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Elaborazione "iconica" con costruzione di interfacce complesse

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Academic year: 2021

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rogettazione

Si focalizza sulle diverse tipologie di facciata

che arrivano a racchiudere anche dei

winter-garden, lo studio progettuale del complesso

sistema di involucro dell’architettura

denominata Dollar Bay progettata da

SimpsonHaugh and Partners a Londra

Elaborazione “iconica”

COSTRUZIONE DI INTERFACCE COMPLESSE

Massimiliano Nastri, Politecnico di Milano©; fotografie: ©Hufton+Crow

L

a configurazione morfo-tipologica dell’architettura denominata

Dollar Bay a Londra, progettata da SimpsonHaugh and Partners

(con l’opera di general contractor da parte di Mount Anvil), si esplicita, attraverso l’estensione sfaccettata ed eterea delle chiusure verticali perimetrali, nella forma di un landmark percettivo all’inter-no del settore di South Dock: questo indicando la nuova area di ri-qualificazione della Isle of Dogs e incrementando la ricchezza visiva nel suggestivo skyline di Canary Wharf. Il progetto di Dollar Bay si sviluppa entro le geometrie e le dimensioni di un’area limitata (per la superficie pari a solo 0,24 ettari a disposizione sui quali costruire) quanto strategica e valorizzata nel contesto in esame, per la carat-terizzazione dovuta alla presenza, nell’intorno della lottizzazione, di interventi a destinazione d’uso residenziale di tipo low-rise. Pertan-to, l’utilizzo del lotto è ottimizzato al fine di generare una costru-zione a torre dall’espressione non troppo invasiva, in cui un sobrio rigore pervade ogni linea della dinamica determinazione volumetri-ca. Il progetto Dollar Bay (per l’estensione in verticale che delinea la torre residenziale di 31 piani, dalla quale si ricavano 120 appar-tamenti di lusso a cui si aggiungono le penthouse che interessano gli ultimi quattro piani) si propone di incrementare la qualità dello spazio pubblico correlato al percorso lungo il corso d’acqua, in pre-cedenza inutilizzato, contribuendo significativamente quale iconico simbolo alla riqualificazione della zona, supportando e accrescen-do la comunità locale tramite un luogo di ricreazione nei pressi del fiume (immagine 1).

La costruzione si manifesta mediante la connessione tra due sago-me di “cristallo”, unite dal nucleo centrale di collegasago-mento: il ca-rattere peculiare della composizione si pone tramite la concezione

dell’involucro, meticolosamente dettagliato che, a ovest, affac-ciandosi sul lungofiume, appare incresparsi. Le ondulazioni e le

pieghe della cortina perimetrale evocano un effetto dinamico

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tale da produrre una serie di segmenti orizzontali lungo l’altezza e in grado di acquisire la radiazione luminosa naturale in modi diver-si. Poi, lo studio progettuale volge verso la formulazione delle super-fici di chiusura rispetto alla riflessione del corso d’acqua del fiume, mentre le facciate in vetro trasparente e le facciate in vetro serigra-fato accentuano la vista panoramica sull’intorno; ancora, il carattere compositivo dei sistemi di involucro assume l’apporto delle lamelle orientabili e dei serramenti apribili, creando molteplici effetti percet-tivi dovuti alle combinazioni semantiche e funzionali (immagine 2). L’elaborazione progettuale dei luoghi costruiti interni si concentra sulla messa a punto degli spazi a destinazione residenziale, provvisti delle condizioni di notevole luminosità e di comfort sia ambienta-le sia visivo, enfatizzando l’obiettivo di SimpsonHaugh and

Part-ners nel generare la proiezione morfo-tipologica dall’interno verso

l’esterno, in modo da assicurare la vista su Londra da ogni ango-lazione. L’elaborazione prevede che ogni appartamento possa fru-ire di un proprio winter-garden, un balcone delimitato dalle finestre che si sviluppano dall’estradosso di pavimento fino al soffitto, tale

Immagine 1. Elaborazione euristica

dell’estensione verticale della costruzione, secondo l’interazione funzionale, ambientale e percettiva con l’intorno

Immagine 2. Elaborazione preliminare dello sviluppo volumetrico in contiguità tra i due corpi verticali e la modulazione delle chiusure verticali, definite dalla combinazione sfaccettata delle sezioni angolari

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da permettere così alla luce diurna radiante di diffondersi e di prov-vedere al senso di apertura e di interazione nei confronti degli sti-moli esterni: questo osservando il contenuto sviluppo planimetrico dell’edificio, ma proporzionato all’altezza della torre (per la quota pari a circa 100 m).

