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La Mercalli va in cantina, ora c'è l'ESI. Storia della nascita di una nuova scala macrosismica basata esclusivamente sugli effetti ambientali indotti dai terremoti.

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Academic year: 2021

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(1)Sabina Porfido CNR -IAMC- Napoli sabina.porfido@iamc.cnr.it.

(2) www.cnr.it. Il più grande ente di ricerca italiano con il compito di svolgere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca in un ampio spettro di discipline.

(3) cnr  1924 12 gennaio. Prima riunione del neonato CNR presso. l'Accademia Nazionale dei Lincei..  Presidenti. 1927-1937 Guglielmo Marconi -Premio nobel per la fisica nel 1909.  "Guglielmo Marconi e il CNR": monografia a cura dell'Archivio Storico Capitolino.  ….. 1976-1984 Ernesto Quagliariello  …………1997-2003 Lucio Bianco. ..................18/02/2012 Luigi Nicolais è il nuovo Presidente del CNR.

(4) Nave Urania. "La Piramide" sul K2.

(5)

(6) Rita Levi Montalcini Premio Nobel per la medicina 1986 nel 1969 assume la direzione dell'Istituto di Biologia Cellulare del CNR a Roma, dove dedica tuttora gran parte del suo tempo alla ricerca presso il laboratorio di Neurobiologia.

(7) Strutture del Cnr in Campania. 18 istituti del CNR 12 articolazioni territoriali.

(8) 11 dipartimenti. CNR-IAMC. NAPOLI, Taranto, Mazzara del Vallo, Messina, Capo Granitola, Oristano. Geologia e geofisica marina. Morfobatimetria, stratigrafia e assetto tettonico dei fondi marini. Risorse e rischi. Paleoclima - Biodiversità degli ecosistemi marini e cicli biogeochimici, con particolare riguardo alla fascia costiera e alle sue risorse; tolleranza del sistema marino alle perturbazioni naturali e antropiche. - Risorse biologiche, con attenzione alle risorse della pesca e dell’acquacoltura. - Oceanografia operativa e previsioni delle future condizioni dell'ecosistema marino. - Ecologia degli ecosistemi costieri..

(9) Percorso formativo  Liceo scientifico  Laurea in scienze geologiche- Federico II, Napoli  23 novembre 1980 terremoto campano-lucano  1982-1984 crisi bradisismica Pozzuoli  1980-1985 Precariato università, osservatorio vesuviano,. cnr  1985 cnr.

(10) I terremoti più forti nel mondo  Data: USGS PAGERCAT 1900-2008, USGS-NEIC & gCMT 2008-present  Figure courtesy of Charles Ammon, after Ammon et al., SRL, 2010.

(11) WENCHUAN EARTHQUAKE (MS 8.0 - 12 MAY 2008), SICHUAN, CHINA. Almeno 69,195 morti, 374,177feriti e 18,392 dispersi. At least 15 million people were evacuated from their homes and more than 5 million were left homeless..

(12) WENCHUAN EARTHQUAKE (MS 8.0 - 12 MAY 2008), SICHUAN, CHINA.

(13) Intensità: persone. fagliazioni. Fenomeni franosi. Terremoto produce effetti. edifici. Ambiente naturale. TSUNAMI. liquefazioni. Anomalie idrologiche.

(14) Come si misura la forza di un terremoto ?. Intensità (Dati macrosismici). Effetti sull’ambiente, sull’uomo e sulle strutture antropiche. Magnitudo (Dati strumentali). Movimento oscillatorio del terreno.

(15) Come si misurano i terremoti? SCALE INTENSITA’ • Mercalli-Cancani-Sieberg. MCS. • Mercalli Modificata. MM. • Medvedev-Sponheuer-Karnik MSK • European Macroseismic Scale EMS. MAGNITUDO • Richter. MISURA STRUMENTALE (dai primi del ‘900). CLASSIFICANO IL TERREMOTO IN BASE AGLI EFFETTI PRODOTTI (applicabili a ogni terremoto di cui siano documentati effetti).

(16) Le scale di Intensità nei secoli De Rossi - Forel, 1873 (X gradi). Mercalli II, 1902 (X gradi). Gli effetti sull’ambiente naturale vengono progressivamente inseriti e diventano diagnostici per la valutazione dell’Intensità. Mercalli – Cancani – Sieberg, 1917 (XII gradi).

