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Comunicazione integrata su tutti i canali web (sito web, e-commerce e social media) per intercettare e fidelizzare i clienti

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Academic year: 2021

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1 Sommario

Introduzione……….. 2

1. Alejandro Bulgheroni Family Vineyard………... 2

1.1. Terroirs e vini………. 3 1.2. Olio di Dievole……….... 6 1.3. Storia di Dievole………... 7 1.4. Filosofia produttiva………... 8 1.4.1In vigna………... 8 1.4.2.In cantina………10

2. Gli obiettivi dello stage……….13

2.1. La strategia aziendale……… 13

3. Come la strategia si declina sul digitale………... 15

3.1. Sito web………. 15

3.2. Social Media……….. 26

3.3. D’Wine Club………. 32

4. Conclusioni………... 34

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2 INTRODUZIONE

Il project work illustrato di seguito analizza il Gruppo Alejandro Bulgheroni Family Vineyards (ABFV) Italia, in particolare Dievole. L’analisi parte dalla filosofia produttiva, la storia, i valori e le caratteristiche che contraddistinguono i diversi terroirs, per finire con la strategia digitale dell’azienda. Grazie allo stage, inerente a quanto studiato durante le lezioni del Master, è stato possibile approfondire le conoscenze di Marketing e Comunicazione applicate all’ambito vitivinicolo, mettendo in pratica anche quelle già apprese durante gli studi precedenti.

1. ALEJANDRO BULGHERONI FAMILY VINEYARDS

Alejandro Bulgheroni è un imprenditore argentino che nel 2012 è arrivato in Italia interessato all’olio extra-vergine di oliva e che in seguito ha deciso di investire anche sul vino. Il Gruppo Alejandro Bulgheroni Family Vineyards Italia insiste su tre terroirs considerati tra i più vocati per la produzione di vino con un totale di 300 ettari vitati. La divisione italiana fa parte di un Gruppo internazionale che opera nell’industria del cibo e del vino di alto livello. Come è possibile vedere dalla mappa, il Gruppo nel mondo ha proprietà anche in Argentina, Uruguay, Francia, Napa Valley e Australia.

In Italia

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3 Nel Mondo

[Cartina Tenute nel Mondo]

1.1. TERROIRS E VINI

CHIANTI CLASSICO

Il Chianti Classico è un ampio territorio, di circa 700.000 ettari, situato in Toscana e famoso in tutto il mondo per la qualità dei suoi vini. La denominazione Chianti Classico DOCG si

contraddistingue grazie al simbolo in etichetta del Gallo Nero, legato alla leggendaria sfida tra le due città rivali Siena e Firenze. Nel cuore del Chianti Classico si colloca Dievole con i suoi 600 ettari che comprendono vigneti, uliveti e boschi. La vastità dei terreni è una caratteristica a favore dell’azienda, perché i suoli differiscono sensibilmente da una parte all’altra e offrono al vino un prezioso mosaico di sfumature. I suoli sono in parte arenacei e in parte limoso-argillosi con scheletro abbondante e una buona presenza di calcari mista a marna. Il vitigno dominante è indubbiamente il Sangiovese, principe indiscusso di questo territorio e destinato ad essere assemblato con gli uvaggi tradizionali toscani, tra i quali il Canaiolo e il Colorino. Per quanto riguarda le varietà a bacca bianca vengono utilizzati il Trebbiano e la Malvasia Bianca o Toscana. Dai vigneti di Sangiovese nascono il Chianti Classico DOCG annata, il Novecento Chianti Classico DOCG Riserva e Vigna di Sessina Chianti Classico DOCG Gran Selezione. La linea viene completata con alcune particolarità, come il Vin Santo, la Grappa e l’Occhio di Pernice.

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Gli ultimi due arrivati nella famiglia Dievole sono un Bianco IGT invecchiato in botte grande di rovere francese che porta il nome di Campinovi e un prodotto esclusivo destinato solo ai soci del D’Wine Club: il Tocca Stelle Chianti Classico DOCG.

Una parte degli ettari vitati IGT Toscana sono dedicati alla produzione dei vini de Le Due Arbie, che comprende il Bianco Toscana IGT, il Rosato Toscana IGT, il Rosso Toscana IGT, il Chianti Superiore DOCG e l’ultimo arrivato il Chianti DOCG Riserva. In questo caso il Sangiovese viene assemblato con vitigni internazionali come Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon.

BOLGHERI

La DOC Bolgheri, facente parte del comune di Castagneto Carducci in provincia di Livorno, è una zona molto famosa per la produzione dei Supertuscan. Infatti i suoi terreni entrano perfettamente in sintonia con i tagli bordolesi: Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot.

In questo areale sono situate due giovani aziende del Gruppo ABFV: Tenuta Meraviglia e Tenuta Le Colonne. La prima si contraddistingue per la particolarità del panorama. Infatti è posizionata sulla sommità di una collina dalla quale è possibile beneficiare di una vista meravigliosa.

La linea di Tenuta Meraviglia comprende un Vermentino DOC, un Rosato DOC e un Rosso Bolgheri DOC. Ai piedi della collina invece, più vicina al mare, si trova Tenuta Le Colonne. Qui l’obiettivo è quello di mantenere un suolo “vitale”, con un’alta attività microbica che aiuta a mantenere una condizione di equilibrio in vigna, così da permettere la massima espressione delle uve. La linea di Tenuta Le Colonne presenta un Vermentino e un Rosato IGT, un Rosso Bolgheri DOC e un Bolgheri DOC Superiore. Il re dei bianchi invece è il Vermentino.

E’ necessario osservare un dettaglio che non può passare inosservato, ossia la scelta di aver eliminato la barrique nella zona dove è la regina indiscussa di ogni cantina. Anche qui, come a Dievole, vengono utilizzate esclusivamente botti di rovere francese con una capacità non inferiore ai 40 Hl per rimanere in linea con la filosofia produttiva applicata a tutto il gruppo ABFV Italia.

BRUNELLO DI MONTALCINO

Il Brunello di Montalcino caratterizza ormai da secoli la Toscana meridionale, nella quale esiste un connubio raro e inscindibile tra vino e territorio. Come il disciplinare impone, il vitigno utilizzato è esclusivamente il Sangiovese Grosso, clone diverso da quello presente del Chianti Classico. Nel 1980 il Brunello di Montalcino ricevette l’insegna di prima DOCG d’Italia ed ebbe un successo mondiale che si ripercuote anche ai giorni d’oggi. Quattro anni più tardi al Rosso di Montalcino venne assegnata la DOC, un altro riconoscimento fondamentale che ne certifica la valenza e l’importanza. Anche qui Bulgheroni ha voluto investire, consapevole del fatto che avrebbe ottenuto

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vini di qualità. Le due aziende del gruppo ABFV, collocate nella zona di Montalcino, lavorano rispettando la storia e la tradizione del territorio.