La messa a punto ambientale, energetica e sostenibile del progetto considera l’innovativa soluzione di raffreddamento stabilita dall’uti-lizzo dell’acqua del canale, ideata al fine di ottenere un’elevata effi-cienza e di consentire un risparmio potenziale pari al 39% dei costi: questo unitamente alla riduzione della quantità di CO2 pari al 23% rispetto alle tecnologie tradizionali. Attraverso il progetto Dollar Bay l’acqua del London Dock è usata per il sistema di raffreddamento di un edificio residenziale, favorendo l’assenza visiva e acustica degli impianti applicati all’esterno, in modo da preservare l’aspetto com-positivo omogeneo (immagine 3).

Lo studio progettuale dei sistemi di involucro, che ha visto l’impe-gno e l’ingel’impe-gno del Gruppo Focchi, si focalizza sulla messa a pun-to di diverse tipologie di facciata, fondate sull’utilizzo della compo-nentistica a moduli vetrati. L’aspetto peculiare del prospetto ovest, che presenta un’inclinazione sia verso l’esterno sia verso l’interno, è ottenuto tramite la concezione e l’impiego di elementi prefabbri-cati a cellula di forma trapezoidale e realizzati mediante software di modellazione 3D (fig. 4). Rispetto ai fronti in affaccio a est e a ovest si combinano i winter-garden caratterizzati dall’utilizzo dei compo-nenti di facciata a cellule ventilate e prodotte con elementi frangi-sole in vetro o glass louvre, che agiscono quali schermi contro le sol-lecitazioni atmosferiche (immagini 5, 6).

CONCEZIONE CELLULA

La tipologia di facciata che racchiude i winter-garden (denominata

EWS-10) rappresenta l’apparato di involucro più complesso del

pro-getto: la cellula tipica (di dimensioni pari a 1.500x3.125 mm) inte-gra sei pale orizzontali in vetro (di altezza pari a circa 500 mm cia-scuna) assumendo:

• la costituzione di tre pale motorizzate apribili (con l’angolo di aper-tura massimo di 70°) al fine di consentire la ventilazione. A tale pro-posito, la motorizzazione degli elementi apribili è completamente integrata nei profili montanti che compongono il modulo a cellula; • la costituzione di tre pale frangisole fisse disposte nella zona del

marcapiano e nella porzione di parapetto.

La concezione progettuale riguarda l’obiettivo di conferire lo stesso aspetto estetico ai dispositivi frangisole fissi e apribili, provvedendo alla messa a punto di un sistema customizzato capace di non ren-dere visibile le apparecchiature di automazione: i motori, allora in-tegrati all’interno di ogni montante, agiscono in forma sincrona e sono gestiti da una centralina elettronica (control box) installata nel controsoffitto interno del winter-garden: questo rilevando l’impie-go del livello di protezione “IP 66” in quanto i motori risultano par-zialmente esposti all’esterno (immagine 7). L’elaborazione esecutiva si concentra sulle procedure di assemblaggio dei moduli alle sezioni perimetrali mediante gli staffaggi diretti all’innesto dei montanti; la composizione profilare dei traversi (con i setti inclinati nell’interfac-cia sia inferiore sia superiore) assume la pratica di collegamento me-diante l’inserimento dell’innesto (“maschio”) dal traverso superiore verso la cavità aperta ricevente (“femmina”) nel traverso inferiore

Immagine 3. Composizione integrata e sostenibile dello sviluppo a torre nei confronti dell’assetto idrico correlato all’inserimento dei corpi edilizi Immagine 4. Modellazione tridimensionale dei segmenti trapezoidali di facciata, in accordo alla sagoma-zione sfaccettata delle cortine di involucro

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della cellula sovrastante. Oltre al fissaggio strutturale delle lastre de-gli elementi frangisole, lo studio esecutivo manifesta:

• l’applicazione dei profili di ritegno, superiore e inferiore, collega-ti per avvitatura;

• la protezione del primo elemento lamellare superiore tramite la proiezione della lamiera corre-lata al setto orizzontale superiore del traverso superiore (immagine 8).