(17) Le scale di Intensità nei secoli influenza della tipologia costruttiva Scala MCS (Mercalli – Cancani – Sieberg), 1930 non tiene conto delle tipo di fabbricati (utilizzata per i terremoti storici). Scala MM (Modified Mercalli), 1931 da H. Wood e F. Neumann Scala MM (Modified Mercalli), 1956 da Richter tiene conto del tipo di fabbricati (4 classi) ma non della qualità. Scala MSK (Medvev – Sponheuer - Karnik), 1964 tiene conto del tipo di fabbricati (3 classi) e del danneggiamento (%). Scala EMS (European Macroseismic Scale), 1992-1998. tiene conto del tipo di fabbricati (6 classi) e 5 gradi di danneggiamento.

(18) Intensità: Impercettibile Molto leggero Leggero Moderato Abbastanza forte Forte Molto forte Rovinoso* Distruttivo* Completamente distruttivo * Catastrofico Grandemente Catastrofico.

(19) SCALA MCS (MERCALLI - CANCANI - SIEBERG) DI INTENSITA` DEL TERREMOTO (SIEBERG A., 1930, Geologie der Erdbeben. Handbuch der Geophysik, 2, 4, pp. 550-555) I grado Impercettibile: rilevato soltanto da sismografi. II grado Molto leggero: sentito soltanto da persone estremamente sensibili o nervose, in perfetta quiete e quasi sempre nei piani superiori dei caseggiati. III grado Leggero: anche in zone densamente abitate viene percepito come terremoto, soltanto da una piccola parte degli abitanti nell'interno delle case, come nel caso del passaggio di un pesante mezzo. Da alcuni viene riconosciuto come terremoto soltanto dopo averne parlato con altri. IV grado Moderato: all'aperto il terremoto e` percepito da pochi. Nelle case e` notato da numerose persone ma non da tutti, a seguito del tremolio o di oscillazioni leggere di mobili. Cristalleria e vasellame, posti a breve distanza, urtano come al passaggio di un pesante autocarro su strada dissestata. Finestre tintinnano; porte, travi e assi in legno scricchiolano; cricchiano i soffitti. In recipienti aperti, i liquidi vengono leggermente mossi. Si ha la sensazione che in casa si sia rovesciato un oggetto pesante; si oscilla con tutta la sedia o il letto come su una barca. In generale questi movimenti non provocano paura a meno che le persone non si siano innervosite o spaventate a causa di terremoti precedenti. In rari casi i dormienti si svegliano. V grado Abbastanza forte: nel pieno delle attivita` giornaliere, il sisma viene percepito da numerose persone nelle strade e se sensibili anche in campo aperto. In casa si avverte in seguito allo scuotere dell'interoedificio. Piante e piccoli rami di cespugli ed alberi si muovono con evidenza, come se ci fosse un vento moderato. Oggetti pendenti come lampade, tendaggi, lampadari non troppo pesanti entrano in oscillazione, campanelle suonano. Gli orologi a pendolo si fermano od oscillano con maggior periodo, a seconda della direzione della scossa se perpendicolare o normale al moto di oscillazione. A volte orologi a pendolo fermi riprendono il movimento. La luce elettrica guizza o viene a mancare in seguito a movimenti della linea. I quadri urtano, battono contro le pareti oppure si spostano; da recipienti colmi e aperti vengono versate piccole quantita` di liquido; ninnoli ed oggetti del genere possono cadere come pure gli oggetti addossati alle pareti; arredi leggeri possono essere spostati di poco; mobili rintronano; porte ed imposte sbattono; vetri delle finestre si infrangono. Quasi tutti i dormienti si svegliano. Sporadici gruppi di persone fuggono all'aperto..

