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Percorsi bibliografici all’interno della dialettologia toscana

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Academic year: 2021

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(1)

PERCORSI BIBLIOGRAFICI ALL’INTERNO DELLA DIALETTOLOGIA

TOSCANA

Silvia Calamai

Il saggio di Gabriella Giacomelli, intitolato in maniera programmatica “Dialettologia

Toscana” (Giacomelli 1975), e la monografia di Luciano Giannelli (Giannelli 1976),

volume nono della collana Profili dei Dialetti Italiani curata da Manlio Cortelazzo,

certificano la data di nascita della dialettologia toscana. Molti lavori successivi di

Luciano Giannelli completano, perfezionano, per certi versi problematizzano quel

quadro lucidamente delineato nel testo del 1976 – di nuovo edito nel 2000 con un

cospicuo aggiornamento bibliografico – testo che ancora oggi è il punto di riferimento

per chi si avvicina allo studio dei dialetti toscani.

In passato, diverse rassegne bibliografiche hanno fornito il quadro relativo agli

studi di dialettologia toscana (Arnuzzo e Marcato 1976; Paoli e Terranova 1982; Nesi

1984; Nesi 1987)

1

; una utile fonte di informazione è rappresentata anche dalle schede

della sezione “Toscana” presenti con cadenza più o meno regolare nella Rivista Italiana

di Dialettologia (RID)

2

.

Gli studi linguistici sul territorio sono ora ricchi e numerosi, almeno per certi

settori d’indagine. Crediamo pertanto sia utile fornire una rassegna sulle principali

ricerche edite e su alcuni siti internet che riportano materiale d’interesse dialettologico.

Una particolare attenzione viene dedicata in queste pagine agli studi di fonetica

sperimentale che nell’ultimo decennio hanno conosciuto nella regione una vera e

propria fioritura: si tratta di ricerche compiute da linguisti di varia formazione –

presentate in luoghi talvolta ‘eccentrici’ rispetto alle sedi che tradizionalmente ospitano

contributi di dialettologia

3

– che hanno permesso accurate descrizioni di alcuni

fenomeni particolarmente tipizzanti (come, primo fra tutti, l’indebolimento

consonantico) e che hanno fornito una più precisa comprensione del quadro acustico di

estese parti della regione (il territorio fiorentino e l’area pisano-livornese in particolare).

A questo rinnovato interesse verso la materialità del dato avranno contribuito anche la

costruzione di estese banche di dati contenenti parlato italiano e lo sviluppo della

linguistica dei corpora

4

, ma anche – crediamo noi – una tradizione di studi mai sopita

all’interno della Dialettologia Italiana, come testimonia, proprio sull’Italia Dialettale, la

1

Esistono bibliografie di ambito geografico più ristretto, come Burgalassi (1987), che contiene una

rassegna “storico-bibliografica” relativa al dialetto pisano. Bibliografie ‘storiche’ per la dialettologia

italiana sono Battisti (1926, 1927, 1928, 1929) e Parlangèli (1962, 1963, 1964).

2

RID 1 (1977), a cura di Cecilia Trinci; RID 4 (1979-80) e RID 9 (1985), a cura di Annalisa Nesi; RID

19 (1995), RID 22 (1998), RID 26 (2002), a cura di Neri Binazzi.

3

Mi riferisco agli Atti delle Giornate di Studio del Gruppo di Fonetica Sperimentale (GFS), ora

Associazione Italiana di Scienze della Voce (AISV).

4

Nel corpus AVIP (Archivio delle Varietà d’Italiano Parlato) ci sono dati di parlato regionale pisano

(letto e semispontaneo), nel corpus API (Archivio delle Parlate Italiane) sono contenuti campioni di

parlato regione fiorentino e pisano (letto e semispontaneo). Molto materiale di parlato d’area toscana

(anche in chiave diacronica) è presente nel corpus LABLITA all’indirizzo http://lablita.dit.unifi.it/.

(2)

nota di apertura scritta da Clemente Merlo agli “Studi di fonetica sperimentale

sull’italiano” di Meriggi (1929)

5

:

Con questo ottimo saggio del Dott. Piero Meriggi la rivista dà principio a una serie di Studi di fonetica

sperimentale sui linguaggi italiani, di tipo toscano e non toscano.

[…] importa riaffermare altamente […] che la parola è soltanto idea […], ma anche suono […]; che, se è

vero che una idea può esistere nel nostro spirito di per se stessa, allo stato soggettivo, latente, che senza

parola può esservi idea, che senza idea la parola è inutile nesso di suoni, è muta, non è men vero che

nessuna idea, per grande che sia, può manifestarsi, comunicarsi altrui, se non viene tradotta in suoni o in

segni, in altri termini, se non diventa parola o scrittura. E per diventar parola, per assumere veste fonetica,

deve necessariamente obbedire a condizioni fisiche, fisiologiche, entrare nell’orbita dei fatti fisici. Si può

parlare con maggiore o minore efficacia, vigoria di pensiero, ma i singoli suoni non possono essere che

quelli consentiti in quel dato momento dal nostro organo vocale. Lato fisico e lato psichico sono il

concavo e il convesso di una medesima superficie. Alla retta comprensione dell’insieme è necessario lo

studio, la conoscenza di un lato non men che dell’altro.

Come tutte le rassegne, anche questa pecca di qualche parzialità e di alcuni

limiti: non vengono forniti titoli di interesse esclusivamente storico (di pertinenza

soprattutto della Storia della Lingua Italiana), non vengono riportati i lavori di coloro

che utilizzano dati toscani per verificare teorie fonologiche

6

, non sono riportati gli

estremi dei lavori su comunità immigrate in Toscana

7

, né di quelli che indagano le

comunità toscane fuori d’Italia

8

. Parimenti, non sono segnalati gli studi

sull’acquisizione dell’italiano che hanno come base empirica soggetti di provenienza

toscana

9

. Sul versante della letteratura dialettale sono riportati gli studi di carattere

linguistico ma non i testi di prosa e poesia in dialetto, e neppure le raccolte di canti

popolari: letteratura ‘dispersa’ – libri, libretti, opuscoli dalla limitata circolazione –

stampata presso piccoli o piccolissimi editori o stampatori, di solito presente solo nelle

Sezioni Locali delle biblioteche pubbliche e nelle case di qualche appassionato e culture

del dialetto, che necessiterebbe a nostro avviso di un censimento bibliografico a parte.

