IdA
Rifiuti
VERIFICA DELL’EFFICIENZA DEPURATIVA DI UN IMPIANTO AIA
ATTRAVERSO UN MODELLO CONCETTUALE DI SIMULAZIONE
Ivano Spiniello*
Consorzio Gestione Servizi s.c.a r.l., Montefredane.
* S.P. 185, 20 - 83030 Montefredane (AV). tel. +39 0825607370. spiniello@cgsav.it
Sommario. E’ descritto un metodo finalizzato alla
veri-fica dell’efficienza depurativa di un impianto in Aia per il trattamento dei rifiuti liquidi, elaborato attraverso un modello concettuale di simulazione. La modellazione del ciclo di trattamento è basata sul bilancio di materia tipico dell’ingegneria di processo, ovvero prefissato un volume di controllo si considerano i termini della massa di sostanza in ingresso ed in uscita, rispetto all’intervallo di tempo ed alla cinetica di reazione.
Detta metodica è stata applicata in fase di autorizzazi-one Aia all’impianto di depuraziautorizzazi-one industriale di tipo misto ubicato in provincia di Avellino nell’area indus-triale di Lacedonia allo scopo di verificare l’efficienza depurativa del ciclo di trattamento a seguito della richi-esta di incremento della quantità di percolato trattabile.
Parole chiave: modello di simulazione, efficienza depurativa,
rifiuti, percolato di discarica, Aia.
EFFICIENCY CHECK OF SEWAGEPLANT AIA THROUGH A CONCEPTUAL MODEL OF SIMULATION
Abstract. The paper describes a method aimed at check-ing the efficiency of a purifycheck-ing plant in Aia for the treat-ment of liquid waste, processed through a conceptual model simulation. The modeling of the treatment cycle is based on the material balance of typical process engi-neering, is a predetermined volume of control are con-sidered the terms of the mass of substance in input and in output, compared to the time interval and the reaction kinetics . Said method has been applied in the authori-zation phase Aia to the industrial wastewater treatment plant mixed type located in the province of Avellino in the industrial area of Lacedonia in order to verify the purifying efficiency of the treatment cycle designed to increase the quantity of landfill leachate treatable.
Keywords: simulation model, efficiency depurative, waste,
landfill leachate, Aia.
Ricevuto il 16-3-2015. Modifiche sostanziali richieste il 18-5-2015. Correzioni richieste il 18-6-2015. Accettazione il 24-6-2015.
1. INTRODUZIONE
Il D.lgs. 4 marzo 2014 n.46 nell’attuare la direttiva 2010/75 UE, riscrive il Titolo III-bis, parte II del D.lgs.152/06, mo-dificando la disciplina dell’autorizzazione integrata am-bientale “Aia”.
L’autorizzazione integrata ambientale è il provvedimen-to che auprovvedimen-torizza l’impianprovvedimen-to, sostituendo, ai sensi dell’art. 29-quater comma 11, tutta una serie di autorizzazioni ambientali che in precedenza andavano chieste singolar-mente.
Tra le diverse attività soggette ad autorizzazione integrata ambientale, così come elencato nell’allegato VIII parte II del D.lgs. 152/06 in seguito modificato dall’art. 6 com-ma 13 D.lgs.46/2014, ci sono le installazioni individuate al punto 5.3 “impianti per lo smaltimento dei rifiuti non
pericolosi, con capacità superiore a 50 Mg al giorno, che comportano le attività D8, D9”.
Il presente articolo ha l’obiettivo di illustrare ai tecnici im-pegnati nella progettazione di un impianto Aia per il trat-tamento dei rifiuti liquidi, l’applicazione di un metodo di verifica dell’efficienza depurativa, finalizzato a validare il ciclo di trattamento progettato.
Il metodo proposto prevede di simulare le diverse condi-zioni di esercizio dell’impianto attraverso una modellazio-ne delle singole fasi di processo e dei relativi rendimenti depurativi di letteratura. A tale scopo è stata sviluppata una matrice di calcolo che simula il ciclo di trattamento a cui sono sottoposti i rifiuti liquidi ed i reflui industriali. In particolare l’assetto processistico presentato nella ma-trice è stato sviluppato in base sia al carico inquinante che al rapporto di biodegradabilità dei rifiuti da sottoporre a trattamento.
