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Riciclaggio di denaro : MROS e ruolo delle banche nella collaborazione attiva alla lotta al riciclaggio in Svizzera

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Academic year: 2021

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Riciclaggio di denaro: MROS e ruolo

delle banche nella collaborazione attiva

alla lotta al riciclaggio in Svizzera

Studente/essa Relatore

Micaela Pizolli

Mauro Mini

Corso di laurea Indirizzo di approfondimento

Economia aziendale

Banking & Finance

Tipo di documento

Tesi di Bachelor

Luogo e data di consegna

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Titolo:

Riciclaggio di denaro: MROS e ruolo delle banche nella collaborazione

attiva alla lotta al riciclaggio in Svizzera

Autore:

Micaela Pizolli

Relatore: Mauro Mini

Tesi di Bachelor in Economia aziendale

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale

Manno, ottobre 2017

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Ringraziamenti

Ringrazio innanzitutto Mauro Mini, relatore di questa tesi, per la disponibilità, l’orientamento e il supporto durante i passaggi critici di questo lavoro.

Ringrazio Alessandro Bianchi, compliance officer di Banca Ceresio, per la cortesia e per avermi trasmesso in modo chiaro le conoscenze e le informazioni fondamentali per lo sviluppo di questa tesi.

Ringrazio Alessandro Trivilini, responsabile del laboratorio di informatica forense della SUPSI, per aver chiarito i miei dubbi ed avermi introdotto ad una materia interessante e quanto mai attuale.

Ringrazio Marco Lehmann, compliance officer di UBS, per la preziosissima consulenza e precisione nell’esposizione, che mi hanno permesso di completare un capitolo chiave di questa tesi.

Ringrazio Stiliano Ordolli, head di MROS, che mi ha permesso di approfittare delle sue competenze e della sua approfondita conoscenza della materia, indispensabili allo sviluppo della tematica di questo lavoro.

Un ringraziamento speciale alla professoressa Giorgetti, sempre precisa e disponibile, per i suoi suggerimenti e per avermi aiutato ad indirizzare correttamente il mio lavoro di tesi.

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Abstract

Il riciclaggio di denaro, uno dei pilastri grazie al quale prospera l’economia sommersa, consiste in un insieme di operazioni messe in atto per far in modo che capitali di natura illegale giungano ad avere un’apparenza lecita. La pratica del riciclaggio di denaro è un fenomeno remoto, in costante evoluzione e diffusa a livello globale. Le sue dimensioni sono in continua crescita, sia per quanto riguarda il numero di casi, sia per gli importi che i criminali tentano di riqualificare. Il danno, oltre al crimine dal quale il denaro sporco ha origine, ha luogo anche al momento della reimmisione dei suoi proventi nel ciclo economico. Si verificano infatti una serie di effetti negativi e di distorsioni, sia a livello economico, sia politico e sociale.

A livello internazionale esistono diverse organizzazioni che operano per contrastare questo reato. La principale è il Gruppo d’azione finanziaria (GAFI), organismo intergovernativo il cui obiettivo è la definizione di standard a livello globale nella lotta al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo. Infatti, sebbene ogni paese sia organizzato in modo differente, vi sono degli elementi costanti come la presenza, in ogni paese, di una Financial Intelligence Unit. In Svizzera questo compito è ricoperto dall’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio (MROS), che si occupa di filtrare le segnalazioni di sospetto inoltrategli dagli intermediari finanziari e di indirizzarle alle autorità di perseguimento penale.

La pratica del riciclaggio di denaro sfrutta spesso le funzioni degli intermediari finanziari e del sistema bancario in particolare, per questo la collaborazione di questo settore, ed una sua trasformazione da strumento di riciclaggio a parte integrante del sistema di contrasto, è essenziale. Le banche sono infatti chiamate ad attuare un severo sistema di controllo interno ed una serie di procedure di varia natura: dalla raccolta di informazioni all’apertura di una relazione contrattuale, all’utilizzo di sistemi informatici per l’identificazione di operazioni sospette, passando per la valutazione soggettiva del consulente riguardo il cliente con il quale sta trattando.

Un’analisi dell’apparato normativo internazionale e svizzero della lotta al riciclaggio di denaro e delle tecnologie IT applicate in questo campo dagli istituti bancari ha permesso di:

- comprendere il ruolo chiave e le peculiarità di MROS;

- verificare l’efficacia del sistema antiriciclaggio del settore bancario;

- cogliere l’importanza dell’applicazione delle tecnologie IT in questa parte del processo della lotta contro il riciclaggio di denaro e percepire che siamo in un momento in cui l’evoluzione degli strumenti informatici ha subito un notevole incremento ed è in piena espansione; - identificare settori, attualmente trascurati, dove l’estensione della regolamentazione

antiriciclaggio potrebbe potenzialmente portare risultati molto efficaci;

- evidenziare il gap esistente fra tempi di realizzazione e di reazione fra criminalità e autorità centrali.

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Indice

1. Il Riciclaggio di denaro ... 1

1.1. Le fasi del processo del riciclaggio di denaro ... 1

Fase di introduzione nel mercato (placement) ... 2

Fase della stratificazione (layering) ... 2

Fase dell’integrazione (integration) ... 3

1.2. Metodi di attuazione del riciclaggio di denaro ... 3

Evoluzione storica ... 4

Metodi utilizzati ... 4

Blockchain e cripto valute ... 5

1.3. Quantificazione dell’economia sommersa e del riciclaggio di denaro ... 7

Economia sommersa e attività illegali ... 7

Statistiche e stime del riciclaggio di denaro ... 7

Riciclaggio e economia sommersa in Svizzera ... 8

1.4. Conseguenze del riciclaggio di denaro ... 9

Conseguenze economiche ... 10

Conseguenze politiche... 10

Conseguenze sociali ... 10

2. Riciclaggio e sistema finanziario ... 12

2.1. Stabilità finanziaria ... 12

2.2. Sistema bancario e rischio sistemico ... 13

2.3. Settore finanziario in Svizzera ... 14

Quota parte nel PIL nazionale ... 14

Quota parte nell’impiego nazionale ... 15

Contributo alle risorse fiscali ... 15

2.4. Cronache del nostro Cantone ... 16

3. Apparato di lotta al riciclaggio ... 18

3.1. Apparato di lotta al riciclaggio a livello internazionale ... 18

Accordi e convenzioni internazionali ... 18

(8)

Gruppo di Azione Finanziaria (o Financial Action Task Force) ... 19

3.2. Apparato di lotta al riciclaggio a livello svizzero ... 23

Codice penale ... 23

Legge federale relativa alla lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo nel settore finanziario (LRD) ... 25

Legge federale concernente le raccomandazioni GAFI ... 25

Ordinanza FINMA sul riciclaggio di denaro, ORD-FINMA ... 25

Ordinanza sul riciclaggio di denaro, ORD ... 25

Convenzione di Diligenza Bancaria, CDB ... 26

3.3. L’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro MROS ... 26

Segnalazione di operazioni sospette ... 27

Strumenti utilizzati da MROS ... 29

Collaborazione con autorità svizzere ed estere ... 30

Modifica del sistema di comunicazione (da 5 a 20 giorni) ... 32

Collaborazione con banche e altri intermediari finanziari ... 33

4. Obblighi degli istituti bancari e strumenti utilizzati ... 34

4.1. Identificazione della controparte e dell’avente diritto economico ... 35

Identificazione della controparte ... 35

Determinazione dell’avente diritto economico ... 35

Determinazione del detentore di controllo ... 35

Controllo dei nominativi ... 36

4.2. Profilo di rischio di riciclaggio della clientela ... 37

4.3. Sistema informatico per la rilevazione di transazioni a rischio superiore ... 38

4.4. Ulteriori chiarimenti ... 40

4.5. Obblighi in caso di sospetto ... 40

Sospetto semplice ... 40

Sospetto fondato ... 41

Comunicazione ad MROS ... 41

5. Antiriciclaggio e intelligenza artificiale ... 42

5.1. Machine Learning ... 42

Reti neurali artificiali ... 44

(9)

