• Non ci sono risultati.

Il timing chirurgico nelle endocarditi su valvola nativa

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Il timing chirurgico nelle endocarditi su valvola nativa"

Copied!
37
0
0

Testo completo

(1)

Il timing chirurgico nelle endocarditi su valvola nativa:

Il timing chirurgico nelle endocarditi su valvola nativa:

Proposta di una nuova classificazione in

Proposta di una nuova classificazione in

base all’esperienza chirurgica di 405 casi

base all’esperienza chirurgica di 405 casi

Prof. Maurizio Cotrufo

Prof. Maurizio Cotrufo

Dipartimento di Scienze Cardio-Toraciche e Respiratorie

Dipartimento di Scienze Cardio-Toraciche e Respiratorie

Seconda Università di Napoli

Seconda Università di Napoli

Dipartimento di Chirurgia Cardiovascolare e Trapianti

Dipartimento di Chirurgia Cardiovascolare e Trapianti

A.O.R.N. V.Monaldi - Napoli

(2)

Epidemiologia

Epidemiologia

Europa: da 1.9 a 6.2 infezioni per 100000 abitanti/anno

Europa: da 1.9 a 6.2 infezioni per 100000 abitanti/anno

Horstkotte D, et al. (Task force members).

Horstkotte D, et al. (Task force members). Guidelines on prevention, diagnosis and Guidelines on prevention, diagnosis and treatment of infective endocarditis.

treatment of infective endocarditis. European Heart JournalEuropean Heart Journal 2004;00:1-37. 2004;00:1-37.

Nord America: da 1.7 a 6.2 inf. per 100000 abitanti/anno

Nord America: da 1.7 a 6.2 inf. per 100000 abitanti/anno

David TE, et al.

David TE, et al. Surgical treatment of infective endocarditis. Surgical treatment of infective endocarditis. Cardiac Surgery in the Cardiac Surgery in the Adult, Cohn and Edmunds

(3)

[

[ Olaison L. Current best practices and guidelines indications for surgical Olaison L. Current best practices and guidelines indications for surgical

intervention in infective endocarditis.

intervention in infective endocarditis. Cardiol Clin. 2003 May;21(2):235-51, vii.Cardiol Clin. 2003 May;21(2):235-51, vii.]]

30-40 % mortalità

30-40 % mortalità

100% mortalità

100% mortalità

L’evoluzione della Terapia dell’Endocardite

L’evoluzione della Terapia dell’Endocardite

Era preantibiotica

Era preantibiotica

1951

1951

1961: prima vegetectomia su 1961: prima vegetectomia su lembo tricuspidale

lembo tricuspidale [

[Kay JHKay JH. Surgical cure of Candida Albicans endocarditis with . Surgical cure of Candida Albicans endocarditis with open heart surgery.

open heart surgery. New Engl J MedNew Engl J Med 1961;264:907-10 1961;264:907-10..]]

1965: prima sostituzione valvolare 1965: prima sostituzione valvolare per endocardite

per endocardite [

[Wallace AG.Wallace AG. Treatment of acute bacterial endocarditis by valve Treatment of acute bacterial endocarditis by valve excision and replacement.

excision and replacement. CirculationCirculation 1965;31:450-3 1965;31:450-3..]]

CARDIOCHIRURGIA

CARDIOCHIRURGIA

10-30 % mortalità

10-30 % mortalità

[[ Hunter TH. Bacterial endocarditis. Hunter TH. Bacterial endocarditis. Am Heart JournalAm Heart Journal 1951;42:472-482 1951;42:472-482.].]