Le modalità di interfaccia tecnica orizzontale tra i moduli a cellula ri-levano la giunzione tramite l’innesto della guarnizione tra le cavità profilari dei montanti (quale tipologia di assemblaggio “femmina-femmina”), evidenziando la proiezione dei bracci in alluminio ano-dizzato verso l’esterno: la superficie dell’ala angolare costituisce la sezione connettiva delle lastre in vetro stratificato extrachiaro trami-te l’incollaggio siliconico strutturale (immagine 9).

L’apertura dei moduli a cellula nel tipo glass louvre può essere ge-stita da parte di ogni apparta-mento ai fini della ventilazione natu-rale; per questioni di sicurezza, il sistema è monitorato da una cen-tralina BMS che aziona la chiusura automatica delle pale in caso di vento superiore a 13,5 m/s. Le pale sono composte da vetro strati-ficato (di dimensione in spessore pari a 10.10 pvb) su cui si applica il rivestimento di tipo hard coating Ipasol Bright White (sulla faccia

Immagine 5. Elaborazione costruttiva della componentistica a cellule in forma planare, comprensiva della serramentistica apribile a wasistas

Immagine 6. Elaborazione costruttiva della componentistica a cellule relativa all’inserimento dei winter-garden, provvista degli elementi frangisole in vetro o glass louvre (prospetti est e ovest).

Immagine 7. Applicazione della componentistica di facciata a cellule integrata dagli elementi frangisole in vetro, in successione orizzontale omogenea per ogni specchiatura

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2); il vetro è incollato in modo strutturale a due profili estrusi di allu-minio realizzati in forma customizzata e applicati su entrambi i lati corti, questi ultimi collegati ai montanti e ai motori. Il sistema è sta-to sotsta-topossta-to al test dinamico con mosta-tore aeronautico (quale aero-engine test) per verificarne la tenuta agli agenti atmosferici, men-tre l’automazione dei louvres è testata a 10.000 cicli e marcata CE (immagine 10).

A raccordo dei winter-garden, le cellule dotate dell’assemblaggio del-le chiusure in silicone strutturadel-le si trasformano in edel-lementi di forma trapezoidale realizzati tramite i profili non a taglio termico e

secon-do l’utilizzo del vetro stratificato (di dimensione in spessore pari a 10.10 pvb) su cui si applica il rivestimento di tipo hard coating

Ipa-sol Bright White. Il sistema di invo-lucro che racchiude i winter-gar-den (winter-gar-denominato EWS-20) è realizzato da 330 porte scorrevoli, sia

a doppia anta che tripla, mediante le quali avviene l’accesso ai bal-coni. La costruzione comporta l’assemblaggio dei pannelli di tampo-namento coibentati, interposti tra i serramenti scorre-voli, all’interno delle zone di separazione degli appartamenti (con il rivestimento in vetro tempe-rato e smaltato al 100%, di colore RAL 9007 metal-lizzato); ancora, questi pannelli incorporano le luci per l’illuminazio-ne dei balconi e le prese di corrente per gli esterni (immagil’illuminazio-ne 11). MODULI DI CHIUSURA

Lo studio progettuale delle tipologie di facciata contempla l’analisi e l’applicazione dei moduli di chiusura a raccordo delle sezioni com-prensive dei winter-garden, nei confronti dei prospetti nord e sud, per mezzo dell’impiego del sistema a cellule a taglio termico (deno-minato EWS-30). In questo caso, si tratta di cellule di tipo spandrel completamente vetrate su cui si installa la chiusura in vetrocamera serigrafato (fissato con la tecnologia a incollaggio mediante silicone strutturale). I moduli sono realizzati tramite il vetro esterno stratifi-cato (di dimensione in spessore pari a 6.6 Pvb di sicurezza) su cui si applica il rivestimento di tipo hard coating Ipasol Bright White, la faccia 2, e la serigrafia a disegno a righe irregolari alternate, sul-la faccia 4. La sul-lastra di vetro interna cieca è prodotta con le chiusu-re in vetro temperato HST 100%, smaltato RAL 9006 metallizzato

Ø18 Ø18 Ø18 FIXED LOUVER OPENABLE LOUVER OPENABLE LOUVER OPENABLE LOUVER FIXED LOUVER FIXED LOUVER Vertical Section 2 Tipical elevation 1 Horizontal Section 3 54 12 54 120 32,5 15 32,5 20 80 20 21,52 115 37 78 VARIES MODULE 1945 MODULE 1945