Processo di knowledge discovery in databases ... 45

Tecniche di Data Mining ... 46

5.3. Social Network Analysis ... 47

Network modelling ... 47

5.4. Open Source INTelligence ... 48

5.5. Applicazione dell’intelligenza artificiale all’AML e nelle investigazioni ... 51

Application of Data Mining for Anti-Money Laundering Detection: A Case Study ... 51

Research on Anti-Money Laundering Based on Core Decision Tree Algorithm ... 52

Data Science e Social Network Analysis per l’antiriciclaggio di denaro ... 52

Client Profiling for an Anti-Money Laundering System ... 53

A Semantic Network Analysis of Laundering Drug Money ... 53

5.6. Un’applicazione concreta: UBS ... 54

(10)

Abbreviazioni

ABT Associazione Bancaria Ticinese ADE Avente Diritto Economico AI Artificial Intelligence AML Anti Money Laundering Art. Articolo

ASB Associazione Svizzera dei Banchieri BSI Banca della Svizzera Italiana

CDB Convenzione di Diligenza Bancaria

CFT Contrasto al Finanziamento del Terrorismo

CP Codice Penale

DDoS Distributed Denial Of Service

DM Data Mining

DTF Decisione del Tribunale Federale FBI Federal Bureau of Investigation

FINMA Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FIU Financial Intelligence Unit

FMI Fondo Monetario Internazionale

GAFI Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale ICO Initial Coin Offering

IF Intermediari Finanziari

KDD Knowledge Discovery in Databases

KYC Know Your Customer

LRD Legge sul Riciclaggio di Denaro MAS Autorità monetaria di Singapore MER Mutual Evaluation Report

ML Machine Learning

MPC Ministero Pubblico della Confederazione

MROS Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio

OCSE Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ONU Organizzazione Nazioni Unite

ORD Ordinanza sul Riciclaggio di Denaro ORD-FINMA Ordinanza FINMA sul riciclaggio di denaro OSINT Open Source INTelligence

PEP Persona Politicamente Esposta

PF Persona Fisica

PF Persona Giuridica

PIL Prodotto Interno Lordo

SFI Segreteria di Stato per le questioni Finanziarie Internazionali SNA Social Network Analysis

UBS United Bank of Switzerland

UNODC Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della Droga e la prevenzione del Crimine USA Stati Uniti d’America

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1.

Il Riciclaggio di denaro

Chi commette un crimine per un ritorno economico, non solo spera di schivare la condanna per il crimine commesso, ma desidera anche godere dei frutti del proprio illecito. I meno accorti spendono immediatamente quanto ricavato, senza prestare troppa attenzione ai possibili sospetti che questo comportamento potrebbe suscitare. I più disciplinati rimandano invece l’utilizzo del denaro, con l’intento di riuscire a dare, nel frattempo, una parvenza lecita ai valori patrimoniali di provenienza criminosa1. Quest’ultimo comportamento corrisponde a ciò che viene definito riciclaggio di denaro che consiste, appunto, nel rendere apparentemente legali proventi derivanti da un’azione illegale.

Il riciclaggio, sebbene sia un fenomeno già emerso negli Stati Uniti d’America (USA) durante il periodo del proibizionismo degli anni ‘20 e, successivamente negli anni ‘80 a livello globale a causa del traffico di droga, non è certo una scoperta recente. I primi casi di riciclaggio di denaro noti risalgono al 2000 a.c., quando in Cina i mercanti nascondevano i loro averi alle autorità, per evitarne la tassazione o la confisca e spesso li spostavano o investivano in province lontane, o addirittura al di fuori dei confini dell’impero2. A quei tempi però, così come fino a poche decine di anni fa, era pensiero comune che il riciclaggio non fosse un reato vero e proprio. Parafrasando la risposta che l’imperatore romano Vespasiano diede al figlio Tito, quando questi criticava la sua decisione di applicare una tassa sugli orinatoi: “Pecunia non olet”3. Figurativamente il significato di questa locuzione latina vuole indicare che il denaro, qualsiasi sia la sua provenienza, è sempre denaro: è importante l’uso che se ne farà e non la sua origine4.

Nonostante le migliaia di anni passati e il profondo cambiamento della percezione sociale riguardo a questo reato, la procedura di riciclaggio è la medesima: si commette un crimine per ottenerne un guadagno, quest’ultimo viene poi nascosto, trasferito e investito in altre attività, in modo da renderlo non tracciabile e quindi “pulito”.

1.1. Le fasi del processo del riciclaggio di denaro

Il riciclaggio di denaro è un fenomeno complesso, che non avviene sempre con le stesse modalità. Queste cambiano infatti a dipendenza del paese in cui il riciclaggio viene svolto, dal soggetto che lo mette in atto e, in ogni caso, evolvono nel tempo. È improbabile che l’atto del riciclaggio si riduca ad una singola operazione, ma è piuttosto un procedimento che include una serie di passaggi, anche complessi. Nella dottrina è consuetudine suddividere il processo del riciclaggio di denaro in 3 fasi (figura 1-1): 5 6

1. placement (o collocamento);

1 Levi & Rueter, 2006, pp. 289

2 Seagrave, 1995, pp. 21-32 (Capitolo I)

3 locuzione latina il cui significato letterale è “il denaro non puzza” (Treccani) 4 Tommolillo, 2012, pp. 25

5 Scialoja & Lembo, 2014, pp. 34-36

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2. layering (o stratificazione); 3. integration (o integrazione).

Fase di introduzione nel mercato (placement)

In questa prima fase del riciclaggio di denaro, detta piazzamento, i proventi del reato preliminare vengono immessi nei mercati. Questo può avvenire utilizzando il sistema finanziario, spesso tramite istituti bancari al di fuori dei confini nazionali o, in alternativa, vengono acquistati beni patrimoniali liquidabili a breve termine come gioielli, opere d’arte, ecc. Questa è la fase più critica, in cui il criminale può effettivamente mescolare i fondi di natura illecita a quelli leciti, conferendogli così una parvenza legale.

Alcuni esempi tipici della fase di “placement” sono: - versamenti presso banche, finanziarie, ecc.; - cambio di valuta;

- cambio di numerose banconote di piccolo taglio in un banconote di grosso taglio; - contrabbandare o spedire il denaro al di fuori dei confini nazionali.

Fase della stratificazione (layering)

Nella seconda fase si compiono una serie di operazioni finanziarie o commerciali, con l’obiettivo di rendere difficoltosa l’identificazione della provenienza illecita del denaro. Questa è in effetti la fase di “lavaggio” vera e propria, dove si cerca di far perdere la possibilità di ricostruire la paper trail7. Le operazioni effettuate sono spesso complesse e vengono messe in atto avvalendosi anche di banche o di società offshore, sovente con sede in paradisi fiscali8 o regimi di favore9. La situazione politica e istituzionale di questi stati permette di depositare denaro in istituti di credito, aggirando il problema della tracciabilità delle sue origini, circostanza favorevole alle operazioni di riciclaggio10.

Alcuni esempi tipici della fase di “layering” sono:

- trasferire i fondi presso vari conti bancari nazionali ed esteri o compiere complesse transazioni finanziarie;

- mischiare il denaro di provenienza illecita con quello legale tramite l’utilizzo di imprese ad alta intensità di contante (pizzerie, lavasecco, …);

7 traccia documentale che permette di risalire all’origine di una data somma di denaro

8 secondo il rapporto dell'OCSE "Harmful Tax Competition, an emerging global issue" sono paradisi fiscali (“tax

havens”) quei paesi dove: la tassazione è assente o solo nominale; lo scambio di informazioni è assente o carente; vi è mancanza di trasparenza; mancano disposizioni che impongono l’effettivo svolgimento di un’attività commerciale

9 secondo il rapporto dell'OCSE "Harmful Tax Competition, an emerging global issue" sono regimi di favore

(“harmful preferential tax regimes”) quei paesi dove vi è: assenza o basse aliquote fiscali; un regime fiscale privilegiato (verso soggetti non residenti); assenza di trasparenza; assenza di scambio di informazioni

(13)

- sottofatturare le esportazioni e sovrafatturare le importazioni di imprese commerciali; - convertire il supporto del valore patrimoniale, ad esempio cambiando il contante in fiches

di un casinò.