2003

2003

PENICILLINA

PENICILLINA

(4)

Il ruolo della Cardiochirurgia

Il ruolo della Cardiochirurgia

Ripristinare le funzione valvolare

Ripristinare le funzione valvolare

Prevenire lo scompenso cardiaco

Prevenire lo scompenso cardiaco

Concorrere con la terapia medica a:

Concorrere con la terapia medica a:

- Eradicare l’infezione

- Eradicare l’infezione

- Prevenire la recidiva

- Prevenire la recidiva

- Prevenire le manifestazioni extra-cardiache

(5)

Il risultato della terapia chirurgica

Il risultato della terapia chirurgica

dell’endocardite dipende da molti fattori

dell’endocardite dipende da molti fattori

Condizioni pre-operatorie del paziente

Condizioni pre-operatorie del paziente

Antibiotico-terapia mirata e prolungata

Antibiotico-terapia mirata e prolungata

Timing chirurgico

Timing chirurgico

Management peri-operatorio

Management peri-operatorio

Tecnica chirurgica

Tecnica chirurgica

Management post-operatorio

Management post-operatorio

Esperienza del chirurgo Esperienza del chirurgo e della propria Istituzione e della propria Istituzione

Decisioni difficili basate

Decisioni difficili basate

sull’ESPERIENZA

(6)
(7)

Un ruolo dei Centri Cardiochirurgici di

Un ruolo dei Centri Cardiochirurgici di

riferimento è quello di analizzare la

riferimento è quello di analizzare la

propria esperienza per suggerire lo

propria esperienza per suggerire lo

sviluppo di algoritmi di trattamento

sviluppo di algoritmi di trattamento

conoscenza della prognosi post-chirurgica

conoscenza della prognosi post-chirurgica

(8)
(9)

Esperienza chirurgica

Esperienza chirurgica

Gennaio 1978 – Gennaio 2008

Gennaio 1978 – Gennaio 2008

Dip. Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie Seconda Università degli Studi

Dip. Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie Seconda Università degli Studi

di Napoli

di Napoli

Dip. Chirurgia Cardiovascolare e Trapianto – A.O.R.N. V. Monaldi

Dip. Chirurgia Cardiovascolare e Trapianto – A.O.R.N. V. Monaldi

Prof. Maurizio Cotrufo

Prof. Maurizio Cotrufo

557 pazienti

557 pazienti

405

405

endocardite

endocardite

152

152

endocardite

endocardite

su valvola nativa

(10)

Romano G, Carozza A, Della Corte A, De Santo LS, Amarelli C, Torella M, De Feo M, Cerasuolo F,

Romano G, Carozza A, Della Corte A, De Santo LS, Amarelli C, Torella M, De Feo M, Cerasuolo F, Cotrufo M.Cotrufo M.

Native versus primary prosthetic valve endocarditis: comparison of clinical features and long-term outcomes

Native versus primary prosthetic valve endocarditis: comparison of clinical features and long-term outcomes

in 353 patients.

in 353 patients. J Heart Valve Dis 2004;13:200-209J Heart Valve Dis 2004;13:200-209

Endocardite su valvola Nativa vs Endocardite su Protesi

(11)

Esperienza chirurgica

Esperienza chirurgica

Gennaio 1978 – Gennaio 2008

Gennaio 1978 – Gennaio 2008

Dip. Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie Seconda Università degli Studi di Napoli

Dip. Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie Seconda Università degli Studi di Napoli

Dip. Chirurgia Cardiovascolare e Trapianto – A.O.R.N. V. Monaldi

Dip. Chirurgia Cardiovascolare e Trapianto – A.O.R.N. V. Monaldi

Prof. Maurizio Cotrufo

Prof. Maurizio Cotrufo

Stadio

Stadio

HealedHealed ActiveActive 71 (17.5%) 71 (17.5%) 334 (82.5%) 334 (82.5%)

Sede

Sede

AorticaAortica MitralicaMitralica TricuspidaleTricuspidale PolmonarePolmonare PlurimaPlurima •Mitro-AorticaMitro-Aortica •Mitro-TricuspidaleMitro-Tricuspidale •Aorto-TricuspidaleAorto-Tricuspidale •Mitro-Aorto-TricuspidaleMitro-Aorto-Tricuspidale 187 (46.1%) 187 (46.1%) 100 (24.7%) 100 (24.7%) 39 (9.6%) 39 (9.6%) 3 (0.7%) 3 (0.7%) 76 (18.8%) 76 (18.8%) 62 (15.3%) 62 (15.3%) 5 (1.2%) 5 (1.2%) 8 (2.0%) 8 (2.0%) 1 (0.2%) 1 (0.2%)

