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Prefazione - Matematica ed esperienze didattiche.

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Academic year: 2021

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729. D’Amore B., Sbaragli S. (eds.) (2010). Premessa. In: D’Amore B., Sbaragli S. (eds.)

(2010). Matematica ed esperienze didattiche. Atti dell’omonimo convegno nazionale: “Incontri con la matematica”, n. 24, 5-6-7 novembre 2010, Castel San Pietro Terme. Bologna: Pitagora. ISBN: 88-371-1808-2. Pagg. VIII-VIII.

Prefazione

Bruno D’Amore e Silvia Sbaragli

Siamo giunti al 24-esimo convegno “Incontri con la matematica” dal titolo

Matematica ed esperienze didattiche con un programma ancora più ricco del

solito di proposte e di suggerimenti utili per gli insegnanti.

È dal numero 20 che questo convegno ha cambiato fisionomia, modificando le regole per rendere ancora più partecipi i convegnisti tramite appelli alla partecipazione diretta e dunque limitando al minimo gli inviti diretti effettuati dalla nostra commissione scientifica.

Quest’anno abbiamo avuto la conferma che questo modo di procedere è vincente; sono stati in effetti tantissime le richieste da parte di insegnanti e ricercatori per poter partecipare con significativi seminari, mostre, laboratori, teatri. Impossibile soddisfarle tutte, tanto che è già in fase di avanzato studio il programma dell’anno 2011, se le condizioni necessarie per poter proseguire celo permetteranno.

Si è cercato di presentare tutto quel che abbiamo considerato significativo per ciascun livello scolastico: dalla ricerca, alla divulgazione, dalla storia della matematica, alle difficoltà dell’apprendimento matematico, dall’uso delle TIC, alla valutazione, ... Siamo certi che, come al solito, i partecipanti apprezzeranno la ricchezza e profondità degli interventi.

Nell’analizzare la maggior parte di queste proposte, ci sembra di essere riusciti nell’intento di “costringere” l’insegnante a riflettere obiettivamente sulle proprie convinzioni, sul proprio agire, sul proprio modo di essere insegnante, sul proprio stile, sulle proprie competenze. Dunque, le proposte che emergeranno sono da noi considerate anche il frutto di questo stimolo. Abbiamo cercato di lasciar campo libero a quegli insegnanti che seriamente hanno da proporre attività che essi stessi considerano vincenti; dunque, alcune delle proposte esulano dalla traiettoria che il nostro RSDDM di Bologna persegue; ma questa amplia libertà è stata decisa proprio per non restringere ad una sola la visione didattica e per permettere anche ad altri modi di pensare e di fare di avere uno spazio. Non sempre questa procedura è ricambiata.

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Le parole attorno alle quali ruota questo convegno sono “incontri”, “matematica” ed “esperienze didattiche”.

“Incontri” tra insegnanti, ricercatori, dirigenti scolastici dei diversi livelli scolastici che ogni anno si confrontano sulle pratiche d’aula e sul delicato processo di insegnamento-apprendimento della matematica.

“Matematica” rappresenta il cuore del convegno attorno al quale ruotano tutti gli “incontri”. Non va infatti dimenticato che, prima di tutto, l’insegnante è insegnante di qualche cosa, di qualche disciplina. Senza una preparazione disciplinare si parla a vuoto di funzione docente; per questo tanti interventi sono pensati anche allo scopo di riprendere importanti nuclei fondanti sui quali si fonda la matematica, come il caso della divisione proposta da Chamorro o della geometria proposta da Lénárt e da Laborde, i relatori stranieri presenti in questa edizione. In fondo, il fine ultimo di questo convegno è che gli allievi apprendano la matematica, appunto.

“Esperienze didattiche”, altro nodo focale di questo convegno. Crediamo che l’insegnante non sia semplicemente un dispensatore di conoscenze su una disciplina, ma che debba essere un professionista competente nell’azione didattica. È qui che assume un importante ruolo la didattica della matematica come disciplina fondamentale per studiare in profondità un processo di insegnamento-apprendimento efficace e specifico.

Il compito dell’insegnante è di far sì che ciascuno dei suoi allievi sia messo in grado di costruire la propria conoscenza e la propria competenza nel modo più congeniale e adatto; per questo egli necessita di buoni spunti, proposte, situazioni che arrivano dal mondo della ricerca e della scuola e a quest’ultima ritornano. Anche un seminario che, per caso, fosse considerato non confacente, è così uno stimolo, un confronto, un momento critico di ripensamento.

Quest’anno abbiamo creato l’Associazione “Incontri con la matematica”, in collaborazione con Formath, con l’obiettivo di continuare a fornire un servizio agli insegnanti attenti, puntando particolarmente l’attenzione su questo convegno e su altri futuri eventi che abbiamo intenzione di organizzare a favore della scuola e dei suoi partecipanti.

I numeri ritornano ad essere segnali importanti: il 2011 è l’anno del convegno numero 25, un importante traguardo, un quarto di secolo, che intendiamo festeggiare con tutti coloro che in questi anni ci hanno seguito con costanza, determinazione e motivazione.

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