Fase dell’integrazione (integration)

Sebbene sia teoricamente possibile continuare a spostare il denaro a tempo indeterminato, il costo opportunità11 farà propendere il criminale verso un suo reinvestimento. In quest’ultima fase, l’integrazione, si provvede a introdurre i capitali nel ciclo economico legale, tramite acquisto di beni (fondi, metalli preziosi, ecc.), di partecipazioni societarie o di altri investimenti.12

Alcuni esempi tipici della fase di “integration” sono: - acquisto di società;

- investimento in beni di lusso; - acquisto di immobili.

FIGURA 1-1:FASI DEL PROCESSO DEL RICICLAGGIO DI DENARO: PLACEMENT, LAYERING, INTEGRATION13

1.2. Metodi di attuazione del riciclaggio di denaro

I metodi per riciclare il denaro sporco sono molteplici e in continua evoluzione. Si può affermare che l’unico limite alle tecniche messe in atto sia l’immaginazione dei riciclatori stessi, unitamente alle risorse finanziarie e il lasso temporale a loro disposizione14.

11 alternativa a cui si deve rinunciare quando si effettua una scelta economica

12 SwissBanking, http://www.swissbanking.org/de/themen/aktuell/geldwaeschereibekaempfung , 02.08.2017 13 UNODOC http://www.unodc.org/images/money-laundering/money_laundering_scheme_big.jpg, 02.08.2017 14 Hinterseer, 2002, pp. 17-21

(14)

Evoluzione storica

Riguardo l’evoluzione dei metodi di riciclaggio nel tempo, ad oggi si possono osservare 4 periodi distinti, ognuno caratterizzato dall’uso preponderante di un metodo di riciclaggio da parte dei riciclatori:15

- anni ‘70 → riciclaggio monetario: caratterizzato dall’uso massiccio e dalla movimentazione di denaro contante;

- anni ‘80 → riciclaggio bancario: durante questo periodo viene utilizzato il sistema bancario. Questa evoluzione – dal contante ai conti bancari – è stata favorita anche dalle agevolazioni date dal segreto bancario e dall’abolizione delle misure restrittive alla circolazione di capitali in vigore fino al 1990, così come alla molteplicità degli strumenti offerti dal sistema bancario; - anni ’90 → riciclaggio finanziario: in questa fase vengono utilizzate società di

intermediazione, soprattutto del settore immobiliare o finanziario;

- stato attuale → riciclaggio extrafinanziario: a causa delle normative e dei controlli sempre più serrati del sistema bancario e finanziario, i riciclatori si sono ingegnati ad individuare diversi canali alternativi quali casinò, contabili e professionisti legali, ecc.

Metodi utilizzati

Fra l’eterogeneità dei metodi con cui il riciclaggio viene realizzato, quelli più utilizzati a livello globale sono16:

- smurfing/structuring: consiste nel suddividere una grossa somma di denaro in tanti piccoli versamenti o trasferimenti bancari, in modo da evitare di oltrepassare il valore limite oltre il quale gli intermediari finanziari (IF) segnalano le transazioni sospette;

- contrabbando di denaro: utilizzo di corrieri che contrabbandano il denaro oltre i confini nazionali;

- utilizzo di banche ombra o di sistemi di money transfer senza licenza;

- acquisto di immobili, veicoli o altri beni con elevato valore, spesso registrati sotto diversi nomi;

- società di copertura: i valori patrimoniali vengono investiti nell’acquisto di aziende attive nel circuito economico legale (bar, ristoranti, ecc.).

Altri metodi, meno comuni, più strutturati e “creativi”, sono:

- acquisto di fiches ai casinò: consiste nel comprare gettoni in grossi quantitativi, di cui ne verrà però giocata solo una parte. I gettoni vengono poi riconvertiti in denaro, facendosi rilasciare dalla casa da gioco il documento attestante la vincita. In alcuni casi le organizzazioni criminali comprano direttamente le case da gioco, ottenendo così un

15 Cappa, 2012, pp. 191 16 FATF, 2005, pp. 74

(15)

riciclaggio non solo più veloce, ma anche esente dal rischio di esser segnalato alle forze dell’ordine17;

- acquisto biglietti vincenti: viene acquistato il biglietto vincente di una lotteria, offrendo al vincitore una somma superiore a quella che riceverebbe se riscuotesse il premio. Si incassa poi la vincita del biglietto comprato, ottenendo così denaro proveniente da fonte lecita18; - scommesse multiple: si puntano soldi su tutti gli esiti possibili di una scommessa, spesso

in ambito sportivo, per poi incassarne la vincita19;

- testa di legno: si intesta una società ad un prestanome (detto appunto testa di legno), il quale avrà diritto di firma e sarà, di conseguenza, responsabile di eventuali illeciti rilevati. Il soggetto che amministra realmente la società spera così di farla franca, poiché risulterebbe difficile dimostrare il suo ruolo effettivo di organo amministratore20;

- loan back: in un primo tempo si depositano i soldi presso un istituto finanziario e poi si fa richiesta di prestito altrove, dando in garanzia il denaro precedentemente depositato. In pratica si tratta di elargire un prestito a sé stessi21;

- controllo di società sportive: vengono acquistate società sportive e si sfrutta il seguente meccanismo di trasferimento dei giocatori fra squadre, sopravvalutando il valore economico del calciatore e manipolando i bilanci22;

- muli: utilizzo di un conto corrente di passaggio di una persona completamente estranea ai fatti (mulo), per trasferire i soldi tra due entità con intenti delittuosi23.

Blockchain e cripto valute

Le criptovalute sono sempre più usate, non solo nel riciclaggio, ma nel mercato nero in generale. Le monete virtuali, basate sulla tecnologia Blockchain hanno caratteristiche fortemente contrastanti: sono completamente trasparenti e, al tempo stesso, totalmente anonime.

La Blockchain è una base di dati distribuita ed è stata diffusa con l’avvento dei bitcoin. Una base di dati distribuita sta ad indicare un database distribuito su più computer sparsi in tutto il mondo, al posto che su un solo server (server della banca nel caso di un conto bancario). Quest’ultima caratteristica rende impossibile, se non con enormi investimenti, modificare i dati del database. Un’altra peculiarità della blockchain è la sua capacità transazionale, ovvero la possibilità di scambiare qualcosa senza la mediazione di alcuno. La sua applicazione alla valuta è soltanto il primo passo, che apre la strada a future svariate applicazioni che attualmente richiedono un’autorità centrale: gestione di transazioni di immobili e terreni,

17 FATF, 2009, Vulnerabilities of Casinos and Gaming Sector, pp. 28 18 FATF, 2009, Vulnerabilities of Casinos and Gaming Sector, pp. 39-40 19 Siclari, 2016, pp. 94-95

20 Centro studi su Fiscalità internazionale e Antiriciclaggio, http://bit.ly/2ywujEV, 23.09.2017 21 FATF, 2013, pp. 65

22 FATF, 2009, Money Laundering through the Football Sector, pp. 15, 17, 19 23 Bianchi, intervista, 22.08.2017

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operazioni in borsa, ecc. È una tecnologia che probabilmente cambierà il nostro modo di vivere24.

La criptovaluta più conosciuta è il bitcoin e, prendendo questa come esempio di trasparenza, chiunque può visualizzare le transazioni effettuate sul sito blockchain.info: vi si trovano informazioni sulle transazioni in tempo reale e si può consultare lo storico, avendo la possibilità di conoscere data, valore e indirizzo25 di mittente e destinatario, la cui identità reale rimane però ignota. Ed è qui che emergono i lati negativi delle criptovalute, che le rendono uno strumento utilizzato da criminali e perfetto per il riciclaggio di denaro. A questo proposito si cominciano ad intravvedere i primi tentativi di regolamentazione da parte delle autorità centrali: - nel gennaio 2017 la Cina ha messo sotto inchiesta tre gestori della e-currency per sospetto

di evasione fiscale e riciclaggio di denaro26;

- nel marzo del 2017 il fisco USA annuncia di voler tassare le transazioni e chiede la lista degli utenti alla piattaforma Coinbase27 di San Francisco28;

- nel settembre 2017 la Banca Centrale cinese ha dichiarato illegale la ICO (raccolta fondi per acquisto di società effettuato in valuta bitcoin) e vietato alle piattaforme di trading di convertire i bitcoin in valuta ufficiale29.