(12)

Esperienza chirurgica

Esperienza chirurgica

Gennaio 1978 – Gennaio 2008

Gennaio 1978 – Gennaio 2008

Dip. Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie Seconda Università degli Studi di Napoli

Dip. Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie Seconda Università degli Studi di Napoli

Dip. Chirurgia Cardiovascolare e Trapianto – A.O.R.N. V. Monaldi

Dip. Chirurgia Cardiovascolare e Trapianto – A.O.R.N. V. Monaldi

Prof. Maurizio Cotrufo

Prof. Maurizio Cotrufo

Sesso Maschile

Sesso Maschile

291 (71.9%)291 (71.9%)

Età (media

Età (media

± DS; range)

± DS; range)

48.548.5±16±16

mediana mediana 48.5 48.5

Indicazione chirurgica

Indicazione chirurgica

Febbre non controllataFebbre non controllata

Episodi embolici ricorrentiEpisodi embolici ricorrenti

“Large vegetations” (>1cm/mobili)Large vegetations” (>1cm/mobili)

Compromissione emodinamica/scompensoCompromissione emodinamica/scompenso

26 (6.4%) 26 (6.4%) 46 (11.5%) 46 (11.5%) 94 (23.3%) 94 (23.3%) 238 (58.8%) 238 (58.8%)

(13)

Esperienza chirurgica

Esperienza chirurgica

Gennaio 1978 – Gennaio 2008

Gennaio 1978 – Gennaio 2008

Dip. Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie Seconda Università degli Studi di Napoli

Dip. Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie Seconda Università degli Studi di Napoli

Dip. Chirurgia Cardiovascolare e Trapianto – A.O.R.N. V. Monaldi

Dip. Chirurgia Cardiovascolare e Trapianto – A.O.R.N. V. Monaldi

Prof. Maurizio Cotrufo

Prof. Maurizio Cotrufo

Anatomia delle lesioni

Anatomia delle lesioni

VegetazioniVegetazioni

Mobilità VegetazioniMobilità Vegetazioni Lacerazione cuspidiLacerazione cuspidi

Interessamento perivalvolare Interessamento perivalvolare

•AscessoAscesso

•FistolaFistola

•Aneurisma Seno di ValsalvaAneurisma Seno di Valsalva

329 (81.2%) 329 (81.2%) 235 (58.0%) 235 (58.0%) 200 (49.4%) 200 (49.4%) 83 (18.8%) 83 (18.8%) 61 (15.1%) 61 (15.1%) 9 (2.2%) 9 (2.2%) 13 (3.2%) 13 (3.2%)

(14)

Esperienza chirurgica

Esperienza chirurgica

Gennaio 1978 – Gennaio 2008

Gennaio 1978 – Gennaio 2008

Dip. Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie Seconda Università degli Studi di Napoli

Dip. Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie Seconda Università degli Studi di Napoli

Dip. Chirurgia Cardiovascolare e Trapianto – A.O.R.N. V. Monaldi

Dip. Chirurgia Cardiovascolare e Trapianto – A.O.R.N. V. Monaldi

Prof. Maurizio Cotrufo

Prof. Maurizio Cotrufo

EMERGENZA :

EMERGENZA :

49 pz (12.1%)

49 pz (12.1%)

URGENZA :

URGENZA :

327 pz (80.7%)

327 pz (80.7%)

ELEZIONE :

ELEZIONE :

29 pz (7.2%)

29 pz (7.2%)

Emergenza: subito o entro 24h dal ricovero (pz settici – scompenso acuto)

Urgenza: >24h ed entro una settimana dal completamento delle indagini (pz in

NYHA IV – infezione resistente – rischio embolico - ascesso/fistola)