Lo schema di processo (Fig.1) prevede una serie di pre-trattamenti specifici per i soli rifiuti liquidi a media e bassa biodegradabilità ed un trattamento generale a valle di essi, di tipo chimico-fisico e biologico, in cui confluiscono i re-flui industriali, i rifiuti liquidi ad alta biodegradabilità ed il liquame in uscita dai pretrattamenti specifici.
2. METODOLOGIA DI CALCOLO
Il calcolo delle portate e delle concentrazioni inquinanti, di tutti i flussi indicati nello schema di processo alla base del modello di simulazione, è stato elaborato con l’approccio
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Rifiuti
del bilancio di materia tipico dell’ingegneria di processo. In particolare, le portate volumetriche, ai fini della deter-minazione del carico inquinante in ingresso ed in uscita da un volume di controllo, sono state considerate a densità costante così da rendere valida l’additività dei volumi. Nel caso di un reattore biologico, il dimensionamento è stato eseguito applicando il bilancio di materia ad un pre-fissato volume di controllo, rispetto ad ogni costituente di interesse (ad es. la biomassa, il substrato ecc.).
Nel bilancio di materia sono stati riportati i termini relativi alla massa di sostanza che, in un dato intervallo di tem-po, entra oppure esce dal volume di controllo insieme al termine cinetico, quest’ultimo tiene conto del fenomeno di consumo e/o produzione del costituente all’interno del sistema (Tchobanoglous, 2006).
In termini più semplici, il bilancio di massa è stato espres-so attraverespres-so la seguente equazione:
accumulo = ingresso – uscita + crescita netta ovvero:
V dC/dt = QCo- QCe + r’gV (1) in cui:
dC/dt = velocità con cui la concentrazione di biomassa
all’interno del reattore si modifica nel tempo V = volume del reattore
Q = portata volumetrica in entrata ed in uscita dal reattore Co = concentrazione di biomassa nell’influente
Ce = concentrazione di biomassa nell’effluente r’g = velocità netta di crescita della biomassa
Nell’ipotesi in cui la concentrazione di biomassa nell’in-fluente sia trascurabile, in condizioni di stato stazionario (con dc/dt = 0), la relazione (1) assume la seguente forma semplificata:
QCo- QCe + r’gV (2)
Nel caso in cui il volume di controllo sia rappresentato da un nodo di miscelazione (incontro di due o più flussi, ad esempio l’unità di bilanciamento) in cui entrano portate diverse, si è in condizioni di stato stazionario ed in assenza di reazioni chimiche, il bilancio è dato da:
∑QoCo=∑QC (3)
in particolare, la portata che esce dal nodo è la somma di quelle entranti ed ha una composizione che è la media pesata dei flussi in ingresso, con peso determinato dalle portate di alimentazione.
Per quanto concerne i fenomeni di reazione e trasforma-zione, per ogni fase di trattamento si applica un’efficienza di rimozione “η” relativamente ai singoli parametri inqui-nanti (COD, BOD5, SST, TKN, ecc.), secondo quanto stabilito negli studi di letteratura.
Definiti i rifiuti liquidi in ingresso con le relative concen-trazioni inquinanti, i pretrattamenti specifici da adottare con la conseguente progettazione del ciclo di trattamento, si passa ad elaborare il modello concettuale di simulazio-ne predisposimulazio-nendo una matrice di calcolo “Tab.12” simulazio-nella quale si riportano i dati di progetto dell’impianto (portata oraria, portata giornaliera e concentrazioni inquinanti in ingresso all’impianto, quest’ultime distinte per tipologia di rifiuto in base alla categoria di biodegradabilità) ed i flussi di liquame (fn) con le relative concentrazioni inqui-nanti in ingresso ed in uscita dalle fasi di trattamento se-condo lo schema di processo.
