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ROSSETTI

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

1-La valutazione col

‘costo ammortizzato’

Luciano Rossetti

Verona

(2)

2-Dal 1.1.2016 per i debiti a m/l termine gli interessi

passivi ed i costi di transazione (disaggio) sono ripartiti

lungo la durata del finanziamento utilizzando un criterio

finanziario: il tasso di interesse effettivo

Il criterio non si applica se le differenze fra valore nominale e

costo ammortizzato sono minime per cui, in pratica, sono

(3)

3-Dal 1.1.2016 per i debiti a m/l termine gli interessi

passivi ed i costi di transazione (disaggio) sono ripartiti

lungo la durata del finanziamento utilizzando un criterio

finanziario: il tasso di interesse effettivo

La logica del metodo è semplice e parte dall’assunto che un euro oggi vale più di un euro domani. Diciamo subito che il nuovo criterio non si

applica a chi redige il bilancio in forma abbreviata, alle microimprese ed ai debiti sorti ante 1.1.2016 ed in ogni caso se gli effetti sono

(4)

4-Vediamo un esempio. Ipotizziamo un finanziamento a

m/l termine (cinque anni) con pagamento di interessi al

2% e rimborso del capitale a scadenza. Supponiamo che

per ottenere quel finanziamento si debbano sostenere

costi (ex disaggio) per 20.000 euro.

L’ipotesi del rimborso del capitale a scadenza è semplificativa

ma utile, nel primo approccio, a capire i calcoli. Per effettuare i

calcoli, o si sanno usare le tavole finanziarie (Brasca) o bisogna

(5)

5-Schema riepilogativo (nb: gli interessi vanno

calcolati sul val. nominale).

DATA

DESCRIZIONE

AMMONTARE

01/01/2017

VALORE INIZIALE

980.000

31/12/2017

INTERESSI

-20.000

31/12/2018

INTERSSI

-20.000

31/12/2019

INTERESSI

-20.000

31/12/2020

INTERESSI

-20.000

31/12/2021

INTERESSI+CAPITALE

-1.020.000

nb: 980.000=1.000.000-20.000 (costi di transazione)

(6)

6-Il calcolo del TIR

DATA

DESCRIZIONE

AMMONTARE

01/01/2017

VALORE INIZIALE

980.000

31/12/2017

INTERESSI

-20.000

31/12/2018

INTERSSI

-20.000

31/12/2019

INTERESSI

-20.000

31/12/2020

INTERESSI

-20.000

31/12/2021

INTERESSI+CAPITALE

-1.020.000

inserire la formula tir.cost(c2:c7)

2,4296%

(7)

7-Le scritture contabili

2,4296% è il tasso di interesse effettivo calcolato sul prestito considerato non

al valore nominale (1.000.000 di €) ma sull’ammontare al netto dei costi di

transazione (1.000.000 – 20.000) = 980.000 €.

Di conseguenza al 1.1.2017 (data di erogazione del finanziamento) la scrittura

contabile sarà la seguente:

Banca c/c a Fin. Passivi (erogazione del finanz.)|

| 1.000.000

(8)

8-Il prospetto degli interessi passivi

(si noti che 995.805+24,194=1.020.000)

Per flusso si intende l’esborso effettivo

ESERCIZIO

VAL.RIL. AL 1.1

INTERESSI

FLUSSO

2017

980.000

23.810

20.000

2018

983.810

23.903

20.000

2019

987.713

23.997

20.000

2020

991.710

24.095

20.000

2021

995.805

24.194

-1.020.000

(9)

9-L’adeguamento in contabilità del valore

ESERCIZIO INTERESSI FLUSSO ADEGUAMENTO

2017 23.810 20.000 3.810 2018 23.903 20.000 3.903 2019 23.997 20.000 3.997 2020 24.095 20.000 4.095 2021 24.194 20.000 4.194 TOTALE 20.000

(10)

10-Adeguamento e scritture contabili

Al 31.12.2017 la società dovrà rilevare 23.810 € di interessi passivi, ma

l’esborso di cassa sarà pari a 20.000 €; la scrittura sarà:

Interessi passivi (interessi di competenza)

| 23.810 |

Banca c/c

|

| 20.000

Finanz. passivi (*)

|

| 3.810

(*)-Analogamente negli anni successivi per 3.903, 3.997, 4.095 e 4.194 (rispettivamente per 2018, 2019, 2020 e 2021).

(11)

11-Ipotesi del tasso di interesse non in linea

con quello di mercato

Fino ad ora abbiamo ragionato su un’ipotesi che semplifica (e non di poco) i calcoli e cioè ipotizzando che il tasso di interesse applicato sia in linea con quello di mercato

Per tasso di mercato si intende quel tasso col quale «quell’azienda» riesce ad ottenere finanziamenti sul mercato dei capitali

Ma non sempre si verifica questa ipotesi, si pensi ad esempio ad un prestito infruttifero effettuato dai soci alla società per esigenze di liquidità di quest’ultima.

Tuttavia, lo stesso OIC 19 stabilisce che il problema non bisogna porselo se i due tassi di interesse non divergono sensibilmente.

(12)

12-Ipotesi del tasso di interesse non in linea

con quello di mercato

Se invece i due tassi di interesse divergono in maniera significativa, il valore iniziale del debito è pari al valore attuale dei flussi finanziari futuri determinato utilizzando il tasso di interesse di mercato.

L’esempio che viene proposto è quello di un finanziamento dei soci per 5 anni, infruttifero, di € 1.000.000 senza costi di transazione. Il tasso di interesse effettivo è pari allo 0%.

Si supponga ora che la società abbia ottenuto nel periodo un finanziamento bancario al tasso del 2,4%. Il 2,4% sarà per noi il tasso di mercato.

(13)

13-segue

Il valore attuale netto del finanziamento sarà pari a:

1.000.000 x /(1+0,024

)-5

= 888.178

La scrittura contabile sarà:

Banca c/c

| 1.000.000 |

Debiti vs soci per finanziamenti

|

| 888.178

Riserve di P.N. (Prov.Fin.) (*)

|

| 111.822

• (*)-Secondo i principi contab. internazionali la prassi porta a movimentare il P.N., per l’OIC 19 un provento finanziario)

(14)

14-segue

Negli esercizi la società rileverà al tasso di mercato gli interessi passivi di competenza con la scrittura Int.pass (D) Fin. Soci (A). Gli importi saranno:

CAPITALE 1/1 INTER. CAPITALE 31/12

888.178 21.316 909.494

909.494 21.828 931.322

931.322 22.352 953.674

953.674 22.888 976.562

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