Elezione

(15)

Esperienza chirurgica

Esperienza chirurgica

Gennaio 1978 – Gennaio 2008

Gennaio 1978 – Gennaio 2008

Dip. Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie Seconda Università degli Studi di Napoli

Dip. Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie Seconda Università degli Studi di Napoli

Dip. Chirurgia Cardiovascolare e Trapianto – A.O.R.N. V. Monaldi

Dip. Chirurgia Cardiovascolare e Trapianto – A.O.R.N. V. Monaldi

Prof. Maurizio Cotrufo

Prof. Maurizio Cotrufo

Mortalità ospedaliera :

Mortalità ospedaliera :

37 pz (9.1%)

37 pz (9.1%)

Follow-up medio:

Follow-up medio:

6.5

6.5

±6.0 anni

±6.0 anni

cumulato:

cumulato:

2300 pt/yr

2300 pt/yr

completezza:

completezza:

96%

96%

Sopravvivenza attuariale: 82%

Sopravvivenza attuariale: 82%

±2.3% ±2.3%

a 5 anni

a 5 anni

73%

73%

±3.0% ±3.0%

a 10 anni

a 10 anni

(16)

E’ possibile, in base alle

E’ possibile, in base alle

caratteristiche pre-operatorie del

caratteristiche pre-operatorie del

paziente e del processo infettivo,

paziente e del processo infettivo,

prospettare una prognosi specifica

prospettare una prognosi specifica

“case-by-case”?

(17)

Stratification Method

Stratification Method

sviluppo del modello -1

sviluppo del modello -1

Analisi univariata per mortalità

Analisi univariata per mortalità

Analisi discriminante

Analisi discriminante

identificazione dei fattori che meglio

identificazione dei fattori che meglio

discriminano fra pazienti deceduti e

discriminano fra pazienti deceduti e sopravvissuti, con sopravvissuti, con generazione di coefficienti

generazione di coefficienti di rischio per mortalitàdi rischio per mortalità

Divisione della popolazione in 3 gruppi

Divisione della popolazione in 3 gruppi

in base ai coefficienti di rischio

(18)

Stratification Method

Stratification Method

sviluppo del modello - 2

sviluppo del modello - 2

Esame della prevalenza di ciascun

Esame della prevalenza di ciascun

fattore di rischio nei 3 gruppi

fattore di rischio nei 3 gruppi

Attribuzione di un punteggio (

Attribuzione di un punteggio (

score

score

)

)

ad ogni fattore di rischio

ad ogni fattore di rischio

Valutazione della predittività dello

Valutazione della predittività dello

scoring system

(19)

Analisi Univariata

Analisi Univariata

per mortalità

per mortalità

Sono state testate in analisi univariata le

Sono state testate in analisi univariata le 16 variabili16 variabili pre- pre-operatorie che in base alla nostra esperienza* ed alla

operatorie che in base alla nostra esperienza* ed alla

letteratura risultano associate a variazioni della mortalità

letteratura risultano associate a variazioni della mortalità

ospedaliera clinicamente rilevanti (a prescindere dalla

ospedaliera clinicamente rilevanti (a prescindere dalla

significatività statistica)

significatività statistica)

*

*[[ Cotrufo M, Cotrufo M, et alet al. . Infective endocarditis of native cardiac valves: 22 years' Infective endocarditis of native cardiac valves: 22 years' surgical experience

(20)

Analisi Univariata

Analisi Univariata

Variabili testate:

Variabili testate:

• Età (decadi)Età (decadi)

• SessoSesso

• Sede dell’endocarditeSede dell’endocardite

• Insufficienza renale pre-op.Insufficienza renale pre-op. • TossicodipendenzaTossicodipendenza

• Diabete mellitoDiabete mellito

• classe NYHA pre-op.classe NYHA pre-op.