Per quanto concerne il lessico, sono segnalati i saggi compiuti su una singola parola o

su un gruppo di parole che utilizzano dati dell’uso vivo, provenienti nella maggioranza

dei casi dagli Atlanti Linguistici e da inchieste sul campo.

1. I percorsi

La rassegna bibliografica si apre con una sezione dedicata alle opere di carattere

generale, che affrontano – da differenti prospettive – gli aspetti principali della

situazione linguistica toscana (§ 1.2); segue una sezione dedicata al lessico, suddivisa

per aree geografiche (1.3), una sezione relativa agli studi di fonetica e fonologia

5

Studioso che a più riprese torna sulla questione del rapporto tra linguistica (dialettologia) e fonetica

sperimentale: si veda ad esempio Meriggi (1930).

6

Terreno d’indagine di Laura Bafile e di Giovanna Marotta.

7

Alcuni contributi di Luciano Giannelli e Annalisa Nesi, ad esempio, indagano la comunità di Alberese,

paese veneto in Toscana. Comunità sarde sono state osservate da Patrizia Bellucci e da Maria Pina

Santoru.

8

Studiate, ad esempio, da Stefania Giannini e Stefania Scaglione.

9

Si vedano i contributi di Leonardo Maria Savoia.

(3)

(anche in chiave prosodica), che evidenziano quanto siano numerosi gli studi

condotti soprattutto sulla parlata pisana e su quella livornese (1.4). In 1.5 e 1.6 sono

riportati i contributi dedicati alla morfologia e alla sintassi. Nella sezione seguente

compaiono gli studi che analizzano località o territori relativamente estesi da molteplici

punti di vista, osservando fatti fonetici e/o morfologici e/o lessicali, anche in chiave

sociolinguistica (1.7). Gli studi sulla letteratura in dialetto sono segnalati in 1.8. In

1.9 figurano gli estremi dei lavori a metà strada tra linguistica e antropologia, che

indagano i rapporti tra le parole e le cose o, se si preferisce, la cosiddetta “cultura

materiale”, che trova un riscontro nei tanti musei etnografici disseminati nella regione. I

lavori che mirano a descrivere il cosiddetto ‘orale scritto’ chiudono la rassegna (1.10):

proprio dalla raccolta di estesi brani di parlato sono nate riflessioni metodologiche

relative ai criteri e alle modalità di trascrizione di documenti orali; ancora una volta, i

contributi di Luciano Giannelli propongono soluzioni in sapiente equilibrio tra la fedeltà

al dettato orale e le esigenze di fruibilità della pagina scritta.

Solo per il lessico è stata scelta una presentazione che tenesse conto delle aree

geografiche, vista la cospicua quantità di contributi; per gli altri livelli di analisi ci

siamo limitati a una suddivisione di carattere tematico, che permette peraltro

un’immediata comprensione di quanto è stato fatto e di quanto resta ancora da fare.

Soprattutto nella sezione dedicata al lessico (ma sporadicamente anche altrove),

lo studioso di chiara fama è al fianco di nomi meno noti, i cosiddetti ‘cultori locali’ del

dialetto, gli intellettuali del paese (figure che la letteratura dialettologia ha ben descritto

nei vari manuali di avviamento alla dialettologia

10

): si tratta di autori di copiose raccolte

dialettali che la letteratura ‘ufficiale’ inserisce nel contenitore grande e variegato della

folk linguistics. Ci troviamo di fronte a testimonianze comunque preziose: nella

stragrande maggioranza dei casi si tratta di autori che sono anche parlanti nativi, dotati

di sensibilità linguistica non comune. Del resto, questo materiale – se trattato con

acribia – mostra anche come il parlante non linguista percepisce il proprio dialetto: le

pubblicazioni di carattere locale sono “spie di riflessione linguistica e fonti per la

comprensione di quali tratti dialettali sono destinati alla scrittura o vengono tipicizzati e

commentati” (Iannàccaro 2002: 28); Sono espressioni della cosidetta ‘coscienza

linguistica quotidiana’ (Alltagsspachbewußtsein), ovvero di quella facoltà di

riflessione dei parlanti non specialisti in questo settore ma che attraverso la scuola

hanno acquisito una qualche conoscenza teorica sulle norme e sulle regole della loro

lingua. Tale coscienza può essere analizzata attraverso gli enunciati strettamente

metacomunicativi prodotti in maniera spontanea, attraverso interviste provocate da un

osservatore, ma anche attraverso interventi – soprattutto di carattere letterario –

pubblicati spesso su riviste locali (Techtmeier 1992). All’interno di questo tipo di fonti

si trovano soprattutto quegli aspetti della coscienza linguistica che hanno preso una

forma fissa in quanto frasi fatte, stereotipi: anzi, proprio per questa loro fissità

possono essere efficacemente trasmessi dalla letteratura (Scherfer 1982: 227). Riveste

sempre un certo interesse – crediamo noi – osservare le modalità con cui autori che non

sono linguisti di professione lemmatizzano, definiscono, esemplificano, trascrivono voci

lessicali da loro stessi giudicate ‘dialettali’. Come rileva Cortelazzo (1991: 221), “il

progresso della dialettologia ha da sempre […] seguito due strade parallele […] Da una

(4)

parte, una severa indagine, inaugurata dall’Ascoli, che vaglia i fenomeni linguistici

secondo paradigmi rigorosamente collaudati, dall’altra una partecipazione sentimentale

ed estrosa, ma priva di vincoli logici, ai fatti, analizzati più con la fantasia che con la

freddezza scientifica”: eppure, nonostante incomprensioni reciproche e diffidenze, “gli

studiosi più avveduti non mancavano di servirsi dell’opera, ritenuta preziosa, dei

ricercatori locali”.

1.2 Opere di carattere generale

L. Agostiniani, Marcatezza, lingue funzionali e fenomeni di ristrutturazione del parlato in Toscana, in Energeia und Ergon. Sprachliche Variation-Sprachgeschichte-Sprachtypologie. Studia in honorem Eugenio Coseriu, Tübingen, Narr, 1999, pp. 441-455.

L. Agostiniani, L. Giannelli, Considerazioni per un analisi del parlato toscano, in L’italiano regionale. Atti del XVIII congresso internazionale di studi della Società di Linguistica Italiana, Padova-Vicenza, 14-16.IX.1984, a cura di M.A. Cortelazzo e A.M. Mioni, Roma, Bulzoni, 1990, pp. 219-237.