Podere Brizio si colloca su di una collina con un paesaggio incantevole, guardando verso il mare in direzione sud-ovest. L’intento è sempre lo stesso per ogni azienda, ovvero quello di avere rispetto per il suolo e mantenere le caratteristiche del frutto, in modo tale da lasciare inalterato il sapore naturale dell’uva. Il terreno dona al vino una freschezza e un sapore inconfondibili.

Poggio Landi è l’altra giovane azienda presente sul territorio di Montalcino che è in linea con filosofia produttiva di tutto il gruppo. I prodotti che le accomunano sono il Rosso di Montalcino DOC, il Brunello DOCG e un Brunello DOCG Riserva.

I prodotti del Gruppo ABFV Italia si dividono in due categorie: prodotti a marchio Dievole e quelli delle tenute indipendenti. Le prime (Podere Brizio, Tenuta Meraviglia e Le Due Arbie) si considerano vini da veicolare tramite il Brand più conosciuto. Distinguendo le tenute per terroir, l’azienda ha modo di differenziare l’offerta.

Prodotti a marchio Dievole

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1.2. OLIO DI DIEVOLE

La passione per l’Olio Extra – Vergine di Oliva è stata il motivo principale per il quale l’ingegnere argentino Alejandro Bulgheroni ha deciso di investire in Toscana. L’idea di produrre uno degli oli più buoni del mondo ha reso indispensabile l’investimento in tecnologie e know-how.

Per ottenere un’alta qualità sono necessarie: olive senza difetti, un controllo maniacale delle temperature in tutte le fasi (della raccolta alla lavorazione), accorgimenti come il frangitore a coltelli piuttosto che quello a martello e la filtrazione immediata.

Grazie a tutte le energie impiegate in questo progetto, l’olio extra – vergine di oliva di Dievole è stato premiato nei concorsi internazionali di qualità più conosciuti, da Los Angeles a Tokyo, fino al Magnifico in Italia.

La gamma di Dievole consta in 5 referenze che sottendono a 5 differenti aromi e sapori. Si va dal pomodoro verde della Nocellara, alla mandorla amara della Coratina, l’erba tagliata del Blend, il carciofo dell’I.G.P. Toscano e l’erbaceo del Chianti Classico D.O.P.

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7 1.3. STORIA DI DIEVOLE

[Illustrazione borgo di Dievole nel passato]

La storia di Dievole è difficile da ricostruire nei minimi dettagli, ma è possibile iniziare il suo racconto da un’attestazione datata 1090. Si tratta di un contratto conservato nell’archivio di Stato di Siena, che parla di un affitto pagato con soli 6 soldi, 2 capponi e 3 pagnotte di pane da due contadini di origini tedesche. Si pensa che in questa zona il vino fosse già prodotto da anni.

Il toponimo “Dieulele”, ovvero “Dio vuole”, risale invece all’anno 1200 e sembra avere un legame con un villaggio situato in una delle zone di grande espansione della proprietà fondiaria cittadina nel contado senese.

Un secondo documento risale al 1317. Si tratta di un elenco grazie al quale è possibile consultare le proprietà e i possedimenti registrati al catasto di quel periodo. Questa testimonianza ci aiuta a capire che in quegli anni Dievole era un villaggio di medie dimensioni in cui risiedevano circa 140 persone. E’ un’informazione molto importante, perché ci permette di sapere che la società si stava evolvendo e di conseguenza anche le proprietà si stavano trasformando in vere e proprie aziende agricole sempre più grandi ed organizzate. Veniva abbandonato lentamente il modello di divisione del territorio in piccole parti uguali che aveva caratterizzato il periodo precedente.

Nel 1337-1339 Dievole risulta compresa nel Vicariato della Berardenga. Nel 1400 appare tra i censuali, ovvero gli abitanti che dovevano sostenere il pagamento di un censo per la terra che coltivavano.

Il terzo documento è datato 1676, anno in cui il Sig. Angelo Malevolti figurava come proprietario dell’intera zona intorno a Dievole.

La famiglia Malevolti, considerata una delle più importanti nel territorio senese insieme ai Piccolomini, ai Tolomei e ai Gallerani, sembra che sia stata proprietaria di Dievole alla fine del XV

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secolo. Altri documenti testimoniano l’acquisto dei terreni circostanti al borgo di Dievole. Lo scopo era quello di ampliare la proprietà, che con il passare degli anni è diventata di dimensioni molto simili a quelle attuali.

Dievole non era più un villaggio contadino, ma veniva definita “un’elegante tenuta di campagna con fattoria annessa”.

Nel 1799, un certo Ettore Romagnoli, progettò la villa di Dievole che sembrava avere un aspetto molto simile a quello attuale.

Nel 1870, dopo un lungo periodo di instabilità, la famiglia Malevolti decise di vendere la proprietà a causa dei numerosi problemi di gestione.

Il 22 Dicembre 1909 Dievole fu acquistata dal Conte Giulio Terrosi-Vagnoli per ben 361.632 Lire, il quale regalò la Tenuta alla sua futura sposa Ildegonda Camaiori, rimasta nella storia per essere stata l’ultima nobildonna di Dievole.

Grazie a lei un prezioso documento è giunto intatto fino a noi: il Quaderno dei Saldi di Dievole. Questa ulteriore testimonianza racchiude tutti i nomi delle famiglie contadine di allora e quello del podere a loro affidato.

Oggigiorno Dievole è da considerarsi l’azienda più strutturata di tutto il gruppo ABFV Italia. Chi sceglie di soggiornare nel borgo può vivere un’esperienza a 360 gradi, perché dispone di una villa nobiliare, un ristorante, una cantina innovativa, un’enoteca dove si possono acquistare i vini di tutte le tenute italiane con la possibilità di effettuare varie tipologie di Wine tour.

1.4. FILOSOFIA PRODUTTIVA

La filosofia di produzione accomuna tutte le aziende del gruppo Alejandro Bulgheroni Family Vineyards Italia. Essendo Dievole l’azienda più strutturata e presso la quale è stato svolto lo stage, viene preso come riferimento la sua specifica filiera produttiva.

1.4.1. IN VIGNA

 Equilibrio vegeto – produttivo in ciascuna vigna e in ogni vite  Rispetto del suolo

 No fertilizzanti e molecole di sintesi  Agricoltura biologica

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Questi quattro punti riassuntivi chiariscono le idee sul concetto che sta alla base della filosofia produttiva.