Nel frattempo, Zugo si afferma come “Crypto Valley”30: sempre più società di blockchain e bitcoin si stanno stabilendo nel Cantone, creando un polo tecnologico che conta ormai già una trentina di società.

La criptovaluta fa ormai parte di questo mondo, ma i governi sembrano non esser attualmente pronti ad affrontare questo cambiamento, che avverrà probabilmente comunque con il cambio generazionale.

“Già ora chi delinque in un contesto digitale, non lo fa più con il vecchio modus operandi, ma utilizza modalità per cui gli attuali processi di contrasto risultano inefficaci: si spostano contratti digitali da uno smartphone all’altro e anche un soggetto residente in un paese con molte restrizioni può semplicemente trasferire i bitcoin dal suo wallet a quello di un'altra persona. I governi, la parte legale, la parte giuridica e quella amministrativa sono attualmente impreparate.”31

Serve quindi un cambio di paradigma:

“Deve cambiare la scuola, la formazione, la cultura delle persone, perché la digitalizzazione sta stravolgendo la società e gli anni che impiegheremo a

24 Ametrano, http://bit.ly/2w1A4Jb, 17.09.2017

25 un indirizzo Bitcoin è una stringa di lettere e numeri con 33 caratteri 26 Il Sole 24 Ore, http://bit.ly/2iJAJbo, 17.09.2017

27 piattaforma in valuta digitale per effettuare transazioni con bitcoin, ethereum e litecoin, ecc. 28 Il Sole 24 Ore, http://bit.ly/2mDX24k, 17.09.2017

29 Il Sole 24 Ore, http://bit.ly/2wAXmXz, 17.09.2017 30 Crypto Valley, https://cryptovalley.swiss/, 17.09.2017 31 Trivilini, intervista, 06.09.2017

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cambiare creano terreno fertile per la crescita del crimine che, già ora, è ampiamente più avanti.” 32

Le soluzioni adottate dai diversi paesi per regolamentare le criptovalute sono molto diverse: c’è chi ne vieta l’uso, chi lo assimila ad una merce e chi lo riconosce come mezzo di scambio. Il Consiglio Federale ha indicato che i bitcoin, data la loro negoziabilità, sono considerati valori patrimoniali. Questo significa che, chi si occupa di intermediazione della valuta virtuale a titolo professionale, deve sottostare agli obblighi di diligenza della Legge sul riciclaggio di denaro (LRD). Analogamente, una persona potrebbe commettere riciclaggio ai sensi del 305bis del Codice Penale (CP) se, mediante operazioni attraverso i bitcoin, “commette un atto suscettibile di vanificare l’accertamento, il ritrovamento o la confisca dei valori patrimoniali”33. Poiché anche la criptovaluta rientra già nel perimetro di alcune leggi che ne disciplinano l’utilizzo, la criticità sembra quindi risiedere nel completo anonimato in cui avvengono le transazioni, che permette ai partecipanti di evitare l’osservanza delle normative ed eventuali sequestri di fondi.

1.3.

Quantificazione dell’economia sommersa e del riciclaggio di denaro

Economia sommersa e attività illegali

Esistono diversi studi che si prefiggono di quantificare il valore del denaro riciclato, sia a livello globale che di singole nazioni. I vari metodi utilizzati stimano però indicatori diversi: economia sommersa, attività illegali o riciclaggio vero e proprio. A tal proposito è necessario chiarire sin da subito la differenza fra economia sommersa e economia illegale. La prima (economia sommersa) si riferisce a tutte quelle attività che, pur essendo legali, non compaiono nel PIL nazionale, poiché vengono tenute nascoste per evitare di pagare le relative tasse. La seconda (economia illegale) definisce invece le attività illegali che generano profitti, un esempio sono lo sfruttamento della prostituzione e il traffico di droga. La distinzione è utile poiché, sebbene in molti paesi l’evasione fiscale non si configuri come reato presupposto al riciclaggio di denaro, se non in alcuni casi particolari, ve ne sono alcuni dove questa è potenzialmente considerata reato a monte del riciclaggio, come in Australia34.

Non è quindi scontato quali dati analizzare e confrontare, anche perché, in alcuni paesi, l’economia sommersa ha dimensioni tali da raggiungere quote ragguardevoli. Uno studio del 2010 stima che, a livello mondiale, mediamente l’economia sommersa consista nel 19.4% del PIL, variando dal 14.6% dei paesi OCSE al 41.1% dei paesi dell’Est Europa e Asia Centrale35.

Statistiche e stime del riciclaggio di denaro

Anche gli approcci di ricerca sono diversi (studi di settore, interviste, analisi delle transazioni sospette oggetto di reporting alle FIU, ecc.) così come la tipologia degli autori (studi accademici, società private, organizzazioni internazionali e non governative)36. Detto ciò non

32 Trivilini, intervista, 06.09.2017

33 Pagnamenta, http://bit.ly/2wyZNYK, 17.09.2017 34 FATF, 2015, Mutual Evaluation Report Australia, pp. 47 35 Schneider et al., 2010, pp. 24 (Table 3)

(18)

dovrebbe sorprendere che i risultati ottenuti siano parecchio divergenti, andando dal 1,3% (esclusa l’economia sommersa)37 al 36.3% (economia sommersa inclusa)38. È quindi difficile, se non addirittura sbagliato, affidarsi ad una ricerca piuttosto che a un’altra o confrontare i dati delle stesse. Infatti, data la natura illecita delle transazioni, non esistono statistiche precise a riguardo ed è quindi impossibile produrre una stima attendibile dell’ammontare di denaro riciclato a livello globale ogni anno39. Si evidenzia quindi un chiaro bisogno di standard e armonizzazione circa gli studi sull’economia criminale e il riciclaggio di denaro, così da poter ottenere statistiche più attendibili e comparabili tra loro.

Per poter valutare l’entità e la diffusione di questo fenomeno è però utile conoscere i vari risultati: ai fini di questa ricerca verrà quindi citato l’ammontare ritenuto più attendibile e più utilizzato nel campo, che è quello divulgato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) che nel 1998 stimava che il denaro riciclato a livello globale fosse il 2%-5% del PIL. Una seguente meta-analisi dell’UNODC, effettuata nel 2011, ha affrontato il difficile compito di revisionare le varie statistiche e studi a livello mondiale e nazionale, ottenendo un risultato congruo con quello del FMI, ovvero il 3.6%40. Questo significa che, nel 2016, ben 2’723 miliardi di dollari sono stati riciclati nel mondo, che equivalgono a 4 volte il PIL della Svizzera41.

Riciclaggio e economia sommersa in Svizzera

Per quanto riguarda la situazione in Svizzera, non vi sono stime riguardo al riciclaggio e si deve quindi far riferimento alla dimensione dell’economia sommersa. Prendendo i dati forniti da uno dei diversi studi in materia effettuati da Friedrich Schneider, questo quantifica l’economia sommersa in Svizzera al 6.9% del PIL per il 201442. Il confronto con altri paesi della figura 1-2 può meglio rendere l’idea della situazione.

FIGURA 1-2:EVOLUZIONE ECONOMIA SOMMERSA IN EUROPA, IN % DEL PIL

37 UNODC, 2011, pp. 30 (dati riferiti alla Germania per l’anno 2007) 38 Schneider, Buehn, & Montenegro, 2010, pp.20

39 FATF, http://www.fatf-gafi.org/faq/moneylaundering/, 17.09.2017 40 UNODC, 2011, pagine 5-7

41 Calcolato sui data forniti dalla Banca mondiale per il PIL 2016 42 Schneider et al., 2015, pp. 45 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 28 EU Countries Switzerland Austria Francia Italy Germany

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La Svizzera, oltre ad avere la percentuale minore di economia sommersa fra tutti i paesi del vecchio continente, sembra anche aver avuto maggior successo nel contenere e diminuire questo fenomeno. Questo fatto è evidenziato dalla figura 1-3, che confronta l’evoluzione dell’economia sommersa fra i diversi paesi: ci sono paesi che ottengono risultati migliori nella lotta alla criminalità (Svizzera, Austria, Francia) e altri che, oltre a partire da una criminalità elevata, hanno anche poco successo nel combatterla (Italia e i paesi EU in generale).