• Agente batterico identificato/non identificatoAgente batterico identificato/non identificato

• Etiologia Staphylo/Strepto/Gram-neg/altriEtiologia Staphylo/Strepto/Gram-neg/altri • Fase endocardite (healed/active)Fase endocardite (healed/active)

• Febbre all’interventoFebbre all’intervento • Embolie pregresseEmbolie pregresse

• Embolie cerebraliEmbolie cerebrali

• Interessamento perivalvolare (ascesso/fistola)Interessamento perivalvolare (ascesso/fistola) • Emergenza (sepsi/bassa gittata/rischio embolico)Emergenza (sepsi/bassa gittata/rischio embolico) • Edema polm./inotropi e.v./intubaz. pre-op.Edema polm./inotropi e.v./intubaz. pre-op.

50-60, 60-70, >70 50-60, 60-70, >70 Sede:plurivalvolare Sede:plurivalvolare I.R: sì I.R: sì NYHA III-IV NYHA III-IV Gram-neg Gram-neg Ascesso: sì Ascesso: sì Emergenza: sì Emergenza: sì Criticità: sì Criticità: sì Variabili con Variabili con pp<0.05<0.05

(21)

Analisi Discriminante

Analisi Discriminante

Coefficienti di rischio:

Coefficienti di rischio:

Coefficienti Netti di Rischio

Classification Function Coefficients

1,226 1,900 1,563 4,498 9,583 11,094 1,708 3,722 ,147 1,606 2,332 2,198 1,019 3,040 1,775 6,229 ,714 1,520 -7,072 -11,514 Età fra 50 e 70 aa età > 70 aa Insufficienza renale agente Gram negativo Interessamento perivalvolare classe NYHA 3 classe NYHA 4 intubaz pre-op Indicazione all'intervento di emergenza (Constant) No Si Decesso ospedaliero

Fisher's linear discriminant functions

Differenza Coeff. Si – Coeff. No

0,7 2,9 1,5 2,0 1,5 0,3 2,0 4,4 0,8 2,198 2,532

(22)

Analisi Discriminante

Analisi Discriminante

Per ogni paziente è stato così generato un

Per ogni paziente è stato così generato un coefficiente coefficiente totale

totale risultante dalla somma dei coefficienti relativi ad risultante dalla somma dei coefficienti relativi ad ogni fattore di rischio

ogni fattore di rischio

La popolazione è stata così suddivisa in tre gruppi

La popolazione è stata così suddivisa in tre gruppi** con con coefficienti medi di rischio crescenti

coefficienti medi di rischio crescenti

*(1°+2° quartile; 3° quartile; 4° quartile)

(23)

Gruppo 1 Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 3 0.3 0.3 2.22.2 7.07.0

(24)

Creazione dello Scoring System

Creazione dello Scoring System

Ad ogni fattore, a seconda della sua prevalenza in ciascuno

Ad ogni fattore, a seconda della sua prevalenza in ciascuno

dei 3 gruppi, è stato attribuito un punteggio arbitrario

dei 3 gruppi, è stato attribuito un punteggio arbitrario

(numeri interi da 2 a 7)

(numeri interi da 2 a 7)

I punteggi più elevati sono stati attribuiti ai fattori che si

I punteggi più elevati sono stati attribuiti ai fattori che si

concentravano

concentravano significativamentesignificativamente nel gruppo a più alto nel gruppo a più alto rischio (gruppo 3)

(25)

Scoring System

Scoring System

Fattore

Fattore

Punteggio

Punteggio

• Età 50-70 anniEtà 50-70 anni 22

• Età > 70 anniEtà > 70 anni 77

• Insufficienza renale pre-op.Insufficienza renale pre-op. 66

• NYHA IIINYHA III 22

• NYHA IVNYHA IV 33

• Edema polm./intub. pre-op.Edema polm./intub. pre-op. 55

• Intervento in emergenzaIntervento in emergenza 22

• AAgente batterico Gram-neggente batterico Gram-neg 77

• Interessamento peri-valvolareInteressamento peri-valvolare 66

criterio criterio biologico biologico criterio criterio cardiologico cardiologico criterio criterio infettivologico infettivologico criterio criterio chirurgico chirurgico