2.1 Caratterizzazione dei flussi inquinanti
I rifiuti liquidi sono stati distinti in quattro macro-cate-gorie, in funzione al rapporto di biodegradabilità BOD5/
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Rifiuti
COD:
• Rifiuti HB (highly biodegradable): caratterizzati da un rapporto BOD5/COD>0,5;
• Rifiuti MB (medium biodegradable): caratteriz-zati da un rapporto BOD5/COD 0,3÷0,5;
• Rifiuti LB (low biodegradable): caratterizzati da un rapporto BOD5/COD<0,3;
• Percolato da discarica P (CER 19.07.03
“perco-lato di discarica, diverso da quello di cui alla voce 19 07 02”) non pericoloso.
Tale distinzione è stata necessaria allo scopo di individua-re i pindividua-retrattamenti specifici da adottaindividua-re sui rifiuti a bassa biodegradabilità LB, media biodegradabilità MB e sul percolato “P”, così da definire l’assetto processistico alla base del modello di calcolo.
I pretrattamenti specifici “PT” adottati sono: PT.1 Precipitazione chimica in ambiente alcalino
PT.2 Pretrattamento biologico a biomasse sospese (solo al percolato)
PT.3 Ozono
In Tab.1 si riportano le relative efficienze di rimozione dei pretrattamenti specifici “PT” secondo dati disponibili in letteratura, le stesse sono state considerate sempre costanti
nel modello di calcolo rispetto alle diverse condizioni di carico applicato, in cui:
η PT.1 (13A) = efficienza rimozione precipitazione chimica - unità 13A (Fig.1)
η PT.2(13B) = efficienza rimozione ozono - unità 13B (Fig.1) η PT.3 (2) = efficienza rimozione pretrattamento biologico percolato - unità 2 (Fig.1)
In Tab. 2 si riportano dati di letteratura dell’efficienza di ri-mozione del processo di ossidazione con ozono applicato a diversi percolati di discarica.
Le concentrazioni inquinanti dei rifiuti liquidi, adottate nella matrice di calcolo ai fini della verifica di efficienza, sono state determinate in base ai dati disponibili in lettera-tura. Dette concentrazioni inquinanti sono riportate nelle Tab.3 e Tab.4, distinte in base alla categoria di biodegra-dabilità. In particolare i valori riportati in Tab.4, relativi al percolato, sono stati riscontrati anche nella realtà operati-va dell’impianto, con concentrazioni inquinanti medie, in termini di COD e NH4, rispettivamente pari a 7500mgl-1 e
1200mgl-1. Detti valori risultano in linea con il range
lette-ratura dei percolati in fase metanigena.
Parametro ηPT.1 (13A) ηPT.2 (13B) ηPT.3 (2) COD 70% 40% 55% BOD5 70% 40% 70% NH4 10% 10% 70% SST 80% - -Ni 90% - -Fe 90% - -Cr totale 90% - -Zn 90% -
-Tabella 1 - Efficienze di rimozione pretrattamenti specifici
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Rifiuti
Parametro
Fase acida Fase intermedia Fase metanigena
Range
(mg l-1) (mg lMedia -1) (mg lRange -1) (mg lMedia -1) (mg lRange -1) (mg lMedia -1)
pH 6,2 – 7,8 7.4 6.7 - 8.3 7,5 7 – 8,3 7,6 COD 950 - 40000 9500 700 - 28000 3400 460 - 8300 2500 BOD5 600 - 27000 6300 200 - 10000 1200 20 - 700 230 NH4 17 - 1650 740 17 - 1650 740 17 - 1650 740 TKN (Azoto) 250 - 2000 920 250 - 2000 920 250 - 2000 920 Arsenico (As) 0,005 - 0.,1 0,02 0,005 – 0,11 0,02 0,005 - 0,11 0,02 Cromo totale (Cr) 0,002 – 0,52 0,5 0,002 – 0,52 0,15 0,002 – 0,52 0,15 Ferro (Fe) 3 – 500 135 2 - 120 36 4 -125 25 Nichel (Ni) 0,01 - 1 0,9 0,01 - 1 0,19 0,01 - 1 0,19
Rame totale (Cu) 0,005 – 0,56 0,09 0,005 – 0,56 0,09 0,005 – 0,56 0,09
Zinco (Zn) 0,05 – 1,6 2,2 0,06 – 1,7 0,6 0,09 – 3,5 0,6
Come descritto nel caso studio, nella quantificazione delle concentrazioni inquinanti, si tiene conto anche del Come descritto nel caso studio, nella quantificazione delle concentrazioni inquinanti, si tiene conto anche del flusso di reflui industriali provenienti dalla rete fognaria, diver-samente sono state trascurate le frazioni di ricircolo. In particolare, rispetto agli insediamenti industriali presenti, potrà essere applicato un carico inquinante rappresentati-vo di letteratura o la media dei valori registrati dal gestore in ingresso all’impianto, caso quest’ultimo adottato per l’impianto in esame.
