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Obesità materna e rischio cardio-metabolico nella prole: marcatori genetici e biochimici.

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Academic year: 2021

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RIASSUNTO

La diffusione di obesità e diabete nel mondo occidentale sta raggiungendo dimensioni epidemiche. Infatti, più di un miliardo e 400 milioni di individui adulti sono sovrappeso e circa 500 milioni di questi sono obesi. Inoltre, circa 382 milioni di persone sono affette da diabete secondo i dati della Organizzazione Mondiale della Sanità. Obesità e diabete sono per di più tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, che a loro volta costituiscono la prevalente causa di mortalità a livello mondiale. L’identificazione dei meccanismi che regolano l’insorgenza di obesità e diabete è dunque necessaria per prevenire la diffusione epidemica di tali patologie e lo sviluppo delle complicanze cardiovascolari ad esse connesse.

Sovrappeso e obesità materni sono stati associati allo sviluppo di malattie metaboliche e cardiovascolari nella prole. È stata ipotizzata dunque un’origine fetale e perinatale di tali patologie, nota con il nome di “fetal programming”. Secondo questa ipotesi, in seguito ad uno stimolo transitorio durante il periodo gestazionale in utero, l’organismo in fase di differenziamento cellulare opera modifiche metaboliche e trascrizionali, che si ripercuotono in modo permanente sull’individuo adulto. Tra queste ultime, un maggiore accorciamento dei telomeri, verosimilmente correlato ad un aumento dello stress ossidativo e infiammatorio, potrebbe essere associato ad un aumentato rischio di cardiopatie, sindrome metabolica, invecchiamento e anche obesità infantile, così come suggerito da recenti studi.

Scopo di questo progetto è quello di capire se alterazioni metaboliche e cardiovascolari siano presenti fin dal primo anno di vita nella prole di madri obese o affette da diabete gestazionale e identificare i meccanismi molecolari che potrebbero esserne responsabili.

A tale scopo, coppie di futuri genitori e i rispettivi neonati sono stati reclutati all’inizio della gravidanza. Dati antropometrici quali indice di massa corporea, circonferenza di vita e fianchi, analisi biochimico-cliniche di routine e dati ecografici di accrescimento fetale sono stati raccolti al momento del reclutamento e durante il corso della gravidanza. Tra le 26-28 settimane di gestazione, il test orale di tolleranza al glucosio è stato eseguito per diagnosi di diabete gestazionale secondo le correnti linee guida e campioni ematici di entrambi i genitori sono stati raccolti per la misura di resistenza insulinica, profilo lipidico, enzimi epatici, creatinina e marcatori genetici (lunghezza dei telomeri). Entrambi i genitori sono inoltre stati sottoposti ad ecocardiografia transtoracica per valutare le dimensioni e la funzionalità cardiaca. Al momento del parto, sono stati raccolti il sangue cordonale e campioni di cordone, placenta e membrane per analisi biochimiche e molecolari. I dati antropometrici ed eventuali annotazioni pediatriche sono state raccolte alla nascita e durante tutto il primo anno di vita dei neonati. Inoltre,

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un’ecocardiografia transtoracica è stata effettuata alla nascita all’età di 3, 6 e 12 mesi per misurare e monitorare i parametri di dimensione e funzione cardiaca.

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