(20) VI grado Forte: il terremoto viene notato da tutti con paura, molti fuggono all'aperto, alcuni hanno la sensazione d'instabilita`. Liquidi si muovono fortemente; quadri, libri e cose simili cadono dalle pareti e dagli scaffali; porcellane si frantumano; suppellettili assai stabili, e perfino pezzi d'arredo vengono spostati se non rovesciati; piccole campane in cappelle e chiese, e orologi di campanili battono. Case isolate, solidamente costruite subiscono danni leggeri; spaccature all'intonaco, caduta del rinzaffo di soffitti e di pareti. Danni piu` forti, ma non ancora pericolosi, si hanno sugli edifici mal costruiti. Qualche tegola e pietra di camino cade.. VII grado Molto forte: notevoli danni vengono provocati ad oggetti di arredamento anche di grande peso. Grandi campane rintoccano. Corsi d'acqua, stagni e laghi si agitano e s'intorbidiscono a causa della melma mossa. Qua e la`, parte delle sponde di sabbia e ghiaia scivolano via. Varia la portata delle sorgenti. Danni moderati a numerosi edifici costruiti solidamente: piccole spaccature nei muri; caduta di toppe piuttosto grandi dell'incalcinatura e dello stucco, a volte anche di mattoni. Caduta generale di tegole. Molti fumaioli vengono lesi da incrinature. Camini gia` danneggiati si rovesciano sopra il tetto danneggiandolo. Da torri e costruzioni alte cadono decorazioni mal fissate. Quando la casa e` a pareti intelaiate, i danni all'incalcinatura e all'intelaiatura sono piu` gravi. In casi isolati distruzione di case mal costruite oppure riattate.. VIII grado Rovinoso: interi rami d'albero pendono rotti e perfino si staccano.Anche i mobili piu` pesanti vengono spostati lontano e a volte rovesciati. Statue, monumenti in chiese, in cimiteri e parchi pubblici, ruotano sul proprio piedistallo oppure si rovesciano. Solidi muri di cinta in pietra si rompono e crollano. Circa un quarto delle case e` gravemente leso, alcune crollano, molte diventano inabitabili; gran parte di queste cadono. Negli edifici intelaiati cade gran parte della tamponatura. Case in legno vengono schiacciate o rovesciate. Spesso campanili di chiese e di fabbriche con la loro caduta causano danni agli edifici vicini piu` di quanto non avrebbe fatto da solo il terremoto. In pendii e terreni acquitrinosi si formano crepe. In terreni bagnati si ha l'espulsione di sabbia e di melma..

(21) IX grado Distruttivo: circa la meta` di case in pietra sono distrutte; molte crollano; la maggior parte diviene inabitabile. Case ad intelaiature sono divelte dalle proprie fondamenta e crollano; travi strappate a seconda delle circostanze contribuiscono alla rovina. X grado Completamente distruttivo: gravissima distruzione di circa 3/4 degli edifici, la maggior parte crolla. Perfino costruzioni solide di legno e ponti subiscono gravi lesioni, alcuni vengono distrutti. Argini e dighe ecc., chi piu`, chi meno, sono danneggiati notevolmente, binari leggermente piegati e tubature (gas, acqua e scarichi) vengono troncate, rotte e schiacciate. Nelle strade lastricate e asfaltate si formano crepe e per pressione sporgono larghe pieghe ondose. In terreni meno densi e piu` umidi si creano spaccature fino alla larghezza di piu` decimetri; si notano parallelamente ai corsi d'acqua spaccature che raggiungono larghezze fino a un metro. Non solo pezzi di terreno scivolano dai pendii, ma interi macigni rotolano a valle. Grossi massi si staccano dagli argini dei fiumi e da coste scoscese; riviere basse subiscono spostamenti di masse sabbiose e fangose, per cui il livello del terreno viene notevolmente variato. Le sorgenti subiscono frequenti cambiamenti di livello dell'acqua. Da fiumi, canali e laghi ecc. le acque vengono gettate contro le sponde..

(22) XI grado Catastrofico: crollo di tutti gli edifici in muratura, resistono soltanto le capanne di legno e le costruzioni ad incastro di grande elasticita`. Anche i ponti piu` sicuri crollano a causa della caduta di pilastri in pietra o del cedimento di quelli in ferro. Binari si piegano fortemente e si spezzano. Tubature interrate vengono spaccate e rese irreparabili. Nel terreno si manifestano vari mutamenti di notevole estensione, a seconda della natura del suolo, si aprono grandi crepe e spaccature; sopratutto in terreni morbidi e acquitrinosi il dissesto e` considerevole sia orizzontalmente che verticalmente. Ne segue il trabocco di sabbia e melma con diverse manifestazioni. Sono frequenti lo sfaldamento di terreni e la caduta di massi. XII grado Grandemente catastrofico: non regge alcuna opera dell'uomo. Lo sconvolgimento del paesaggio assume aspetti grandiosi. Corsi d'acqua sia superficiali che sotterranei subiscono mutamenti vari, si formano cascate, scompaiono laghi, fiumi deviano..

