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L'antitesi della preesistenza architettura ed integrazione

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Academic year: 2021

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T H E P R E - E X I S T E N C E A N T I T H E S I S

A R C H I T E C T U R E A N D S O C I A L I N T E R A C T I O N

La storia ha dato vita ad architetture in cui il contributo sociale di Repulsione e di Integrazione eà stato determinante. Un esempio è il lazzaretto di Ancona.

In un momento crisi di unioni globali,

la tesi affronta una soluzione urbana per alcuni di questi conflitti.

La piazza, simbolo opposto alla repulsione, sfonda il muro dell’area est del lazzaretto, contrapponendosi alla funzionalita’ originaria dell’edificio.

La tesi ha l’obiettivo di progettare una architettura in grado aumentare le interazioni tra i gruppi contrastanti e di riqualificare l’area limitrofa al lazzaretto, soggetta ad un intenso sentimento di repulsione.

Vitruvio colloca le origini dell’architettura

parallelamente alla nascita del fuoco, primo momento di confronto tra i popoli nella storia

Il progetto esaspera le interazioniavvalendosi di meccanismi che chiameremo focolari.

Se tante più interazioni favoriscono l‘integrazione, la biblioteca e’ il luogo per eccellenza in cui la citta‘ ne offre un numero superiore, senza discriminazione.

UN’ARCHITETTURA OPEN SOURCE!

UN’ARCHITETTURA DI PARTECIPAZIONE IN RETE

Oltre all’intervento della mole, in altre citta’ saranno distribuiti sistemi di input di e output che, come libri aperti, forniranno continue informazioni tra i focolari. Lo spazio esterno viene attualmente utilizzato per mostre e concerti. L’amministrazione ha scelto questo edificio come cuore culturale della città, tuttavia l’architettura del lazzaretto, in quanto architettura di reclusione, e‘ soggetta a notevoli limiti a causa della natura dell’edificio. Il progetto e’ volto a disegnare un nuovo spazio in funzione ai nuovi fruitori.

La piazza si estenderà fino ad uscire dall‘edificio e relazionarsi con la città in modo da incrementare una sinergia tra la persone dell‘area circostante degradata di Ancona con il resto della popolazione.

Contemporaneamente la pendenza e la tecnologia applicata alla copertura, faciliteranno l’uso richiesto: concerti, mostre, ecc...

ACCESSI VERTICALI ACCESSO PRINCIPALE

IL FOCOLARE

possibile che oggi, nell’architettura di Cedric Price non sia solamente la configurazione dell’edificio a determinarne la “funzionalità in aiuto dell’uomo” ma che la capacità dell’edificio di comunicare possa essere un ulteriore elemento in aiuto.

Non solo adattare l’edificio al fruitore, organizzare lo spazio e le persone, ma avere anche una risposta dall’edificio.

Il progetto e’ un‘architettura che cerca interazioni tra i fuitori, rappresenta una rete di informazioni che si realizzano nello spazio architettonico piuttosto che nello strumento del singolo individuo quale libro o pc. Una architettura informatizzata che prende la forma di un microcip. Sottrazione del magazzino

dell’ala sud-est del 1949 per la trasformazione in zuccherificio Il progetto non prevede la demolizione della struttura originale ma solo una integrazione strutturale: un’upload del server [della parte funzionale del progetto]

A.1

A.2

A.3

A.4

A.5

A.7

B.1 CONNECTIONS

A.8

La copertura si deforma tanto da avvolgere i fruitori e proiettarne le informazioni, cosi' da favorire la lettura/visione e condividerle con il gruppo circostante. L'architettura si deforma in base ai cittadini e li interconnette ad altrepiattaforme, in luoghi differenti.

E.1

Lo spazio si chiude a tal punto da non essere piu' fruibile, modificando cosi' il punto di vista dei fruitori. Allo stesso tempo rappresenta una soluzione alla sicurezza e alla protezione delle informazioni.

E.2

E.3

A.9

A.6

UNA PIAZZA FUNZIONALE

B.1 RIMOZIONE STRUTTURA PER MAGAZZINO

B.2 CPU IN INTERAZIONE CON LA STRUTTURA ESISTENTE

AUDITORIUM

MUSEO OMERO

CINEMA

D.1 ORGANIZZAZIONE ATTUALE

CONCERTI

MOSTRE

SINCRONIZZAZIONE |ADATTABILITA'

Oltre all’intervento della mole, in altre citta’ saranno distribuiti sistemi di input di e output che, come libri aperti, forniranno continue informazioni tra i focolari.

5 M

1

2

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SCALA 1 |100

A |A”

10 M

5

0

SCALA 1 |200

2

A

A”

B

B”

10 M

5

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SCALA 1 |200

2

SCALA 1 |5000

B |B”

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CAMERINO

_Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria”

Laureando: Nicolo' de Vita

_sede di Ascoli Piceno

_Laurea Magistrale in Architettura A.A. 2016/2017

TITOLO TESI: L’ANTITESI DELLA PREESISTENZA, ARCHITETTURA E INTEGRAZIONE

Relatore: prof. Cristiano Toraldo di Francia

prof. Maria Federica Ottone

prof. Silvia Lupini

Il risultato di numerose esperienze all'estero, mi hanno permesso di vivere in prima persona parte del significato intrinseco di integrazione e della condizione urbana che essa genera. Pertanto, in questo momento di crisi di unioni globali, la tesi affronta una soluzione urbana per alcuni di questi conflitti. Il sito di progetto e' il lazzaretto di Ancona, luogo che per definizione rappresenta la reclusione e l'antitesi dell'integrazione.

Negli ultimi anni, la regione Marche lo ha dichiarato cuore culturale della citta', destinandolo ad attivita' quali centro conferenze, teatro, cinema, sala mostre, museo, ed altre.

Il progetto, coglie la nuova essenza dell'organizzazione spaziale, sviluppandosi in antitesi alla originaria conformazione architettonica attraverso un'interpretazione utopica a partire da una piazza, che come una lama sfonda le mura di cinta, fino a costruirne una mediateca.

Tuttavia, non saranno i libri l'elemento cardine ma i “focolari” in un'accezione contemporanea del termine. Il “fuoco” viene alimentato dalle informazioni che ogni fruitore avra' modo di condividere generando cosi' un'occasione di scambio e di confronto all'interno dell'edificio ed all'esterno mediante la rete globale.

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