P. De Simonis, ‘Noi’ e ‘Loro’. Note su identità e confini linguistici in Toscana, in «Quaderni dell’Atlante Lessicale Toscano», 2/3 (1984-85), pp. 7-36.

L. Giannelli, La recente evoluzione linguistica in Toscana, in Dal dialetto alla lingua. Atti del IX convegno del Centro di Studio per la Dialettologia Italiana, Lecce, 28.IX-1.X.1972, Pisa, Pacini, 1974, pp. 247-256.

L. Giannelli, Caratteristiche grammaticali e patrimonio lessicale. Proposte per una ricerca dialettologica integrata, in «Quaderni dell’Atlante Lessicale Toscano», 0 (1982), pp. 45-63.

L. Giannelli, Toskana, in Lexicon der Romanistischen Linguistik IV: Italienisch, Korsisch, Sardisch. Italiano, corso, sardo, a cura di G. Holtus, M. Metzeltin, C. Schmitt, Tübingen, Niemeyer, 1988, pp. 594-606.

L. Giannelli, Toscana: nuovi continua e prospettive di ricerca, in La dialettologia italiana oggi. Studi offerti a Manlio Cortelazzo, a cura di G. Holtus, M. Metzeltin, M. Pfister, Tübingen, Narr, 1989, pp. 277-285.

L. Giannelli, Tuscany, in The dialects of Italy, a cura di M. Maiden e M. Parry, Routledge, London and New York, 1997, pp. 297-302.

P. Maffei Bellucci, Lo svantaggio linguistico in Toscana, in «Linguaggi», I, 1-2 (1984), pp. 8-17.

G. Nencioni, Essenza del toscano, in Id., Di scritto e di parlato. Discorsi linguistici, Bologna, Zanichelli, 1983, pp. 32-56.

G. Nencioni, Autodiacronia linguistica: un caso personale, in La lingua italiana in movimento, Firenze, Accademia della Crusca, 1982, pp. 7-33.

A. Nesi, T. Poggi Salani, Preliminari per una definizione dell’italiano di Toscana: il lessico, in «Quaderni dell’Atlante Lessicale Toscano», 4 (1986), pp. 9-38. (vd. anche A. Nesi, T. Poggi Salani, Preliminari per una definizione dell'italiano di Toscana, in L'italiano regionale. Atti del XVIII Congresso internazionale di studi SLI, a cura di M.A. Cortelazzo e A. Mioni, Roma, Bulzoni, 1990, pp. 239-255.

A. Nesi, T. Poggi Salani, La Toscana, in I dialetti italiani. Storia struttura uso, a cura di M. Cortelazzo, C. Marcato, N. De Blasi, G.P. Clivio, Torino, Utet, 2002, pp. 413-451.

T. Poggi Salani, La Toscana, in L’italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali, a cura di F. Bruni, Torino, Utet, 1992, pp. 402-461.

T. Poggi Salani, La Toscana, in L’italiano nelle regioni. Testi e documenti, a cura di F. Bruni, Torino, Utet, 1994, pp. 419-469.

T. Poggi Salani, «La lingua delle città». Prima ricognizione su un progetto di ricerca nazionale, in Città plurilingui. Lingue e culture a confronto in situazioni urbane / Multilingual cities. Perspectives and insights on languages and cultures in urban areas. Atti del Convegno Internazionale, a cura di R. Bombi e F. Fusco, Udine, Forum, 2004, pp. 437-448.

T. Poggi Salani, A. Nesi, Prime considerazioni sugli esiti della ricerca MIUR «La lingua delle città», in Atti del Convegno nazionale “Il parlato italiano”, a cura di F. Albano Leoni, F. Cutugno, M. Pettorino, R. Savy, Napoli, D'Auria, CD-ROM, 2004.

1.3 Lessico

1.3.1 Area fiorentina

(5)

A. Bencistà, Vocabolario del vernacolo fiorentino. Con gli esempi delle principali voci da Dante a Benigni, Firenze, Libreria Chiari, 2001.

N. Binazzi, O italiano o dialetto. Il lessico ‘a una dimensione’ dei giovani fiorentini: analisi di un campione, in Grammatica del parlare e dell’ascoltare a scuola, a cura di L. Brasca e M.L. Zambelli, Scandicci, La Nuova Italia, 1992, pp. 99-116.

N. Binazzi, Per un vocabolario dialettale fiorentino, in «Studi di lessicografia italiana», 13 (1996), pp. 183-252. N. Binazzi, Le parole dei giovani fiorentini: variazione linguistica e variazione sociale, Roma, Bulzoni, 1997. N. Binazzi, Lessico dell’italiano di Firenze. Un metodo di indagine sul campo, in Atti del Terzo Convegno della

Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana, Perugia, 27-29.VI.1994, a cura di L. Agostiniani et al., 1997, pp. 187-210.

N. Binazzi, L’italiano di Toscana. Dove si parla, dove se ne parla, in «Italiano e oltre», 4 (1997), pp. 233-236. N. Binazzi, 1997 Dimensioni della dialettalità a Firenze: spunti in margine a tre indagini lessicali, in Studi

linguistici offerti a Gabriella Giacomelli dagli amici e dagli allievi, Padova, Unipress, pp. 55-63.

N. Binazzi, ‹Italiano› e ‹dialetto› a Firenze: 50 giovani giudicano il loro lessico d’uso, (testo della relazione presentata al II Convegno SILFI, Cambridge, 24-27 marzo 1991), in L’italiano e le sue varietà linguistiche, Verlag für deutsch-italienische Studien Sauerländen, a cura di Ž. Mulja i , 1998, pp. 13-32.

N. Binazzi, Dalle parole agli usi. Segni e percorsi dell’appartenenza linguistica nell’indagine sul campo, in Dialetti oggi. Atti del convegno “Tra lingua, cultura, società. Dialettologia sociologica”, a cura di G. Marcato, Sappada\Plodn, 1-4.VII.1998, Padova, Unipress, 1999, pp. 69-81.

N. Binazzi, Parlare a Firenze. Osservazioni lungo il cammino del vocabolario, in «Studi di Lessicografia Italiana», 16 (1999), pp. 419-457.

