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TIRRENIA CITTA' DEL CINEMA. PISORNO-COSMOPOLITAN 19934-1969

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21 July 2021

AperTO - Archivio Istituzionale Open Access dell'Università di Torino

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TIRRENIA CITTA' DEL CINEMA. PISORNO-COSMOPOLITAN 19934-1969

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PISORNO-COSMOPOLITAN 1934-1969

PISA

PALAZZO BLU

23 MARZO

3 LUGLIO 2016

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PISORNO-COSMOPOLITAN 1934-1969

A partire dagli anni Trenta fino ai primi Settanta un capito-lo importante della storia del cinema italiano venne scritto a Tirrenia, tra la pineta e il mare. Nel 1934, infatti, per vo-lontà di Giovacchino Forzano, a Tirrenia si costruirono gli studi cinematografici Pisorno (nome che univa idealmen-te le città di Pisa e Livorno), uno stabilimento modernissi-mo progettato da Antonio Valente, tra i primi in Italia ad essere attrezzato adeguatamente per la produzione di film sonori. Cominciò così una storia appassionante in cui le vi-cende del nostro cinema si intrecciarono con quelle della storia italiana. Negli anni che precedettero lo scoppio della seconda guerra mondiale gli alberghi e le spiagge di Tirre-nia si popolarono di attori, divi e registi, mentre tecnici e maestranze locali prendevano ogni giorno il “trammino” da Pisa o da Livorno per recarsi al lavoro sui set. Poi ven-ne la guerra e gli studi furono sequestrati per uso militare prima dai tedeschi, poi dagli americani. Risorta negli anni Cinquanta sulle note dei film musicali di Claudio Villa e Luciano Tajoli, la Pisorno fu infine rilevata dal produttore Carlo Ponti e ribattezzata Cosmopolitan. Arrivarono a Tir-renia Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi e persino Fred Astaire. Fu un breve momento di gloria prima della successiva cri si e della chiusura. L’assoluto naturale di Mauro Bolognini (1969) viene considerato l’ultimo film gi-rato in studi ancora in piena attività.

Raccontare “Tirrenia città del cinema” significa gettare uno sguardo unico non solo su oltre trent’anni di cinema italia-no, ma anche sulle politiche del regime fascista prima, sulle tragiche conseguenze della guerra poi e, infine, sulla rivolu-zione di costume che segnò gli anni Sessanta.

È questo il percorso, variegato e spesso sorprendente, che le diverse sezioni della mostra offrono al visitatore.

PIANTA DEGLI SPAZI ESPOSITIVI

PIANO TERRA

PIANO PRIMO

1. TIRRENIA, DALLE PALUDI ALLA CITTÀ DEL CINEMA 2. GLI STUDI DI ANTONIO VALENTE 3. IL PROGETTO

DI GIOVACCHINO FORZANO 4. SI GIRA A TIRRENIA

5. L’ARMA PIÙ FORTE: L’IDEOLOGIA, IL CINEMA DEL FASCISMO, IL CINEMA DI GUERRA 6. TIRRENIA COME HOLLYWOOD:

DIVI E ATTORI NEGLI ANNI ’30/’40 7. GUERRA E PRIMO DOPOGUERRA:

NAZISTI, AMERICANI E L’INFERNO DI TOMBOLO

8. IL RILANCIO: IMBARCO A MEZZANOTTE 9. RIPRESA IN MUSICA

10. SOPHIA LOREN E CARLO PONTI: L’ERA COSMOPOLITAN 11. I REGISTI E GLI AUTORI 12. I SEQUESTRATI DI ALTONA 13. ARIA DI RIVOLUZIONE 14. NUOVI GENERI, NUOVI DIVI

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TIRRENIA, DALLE PALUDI

ALLA CITTÀ DEL CINEMA

Nella pineta selvaggia di Tombolo, popolata dai cacciatori di cinghiali e cantata da D’Annunzio, negli anni Trenta sorse Tir-renia. I migliori architetti dell’epoca furono chiamati ad inven-tare la nuova città voluta dal regime, quasi come scenografi sul set. Attraverso immagini d’epoca e grazie alle tavole originali di Federigo Severini e di Adolfo Coppedè, il percorso inizia alla scoperta di come la città avrebbe potuto diventare e di cosa di fatto diventò: una città del cinema.

GLI STUDI DI ANTONIO VALENTE

Fotografie, disegni e progetti dell’architetto e scenografo Antonio Valente accompagneranno il visitatore alla scoperta degli studi Pisorno, concepiti per essere tra i più moderni d’Italia e ispirati a un modello “autarchico”: garantivano infatti tutte le fasi della pro-duzione, dalla pellicola vergine alla copia da proiezione.

IL PROGETTO DI GIOVACCHINO FORZANO

Una sezione dedicata a Giovacchino Forzano, intellettuale eclettico, regista, fondatore della Pisorno e figura chiave dei primi venti anni dell’attività cinematografica a Tirrenia. Sua la direzione e la gestione economica degli studi. Tra i suoi film

Campo di maggio (1935), primo titolo prodotto alla Pisorno.

