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(1)

ISTITUTO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA IN PROVINCIA DI ASTI

c.so Alfieri 375 14100 ASTI tel. 0141 590003 – 0141 354835 fax 0141 592439

www. israt.it e-mail: info@israt.it c.f.: 92008450055

STORIA DELLA SCUOLA ELEMENTARE AD ASTI,

1929 - 1945

ANTONELLA MONDO

Premessa

E’ mia convinzione che l’istituzione scolastica rivesta – oggi come ieri –

un ruolo importante nella formazione, oltre che cognitivo – intellettiva, anche

affettivo – emotiva, sociale, spirituale e civile di ogni individuo.

Sono motivazioni di carattere storico e pedagogico – didattico quelle

che mi hanno spinta a documentare quale era il “modus vivendi” che le

scuole elementari statali ad Asti avevano eletto per vivere, o se si vuole, per

sopravvivere, nel contesto fascista.

Ho voluto sondare non tanto la “cultura elitaria”, quella degli uomini

grandi e delle opere importanti, ma bensì, la dimensione nascosta,

“sommersa”, della cultura, quella che diventa prosa quotidiana, nella

convinzione che la memoria del passato non vada perduta, ma bisogna

contribuire a darle voce perché la sua conoscenza ha un potere chiarificatore

riguardo alle difficoltà di decifrare il tempo presente in cui operiamo e

viviamo.

Dar voce agli alunni, agli insegnanti dell’età fascista è voler rivalutare

aree di studio che, a torto, sono state spesso trascurate dagli studi

storiografici in quanto considerate aree tematiche di “confine”, di poco valore

perché prive di potere d’azione sui grandi mutamenti della storia.

La mia è una ricerca documentaristica basata essenzialmente su fonti

ufficiali, in gran parte inedite e di difficile reperibilità e presume di fare una

storia locale in grado di mettere in luce le varie forme di adattamento- o di

rifiuto- del programma scolastico fascista da parte degli insegnanti di due

scuole elementari di Asti prese a modello.

L’indagine ha creato capillarmente, fra le maglie di documenti

scolastici ufficiali, soprattutto le “spie” più o meno marcate delle posizioni

assunte dai maestri astigiani nei confronti della politica scolastica fascista

tendente ad irrigimentare il corpo scolastico mettendo al servizio del

processo si fascistizzazione totale dell’istituzione scolastica.

(1)

(1)

A ben intendere il carattere totalitario della politica educativa fascista e l’asservimento a questa di tutto il corpus degli insegnanti, è illuminante questa affermazione di Mussolini pronunciata nel discorso alla Camera sulla Conciliazione del 13 maggio 1929: “Un altro regime che non sia il nostro può ritenere utile rinunciare

(2)

Il lavoro di ricerca presso l’archivio della scuola elementare “Dante

Alighieri” di Asti (ex “Arnaldo Mussolini)

L’attività principale si è svolta all’interno del semi- interrato della

scuola elementare “Dante Alighieri” di Asti dove si trova l’Archivio Scolastico

che, a mio avviso, riveste una notevole valenza storica – sia sotto il profilo

politico che pedagogico- didattico- perché è solo in questa sede che si

possono consultare tutti i giornali di classe- e non solo- delle scuole

elementari di Asti e del suo circondario dal 1900 al 1987.

I giornali di classe (Gc.) che dal 1900 arrivano al 1929 sono registri di

poco interesse storico perché contengono lunghi elenchi di alunni, voci di

materie scolastiche, voti e dati anagrafici sui maestri.

Di più insigne interesse storico si sono rivelati, invece, i Gc. Che dal

1929 arrivano al 1987;

(2)

ciascun Gc. Contiene elementi preziosi circa:

− Il programma didattico per gruppi di lezioni (i Centri di Interesse) da

svolgersi durante l’anno scolastico e quello mensile, la metodologia

didattica e il Registro degli scrutini e degli esami;

− Le notizie statistiche sugli alunni: l’elenco alfabetico, lo status familiare, il

comune e la data di nascita, il rendimento scolastico di ciascun alunno,

le malattie infettive e le associazioni infantili scolastiche e quelle di regime

a carattere para-militare (O.N.R. e G.I.L.);

− Dati sulla scuola in genere: la “Cronaca e le osservazioni dell’insegnante

sulla vita della scuola”, le notizie relative ai locali e agli arredi,

all’assolvimento o meno dell’obbligo scolastico, il materiale didattico ed i

libri di testo utilizzati;

− Molti elementi relativi all’insegnante sia sotto il profilo personale che sotto

quello riconducibile al suo curriculum professionale.