(23) Prima versione: luglio 2003 XVI INQUA Congress Reno, Nevada (USA). Seconda versione: agosto 2004 32nd International Geological Congress, Firenze.

(24) Cosa è la scala ESI 2007? L’Environmental Seismic Intensity scale (ESI 2007) è una nuova scala di intensità sismica basata esclusivamente sugli effetti che i terremoti producono sull’ambiente. E’ stata ratificata dall’INQUA (Unione Internazionale per la Ricerca sul Quaternario) nel corso del 17° Congresso tenuto a Cairns (Australia) nel 2007.

(25) La scala ESI 2007 è costituita da: Descrizione dei 12 Gradi di Intensità secondo una struttura analoga a quella largamente usata delle scale d’intensità sismica tradizionali (Mercalli Cancani Sieberg - MCS; Mercalli Modificata – MM; Medvedev Sponeuer Karnik - MSK, European Macroseismic Scale - EMS). Linee Guida, il cui scopo è di definire la procedura di uso della scala e allo stesso tempo di chiarire i fondamenti scientifici su cui essa è basata. La scala ESI 2007 è stata pubblicata in uno speciale volume APAT (volume 74, collana Memorie Descrittive della Carta Geologica d’Italia). E’ disponibile anche on-line http://www.apat.gov.it/site/en-GB/Projects/INQUA_Scale/default.html.

(26) Perché una nuova scala di intensità sismica basata sugli effetti ambientali? Lo scopo principale della scala ESI 2007 è quello di integrare le scale d’intensità sismica tradizionali che si basano essenzialmente sui danni agli edifici, e sostituirle ove queste ultime non sono in grado di fornire stime d’intensità attendibili, ovvero: Per i terremoti più forti (oltre il X grado) in quanto la maggior parte degli edifici risulta spesso distrutta, mentre gli effetti sul terreno continuano a essere diagnostici. In aree non o scarsamente abitate, dove la valutazione dell’intensità del terremoto deve necessariamente basarsi sugli effetti sull’ambiente, gli unici disponibili. In tali condizioni le scale tradizionali tendono a sottostimare l’intensità.

(27) A cosa servirà nel concreto? E’ uno strumento nuovo a servizio essenzialmente della prevenzione, attraverso una più precisa conoscenza della distribuzione e delle dimensioni degli effetti prodotti dal terremoto In altri termini: anche dove non vi sono case distrutte, possono esservi fenomeni come la fagliazione superficiale, le frane , la liquefazione, gli tsunami avvenuti nel passato a darci indicazioni sulla forza del terremoto e avvertirci della sua pericolosità in quel luogo, così da pianificare al meglio lo sviluppo del territorio e, laddove si sia già costruito, intervenire con tecniche di miglioramento sismico, con riferimento soprattutto ad edifici di particolare importanza, quali scuole, ospedali, infrastrutture, impianti ad alto rischio.

(28) San Francisco, 1906. Colombia, 1999. PERICOLOSITA’. Calabria, 1783. Russia, 2003. Gli effetti ambientali prodotti dai terremoti passati sono uguali a quelli prodotti dai terremoti di oggi e del futuro. Quindi, le intensità valutate in base agli effetti ambientali consentono di confrontare terremoti avvenuti in epoche ed aree differenti.

(29) Alcuni esempi Il terremoto che colpì il Giappone Centrale (evento di Chuetsu-Oki, 16.07.2007, magnitudo 6.8) ebbe una vasta eco nei notiziari in tutto il mondo a causa dei grossi rischi corsi dalla centrale nucleare di Kashiwazaki. Gli studi precedenti alla realizzazione della centrale nucleare avevano previsto l’eventualità di un terremoto di tale energia, non tenendo in giusta considerazione però gli effetti che l’evento stesso avrebbe potuto innescare sull’ambiente e di conseguenza sull’opera. Tra i numerosi effetti indotti dal terremoto, uno scivolamento franoso si mobilizzò proprio a ridosso della centrale nucleare (foto). E’ evidente che se questa fosse stata coinvolta direttamente dalla frana, i danni avrebbero potuto essere incalcolabili..

