminare che, in seguito,

consegnerà al Verifier, il quale, a sua volta, revisionerà ulteriormente l’elaborato e

giudicherà sia il traduttore che il QC Operator, assegnandogli un punteggio.

Nello specifico il QC Operator ha il compito di esaminare gli errori trovati nella

traduzione consegnatagli dal traduttore, e dividerli per categoria e gravità.

Deve, inoltre, seguire la style guide (documento fornito dall’agenzia, o dal cliente,

che contiene le indicazioni sulle regole da seguire per la revisione, quali, ad

esempio, punteggiatura, regole grammaticali, eccetera.) e il consistency sheet, ove

presente, (regole di conformità e coerenza) forniti dal cliente.

Il QC Operator dovrà visionare i video originali per intero e segnalare gli errori

durante la visione, inserendo i commenti senza però modificare il sottotitolo.

Questi, poi, verranno inviati al Verifier che controllerà l’elaborato e i relativi

errori segnalati dal QC e deciderà se sono o no giusti. Se concorda con il QC,

rinvierà il sottotitolo al traduttore per la modifica, mentre se crede che gli errori

segnalati siano sbagliati, abbasserà il punteggio del QC Operator. La stessa cosa

accade se il QC segnala gli errori nella categoria sbagliata. Le categorie, nello

specifico, sono:

- Errori Linguistici.

- Errori di battitura, grammaticali e di punteggiatura.

- Errori di sincronizzazione del sottotitolo.

- Errori di formattazione.

Inoltre, il QC Operator potrà segnalare detti errori solo nel caso in cui ci sia un

numero minimo di questi: minimo tre errori di traduzione, minimo cinque errori di

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