L’archivio ospita, inoltre, relazioni di fine anno di vario argomento redatto

dai Direttori Didattici (Maria Marinetti e Pasquale Gobbi) da inviare ai

superiori, relazioni di maestri riassuntive di anni scolastici o relative a

particolari attività didattiche. Verbali di adunanze del corpo magistrale,

fascicoli personali di insegnanti, deliberazioni podestarili, Circolari

ministeriali, Verbali di ispezioni in classe, ordinanze inviate dal M.P.I. (poi

M.E.N.). numeri della Gazzetta Ufficiale, registri riguardanti le Scuole

serali per adulti analfabeti (1904-1907) e la Scuola Filologica e

Commerciale della Città di Asti (1904-1909).

Il mio primo intervento presso questo fin allora pressoché inesplorato

contenitore è stato quello di prendere visione di tutto il materiale e di

inventariarlo (schedatura iniziale) e, dopo averne constatato la complessità e

la vastità, operare una scelta metodologico – contenutistica.

all’educazione delle giovani generazioni. Noi, no. In questo campo siamo intrattabili. Nostro deve essere l’insegnamento (…)

Qual è allora l’insegnamento che noi rivendichiamo in maniera totalitaria? (…) l’educazione guerriera (…) in Benito Mussolini. I discorsi, raccolti da Giuliano Balbino, Bologna, 1933, p.147.

(2)

I Giornali di classe vengono distinti in: Giornali di Classe (Gc) di scuola elementare urbana (U) o rurale (R) – di classi maschili (M), femminili (F), miste (MF) – della scuola elementare statale “Arnaldo Mussolini” = sc. A. Muss.- della scuola elementare statale S. Giuseppe = sc. ST: Giu.

(3)

Ho concentrato il mio oggetto di studio in particolare su due scuole

elementari statali astigiane la “Arnaldo Mussolini”

3

situata in zona “bene”

della città, e la scuola “San Giuseppe” ubicata, invece, all’interno del

quartiere San Rocco, sobborgo cittadino popolare – operaio.

L’obbiettivo principale di tale percorso è stato quello di mettere a

confronto due realtà scolastiche, economiche, sociali e rionali differenti e,

dopo averne segnalato le divergenze e le similitudini, delineare un quadro

abbastanza esaustivo della realtà scolastica astigiana sotto il regime.

L’ampio arco di tempo di tempo preso in considerazione – dall’anno

scolastico 1945-’46 proprio per esigenze di sintesi storica, ha comportato che

individuassi alcuni anni scolastici più significativi dal punto di vista storico e

solo su quelli indirizzare il mio studio

4

.

Sono stati 190 i Gc. Dei due plessi – campione che ho analizzato e i cui

dati sono stati scrupolosamente organizzati in base alle voci di una griglia da

me elaborata (Schedatura vera e propria)

5

.

3

La scuola “Arnaldo Mussolini” è stata costruita negli anni ’30 dal fascismo (anno scolastico ‘33-’34) quale “vera scuola modello fascista” e, non a caso, intitolata al fratello del Duce.

4

Questi gli anni presi in esame: 1929-1933-1935-1938-1939-1940-1943-1945. 5

Quello che segue è il questionario – la “chiave di lettura” per ciascun Gc.- che ho steso (e utilizzato) in base alle voci che compaiono sui Gc. Del periodo fascista.

REG. ……… N. ……… ANNO SCOLASTICO……… SCUOLA……… CLASSE……….

N. ALUNNI……… INSEGNANTE………

Regio provveditorato agli Studi di Asti Circoscrizione Scolastica di Asti Circolo Didattico di Asti GIORNALE DELLA CLASSE Scuola del Comune di Asti.

*INSEGNANTE*

nome……… cognome……… padre……….. madre………… nato a ……… il……… stato civile……… n. figli……… diploma

di……… conseguito in data……… a ……… grado dell’insegnante……… tipo di scuola frequentata……… titoli speciali……… onoreficenze conseguite……… stato di

servizio……… nomina nella sede attuale……… concorsi

vinti……… ha lo stipendio di £……… complessivamente è in servizio da anni……… ha ricevuto le seguenti

giustificazioni……… è iscritto al P.F.N.? SI NO……… numero tessera dell’anno in corso……… è iscritto al A.F.S.? SI NO……… numero tessera dell’anno in corso……… ha prestato giuramento? SI NO……… quando?……… ha avuto le seguenti penalizzazioni……… perché……… ceto sociale di provenienza……… ha fatto assenze durante l’anno? SI NO………… per quanti giorni……… per quali motivi?……… ha degli interessi in particolare – quali? - ……… ha dei desideri particolari? – quali? -

………

DIRETTORE DIDATTICO………

(4)

numero totale……… maschi n. ……… femmine n. ……… ripetenti n. ……… età degli alunni e numero di alunni per età:

anni 6:……… anni 9:……… Anni 12 ……….

anni 7:……… anni 10:……… Anni 13 ……….

anni 8:……… Anni11 ………. Anni 14 ……..