L’obiettivo principale è quello di mantenere un equilibrio vegeto – produttivo in ciascuna vigna e in ogni vite. Questo è possibile grazie a pratiche agricole volte al rispetto del suolo per mantenerlo vitale, senza effettuare interventi invasivi ed evitando l’utilizzo di fertilizzanti o molecole di sintesi. E’ di fondamentale importanza quindi mantenere alta l’attività microbiotica, in modo tale da garantire la presenza di ossigeno e sostanza organica. A questo proposito è necessario lavorare il terreno ed effettuare la semina di alcune specie erbacee nei momenti più opportuni. Il favino, ad esempio, permette di beneficiare dell’azoto organico naturalmente prodotto nel terreno. Facendo tutto questo, le radici delle viti si sviluppano in profondità senza difficoltà e garantiscono la massima espressione del terroir nei vini. L’agricoltura biologica non è quindi l’obiettivo principale, ma è la conseguenza di un modo accurato di lavorare in vigna e in cantina.

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10 1.4.2. IN CANTINA

Arrivata a giusta maturazione, l’uva viene vendemmiata in parte a macchina e in parte a mano. Solitamente il periodo di vendemmia va da inizio settembre a metà ottobre. L’utilizzo dei macchinari si rende necessario in alcune zone a causa dell’estensione degli ettari vitati. I filari vengono sempre controllati dall’agronomo prima di iniziare la vendemmia per assicurarsi che tutta l’uva sia in condizioni ottimali. Là dove ritiene necessario, procede con una pulizia accurata delle viti.

Una volta trasportata in cantina, l’uva, viene sottoposta a pratiche enologiche molto semplici in modo tale da dover intervenire in maniera minima sul processo di vinificazione. Non è prevista l’aggiunta di prodotti enologici, fatta eccezione per una minima quantità di solforosa.

Volendo rispettare la tradizione del Chianti Classico, i vitigni utilizzati sono quelli autoctoni. Il re dei vigneti del Chianti è il Sangiovese, che si sposa con gli uvaggi tradizionali, ossia Canaiolo e Colorino. Accade la stessa cosa per i vitigni a bacca bianca: Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca o Toscana.

VINIFICAZIONE

In cantina, come in vigna:

 Utilizzo lieviti autoctoni  Fermentazioni spontanee

 Uso di tini di cemento grezzo (Tulipe)

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Quelli elencati sono i punti chiave che permettono di capire le strategie applicate nelle cantine del gruppo ABFV Italia. Una delle prime particolarità sono i lieviti autoctoni utilizzati per ogni tipologia di vino prodotto. Questa scelta richiede molto più impegno da parte dell’enologo, perché sono più difficili da controllare rispetto ai lieviti selezionati, ma necessari per salvaguardare e valorizzare le caratteristiche dei terroirs.

Inoltre, le fermentazioni si avviano in maniera del tutto spontanea. Avvengono a temperature controllate tra i 26° e i 28°C in modo tale da estrarre solo le sostanze nobili.

Una delle innovazioni apportate più importanti è l’utilizzo del Tulipe, ovvero un tino di cemento grezzo che ha la forma di un enorme calice o di un tulipano.

Caratteristiche del Tulipe:

 Controllo della temperatura in maniera omogenea su tutta la superficie del tino  Naturalità e porosità del materiale per la micro-ossigenazione del liquido

 Materiale isolante dal punto di vista elettrostatico, ovvero assenza di correnti galvaniche

[Nuova cantina di Dievole con Tulipe]

E’ importante sottolineare che per il momento questi tini sono stati introdotti nelle tenute di Dievole e Bolgheri. Purtroppo non sono ancora presenti all’interno delle cantine di Montalcino, ma è in fase di studio la possibile introduzione.

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INVECCHIAMENTO

Una parte della cantina è riservata alle botti grandi di rovere provenienti dalle nobili foreste francesi di Allier e fabbricate in Italia dalle aziende Gamba e Garbellotto. La decisione di togliere definitivamente la barrique riguarda anche la zona di Bolgheri, dove per tradizione regna sovrana.

Caratteristiche:

 Capienza compresa tra i 40 e i 60 Hl  Non tostate

 Non necessariamente di primo passaggio

Questi tre punti sono fondamentali. La capienza delle botti determina la velocità di maturazione del vino che, rispetto all’utilizzo della barrique, permette un’ossigenazione più lenta e graduale. Non essendo tostate e non essendo necessariamente nuove, gli aromi terziari come ad esempio il tostato e lo speziato, non andranno a sovrastare quelli primari che invece derivano direttamente dalla varietà del vitigno. Questo permette di mantenere tutte le caratteristiche organolettiche del frutto senza subire alterazioni.

AFFINAMENTO

Il vino, nella maggior parte dei casi, viene affinato in bottiglia dopo aver effettuato una minima filtrazione con lo scopo di mantenerlo più integro possibile.

I periodi di affinamento dipendono dal disciplinare legato al prodotto:

 Chianti Classico e Rosso di Montalcino minimo 3 mesi;

 Chianti Classico Riserva e Brunello di Montalcino fino a 8/9 mesi;

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13 2. GLI OBIETTIVI DELLO STAGE

Data la natura interdisciplinare del Master e dati gli obiettivi aziendali dell’intero gruppo ABVF Italia, ho avuto il piacere di svolgere il mio stage all’interno dell’ufficio Marketing e Comunicazione dell’azienda Dievole. Ho cercato di inserirmi gradualmente all’interno di questa realtà apprendendo numerose nozioni al di là dell’interesse per l’argomento trattato nel mio progetto formativo.

Creando una nuova impostazione per le schede tecniche dei vini delle sei aziende, ho avuto modo di approfondire le mie conoscenze tecniche sul vino e allo stesso tempo di misurarmi sulla grafica. Ho preso parte all’avvio stampa di una nuova etichetta capendo come funziona una tipografia e ammirando tutto il lavoro che sta dietro alla stampa dell’etichetta finale.

Inoltre, ho avuto modo di migliorare le mie competenze con i programmi Word e Power Point, di grande importanza per redare documenti ufficiali e presentazioni aziendali. Ho partecipato alle riprese per la creazione dei video promozionali e agli eventi più importanti con giornalisti e altri produttori. L’immagine del Brand si costruisce a piccoli passi e io ho potuto seguirne alcuni importanti grazie a questa esperienza.

