RSITÀ d e g l i s t u d i a L E R BIBLIOTECA
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI S A L E R N O B IBLIO TEC A
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LO SBARCO DEI SARACENI
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T R A D I Z I O N A L E M A N I F E S T A Z I O N E
D E L L O « S B A R C O D E I S A R A C E N I ) )
( 1 4 AGOSTO 1 9 5 4 ■ ORE 22)
S O I T f l I L P A T R O N A T O D E L L ’ E N T E P B O V I S C I A L E P E R I L T U R I S M O D i S A I , E R S I ) ED A ( TR A DELL’ AZIENDA AUTONOMA PER LA STAZIONI DI SOGGIORNO E TURISMO DI POSITANO
COMMISSARIO PREFETTIZIO: Dott. MARIO MARROSU
SEGRETARIO: Dott. ETTORE IMPERATO
PRESIDENTE ONORARIO:
Avv. GIROLAMO BOTTIGLIERI - Presici. dell'E nte Prov. p e r il Turismo di Salerno
COMITATO ESECUTIVO:
C ap. di Vascello in A. PAOLO ALOISI - P resid en za d el Comitato e re g ia Mons. SAVERIO CINQUE - Protonotario Apostolico - P arroco di S. M aria A ssunta
Incoronata di Positano - Vice Presidente M archese Dott. PAOLO SERSALE - Sindaco d i Positano - Vice P residente Prof. ROBERTO SCIELZO - S cenografia e Costumi
Sig. ANTONIO AULETTA - C a ssa e A m m inistrazione Sig. LUIGI TUTINO • O spitalità
Sig. ARISTIDE PASSEROTTI - O rganizzazione servizi a terra Sig. TOBIA SAVINO - O rganizzazione servizi in m are (Saraceni) Sig. VITO RISPOLI - O rganizzazione servizi in m are (Cristiani)
N e ll’alto M edio Evo, in un periodo oscuro della storia di Po- sitano e della quale, oggi, poco o nulla sappiamo, un’antica ta vola raffigurante una M adonna Bizantina, giunse sul nostro litorale.
Da chi, e quando vi fu portata, non si sa.
M a intorno a questo quadro — che ancora intatto si conserva
nella nostra Chiesa — fiorì la leggenda di Positano. Una credenza
religiosa che la fede dei Padri ha m antenuto sempre viva, e il cui ricordo ha, tuttora, il potere magico d ’infiam m are e conquistare l’anim o dei Positanesi, ciascuno dei quali, in maniera diversa, ma con la stessa convinzione, crede nella leggenda ed ama spesso rac contarla con dovizia di particolari.
” Una nave Saracena al largo di Positano, sorpresa, nella notte, da una tempesta. Le magiche parole ” Posa, Posa! ” ripetute da una voce arcana. Il Miracolo. Un equipaggio di infedeli, convertito alla fede Cristiana, deposita il prezioso quadro nei pressi della spiaggia vicina. E la pietà dei Positanesi, sul luogo stesso, costruisce la Chiesa di Positano
N o i non ci allontaniamo molto da questa genuina tradizione, se im m aginiam o che il quadro, vuoi per la sua grande importanza religiosa, vuoi per l’ingente valore delle pietre incastonate nel legno dipinto, sia stato oggetto di una delle tante rapine organizzate dai Saraceni, poiché essi devastarono, a più riprese il litorale tirreno ed adriatico, proprio negli anni precedenti al io o o .
Tenevano saldamente tutta la Sicilia, costituivano, ogni volta, nuove basi nell’Italia peninsulare: fecero di Agropoli, proprio di fronte a Positano, la loro più agguerrita piazzaforte.
Sola vigilava sul mare la più antica delle Repubbliche Marinare Italiane: A m a lfi di cui Positano e gli altri centri della costiera erano parte integrante. E d A m a lfi, la prima marina organizzata come forza militare di Stato, sostenne da sola e tante volte, l’urto delle flotte barbaresche.
h e fo n ti storiche sono piuttosto avare di notizie al riguardo — forse, perchè nessuno ha ancora com piuto il serio sforzo di inter rogarle — e perciò noi non ci riferiamo al tale o altro episodio, non datiamo la nostra azione, ma preferiamo anche noi, collocare al li m ite fra la leggenda e la storia, lo scontro navale che rievochiamo.
IL CAPOTAMBVRO E I TAMBURI
Costume eseguilo da Annamaria Scielzo su figurino di Roberto S cielzoCostume e s e g u i t o da Annamaria Scielzo su figurino di Roberto S cielzo
S V O L G I M E N T O CRONOLOGI CO DE L L A M A N I F E S T A Z I O N E
Ore 23,00 - Colpo scuro: P aese al buio - Accensione proiettori sul-
l ' angolo m arinaresco dell'antica Positano - Funzione dentro la Chiesetta - Movimento di fedeli sul sagrato con scene pastorali - Canti di menestrelli - P asseggiata di sentinelle alab a rd a te sul molo e sulla spiaggia - Com menti musicali d a parte di qualche elemento della b a n d a - G ran ata lum inosa rossa.
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Ore 23,10 - Falò pirico sui Galli, sulla Torre di Vettica nonché su
quelle della Sponda, della Trasita di Formilo - Grida di donne a mezzo altoparlanti - C am pane del p a e se a stormo - Agitazione del popolo in costum e sul sagrato (molo) - Corsa degli arm ati ad im barcarsi - M essa in m are delle navi Cristiane a secco - fuga di donne e di bambini, contem poraneam ente le navi Saracene oscu rate e silenziose, navigano con la p ru a su pun ta Tre- ville (appena visibili per il plenilunio) (nel grafico posi zione 2) - I cannoni vengono trainati verso le barbette.