3. CASO STUDIO
Il modello concettuale di simulazione è stato
applicato all’impianto Aia di Calaggio, allo
scopo di verificare l’efficienza depurativa
del ciclo di trattamento a fronte della
richiesta di autorizzazione al trattamento
dei seguenti quantitativi di rifiuti:
• i rifiuti liquidi conto terzi non devono eccedere i 435m3d-1
• il trattamento del percolato Cer 190703 non deve eccedere i 165m3d-1, in concomitanza ad
altri rifiuti.
• il trattamento del percolato Cer 190703, nella condizione di unica tipologia di rifiuto conferi-ta, non deve eccedere i 172m3d-1.
• Il trattamento degli altri rifiuti liquidi, diversi dal percolato, non deve eccedere i 270m3d-1
Le tipologie di rifiuti liquidi già autorizzate dal precedente decreto regionale Aia sono 60 per brevità sono stati ripor-tati i codici Cer più rappresenripor-tativi, distinti per macrocate-gorie in base al rapporto di biodegradabilità:
• rifiuti HB (highly biodegradable con un rapporto BOD5/COD>0,5) Cer: 020301 020501-020502-020601-020701-020702-190805-200304-200306. • rifiuti MB (medium biodegradable con un rapporto
BOD5/COD 0,3÷0,5) Cer: 030305 161002.
• rifiuti LB (low biodegradable con un rapporto BOD5/
Parametro LB (mg l-1) MB (mg l-1) HB (mg l-1) COD 60000 11600 3571 BOD5 15000 3500 2500 BOD5/COD 0,25 0,30 0,70 TKN 1500 350 250 NH4 1200 280 200 SST 16500 3850 2750 Ni - - -Fe - - -Cu - - -Cr totale - - -Zn - - -Cloruri - -
-Tabella 3 - Caratteristiche qualitative da letteratura di altri rifiuti liquidi
Tabella 4 - Qualità media del percolato nel tempo (Kruse et al., 1994)
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Rifiuti
270 m3d-1 di altri rifiuti con un rapporto di
biodegradabi-lità distribuito in 56% rifiuti HB - 18% rifiuti MB – 26% rifiuti LB
350m3d-1 di reflui industriali
3. 165m3d-1 di percolato MB con rapporto di
biodegrada-bilità BOD5/COD= 0,35
270 m3d-1 di altri rifiuti con un rapporto di
biodegradabi-lità distribuito in 56% rifiuti HB - 18% rifiuti MB – 26% rifiuti LB
350m3d-1 di reflui industriali
4. 0m3d-1 di percolato MB con rapporto di
biodegradabi-lità BOD5/COD= 0,35
270m3d-1 di altri rifiuti con un rapporto di biodegradabilità
distribuito in 35% rifiuti HB - 30% rifiuti MB – 35% rifiuti LB
350m
3d
-1di reflui industriali
COD<0,3) Cer: 040104-050110 060316-070112-080112-080116-110112-190603-190604-190605. • Percolato da discarica “P” Cer: 190703.