2.1. STRATEGIA AZIENDALE

Nel 2012 l’ingegner Alejandro Bulgheroni è arrivato a Dievole per investire sull’Olio Extra-Vergine di oliva e in pochi anni il progetto è cresciuto, inglobando anche il vino. Successivamente si è interessato anche a Montalcino e Bolgheri. Essendo Dievole una realtà molto più sviluppata rispetto alle altre, viene ancora presa come punto di riferimento. Infatti la sua storia, raccontata passo dopo passo nel primo capitolo, fa da traino a tutto il gruppo Alejandro Bulgheroni Family Vineyard Italia. Dievole, come azienda produttrice di vino, esiste già da molti anni ed è ben conosciuta nella zona del Chianti. In questo momento però sta attraversando un cambiamento cruciale che richiede moltissime energie, sia a livello economico sia a livello strategico. È in corso una completa ristrutturazione dell’immagine che punta verso un alto posizionamento. Per renderlo possibile, è necessario iniziare a pensare non solo a Dievole come una singola azienda, ma al Gruppo che inglobi tutti i marchi sotto un unico Brand senza perdere di vista i caratteri distintivi di ciascuna azienda. Questa nuova concezione non è stata ancora divulgata in maniera chiara, ma è uno degli obiettivi futuri più difficili da raggiungere. L’immagine qualitativa, quindi, deve muoversi di pari passo su tutti e tre i terroirs a livello di Gruppo.

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Costruire un’immagine di alto livello creerà la necessità di cambiare il posizionamento sul mercato. Di conseguenza si verificherà un graduale aumento dei prezzi, che verrà giustificato dalla qualità dei vini e dei servizi offerti. Anche il D’Wine Club non è soltanto un modo efficace per fidelizzare i clienti, ma è anche un canale di comunicazione molto importante. Infatti, è stato creato un sito dedicato che mette in vetrina le aziende e i rispettivi prodotti con la possibilità di acquistarli online dopo essersi iscritti gratuitamente.

Dovessimo posizionare Dievole su una linea del tempo, potremmo dire che vanta una storia millenaria, vive un presente di cambiamento e costruisce un futuro diverso.

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3. COME LA STRATEGIA SI DECLINA SUL DIGITALE

La domanda da porsi è: come si riflette tutto questo sul digitale?

E’ importante che tutti i canali di comunicazione vadano di pari passo nella stessa direzione per far percepire agli utenti il concetto di Gruppo che vogliamo comunicare e l’immagine aziendale che si vuole raggiungere.

3.1. IL SITO WEB

Come già accennato in precedenza, il sito web è il biglietto da visita di ogni azienda. Inoltre è un’opportunità ineguagliabile per comunicare ad un pubblico vasto i punti di forza, gli spazi dedicati alle attività, la storia, la filosofia produttiva, i valori, i prodotti, la qualità, chi lavora nell’azienda e come lo fa. Vista la sua importanza, può essere il punto di partenza di qualsiasi strategia online. Una qualunque azienda sprovvista del sito web, più o meno strutturato a seconda delle esigenze, può risultare praticamente inesistente. Per tutti questi motivi, la trasformazione di Dievole parte proprio dal sito web.

Obiettivi del sito web

- Creare consapevolezza del Gruppo ABFV, passando dalla percezione di sei singole aziende agricole ad un unico Brand;

- Curare e divulgare l’immagine del Brand;

- Comunicare la storia, la filosofia e i valori dell’azienda; - Mostrare la gamma completa dei prodotti;

- Tradurre il numero degli utenti visitanti in un tasso di conversione di acquisto positivo.

Caratteristiche del sito web

- Contenuti chiari e accessibili a tutti;

- Contenuti stimolanti e ben scritti per prolungare la permanenza dell’utente sul sito;

- Usabilità, ovvero la facilità di navigazione per quanto riguarda l’accessibilità e l’organizzazione dei contenuti. E’ importante che l’utente riesca a raggiungere ciò che desidera in pochissimi click. Da non sottovalutare la necessità di avere un sito responsive con un layout

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che deve adattarsi allo strumento di supporto utilizzato per visitare il sito (Computer, Smartphone o Tablet);

- Coerenza con l’immagine aziendale offline. Qui subentra il concetto di comunicazione

integrata, ovvero la sinergia tra i diversi strumenti di comunicazione utilizzati dall’azienda. Se

questa risulta efficace, allora i risultati saranno migliori rispetto alla somma degli effetti delle singole azioni. Lo stile utilizzato sul sito dovrebbe essere ripetuto anche sui materiali cartacei e sugli altri canali online come i Social Network. In questo modo l’immagine aziendale sarà più memorabile.

Premesso tutto ciò, di seguito verrà analizzato accuratamente il sito di Dievole partendo dalla

homepage, valutando ciò che deve essere modificato seguendo uno specifico criterio.

IL SITO WEB DEL PASSATO

Come già sottolineato in precedenza, Dievole è l’azienda più sviluppata rispetto alle altre cinque del Gruppo. Di conseguenza, anche il suo sito risulta molto più organizzato e strutturato. Nonostante questo però, alcuni aspetti possono essere migliorati. Prima di tutto è necessario eliminare i malfunzionamenti tecnici e successivamente aggiornare i testi nelle sezioni specifiche, come le schede tecniche dei vini, la descrizione dei tours proposti, l’ospitalità e la ristorazione. Per riuscire a trasmettere il concetto di Gruppo, è necessario applicare un restyling completo di tutto il sito. Come si può intuire, il lavoro richiede molto tempo e non può essere un cambiamento immediato. Per questo motivo, dopo aver analizzato il sito e aver elaborato una panoramica generale di tutte le problematiche, sono state applicate piccole modifiche immediate.

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17  Problematiche generali dell’homepage Problema

[Homepage sito Dievole precedente]

Come è possibile vedere in questa immagine, nell’homepage non è presente il marchio Alejandro Bulgheroni Family Vineyards; questa è la dimostrazione del fatto che ancora oggi non viene messo in evidenza il concetto che Dievole fa parte di un gruppo.

Soluzione

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Un primo piccolo passo però è stato fatto; infatti ora, quando si accede per la prima volta al sito di una delle aziende, appare automaticamente la mappa della Toscana che illustra la collocazione delle singole tenute. In questo modo viene mostrato il logo ABFV e è inoltre possibile raggiungere facilmente gli altri siti cliccando sui rispettivi loghi.

 Immagine di copertina Problema

 Immagine troppo statica, a bassa risoluzione e non rappresentativa del luogo.

Soluzione

 La grafica deve essere all’altezza dell’immagine aziendale che vogliamo comunicare, utilizzando uno stile elegante e pulito, con fotografie suggestive, ad alta definizione e capaci di trasmettere all’utente la realtà che vivrebbero durante una reale visita nel borgo. Potrebbe essere efficace l’inserimento di uno slide-show con alcune fotografie emozionali, capaci di rappresentare le zone caratteristiche della tenuta: panorama, cantina, wine club, enoteca, giardini, ristorante e camere. Questo è il primo input che spinge l’utente a continuare la navigazione, incuriosendolo e invogliandolo a scoprire cosa può offrire un ambiente così sereno e tranquillo.