1) COMUNE DI NASCITA:

asti N. ……….. Liguria N. ………… Torino N……. Pr. Di At. N. ……… Sud d’Italia N. ……… ……..

………. ………. ………

………. ………. ………..

2) OCCUPAZIONE DEL PADRE

Cittadino N. Operaio N. ……….. Impiegato n. …………. Ferroviere n ………

………. ……… ……… ……….

………. ……….. ……….. ………

………. ……… ………. ………..

Alunni vaccinati N ……… ……….. ………..

3) QUARTIERE DI RESIDENZA

Corso alfieri n. ……… Via Roero n. ………….. Corso dante n ………..

. ………. ……… ………..

……… ………. ………..

………. ………. ………. Alunni provenienti da scuole pubbliche, private, paterne- N. …………

BALILLA N. …………. Tesserati dall’insegnante N …….. dal patronato scolastico N. …..

PICCOLE ITALIANE N. ……….. tesserate dall’insegnante N …… dal patronato scolastico N. …….. Iscritti alla MUTUA N. ……… versano £. ……….. ASSICURATI N. ……… Versano £ ……… Assistiti dal PATRONATO SCOLASTICO N. ………

Il giornale “BALILLA” viene letto? Amplio:

punto 1. Punto 2. Punto 3.

……… ……….. ………

……… ……… ………

……….. ……… ………

Alunni provenienti da scuole – pubbliche, private, paterne – N ………

BALILLA N. ……… tesserati dall’insegnante N. ……… dal patronato scolastico N. ………… PICCOLE ITALIANE N. ………… tesserate dall’insegnante N. ……. Dal Patronato scolastico N. ……… Iscritti alla MUTUA N. ……… versano £ ……… ASSICURATI N. …………

Versano £ ……… Assistiti dal PATRONATO SCOLASTICO N. ……… Il giornale BALILLA VIENE LETTO ?

Amplio:

punto 1. Punto 2. Punto 3.

……… ……… ………

……… ……… ………

……… ……… ………

(5)

Iscritti N. ……… frequentati N. ………… ammessi agli esami o alla scrutinio N ……… esclusi dagli esami o dagli scrutini N ……… per la condotta N. ………… per le assenze N. ………… per lo studio N. ……. Alunni scrutinati presenti N. ……… promossi N. ……… (interni N ………, esterni N …….)

Rimandati alla seconda sessione N. ……… (interni N.…..,esterni N. ……) Alunni presenti alle esami: interni N. ………. Esterni N…….

Non approvati N. ……… (interni N……, esterni N. ……)

Lasciano la scuola N…….. perché (CAUSE ABBANDONO SCOLASTICO):

……… ……… ……… Il corredo scolastico: ……… ……… Alunni frequentanti la seconda settimana di gennai N. ………..

Alunni frequentanti la seconda settimana di massima frequenza N……… Alunni frequentanti la seconda settimana di maggio N. ………

NOTIZIE RELATIVE ALL’OBBLIGO, ALLA CONDOTTA, AL PROFITTO DEGLI ALUNNI:

……… ……… * IL VISSUTO SCOLASTICO*

(Andamento generale della scuola)

La scuola fu aperta il ……… chiusa il ……….. Gli esami si svolsero dal ……… al ……… presso ……….

La scuola fu chiusa a causa di malattie endemiche? SI NO ……. Quali? ……… ……… o per altre cause?, quando, quali?………

……….. ……….. ORARIO INVERNALE DELLE LEZIONI ………

ORARIO ESTIVO DELLE LEZIONI ……… Il programma didattico venne svolto completamente? SI NO Fu compilato regolarmente il giornale di classe? SI NO “ “ “ la cronaca della scuola? SI NO

“ “ “ l ‘elenco degli obbligati? SI NO

si fecero passeggiate? quante? ……… dove? ………a quale scopo?……… fu impartito l’insegnamento del LAVORO MANUALE? SI NO………

dell’agraria? SI NO ……… la scuola ha un Museo Didattico? ………

è stata istituita la MUTUALITA’ SCOLASTICA? SI NO ……… quando?……… vi è un ente che provvede gratuitamente alla refezione o ai libri e indumenti agli alunni poveri (Patronato, Comune…)?

