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Flussi Informativi INAIL Regioni come strumento di programmazione e valutazione degli interventi-SIGNORINI

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Academic year: 2021

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(1)

I FLUSSI INFORMATIVI PER LA PREVENZIONE

Padova 19 novembre 2014

(2)

Le organizzazioni moderne alimentano le proprie decisioni quotidiane ed il proprio indirizzo strategico, con flussi strutturati di informazioni. Questi, dall’esterno verso l’interno, all’interno dell’organizzazione e, dall’interno verso l’esterno, rivestono nella struttura odierna, un’importanza almeno pari a quella dei flussi di merci e risorse finanziarie.

(3)

Il Sistema Informativo di una organizzazione ruota attorno alla comunicazione e

all’informazione

E’ il complesso di metodi, risorse, processi e sistemi che supporta il governo delle strutture

(4)

La prevenzione

Prevenire: agire in anticipo per migliorare le condizioni di lavoro e di tutela della salute e sicurezza sul lavoro

Conoscere attraverso la circolazione delle informazioni il Sistema informativo

(5)

prescindere da un adeguato sistema informativo

Conoscenza dei fenomeni Corretta pianificazione

(6)

Perché conoscere

Informazione, formazione, professionalità: il sapere e il saper fare dei lavoratori

Organizzazione delle imprese:

il sapere e il saper fare dei datori di lavoro

Programmazione degli interventi di prevenzione: il sapere e il saper fare della pubblica

(7)

• Priorità di intervento: graduazione dei rischi • Comunicazione trasparente (…gli Open Data)

• Piani nazionali di prevenzione: edilizia e agricoltura – • Sinergie e collaborazioni tra le PA

• Monitoraggio dell’azione di prevenzione attraverso indicatori di fase e di risultato

(8)

Per orientare gli interventi e le azioni di prevenzione occorrono informazioni su:

i luoghi di lavoro e la loro ubicazione

i cicli lavorativi , le modalità di lavoro e i rischi collegati

(9)

Programmare significa quindi

"definire il percorso per raggiungere un

determinato obiettivo tenendo conto delle risorse disponibili, delle attività da intraprendere e dei tempi necessari per realizzarle"

(10)

La necessità di creare un sistema informativo

per la prevenzione nei luoghi di lavoro è una

questione aperta da molti decenni

(11)

Dal 2000 nuovo impulso alla collaborazione su Flussi Informativi Protocollo d’Intesa siglato il 25 Luglio 2002 INAIL Ex ISPESL REGIONI E PROVINCE AUTONOME

(12)

INAIL, EX ISPESL,

Regioni e Province Autonome

Con il Protocollo d’intesa firmato il 25 Luglio 2002

fondamentale importanza della conoscenza per orientare, programmare e pianificare le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro

hanno convenuto sulla

SISTEMA INFORMATIVO PER LA PREVENZIONE

hanno condiviso l’esigenza di disporre di un

• hanno sottoscritto l’impegno per la sua

realizzazione attraverso un programma di collaborazione sistematica.

(13)

che definisce

La cooperazione dei Ministeri della Salute e del Lavoro , Regioni, Inail , ex Ispesl ed ex Ipsema.

(14)

Programma di collaborazione finalizzato allo sviluppo di un sistema informativo integrato nazionale…

Flussi e scambi sistematici tra REGIONI – EX ISPESL- INAIL delle informazioni utili in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

Flussi di ritorno da INAIL a Regioni e A.S.L. relativamente ai dati contenuti negli archivi anagrafici delle aziende, agli infortuni e alle malattie professionali finalizzato alla qualità dei dati

Aggiornamento degli operatori

Pianificazione e programmazione regionale delle iniziative di prevenzione nei luoghi di lavoro

(15)

81/2008 (art.8)

Creazione del SINP

Orientare

Programmare Pianificare

Valutare l’efficacia dell’attività di

prevenzione degli infortuni e malattie professionali… e per indirizzare l’attività di vigilanza

(16)

Il SINP prevede il patrimonio informativo derivante dai Flussi Informativi previsti dall’ Accordo 2007 tra INAIL, Regioni, ISPESL ed IPSEMA (enti ora assorbiti dall’Inail) .