 Banner prenotazioni ospitalità Problema

 La barra delle prenotazioni si trova in una posizione logicamente sbagliata all’interno dell’homepage. Va ad interferire con l’effetto di coinvolgimento che dovrebbe creare l’immagine di copertina una volta che l’utente atterra in Homepage. E’ necessario ricordare che stiamo parlando di

Wine Resort, per cui l’attenzione non deve essere focalizzata sull’ospitalità, ma sulla produzione di

vino e olio. L’obiettivo è quello di attirare i clienti in azienda per una visita; il Resort è un servizio complementare che possiede una sezione completamente dedicata all’interno del sito web.

Soluzione

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19  L’albero di navigazione

Problema

 L’albero di navigazione è poco intuitivo e il sito risulta attualmente statico, poco emozionale, con i box grafici che non guidano l’utente nella ricerca.

 Ottimizzazione dello schermo: questo non crea propriamente dei problemi di navigazione, ma confonde e disorienta l’utente oltre che a diminuire la qualità grafica del sito.

[Problemi ottimizzazione schermo da Pc]

 Il menu a tendina non è pratico e provoca rallentamenti durante la navigazione. Sono necessari troppi click prima che l’utente riesca a raggiungere ciò che desidera. In questo modo si rischia che la pagina venga abbandonata dopo pochi secondi.

 Manca un collegamento diretto alla geo-localizzazione dell’azienda in homepage.

[Esempio di usabilità]

 Essendo un sito a “scorrimento verticale” le immagini che seguono mostrano le pagine na

vigabili dopo la visualizzazione iniziale dell’homepage. Le informazioni vengono divise in varie sezioni di forma rettangolare o quadrata. In ogni box è presente un’immagine di copertina più o

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meno rappresentativa di ciò che si vuole offrire al cliente; al centro è stato collocato un bottone in evidenza, grazie al quale è possibile entrare nella sezione.

[Box con bottone fisso]

[Box con bottone a scomparsa]

Come si può notare, non viene seguita una logica comune e ben definita. Non tutti i box, ad esempio, hanno il bottone a scomparsa e le dimensioni non sono le stesse.

Dopo aver elencato questi esempi, è opportuno fare una piccola premessa prima di sviluppare le soluzioni. L’attenzione corrisponde alla prima fase della comunicazione, ma quando si parla di web questa risorsa è difficile da ottenere; per questo motivo è importante trovare la chiave per innescarla. Per riuscire nell’intento esistono alcune strategie da applicare per la progettazione della

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pagina web. In questo report non saranno approfondite le strategie applicabili, ma il focus si soffermerà sull’importanza della usabilità e navigabilità del sito.

Soluzioni

 Le sezioni del menu devono essere ordinate secondo la nuova logica aziendale e in base alla priorità dei servizi offerti. Sarebbe opportuno trovare una grafica più accattivante e interattiva, capace di mettere in evidenza le attività principali verso le quali vogliamo indirizzare gli utenti: ad esempio i Wine Tour, che aumentano l’affluenza dei clienti e la possibilità della vendita diretta in enoteca. Importante è quindi l’usabilità di un sito web, ovvero la disciplina che studia come creare uno spazio online semplice da navigare senza particolari sforzi cognitivi. Si basa su alcuni aspetti fondamentali: semplicità, chiarezza, facilità di comprensione e velocità. Tenendo conto di questi punti fondamentali, è possibile ridurre i click e aumentare la probabilità che l’utente rimanga più a lungo sul sito.

 Di particolare importanza è il bottone collegato direttamente alla localizzazione di Dievole su Google Maps che attualmente troviamo dentro a “contatti”. Una possibile soluzione provvisoria potrebbe essere quella di aggiungerlo a fianco della voce Tours nella barra del menu principale come mostrato nell’immagine sopra. E’ importante ricordare che le voci nel menu di navigazione devono essere al massimo sette e ordinate seguendo una logica ben precisa, altrimenti l’utente rischia di essere disorientato da troppi input e informazioni.

 L’organizzazione delle informazioni deve essere coerente in tutto il sito, seguendo una linea logica che guida l’utente al suo interno. I box devono essere portati tutti nella medesima dimensione, collocati in uno spazio organizzato e non dispersivo. Le immagini devono essere in grado di comunicare il servizio coerentemente con la sua qualità, quindi utilizzando immagini ad alta definizione e rappresentative.

Quelli analizzati sono i punti più critici del sito di Dievole. Di seguito è possibile vedere come alcune di queste criticità siano già state risolte, facendo così piccoli passi in avanti per migliorare il sito.

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22 L’EVOLUZIONE DEL SITO

La linea del tempo illustrata qui sotto aiuta a capire come si sta evolvendo il progetto del sito web e in quale direzione sta andando.

[Evoluzione Pagina Web]

Come è possibile verificare dall’illustrazione sopra, alcune problematiche elencate in precedenza sono state risolte. Il secondo screenshot infatti mostra la versione del sito rivista e attuale. L’immagine di copertina è stata sostituita con una più rappresentativa e i box stati riordinati, anche se non tutti hanno le stesse dimensioni. Seguendo l’intero filo logico della struttura grafica, il sito web risulta di più facile e immediata fruizione. L’aspetto dei bottoni all’interno dei box ha la stessa logica, la medesima visibilità e carattere grafico. I primi tre box sono dedicati alle aree più importanti dell’azienda: vino, olio e ospitalità. Vengono messi in evidenza applicando dimensioni maggiori rispetto agli altri che seguono, provvisti di un bottone call to action che invita i clienti a saperne di più riguardo quello specifico argomento. Si può notare che il banner per le prenotazioni, in precedenza collocato in una posizione logica sbagliata, è stato riposizionato nel terzo box dedicato all’ospitalità.

Quelli di dimensione più piccola rappresentano i servizi “secondari” e sono muniti di un bottone con la voce rappresentativa di ciò che si trova al loro interno: ristorante, D’Wine Club, tours, eventi, attività.

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Infine, a piè di pagina, si trova il footer. Questo è lo spazio dedicato a tutte quelle informazioni che solitamente passano inosservate sulle pagine principali del sito web, come ad esempio le icone dei

Social Network, il contatto dell’azienda, il modulo di sottoscrizione o l’iscrizione alla newsletter.

Viene utilizzato anche per posizionare il copyright e la legge sulla privacy.