FIGURA 1-3:EVOLUZIONE ECONOMIA SOMMERSA, DATI INDICIZZATI

Applicando la percentuale derivata dallo studio di Schneider al prodotto interno lordo (PIL) della Svizzera del 2014, la misura dell’economia sommersa corrisponde, in cifre assolute, a circa 44 miliardi di CHF43. Ammontare che, nonostante la Svizzera esca “vincente” nel confronto con altri paesi, supera in buona misura il PIL del Canton Ticino (28.7 miliardi per il 2014)44. Figurativamente possiamo affermare che l’economia criminale svizzera “lavora” più del nostro Cantone. Questo può rendere l’idea di quanto sia importante impegnarsi per combattere questi fenomeni.

1.4. Conseguenze del riciclaggio di denaro

Il riciclaggio di denaro può avere conseguenze a diversi livelli: - economico;

- politico, governativo e istituzionale; - sociale.

43 Ufficio Federale di Statistica (UST), http://bit.ly/2gjTvtY, 17.09.2017

44 UST, https://www.bfs.admin.ch/bfs/it/home.assetdetail.1122525.html, 17.09.2017 65 70 75 80 85 90 95 100 105 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 28 EU Countries Switzerland Austria Francia Italy Germany

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Distorce infatti le decisioni economiche, diminuisce il potere dei governi sulle politiche pubbliche e ne mina la reputazione, espone i cittadini a trafficanti, contrabbandieri e altre attività criminali45.

Conseguenze economiche

Oltre al danno provocato dal crimine dal quale il denaro sporco ha origine, si ha un ulteriore effetto negativo anche al momento della reimmisione dei suoi proventi nel ciclo economico, ovvero nella fase di integrazione. Si verificano infatti una serie di effetti negativi e di distorsioni, sia a livello micro che macroeconomico.

A livello microeconomico vengono alterate le condizioni di concorrenza fra aziende. Infatti l’imprenditore onesto, per ottenere i finanziamenti, dovrà chiedere un prestito offrendo garanzie e pagando interessi, mentre le imprese che possono usufruire di proventi criminali hanno il vantaggio di disporre di una fonte di denaro a basso costo46. Queste aziende di facciata hanno inoltre la possibilità di vendere prodotti e servizi al di sotto dei prezzi di mercato, a volte addirittura al di sotto del costo di produzione, ottenendo un vantaggio competitivo rispetto alle imprese legali e alterando così il meccanismo di segnalazione dei prezzi e l’efficienza dell’allocazione delle risorse. Nel lungo termine questa pratica spinge le imprese che devono seguire le regole del mercato a lasciare il settore. Si potrebbe arrivare al punto di assistere all’appropriazione, da parte dell’economia illegale, di interi settori economici o di piccole economie.

A livello macroeconomico, il riciclaggio di denaro può potenzialmente arrivare ad intaccare anche i tassi d’interesse e i tassi di cambio fra valute. Questo poiché i riciclatori sono più propensi ad investire i propri averi in soluzioni che rendano il denaro difficilmente rintracciabile, piuttosto che ad avere un rapporto rischio-rendimento adeguato. Ciò crea una distorsione dei prezzi del denaro e, di conseguenza, altera la domanda di moneta e aumenta la volatilità dei flussi di capitale a livello internazionale47.

Conseguenze politiche

Il riciclaggio di denaro diminuisce gli introiti fiscali dello Stato e danneggia indirettamente coloro che pagano correttamente le imposte, che devono farsi carico della parte evasa dai criminali, finendo così per pagare aliquote più elevate di quelle che dovrebbero.

Il denaro riciclato, usato per finanziare trafficanti di droga e di armi e corrompere pubblici ufficiali, indebolisce il controllo dei governi sulla politica e permette ai criminali di espandere le loro attività. A un livello più elevato questo può minare la reputazione di una nazione, attirare ulteriori attività criminali e diminuire le possibilità di sviluppo e di crescita economica del paese.

Conseguenze sociali

Poiché il riciclaggio di denaro permette ai criminali di espandere le loro attività, questo risulta in maggiori spese per combattere il crimine, per la sicurezza ed il benessere sociale, per la

45 McDowell & Novis, 2001, pp. 6

46 Commissione Parlamentare Antimafia, http://bit.ly/2jvHrqr, 21.08.2017 47 McDowell & Novis, 2001, pp. 7-8

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salute, ecc. Espone inoltre i cittadini a maggiori rischi di cader vittima di atti criminali e, se la corruzione della società arriva a livelli limite, vi è anche il rischio che le organizzazioni criminali operanti nel paese subentrino al legittimo governo48.

(22)

2.

Riciclaggio e sistema finanziario

Il riciclaggio di denaro minaccia direttamente anche il sistema finanziario, che in Svizzera ha un peso significativo sia dal lato economico e funzionale, sia da quello simbolico. A segnalare l’importanza del settore per la Confederazione, il Consiglio federale promuove una politica dei mercati finanziari che garantisca la loro stabilità e solidità49.

2.1. Stabilità finanziaria

Il sistema finanziario, composto da mercati finanziari50 e intermediari finanziari51, è vitale per il buon funzionamento del sistema economico. Infatti il sistema finanziario svolge tre importanti funzioni:

1. intermediazione finanziaria indiretta (o bancaria); 2. intermediazione finanziaria diretta;

3. intermediazione monetaria.

Queste funzioni sono indispensabili all’economia, poiché il sistema finanziario è centrale nel circuito economico (figura 2-1) e permette gli scambi fra i diversi soggetti che operano al suo interno: economie domestiche (o consumatori), produttori (o aziende) e Stato.

FIGURA 2-1:IL SISTEMA FINANZIARIO ALL’INTERNO DEL CIRCUITO MACROECONOMICO52

L’importanza della centralità è data dal fatto che il sistema finanziario viene coinvolto negli scambi e fa da tramite fra gli altri attori. Questo significa che gli attori “marginali” dipendono dal sistema finanziario per relazionarsi e permettere flussi di informazioni e risorse fra loro.

49 Consiglio Federale, 2016, pp. 3-5, 31-32

50 mercato monetario, obbligazionario, azionario, …

51 istituti bancari e investitori istituzionali quali casse pensioni, fondi d’investimento e assicurazioni 52 Nosetti, 2015, Sistema finanziario

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L’interdipendenza con tutti gli altri settori del circuito macroeconomico, rende l’eventuale instabilità del sistema finanziario, un rischio sistemico per l’intera economia53.

Un suo corretto funzionamento, in particolare la sua stabilità, è quindi un importante obiettivo politico da perseguire per il benessere economico. La stabilità finanziaria è infatti considerata un bene pubblico, poiché54:

- crea un ambiente favorevole agli scambi fra risparmiatore e investitori; - migliora l’efficacia dell’intermediazione finanziaria diretta e indiretta; - migliora l’efficienza dell’allocazione delle risorse.

Un bene pubblico è un bene non esclusivo e non rivale: ovvero un bene per il quale è difficile o impossibile impedire la fruizione ai soggetti che non hanno pagato per averlo e il cui consumo da parte di un individuo, non impedisce ad un altro individuo di consumarlo (p.e. illuminazione pubblica e aria)55.

2.2. Sistema bancario e rischio sistemico

Nel perseguimento della stabilità del sistema finanziario, le banche hanno peculiarità meritevoli di ulteriore attenzione, per due motivi:

- sono soggette alla cosiddetta “corsa agli sportelli”, fatto che le rende più a rischio di mancanza di liquidità e, in casi estremi, addirittura di insolvenza;

- sono responsabili dell’operatività dei sistemi di pagamento. Di conseguenza la situazione avversa di un istituto può essere trasmessa al resto del sistema finanziario, con il rischio, nel peggiore dei casi, dell’inceppamento del sistema dei pagamenti.

La conclusione è che le banche rivestono un ruolo "speciale" nel sistema finanziario, poiché l'instabilità del sistema bancario ha una maggiore tendenza a generare un contagio sistemico56.