E’ già in atto ad opera delle strutture di riferimento per cui tale sistema si incardinerà nell’apparato complessivo già esistente e funzionante.

(17)

impostare gradualmente un sistema dinamico in grado di rispondere efficacemente alle esigenze di conoscenza, di programmazione, pianificazione e valutazione a livello centrale e territoriale, di tutti i soggetti interessati e coinvolti nel Paese.

(18)

D.lgs. 81/2008

(art. 5)

Istituzione di un ‘Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ’ con compiti di:

Stabilire le linee comuni delle politiche nazionali Individuare obiettivi e programmi per il

miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza

Definire la programmazione annuale

Garantire lo scambio di informazioni tra i soggetti istituzionali

(19)

sul lavoro, tra i suoi compiti ha anche quello di esprimere pareri sui piani annuali elaborati dal Comitato di cui all’art. 5

Comitati regionali di coordinamento, deputati alla programmazione

coordinata di interventi nonché

uniformità degli stessi ed al raccordo con il Comitato art. 5 e la Commissione art. 6

(art. 6, comma b)

D.lgs. 81/2008 (art. 7)

(20)

Da tutto ciò dipende che

Programmare gli interventi per la salvaguardia

delle condizioni di lavoro, è attività complessa e non si esaurisce in scelte tecniche relative solo a strumenti di raccolta e analisi di dati ma implica

ponderazione dei valori da parte di tutti gli attori

(21)

Altri soggetti (Istat, Inps, ISS, Camere di commercio, mondo scientifico etc.) Sistema integrato di Prevenzione Ministero Lavoro, Salute Organizzazio ni IMPRENDITORI INAIL Organizzazio ni SINDACALI

(22)

Flussi: contenuto ed iniziative

1) Archivio aziende

2) Archivi eventi (ad oggi infortuni 200-2011 e m.p. 1994-2011)

3) Chiavi di lettura (e glossario) 4) Indicatori statistici di sintesi

5) Software di gestione dei dati 6) Aggiornamento operatori

(23)

- Dati da archivi aziende (P.A.T.) con addetti «stimati» - Dati da archivi eventi (infortuni e m.p., con diverse

problematiche in aggiornamento in progress)

- Indicatori statistici (per gli infortuni), mappe e grafici, sintesi dei dati

- Collegamenti tra i vari dati/contenuti di diversi archivi di provenienza

(24)

Tutti i numeri dei

Flussi Informativi

(25)

2002 – 2008

sette edizioni di Flussi

Informativi distribuiti

con l’applicativo Epiwork su CD ROM

(26)

2009

nascono i Flussi WEB

i dati dei Flussi informativi possono essere fruiti

direttamente on line

Il vecchio CD ROM viene sostituito da un pacchetto

scaricabile on line contenente i Flussi stand alone

(27)

maturi e autonomi

si abbandona il vecchio applicativo Epiwork

mentre i Flussi stand alone diventano

Laboratorio per la

sperimentazione di nuove funzionalità e studi

(28)

In blu sono gli archivi storici dei dati Inail

In verde i nuovi dati che si sono aggiunti nel 2012

In rosso cerchiato di verde i nuovi dati che si aggiungeranno nel 2013

(29)

per un totale di 46 milioni di record (46.431.853) di informazioni su

PAT.

• 12 milioni di registrazioni di denunce di infortunio, dagli 1,1 milioni del 2000 ai 745.000 del 2012. Sono 8.716.675 gli infortuni

riconosciuti dal 2000 al 2012.

• 584.810 registrazioni di denunce di manifestazione di malattie

professionali, da 1994 al 2012.