N. Binazzi, La fiorentinità tipica è vitale e popolare, in «Italiano e oltre» 4 (1999), pp. 207-216.

N. Binazzi, Tradizioni del discorso e percezione di identità: riflessioni su alcuni contesti d’uso fiorentini, in “Che cosa ne pensa oggi Chiaffredo Roux?”. Percorsi della dialettologia percezionale all’alba del nuovo millennio. Atti del Convegno Internazionale, Bardonecchia 25-27.V.2000, a cura di M. Cini e R. Regis, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2002, pp. 247-275.

N. Binazzi, Saggio di voci lessicografiche presentato in appendice (pp. 459-464) a Teresa Poggi Salani et al., Dall’officina del vocabolario fiorentino, in L’Accademia della Crusca per Giovanni Nencioni, Firenze, Le Lettere, 2002, pp. 453-464.

N. Binazzi, M. Paoli, La centralità del parlante in formato elettronico: l’esperienza del Vocabolario del fiorentino contemporaneo (VFC), in Atti del XII Congresso Internazionale di Lessicografia, Torino, 6-9.IX.2006), a cura di E. Corino, C. Marello, C. Onesti, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2006, pp. 641-647.

M.P. Bini, Parole che scompaiono, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1974.

V. Camaiti, Dizionario etimologico, pratico-dimostrativo del linguaggio fiorentino, Firenze, Vallecchi, 1934. C. Cecioni, La terra, e’ la s’à nni ssangue. Indagine su lingua, cultura e vita del contado fiorentino, Firenze, Centro

Editoriale Toscano, 1996.

P. Fanfani, Voci e maniere del parlar fiorentino. Giunte ed osservazioni al vocabolario toscano per G. Rigutini, Firenze, 1870 e 1864 (Rist. anast. Firenze, Le Lettere, 1976).

R. Gherardini, Termini rustici nel territorio di Pontassieve e di Bagno a Ripoli, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2006.

P. Giacchi, Dizionario del vernacolo fiorentino, Roma, 1878.

R.J. Fratelli, A Signa si parlava così. E così si parla. Vocabolario e modi di dire d'un vernacolo toscano del Novecento, Signa, Masso delle fate, 2004.

R. Raddi, A Firenze si parla così, Firenze, SP 44 Libreria, 1976.

M.L. Vallomy Bettarini, Succiole al fuoco. La parlata del Mugello nell’uso degli anziani e nelle pagine degli scrittori, Firenze, Polistampa, 2002.

G. Volpi, Saggio di voci e maniere del parlar fiorentino, Firenze, 1932. Vocabolario del Fiorentino Contemporaneo (VFC):

www.accademiadellacrusca.it/Il_Vocabolario_del_fiorentino_contemporaneo.shtml 1.3.2 Area pratese

P. Fiorelli, Il linguaggio dei pratesi, in Storia di Prato, Prato, Edizioni Cassa di Risparmi e Depositi, 1980, III, pp. 297-385.

U. Mannucci, Parole in fabbrica. Vocaboli ed espressioni dell’industria tessile pratese (1940-90), Prato, Edizioni del Palazzo, 1993.

(6)

A. Angelici, Saggio di lessico montalcinese, in «Studi Linguistici Italiani», 21 (1995), pp. 155-94.

AA.VV., Glossario serrigiano. Quaderni della Scuola Media ‘Simone Martini’ di Serre di Rapolano, 1, ciclostilato, 1976.

A. Bruttini, Alla ricerca delle parole perdute. Il vocabolario de’ nostri nonni, Siena, Il Leccio, 1989. U. Cagliaritano Vocabolario senese, Firenze, Barbera, 1975.

A. Castellani, Il ‘Vocabolario Sanese’ del Fondo Biscioniano della BNF, in «Lingua Nostra», 7 (1947), pp. 65-78. L. Giannelli, E. Sacchi, Differenziazioni orizzontali e verticali nel lessico della Val d’Orcia (Siena), in Aree lessicali.

Atti del X Congresso del Centro di Studio per la Dialettologia Italiana. Firenze, 22-26.X.1973, Pisa, Pacini, 1976, pp. 207-265.

C. Lapucci, La parlata di Montepulciano e dintorni, Montepulciano, Editori del Grifo, 1988. A. Luchini, Radicofani, Firenze, 1970.

A. Lombardi, P. Bacci, F. Iacometti, G. Mazzoni (a cura di), Raccolta di voci e di modi di dire in uso nella città di Siena e nei suoi dintorni, Siena, Reale Accademia degli Intronati, 1944.

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B. Verdicchio, L. Bichi, Senesi al Monte e contadini a’ paschi. Parole e detti di Monteroni d’Arbia, Edizione dei testi a cura di B. Pacini, Poggibonsi, Don Chisciotte, 2002.

1.3.4 Area pisano-livornese

S. Calamai, Echi ispanici in alcune voci di Sassetta (Li), in «Lingua Nostra», 59 (1998), pp. 16-20.

F. Franceschini, S. Schwarze, Tra SLAP e CIUFEX: innovazione e continuità nel linguaggio giovanile in Toscana, in Vivacité et diversité de la variation linguistique. Actes du XXIIe Congrès International de Linguistique et de Philologie Romanes, Bruxelles, 23-29.VII.1998, a cura di A. Englebert et al., Tübingen, Niemeyer, 2000, pp. 165-172.

F. Franceschini, S. Schwarze, Per un glossario del linguaggio giovanile in area pisana, in «Italienisch. Zeitschrift fuer italienische Sprache und Literatur», 45 (2001), pp. 42-68.

F. Franceschini, «Parole d'acciaio»: neologismi, forestierismi e riflessi dialettali nel lessico delle Acciaierie di Piombino (LUSID), in Lessicografia dialettale. Ricordando Paolo Zolli, Venezia 9-11.XII.2004, a cura di F. Bruni e C. Marcato, Roma-Padova, Antenore, I, 2006, pp. 265-283.

G. Gelati, Parlare livornese, Livorno, Bastoni, 1992.

B. Gianetti, Parole e detti in vernacolo pisano, (con la collaborazione di G. Raspolli Galletti), Casciana Terme, Artoscana, 1982.

F. Giovannini, Er vernaolo pisano. Lessico con parole, frasi e modi di dire di Portammare d’una volta, Pisa, Tacchi, 1987.