(26)

Scoring System

Scoring System

Gruppo

Gruppo

Punteggio

Punteggio

1: rischio basso

1: rischio basso

0-2

0-2

2: rischio medio

2: rischio medio

3-8

3-8

3: rischio elevato

3: rischio elevato

≥9

≥9

(27)

Valutazione della predittività del modello

Valutazione della predittività del modello

Gruppo

Gruppo

Mortalità

Mortalità

1:

1:

168 pz

168 pz

1.2%

1.2%

(2 pz)

(2 pz)

2:

2:

129 pz

129 pz

7.0%

7.0%

(9 pz)

(9 pz)

3:

3:

108 pz

108 pz

24.1%

24.1%

(26 pz)

(26 pz)

p p<0.0001<0.0001

(28)

Gruppo 1: Gruppo 2: Gruppo 3: p p<0.0001<0.0001

Sopravvivenza a distanza

Sopravvivenza a distanza

74% 74% 52% 52% 35% 35%

(29)

PROFILO del PAZIENTE

PROFILO del PAZIENTE

GRUPPO 1:

GRUPPO 1:

Pazienti di età fino a 70 anni, paucisintomatici,

Pazienti di età fino a 70 anni, paucisintomatici,

con endocardite “healed” o “active”, senza altri

con endocardite “healed” o “active”, senza altri

fattori di rischio (ascesso, insuff. renale, agente

fattori di rischio (ascesso, insuff. renale, agente

gram-neg, emergenza)

gram-neg, emergenza)

Pazienti di età inferiore a 50 anni, sintomatici in

Pazienti di età inferiore a 50 anni, sintomatici in

classe NYHA III, con endocardite “healed” o

classe NYHA III, con endocardite “healed” o

“active”, senza altri fattori di rischio

“active”, senza altri fattori di rischio

Range di mortalità = 0% - 2%

Range di mortalità = 0% - 2%

Timing chirurgico dettato prevalentemente da parametri ecocardiografici: disfunzione valvolare / vegetazioni a rischio embolico

(30)

PROFILO del PAZIENTE

PROFILO del PAZIENTE

GRUPPO 2:

GRUPPO 2:

Pazienti di età fra i 50 ed i 70 anni, in classe

Pazienti di età fra i 50 ed i 70 anni, in classe

NYHA III senza altri fattori di rischio (ascesso,

NYHA III senza altri fattori di rischio (ascesso,

insuff. renale, agente gram-neg…) con

insuff. renale, agente gram-neg…) con

endocardite “active”

endocardite “active”

Pazienti di età inferiore a 50 anni, in classe

Pazienti di età inferiore a 50 anni, in classe

NYHA II o III, con endocardite “active”, ed 1

NYHA II o III, con endocardite “active”, ed 1

fattore di rischio fra:

fattore di rischio fra: insufficienza renale o insufficienza renale o ascesso perivalvolare

ascesso perivalvolare

Range di mortalità = 3% - 8%

Range di mortalità = 3% - 8%

Timing chirurgico dettato prevalentemente dalla compromissione emodinamica o da embolie

(31)

PROFILO del PAZIENTE

PROFILO del PAZIENTE

GRUPPO 3:

GRUPPO 3:

Pazienti con più di 70 anni, con endocardite

Pazienti con più di 70 anni, con endocardite

“active”, in classe NYHA III senza altri fattori di

“active”, in classe NYHA III senza altri fattori di

rischio

rischio

Pazienti fra i 50 e i 70 anni, in classe NYHA III

Pazienti fra i 50 e i 70 anni, in classe NYHA III

o IV ed 1 fattore di rischio fra: insufficienza

o IV ed 1 fattore di rischio fra: insufficienza

renale, ascesso perivalvolare o gram-neg

renale, ascesso perivalvolare o gram-neg

Pazienti di qualsiasi età, con 2 dei suddetti

Pazienti di qualsiasi età, con 2 dei suddetti

fattori di rischio

fattori di rischio

Pazienti di ogni età operati in emergenza (con

Pazienti di ogni età operati in emergenza (con

più di 2 fattori di rischio)

più di 2 fattori di rischio)

