• Non ci sono risultati.

Strumenti di immersive simulation rivolti a persone con Disturbi dello Spettro Autistico

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Strumenti di immersive simulation rivolti a persone con Disturbi dello Spettro Autistico"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Strumenti di Immersive Simulation rivolti a persone con Disturbi

dello Spettro Autistico

Modellazione 3D di scenari interattivi

Autori: Ersilia Vallefuoco, Alessandro Pepino, Carmela Bravaccio.

Abstract

I Disturbi dello Spettro Autistico comprendono un insieme di quadri psicopatologici caratterizzati da diverse difficoltà nelle relazioni intersoggettive, nella comunicazione e nell’inclus ione sociale. Il numero di persone con tali disturbi è in crescita, infatti, le ricerche sulle cause, la diagnosi e il trattamento stanno avanzando di pari passo per consentire un intervento precoce ed efficace.

Diversi studi hanno valutato l’utilizzo di serious game come strumento, da affiancare ai percorsi terapeutici tradizionali, per favorire il potenziamento della comunicazione, del processo di apprendimento, del comportamento sociale e delle abilità psicomotorie in persone con Disturbi dello Spettro Autistico. Tali strumenti di immersive learning simulation ricreano uno scenario tridimensionale e cercano di fornire un’esperienza immersiva all’utente a cui viene chiesto, giocando, di risolvere problemi o acquisire determinate nozioni e competenze all’interno del gioco stesso. Lo studio proposto si pone l’obiettivo di adoperare e valutare l’utilizzo di strumenti di immersive simulation per ricreare ambienti tridimensionali personalizzati e interattivi volti a migliora re l’acquisizione di contenuti educativi-didattici in soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico. In particolare, lo scopo del serious game è quello di rafforzare ed incrementare l’apprendimento di nozioni logico-matematiche elementari: concetto di numero e quantità.

La progettazione e lo sviluppo del serious game è stata supportata da un team multidisciplinare che ha individuato un gruppo tester e ha determinato gli aspetti essenziali per lo sviluppo dell’applicazione tramite la stesura di un adeguato documento di progettazione.

La fase di sviluppo del prototipo è stata supportata dall’utilizzo di Unity, come game engine, e 3D Studio Max come software di modellazione 3D.

Il prototipo di gioco, sviluppato su più livelli, è stato realizzato per pc ed è attualmente in fase di testing con gli utenti. Dai risultati della prima fase di testing, si potrà valutare se siano presenti fattori o elementi da riprogettare per completare lo sviluppo del serious game e avere una prima stima degli effetti in termini di apprendimento e sviluppo di competenze.

Parole chiavi: serious game, distrurbi spettro autistico, strumenti interattivi, apprendimento,

Riferimenti

Documenti correlati

Infatti uno degli aspetti più distintivi delle forme di autismo è la difficoltà nell’esprimere le emozioni e nel codificare quelle altrui; questo vale anche nelle forme

Lo scopo del presente studio è quello di valutare la presenza di malattie intestinali nei pazienti affetti da Disturbo dello Spettro Autistico e da disturbi gastrointestinali e di

Chiari Deficit nelle abilità sociocomunicative verbali e non verbali; le difficoltà sociali sono evidenti anche in presenza di aiuto; l’iniziativa nelle interazioni sociali è

Chiari Deficit nelle abilità sociocomunicative verbali e non verbali; le difficoltà sociali sono evidenti anche in presenza di aiuto; l’iniziativa nelle interazioni sociali è

Tutti i dispositivi di Comunicazione Aumentativa Alternativa contengono differenti modalità comunicative che hanno lo scopo di supportare la comunicazione; tra queste modalità vi

Archivio di antropologia criminale, psichiatria e medicina legale, 58, 1938, p.. I diritti, invece, implicano l’esercizio di una certa attività nell’interesse proprio, che

To evaluate urokinase plasminogen activator (u-PA), urokinase plasminogen activator soluble receptor (su-PAR), plasminogen activator inhibitor I (PAI-1) and tissue

Uno studio californiano caso controllo condotto tra gennaio 2003 e giugno 2010 riguardante un gruppo di bambini da 2 a 5 anni (689 casi e 315 controlli) arruolati nello studio CHARGE