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In Conrad Gesner the origin of information era

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Academic year: 2021

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Bibliothecae.it, 5 (2016), 2, 354-357 DOI <10.6092/issn.2283-9364/6397>

Alfredo Serrai

In Conrad Gesner l’origine dell’era della informazione

A

l termine della rivendicazione della geniale apertura zwingliana

a favore del progresso intellettuale e scientifico della umanità, è importante segnalare e dare spiccata evidenza ad un’altra profonda intuizione gesneriana: quella che consiste nell’aver individuato, per primo, sia la differenza sostanziale tra l’energia e l’informazione – e nell’aver elaborato su tale base i motivi della economicità di quest’ultima in quanto processo riproducibile con poca spesa – sia nell’aver esposto i vantaggi educativi e sociali della comunicazione e della diffusione tipografica.

Nel 1543, il ventisettenne Conrad Gesner, illustrando le proprie convinzioni filosofiche e religiose nella Epistola Nuncupatoria della prima edizione della Gnomologia di Stobeo, enuncia infatti, nitidamente, una proprietà caratterizzante di quella entità che oggi chiamiamo Informazione, e che egli denomina sapienza o conoscenza.

Oggi si fa un gran parlare di Informazione, e si pubblicano sul tema, ma sarebbe più corretto dire intorno a quella parola, cumuli di articoli e di libri, che trascurano tuttavia generalmente di precisarne la natura che è del tutto specifica e singolare: ossia che l’informazione non ha il carattere né di un assortimento di cibi né di una qualsivoglia forma di energia. Che l’informazione sia contenuta nei documenti e nei libri

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o racchiusa in configurazioni digitali non rivela alcunché della sua sostanza, la quale, essendo linguistica e concettuale, è manifestazione di uno o più cervelli che si rivolgono ad una comunità di cervelli che parlano la stessa lingua o utilizzano la medesima simbolistica noetica.

In particolare l’avvento, negli ultimi decenni, di mezzi e di configurazioni elettronico-digitali, che stanno modificando ben più incisivamente di quanto non fosse accaduto a suo tempo con la tipografia le strutture e le modalità della comunicazione, va a modificare profondamente non solo la morfologia e la organizzazione della Biblioteca, ma ne altera sostanzialmente anche le funzioni e l’impatto sociale, al punto che è del tutto verosimile supporre come addirittura imminente lo stesso dissolvimento della istituzione bibliotecaria così come ci è stata tramandata.

Da questo rivolgimento tecnologico ha avuto origine un altro mulino a vento, non meno cervellotico, e cioè che uno degli effetti della malintesa rivoluzione digitale avrebbe comunque risolto magicamente le inadeguatezze della biblioteca tradizionale, in particolare sciogliendo tutti i nodi della catalografia che finora hanno intralciato un efficace dialogo fra le raccolte di libri e l’utenza.

Se da un lato i processi fisici conducono, come diremmo oggi, alla entropia, mentre dall’altro la ripartizione dei beni materiali si risolve inevitabilmente in una loro diminuzione pro capite, la informazione invece, grazie a quella illimitata riproducibilità delle opere che viene favorita dall’arte tipografica, consiste in un’entità che non diminuisce affatto, nonostante si diffonda in una moltiplicazione ed in una distribuzione finché si voglia ampia e numerosa.

La materia e l’energia si consumano, l’informazione no, in quanto può venir replicata con un minimo dispendio economico; il mercato della informazione allora è retto da normative che sono in grado di innescare agevolmente una retroazione positiva; la quale, a sua volta, produce effetti che è facile immaginare, non soltanto di riproduzione ma anche, insieme, di moltiplicazione.

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Il contrario è quello che accade nell’impiego dei beni materiali e della energia, in quanto si tratta di entità che sono sottomesse a ben altri vincoli ed implicazioni, e cioè, in ispecie, a quelli legati ai limiti delle risorse e al principio di un consumo non rimpiazzabile, e che quindi risultano caratterizzate, appunto, per le loro limitate capacità di impiego e di distribuzione.

Per quanto ne sappia, nessuno prima di Gesner aveva non solo messo in luce questa fondamentale diversità fra i concetti di materia e di energia da una parte e di informazione dall’altra, quantitativamente circoscritte le prime, illimitatamente sconfinata la seconda, ma nemmeno nessuno aveva anticipato quelle che ne potevano essere le conseguenze, dapprima sul piano della distribuzione e quindi della diffusione, e poi di riflesso i corrispondenti effetti antientropici negli ambiti economico, educativo, culturale, e scientifico.

Mettendo tale acquisizione in un rapporto preciso con la scoperta del nuovo mezzo tipografico, Gesner inaugurava, così, il concetto di quella che sarebbe divenuta, nel secolo XX, la nuova era della informazione. Gli effetti di tale rivoluzione, concettuale prima e poi tecnico, sociale, e civile si faranno ancora più ingenti, anzi travolgenti, su tutti i piani e financo sulle prospettive della vita individuale e collettiva, del progresso oltre che delle mentalità in seguito al propagarsi delle comunicazioni in forme e su piattaforme digitali. I bit hanno reso istantanee ed onnipresenti, anche se soltanto in condizioni prestabilite e concordate, le informazioni provenienti dall’intero globo antropico. Non riusciamo tuttavia ancora ad adeguarci e ad assorbire nelle nostre coscienze gli effetti di un tale sisma planetario.

Alfredo Serrai

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ABSTRACT

Il naturalista, teologo e bibliografo Conrad Gesner ha elaborato per primo la differenza sostanziale tra l’energia e l’informazione e ha esposto i vantaggi educativi e sociali della comunicazione e della dif-fusione tipografica. La materia e l’energia si consumano a causa di processi entropici, mentre l’informazione può essere replicata senza limiti con un minimo dispendio economico. In questo contesto, i mez-zi elettronici e le configuramez-zioni digitali contemporanee stanno modi-ficando le strutture e le modalità della comunicazione e determinano il cambiamento della morfologia e dell’organizzazione delle bibliote-che, alterandone anche le funzioni e l’impatto sociale, al punto che è verosimile supporre il dissolvimento della istituzione bibliotecaria così come ci è stata tramandata.

Informazione, Biblioteca digitale, Conrad Gesner, Catalografia

Conrad Gesner, the naturalist, theologian and bibliographer, for the first time has processed the substantial difference between the energy and information, and has presented the educational and social benefits of communication and dissemination typographical. Matter and energy are consumed due to entropic processes, while information can be replicated without limits with a least cost. Contemporary electronic and digital media configurations are changing the structures and modes of communication and determine the change in morphology and organization of libraries, also altering the functions and social impact, to the extent that it is reasonable to assume the dissolution of the establishment librarian as it has been handed down.

Information, Digital library, Conrad Gesner, Cataloguing data

Alfredo Serrai

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