……… a che cosa provvede?

……… a quanti alunni? ……… ci sono scuole serali? SI NO ……… festive? SI NO ……… il dopo scuola? SI NO ……… funziona una scuola all’aperto? SI NO ……… in quale periodo dell’anno? ……… ci sono COLONIE marine/montane? SI NO, dove? ……… QUALI FESTE SCOLASTICHE – CIVILI – RELIGIOSE E POLITICHE SONO STATE CELEBRATE, DOVE E QUANDO? ……… fondazione dei fasci ……… il ……… Natale di Roma ……… il……… Befana fascista ……… Anniversario della morte di ……… sono stati fatti VERSAMENTI? SI NO a chi? ……… di £ ……… LOCALI E ARREDAMENTO:

L’edificio è nuovo o vecchio? ……… adatto o disadatto? ……… di proprietà del Comune o in affitto? ……… è provvisto di acqua potabile?

……… ha una palestra? ……… un campicello? ……… i gabinetti sono costruiti secondo le norme igieniche? ……… chi provvede al combustibile per il riscaldamento?

……… il Comune provvede con apposito personale alla pulizia delle aule? ……… l’aula è lunga m. ………… larga m. ………… alta m. ………… tot. ……… è sufficientemente illuminata? ……… è stata imbiancata di recente? ……… la scolaresca fu visitata dall’UFFICIALE SANITARIO? ………… quando?

(6)

Si poteva pensare, all’atto di assumere questo piano indagativo, che fosse

possibile, sulla base degli atti scolastici – i Gc. – cogliere indizi sul consenso

al fascismo e sull’opposizione ad esso nelle scuole elementari esaminate, ma

occorre sottolineare subito, che un accorto “travestimento” ai limiti del

“camaleontismo”, non ha permesso di individuare chiaramente tensioni

oppositive all’interno della struttura scolastica dei plessi – modello e, d’altra

……… i banchi a quanti posti sono? ………… sono sufficienti? ……… la scuola è provvista del necessario MATERIALE DIDATTICO? SI NO ………… di quale materiale dispone?

……… quale materiale didattico manca? ……… LIBRI di testo adottati (titolo – autore – giudizio dell’insegnante?)

……… ……… ……… ……… quando furono adottati?

……… è stata istituita una BIBLIOTECA

SCOLASTICA/DI CLASSE? SI NO ……… quando? ……… da chi? ……… quanti volumi contiene? ……… per il valore di tot. £

……… fu aggiornata quest’anno? ………… di quanti volumi?

……… ci sono fondi annuali? ……… chi li fornisce? ……… per un tot. Di £ ……… è stato compilato uno statuto?

……… un regolamento? ……… il catalogo è per autori o per materie? ……… si tengono regolarmente registri di libri dati in prestito? SI NO ………… la lettura è gratuita? SI NO ………… quanti sono i soci paganti? ……… quanti sono i soci paganti? ……… quanti i libri letti durante l’anno? ……… c’è una BIBLIOTECA MAGISTRALE? ……… la biblioteca è iscritta alla Federazione Italiana? SI NO ………… da quando? ……… sono stati raccolti, da parte degli insegnanti, dei piccoli risparmi? ……… a quale scopo? ……… per un tot. Di £ ………

CALENDARIO SCOLASTICO

Mesi: Set. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Giorni di scuola:

A) previsti dal calendario: B) numero di lezioni fatte:

CALENDARIO DIDATTICO PER GRUPPI DI MATERIE DA SVOLGERSI NELL’ANNO (contenuti) STORIA ……… CULTURA FASCISTA ……… GEOGRAFIA ……… RELIGIONE ………. LAVORO MANUALE ………. NOZIONI VARIE ………. * CENTRI D’INTERESSE* (titolo) (contenuti) ……… ……… * CRONACA E OSSERVAZIONI DELL’INSEGNANTE SULLA VITA DELLA SCUOLA*

(data) (avvenimento)

……… ………

(7)

parte, non è neppur determinabile l’indice effettivo di adesione sincera al

regime nelle formali attestazioni di fedeltà degli insegnanti all’ideologia

fascista presenti in atti ufficiali come i Gc

6

.

Altro materiale di cui mi sono avvalsa, oltre alla lettura di opere relative

all’Italia fascista e alla storia della scuola elementare di quel ventennio, sono

stati: i quaderni degli alunni del tempo, i giornali locali cittadini

7

, la

consultazione degli Archivi storici di Asti.