In Tab.5 si riportano le caratteristiche progettuali dell’im-pianto, rispetto alle stesse si evidenzia che ad oggi la por-tata idraulica dei reflui industriali è estremamente bassa, pari a 350m3d-1. Di tale valore si è tenuto conto nella
verifica dell’efficienza depurativa; lasciando invariate le geometrie dimensionali delle singole unità di trattamento, con conseguenti tempi di ritenzione più elevati rispetto a quelli indicati in letteratura. Il recapito finale dell’effluente finale è il torrente Scafa, di conseguenza le condizioni di esercizio dell’impianto, simulate attraverso la matrice di calcolo, hanno tenuto conto dei limiti in corpo idrico su-perficiale imposti dal D.lgs. 152/02 e ss.mm.ii.
Mediante la matrice di calcolo ed in base ai vincoli
ope-Tipo di fognatura separata
Abitanti equivalenti 22.000
Portata giornaliera media liquami 7200m3 d-1
Portata liquami in tempo di secco media su 24 ore 300m3 h-1
Portata di pioggia max 380m3 h-1
Carico inquinante totale espresso come BOD5 1430 kg d-1
Tabella 5 - Dati di progetto impianto di Calaggio
rativi ed autorizzativi, sono state individuate le condizio-ni critiche di esercizio dell’impianto, che hanno consenti-to di delineare i seguenti scenari di trattamenconsenti-to:
1. 172 m3d-1di percolato LB con rapporto di
biodegrada-bilità BOD5/COD= 0,09 0m3d-1 di altri rifiuti
350 m3 d-1di reflui industriali
2. 165 m3d-1 di percolato LB con rapporto di
biodegrada-bilità BOD5/COD= 0,09
3.1 Verifica dell’efficienza - scenario 2
La condizione di esercizio più critica è rappresentata dallo scenario di trattamento 2, in quanto è stato ipotizzato un apporto di carico inquinante sia a bassa biodegradabilità tramite percolato e rifiuti liquidi LB sia a media ed alta biodegradabilità da altri rifiuti liquidi MB e HB; resta invariato il contributo di carico inquinante originato dai reflui industriali “R”. In Tab.6 sono riportate le
ca-Parametro u.m. [Ci] R [Ci] rifiuto liquido [Ci] percolato
LB MB HB LB MB HB Qh m3 h-1 14 3 2 6,25 7 - -Qd m3d-1 350 70 50 150 165 - -COD mg l-1 600 60000 11600 3571 2500 - -BOD5 mg l-1 200 15000 3500 2500 230 - -BOD5/COD - 0,33 0,25 0,30 0,70 0,09 - -TKN mg l-1 7 1500 350 250 920 - -NH4 mg l-1 5 1200 280 200 740 - -SST mg l-1 100 16500 3850 2750 460 - -Ni mg l-1 - - - - 0,19 - -Fe mg l-1 - - - - 25 - -Cu mg l-1 - - - - 0,09 - -Cr totale mg l-1 - - - - 0,15 - -Zn mg l-1 - - - - 0,60 - -Cloruri mg l-1 - - - - 2150 -
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ratteristiche dei flussi di percolato, dei rifiuti liquidi e del refluo industriale prima di essere sottoposti ai trattamenti. Il valore di TKN è fissato sulla base del COD (rapporto COD/TKN).
Seguendo l’ordine dei flussi a monte e valle dei trattamen-ti così come riportato nella scomposizione del processo in Fig. 2 è possibile quantificare in Tab.7, a seguito dei pre-trattamenti specifici, le relative caratteristiche inquinanti del flusso di percolato a valle del pretrattamento biologi-co (f1), a valle della precipitazione alcalina (f2) ed a valle dell’ozonizzazione (f3). Stesso discorso per il flusso di rifiuti liquidi LB a valle della precipitazione alcalina (f4) ed a valle dell’ozonizzazione (f5). I rendimenti depurativi applicati per il calcolo dei flussi menzionati sono quelli riportati in Tab.1
Il flusso f6 è stato calcolato in base ai bilanci di materia sull’unità di bilanciamento (n.4), nella quale arrivano i flussi f3, f5, fHB, fMB e fR; detti flussi prima sono virtual-mente miscelati e poi reagiscono, per cui a valle dell’omo-geneizzazione la composizione del flusso è data da:
(Qf3Cf3+Qf5Cf5+QfHBCfHB+QfMBCfMB+QfRCfR)/Q=Qf6Cf6 in cui Q indica la portata volumetrica totale in m3 h-1data
dalla somma dei flussi in ingresso, Qfn indica la portata volumetrica in m3 h-1del singolo flusso e C
fn indica la
concentrazione di ciascun parametro in mg l-1 (es. COD,
BOD5, TKN, ecc.).