G. Guidi, Nuovo dizionario pisano, 2ª ed., Pisa, Editrice Goliardica, 1996.

G. Malagoli, Appunti lessicali volterrani, in «L’Italia Dialettale», 7 (1931), pp. 260-264.

G. Malagoli, Vocabolarietto del vernacolo pisano. Con voci e modi dell’affine vernacolo livornese, Pisa, Nistri-Lischi, 1937.

G. Malagoli, La parlata pisana nell’AIS, in «L’Italia Dialettale», 13, (1937), pp. 57-75. G. Malagoli, Vocabolario pisano, Firenze, Accademia della Crusca, 1939.

E. Marchetti, Si diceva... Vocaboli e stralocchi dell’Alta Maremma, Massa, La Poligrafica Grosseto, 1980. G. Marchetti, Il novissimo Borzacchini, Lucca, 1992.

G. Marchetti, Il Borzacchini universale, Firenze, Ponte alla Grazie, 1996.

V. Marchi, Lessico del livornese. Con finestra aperta sul bagitto, Livorno, Belforte, 1993.

P. Mattei Tarrini, Parole vernacole e modi di dire delle Colline pisane. Comune di Santa Luce, Pisa, Tipografica Editrice Pisana, 1988.

R. Temperli, Voci dell’area di Filettole (Pisa) assenti nel Vocabolario pisano di G. Malagoli, in «L’Italia Dialettale», 54 (1991), pp. 127-219.

Università della terza età di Cecina, Fra ninnole e nannole. Ricerche sull’antica parlata nel territorio, Cecina, Biblioteca Comunale, 1997.

1.3.5 Arcipelago Toscano

M. Cortelazzo, Vocabolario marinaresco elbano, Pisa, Pacini, 1965.

M. Diodati Caccavelli, Vocabolario dell’Isola d’Elba, Pisa, Pacini Mariotti, 1970. C. Merlo, Vocaboli dell’isola del Giglio, in «L’Italia Dialettale», 8 (1932), pp. 214-220.

A. Nesi, A proposito del lessico delle isole dell’Alto Tirrenico: il repertorio di Capraia (Arcip. Tosc.), in «Quaderni dell’Atlante Lessicale Toscano», 4 (1986), pp. 65-94.

(7)

A. Nesi, Considerazioni sulla posizione lessicale dell’area alto tirrenica, in Actas do 19. congreso internacional de linguistica e filologia romanicas, Santiago de Compostela (1989), 4 – Dialectoloxia e xeografia linguistica, Onomastica, A Coruña, Fundacion Pedro Barrie de la Maza, conde de Fenosa, 1993, pp. 297-316,

A. Nesi, I dialetti e il mare: area alto tirrenica, in I dialetti e il mare. Atti del congresso internazionale di studi in onore di Manlio Cortelazzo, Chioggia 21-25.IX.1996, a cura di G. Marcato, Padova, Unipress, 1997, pp. 33-48. 1.3.6 Area versiliese

G. Cocci, Vocabolario versiliese, Firenze, Barbera, 1956 (ora anche G. Cocci, Vocabolario versiliese. Con integrazioni di Silvio Belli, Pisa, Versilia Oggi, 1984).

G. Contini, Il lessico di Enrico Pea, in Id., Varianti e altra linguistica. Una raccolta di saggi (1938-1968), Torino, Einaudi, [1939] 1970, pp. 259-279.

C. Merlo, Contributo alla conoscenza del tesoro lessicale versiliese, in «Zeitschrift für Romanische Philologie», 74 (1958), pp. 116-126.

S. Pieri, Il dialetto della Versilia, in «Zeitschrift für Romanische Philologie», 28 (1904), pp. 161-191 (lessico: pp. 171-191).

E. Vassalle, Vocabolario del vernacolo viareggino, Viareggio, Pezzini, 1996.

E. Vassalle, Dizionario dei vocaboli di lingua corrente in vernacolo viareggino, Viareggio, Pezzini, 1996. 1.3.7 Area apuana

L. Lucani, Vocabolario del dialetto carrarese, Carrara, Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, 2002.

I. Linhart, Il campo lessicale 'vie di comunicazione' nella Garfagnana, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 4 (1986), pp. 95-146.

1.3.8 Area lucchese

S. Bianchini, Voci usate nel dialetto lucchese che non si trovano registrate nei vocabolari italiani, [1824], a cura di R. Ambrosiani, Lucca, Pacini Fazzi, 1986.

L. Giannelli, Il dialetto di Sillano rivisitato: riflessioni su una situazione 'difficile', in «Rivista di archeologia storia costume», 12 (1984), pp. 3-20.

I. Nieri, Vocabolario lucchese, Lucca, Giusti, 1902. 1.3.9 Area pistoiese

G. Barbagallo, Il relitto linguistico di Treppio, Bologna, 1958. G. Giacomelli, Aspetti del dialetto pistoiese, Pistoia, 1969.

G. Giacomelli, Voci pistoiesi, in «Archivio Glottologico Italiano», 61 (1976), pp. 229-250.

G. Giacomelli, (a cura di), Vocabolario pistoiese, redatto da L. Gori e S. Lucarelli, Pistoia, Biblioteca di Storia patria, 1984.

S. Montemagni, La comunità linguistica di Treppio. Note in margine a un'inchiesta lessicale, in «Farestoria», 4 (1984), pp. 43-49.

L. Petrocchi Corradini, Il toscano della Valdinievole, Firenze, Pananti, 1979.

L. Petrocchi Corradini, Modi di dire modi di fare nel toscano della Valdinievole, Lucca, Pacini Fazzi, 1982. 1.3.10 Area aretina (con parte del Valdarno)

A. Basi, L’aretino. Piccolo vocabolario, Cortona, Calosci, 19952.

S. Felici, Sapienza popolare in Val di Chiana. Parole e cose che scompaiono, I, Arezzo, Tipografia Sociale, 1977. S. Felici, Sapienza popolare in Val di Chiana. Parole e cose che scompaiono, II: Vocabolario cortonese, Arezzo,

Marmorini, 1985.

G. Giacomelli, Contatti e confini linguistici tra Umbria e Toscana, in L’Umbria nel quadro linguistico dell’Italia mediana. Incontro di studi, a cura di L. Agostiniani, M. Castelli, D. Santamaria, Napoli, ESI, 1990, pp. 19-42. G. Giacomelli, Lessico fiorentino e lessico aretino nel Valdarno, in Realtà linguistiche di una terra di frontiera. Atti

della VI Giornata di Studi in onore di Poggio Bracciolini, San Giovanni Valdarno, Biblioteca Comunale e Assessorato alla Cultura del Comune di Terranova Bracciolini (AR), 1991, pp. 5-33.