(30)

(31) "Fukushima, incubo nucleare"  I progettisti troppo preoccupati dai terremoti e troppo. poco dagli tsumani. Il livello del terreno troppo basso per permettere una resistenza efficace all'invasione del mare. Dighe alte 6 metri e uno tsunami con onde da 14 metri. Barre di carburante nucleare rivestite da un sottile strato di zirconio che con il crescere della temperatura diventa altamente reattivo. Sono alcuni fra gli errori di progettazione commessi a Fukushina e denunciati dal fisico nucleare Mike Weightman, alla guida del comitato internazionale invitato a ispezionare il sito. …National Geographic. Channel.

(32) M9.0 –Costa di Honshu, Giappone Terremoto & tsunami 15,703 persone morte, 4,647 disperse,5,314 feriti, 32,395 edifici distrutti e danneggiati, 2,126 strade,56 ponti,26 ferrovie distrutte. Il numero maggiore di morti si è verificato a Iwate, Miyagi e Fukushima a causa dell’onda di tsunami del Pacifico alta 37.88 m a Miyako. Perdita economica di 309 billion US dollars (USGS).

(33) M9.0 –Costa di Honshu, Giappone tsunami.

(34) M9.0 – Near the East Coast of Honshu, Japan 130km dalla costa nel Pacifico; 24 km di profondità; faglia inversa WNW-ESE assi di compressione.

(35) Christchurch, New Zealand 2011.

(36) La scala ESI 2007 è strutturata in dodici gradi. Il titolo di ciascun grado riflette la severità del terremoto ed il ruolo degli effetti sull‘ambiente. Nella descrizione sono riportate in primo luogo le caratteristiche degli effetti primari ossia la fagliazione superficiale e le altre deformazioni di origine tettonica. Quindi gli effetti secondari sono descritti in termini di area totale di occorrenza ,raggruppate nelle diverse categorie e ordinate in senso crescente a seconda del grado in cui essi iniziano a manifestarsi.

(37) Effetti Esi scale 2007  Gli effetti primari direttamente legati all‘energia del. terremoto e in particolare, alla manifestazione in superficie della faglia sismogenetica, sono espressi in termini di due parametri fondamentali: la lunghezza totale della rottura in superficie, e la massima dislocazione ad essa associata.  Si osservano generalmente al di sopra di una certa soglia di magnitudo e si manifestano in genere a partire dall‘VIII grado ESI, salvo in alcune zone vulcaniche dove eventi sismici molto superficiali possono dare luogo ad effetti primari già al VII grado. Rientrano negli effetti primari anche le deformazioni della superficie topografica di natura tettonica (uplift, subsidenza)..

(38) Effetti Esi scale 2007.

(39) Da I a III: Non ci sono effetti sull‘ambiente che possono essere usati come diagnostici per la valutazione del grado di intensità IV AMPIAMENTE AVVERTITO / Primi inequivocabili effetti sull’ambiente V FORTE / Effetti ambientali marginali VI LIEVEMENTE DANNOSO / Effetti ambientali modesti VII DANNOSO / Significativi effetti sull’ambiente VIII ASSAI DANNOSO / Estesi effetti sull’ambiente IX DISTRUTTIVO / Gli effetti sull’ambiente costituiscono una diffusa causa di elevata pericolosità e divengono importanti per la valutazione dell’intensità X MOLTO DISTRUTTIVO / Gli effetti sull’ambiente rappresentano una causa sostanziale di pericolosità e divengono basilari per la valutazione dell’intensità. XI DEVASTANTE / Gli effetti sull’ambiente divengono decisivi per la valutazione dell’intensità poiché i danni alle strutture giungono a saturazione XII TOTALMENTE DEVASTANTE / Gli effetti sull’ambiente sono l’unico strumento per valutare l’intensità.

(40) Effetti secondari Esi scale 2007  Anomalie idrologiche Sono diagnostici a partire dal IV fino al X       . grado Onde anomale/tsunami: dal IV fino al XII grado Fratture al suolo: dal IV fino al X grado Movimenti di versante: IV fino al X grado. Scuotimenti degli alberi dal IV fino al XI grado Liquefazioni: dal V fino al X grado Nuvole di polvere : a partire dall‘VIII grado Massi saltanti : dal IX grado fino al XII.

(41) Fenomeni di liquefazione del terreno ESI 2007 VIII ……. fenomeni di liquefazione possono risultare frequenti; i vulcanelli di sabbia possono arrivare anche ad 1 metro di diametro……….. 15.01.1968 Ms 5.9 Belice.