Range di mortalità = 10% - 40%

Range di mortalità = 10% - 40%

(32)
(33)

CONCLUSIONI

CONCLUSIONI

Il nostro sistema di stratificazione ha evidenziato

Il nostro sistema di stratificazione ha evidenziato

che i risultati a breve e a lungo termine della

che i risultati a breve e a lungo termine della

chirurgia per endocardite su valvola nativa sono

chirurgia per endocardite su valvola nativa sono

ottimali quando il timing corrisponde ai profili

ottimali quando il timing corrisponde ai profili

clinici

clinici

descritti come gruppo 1 e 2

descritti come gruppo 1 e 2

Il verificarsi delle condizioni tipiche del gruppo 3, a

Il verificarsi delle condizioni tipiche del gruppo 3, a

più alto rischio, dovrebbe essere prevenuto,

più alto rischio, dovrebbe essere prevenuto,

mediante diagnosi precoce e maggiore

mediante diagnosi precoce e maggiore

tempestività del timing chirurgico

(34)
(35)
(36)

CONCLUSIONI

CONCLUSIONI

Abbiamo sviluppato un sistema di

Abbiamo sviluppato un sistema di

stratificazione del rischio nell’endocardite

stratificazione del rischio nell’endocardite

chirurgica su valvola nativa, onde poter

chirurgica su valvola nativa, onde poter

definire profili a prognosi diverse

definire profili a prognosi diverse

Il gruppo a più alto rischio rappresenta la

Il gruppo a più alto rischio rappresenta la

tipologia di paziente per il quale sussiste

tipologia di paziente per il quale sussiste

ancora margine di miglioramento

ancora margine di miglioramento

(prevenzione, diagnosi precoce, tempestività

(prevenzione, diagnosi precoce, tempestività

del timing chirurgico)

(37)

CONCLUSIONI

CONCLUSIONI

Il nostro metodo di Scoring per la

Il nostro metodo di Scoring per la

stratificazione del rischio si è rivelato efficace

stratificazione del rischio si è rivelato efficace

nel discriminare retrospettivamente categorie

nel discriminare retrospettivamente categorie

di pazienti con prognosi ospedaliera e a lungo

di pazienti con prognosi ospedaliera e a lungo

termine significativamente diverse

termine significativamente diverse

Sarà necessaria una validazione del sistema in

Sarà necessaria una validazione del sistema in

studio prospettico, per valutarne la

studio prospettico, per valutarne la

performance su casistiche più ampie

performance su casistiche più ampie

(multicentriche)

Riferimenti

Documenti correlati

I risultati hanno evidenziato come l’accumulo di acidi determini un abbassamento repentino del valore del pH durante i primi giorni di funzionamento, che porta alla quasi

Prodotti disperdenti, che, a differenza delle altre sostanze, non hanno la funzione di rimuovere fisicamente gli idrocarburi, ma di accelerare i processi di degradazione

Indagini sperimentali volte alla valorizzazione per via fotofermentativa di reflui dell’industria

Main cause maybe lack of fine size sediment in Botič creek, which allows a high concentration of Mercury in the water, even though it has a strong affinity with the solid

La formazione del fouling comporta un aumento della resistenza complessiva alla filtrazione (Rt), con conseguente diminuzione del flusso di permeato J..  conduzione

Il tradizionale processo a fanghi attivi, concepito per l’abbattimento della sostanza organica putrescibile, per opera di batteri in apposite vasche di ossidazione, si presenta

Le nanoparticelle possono essere significativamente più reattive delle particelle più grandi a causa della loro maggiore superficie specifica;. La velocità di reazione

Casolaro: &#34;Un percorso di geometria per la scuola del terzo millennio: dal piano cartesiano ad un modello analitico su uno spazio curvo&#34;..