TEMA DI PSICOLOGIA 1 (Camaioni L’infanzia) 1
Le relazioni infantili più importanti nella vita della maggior parte delle persone sono quelle che si stabiliscono con genitori e fratelli. Il candidato illustri alcuni aspetti di tali relazioni alla luce degli esiti della ricerca psicologica, soffermandosi in particolare sui seguenti punti:
-le ricerche di Bowlby sul legame di attaccamento;
-il ruolo dei comportamenti dell’adulto e del temperamento del bambino nel determinare il comportamento di quest’ultimo;
-analogie e differenze tra le funzioni della figura materna e di quella paterna; -i conflitti tra fratelli e le strategie educative più adeguate per affrontarli. TEMA DI PSICOLOGIA 2 (Attili Attaccamento e amore) 2
Le ricerche che hanno indagato la vita amorosa alla luce della prospettiva cognitivista e neoevoluzionista hanno individuato più sistemi motivazionali alla base della rapporto tra coniugi o partner adulti, confermando, ma anche in parte modificando, una convinzione freudiana, quella secondo cui il rapporto madre-bambino sarebbe il prototipo della relazione di coppia.
Il candidato illustri i principali esiti di queste indagini, soffermandosi soprattutto sui seguenti punti: - lo sviluppo del legame di attaccamento;
- le analogie e le differenze tra l’interpretazione psicoanalitica dell’amore (infantile e adulto) e quella derivante dalla teoria dell’attaccamento;
- i criteri di scelta del partner nei due sessi secondo la prospettiva neodarwinista;
- i diversi modi di amare nella vita adulta e il loro legame con le esperienze infantili, con particolare riferimento al ruolo dei modelli mentali (del sé e della figura di attaccamento). TEMA DI PSICOLOGIA 3 (Ravenna Odiare) 3
All’origine di molti comportamenti aggressivi che hanno luogo nella vita quotidiana e nei rapporti tra gruppi è ipotizzabile l’esistenza di un sentimento di odio, talvolta freddo e calcolato, talvolta passionale e improvviso. Il candidato illustri le caratteristiche e le possibili cause di tali sentimenti radicati di ostilità, soffermandosi in modo particolare sui seguenti punti:
- i principali contesti della vita sociale in cui si verificano tali atti ostili; - i vari tipi di odio secondo il modello di Sternberg;
- il ruolo che diversi fattori psicologici (bisogno di potere, autostima, processi cognitivi, ecc.) e culturali possono svolgere nel promuovere l’odio per l’altro;