La caratterizzazione del flusso f7 è data applicando al flusso f6 in ingresso alla vasca di chiariflocculazione (n.5) le efficienze di rimozione riportate in Tab.8, in particolare il rendimento della fase di sedimentazione, senza
l’addi-Figura 2 – Pretrattamenti specifici PT e relativi flussi a monte e valle
Parametro u.m. f1 f2 f3 f4 f5 f6 Qh m3 h-1 7 7 7 3 3 32 Qd m3d-1 165 165 165 70 70 785 COD mg l-1 1000 300 165 18000 7200 2377 BOD5 mg l-1 69 21 12 4500 1800 257 BOD5/COD - 0,09 0,07 0,08 0,25 0,25 0,11 TKN mg l-1 276 248 199 1350 1080 217 NH4 mg l-1 222 200 160 1080 972 183 SST mg l-1 460 92 92 3300 3300 1142 Ni mg l-1 0,19 0,02 0,01 - - 0,00 Fe mg l-1 25 3 10,00 - - 2,17 Cu mg l-1 0,09 0,01 0,04 - - 0,01 Cr totale mg l-1 0,15 0,02 0,06 - - 0,01 Zn mg l-1 0,60 0,06 0,24 - - 0,05 Cloruri mg l-1 2150 2150 2150 - - 467
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Rifiuti
Parametro a bh
5h
8 BOD 0,018 0,02 44% 44% SST 0,0075 0,014 66% 66%Tabella 8 - Efficienza rimozione fase di chiarificazione
Parametro u.m.
f7
f8
Qh m3 h-1 32 32 Qd m3d-1 785 785 COD mg l-1 713 285 BOD5 mg l-1 103 41 BOD5/COD - 0,14 0,14 TKN mg l-1 195 20 NH4 mg l-1 165 8 SST mg l-1 114 114 Ni mg l-1 - -Fe mg l-1 - -Cu mg l-1 - -Cr totale mg l-1 - -Zn mg l-1 - -Cloruri mg l-1 467 467Tabella 9 - Caratteristiche dei rifiuti liquidi a monte e valle dei trattamenti secondari
Parametro
h
6BOD5 90%
COD 80%
TKN 85%
NH4 90%
Tabella 10 - Efficienza rimozione fase di rimozione fase di chiarificazione
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Rifiuti
Parametro u.m.
