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LA VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI STRATEGICI NEL PROCESSO DI SVILUPPO PRODOTTO. IL CASO PIAGGIO & C. s.p.a.

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Academic year: 2021

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INTRODUZIONE

Nel corso degli ultimi venti anni abbiamo assistito a profondi cambiamenti socio economici riferibili a cause di diversa natura, tra cui la diffusione delle tecnologie dell’informazione, la globalizzazione dell’economia e l’accelerazione e la diffusione delle conoscenze scientifiche e delle tecnologie che ne derivano. Le aziende sono ad un bivio: sfruttare l’opportunità facendo leva su nuovi modi di sviluppare il proprio business, oppure sopperire alla minaccia che si accompagna ad ogni radicale cambiamento.

Il primo capitolo del lavoro mette in evidenza l’attuale sfida per le aziende che sembra essere orientata verso strategie che riescano a coniugare l’attenzione ai costi, la qualità, i tempi di risposta al mercato e la personalizzazione, cercando di creare offerte a valore aggiunto rispetto alla concorrenza e che siano percepite come tali dai consumatori e riescano a creare per l’azienda un vantaggio competitivo a lungo termine. Se intendiamo la catena del valore come quell’iter che parte dall’approvvigionamento degli input e arriva alla consegna dell’output, allora possiamo affermare che il margine di profitto è dato dalla differenza fra il valore riconosciuto dal mercato (o prezzo) al prodotto servizio ed i costi sostenuti per la sua realizzazione nelle diverse attività che compongono la catena. A questo scopo è importante per l’azienda il presidio di tutte quelle attività e di quei processi che concorrono a creare tale valore.

Il secondo capitolo mostra come lo sviluppo del nuovo prodotto, possa configurarsi come un core process strategico organizzativo fondamentale per le imprese, al fine dell’ottenimento di un prodotto vincente che possa generare maggiori profitti, aumentare la quota di mercato o dare altri vantaggi competitivi duraturi. Il capitolo procederà mostrando, molto brevemente e senza pretese di esaustività, i principali modelli di processo sviluppo prodotto succedutisi dagli anni ’60 – ’70 ai giorni nostri. Dalla prima metà degli anni ottanta ad oggi abbiamo assistito allo sviluppo di nuovi approcci per l’analisi e la gestione dei costi: dalla contabilizzazione dei costi siamo passati alla logica del governo dei medesimi. Questo comporta lo spostare l’ottica di osservazione, dai “luoghi” di addensamento dei costi ai processi di loro formazione in quanto la gestione e la riduzione dei costi può essere realizzata efficacemente soltanto se si presta attenzione alle fasi

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antecedenti le decisioni di produzione in quanto sono queste ultime a determinare per sempre la maggior parte dei costi influendo sulla redditività globale dei progetti.

Con il terzo capitolo entriamo nel cuore dell’argomento di questo lavoro. Ci chiediamo se e come un investimento strutturale in tecnologie IT finalizzato all’ottimizzazione del processo di sviluppo prodotto, possa influire sulle performance reddituali delle imprese. Partendo dalla convinzione che le soluzioni ICT sono in grado di influire sui processi core dell’azienda, processi che sono sempre più estesi ed interconnessi con quelli dei molteplici interlocutori lungo la catena del valore, ci interesserà spiegare la correlazione tra l’investimento e i benefici ad esso legati. L’individuazione di tali benefici in termini di valore oggettivo e quantitativamente misurabile passa attraverso l’analisi dei flussi di cassa rilevanti. L’obiettivo sarà, dunque, individuare le caratteristiche e le modalità di formazione dei suddetti flussi per poter giungere alla determinazione del VAN di un’iniziativa di investimento.

Per verificare la nostra tesi - secondo cui il potenziamento, attraverso un investimento in ICT, del processo di sviluppo prodotto possa tradursi in un reale vantaggio competitivo in termini di riduzione dei costi di processo e di progetto - ci siamo avvalsi della collaborazione di un’importante azienda industriale che opera nel settore dei veicoli a 2/4 ruote per il trasporto leggero: la Piaggio & C. S.p.A. di Pontedera. Nel capitolo quattro, dopo aver descritto il processo di sviluppo prodotto dell’azienda e individuato le attività “critiche”, tenteremo di analizzare, attraverso un’analisi simulata, gli effetti economico finanziari a seguito dell’implementazione di un investimento in ICT. Il PDS (Product Development System) è un sistema hardware – software che sfrutta un’architettura internet ed è finalizzato all’ottimizzazione del processo di sviluppo prodotto. Questo sistema s’innesta nella logica della catena del valore dell’azienda ed enfatizza i concetti di “prodotto digitale” e “progettazione collaborava”. Il capitolo spiegherà in dettaglio la nostra proposta d’investimento ed analizzerà i risvolti economico finanziari per l’azienda. Il processo di sviluppo prodotto assorbe una gran quantità di risorse finanziarie. In questo senso PDS si inserisce nel contesto degli investimenti strategici finalizzati alla riduzione dei costi di sviluppo ed, in generale, all’incremento della redditività dei progetti futuri dell’azienda. La valutazione di redditività sarà svolta su due livelli di analisi: prima faremo una valutazione separata dell’investimento in IT legando i

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costi del PDS ai benefici sui costi di sviluppo, in secondo luogo procederemo alla valutazione della redditività globale di un progetto specifico.

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