NUOVA HOMEPAGE

[Nuova homepage con logo Brand ABFV]

Una volta che l’utente atterra in una pagina web, non legge con attenzione tutte le informazioni che sono presenti al suo interno. Questo perché ci limitiamo a scansionare la pagina nel suo insieme, da sinistra verso destra scendendo verso il basso e ci soffermiamo soltanto sugli elementi che attirano la nostra attenzione. A questo proposito, chi progetta una homepage, mette in pratica delle strategie molto efficaci per attirare l’attenzione dell’utente esattamente sul contenuto che desidera mettere in evidenza. Il metodo più semplice è quello di inserire nella pagina una forma geometrica che si contrappone al resto dello stile del sito, oppure applicando un colore diverso ad un riquadro per distinguerlo più facilmente o inserendo un elemento che non ti aspetteresti di trovare in quel contesto.

Nel caso di pagine web con pochi contenuti testuali, come la nuova homepage di Dievole, il nostro sistema di scansione visiva traccia una linea orizzontale che parte dall’angolo in alto a sinistra e termina all’angolo opposto. Quando l’occhio raggiunge l’angolo superiore destro, inizia a scendere diagonalmente fino a raggiungere l’angolo inferiore sinistro, per poi tracciare un’altra linea

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orizzontale lungo la parte inferiore della pagina. Questo percorso immaginario assomiglia molto ad una “Z”.

Nel caso esaminato in questo report, l’occhio lavora esattamente come descritto sopra; i primi elementi che l’utente scansiona sono le icone “scelta lingua”, in modo tale da superare immediatamente l’ostacolo linguistico prima di iniziare la navigazione. Successivamente incontra il

payoff “Dievole, la terra del vino da sempre”, che descrive e valorizza l’azienda con l’utilizzo di

poche parole; in questo modo l’utente ha la conferma di essere nel sito di Dievole e non perde l’orientamento.

Alla fine della prima linea immaginaria incontra i contatti telefonici, la mail e la geo-localizzazione dell’azienda; l’utilizzo delle icone rende la navigazione più intuitiva e la pagina risulta più dinamica e interattiva.

Dopo aver tracciato la linea diagonale, si incontra il banner inferiore dove vengono riportate le voci più importanti con al centro il logo ABFV che, rispetto al sito precedente, è ben visibile all’interno della futura homepage. Quando il cursore si posiziona sulla singola voce, si apre il menu a tendina che suggerisce le rispettive sottovoci:

- Dievole

 Storia di Dievole  Cantina e vigneti  Oliveti e frantoio - Vini

 Dievole: Chianti Classico DOCG Annata, Novecento Chianti Classico DOCG Riserva, Vinsanto, Grappa […]

 Le Due Arbie: Bianco Toscana IGT, […] - Olio:

 Olio extra-vergine di oliva Chianti Classico D.O.P., […] - Terroirs:

 Cartina delle tenute in Italia - Logo:

 Al passaggio del cursore sopra al logo si apre la cartina delle tenute del Mondo - Ospitalità:

 Camere: Classic, Deluxe, […]  Ristorante

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25  Pacchetti e offerte speciali

 Enoteca  Eventi  Attività

- Tours, menu a tendina con le varie tipologie di tours:  Dievole Wine Tasting Tour

 Degustazione Olio Extra-Vergine di Oliva  Tour Picnic Gourmet, […]

- D’Wine Club: link diretto al sito del wine club.

Le freccette laterali indicano lo slide-show delle immagini di copertina: cinque/sette foto rappresentative di tutte le attività e servizi offerti dalla tenuta. Possono però rivelarsi un’arma a doppio taglio: incuriosiscono l’utente e lo invogliano a venire in azienda per poter vedere con i propri occhi la bellezza di questi luoghi, ma l’esplorazione rischia di interrompersi o rallentarsi. Ad ogni modo, l’occhio vuole sempre la sua parte!

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26 3.2. SOCIAL MEDIA

A causa dell’utilizzo ormai inevitabile dei Social Media da parte di un pubblico ampio e variegato, per quanto riguarda la fascia d’età e l’appartenenza ai diversi ceti sociali, la comunicazione online acquista sempre più importanza nella nostra vita quotidiana. Questo fenomeno ha coinvolto anche le aziende vitivinicole e non solo. Infatti, i principali Social Network come Facebook, Instagram e Twitter, sono diventati un vero e proprio strumento di comunicazione e pubblicità aziendale: investimento monetario minimo (se necessario), ottima copertura di utenti raggiunti. Ma per fare in modo che questo funzioni nel migliore dei modi, è necessario aggiornare e monitorare quotidianamente i vari profili aziendali in modo tale da creare un continuo traffico di dati. Di conseguenza serve tempo da potergli dedicare, oltre che ad avere una buona dote creativa, iniziativa e discrete competenze fotografiche.

E’ possibile affermare che si è creata la necessità di far riferimento ad una figura professionale in grado di gestire tutti i profili Social. A questo proposito, nel marzo del 2015, Dievole ha affidato la gestione dei Social Media ad un’agenzia esterna, che si impegna nella pianificazione delle pubblicazioni e dei contenuti. Esiste un piano editoriale mensile strutturato in maniera tale da coinvolgere un numero sempre maggiore di utenti che rispecchiano il target che si vuole raggiungere. Anche questa strategia, strettamente legata a quella del sito web, aiuta e aiuterà il Gruppo ABFV ad intercettare in maniera mirata i suoi clienti. In questo modo concentrerà le sue risorse, senza sprecarle, in una direzione che gli permetterà di raggiungere uno degli obiettivi prefissati: cambiare gradualmente l’immagine aziendale portandola verso l’alto.

Attualmente i profili attivi sono:

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In questa linea del tempo sono stati collocati i profili attivi attualmente, con l’esclusione di Twitter che è sempre più in disuso. Come è possibile osservare esistono due profili Facebook e Instagram distinti per Dievole e Podere Brizio. Esiste un blog, curato dalla stessa agenzia, sul quale vengono pubblicati post di attualità e condivisi successivamente sui profili social per creare traffico. Dievole ha un numero superiore di post, followers e persone seguite rispetto a Podere Brizio. Questo perché il secondo profilo è stato attivato successivamente e l’organico sta crescendo gradualmente.

Anche i Social Media vanno di pari passo con il sito web e la filosofia aziendale, per cui lo scopo futuro è quello di chiudere il profilo Facebook e Instagram di Podere Brizio, unirlo a quello di Dievole e trasformarlo gradualmente in un unico profilo che racchiude tutte le aziende sotto il logo di Alejandro Bulgheroni Family Vineyards Italia.