• Informazioni su circa 200.000 aziende agricole e 1 milione di lavoratori impiegati (DMAG)

• Indagini dettagliate sulla maggior parte degli infortuni mortali accaduti dal 2005 al 2011 (Infor.Mo.)

(30)

I numeri dell’edizione 2013

• Tutte le denunce di malattia professionale che pervengono alle ASL e registrati negli archivi di Malprof (pur se con varia copertura del territorio nazionale) (Novità 2013)

• Informazioni sugli armatori e i lavoratori del mare assicurati dall’ex.

Ipsema, sui concessionari di bordo e sulle navi (Novità 2013)

• Informazioni sulle denunce di inizio attività delle aziende edili: centinaia di migliaia di informazioni messe a disposizione in forma anonima per tutto il territorio nazionale per tutti gli utenti delle Asl

(31)

• Il dettaglio degli indirizzi, della sede legale e di tutte le PAT, con il

dettaglio degli addetti (calcolati in base alle masse salariali) aggiornati anno per anno. Il massimo dettaglio della classificazione economica di ogni PAT in base al codice Ateco e alla voce di tariffa.

Per gli infortuni e le MP sono forniti:

• Le informazioni anagrafiche dell’infortunato e il comune (dunque anche

l’ASL, la provincia e la regione) di accadimento

• Il dettaglio sulla definizione e sulla modalità di accadimento mediante le

variabili ESAW e le informazioni su sede, natura, giornate di assenza e eventuale grado di menomazione dell’infortunato. Inoltre Codice sanitario e ICDX per le MP.

(32)

Gli obiettivi

• Conoscere e far conoscere i profili

infortunistici e di danno alla salute attraverso i dati di sintesi

• Programmare le attività di prevenzione

concentrandosi sulle realtà a maggior rischio

• Studiare e approfondire maggiormente il

(33)

Nell'ambito del processo di valorizzazione del proprio patrimonio informativo, l'Inail mette a

disposizione dei cittadini un set di dati pubblici, in formato aperto e senza restrizioni per il

(34)

dati di tipo statistico, descrittivi dei fenomeni che gestisce

dataset statistici con dati elementari: sono dati relativi al singolo caso di infortunio e di malattia

professionale, corredati da metadati, vocabolario e thesaurus, "modello di lettura" (definito su una

struttura di tabelle)

dataset statistici con dati aggregati: propongono, su temi particolari, dati statistici aggregati ma

(35)

Dati pubblicati con cadenza semestrale: con cadenza semestrale nell'anno aaaa viene reso

disponibile l'insieme dei dati relativi agli infortuni accaduti nel quinquennio

(36)

Dati pubblicati con cadenza mensile: per ciascun mese dell'anno aaaa, con periodicità mensile, vengono resi disponibili i dati relativi

alle denunce d'infortunio registrate dall'inizio dell'anno al mese di riferimento, per gli anni

(37)

Il modello di lettura: ciascun insieme di dati elementari è corredato da un "modello di

lettura" composto da "viste", in forma di

tabelle; le tabelle sono organizzate per livello di approfondimento e linee tematiche.

(38)

Con cadenza semestrale, per ciascun infortunio sono forniti 25 dati (raggruppabili in 7 tipi).

A - localizzazione temporale dell'infortunio B - localizzazione geografica dell'infortunio C - caratteristiche dell'infortunato

D - modalità dell'infortunio

E - caratteristiche amministrative dell'infortunio F - caratteristiche medico-legali dell'infortunio G - caratteristiche del datore di lavoro

(39)

I dati elementari sono disponibili raggruppati per "regione", rispetto al luogo di accadimento.

Nell'insieme denominato "altro" si hanno i dati con luogo di accadimento non rilevato. La

standardizzazione dei formati consente l'unione coerente dei gruppi.

Riferimenti

Documenti correlati

a) Una breve sintesi che indica le principali misure di prevenzione e protezione da individuare e adottare da parte della singola impresa, ai fini della riduzione del

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