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View of Aspetti di continuità e cambiamento nel paesaggio archeologico dalla preistoria all’età medievale nel Gerrei (Sardegna sud-orientale)

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Academic year: 2021

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Mediterranean Geoarchaeology Workshop

Shaping the Mediterranean basin: island, coastlines and cultures across time

Cagliari, 14-15 May 2015

Aspetti di continuità e cambiamento nel paesaggio archeologico dalla preistoria

all’età medievale nel Gerrei (Sardegna sud-orientale)

Riccardo CICILLONI 1 *, Antonio FORCI2, Marco CABRAS3

1 Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio – Università di Cagliari, Cagliari, ITALY

2 Civico Museo Archeologico “Sa Domu Nosta” - Senorbì (CA), ITALY (antonioforci@gmail.com)

3 Universidad de Granada, Granada, SPAIN (marcocabras@correo.ugr.es)

* Email: r.cicilloni@unica.it

Il contributo intende evidenziare, con una serie di spunti di riflessione sul sistema insediativo dalla preistoria fino all’età medievale, il quadro generale del paesaggio archeologico del Gerrei ed i suoi cambiamenti attraverso le epoche. Si è data grande importanza all’aspetto diacronico del popolamento dell’area, mettendo in risalto i mutamenti delle scelte insediamentali, legate anche al succedersi delle diverse forme di economia e società. L’indagine ha come oggetto un’area comprendente gli odierni territori comunali di Armungia, Silius, San Basilio, Siurgus Donigala, Goni, Ballao, Escalaplano, Villasalto e San Nicolò Gerrei. Il territorio è caratterizzato da un’orografia accidentata e complessa, con altipiani e profonde valli. Il suolo è prevalentemente del Paleozoico, ed a questa era si collega la presenza di giacimenti di piombo e di rame. Sono presenti molteplici testimonianze monumentali a partire dal Neolitico fino al Medioevo che hanno restituito, per questo settore della Sardegna sudorientale, un quadro più articolato rispetto alla carenza dello stato della ricerca dei decenni passati. Il territorio presenta differenti configurazioni abitative al variare delle forme del paesaggio. Dalle giaciture orizzontali fino alle forme più aspre e accidentate che si riflettono nella toponomastica dei Bruncus, l’uomo ha man mano nel tempo diversificato, e a volte le ha conservate, le proprie caratteristiche insediative. Queste scelte hanno prodotto episodi che presentano analogie quanto differenze. Interessanti spunti vengono offerti dalla strutturazione territoriale di età nuragica in relazione alle curatorie medievali. D’altro canto non si trova rapporto tra gli insediamenti preistorici e quelli, ad esempio, dell’età del Bronzo, con modalità che sembrano invece molto più vicine alle caratteristiche insediative di età romana, almeno per l’areale analizzato in questa sede. Stretti rapporti e differenze da chiarire, legati sia ai forti condizionamenti geomorfologici del paesaggio del Gerrei che ai cambiamenti di ordine economico e sociale dovuti al succedersi delle diverse fasi culturali.

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