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Véronique-Marie Lombard, Le voyage-lecture, bibliothèques et écoles associées ou Comment vivre avec douze livres une histoire commune de lecture

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Academic year: 2021

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Véronique-Marie Lombard. Le voyage-lecture, bibliothèques et écoles associées ou Com-ment vivre avec douze livres une histoire commune de lecture. Paris: Éditions du Cercle de la Librairie, 2003. 93 p. (Bibliothèques). ISBN 2-7654-0865-3. € 25,00.

Questo libro, come espressamente dichiarato nell’Introduzione, è stato scritto per un interes-se verso la letteratura per la gioventù e viene spiegato che le “voyage-lecture” è un modo di dire innanzitutto, ma è soprattutto il frutto di ben 20 anni passati a leggere e a far leggere. È «una semplice via d’accesso alla letteratura che si fonda sulla pratica della lettura considerata in un ambito di relazioni tra i libri, i mediatori e i lettori», si legge poi nella Conclusione.

In mezzo alla grande produzione editoriale della realtà francese, considerando poi gli interessi e la formazione degli insegnanti ed esaminando, infine, la professionalità dei biblio-tecari, il lavoro viene introdotto da tre domande-guida fondamentali che interpretano la dif-ficoltà dei mediatori ad armonizzare gli acquisti, a diversificare i momenti di interesse e a met-tere in gioco una collaborazione efficace: come scegliere? Come animare? Come cooperare? Di conseguenza, viene posta al centro della questione la partnership, una collaborazione asso-ciativa tra i soggetti coinvolti intorno all’“oggetto-libro”: chi l’acquista, chi lo gestisce, chi ne suggerisce la lettura, chi ne fruisce ecc.

Il giudizio di fondo è che il gioco della domanda e dell’offerta che governa il confronto tra la scuola e la biblioteca pubblica locale offre poche occasioni di ritorno al bibliotecario, poco d’investimento all’insegnante e nessuno spazio al bambino-lettore. Il bisogno, quindi, è quello di rispondere ad ulteriori domande che, spontaneamente, possono sorgere di fron-te a defron-terminafron-te situazioni: cosa sa il bibliofron-tecario circa la lettura dei bambini? Duranfron-te ogni visita in biblioteca, quanti libri ha letto l’insegnante tra quelli destinati ai bambini? In che modo egli si muove in mezzo ai libri insieme ai suoi allievi? Quanti bambini hanno letto lo stesso libro?

Il volume, per dare una risposta alle domande e alle esigenze di un uso più corretto della biblioteca e del libro da parte dei piccoli utenti, coadiuvati dai loro insegnanti e dai profes-sionisti della biblioteca, si divide in due parti fondamentali: nella prima, di carattere gene-rale, l’autrice fa un excursus che esamina i rapporti, in Francia, tra biblioteca pubblica e scuo-la; nella seconda, di carattere più tecnico-pratico, vengono proposte e presentate le “schede” di lavoro: si tratta di quattro percorsi, il “voyage-lecture” appunto, destinati ad affrontare altret-tante problematiche attraverso esempi concreti e indicazioni che possono essere facilmente attuabili.

Il primo percorso riguarda la scelta dei titoli. Sono i bibliotecari ad essere chiamati subito in gioco e ad organizzare il “viaggio”: essi scelgono una dozzina di titoli di fiction, ne fanno una lista e li propongono a un gruppo di scolari, appartenenti ad una o più classi, e ai loro insegnanti-accompagnatori del viaggio che condurrà loro fino all’acquisto dei volumi. Il secondo percorso considera la promozione dei libri all’interno della stessa biblioteca e all’e-sterno. L’animazione è al centro di questo momento dinamico e vivace, come si può imma-ginare. Il terzo percorso è sugli itinerari della lettura, sulla circolazione dei libri, dal prestito fino alla storia del lettore e dal modo di leggere fino a quello dello scrivere un libro. Il quarto percorso è sulla condivisione della lettura, «dall’immaginazione dell’autore all’immaginario del lettore», dove ogni gruppo deve rappresentare una storia attraverso un gioco che utilizzi dei linguaggi diversi da quello della scrittura.

L’invito conclusivo dell’autrice è che il libro, espressione di un’esperienza reale, sproni bibliotecari e insegnanti ad essere più sensibili verso la lettura e a collaborare tra loro più effi-cacemente. Questo vale in Francia, secondo le esperienze realizzate; ma perché non anche in Italia?

Giuseppe Luppino Biblioteca del Dipartimento di Filosofia e Scienze umane, Università di Macerata

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