Fra i vari rischi che il sistema bancario deve fronteggiare (di credito, di interesse, ecc.), vi sono quelli operativi, di cui fanno parte il rischio di infiltrazioni criminali e quello reputazionale. L’integrità del settore bancario, uno dei beni più preziosi per le istituzioni finanziarie, dipende infatti fortemente dalla percezione che esso funzioni in un quadro di elevati standard legali, professionali ed etici. Se i fondi provenienti da attività criminali vengono accettati da un istituto, l’istituto stesso potrebbe essere complice delle attività criminali e divenire parte di un network illegale. Se la situazione diviene di dominio pubblico questo, oltre ad allertare le autorità di regolamentazione, influenzerà il comportamento dei clienti e degli altri intermediari finanziari57.

53 Nosetti, 2015, Sistema finanziario 54 Crockett, 1998, pp. 14

55 Mantegazzini, 2016, Principi e Casi di Economia Pubblica 56 Crockett, 1998, pp. 7-11

(24)

2.3. Settore finanziario in Svizzera

Oltre all’importanza funzionale, comune ad ogni sistema finanziario, vi è quella economica, specifica dei sistemi delle singole nazioni. L’importanza economica viene principalmente valutata tramite 3 criteri58:

1. quota parte nel PIL nazionale; 2. quota parte nell’impiego nazionale; 3. contributo alle risorse fiscali.

Quota parte nel PIL nazionale

In Svizzera la quota del PIL imputabile alla piazza finanziaria nel 2016 era del 9.4% (figura 2-2). Sebbene il settore finanziario non sia quello con la quota parte maggiore del PIL, è facile immaginare che per la Confederazione il settore bancario sia non solo importante, ma uno dei settori chiave del paese.

FIGURA 2-2:CREAZIONE DI VALORE AGGIUNTO IN TERMINI NOMINALI (IN MILIONI CHF)59

Per avere un’idea più chiara, è utile un confronto internazionale: solo Lussemburgo e Singapore (figura 2-3), nazioni a vocazione prettamente finanziaria, hanno un PIL maggiore a quello elvetico imputabile al settore finanziario.

58 Nosetti, 2015, Sistema finanziario

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FIGURA 2-3:QUOTA DEL SETTORE FINANZIARIO IN % DEL PIL(201660)61

Quota parte nell’impiego nazionale

Nel 2016 il settore finanziario occupava il 5.6% degli addetti a tempo pieno a livello nazionale (figura 2-4). Associando questo dato a quello della quota parte del PIL, significa che il 5.6% dei lavoratori produce il 9.4% del PIL nazionale: questo fa del settore finanziario un settore ad alto valore aggiunto.

FIGURA 2-4:ADDETTI, IN EQUIVALENTI A TEMPO PIENO62

Contributo alle risorse fiscali

Nel 2014 il settore finanziario ha contribuito alle entrate erariali della Svizzera con più di 7 miliardi (figura 2-5). Questo contributo comprende sia le imposte sul reddito dei lavoratori, che le imposte sul reddito delle istituzioni finanziarie. Negli anni precedenti la crisi del 2007, il gettito fiscale era parecchio superiore: per esempio nel 2006 ammontava a 9.2 miliardi, per una quota

60 dati riferiti al 2015 per Lussemburgo, USA e Ticino 61 SFI, 2017 e Kanton Zürich, 2017

62 SFI, 2017. Dati: UST, statistica dell’impiego (valori riferiti al 4° trimestre)

27.5% 12.2% 9.4% 8.6% 7.4% 7.2% 3.9% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%

(26)

del 14.1% sul gettito complessivo63. Il trend attuale sembra comunque essere positivo e si potrebbe tornare, in qualche anno, a raggiungere nuovamente tale situazione.

FIGURA 2-5:GETTITO FISCALE DIRETTO (IN MILIONI DI CHF)64

In conclusione si può affermare che il settore finanziario ha un peso rilevante nell’economia Svizzera, sia per quanto riguarda l’apporto diretto (produzione/PIL) che per l’occupazione e il gettito fiscale. Questo va ad aggiungersi all’importante funzione e reputazione che questo settore ha per la Svizzera.

2.4. Cronache del nostro Cantone

In passato ci sono stati diversi scandali connessi al riciclaggio, che hanno minato l’immagine del settore bancario ticinese e svizzero.

Lo scandalo Texon emerso nel 1977 che vide protagonisti alcuni avvocati e i responsabili della filiale di Chiasso del Credit Suisse. Il gruppo aveva architettato un sistema che ha consentito di “riciclare” oltre 2 miliardi di franchi di capitali in fuga dall’Italia. Il denaro veniva indirizzato alla Texon, con sede in Liechtenstein, che provvedeva a reinvestirli di nuovo in Italia, riciclando così il denaro. Quando la Texon, a causa della svalutazione della lira e della recessione dovuta allo shock petrolifero del 1973, si trovò in gravi difficoltà economiche, scoppiò lo scandalo, facendo venire a galla tutto l’apparato di “banca nella banca”. Fu un duro colpo per la piazza finanziaria svizzera, che si vide etichettare nuovamente come paradiso per evasori fiscali e riciclatori65. Poiché allora il riciclaggio di denaro non era ancora punibile, i responsabili furono dichiarati colpevoli di amministrazione infedele (art. 159 CP). Questo episodio fu l’origine della Convenzione di diligenza bancaria66.

Il caso Pizza connection: indagine dell’FBI riguardo un traffico di droga dall’Italia verso il Nord America e l’Europa, approdata a Lugano nel 1984 poiché tutte le transazioni economiche, quantificabili in diversi milioni di dollari, avvenivano tramite conti bancari svizzeri. Anche in

63 SFI, 2013.

64 SFI, 2017. Dati: BNS, FINMA, AFF, AFC (valori annui) 65 La Regione, http://bit.ly/2x2r6z0, 15.09.2017

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questo caso, mancando ancora il reato di riciclaggio nella legislazione svizzera, l’inchiesta fu basata sull’art. 19 della Legge sugli stupefacenti (LStup) 67.

Infine nel 1987, la Lebanon Connection: ennesimo atto di una serie di scandali che scosse nuovamente la piazza finanziaria ticinese e svizzera, arrivando fino alla politica di palazzo federale68. Tre delle più grandi banche svizzere avevano accettato fondi per circa 1.5 miliardi di CHF provenienti dal traffico di droga del Medio Oriente69. La volontà di lottare efficacemente contro la criminalità organizzata e di proteggere la piazza finanziaria svizzera70 fece emergere la necessità di un intervento legislativo. Questo innescò una reazione che, partendo da un avamprogetto affidato a Paolo Bernasconi e passando per il successivo messaggio concernente la modifica del codice penale svizzero del 12.06.1989, diede vita agli articoli 305bis e 305ter del CP, rispettivamente “Riciclaggio di denaro” e “Carente diligenza in operazioni finanziarie”71.

Non mancano nemmeno esempi recenti, come il caso 1 Malaysia Development Berhad72 (1MDB), che ha portato alla chiusura della Banca della Svizzera Italiana (BSI), il più antico istituto bancario del Cantone Ticino. La mattina del 24 maggio del 2016, Ministero Pubblico della Confederazione (MPC) e FINMA, rilasciano entrambi un comunicato stampa concernente la BSI. Il primo afferma che il MPC ha aperto un procedimento penale nei confronti della BSI, in relazione e allo scandalo finanziario concernente il fondo sovrano malese 1MDB. Il secondo informa invece sulle gravi violazioni di BSI riguardo “le disposizioni legali in materia di riciclaggio di denaro e il requisito dell’irreprensibilità”. Analogamente, l’autorità monetaria di Singapore (MAS) provvede a chiudere BSI Bank Singapore73. Una delle regole più importanti in ambito antiriciclaggio, ovvero verificare che il retroscena economico fosse plausibile, è stata in questo caso elusa.