Tutto il materiale è stato raccolto e registrato (i documenti inerenti al mio

lavoro vengono succintamente presentati nel corpo della tesi e riportati per

esteso nelle ampie note bibliografiche) al fine di dedurre un possibile quadro

settoriale delle condizione di fatto della scuola elementare di Asti nel regime

utile ad essere confrontato con auspicabili future analisi similari e a

comporsi così in uno schema plausibile generale della scuola elementare

fascista italiana. La difficoltà principale che ho incontrato nella stesura della

mia tesi di laurea è stata quella relativa alla scelta – fra tanti documenti in

genere molto completi e ricchi di particolari interessanti – delle fonti più

storicamente significative, scartando di conseguenza quelle che, seppur

opportune, non erano essenziali.

6

Si leggano a questo proposito due, fra le tante, testimonianze riportate dai Gc. “(…) la vita della scuola – scrive un maestro – deve aderire giornalmente alla vita della Nazione, anzi dev’essere da questa compenetrata”. Cit. R.U.M.F. ’37 – ’38 n. 172 sc. A. Mus. Cl. 3F.

7

Opere consultate:

• Opere generali sull’Italia fascista:

Giampiero Carocci, Storia dell’Italia dall’Unità ad oggi, Universale Economica Feltrinelli, Milano 1989. Massimo Salvatori, Storia dell’età contemporanea dalla restaurazione all’eurocentrismo, volume secondo 1914 –1945, Loescher Editore, Torino prima ristampa 1985.

AA.VV., Il fascismo e gli storici oggi, a cura di Jader Jacobelli, Laterza 1989.

Nicola Tranfaglia, Labirinto italiano. Il fascismo, l’antifascismo, gli storici, La Nuova Italia, Firenze 1989. AA.VV., Introduzione alla storia contemporanea. Il pensiero storico, La Nuova Italia Editrice, Firenze 1984.

• Opere storiografiche:

Ester De Fort, Storia della scuola elementare in Italia, volume primo, dall’Unità all’età giolittiana, Feltrinelli Editore, Milano 1979.

Giacomo Cives, La scuola italiana dall’Unità ai nostri giorni, La Nuova Italia, Firenze, 1990.

Mario Isnenghi, L’educazione dell’italiano, il fascismo e l’organizzazione della cultura, Saggi cappelli 1979.

Giuseppe Recuperati, La scuola italiana e il fascismo, Consorzio provinciale Pubblica Lettura, Bologna 1977.

Guerrino Giocolieri – Francesco Rinaldi, La nuova Scuola Elementare Italiana, S.E.I.. Torino 1978. Aurelio Valeriani, Sociologia della conoscenza e pedagogia, Editrice La Scuola, Brescia 1977

G. Giugni – A. Pieretti, I problemi della pedagogia e della filosofia, la pedagogia nei rapporti con la filosofia e la cultura, volume terzo, Nel mondo contemporaneo, Città Nuova Editrice, Roma 1982.

• Opere di storiografia locale

AA.VV., Fascismo di provincia: il caso di Asti. Atti del Convegno storico (Asti 18 – 19 novembre 1988), edizioni L’Arciere, Cuneo 1990.

Gianni Butrico, Asti: progetto e costruzione della città. 1918 – 1940, Comune di Asti, Assessorato per la Cultura, Archivio Storico, Edizioni L’Arciere, Cuneo 1988.

• Stampa locale

“Gazzetta d’Asti” / “Il Cittadino” / “Alexandria”.

• In appendice si trova l’inventario del materiale – inerente l’argomento trattato – che si può consultare negli archivi cittadini e precisamente presso l’Archivio Storico di Stato, l’Archivio del Provveditorato agli Studi di Asti, l’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea, l’Archivio Storico del Comune di Asti, oltre, naturalmente, all’Archivio Scolastico della scuola elementare “Dante Alighieri”.

(8)

Risultati della ricerca

Gli interrogativi di fondo che mi sono posta all’inizio del lavoro sono stati:

− Come era strutturata la vita nelle scuole elementari di Asti sotto il

fascismo?

− In quali forme e con quali mezzi e con che tipo di risultati il regime

s’insinuò e operò all’interno di tale istituzione?

− Quale è stato il grado di radicamento dell’ideologia fascista nel tessuto

culturale astigiano?

La scuola elementare di questa città fu effettivamente quel canale di

indottrinamento e di propaganda finalizzata al consenso al regime e alla

mobilitazione autarchica e alla guerra del Duce auspicava?

− E se sì, la scuola e in special modo gli insegnanti, furono veramente e

sinceramente “col fascismo” o, invece

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