(8)

E. Nicchiarelli, Studi sul lessico del dialetto di Cortona, in «Annuario dell’Accademia Etrusca di Cortona», 3/4 (1938), pp. 132-195.

A. Nocentini, (a cura di), Il vocabolario aretino di Francesco Redi, Firenze, Elite, 1989.

A. Nocentini, I germanismi nel dialetto aretino, in Arezzo e il suo territorio nell’alto Medio Evo, Arezzo, Accademia Tetrarca, 1985, pp. 27-42.

A. Nocentini (con M. Scoscini), Glossario del dialetto aretino del contado, in «Annali Aretini», 1 (1993), pp. 259-282 e 2 (1994), pp. 273-299.

M. Silvestrini, Vocabolario del dialetto della Val di Pierle, Perugina, 1983.

C. Zanchi Alberti, Lessico del dialetto di S. Sepolcro (Arezzo), con riscontri etimologici di C. Merlo, in «L’Italia Dialettale», 13 (1937), pp. 207-224 e 15 (1939), pp. 137-148.

1.3.11 Area casentinese

A. Bartolini, Un esposto e una figliastra. Racconto per un saggio di voci e maniere di dire casentinesi con dichiarazioni filologiche, Firenze, 1874.

G. Grechi Aversa, Le parole ritrovate. Terminologia rustica di Poppi nel Casentino, Firenze, 1996.

A. Nocentini, Tre zoonimi casentinesi, in Studi linguistici offerti a Gabriella Giacomelli, Padova, Unipress, 1997, pp. 313-322.

1.3.12 Area grossetana (con il territorio amiatino)

M.G. Alberti Eschini, Vocabolario di Roccalbegna, S.Caterina, Vallerona (Gr), Pisa, Pacini Mariotti, 1971. M. Barberini, Vocabolario maremmano, Pisa, Nistri-Lischi, 1994.

G. Fatini, Vocabolario amiatino, Firenze, Barbera, 1953. P. Fanciulli et al., Questo è l’Argentario, Genova, 1968.

P. Fanciulli, Vocabolario di Monte Argentario e Isola del Giglio, Pisa, Giardini, 1987.

V. Longo, Il dialetto di Pitigliano in provincia di Grosseto (lessico), in «L’Italia Dialettale», 12 (1936), pp. 103-148. V. Longo, Saggio di lessico dei dialetti dell’Amiata, edito con annotazioni etimologiche da C. Merlo, in «L’Italia

Dialettale», 18 (1943), pp. 167-188; 19 (1944), pp. 51-110.

G.B. Vicarelli, Castell’Azzara e il suo territorio, Memorie storiche, Società Storica Maremmana, Siena, 2, 1967. 1.3.13 Varia

G. Rohlfs, Toscana dialettale delle aree marginali: vocabolario dei vernacoli toscani, in «Studi di Lessicografia Italiana», 1 (1979), pp. 83-262.

Riportano informazioni lessicali (non aggiornate, e dunque preziosissime per un

confronto diacronico) anche le località toscane oggetto, nel secolo scorso, di inchieste

dialettali all’interno di quelle complesse e lunghe imprese denominate ‘Atlanti

Linguistici’:

AIS = K. Jaberg, J. Jud Sprach- und Sachatlas Italiens und der Sudschweiz, Zofingen, Ringier e Co, voll. 8, 1928-1940.

ALI = M. Bartoli, B. Terracini, G. Vidossi, C. Grassi, Atlante linguistico italiano, materiali inediti in consultazione presso l’Istituto dell’ALI a Torino. Sono usciti i primi cinque volumi insieme a tomi che riportano le località e i verbali delle inchieste. Informazioni aggiornate sull’impresa e sulle pubblicazioni dell’ALI sono reperibili al sito www.atlantelinguistico.it.

ALEIC =G. Bottiglioni, Atlante linguistico-etnografico della Corsica ALEIC, voll. 10, in «L’Italia Dialettale», Suppl. I Serie II, Pisa, 1933-1942.

API = Atlante Paremiologico Italiano: www.cig.unifi.it/it/geoparem.htm

CDI = Carta dei Dialetti Italiani, materiali inediti di area toscana in consultazione presso l’Accademia Toscana di Scienze e Lettere ‘La Colombaria’ di Firenze.

Sempre per quanto concerne il lessico, la comunità scientifica ha ora a disposizione

l’Atlante Lessicale Toscano (in sigla ALT), frutto di un lavoro più che decennale

(9)

condotto presso l’Università di Firenze sotto la guida di Gabriella Giacomelli. Il Cd-rom

dell’ALT raccoglie i risultati di 224 inchieste condotte a tappeto in tutta la regione

attraverso la somministrazione di un questionario contenente 745 domande (sia di tipo

onomasiologico sia di tipo semasiologico) sulle fasi lunari, i fenomeni meteorologici, la

scansione del tempo, le tipologie e le forme del terreno, l’agricoltura (negli aspetti legati

alla coltura del castagno, alla coltura delle vite, a quella dell’olivo e del grano), le

piante, i frutti, il bosco, gli animali, la casa, i cibi tradizionali. Contributi che presentano

le vicende, l’impianto metodologico e i risultati dell’ALT sono i seguenti:

G. Giacomelli et al., Atlante Lessicale Toscano – Note sul questionario, Firenze, 1978.

G. Giacomelli, L’Atlante Lessicale Toscano. Un’esperienza decennale, in Lingua, storia e vita dei laghi d’Italia. Atti del I convegno dell’Atlante Linguistico dei Laghi Italiani (ALLI), Lago Trasimeno, 23-25.IX.1982, a cura di G. Moretti, Rimini, Maggioli, 1984, pp. 91-96.

G. Giacomelli et al., Atlante Lessicale Toscano – Presentazione, Firenze, 1985.

G. Giacomelli, Atlante Lessicale Toscano: risultati geolinguistici e prospettive storiche, in Atlanti regionali: aspetti metodologici, linguistici e etnografici. Atti del XV convegno del Centro di Studio per la Dialettologia Italiana, Palermo, 7- 11.X.1985, Pisa, Pacini, s.d. [ma 1985], pp. 163-189.

