L
UIGIB
ATTEZZATOS
U L L ’I
NNO A LN
I LO(
T A V O L E T T A CE RA T A D E LL
O U V RE , I N V .MNE– 9 1 1 )
aus: Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik 111 (1996) 40
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NNO A LN
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T A V O L E T T A CE RA T A D E LL
O U V RE , I N V .MNE– 9 1 1 )
P. Caudelier pubblicò nel 1989 il testo di un inno al Nilo in esametri dattilici1. R. Cribiore ha
recente-mente offerto una edizione molto migliorata, con nuove, convincenti letture e congetture, e corredata di un utile commento2. Riprendo il testo con ortografia normalizzata offerto dalla Cribiore, ma lasciando il
testo della tavoletta senza spiriti, accenti e divisioni di parole nei punti di interpretazione dubbia. righe 1–4 (= vv. 1–4)
]... ajnamevlyete †....gonoite†
to;n potamw'n prevçbiston ejgeivnato povtnia Thquvç †htwn† ejx iJerw'n ajyorrovou jWkeanoi'o
Aijguvptou zaqevhç fusivzoon o[lbion u{dwr.
Al v. 3 †htwn† non dà senso. Caudelier lo interpreta come h] tw'n, e Cribiore riprende questa interpre-tazione a testo, traducendo “the oldest river which queen Thetys begot / or one of the sacred water of encircling Ocean” (p. 99), ma deve ammettere che “the line is difficult” (p. 100). R. Merkelbach, in Cribiore, 100 sg., suggerisce ai[rwn . . . Aijguvptwi zaqevhi (“der du hochhebst”), ma anche il vocativo del participio, in assenza del nome con cui deve concordare, è difficile. Inoltre è necessario avere un sostantivo che concordi con iJerw'n. Propongo di leggere <p>hgw'n ejx iJerw'n ajyorrovou jWkeanoi'o.
Tethys e Okeanos sono genitori del Nilo in Hes. Th. 337 sg., evidentemente il modello di questi versi. Un parallelo puntuale per l’espressione è offerto da h. Hom. Ap. 263 iJerw'n ajpo; phgevwn (cfr. anche espressioni come E. Med. 410 potamw'n iJerw'n . . . phgaiv, 846 iJerw'n potamw'n). L’errore da maiuscola g/t sarebbe semplicissimo. L’omissione della lettera iniziale della parola ha un parallelo al rigo 24 (<N>ei'le), ed è stata probabilmente favorita dalla somiglianza di H e P. Per un caso di ejgeivna-to costruiejgeivna-to con ejk e il genitivo cfr. Nonn. D. 26, 358–361 ajrcegovnwn gavr / ejk lecevwn Qauvmanejgeivna-toç ejgeivnato divzuga fuvtlhn / jHlevktrh rJodovphcuç oJmeunevtiç, h|ç ajpo; levktrwn / kai; potamo;ç blavsthçe kai; a[ggeloç Oujraniwvnwn3. Nell’Inno al Nilo il verso phgw'n ejx iJerw'n ajyorrovou
jWkea-noi'o sarebbe una elaborata perifrasi per indicare Okeanos, corrispondente alla espressione ajrcegovnwn … / ejk lecevwn Qauvmantoç del passo di Nonno. Una analoga costruzione (un verbo significante “gene-rare” seguito da ejk e il genitivo, per indicare il padre) è anche in Plu. Thes. 20, 2 (e[nioi de; kai; tekei'n ejk Qhçevwç jAriavdnhn Oijnopivwna kai; Çtavfulon). Questo tipo di costruzione, per quanto raramente attestata con ejgeinavmhn e con tivktw, è un naturale sviluppo del comunissimo uso di ejk per indicare il genitore (anche con il verbo givgnomai). In alternativa è possibile che phgw'n ejx iJerw'n non dipenda da ejgeivnato, ma che qualifichi il verso seguente (“acqua datrice di vita . . ., proveniente dalle sacre correnti di Okeanos . . .”); ma la costruzione risulterebbe più pesante e separerebbe in modo poco elegante Tethys dal suo consorte.
Scuola Normale Superiore, Pisa Luigi Battezzato
1 Tavolette lignee e cerate da varie collezioni, a cura di R. Pintaudi e P. J. Sijpesteijn (Papyrologica Florentina, XVIII),
Firenze 1989, 105–112. – Ringrazio Franco Ferrari e Giovan Battista D’Alessio per aver discusso con me di questa nota, e per i loro utili suggerimenti.
2 A Hymn to the Nile, ZPE 106 (1995) 97–106.
3 Il passo è ridondante, con ajrcegovnwn … / ejk lecevwn Qauvmantoç ripreso da h|ç ajpo; levktrwn / kai; potamo;ç
blavsthçe. Vian (Nonnos de Panopolis, Les Dionysiaques, Tome IX, Chants XXV–XXIX, texte établi et traduit par F. V., Paris 1990) traduce nel primo caso “dans la couche primordiale de Thaumas, Électre, sa compagne aux bras de rose, conçut une double progéniture”, attribuendo ad ejk un insolito valore locale; l’analoga frase successiva è resa invece come “de son lit naquirent un fleuve et la messagère des Ouranides”. W. Peek (Lexikon zu den Dionysiaka des Nonnos, hrsg. . . . von W. P., Zweite Lieferung [E–K], Berlin 1973, s.v. ejk II, 1) cataloga giustamente la espressione ajrcegovnwn . . . / ejk lecevwn Qauv-mantoç sotto la categoria “von körperlicher Herkunft (Abstammung)”. Corrispondente a questa interpretazione era già la traduzione di W. H. D. Rouse (Nonnos, Dionysiaca, with an English transl. by W. H. D. R., . . ., vol. II, London–Cambridge, Mass. 1940 [1972]). Per il matrimonio di Thaumas ed Elektra figlia di Okeanos cfr. Hes. Th. 265–269.