SI GIRA A TIRRENIA

Entriamo nel vivo della produzione in una delle sezioni più ricche della mostra. I film sono sempre frutto di un lavoro col-lettivo che non coinvolge solo registi e attori ma anche costu-misti, scenografi, operatori e maestranze. Dai bozzetti di gran-di artisti quali Virgilio Marchi e Italo Cremona alle immagini inedite dei set, il percorso apre una finestra sull’affascinante “dietro le quinte” delle produzioni Pisorno.

L’ARMA PIÙ FORTE:

L’IDEOLOGIA, IL CINEMA DEL FASCISMO,

IL CINEMA DI GUERRA

Il clima politico e l’ideologia del ventennio fascista influenza-rono profondamente il cinema dell’epoca, anche quello non esplicitamente propagandistico. La sezione racconta come alcuni film importanti girati a Tirrenia affrontino due temi “scottanti”: le politiche coloniali e la propaganda anti inglese.

TIRRENIA COME HOLLYWOOD:

DIVI E ATTORI NEGLI ANNI ’30/’40

La fatale Doris Duranti, la giovane Alida Valli, Amedeo Naz-zari, Gino Cervi, Luisa Ferida e Osvaldo Valente, ma anche i fratelli De Filippo e Macario. Negli anni ’30/’40 passavano da Tirrenia tutti i volti amati dal pubblico di allora. Gli spettatori potevano ritrovarli anche nei cineromanzi: un modo allora as-sai in voga di rivivere i film preferiti.

GUERRA E PRIMO DOPOGUERRA:

NAZISTI, AMERICANI E L’INFERNO DI TOMBOLO

Mentre i teatri di posa inizialmente requisiti dai tedeschi e trasformati in depositi passavano nelle mani degli americani, nasceva la leggenda nera della Tombolo del primo dopoguerra. In pineta infatti si rifugiavano contrabbandieri, disertori e pro-stitute. Una storia di disperazione che non mancò di ispirare il cinema.

IL RILANCIO:

IMBARCO A MEZZANOTTE

Luci puntate su Imbarco a mezzanotte (1952), il titolo che tentò il rilancio della Pisorno nel dopoguerra. Sceneggiatura, piano di lavorazione, bozzetti, foto di scena e materiali pubblicitari: tanti modi di guardare un solo film che racconta l’Italia di que-gli anni con l’occhio di un regista americano destinato a diven-tare uno dei grandi “autori” del cinema.

RIPRESA IN MUSICA

Colore e musica: lasciata la guerra alle spalle, gli anni Cinquan-ta alla Pisorno furono segnati anche dalla voglia di leggerezza, sulle note dei film musicali interpretati da idoli della canzone quali Claudio Villa e Luciano Tajoli. Un mondo raccontato in mostra dai toni vivaci di manifesti e materiali pubblicitari.

SOPHIA LOREN E CARLO PONTI:

L’ERA COSMOPOLITAN

Sophia Loren protagonista della nuova “era” Cosmopolitan. Diva e signora degli studi acquistati dal marito Carlo Ponti, interpreta a Tirrenia La riffa, episodio di Boccaccio 70 (1962) e Madame Sans Gene (1961). Da quest’ultimo film in esposizione

anche preziosi costumidi scena.

I REGISTI E GLI AUTORI

Da Tirrenia passarono anche i grossi nomi della regia del cine-ma italiano. Tra questi Mario Monicelli e Vittorio De Sica, che alla Pisorno avevano fatto la gavetta, tornarono alla Cosmopo-litan da registi affermati. In quegli stessi anni si poteva incon-trare per le strade o in pineta anche Marco Ferreri.

I SEQUESTRATI DI ALTONA

I sequestrati di Altona (1962) è un film diretto da De Sica, tratto da un dramma di Sartre e interpretato, tra gli altri, da Sophia Loren. Ma soprattutto è un film per cui Renato Guttuso creò magnifici e inquietanti disegni. La serie originale di queste opere è eccezionalmente esposta in mostra, in una sezione di grande suggestione.

ARIA DI RIVOLUZIONE

Gli anni Sessanta segnano una cesura nel modo di vivere e di pensare delle persone. Un cambiamento che il cinema registrò e rielaborò immediatamente.

NUOVI GENERI, NUOVI DIVI

Un caleidoscopio di immagini ci trasporta nel mondo del cine-ma popolare, attraverso nuovi volti, nuovi generi, nuovi codi-ci: a Tirrenia arrivano Edwige Fenech, Sandra Milo, Dean Reed. Si girano western all’italiana, poliziotteschi e film erotici. Poi negli studi le luci si spengono ma la memoria rimane. Se ne ricorderanno, per esempio, i fratelli Taviani girando in quei luoghi Good Morning Babilonia nel 1987.

©Angel o F ront oni / Cinet ec a Nazional e-Museo Nazional e del Cinema

FOTO DA SOSTITUIRE

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PISORNO-COSMOPOLITAN 1934-1969

ORARI Martedì / Venerdì 10.00 / 19.00 Sabato / Domenica 10.00 / 20.00 LABORATORI DIDATTICI Info e prenotazioni Tel. 050.220.46.50 377.167.24.24 info@palazzoblu.it INFOLINE Tel. 050.220.46.50 info@palazzoblu.it www.palazzoblu.it

BLU • Palazzo d’Arte e Cultura Lungarno Gambacorti 9 • Pisa

PISA

PALAZZO BLU

23 MARZO

3 LUGLIO 2016

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