f9
Limiti allo scarico D.lgs. 152/06 tab.3 all.V COD mg l-1
143
≤160 BOD5 mg l-123
≤40 NH4 mg l-17
≤15 SST mg l-139
≤80 Ni mg l-1-
≤2 Fe mg l-1-
≤2 Cu mg l-1-
≤0,1 Cr totale mg l-1-
≤2 Zn mg l-1-
≤0,5 Cloruri mg l-1467
≤1200Tabella 11 – Confronto delle caratteristiche dell’effluente con i limiti di cui al D.lgs. 152/06
Parametro u.m. [ C i ] R [Ci] rifiuto liquido [Ci] percolato [Ci] flussi
LB MB HB LB MB HB f1 f2 f3 f4 f5 f6 f7 f8 f9 Qh m3 h-1 14 3 2 6,25 7 - - 7 7 7 3 3 32 32 32 32 Qd m3d-1 350 70 50 150 165 - - 165 165 165 70 70 785 785 785 785 COD mg l-1 600 60000 11600 3571 2500 - - 1000 300 165 18000 7200 2377 713 285 143 BOD5 mg l-1 200 15000 3500 2500 230 - - 69 21 12 4500 1800 257 103 41 23 BOD5/COD - 0,33 0,25 0,30 0,70 0,09 - - 0,09 0,07 0,08 0,25 0,25 0,11 0,14 0,14 0,16 TKN mg l-1 7 1500 350 250 920 - - 276 248 199 1350 1080 217 195 20 17 NH4 mg l-1 5 1200 280 200 740 - - 222 200 160 1080 972 183 165 8 7 SST mg l-1 100 16500 3850 2750 460 - - 460 92 92 3300 3300 1142 114 114 39 Ni mg l-1 - - - - 0,19 - - 0,19 0,02 0,01 - - - - - -Fe mg l-1 - - - - 25 - - 25 3 10,00 - - 2,17 - - -Cu mg l-1 - - - - 0,09 - - 0,09 0,01 0,04 - - 0,01 - - -Cr totale mg l-1 - - - - 0,15 - - 0,15 0,02 0,06 - - 0,01 - - -Zn mg l-1 - - - - 0,60 - - 0,60 0,06 0,24 - - 0,05 - - -Cloruri mg l-1 - - - - 2150 - - 2150 2150 2150 - - 467 467 467 467
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Rifiuti
zione di chemicals, è determinato in base alla relazione (4), in cui, fissato il tempo di detenzione da progetto ed i parametri adimensionali a-b, si ottiene l’efficienza di ri-mozione (
h
5) del BOD5 e degli SST (Crites e Tchobano-glous, 1998).R=T/(a+bT) (4)
Alla stessa fase, per consentire l’abbattimento del COD e dei metalli ancora presenti, è stata ipotizzata l’aggiunta di policloruro di alluminio al 18%, così da ottenere le effi-cienze di rimozione previste in letteratura per i trattamenti di precipitazione chimico-fisico.
La schematizzazione dei flussi a valle dei pretrattamenti specifici è rappresentata in Fig. 3, la concentrazione del flusso f8, a valle del comparto biologico di nitro (n.6)-denitro (n.7), è stato calcolato a partire dal flusso f7, appli-cando a quest’ultimo le efficienze di rimozione previste in letteratura e riportate in Tab.10.
In Tab.11 si confrontano le principali caratteristiche dell’effluente finale f9 con i limiti imposti dalla normati-va di riferimento per lo scarico in acque superficiali, mo-strando, che per ciascun parametro considerato, l’effluen-te rientra nei limiti.
4. CONCLUSIONI
I risultati ottenuti consentono di validare il ciclo di trat-tamento progettato per l’impianto Aia di Calaggio ai fini dell’incremento della quantità di percolato trattabile. In tutti gli scenari di esercizio ipotizzati, l’effluente finale ri-spetta i limiti allo scarico in corpo idrico superficiale. Det-te simulazioni, oltre a rendere valida l’ipoDet-tesi progettuale Aia, risultano interessanti ai fini gestionali allo scopo di programmare le attività di conferimento dei rifiuti liquidi da trattare a seconda dei carichi inquinanti.
Infatti, in Tab.12 è riportato l’intero calcolo dello scenario di esercizio 2, è interessante evidenziare che le caratteri-stiche qualitative simulate di taluni flussi, se confrontate con i valori forniti dalle verifiche analitiche giornaliere di impianto, con le stesse condizioni di carico applicato, ri-sultano completamente in linea, è il caso questo del flusso
f6 a valle dell’unità di bilanciamento. Stesso discorso vale per il flusso f9 a valle della sedimentazione secondaria, le caratteristiche riportate in Tab.12, a parità di condizioni, sono in linea con i valori registrati in campo.
5. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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RINGRAZIAMENTI
Si ringrazia l’ing. Angelo Zammartino per aver condiviso le sue precedenti esperienze nell’elaborare verifiche di processo e per il supporto tecnico durante le fasi di proget-tazione e verifica del modello concettuale di simulazione.