C’è da aggiungere che la situazione di BSI non fosse certo ottimale:

“BSI è stata in vendita più volte negli ultimi anni e questo ha creato un po’ un “laisser-aller”. Le funzioni chiave continuavano ad essere cambiate, creando un “vuoto” strategico. Questo comunque non deve essere una giustificazione per i dirigenti”74

E se BSI ormai non esiste più, la vertenza non è ancora chiusa: UBS e Credit Suisse sono state multate dalla MAS rispettivamente per 1,3 milioni USD nell’ottobre 201675 e 700'000 USD nel maggio del 201776.

67 Giornale del Popolo, 1984, http://bit.ly/2fbmfEX, 15.09.2017 68 Berti & Graber, 1999

69 Commissione Federale delle Banche, 1988, pp. 142, 152-153 70 Cassani, 2008, pp. 38-39

71 Consiglio Federale, 1989, pp. 978-982 (pp. 18-22)

72 fondo sovrano malese, costituito con lo scopo di assicurare i benefici dei giacimenti petroliferi alle generazioni

future

73 Fasani & Lepori, 2016

74 Giorgetti, intervista, 09.05.2017

75 The Business Times, http://bit.ly/2xHHrKq , 16.09.2017

(28)

3.

Apparato di lotta al riciclaggio

Dati i danni economici, sociali, politici che il riciclaggio di denaro provoca, la sua minaccia al sistema finanziario in generale e bancario in particolare, è fondamentale contrastare questo fenomeno ed evitare che diventi una pratica ordinaria.

Inoltre il riciclaggio è il punto debole delle attività criminali: spesso indagini sul riciclaggio conducono a “smascherare”, tramite la traccia lasciata dalle transazioni finanziarie, i crimini a monte, permettendo così di smantellare organizzazioni criminali complesse, altrimenti difficilmente individuabili. In aggiunta, privando il criminale del provento del suo reato, gli si impedisce di proseguire con le sue attività illecite77.

In questo senso è fondamentale avere un sistema di lotta al riciclaggio efficace e efficiente, sia a livello internazionale che nazionale. Di questo sistema fanno parte anche le banche, spesso sfruttate da parte dei riciclatori per via delle loro funzioni di intermediazione finanziaria e monetaria. La collaborazione attiva di questo settore, ed una sua trasformazione da strumento di riciclaggio a parte integrante del sistema di contrasto, è quindi essenziale78.

3.1. Apparato di lotta al riciclaggio a livello internazionale

A livello internazionale l’apparato di lotta al riciclaggio è composto da una molteplicità di attori che si suddividono fra organismi, governativi e non, e accordi fra Stati.

Accordi e convenzioni internazionali

Per quanto riguarda gli accordi internazionali, sono da menzionare:

Trattato Organismo Anno, luogo

Note

Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di stupefacenti e sostanze psicotrope

Nazioni Unite (ONU)

1988, Vienna

primo importante atto internazionale in materia di riciclaggio giuridicamente vincolante

Convenzione sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato

Consiglio d’Europa

1990, Strasburgo

-

Convenzione sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo

Consiglio d’Europa

2005, Varsavia

estensione della precedente convenzione (Strasburgo) alla prevenzione del riciclaggio e al contrasto al finanziamento del terrorismo

77 FATF, http://www.fatf-gafi.org/faq/moneylaundering/, 15.08.2017 78 Tarantola, 2011, pp. 5

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Organismi internazionali

Gli organismi internazionali, coinvolti in misura marginale o esclusivamente dedicati alla lotta al riciclaggio di denaro, sono numerosi. I loro compiti vanno dall’emanazione di regole e il monitoraggio delle stesse, all’esecuzione di studi e statistiche sul fenomeno del riciclaggio di denaro. Le principali istituzioni sono:

- Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale (FMI): collaborano con il GAFI per quanto riguarda la valutazione dei sistemi antiriciclaggio dei paesi;

- Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC): ha lo scopo di coordinare una risposta globale ai problemi di traffico illegale di droghe, abuso di stupefacenti, prevenzione della criminalità, eccetera;

- Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria: organizzazione internazionale il cui scopo è rafforzare la stabilità del sistema finanziario;

- Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI): organismo intergovernativo i cui obiettivi sono l’applicazione di standard e la promozione, a livello globale, di disposizioni di legge ed esecutive nella lotta al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo;

- Gruppo Egmont: network costituito volontariamente dalle Financial Intelligence Unit (FIUs) di ogni paese per favorire la collaborazione internazionale;

- Wolfsberg Group: associazione fondata nel 2000 e che comprende 13 istituti finanziari a livello globale, tra cui UBS e Credit Suisse, e che mira a sviluppare orientamenti quadro per la gestione dei rischi legati alla criminalità finanziaria da parte degli istituti bancari.

Gruppo di Azione Finanziaria (o Financial Action Task Force)

Degli organismi citati il più rilevante, soprattutto per quanto riguarda la regolamentazione degli intermediari finanziari, è il Gruppo di azione finanziaria (GAFI), i cui compiti sono:

- emanazione di standard in materia di lotta al riciclaggio e al finanziamento al terrorismo e promozione della loro applicazione;

- monitoraggio dei propri membri riguardo l’implementazione delle Raccomandazioni; - approfondimento e studio delle tecniche di finanziamento del terrorismo e del riciclaggio di

denaro e della loro evoluzione.

Raccomandazioni GAFI

La principale funzione del GAFI è la promozione di standard a livello globale per contrastare il riciclaggio di denaro e la lotta al terrorismo. Questo compito viene messo in atto tramite le “Raccomandazioni GAFI”, che costituiscono lo standard internazionale in materia antiriciclaggio (AML) e contrasto al finanziamento del terrorismo (CFT).

Le prime raccomandazioni sono state emanate nel 1990, in seguito riviste nel 1996, 2001, 2003 ed infine nel 2012.

(30)

Emanazioni regionali del GAFI

Le emanazioni regionali del GAFI, anche dette “FATF Style Regional Bodies” sono entità a livello di regionale che si occupano, suddivise per area geografica, dell’applicazione delle raccomandazioni GAFI da parte dei propri Stati membri79:

- Asia/Pacific Group on Money Laundering (APG); - Caribbean Financial Action Task Force (CFATF); - Eurasian Group (EAG);

- Eastern and Southern Africa Anti-Money Laundering Group (ESAAMLG); - Groupe d’Action contre le blanchiment d’Argent en Afrique Centrale (GABAC); - Financial Action Task Force of Latin America (GAFILAT);

- Inter Governmental Action Group against Money Laundering in West Africa (GIABA); - Middle East and North Africa Financial Action Task Force (MENAFATF).

Vi è infine il Committee of Experts on the Evaluation of Anti-Money Laundering Measures (MONEYVAL), organo del Consiglio d’Europa che si occupa di valutare le misure anti-riciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo delle autorità nazionali.

High-risk and non-cooperative jurisdictions

Nonostante le Raccomandazioni GAFI siano recepite in quasi tutto il mondo, vi sono ancora paesi che risultano non collaborativi o ad alto rischio:

- high-risk jurisdictions: sono i paesi dove il sistema AML, sebbene implementato, presenta evidenti carenze. È il caso di Uganda, Etiopia, Yemen, Iraq, Siria e Bosnia ed Erzegovina (in arancione sulla mappa della figura 3-1);

- non-cooperative jurisdictions: si tratta di Stati che non hanno in alcun modo implementato alcun provvedimento in materia AML. È il caso di Corea del Nord ed Iran (in rosso sulla mappa della figura 3-1).

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FIGURA 3-1:HIGH-RISK AND NON-COOPERATIVE JURISDICTIONS80

Mutual Evaluation Report

I paesi aderenti al GAFI vengono valutati periodicamente, tramite una peer review, per quanto riguarda l'applicazione delle raccomandazioni. La valutazione è suddivisa in:

- conformità tecnica: valutazione della legislazione, regolamentazione e altre misure in vigore nel paese in analisi e della loro applicazione;

- esame dell'efficacia del dispositivo: si valuta se sistemi di lotta al riciclaggio e finanziamento del terrorismo funzionano.

Questa metodologia assicura l'oggettività, l'equità, la coerenza e la trasparenza del processo, garantendo così la parità di trattamento a tutti i paesi che vengono valutati.

La valutazione prevede ulteriori tappe81:

- un follow up (o monitoraggio), 3 anni dopo la valutazione, termine entro cui il paese valutato è tenuto a correggere la maggior parte delle lacune riscontrate nella conformità tecnica; - una valutazione delfollow up, dopo 5 anni, delle principali lacune operative riscontrate.