Per prendere visione dell’evoluzione dei Social Media avvenuta negli ultimi 3 anni, verrà riportata di seguito la strategia adottata nel 2015 a confronto con quella del 2018, con relative statistiche e

report.

A CONFRONTO

 Report marzo-aprile 2015

 Elaborazione di un piano editoriale ben definito e regolare;

 3 temi principali ripetuti regolarmente nei post cambiando il contenuto con descrizioni esplicite nel testo;

 Contenuti pensati per 2 tipologie di target: locali e internazionali;

 Fan-base composto con 50% di Italiani e 50% Americani, i secondi risultano più attivi dei primi;  Post pubblicati in due lingue: inglese e italiano;

 Investimento di un piccolo budget per la pubblicità, in modo da dare una spinta iniziale;

 Creazione del blog “Dievole’s Essence of Tuscany” dedicato a temi specifici che parlano dell’azienda e dei dintorni.

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28 [Likes Facebook]

Come è possibile vedere dal grafico, si è verificato un picco di fans nel giorno in cui gli utenti sono stati invitati a mettere mi piace alla pagina.

 Nel 2015 è stato aperto il profilo Instagram;  Crescita massiva dei fans nei primi mesi;

 Pubblicazione giornaliera dei post per i primi mesi;

 Temi specifici: Toscana, gastronomia, vino, olio, eventi a cui Dievole partecipa;  Preview dei post che verranno pubblicati sul blog per creare ulteriore traffico;  Maggior numero di pubblicazioni nel periodo antecedente e durante l’alta stagione.

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29  Report settembre 2018

 + 9000 fans dal 1 di luglio 2018;  Attivazione Dievole Location Tag;

 No investimenti in pubblicità, solo crescita organica;  Coinvolgimento medio degli utenti del +572%;

 Contributo del blogger Zach Benson per i contenuti dei post;  Pubblicazione regolare ogni 2 giorni: meno post, più qualità;  Frequente reazione da parte dei fans ai post;

 Temi specifici trattati: vendemmia, interazioni con i clienti all’interno della tenuta e piccoli focus sui vini;

 Preview degli eventi a cui Dievole partecipa o di cui è sponsor ufficiale come ad esempio l’Eroica;

Pubblicazione post evento;

[Pubblicazione post evento Eroica a Gaiole in Chianti con punto di ristoro a Dievole]

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 Preview lancio nuovi prodotti, come ad esempio il Primo Raccolto: 1° post pubblicato il 15 ottobre 2018 con il quale viene comunicato che sarà possibile ordinare l’olio nuovo prima della frangitura personalizzando la data fino al 31 ottobre; l’olio sarà però disponibile dal 1° al 15 di novembre;

[Post Primo Raccolto 2018]

 Foto di alta qualità (è chiara la differenza tra i post attuali e quelli del 2015).

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31  Post del blog condivisi su Facebook;

 Percentuale coinvolgimento (organico) nel mese di settembre del +6,3%;

 I tre post più apprezzati avevano come focus: lo staff del Wine Resort al lavoro, un quadro realizzato da un cliente della tenuta e un contenuto dedicato alle attrazioni delle città vicine a Dievole;

 Focus sui video promozionali.

Le connessioni sono sempre più veloci e di conseguenza la visualizzazione di un video online è più facile ed immediata. Attualmente risultano essere i contenuti più apprezzati e condivisi sui Social

Network. Raccontano la realtà di un’azienda in maniera coinvolgente, anche più di una foto o uno di slide-show, a patto però che siano brevi. I video possono essere caricati direttamente sui Social,

oppure direttamente sul profilo aziendale di YouTube con la possibilità di condivisione anche su Facebook e Twitter. Sono una forma di intrattenimento molto efficace; come è stato descritto per il sito web, l’utente oggi si trova più a suo agio con l’interattività perché è sempre meno abituato a leggere le informazioni, si distrae dopo pochi secondi e, annoiato, abbandona la pagina che sta consultando. Negli ultimi mesi sono stati lanciati sul web tre video promozionali: uno per i tours, uno per il Wine Resort e l’ultimo racconta la vendemmia delle varie tenute. Un altro punto a favore dei video è che non esistono barriere linguistiche; i frame scorrono con uno sfondo musicale appropriato e l’utente viene coinvolto senza l’utilizzo di parole.

OBIETTIVI FUTURI

 Repost dei contenuti pubblicati dai clienti;

 Creare hashtag specifici per gli eventi a cui le aziende partecipano e utilizzare anche quelli più noti per creare ulteriore traffico, ad esempio #vinitaly (Instagram);

 Pubblicazione dei traguardi raggiunti, ad esempio i premi dei vini dati dalle riviste più importanti;

 Pubblicare regolarmente;  Stimolare la discussione;

 Spaziare con gli argomenti preferiti dal target a cui viene fatto riferimento;

 Particolare attenzione al linguaggio con cui si vuole comunicare, perché deve rispecchiare l’immagine aziendale;

 Condividere più volte i post più rilevanti ed efficaci;

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Il Gruppo Alejandro Bulgheroni Family Vineyards Italia vanta un’ampia gamma di prodotti capace di soddisfare i bisogni di un pubblico vasto e variegato. Possiamo dedurre che le esigenze dell’utilizzo dei Social Network che supportano il lavoro di Marketing e Comunicazione, da parte delle due aziende prese in esame, sono cambiate negli anni. Inizialmente lo scopo era quello di portare l’attenzione degli utenti sull’esistenza dei nuovi profili online, creando un database di

followers e cercando di intercettare il maggior numero di clienti possibile. Successivamente è stata

fatta una segmentazione mirata ad una certa fascia di clientela in base alle esigenze aziendali. Le due aziende prese in considerazione nei paragrafi precedenti, ovvero Dievole e Podere Brizio, attualmente si rivolgono ad un target ben preciso: clienti prevalentemente stranieri, con un’età compresa tra i 25 e i 45 anni, interessati al lusso, al life-style toscano, al vino che rientra nella fascia

Premium e Luxury Premium. L’intercettazione di un cliente dotato di queste caratteristiche

specifiche è importante per creare un tasso di conversione alto, ovvero trasformare gli utenti online in effettivi clienti offline.

3.3. D’WINE CLUB

In molti Paesi il wine club delle aziende vitivinicole rappresenta un’ottima fonte di fatturato e un interessante servizio aggiuntivo da proporre ai clienti per:

 Incrementare le vendite dirette con l’applicazione di sconti;  Creare e mantenere rapporti di fiducia con il cliente finale;

 Fidelizzare i clienti costruendo così un ampio database e sfruttarlo per l’invio delle

newsletter;

 Alzare la qualità d’immagine del Brand comunicando l’esclusività del club;

 Offrire al membro prodotti esclusivi, come ad esempio il vino e l’olio Tocca Stelle;  Possibilità di usufruire di servizi esclusivi;

 E-commerce con la possibilità di spedizione a prezzi agevolati in tutto il mondo.