Ore 23,15 - Le navi Saracene giunte nella posizione 3 (vedi g ra
fico) accostano in linea di fronte, accendono i fanali di bordo, mettono in vista gli arm ati - G rida - Urli - Tam buri - Comi - Avanzano lentam ente verso la spiaggia. - Le navi am alfitane con lA m m iraglia in testa dopo aver fatto eseguire un'esplorazione d a u n a nave veloce, prendono il m are in linea di fila e dirigono per arre stare l'invasore n ella zona 5 di m are indicata dal grafico.
Ore 23,20 - S' inizia il Carosello che in forma allegorica vuole ra p
presentare l'accerchiam ento e l'annientam ento dei Cri stiani - durante i primi due giri del Carosello, duello a cannonate fra le d ue Ammiraglie ed a frecce luminose fra le barche avversarie - Dopo il secondo giro le due am m iraglie dirigono all'abbordaggio (verso il centro del cerchio) l'u na contro l'altra im itate d alle dipendenti unità - Durante la mischia: bengala, scoppi, frastuono di trombe, tamburi, uomini a m are, duelli sui ponti, uno o d ue brulotti saltono in a ria dopo u n a serie di esplosioni e vam pate. Dopo quattro minuti di m ischia le unità cristiane cominciano a d am m ainare le vele ed a dileguarsi con la p ru a in direzione di Punta Licosa (6). I proiettori che avranno, fino a questo momento, il lum inate le acque dello scontro faciliteranno l'occulta mento dei Cristiani puntando sulla b a le n a e sul Net tuno, i quali dopo aver girovagati nel cam po di b atta glia si sposteranno verso la Torre di Fomillo.
Ore 23,25 - I Saraceni vittoriosi, con ogni sorta di urla, rumori ed
agitazioni dirigono all'atterraggio (pos. 7) sbarcando gli uomini verso le 23,30.
Ore 23,35 - I Saraceni sbarcati e schierati come d a pos. 8 prim a di
partire p er l'assalto del bastione creato sul molo (che nel frattempo sa rà p assato in istato di difesa) preghe ranno, inchinandosi in direzione d ella M ecca (Punta Li cosa) e non a p p en a la n a v e am m iraglia con i suoi can noni e le altre unità S aracene con i razzi filanti inizie- ranno l'attacco del paese, partiranno all'assalto per ondate com andate dal Pascià, dall' alto di un tronet- to a dorso dell' elefante. L'assalto resta contenuto sul fronte della chiesa sino quasi a lla fine dell'incendio, mentre, risulterà vittorioso presso la Porta del paese dove gli assalitori avanzano roteando alcuni b en gala incendiari.
Ore 23.40 - Inizio dell'incendio del p a e se - Q uando l'incendio su
p e ra la strad a (3a fase) sventolìo di u n a grande b a n diera Am alfitana a punta Reginella. Ripiegamento dei Saraceni dopo aver vistosam ente duellato sui tetti con i difensori - Alcuni guerrieri Cristiani e Saraceni cadono dai tetti. A ppena respinti dal p a e se gli attaccanti si uniscono agli assedianti del molo. Fanno m assa con essi e si lanciano all'attacco finale che sfonda ogni resistenza. Invasione della Chiesa - Uccisione dei difen sori - Ratto del quadro d ella M adonna - Incendio della Chiesa - Sirene urlanti - C am pane a distesa.
Ore 23,50 - I Saraceni, rapinatori m a sconfitti, prendono il m are -
oscurano i fanali e dirigono verso il punto del miracolo davanti a lla quale durante l'incendio si sono già am m assate le caravelle cristiane.
Ore 23,55 - Apparizione della M adonna - Canto dell'Ave M aria di
Schubert d a lla Schola Cantorum - I Cristiani alzano le vele e accendono i loro fanali, le torce e i ben g ala re sidui - Navi Cristiane e S aracene prendono con calm a posizione intorno alle d u e rispettive navi am m iraglie frammischiandosi in formazione a d arco come indicato
(grafico d ella 3a fase).
Ore 24,00 - L' intera formazione di cui sopra seguita con ritardo pro
gressivo dal Simulacro d ella M adonna e continuamente illum inata dai proiettori, dirige verso la spiaggia - Le Figlie di Maria, con cand ele a lla mano, salm odiando in due linee di fila avanzano lungo il bagnasciuga verso il punto dello sbarco d ella M adonna - Il Clero muove d alla scalinata d ella spiaggia verso lo stesso punto prendendo in consegna il quadro - La Proces sione dirige verso la Chiesetta costruita verso l'incanto.
Il Comitato Organizzatore porge vivissim i ringraziam enti alle A utorità ed E n ti, in prim o luogo alla Marina Militare, che hanno voluto collaborare efficacemente alla presente
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I i r FASE - MIRACOLO - P R O C E S S IO N E
i O N A R I S E R V A T A A l P A N F I L I Eb Al N A T A N T I C O N s p e t t a t o r i E « 0 I P A 5 6 I Iti G l r t OC C HI O P R E S E H T A t t O A R M I In t e r v e n t o c l e r o Pi a z z a \ Fl a v i o Gi o i a' G s S T E R O Lett.e Filosofia
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