Riassunto
L’idea di realizzare tappeti erbosi ad uso tecnico-sportivo in macroterme nasce dall’esigenza di operare in quelle zone dove le condizioni pedoclimatiche renderebbero la gestione delle microterme più onerosa e non il linea con i principi di eco-compatibilità divulgati dal mondo accademico. Individuare la specie o la varietà più adatta alla tipologia d’impianto ed all’areale d’intervento in cui si opera è un elemento fondamentale per il successo del tappeto erboso. L’attività di ricerca nella prima prova ha permesso di valutare contemporaneamente in un ambiente unico l’adattamento alle condizioni climatiche di 44 ecotipi e cultivar di Cynodon spp.. Gli ibridi di gramigna Cynodon dactylon x transvaalensis offrono una qualità superiore del tappeto erboso, allo stesso modo caratteristiche oggettive come la densità dei culmi e dei nodi, la lunghezza cumulata di stoloni e rizomi e la tessitura fogliare, vedono gli ibridi e le
Cynodon transvaalensis registrare valori nettamente migliori. Alcuni degli ultimi ibridi quali
Tifdwarf, Tifeagle, Miniverde presentano una maggiore sensibilità all’abbassamento delle temperature, altri ibridi invece quali Tif00-2 e Tifway mostrano una ritenzione del colore verde superiore con riduzione apprezzabile del periodo in cui il tappeto erboso è in dormienza. Nella seconda prova è stato affrontato il problema della dormienza invernale che spesso viene gestito con la tecnica della trasemina autunnale. L’oggetto di ricerca è stata la valutazione delle principali tecniche di preparazione alla trasemina su un tappeto erboso maturo di Cynodon dactylon x transvaalensis (Cdxt) cv Tifway, associata a due dosi di semina di Lolium perrenne. Inizialmente tra tutte le tecniche utilizzate la bucatura e il controllo chimico mediante regolatore di crescita non riducono la qualità del tappeto erboso, cosa che avviene invece con le operazioni di scalping e verticutting, specialmente se associate. In piena fase di dormienza della macroterma scalping e verticutting sono le due sole tecniche in grado di produrre una qualità accettabile del tappeto con la dose minima di semina (50 g m-2) e la migliore qualità tra le tesi confrontate con la dose massima (100 g m-2). La dose di seme massima produce una buona qualità del tappeto erboso anche nel controllo non sottoposto a tecniche preparatorie. I risultati ottenuti dalle due prove ci permettono di individuare negli ibridi Tif* quel particolare genotipo utile a mantenere più a lungo la colorazione verde del manto erboso all’approssimarsi del periodo di dormienza invernale e di identificare lo scalping e il verticutting come le tecniche di preparazione alla trasemina migliori per la consociazione temporanea tra macroterme e microterme su un tappeto erboso in ambiente mediterraneo.