(42) :. L’Aquila 6/4/2009 M 6.3 Lunghezza totale della faglia : tra 2,6 e 6 km, Max D = 15 cm. Intensità ESI 2007 = IX. Si producono rotture nel terreno ( fagliazione superficiale) di lunghezza fino a pochi km, con rigetti generalmente nell’ordine di diversi cm. Si possono verificare abbassamenti o sollevamenti della superficie topografica di natura tettonica fino al massimo a pochi decimetri..

(43) L’Aquila 6/4/2009 M 6.3. Area interessata dagli effetti secondari 1000 Kmq.

(44) 26.09. 1997 Umbria-Marche M=6.0 L faglia=12 km MD = 8 cm. Intensità ESI 2007= IX.

(45) 23.11. 1980 Irpinia-Basilicata M=6.9 L= 40 km MD = m 1 Intensità ESI 2007 = X. La fagliazione superficiale si sviluppa per alcune decine di km con rigetti da decine di cm fino a pochi metri.

(46) Il terremoto è un fenomeno naturale Tende a ripetersi nelle stesse zone, nel corso degli anni Provoca, generalmente, anche gli stessi effetti sull’ambiente naturale.

(47) 7.12.1988 Spitak (ARMENIA) M=6.8 L=25 MD=2m. Intensità ESI 2007 = X.

(48) 26.03.1872 Owens Valley (California,USA) M=7.6 L>110 km MD≥10m Intensità ESI 2007= XI.

(49) 1906 Terremoto di San Francisco Max Dislocazione=6.4m M=7.9 Lfaglia=432 km Intensità ESI2007 XII.

(50) La scala ESI 2007  Da I a III: Non ci sono effetti sull‘ambiente che possono essere usati come diagnostici per la valutazione del grado di intensità  IV AMPIAMENTE AVVERTITO / Primi inequivocabili effetti sull’ambiente  V FORTE / Effetti ambientali marginali  VI LIEVEMENTE DANNOSO / Effetti ambientali modesti  VII DANNOSO / Significativi effetti sull’ambiente  VIII ASSAI DANNOSO / Estesi effetti sull’ambiente  IX DISTRUTTIVO / Gli effetti sull’ambiente costituiscono una diffusa causa di elevata pericolosità e divengono importanti per la valutazione dell’intensità  X MOLTO DISTRUTTIVO / Gli effetti sull’ambiente rappresentano una causa sostanziale di pericolosità e divengono basilari per la valutazione dell’intensità.  XI DEVASTANTE / Gli effetti sull’ambiente divengono decisivi per la valutazione dell’intensità poiché i danni alle strutture giungono a saturazione  XII TOTALMENTE DEVASTANTE / Gli effetti sull’ambiente sono l’unico strumento per valutare l’intensità.

(51)

(52) Environmental Seismic Intensity scale - ESI 2007. MICHETTI A.M. , ESPOSITO E. GUERRIERI L. PORFIDO S. SERVA L. TATEVOSSIAN R. VITTORI E. AUDEMARD F. AZUMA T. , CLAGUE J. , COMERCI V. , GURPINAR A. , MC CALPIN J. , MOHAMMADIOUN B. , MORNER N.A. , OTA Y. ,& ROGHOZIN E..  Environmental Seismic Intensity scale - ESI 2007  La scala di intensità sismica ESI 2007  Escala medio-ambiental de intensidad sismica ESI 2007  ESI 2007 Intensitätsskala  ESIの2007年の震度  Шкала сейсмической интенсивности на основании. природных эффектов – ESI2007  Η μακποζειζμική κλίμακα ένηαζηρ ESI 2007  Seismische intensiteitschaal op basis van omgevingseffecten - ESI 2007  환경진도단위-ESI 2007 (한국어).

(53) Riferimenti web www.cnr.it http://www.iamc.cnr.it/IAMC/iamc http://www.cnr.it/istituti/FocusByN.html?cds=002&nfocus=8 http://www.cpo.cnr.it/novita/esi2007.htm http://www.isprambiente.gov.it/site/itIT/Progetti/INQUA_Scale/Environmental_Seismic_Intensity_Scale_ http://www.isprambiente.gov.it/site/itIT/Progetti/INQUA_Scale/Documenti/-_ESI_2007/default.html http://scholar.google.it/citations?user=D2c15cMAAAAJ&hl=it http://eprints.bice.rm.cnr.it/3077/ http://www.dta.cnr.it/content/view/5641/2/lang,it/.

(54) Grazie …MERCALLI!!!!!!!.

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