G. Giacomelli, Storia, criteri, metodi, prospettive dell’Atlante Lessicale Toscano, in «Quaderni dell’Atlante Lessicale Toscano», 5/6 (1987-88), pp. 7-25.

G. Giacomelli et al., Atlante Lessicale Toscano. DBT-ALT in CD-rom, Roma, Lexis, 2000.

All’indirizzo http://serverdbt.ilc.cnr.it/altweb/ è consultabile ALT-WEB, l'Atlante

Lessicale Toscano in rete, ove sono riportati (nella pagina dedicata alle pubblicazioni)

molti degli studi linguistici che hanno come base empirica proprio i risultati delle

inchieste dell’ALT:

L. Agostiniani, ‘Pioppo’ (e termini correlati). Dalle inchieste dell'Atlante Lessicale Toscano, in «Archivio Glottologico Italiano», LXII (1977): 105-139.

M.G. Arcamone, Italiano antico mucciare e voci toscane connesse, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 0 (1982), pp. 167-192.

L. Bafile, M. Carpinelli, P. Giannoni, M. Paoli, (a cura di), Archivio lessicale, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 5/6 (1987-88), pp. 269-290.

C. Bertelli, Ubicazione climatica: la terminologia tra Toscana e Corsica, in «Quaderni di Semantica», 21 (2000), pp. 199-264.

A. Bertolani, Definire tincone: un gioco semantico tra norma e difformità, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 5/6 (1987-88), pp. 173-179.

G. Brogioni, Due voci toscane: pécchia e péglia, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 0 (1982), pp. 195-199.

G. Brogioni, (a cura di), Archivio lessicale, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 1 (1983), pp. 237-255. G. Brogioni, (a cura di), Archivio lessicale, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 2/3 (1984-85), pp. 234-249.

A. Corsini, M. Paoli (a cura di), Archivio lessicale, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 4 (1986), pp. 225-248.

G. Giacomelli et al., Saggio dell’Atlante Lessicale Toscano, Firenze, 1973.

G. Giacomelli, Aree lessicali toscane, in La ricerca dialettale I, Pisa, Pacini, 1975, pp. 115-152.

G. Giacomelli, Fenomeni di incrocio formale e semantico in un gruppo di parole toscane, in Atti e Memorie dell'Accademia Toscana di Scienze e Lettere La Colombaria, 44, n.s. 30 (1979), pp. 149-165.

G. Giacomelli, Lo 'scricciolo' in Toscana. Confronto tra la carta 487 dell'AIS e i dati finora raccolti per l'ALT, in Scritti linguistici in onore di Giovan Battista Pellegrini, Pisa, Pacini, 1983, pp. 699-710.

G. Giacomelli, Note su bigoncio, in Studi linguistici e filologici per Carlo Alberto Mastrelli, Pisa, Pacini, 1985, pp. 181-189.

G. Giacomelli, Semola in Italia: ambiguità di una parola, in Aspects of Language Studies in Honour of Mario Alinei, Amsterdam, Rodopi, 1987, II, pp. 157-179.

G. Giacomelli, Forfecchia: un «relitto» nel lessico italiano, in Dialettologia e varia linguistica per Manlio Cortelazzo, Padova, Unipress, 1989, pp. 139-151.

(10)

G. Giacomelli, Nocciola da *nuceola: un'etimologia troppo facile, in Studi in memoria di Antonio Sanna, «Annali della Facoltà di Lettere dell’Università di Cagliari», 8 (1988), pp. 249-275.

G. Giacomelli, Panzanella, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 7/8 (1989-90), pp. 108-123.

G. Giacomelli, Strutture terminali di sostantivi toscani analizzate a fini etimologici, in Studi in memoria di Ernesto Giammarco, Pisa, Giardini, 1990, pp. 133-148.

G. Giacomelli, Note su dolco, in Scritti di linguistica e dialettologia in onore di Giuseppe Francescato, Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Lettere e Filosofia, Edizione Ricerche, 1995, pp. 139-145.

G. Giacomelli, Il ‘girino’ in Toscana, in Studi in onore di Carlo Alberto Mastrelli, «Quaderni del Dipartimento di Linguistica, Università degli Studi di Firenze» – Studi 1, Padova, Unipress, 1994, pp. 103-112.

G. Giacomelli, ‘Riccio’, ‘cardo’, ‘peglia’ nell’Atlante Lessicale Toscano, in Le vie della ricerca. Studi in onore di Francesco Adorno, a cura di M.S. Funghi, Firenze, Olschki, 1996, pp. 601-609.

G. Giacomelli, L’«involucro spinoso delle castagne» in Italia (e nel resto della Romània), in Italica – Raetica- Gallica. Studia linguarum litterarum artiumque in honorem Ricarda Liver, Tübingen – Basel, A. Franche, 2001, pp. 573-585.

G. Giacomelli, Italiano e toscano nell’ALT, in L’Accademia della Crusca per Giovanni Nencioni, Firenze, Le Lettere, 2002, pp. 373-386.

G. Giacomelli, A. Nesi, L’etimologia nell’Atlante Lessicale Toscano, in Etimologia e lessico dialettale. Atti del XII convegno del Centro di Studio per la Dialettologia Italiana, Macerata, 10-13.IV.1979, Pisa, Pacini, 1981, pp. 269-282.

G. Giacomelli, T. Poggi Salani, Parole toscane, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 2/3 (1984-85), pp. 123-229.

S. Montemagni, Il campo lessicale delle «focacce»: linee di ricerca per una elaborazione dei dati dell'ALT, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 5/6 (1987-88), pp. 109-174.

A. Nesi, Toscano fare (al)l'amore, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 0 (1982), pp. 157-165.

M. Paoli, Le locuzioni per 'a cavalluccio' in Toscana, in «Quaderni dell'Atlante Lessicale Toscano», 1 (1983), pp. 145-183.

G.A. Siriani, Il 'corbezzolo' in Toscana: vocabolari e atlanti a confronto, in Gli atlanti regionali: aspetti metodologici, linguistici e etnografici. Atti del XV Convegno di Studi Dialettali Italiani, Pisa, Pacini, 1989, pp. 493-514.

1.4 Fonetica e fonologia

L. Agostiniani, Fenomenologia dell’elisione nel parlato in Toscana, in «Rivista Italiana di Dialettologia», 13 (1989), pp. 7-46.