Il D’Wine Club è un servizio aggiuntivo nato lo scorso anno e legato a tutte le tenute del Gruppo ABFV Italia. Ha una strategia di marketing ben strutturata, supportata dalla creazione di inserti online, dalla presenza di un bottone sulla homepage delle tenute che permette di raggiungere facilmente il sito dedicato, dalla stampa di brochure disponibili durante gli eventi a cui le aziende partecipano ed esposte nei punti di vendita diretta. Nell’enoteca di Dievole è presente una

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postazione munita di computer grazie alla quale è possibile iscriversi al Club in maniera autonoma e totalmente gratuita.

[Homepage sito D’Wine Club]

LA STRATEGIA DEL D’WINE CLUB

 Il nome D’Wine Club;

 Il logo che lo identifica: si tratta di una mano che indica delle stelle, simbolo di prosperità e buon auspicio. E’ stato ripreso dallo stemma della famiglia Terrosi-Vagnoli che ha abitato nel borgo di Dievole per anni e che ha dato la sua autorizzazione per l’utilizzo dello stemma. Le stelle sono diventate un segno distintivo del club e lo rendono ben riconoscibile.

 Il suo stile elegante e raffinato si ripete nel sito, nei post, nei gadget offerti, nelle brochure dedicate, nei prodotti esclusivi come il Tocca Stelle sul quale ruota una campagna di marketing ben precisa e mirata;

 L’organizzazione interna del sito in sezioni;

 La piattaforma e-commerce mette in vetrina tutti i prodotti (vino e olio) e permette di acquistarli grazie a tre piattaforme distinte in base alla lingua: tedesco, inglese e italiano. Questa distinzione permette di avere delle agevolazioni sulle spese di trasporto;

 Esistenza di due livelli: base e master. Per diventare membro a livello base basta iscriversi gratuitamente, senza obbligo di rinnovo, tramite il sito web dedicato, al quale è possibile collegarsi anche tramite l’homepage dei vari siti aziendali. In questo modo è possibile applicare sugli acquisti una percentuale di sconto, usufruire di prodotti esclusivi e avere accesso alla sala del D’Wine Club. Un membro base può passare al livello master effettuando un acquisto minimo di 1000 euro all’anno, potendo così avere sconti maggiori e ulteriori agevolazioni;

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Ad entrambi i livelli è possibile iscriversi ad una newsletter che comunica le varie offerte sui prodotti, anche con alcuni gadget esclusivi in omaggio e pacchetti regalo;

 Customer care sempre attivo.

4. CONCLUSIONI

Alla luce di tutti gli aspetti presi in esame in questa stesura è possibile prendere coscienza del fatto che Dievole, insieme alle altre aziende del Gruppo ABFV, stanno lavorando duramente per costruire una nuova immagine aziendale cercando di essere impeccabili sotto tutti i punti di vista. Analizzando nello specifico il sito web, sono emerse delle problematiche piuttosto rilevanti che riguardano la sua navigabilità. Sarebbe opportuno un restyling completo, ma, essendo un lavoro complesso che richiede molto tempo e numerose risorse, non può essere effettuato nel breve periodo. Risulta comunque necessario apportare alcune semplici e indispensabili modifiche per una corretta navigazione, in modo da evitare che l’utente abbandoni insoddisfatto la pagina solo dopo pochi secondi.

Confrontando il report dei Social Media dell’anno 2015 con il 2018 è stato evidenziato un buon miglioramento. Instagram ha registrato un aumento di followers graduale ed organico, grazie alle strategie applicate e all’alta qualità delle foto. Nonostante i risultati positivi ottenuti, è necessario continuare a pubblicare costantemente i post ben curati, in modo da mostrare i favolosi spazi del borgo dove gli ospiti possono soggiornare, i vini e l’Olio Extra-Vergine di Oliva a marchio Dievole. L’utilizzo di Facebook è ben diverso da quello di Instagram, perché il tempo dedicato alla lettura dei contenuti risulta maggiore. Per questo motivo l’obiettivo è quello di creare contenuti interessanti che parlano dell’azienda e dei suoi dintorni, in modo da valorizzare anche il territorio. Abbiamo di fronte un pubblico che vuole interagire con Dievole ed essere informato sulle sue iniziative: visualizza e condivide video, foto, eventi e gli articoli pubblicati nel blog. Inoltre con Facebook è possibile analizzare le statistiche e le informazioni degli utenti che interagiscono con la pagina, dando la possibilità di creare post mirati senza sprecare risorse ed energie.

Ad ogni modo, sui canali di comunicazione online è importante mostrare quello che la tenuta può realmente offrire ad un suo potenziale cliente, il quale si aspetterà di trovare ciò che gli era stato promesso consultando il web. Se visitando il Wine Resort rimarrà soddisfatto dell’ospitalità, dei servizi offerti e dei prodotti, sarà anche più propenso a mantenere un legame con il Brand. Da questo innesto di fiducia nascerà il bisogno di fidelizzarsi tramite il D’Wine Club in modo da mettere le radici per far crescere un rapporto duraturo con l’azienda.

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35 5. RISULTATI PERSONALI OTTENUTI

Avendo avuto la possibilità di svolgere lo stage principalmente all’interno dell’ufficio Marketing e Comunicazione ho potuto interagire con ogni reparto dell’azienda, in modo da seguire lo svolgimento di vari progetti e prendere parte ad alcuni di essi. Inoltre, ho preso visione di tutte le fasi della filiera produttiva, soprattutto nei mesi dedicati alla vendemmia. Questo percorso formativo mi ha reso consapevole di quanto sia complessa la gestione aziendale e dell’importanza di avere un team solido che lavora come una vera e propria squadra. Di conseguenza mi sono resa conto di quanto sia importante una comunicazione precisa efficace sia all’interno dell’azienda stessa sia nelle rete sociale che l’azienda si costruisce in tutti i vari settori d’interesse. Da questo punto di vista posso considerarmi del tutto fortunata, perché è stato come giocare una partita di calcio di 450 ore con delle compagne di squadra eccezionali.

Senza dubbio ho arricchito le mie conoscenze ed ingrandito il bagaglio di esperienze che porterò sempre con me applicandole nelle future opportunità lavorative.

Le mie intenzioni sono quelle di proseguire su questa strada, cercando di formarmi professionalmente nel ramo della comunicazione aziendale.

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