Mutual evaluation report della Svizzera da parte del GAFI

Nel 2005, il GAFI ha effettuato una valutazione del dispositivo svizzero di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

In seguito a questa valutazione sono state introdotte nella legislazione della Confederazione diverse modifiche, in modo da rendere l’apparato AML svizzero conforme alle

80 FATF, http://www.fatf-gafi.org/countries/#high-risk, 27.08.2017 81 Dipartimento del Tesoro, http://bit.ly/2fCIbFD, 01.09.2017

(32)

Raccomandazioni GAFI. In particolare è stata emanata un’apposita legge, la “Legge federale concernente l’attuazione delle Raccomandazioni rivedute del Gruppo d’azione finanziaria” del 3 ottobre 2008, entrata in vigore l’1.02.2009. La legge ha esteso l’ambito di contrasto della LRD anche alla lotta contro il finanziamento del terrorismo, ha trasformato il contrabbando organizzato da delitto a crimine, di modo che questo risultasse fra i reati a monte del riciclaggio e, per quel che concerne più da vicino gli IF ha:

- esteso il perimetro degli obblighi di diligenza alla verifica delle persone giuridiche; - introdotto l’obbligo di identificare oggetto e scopo della relazione;

- introdotto l’obbligo di comunicare anche in caso di interruzione delle trattative82.

Nell’ottobre 2009 il GAFI, tramite il rapporto di monitoraggio, dà la sua valutazione del follow up della Svizzera rispetto ai provvedimenti adottati per conformarsi alle Raccomandazioni secondo le indicazioni date dal GAFI nel Mutual Evaluation Report (MER) del 2005. Il giudizio ottenuto è ampiamente conforme per quanto riguarda i correttivi intrapresi per le Raccomandazioni principali, ma non sufficienti per quanto fatto in relazione alle Raccomandazioni speciali sul terrorismo.

Successivamente alla Revisione delle Raccomandazioni GAFI del febbraio 2012, la Svizzera ha adeguato nuovamente la propria legislazione affinché fosse conforme alle Raccomandazioni riviste, adottando la “Legge Federale concernente l’attuazione delle Raccomandazioni del Gruppo d’azione finanziaria rivedute nel 2012”, il cui iter legislativo è stato il seguente83:

- 13.12.2013 Messaggio del Consiglio federale; - 12.12.2014 Approvazione della Legge;

- 01.07.2015 Entrata in vigore per le norme concernenti le persone giuridiche: modifica di alcuni articoli del Codice delle obbligazioni, della legge sugli investimenti collettivi e della legge sui titoli contabili;

- 01.01.2016 Entrata in vigore delle restanti norme84.

La Svizzera è di nuovo stata valutata nel 2016 ed ha ottenuto, nel complesso, un buon giudizio85:

- conformità tecnica ampiamente o totalmente conforme, per 31 delle 40 Raccomandazioni; - livello d’efficacia significativo in 7 degli 11 campi tematici analizzati.

82 Mini, 2017, pp. 17-18

83 Cancelleria Federale, https://www.admin.ch/ch/i/pore/rf/cr/2013/20132340.html, 28.08.2017 84 Consiglio Federale, http://bit.ly/2x86Gk9, 01.09.2017

(33)

Nonostante il GAFI non segnali gravi lacune che richiedano interventi immediati, ha stilato una lista di 48 misure, otto delle quali prioritarie, da mettere in atto di modo che la Svizzera migliori il proprio apparato di lotta al riciclaggio. Le misure più urgenti sono86:

1. ulteriore abbassamento della soglia di “allarme” per le operazioni occasionali;

2. assoggettamento alla legge sul riciclaggio di denaro di avvocati, notai e fiduciari, in relazione a determinate attività non finanziarie come la consulenza in materia di costituzione di società sotto forma di persone giuridiche o di costrutti giuridici.

3.2. Apparato di lotta al riciclaggio a livello svizzero

Codice penale

Le prime norme di contrasto al riciclaggio di denaro entrano nel diritto federale della Confederazione Svizzera nel 1990, quando vengono introdotti nel codice penale (CP):

- l’articolo 305bis: Riciclaggio di denaro;

- l’articolo 305ter: Carente diligenza in operazioni finanziarie.

Nel 1994 all’art. 305ter del CP viene aggiunto il capoverso 2, che sancisce il “diritto di comunicare”, per gli intermediari finanziari che hanno motivo di sospettare che i valori patrimoniali provengano da un crimine87.

Nel 2016, ai reati presupposti al riciclaggio viene aggiunto il delitto fiscale qualificato e viene quindi modificato il cpv 1 dell’articolo 305bis e aggiunto il cpv. 1bis.

Giurisprudenza dell’articolo 305bis

L’articolo del codice penale 305bis è il perno attorno a cui è stato costruito tutto l’apparato normativo della lotta al riciclaggio in Svizzera88. Economicamente il riciclaggio di denaro è spesso identificato con l’azione di reimmettere valori patrimoniali di provenienza illecita nel circuito economico legale, ovvero dare una parvenza lecita ai proventi ottenuti tramite un crimine. Per il diritto invece, il riciclaggio è un reato contro l’amministrazione della giustizia.

Bene giuridico tutelato

Il bene giuridico tutelato - in questo caso l’amministrazione della giustizia – rappresenta il “criterio selettivo” per individuare i fatti vietati e, al contempo, per individuare i criteri per l’esatta delimitazione di una norma di legge, ovvero “espellere dal tipo legale i comportamenti inoffensivi”89. In quest’ottica il riciclaggio di denaro è punibile anche “laddove l’atto vanificatorio

non abbia raggiunto il suo scopo”(DTF 127 IV 20)90. Quando i valori patrimoniali riciclati derivano da reati contro l'individuo, la fattispecie di riciclaggio di denaro tutela anche gli

86 Dipartimento federale delle finanze DFF, 2016, pp. 6 87 Mini, 2016, Lotta al riciclaggio e obblighi di diligenza 88 Mini, 2016, Lotta al riciclaggio e obblighi di diligenza 89 Marinucci & Dolcini, 2012, pp. 205

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interessi patrimoniali di coloro che sono stati danneggiati dall'antefatto criminoso ed è quindi possibile far valere eventuali pretese risarcitorie (DTF 129 IV 322)91.

Elementi oggettivi e soggettivi

Gli elementi costitutivi, oggettivi92 e soggettivi93, dell’articolo 305bis cpv. 1:

“Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l’accertamento dell’origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.”

sono9495:

Condizione elemento Note

chiunque oggettivo qualsiasi persona (anche l’autore stesso) può essere punita

per riciclaggio di denaro, non solo gli intermediari finanziari

atto suscettibile di

vanificare l’accertamento dell’origine

oggettivo sono compresi sia l’azione che l’omissione

valori patrimoniali oggettivo non solo denaro ma anche cartevalori, pietre e metalli preziosi, beni mobili e immobili, ecc.

sapendo o dovendo presumere

soggettivo l’autore deve agire intenzionalmente o per dolo eventuale

(DTF 119 IV 242)

provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato

oggettivo - sono crimini i reati per cui è comminata una pena massima di oltre tre anni96

- sono considerati delitto fiscale qualificato i reati di cui all’art. 186 LIFD e 59 cpv. 1 LAID (frode fiscale) se le imposte sottratte ammontano a oltre CHF 300’000 per periodo fiscale97

Un’altra condizione da considerare è la Territorialità: il riciclaggio di denaro è punibile anche se il reato a monte è stato commesso all’estero, a condizione che quest’ultimo sia punibile anche nel luogo del reato (DTF 2007 111).

91 Schlichting, 2011, pp. 1

92 elemento oggettivo: condotta, evento, rapporti di casualità

93 elemento soggettivo: dolo, colpa, preterintenzione (quando dall’azione od omissione deriva un evento dannoso

o pericoloso più grave di quello voluto)

94 Mini, 2016, Lotta al riciclaggio e obblighi di diligenza 95 Schlichting, 2011, pp. 1-7

96 Art. 10 CP

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