I FLUSSI INFORMATIVI PER LA PREVENZIONE
Padova 19 novembre 2014
Le organizzazioni moderne alimentano le proprie decisioni quotidiane ed il proprio indirizzo strategico, con flussi strutturati di informazioni. Questi, dall’esterno verso l’interno, all’interno dell’organizzazione e, dall’interno verso l’esterno, rivestono nella struttura odierna, un’importanza almeno pari a quella dei flussi di merci e risorse finanziarie.
Il Sistema Informativo di una organizzazione ruota attorno alla comunicazione e
all’informazione
E’ il complesso di metodi, risorse, processi e sistemi che supporta il governo delle strutture
La prevenzione
Prevenire: agire in anticipo per migliorare le condizioni di lavoro e di tutela della salute e sicurezza sul lavoro
Conoscere attraverso la circolazione delle informazioni il Sistema informativo
prescindere da un adeguato sistema informativo
Conoscenza dei fenomeni Corretta pianificazione
Perché conoscere
Informazione, formazione, professionalità: il sapere e il saper fare dei lavoratori
Organizzazione delle imprese:
il sapere e il saper fare dei datori di lavoro
Programmazione degli interventi di prevenzione: il sapere e il saper fare della pubblica
• Priorità di intervento: graduazione dei rischi • Comunicazione trasparente (…gli Open Data)
• Piani nazionali di prevenzione: edilizia e agricoltura – • Sinergie e collaborazioni tra le PA
• Monitoraggio dell’azione di prevenzione attraverso indicatori di fase e di risultato
Per orientare gli interventi e le azioni di prevenzione occorrono informazioni su:
i luoghi di lavoro e la loro ubicazione
i cicli lavorativi , le modalità di lavoro e i rischi collegati
Programmare significa quindi
"definire il percorso per raggiungere un
determinato obiettivo tenendo conto delle risorse disponibili, delle attività da intraprendere e dei tempi necessari per realizzarle"
La necessità di creare un sistema informativo
per la prevenzione nei luoghi di lavoro è una
questione aperta da molti decenni
Dal 2000 nuovo impulso alla collaborazione su Flussi Informativi Protocollo d’Intesa siglato il 25 Luglio 2002 INAIL Ex ISPESL REGIONI E PROVINCE AUTONOME
INAIL, EX ISPESL,
Regioni e Province Autonome
Con il Protocollo d’intesa firmato il 25 Luglio 2002
fondamentale importanza della conoscenza per orientare, programmare e pianificare le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro
• hanno convenuto sulla
SISTEMA INFORMATIVO PER LA PREVENZIONE
• hanno condiviso l’esigenza di disporre di un
• hanno sottoscritto l’impegno per la sua
realizzazione attraverso un programma di collaborazione sistematica.
che definisce
La cooperazione dei Ministeri della Salute e del Lavoro , Regioni, Inail , ex Ispesl ed ex Ipsema.
Programma di collaborazione finalizzato allo sviluppo di un sistema informativo integrato nazionale…
Flussi e scambi sistematici tra REGIONI – EX ISPESL- INAIL delle informazioni utili in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
Flussi di ritorno da INAIL a Regioni e A.S.L. relativamente ai dati contenuti negli archivi anagrafici delle aziende, agli infortuni e alle malattie professionali finalizzato alla qualità dei dati
Aggiornamento degli operatori
Pianificazione e programmazione regionale delle iniziative di prevenzione nei luoghi di lavoro
81/2008 (art.8)
Creazione del SINP
Orientare
Programmare Pianificare
Valutare l’efficacia dell’attività di
prevenzione degli infortuni e malattie professionali… e per indirizzare l’attività di vigilanza
Il SINP prevede il patrimonio informativo derivante dai Flussi Informativi previsti dall’ Accordo 2007 tra INAIL, Regioni, ISPESL ed IPSEMA (enti ora assorbiti dall’Inail) .
E’ già in atto ad opera delle strutture di riferimento per cui tale sistema si incardinerà nell’apparato complessivo già esistente e funzionante.
impostare gradualmente un sistema dinamico in grado di rispondere efficacemente alle esigenze di conoscenza, di programmazione, pianificazione e valutazione a livello centrale e territoriale, di tutti i soggetti interessati e coinvolti nel Paese.