STAINLESS STEEL HAND RAIL

Horizontal Section

Immagine 8. Disegni di costruzione (sezione orizzontale e verticale, prospetto): elaborazione esecutiva dei moduli di facciata a cellula rispetto all’intelaiatura in alluminio, alla suddivisione delle lame in vetro stratificato extrachiaro e alle interfacce orizzontali tra traversi

Immagine 9. Disegno di costruzione (sezione orizzontale): elaborazione esecutiva delle procedure di con-nessione verticale tra moduli di facciata a cellula

Immagine 10. Visualizzazione spaziale interna rispetto alla modulazione dei profili strutturali a supporto dei louvres in vetro

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(di dimensione in spessore pari a 6 mm). Le cellule sono poi riempi-te tramiriempi-te lo strato coibenriempi-te in lana di roccia mentre, all’inriempi-terno, si realizza la controfodera in cartongesso di mascheramento. Inoltre, l’esecuzione prevede, per questi due fronti, la tipologia delle cellu-le vetrate con gli apribili a sporgere manuali per garantire la ventila-zione naturale dei locali.

Le chiusure in vetrocamera, di tipologia vision, riguardano l’uso dei vetri stratificati di sicurezza sui quali si abbina il rivestimento di tipo hard coating Ipasol Bright White, sulla faccia 2, unito al coating HP

Ipasol 70/39, sulla faccia 4, necessario al fine di raggiungere le

per-formance richieste. Per le zone comuni, quali i corridoi di accesso agli appartamenti, si impiega la facciata a cellule con apribili a wasi-stas motorizzati, con funzione smoke-out integrata.

Il carattere d’uso della costruzione, a destinazione residenziale, com-porta la necessità di garantire la ventilazione fissa dei servizi igienici mediante griglie di areazione e di equipaggiare la facciata del collega-mento allo scarico per le cucine. L’esigenza architettonica, orientata a ridurre l’introduzione delle prese d’aria per proteggere la formula-zione espressiva delle cortine di chiusura verticale esterna, osserva la realizzazione di una feritoia minima, allargando il giunto orizzontale tra i vetri. L’intero sistema, progettato con lo scopo di essere conte-nuto internamente nello spazio ridotto consentito dal controsoffit-to, non risulta quindi visibile (rilevando gli esiti conseguenti al test in laboratorio al fine di funzionare secondo le specifiche dell’impianto di ventilazione interna). Le performance termiche dei sistemi di fac-ciata rispettano i requisiti NHBC previsti per gli edifici residenziali, comportando l’evidenza del valore Rh inferiore al 60% di umidità. La composizione architettonica dell’intervento e le procedure co-struttive considerano l’adozione del sistema di facciata nella tipo-logia a montanti e traversi al piano terra (denominato EWS-40), di-sposto sui prospetti nord e sud. La complessità dello sviluppo

geo-metrico concerne la realizzazione dei profili di telaio estrusi di tipo customizzato, capaci di compensare tutte le condizioni degli angoli attraverso l’elaborazione condotta mediante software di modella-zione 3D (immagine 12): a tale proposito, le chiusure sono comple-tamente trasparenti e i vetri sono trattenuti con il sistema a “farfal-la” (toggle), fissati dall’esterno e sigillati nei giunti. I profili, disposti solo sul lato interno, sono verniciati di colore oro; anche sulle chiu-sure in vetrocamera di forma triangolare e trapezoidale prosegue la stessa colorazione ma, allo stesso tempo, la trasparenza è ottenuta mediante l’impiego della rete Sefar Gold: questa è inserita all’inter-no della lastra stratificata esterna, mentre su tutta l’estensione peri-metrale si prevede la serigrafia di bordo (edge fritting) di colore oro in abbinamento alla rete (immagine 13).

Il progetto si completa attraverso la messa a punto della copertura dell’edificio, inclinata e costituita per mezzo del sistema di lamiere e lastre, predisposta per l’installazione dei pannelli fotovoltaici. La so-luzione architettonica, al fine di mantenere l’omogeneità percettiva delle cortine di involucro, riguarda l’adozione completa del rivesti-mento di tipo hard coating Ipasol Bright White che garantisce l’uni-formità estetica esterna per le sezioni di facciata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA n

Immagine 11. Composizione del sistema di involucro rivolto alla chiusura dei winter-garden, comprensivo della serramentistica apribile nel tipo scorrevole Immagine 12. Modellazione tridimensionale della struttura customizzata a supporto dei profili di telaio

Immagine 13. Composizione del sistema di involucro di tipologia a montanti e traversi applicato alle se-zioni di chiusura al piano terra

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