L. Agostiniani, Su alcuni aspetti del ‘rafforzamento sintattico’ in Toscana e sulla loro importanza per la qualificazione del fenomeno in generale, in «Quaderni del Dipartimento di Linguistica dell’Università di Firenze», 3 (1992), pp. 1-28.

L. Agostiniani, L. Giannelli, (a cura di), Fonologia etrusca fonetica toscana. Il problema del sostrato. Atti della giornata di studi organizzata dal Gruppo Archeologico Colligiano. Colle Val d’Elsa, 4.IV.1982, Firenze, Olschki, 1983.

S. Calamai, Aspetti qualitativi e quantitativi del vocalismo tonico pisano e livornese, in «Rivista Italiana di Dialettologia», 25 (2001), pp. 153-207.

S. Calamai, Stili a confronto nel parlato toscano (Pisa e Firenze), in «L’Italia Dialettale», 62 (2001) [2004], pp. 95-125.

S. Calamai, Il vocalismo atono della varietà pisana. Prime evidenze sperimentali, in «Quaderni del Laboratorio di Linguistica della Scuola Normale Superiore», 2 n.s. (2001), pp. 64-82.

S. Calamai, Vocali atone e toniche a Pisa, in La fonetica acustica come strumento di analisi della variazione linguistica in Italia. Atti del Convegno GFS 2001 - XII Giornate di Studio, Macerata 13-15.XII.2001, a cura di A. Regnicoli, Roma, Il Calamo, 2002, pp. 39-46.

S. Calamai, The Pisan Vowel System of Read and Semi-spontaneous Speech. An Exploratory Contribution, in «Quaderni del Laboratorio di Linguistica della Scuola Normale Superiore», 3 n.s. (2002), pp. 72-98.

S. Calamai, Spazi acustici e spazi uditivi di vocali pisane, in La coarticolazione. Atti delle XIII Giornate di Studio del G.F.S. (A.I.A.), Pisa, 28-30.XI.2002, a cura di G. Marotta e N. Nocchi, Pisa, ETS, 2003, pp. 265-275. S. Calamai, «Il livornese gli dà più forza nelle parole». Il vocalismo tonico dell’area occidentale toscana, in Alpes

Europa, a cura di F. Chiocchetti, V. Dell’Aquila, G. Iannaccaro, Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, Istitut Cultural Ladin Majon di Fascegn, Centre d’Etudes Linguistiques pour l’Europa, 2004, pp. 13-48.

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1.5 Morfologia

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M. Squartini, Tornare in casa nuova e altri esempi di neutralizzazione dei tratti di iteratività in pisano, in «Bollettino dell’Atlante Linguistico Italiano», 27 (2003), pp. 223-225.

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1.6 Sintassi

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J. Garzonio, Le frasi interrogative non-standard in fiorentino, in «Rivista Italiana di Dialettologia», 28 (2004), pp. 219-235.

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H. Stammerjohann, Strukturen der Rede. Beobachtungen an der Umgangssprache von Florenz, in «Studi di Filologia Italiana», 28 (1970), pp. 295-397.

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1.7 Studi su singole località / su singole aree

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S. Calamai, Una lingua vertadera. Profilo del dialetto di Sassetta, Firenze, Phasar Edizioni & Circolo Culturale ‘Emilio Agostini’, 2003.

S. Calamai, Nel gergo nostro brutalissimo. La parlata di Travalle fra dialetto pratese e dialetto fiorentino, Prato, Pentalinea, 2002.

A.M. Della Sala, Caratteristiche morfologiche e sociali del linguaggio di Antona, in «Le Apuane», 11-14 (1986-87), pp. 37-52, 21-34, 33-42, 72-78.

F. Franceschini, Profilo sociolinguistico di una zona in provincia di Pisa, in Aspetti sociolinguistici dell’Italia Contemporanea, Atti dell’VIII Congresso Internazionale di Studi, Società di Linguistica Italiana, Bressanone 31.V-2.VI.1974, a cura di R. Simone, G. Ruggiero, Roma, Bulzoni, 1977, I, pp. 273-280.

F. Franceschini, Aspetti del cambiamento linguistico dal pisano antico al moderno, in Linguistica storica e cambiamento linguistico. Atti del XVI Congresso Internazionale di Studi, Società di Linguistica Italiana, Firenze 7-9.V.1982, a cura di L. Agostiniani, P. Bellucci Maffei, M. Paoli, Roma, Bulzoni, 1985, pp. 27-50.

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(15)

L. Giannelli, Baragazza e la Montagnola senese: situazioni di cambiamento e dati per la ricostruzione, in Linguistica storica e cambiamento linguistico. Atti del XVI congresso internazionale di studi, Firenze 7-9.V.1982, a cura di L. Agostiniani, P. Bellucci Maffei, M. Paoli, Roma, Bulzoni, 1985, pp. 51-77.

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1.8 Studi sulla letteratura in dialetto

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L. Agostiniani, Specificità dialettali e specificità testuali: il caso di un romanzo in dialetto livornese moderno, in Il dialetto dall’oralità alla scrittura. Atti del XIII convegno del Centro di Studio per la Dialettologia Italiana, Catania-Nicosia, 28.IX.1981, Pisa, Pacini, 1984, pp. 221-253.

A. Antonini, La «Cortona liberata dagli aretigne» del Padre Alfredo Moneti di Cortona ed il dialetto chianaiolo, in «Annuari dell’Accademia etrusca di Cortona», 3/4 (1935-38), pp. 109-131.

P. Bellucci Maffei, Professione di dialettalità e marche di registro nella letteratura dialettale toscano-occidentale fra otto- e novecento (contributo fonetico), in Il dialetto dall’oralità alla scrittura. Atti del XIII convegno del Centro di Studio per la Dialettologia Italiana, Catania-Nicosia, 28.IX.1981, Pisa, Pacini, 1984, pp. 197-220.

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N. Binazzi, S. Calamai, Voci di Toscana: Novelli, Paolieri, Chiti, in «Studi di grammatica italiana» 22 (2003), pp. 105-169.

S. Burgalassi, Vernacolo e letteratura vernacola: riflessioni di un sociologo, in Pisa come, perché. Esplorazione nella cultura del territorio, a cura di S. Burgalassi e A. Chimenti Fiamma, Pisa, Nistri Lischi, 1984, pp. 117-151. S. Calamai, Emilio Agostini scrittore e lessicografo di Sassetta, in «Quaderni del Dipartimento di Linguistica

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