D.lgs. 81/2008
(art. 5)
Istituzione di un ‘Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ’ con compiti di:
Stabilire le linee comuni delle politiche nazionali Individuare obiettivi e programmi per il
miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza
Definire la programmazione annuale
Garantire lo scambio di informazioni tra i soggetti istituzionali
sul lavoro, tra i suoi compiti ha anche quello di esprimere pareri sui piani annuali elaborati dal Comitato di cui all’art. 5
Comitati regionali di coordinamento, deputati alla programmazione
coordinata di interventi nonché
uniformità degli stessi ed al raccordo con il Comitato art. 5 e la Commissione art. 6
(art. 6, comma b)
D.lgs. 81/2008 (art. 7)
Da tutto ciò dipende che
Programmare gli interventi per la salvaguardia
delle condizioni di lavoro, è attività complessa e non si esaurisce in scelte tecniche relative solo a strumenti di raccolta e analisi di dati ma implica
ponderazione dei valori da parte di tutti gli attori
Altri soggetti (Istat, Inps, ISS, Camere di commercio, mondo scientifico etc.) Sistema integrato di Prevenzione Ministero Lavoro, Salute Organizzazio ni IMPRENDITORI INAIL Organizzazio ni SINDACALI
Flussi: contenuto ed iniziative
1) Archivio aziende
2) Archivi eventi (ad oggi infortuni 200-2011 e m.p. 1994-2011)
3) Chiavi di lettura (e glossario) 4) Indicatori statistici di sintesi
5) Software di gestione dei dati 6) Aggiornamento operatori
- Dati da archivi aziende (P.A.T.) con addetti «stimati» - Dati da archivi eventi (infortuni e m.p., con diverse
problematiche in aggiornamento in progress)
- Indicatori statistici (per gli infortuni), mappe e grafici, sintesi dei dati
- Collegamenti tra i vari dati/contenuti di diversi archivi di provenienza
Tutti i numeri dei
Flussi Informativi
2002 – 2008
sette edizioni di Flussi
Informativi distribuiti
con l’applicativo Epiwork su CD ROM
2009
nascono i Flussi WEB
i dati dei Flussi informativi possono essere fruiti
direttamente on line
Il vecchio CD ROM viene sostituito da un pacchetto
scaricabile on line contenente i Flussi stand alone
maturi e autonomi
si abbandona il vecchio applicativo Epiwork
mentre i Flussi stand alone diventano
Laboratorio per la
sperimentazione di nuove funzionalità e studi
• In blu sono gli archivi storici dei dati Inail
• In verde i nuovi dati che si sono aggiunti nel 2012
• In rosso cerchiato di verde i nuovi dati che si aggiungeranno nel 2013
per un totale di 46 milioni di record (46.431.853) di informazioni su
PAT.
• 12 milioni di registrazioni di denunce di infortunio, dagli 1,1 milioni del 2000 ai 745.000 del 2012. Sono 8.716.675 gli infortuni
riconosciuti dal 2000 al 2012.
• 584.810 registrazioni di denunce di manifestazione di malattie
professionali, da 1994 al 2012.
• Informazioni su circa 200.000 aziende agricole e 1 milione di lavoratori impiegati (DMAG)
• Indagini dettagliate sulla maggior parte degli infortuni mortali accaduti dal 2005 al 2011 (Infor.Mo.)
I numeri dell’edizione 2013
• Tutte le denunce di malattia professionale che pervengono alle ASL e registrati negli archivi di Malprof (pur se con varia copertura del territorio nazionale) (Novità 2013)
• Informazioni sugli armatori e i lavoratori del mare assicurati dall’ex.
Ipsema, sui concessionari di bordo e sulle navi (Novità 2013)
• Informazioni sulle denunce di inizio attività delle aziende edili: centinaia di migliaia di informazioni messe a disposizione in forma anonima per tutto il territorio nazionale per tutti gli utenti delle Asl
• Il dettaglio degli indirizzi, della sede legale e di tutte le PAT, con il
dettaglio degli addetti (calcolati in base alle masse salariali) aggiornati anno per anno. Il massimo dettaglio della classificazione economica di ogni PAT in base al codice Ateco e alla voce di tariffa.
Per gli infortuni e le MP sono forniti:
• Le informazioni anagrafiche dell’infortunato e il comune (dunque anche
l’ASL, la provincia e la regione) di accadimento
• Il dettaglio sulla definizione e sulla modalità di accadimento mediante le
variabili ESAW e le informazioni su sede, natura, giornate di assenza e eventuale grado di menomazione dell’infortunato. Inoltre Codice sanitario e ICDX per le MP.
Gli obiettivi
• Conoscere e far conoscere i profili
infortunistici e di danno alla salute attraverso i dati di sintesi
• Programmare le attività di prevenzione
concentrandosi sulle realtà a maggior rischio
• Studiare e approfondire maggiormente il
Nell'ambito del processo di valorizzazione del proprio patrimonio informativo, l'Inail mette a
disposizione dei cittadini un set di dati pubblici, in formato aperto e senza restrizioni per il
dati di tipo statistico, descrittivi dei fenomeni che gestisce
dataset statistici con dati elementari: sono dati relativi al singolo caso di infortunio e di malattia
professionale, corredati da metadati, vocabolario e thesaurus, "modello di lettura" (definito su una
struttura di tabelle)
dataset statistici con dati aggregati: propongono, su temi particolari, dati statistici aggregati ma
Dati pubblicati con cadenza semestrale: con cadenza semestrale nell'anno aaaa viene reso
disponibile l'insieme dei dati relativi agli infortuni accaduti nel quinquennio
Dati pubblicati con cadenza mensile: per ciascun mese dell'anno aaaa, con periodicità mensile, vengono resi disponibili i dati relativi
alle denunce d'infortunio registrate dall'inizio dell'anno al mese di riferimento, per gli anni
Il modello di lettura: ciascun insieme di dati elementari è corredato da un "modello di
lettura" composto da "viste", in forma di
tabelle; le tabelle sono organizzate per livello di approfondimento e linee tematiche.
Con cadenza semestrale, per ciascun infortunio sono forniti 25 dati (raggruppabili in 7 tipi).
A - localizzazione temporale dell'infortunio B - localizzazione geografica dell'infortunio C - caratteristiche dell'infortunato
D - modalità dell'infortunio
E - caratteristiche amministrative dell'infortunio F - caratteristiche medico-legali dell'infortunio G - caratteristiche del datore di lavoro
I dati elementari sono disponibili raggruppati per "regione", rispetto al luogo di accadimento.
Nell'insieme denominato "altro" si hanno i dati con luogo di accadimento non rilevato. La
standardizzazione dei formati consente l'unione coerente dei gruppi.